ARTICOLI RECENTI

giovedì 31 luglio 2014

SQUADRE B, ECCO PERCHÉ ESSERE FAVOREVOLI

Tra le tante proposte che stanno uscendo fuori per rilanciare il calcio italiano, c’é anche quella delle cosiddette “squadre B”, che Albertini aveva già proposto qualche tempo fa e che, in qualità di candidato a Presidente Federale, ha di nuovo rilanciato in queste settimane. Io sono da sempre favorevole alla creazione da parte delle squadre di formazioni satellite dove poter far giocare i propri giovani.
Qualche giorno fa, Francesco Federico Pagani sul suo blog Sciabolata Morbida ha espresso delle riflessioni sull’argomento. Riflessioni che mi hanno trovato totalmente d’accordo e per questo ne ripropongo alcuni passaggi.

ü Partiamo da un presupposto: la “squadra B” deve essere una possibilità, certo non una imposizione.
Ci potrebbe essere chi preferirebbe comunque creare partnership con società terze (come fatto quest’anno dall’Inter col Prato), chi prediligerebbe sparpagliare i propri giovani in vari club dello stivale (come sta facendo da anni la Juventus) e chi ancora si potrebbe accontentare di mantenere solamente una formazione Primavera.

mercoledì 30 luglio 2014

ETO'O, VALDES, OCHOA, CAMBIASSO: QUANTE OCCASIONI A COSTO ZERO

Settimana scorsa avevamo puntato i riflettori sui disoccupati che sperano di trovare una collocazione last-minute.
Ma le squadre di Serie A guardano con interesse soprattutto al mercato degli svincolati che, a poco più di un mese dalla chiusura del mercato, continua ad offrire grandissime occasioni.
Da Vidic ad Ashley Cole, passando per Menez, Alex, Coman e Keita sono diversi i colpi a costo zero messi a segno finora dai club italiani, ma l'elenco dei calciatori attualmente senza contratto in Europa comprende ancora diversi nomi altisonanti, che farebbero comodo a molti.
A partire da Samuel Eto'o, che dopo l’esperienza (molto redditizia) in Russia e la parentesi al Chelsea è pronto a tornare in Italia dopo il biennio ricco di soddisfazioni in maglia nerazzurra. Sulle sue tracce la Juventus e la Roma su tutte.
Ancora a caccia di un club anche il suo ex compagno nell’Inter del Triplete Esteban Cambiasso, cercato dalla Sampdoria nelle scorse settimane, ma lui preferirebbe una destinazione fuori dall’Italia per non dover giocare contro la sua Inter con cui ha giocato 10 stagioni.

martedì 29 luglio 2014

TAVECCHIO, IN ITALIA PARE NON CI SIA DI MEGLIO

"Non ho mai visto Conte se non in televisione, quello delle Marche, Mancini, l'ho visto allo stadio perché sono interista. Con quello del Friuli, Guidolin, non c'ho mai parlato.",

“Le questioni di accoglienza sono una cosa, quelle del gioco un’altra. L’Inghilterra individua dei soggetti che entrano, se hanno professionalità per farli giocare, noi invece diciamo che ‘Opti Poba‘ è venuto qua che prima mangiava le banane e adesso gioca titolare nella Lazio e va bene così”.

"Siamo da sempre protesi a voler dare una dignità estetica alla donna del calcio. Prima si pensava che fosse handicappata rispetto al maschio per resistenza ed altri fattori, adesso invece abbiamo riscontrato che sono molto simili. Adesso abbiamo creato uno slogan che parla della donna come l'altra metà del calcio”.

lunedì 28 luglio 2014

CALENDARIO SERIE A: SUBITO ROMA-FIORENTINA, E SARA’ GRAN FINALE

Pronti, via e si parte subito col botto. Alla prima giornata sarà subito Roma-Fiorentina. Questo ha deciso il calendario della Serie A 2014-2015 che ha visto la luce oggi pomeriggio. Si parte fra poco più di un mese, il 31 agosto (in realtà si partirà il 30 con l’anticipo pomeridiano), e si concluderà domenica 31 maggio 2015. I turni infrasettimanali saranno quattro (24 settembre, 29 ottobre, 6 gennaio, 29 aprile), così come le soste per gli impegni delle nazionali (7 settembre, 12 ottobre, 16 novembre, 29 marzo). Durerà poco più di due settimane la pausa per le festività natalizie (dal 21 dicembre al 5 gennaio).
La Juventus campione d’Italia farà il suo esordio contro il Chievo, mentre il Napoli è atteso in trasferta dal Genoa. Interessanti anche le sfide di San Siro, dove il Milan di Inzaghi esordirà contro la Lazio, e dell’Olimpico di Torino dove i granata ospiteranno l’Inter di Mazzarri. Zeman ripartirà da Sassuolo, mentre l’avventura friuliana di Stramaccioni inizierà dall’Empoli (inizio abbastanza in salita per l’ex tecnico nerazzurro che dopo l’esordio contro i toscani se la vedrà con Juventus, Napoli, Lazio e Parma).

domenica 27 luglio 2014

STORIE DI BIDONI - VAMPETA

Acquistati con la fama di campioni in grado di fare la differenza e finiti presto nel dimenticatoio. Sono tanti i bidoni arrivati in Italia preceduti e/o seguiti da grandi titoli di giornali e grandi aspettative dei propri tifosi e andati via senza troppo rimpianti. Elencarli tutti è impossibile, in queste domeniche d’estate proveremo a ricordarne qualcuno.

VAMPETA Marcos Andrè Batista Dos Santos
Luogo di Nascita: Nazarè Das Farinhas (Brasile)
Data di Nascita: 13/03/1974
Ruolo: Centrocampista
Squadra: Inter

Marcos Andrè Batista Santos, in arte Vampeta (derivante dalla fusione delle parole “vampiro” ecapeta, che significa “diavolo”), non è una semplice meteora, ma qualcosa di più. Possiamo considerarlo uno dei desaparecidos per eccellenza. All’età di 20 anni viene notato dal PSV Eindhoven: si fa le ossa nella Serie B olandese, poi per una stagione torna in Patria, al Fluminense, per poi riapparire nuovamente alla casa madre, in quel PSV in cui gioca un certo Ronaldo, dove Vampeta resta due anni vincendo Scudetto e Supercoppa. Sembra finita qui la sua parentesi europea: nel 1998 torna in Brasile, al Corinthians, dove vince in tre anni un Campionato ed un Mondiale per Club. Nel frattempo, il nuovo allenatore della Nazionale verdeoro Luxemburgo decide di farne l’erede di Dunga. Gli effetti sono positivi: Vampeta dispensa giocate di ottimo livello, con prestazioni ottimali sul piano qualitativo e quantitativo.

sabato 26 luglio 2014

TAVECCHIO-ALBERTINI: NELLE LORO MANI IL FUTURO DEL NOSTRO CALCIO

La fatidica data dell’11 agosto è sempre più vicina. Presto sapremo chi sarà il nuovo Presidente Federale tra Carlo Tavecchio, presidente della Lega Nazionale Dilettanti, e Demetrio Albertini, già vice presidente federale.
Da un lato il vecchio che avanza, che può contare sull’appoggio di Macalli, e quindi la Lega Pro, Abodi, rappresentante della serie B, e buona parte delle società di serie A, dall’altro lato la novità, il cambiamento da molti auspicato, ma per il momento in netta inferiorità, almeno dal punto di vista numerico.

I problemi che il nuovo Presidente dovrà andare ad affrontare sono evidenti agli occhi di tutti. E’ infatti palese che la progressiva mancanza di competitività del calcio italiano all’estero sia riconducibile a un ritardo nello sviluppo di diverse componenti: strutture obsolete e in molti casi non aggiornate, bassa valorizzazione dei giovani e dei nostri vivai, campionati lunghi ed estenuanti con le varie categorie caratterizzate da troppe squadre. Oltre naturalmente a una crisi finanziaria che sta attanagliando anche le società di calcio, ma l’estero insegna che puntare su stadi di proprietà, merchandising e marketing porterebbe profitti extra che potrebbero contribuire al recupero della competitività.

venerdì 25 luglio 2014

JUVE, UN'ESORDIO NON PROPRIO... LUCENTO

JUVENTUS-LUCENTO 2-3
La nuova Juventus targata Max Allegri scende in campo, seppure a Vinovo e senza pubblico, per la sua prima uscita stagionale. L'avversario è il Lucento, squadra di Eccellenza utile per testare movimenti con e senza palla. La partenza dei bianconeri, come già avvenuto alla prima di Conte tre anni fa, non è però delle migliori. E, questa volta, neppure il risultato finale.
Vantaggio del Lucento dopo 11 minuti, con colpo di testa di Coppo su corner. Pareggia Llorente con una girata di sinistro ed è lo stesso attaccante spagnolo a firmare il 2-1, sempre di sinistro. Nella ripresa tanti cambi (entrano Pereyra, Liviero, Coman, Spinazzola, Bouy, Gerbaudo, Buchel e Vitale), si risveglia il Lucento che pareggia con Cavazzi e vince con il gol di Cretazzo a cinque minuti dalla fine.
Finisce 2-3. Un risultato tutt’altro che beneaugurante per l'avventura bianconera di mister Allegri che inizia nel peggiore dei modi.

ALCUNE CONSIDERAZIONI...
Juve sconfitta nella prima amichevole stagionale da una squadra di Eccellenza. E’ crisi Inter.

giovedì 24 luglio 2014

DAL BLOG ALLA CRISI DEL CALCIO ITALIANO, CHIACCHIERATA CON "SUPERSCOMMESSE"

Qualche giorno fa ho avuto il piacere di rispondere alle domande di Martina Carella del sito “Superscommesse”. Tra il racconto di come sono nate le mie passioni, il lavoro “redazionale” del blog e la crisi del calcio italiano, ne è uscita fuori una bella chiacchierata pubblicata oggi sul loro sito e che vale sicuramente la pena riproporvi qui.

Torna, come ogni giovedì, Dietro le Quinte, la rubrica di Superscommesse dedicata a retroscena, avvenimenti e curiosità sul mondo del calcio e non solo.
Oggi siamo in compagnia di Vincenzo Spadafora, blogger di Calciomania 90, spazio dedicato all'informazione calcistica, con un focus particolare sulle vicende nerazzurre.
Buongiorno Vincenzo, come e quando nasce Calciomania 90?
Calciomania 90 nasce nel gennaio del 2007 con il nome di “De Rerum Calciorum” (ha preso l’attuale denominazione solo ad inizio di quest’anno) ed è la combinazione di mie tre grandi passioni: il calcio, l’Inter e la scrittura. Fin da ragazzo avevo il sogno di diventare giornalista sportivo ma, dopo aver collaborato con alcune testate locali ai tempi degli studi universitari, la mia carriera lavorativa ha preso altre strade. Nonostante ciò la passione per la scrittura è rimasta e così, quasi per caso, sul finire del 2006 mi sono addentrato nel mondo dei blog. E da lì è partita l’idea di provarci.

mercoledì 23 luglio 2014

DA DOSSENA A SCUGUGIA: ECCO L’ESERCITO DEGLI SVINCOLATI

C’è chi va in vacanza a luglio e chi, come i calciatori, ricomincia a mettersi in gioco. Le vacanze finiscono, c’è il mercato e per tutti c’è la necessità di rimettersi a lavorare sul campo per guadagnarsi un posto nella propria squadra.
C’è poi chi ogni anno in questo mese lotta, fatica e suda per convincere i dirigenti e le società a proporgli un contratto per la prossima stagione. E’ il popolo degli svincolati o dei giocatori disoccupati, quelli che non rientravano più nei piani delle squadre di appartenenza e non sono stati rinnovati o che peggio si sono ritrovati a piedi di punto in bianco a causa del fallimento del club.
Limitandoci a prendere solamente in esame i calciatori che fino al 30 giugno militavano in prima squadra i giocatori a parametro zero che sperano di strappare un contratto nelle prossime settimane sono 90.
Di questi ben 70 prenderanno parte alla preparazione precampionato riservata ai calciatori “senza contratto” che si tiene come ogni anno a Coverciano.

martedì 22 luglio 2014

GERMANIA IN LUTTO, CALCIATORE SI SUICIDA PER DEPRESSIONE

Si è tolto la vita a 33 anni arrendendosi alla depressione, una malattia di cui da anni soffriva e che l’aveva portato a tentare il suicidio altre tre volte. Andreas Biermann era un calciatore tedesco non certo dei i più famosi. La sua carriera tra i professionisti si era fermata alla Zweite Bundesliga, la serie B in Germania. Ora militava tra i dilettanti, nello Spandauer Kickers, ma il suo nome più che per le gesta sportive era conosciuto per la denuncia della depressione che aveva fatto in tv e attraverso un suo libro dal titolo significativo: “Rote Karte Depressione” (Cartellino rosso alla depressione).

Era stato il dramma di Robert Enke , l’ex portiere tedesco suicida sotto un treno nel 2009, a dare a Biermann il coraggio di parlare della malattia. Andreas aveva già tentato di uccidersi giovanissimo, nel 2003 e nel 2009, e la sua vicenda era venuta così alla luce. Nonostante la voglia di superare il problema, il 33enne però non era mai riuscito a liberarsene del tutto. Venerdì è stato trovato morto a Berlino.

lunedì 21 luglio 2014

LE DIECI (+ UNA) COSE CHE RESTERANNO DI QUESTO MONDIALE

Cosa resterà di questo Mondiale? A distanza di una settimana (ma sembra un secolo) ce lo siamo chiesti in due, io e Theseus e alla fine abbiamo tirato fuori 10 (+1, perché non è facile mettersi daccordo)  cose che secondo noi resteranno di questo Mondiale. E secondo voi cosa resterà?
1. LA PESSIMA FIGURA DELL’ITALIA (e della Spagna). Dopo la figuraccia di Sudafrica 2010, l’Italia si ripete uscendo in malo modo anche in Brasile. Eliminata nella fase a gironi in malo modo. Ma, mal comune mezzo gaudio, la Spagna non ha certo fatto una figura migliore. Da campione in carica a eliminata al primo turno.

2. LE BOMBOLETTE SPRAY. Per la prima volta in un Mondiale gli arbitri segnano la distanza della barriera con lo spray. Non è un'innovazione del calibro della "goal line technology", ma funziona. E tutti si chiedono come mai nessuno ci ha pensato prima.

3. BRASILE-GERMANIA 1-7. Una partita che resterà per sempre nella storia. Un dramma sportivo per il popolo brasiliano peggio del Maracanazo del 1950.

sabato 19 luglio 2014

“WORK IN PROGRESS” NERAZZURRO, SE IL BUONGIORNO...

Distratti dal Mondiale di calcio ho momentaneamente accantonato le vicende nerazzurre. Pur continuando a seguirle e ad interessarmi (non basta certo un Mondiale per farmi dimenticare l’Inter) , non ne stavo parlando qui sul sito.
Dopo l’arrivo di Vidic (ufficializzato nei mesi scorsi) l’Inter ha aggiunto altri piccoli tasselli al mosaico nerazzurro. Dalla Roma è arrivato il terzino sinistro Dodò, dopo un’estenuante trattativa abbiamo preso M’Vila del Rubin Kazan, è stato ingaggiato Tommaso Berni come terzo portiere (per lui è un ritorno, è cresciuto nelle giovanili nerazzurre), è stato confermato Andrea Ranocchia che sarà anche il nuovo capitano nerazzurro.
Insomma pian piano la rosa nerazzurra sta prendendo forma. Considerando che siamo al 19 luglio e che c’è ancora un mese e mezzo di trattative, credo che ancora possa succedere tanto.
Direi che finora ci stiamo muovendo abbastanza bene. Considerato che non possiamo competere con le big europee a cui basta mettere sul piatto un pacco di soldi per prendere i top player, direi che Ausilio sta facendo i passi giusti.

venerdì 18 luglio 2014

IL PAGELLONE MONDIALE (seconda parte)

A distanza di qualche giorno dalla fine del Mondiale, Theseus si è divertito a dare i voti alle 32 partecipanti. Ecco la seconda parte delle pagelle, compresa quella dell’Italia.
GHANA voto 5 – Altro esempio di come il calcio africano non attraversi un buon momento. Aver fermato la Germania è l’unico acuto di un Mondiale da dimenticare.
GIAPPONE voto 4.5 – I campioni d’Asia erano arrivati qua con ben altre aspettative. Deludono ed escono al primo turno. Con merito.
GRECIA voto 6.5 – Arriva fino agli ottavi senza brillare particolarmente. Ma ha comunque il gran merito di mettere in riga avversarie ben più quotate.
HONDURAS voto 5 – Anche per la formazione honduregna vale il discorso fatto per la Bosnia. E’ già tanto essere qui.
INGHILTERRA voto 3 – Che fine hanno fatto i maestri del calcio? Altra magra figura dopo quella di quattro anni fa. Dimostrano di essere un movimento in piena crisi.
IRAN voto 5 – Essere tra le 32 squadre che si giocano la fase finale del Mondiale vuol dire avere già raggiunto il proprio obiettivo.

giovedì 17 luglio 2014

IL PAGELLONE MONDIALE (prima parte)

A distanza di qualche giorno dalla fine del Mondiale, Theseus si è divertito a dare i voti alle 32 partecipanti. Ecco la prima parte delle pagelle.
ALGERIA voto 7 - Supera la fase a gironi a danno della Russia e agli ottavi non molla fino al 120esimo contro la Germania. Una delle sorprese di questo Mondiale.
ARGENTINA voto 8,5 - E’ arrivata fino in fondo arrendendosi solo ai supplementari contro una Germania oggettivamente più forte. E’ mancato l’apporto degli attaccanti, Messi compreso.
AUSTRALIA voto 4,5 – Con Spagna, Olanda e Cile non poteva che fare da comparsa. Esce dopo aver fatto vedere un paio di buone cose ma con zero punti.
BELGIO voto 7 – Vista la rosa ricca di buoni talenti ci aspettavamo che potesse essere tra le outsider della manifestazione. Non delude le attese e arriva con merito fino ai quarti. In futuro potrà dire la sua in altre manifestazioni internazionali.

BOSNIA voto 6 – All’esordio mondiale. Per Pjanic e compagni è già stato bello essere qui. E conquistano anche la loro prima vittoria ad un Mondiale.

mercoledì 16 luglio 2014

CELERE JUVE: ECCO IL NUOVO TECNICO. MA I TIFOSI NON SONO... ALLEGRI

Aldilà delle speranze dei tifosi nerazzurri che auspicavano una scelta “lenta” del nuovo allenatore da parte della Juventus, era evidente che, come faceva notare anche Stefano nei commenti all’articolo precedente, i dirigenti bianconeri “hanno sbagliato una volta non credo che sbaglieranno la seconda. Il nuovo allenatore arriverà prestissimo”
E così in un men che non si dica ecco il nuovo allenatore bianconero: Massimiliano Allegri.
Contratto biennale a due milioni di euro a stagione più bonus legati ai risultati. Già ieri sera circolava il suo nome (tanto che alcuni quotidiani stamane lo indicavano come grande favorito), stamattina la firma sul contratto e l’ufficialità, oggi pomeriggio alle 15 la presentazione ufficiale e da domani è pienamente operativo.
Credo che più in fretta di così non si potesse proprio fare (viene quasi il dubbio che fosse già tutto pronto nell’eventualità in cui Conte avesse lasciato e che si sia solo messo nero su bianco).

martedì 15 luglio 2014

TERREMOTO IN CASA JUVE: CONTE SI E’ DIMESSO !!!

La notizia che non ti aspetti. Arriva di colpo nel tardo pomeriggio e coglie tutti di sorpresa. Antonio Conte e la Juventus si separano: la decisione è ufficiale e sarebbe maturata dopo un incontro fra l'entourage del tecnico e la dirigenza. Durante il summit non si è trovato l'accordo sul rinnovo del contratto (l'attuale scade nel 2015). Decisive le divergenze sul mercato: in particolare, il mancato acquisto di Alexis Sanchez e la possibile cessione di Arturo Vidal al Manchester United sarebbero i due episodi che avrebbero determinato la rottura definitiva fra il tecnico e la società.

Un fulmine a ciel sereno che complica e non poco i piani della società bianconera. Ritrovarsi il 15 luglio, dopo due giorni di ritiro, senza una guida tecnica è una cosa tutt’altro che positiva. Tanto più che, ovviamente, non si sa quando arriverà il nuovo tecnico. Poniamo il caso che arrivi fra una settimana. La Juventus si ritroverebbe a poco più di un mese dall’inizio della nuova stagione con un allenatore nuovo, che non conosce i giocatori, che dovrà accontentarsi di un mercato fatto per esaudire i dettami tattici di un altro allenatore e senza che abbia la più pallida idea di come dovrà far giocare questa squadra.

lunedì 14 luglio 2014

SOLIDITA' E QUALITA': IL TRIONFO DEI PIU' FORTI

Campione del mondo con pieno merito. La Germania ha dimostrato di essere la squadra più completa del Mondiale brasiliano. Non esiste un reparto che non sia all’altezza di un collettivo che rappresenta attualmente il top a livello internazionale. Quello espresso dalla Germania è stato il gioco migliore e più convincente di tutto il torneo. Solidità difensiva, cinismo offensivo e tanta qualità in mezzo.
Con la forza del suo gruppo, la Germania si è trasformata in un nuvolone denso, capace di oscurare le stelle altrui. Il primo a pagare è stato Cristiano Ronaldo, che oltre alle precarie condizioni fisiche ha subìto gli effetti del poker tedesco in apertura di Mondiale. Poi, dopo il rischio con l’Algeria, la Germania ha sculacciato Pogba e Benzema. Per la semifinale Neymar era già k.o., ma quella col Brasile è stata una mattanza sportiva. Infine, la delusione inflitta a Messi, affondato come tutto il Sudamerica. Che in questo Mondiale sembrava invincibile e che, invece, si è dovuto inchinare all’affidabilità tedesca.

domenica 13 luglio 2014

GERMANIA UBER ALLES: E' CAMPIONE DEL MONDO !!!

MONDIALI DI CALCIO 2014 – Finale
GERMANIA-ARGENTINA 1-0 d.t.s. (0-0 dopo tempi regolamentari)
113’ Götze
GERMANIA (4-3-3): Neuer; Lahm, Boateng, Hummels, Höwedes; Kramer (dal 31’ p.t. Schürrle), Schweinsteiger, Kroos; Müller, Klose (dal 43’ s.t. Götze), Özil (dal 15’ s.t.s. Mertesacker).
A Disp.: Weidenfeller, Zieler, Ginter, Durm, Grosskreutz, Draxler, Podolski.
All.: Löw.
ARGENTINA (4-4-2): Romero; Zabaleta, Demichelis, Garay, Rojo; Lavezzi (dal 1’ s.t. Aguero), Biglia, Mascherano, Perez (dall 41’ s.t. Gago); Messi, Higuain (dal 33’ s.t. Palacio).
A Disp.: Andujar, Orion, Basanta, F. Fernandez, Campagnaro, A. Fernandez, Alvarez, Maxi Rodriguez, Di Maria.
All.: Sabella.
ARBITRO: Rizzoli (Italia).

La Germania è campione del mondo. Questa la sentenza del Mondiale 2014, arrivata dopo 120 minuti di gioco grazie ad un gol (e che gol…) di Mario Gotze al minuto 113. L’Argentina deve accontentarsi del secondo posto come 24 anni fa e Messi dimostra ancora una volta di non poter essere paragonato a quell’immenso fuoriclasse che è stato Diego Armando Maradona.
Match che parte subito forte. La prima conclusione arriva dopo 4 minuti con Higuain che di destro ci prova in diagonale, ma la sfera termina fuori di poco. La Germania cerca di fare la partita tenendo il possesso palla, ma l’Argentina quando si affaccia dalle parti di Neuer è sempre pericolosa. Al  21esimo gli argentini vanno vicinissimi al vantaggio. Errore in retropassaggio di Kroos, Higuain riceve palla, ma a tu per tu con Neuer, calcia clamorosamente a lato. Alla mezzora Messi apre per Lavezzi sul versante destro, l’ex Napoli mette in mezzo dove è appostato Higuain, che con un piattone destro batte Neuer. Esulta il Pipita per alcuni istanti, prima di accorgersi della bandierina alzata da Stefani che annulla il gol per fuorigioco. 

sabato 12 luglio 2014

TRIS OLANDA: E’ TERZO POSTO. BRASILE, UN FINALE DA INCUBO

MONDIALI DI CALCIO 2014 – Finale 3°-4° Posto
BRASILE-OLANDA 0-3
3' Van Persie (rig.) - 17' Blind – 91’ Wijnaldum
BRASILE (4-2-3-1): Julio Cesar; Maicon, David Luiz, Thiago Silva, Maxwell; Luiz Gustavo (46' Fernandinho), Oscar; Paulinho (58' Hernanes), Ramires (73' Hulk), Willian; Jo.
A disp.: Jefferson, Victor, Dani Alves, Dante, Henrique, Marcelo, Bernard, Fred, Neymar.
All.: Scolari.
OLANDA (5-3-2): Cillessen (90' Vorm ); Blind (69' Janmaat), De Vrij, Martins Indi, Vlaar, Kuyt; Clasie (89' Veltman), De Guzman, Wijnaldum; Robben, Van Persie.
A disp.: Krul, Kongolo, Verhaegh, De Jong, Fer, Depay, Huntelaar, Lens.
All.: Van Gaal.
ARBITRO: Djamel Haimoudi.

Penultimo atto del Mondiale 2014. Il Brasile, reduce dai sette gol subiti contro la Germania, era chiamata a riscattarsi e a battere l’Olanda per conquistare il terzo posto.
E invece il Mondiale dei padroni di casa finisce come peggio non poteva, con un pesante 0-3 che regala la medaglia di bronzo ai tulipani e una selva di fischi ai verdeoro.
Bastano 85 secondi all’Olanda per creare un’azione da goal: Robben entra in possesso del pallone, scambia con van Persie che lo manda in porta ma Thiago Silva lo stende al limite dell’area. Ma l’arbitro Hamaoudi prende un ababglio e concede il calcio di rigore. Dal dischetto Van Persie fa 1-0 e dopo nemmeno tre minuti il Brasile è già in svantaggio.

La situazione non migliora, e dopo nemmeno un quarto d’ora l’Olanda raddoppia. È ancora una volta Robben, che scende tra le linee creando soqquadro, a innescare l’azione. Vede un buco alla sua destra, Maxwell al pari di Marcelo sale troppo lasciando scoperta la sua fascia, e lancia de Guzmán il cui traversone mette in difficoltà David Luiz.

venerdì 11 luglio 2014

MACALLI, ATTACCO FRONTALE AD AGNELLI (sarà un'estate di fuoco...)

Io lavoro e pago le tasse, lui e la sua famiglia hanno spolpato l’Italia. Cerchiamo di offendere di meno perché non sono unti dal Signore. Hanno solo il cognome e senza quello, forse, andrebbero in un tornio ogni mattina e vediamo quanti pezzi producono in un’ora. Io mangio a casa mia. Non vado a mangiare con i soldi del governo italiano. Chi ha un programma si faccia avanti. Gli scienziati atomici che sento parlare non ci fanno paura. Mi auguro che queste persone un giorno si siedano al tavolo con noi. Quelli che hanno bloccato il calcio italiano fanno giocare nelle loro squadre il 60% degli stranieri e il 90% sono pippe. Parlano di squadre B ma non tirano fuori giovani dai vivai. I clown e le ballerine della tv devono smettere di offendere”.

giovedì 10 luglio 2014

DOPO 24 ANNI SARA' DI NUOVO GERMANIA-ARGENTINA

Saranno Germania e Argentina a contendersi i mondiali brasiliani 2014. Come 24 anni fa, a Roma, nei primi Mondiali di calcio che chi scrive segui. Sarà Germania-Argentina, come quella sera di un’estate italiana. Muller contro Messi oggi come Matthaeus contro Maradona allora. Anche allora un’Argentina non brillante arrivò fino in fondo, anche allora l’Albiceleste in semifinale uscì vittoriosa alla lotteria dei calci di rigore, anche allora eroe della serata fu l’estremo difensore argentino che parò due tiri dal dischetto. Romero come Goycoechea, Vlaar e Sneijder come Donadoni e Serena. Dal San Paolo di Napoli al San Paolo brasiliano per un cerchio lungo 24 anni che si chiude. In quell’occasione, come tutti ricorderanno, allo stadio Olimpico di Roma la Germania di Beckenbauer battè 1-0 l'Argentina di Bilardo in virtù del rigore firmato da Brehme all'84esimo.
Ma le due squadre si erano incontrate anche quattro anni prima, sempre in finale. Nel 1986 allo stadio Azteca di Città del Messico l'Argentina di Maradona, nell'edizione della 'Mano de Dios' all'Inghilterra, si impose 3-2 sulla Germania grazie al gol decisivo di Burruchaga all'83', dopo che i tedeschi rimontarono da 2-0 a 2-2 con Rummenigge e Voeller tra il 74' e l'80' (reti albicelesti di Brown e Valdano).

SUPER ROMERO DOPO 120 MINUTI DI NOIA: L'ARGENTINA E' IN FINALE

MONDIALI DI CALCIO 2014 – Semifinali
OLANDA-ARGENTINA 2-4 (d.c.r.)
RIGORI: Vlaar (O) parato, Messi (A) gol, Robben (O) gol, Garay (A) gol, Sneijder (O) parato, Aguero (A) gol, Kuyt (O) gol, Maxi Rodriguez (A) gol.
OLANDA (3-5-2): Cillessen, De Vrij, Martins Indi (46' Janmaat), Vlaar, Blind, De Jong (62' Clasie), Sneijder, Wijnaldum, Kuyt, Robben, Van Persie (96' Huntelaar).
A disp.: Krul, Vorm, Kongolo, Veltman, Verhaegh, De Guzman, Fer, Depay, Lens.
All.: Van Gaal
ARGENTINA (4-3-3): Romero, Zabaleta, Demichelis, Garay, Rojo, Biglia, Mascherano, Perez (81' Palacio), Higuain (82' Aguero), Lavezzi (101' Rodriguez), Messi.
A disp.: Andujar, Orion, Basanta, Campagnaro, Fernandez, Alvarez, Fernandez, Gago.
All.: Sabella.
Arbitro: Cüneyt Cakir.

Un super Romero dopo 120 minuti di noia assoluta regalano all’Argentina la finale mondiale dopo 24 anni. Dal dischetto decisivi gli errori di Vlaar (il migliore in campo durante i 120 minuti di gioco) e Sneijder.
Partita che fin dall’inizio dimostra di essere equilibrata anche perché le due squadre non si scoprono, togliendo spettacolo al match. Dopo una conclusione di Sneijder che termina a lato, prova a salire in cattedra Messi, ma la sua punizione dal limite viene bloccata in tuffo da Cillessen.
La gara si gioca a centrocampo, con l’arbitro Cakir che è costretto a fischiare molte volte per falli sia da una parte che dall’altra. Al 25’ ancora Argentina pericolosa, ma il colpo di testa di Garay finisce alto. L’Olanda si affida alle poche giocate di Robben, l’Argentina a quelle di Messi, ma le due difese reggono senza particolari problemi.

mercoledì 9 luglio 2014

GERMANIA FORZA SETTE, BRASILE UMILIAZIONE STORICA

MONDIALI DI CALCIO 2014 – Semifinali
BRASILE-GERMANIA 1-7
11' Muller - 23' Klose - 24' Kroos - 26' Kroos - 29' Khedira - 69' Schurrle - 79' Schurrle - 90' Oscar
BRASILE (4-2-3-1): Julio Cesar; Maicon, Dante, David Luiz, Marcelo; Fernandinho (46' Paulinho); Luiz Gustavo; Bernard, Oscar, Hulk (46' Ramires); Fred (71' Willian).
A disp.: Jefferson, Victor, Dani Alves, Henrique, Maxwell, Hernanes, Jo.
All.: Scolari.
GERMANIA (4-2-3-1): Neuer; Howedes, Boateng, Hummels (46' Mertesacker), Lahm; Khedira (75' Draxler), Schweinsteiger; Muller, Kroos, Ozil; Klose (58' Schurrle).
A disp.: Weidenfeller, Zieler, Durm, Grosskreutz, Ginter, Gotze, Kramer, Podolski, Mustafi.
All.: Low.
Arbitro: Marco Rodriguez.

Si preannunciava come una bellissima semifinale, una sfida da seguire. Mai ci saremmo immaginati una sceneggiatura come quella andata in scena al Mineirao questa sera. La Germania era sul 5-0 dopo nemmeno mezzora e alla fine finisce con un pesante ed umiliante 7-1.
La Germania parte subito a razzo nel tentativo di approfittare sin da subito delle due importanti assenze che hanno colpito la Seleçao. Il Brasile non riesce a venir fuori e a creare occasioni pericolose, a differenza della Germania che invece sembra a tratti straripante, soprattutto nella zona di centrocampo. Il forcing tedesco dà i suoi frutti dopo 11 minuti, quando dagli sviluppi di un corner calciato da Kroos, è Mueller ad andare a segno di piatto destro, lasciato completamente solo dai difensori brasiliani.
L'1-0 è soltanto l'antipasto di quella che può essere chiamata una vera e propria disfatta: quattro gol in sei minuti.

lunedì 7 luglio 2014

IL CALCIO PIANGE LA SAETA RUBIA: E’ MORTO ALFREDO DI STEFANO

Il Real Madrid e tutto il mondo del calcio sono in lutto: è morto Alfredo Di Stefano. L'ex campione delle "merengues", presidente onorario del club, aveva 88 anni. Era ricoverato presso l'ospedale General Universitario Gregorio Maranon di Madrid dove versava in gravissime condizioni: aveva avuto un arresto cardiaco di 18 minuti lo scorso sabato pomeriggio e successivamente era stato sottoposto a "sedazione, intubazione e ventilazione meccanica".
Il Real Madrid lo saluta come "il campione più grande della storia del club", ma è tutto il calcio a rendere omaggio ad uno dei più grandi giocatori di tutti i tempi (secondo alcuni anche più grande di Pelè e Maradona). Vincitore di due Palloni d'Oro, otto campionati, cinque Coppe dei Campioni, una Coppa Intercontinentale ed una Coppa di Spagna da giocatore con la maglia del Real, Di Stefano è stato la storia del club "blanco".

Ci lascia uno dei più grandi giocatori che il calcio mondiale abbia mai conosciuto: Alfredo Stefano Di Stéfano Laulhé (questo era il suo nome completo), nasce in Argentina a Buenos Aires (nel barrio della Barracas) il 4 luglio 1926, ma successivamente acquisisce la nazionalità spagnola.

domenica 6 luglio 2014

COMUNQUE VADA SARA' UNA GRANDE FINALE

Argentina, Brasile, Germania, Olanda. In rigoroso ordine alfabetico sono queste le quattro squadre che si giocheranno il titolo mondiale. Le prime tre erano indicate fin dall’inizio come possibili favorite, gli oranje hanno sostituito i campioni in carica della Spagna che inizialmente era indicata nel lotto delle grandi favorite.
Su 19 edizioni dei mondiali disputati sino ad oggi, queste 4 squadre hanno nel loro palmares ben 10 titoli mondiali suddivisi fra Brasile (5), Germania (3), Argentina (2).
Se andiamo a vedere invece le finali disputate, il numero aumenta vertiginosamente con l'Olanda finalista in tre occasioni, l'Argentina in quattro circostanze, la Germania e il Brasile con 6 partecipazioni.
Soltanto in 3 occasioni, per altro dove ha sempre trionfato l'Italia (1934-1938-2006), almeno una di queste squadre non ha partecipato ad una finale.
L’Argentina, tutte le volte che ha giocato una semifinale, è sempre arrivata a giocarsi la coppa (nel 1930, 1978, 1986, 1990). Il Brasile ha disputato 7 semifinali (1938, 1958, 1962, 1970, 1994, 1998 e 2002) perdendo una sola volta contro l’Italia nel 1938.

LA COSTARICA CI METTE IL CUORE, MA L’OLANDA HA KRUL

MONDIALI DI CALCIO 2014 – Quarti Di Finale
OLANDA-COSTA RICA 4-3 dcr (0-0 dts)
RIGORI: Borges (C) gol, Van Persie (O) gol, Ruiz (C) parato, Robben (O) gol, Gonzalez (C) gol, Sneijder (O) gol, Bolanos (C) gol, Kuyt (O) gol, Umana (C) parato
OLANDA (3-4-3): Cillessen (120' Krul); Vlaar, De Vrij, Martins Indi (105' Huntelaar); Kuyt, Wijnaldum, Blind, Sneijder; Depay (76' Lens), Robben, Van Persie.
A disp.: Vorm, De Guzman, Janmaat, Veltman, Kongolo, Clasie, Verhaegh.
All.: Van Gaal.
COSTA RICA (5-4-1): Navas; Gamboa (79' Myrie), Acosta, Gonzalez, Umana, Diaz; Ruiz , Tejeda (97' Cubero), Borges, Bolanos; Campbell (66' Urena).
A disp.: Pemberton, Cambronero, Barrantes, Francis, Granados, Brenes, Calvo.
All.: Pinto.
ARBITRO: Irmatov

Era il quarto di finale più scontato sulla carta e invece si è rivelato quello più incerto. Ci sono voluti i rigori per decidere che fosse l’Olanda la quarta semifinalista mondiale. Eroe della serata il portiere di riserva oranje Krul che Van Gaal getta nella mischia al 121esimo e che ripaga la fiducia parando due rigori.
Un avvio poco vivace e confusionario quello tra l’Olanda e il Costa Rica con entrambe le squadre intente a studiarsi tatticamente. Un match equilibrato con entrambe le formazioni compatte e decise a concedere poco o nulla in fase offensiva. Al 21’ arriva la prima occasione dell’Olanda con la doppia parata di Navas su Van Persie. Al 28’ sbaglia il Costa Rica, ci riprova l’Olanda bloccata da una grande parata di Navas.

Al 33’ prima opportunità per il Costa Rica che viene fermato addirittura da Van Persie. Riparte subito il contropiede di Robben che trova però Campbell che lo ferma con un brutto fallo. La punizione per gli olandesi si conclude con un nulla di fatto.

sabato 5 luglio 2014

EL PIPITA PORTA L’ARGENTINA IN SEMIFINALE DOPO 24 ANNI

MONDIALI DI CALCIO 2014 – Quarti Di Finale
ARGENTINA-BELGIO 1-0
8' Higuain
ARGENTINA (4-2-3-1): Romero; Zabaleta, Demichelis, Garay, Basanta; Biglia, Mascherano; Di Maria (33' Perez), Messi, Lavezzi (70' Palacio); Higuain (80' Gago).
A disp.: Andujar, Orion, Campagnaro, Fernandez, Alvarez, Fernandez, Rodriguez.
All.: Sabella.
BELGIO (4-2-3-1): Courtois; Alderweireld, Kompany, Van Buyten, Vertonghen; Witsel, Fellaini; Mirallas (60' Mertens), De Bruyne, Hazard (75' Chadli); Origi (59' Lukaku).
A disp.: Bossut, Mignolet, Ciman, Lombaerts, Vermaelen, Defour, Dembele', Januzaj.
All.: Wilmots.
ARBITRO: Nicola Rizzoli.

E’ l'Argentina la terza semifinalista del Mondiale 2014. A Brasilia, la nazionale di Sabella supera 1-0 il Belgio grazie a un gol di Higuain, che sblocca la gara dopo otto minuti con un preciso destro all'angolino. Deludono i Diavoli Rossi di Wilmots, apparsi in debito d'ossigeno dopo un torneo brillante.
Parte meglio l’Argentina di Sabella che spinge subito sull’acceleratore, cercando di mettere in difficoltà il Belgio. Ed al minuto 8 l’Albiceleste si porta in vantaggio grazie al Pipita Higuain. Palla che arriva in area dopo un rimpallo, l’attaccante del Napoli non ci pensa un attimo e lascia partire un destro fulminante sul secondo palo che batte Courtois. Il Belgio, sotto di un gol, prova a reagire e nonostante la prova incolore di Origi, il più pericoloso diventa De Bruyne in due occasioni, ma Romero è attento.

L’Argentina, che alla mezzora perde Di Maria per un problema fisico, rischia praticamente zero, ma anche in attacco sembra non voler alzare il ritmo.

BRASILE IN SEMIFINALE, MA E’ UNA FESTA A META’

MONDIALI DI CALCIO 2014 – Quarti Di Finale
BRASILE-COLOMBIA 2-1
7' Thiago Silva - 69' David Luiz - 80' Rodriguez (rig.).
BRASILE (4-2-3-1): Julio Cesar; David Luiz, Maicon, Marcelo, Thiago Silva; Fernandinho, Oscar; Paulinho (86' Hernanes), Fred, Hulk (82' Ramires); Neymar (87' Henrique).
A disp.: Jefferson, Victor, Dani Alves, Dante, Maxwell, Willian, Bernard, Jo.
All.: Scolari.
COLOMBIA (4-2-3-1): Ospina; Armero, Yepes, Zapata, Zuniga; Cuadrado (81' Quintero), Guarin; Ibarbo (46' Ramos), Rodriguez, Sanchez; Gutierrez (71' Bacca).
A disp.: Mondragon, Vargas, Arias, Balanta, Valdes, Aguilar, Carbonero, Mejia, Martinez.
All.: Pekerman.
ARBITRO: Carlos Velasco Carballo.

Dopo la Germania anche il Brasile approda in semifinale. Ci pensano Thiago Silva e David Luiz a sconfiggere la Colombia a cui non basta il gol di James Rodriguez a 10 minuti dal termine. Ma nel finale brutta tegola per la Selecao. In uno scontro di gioco con Zuniga si fa male Neymar. Per lui Mondiale finito.
Brasile-Colombia comincia con trenta minuti spaziali. E' calcio puro, espresso a una velocità fuori da ogni logica umana. Non si respira, non si ragiona. E' solo uno contro uno, a tutto campo, senza tregua. Il primo squillo lo offre Neymar dopo appena tre minuti direttamente su calcio di punizione ma il pallone termina a lato del palo. La stella verdeoro è però ancora protagonista al 6' quando su azione d'angolo pesca l'accorrente Thiago Silva che di ginocchio beffa l'incolpevole Ospina con la colpevole collaborazione della difesa colombiana che si perde la marcatura del difensore del Psg permettendogli difatti un comodo appoggio in rete.

venerdì 4 luglio 2014

GERMANIA: E' ANCORA UNA VOLTA SEMIFINALE

MONDIALI DI CALCIO 2014 – Quarti Di Finale
FRANCIA-GERMANIA 0-1
13' Hummels
FRANCIA (4-3-3): Lloris; Debuchy, Sakho (71' Koscielny), Varane, Evra; Pogba, Cabaye (73' Remy), Matuidi; Valbuena (85' Giroud), Benzema, Griezmann.
A disp.: Landreau, Ruffier, Digne, Mangala, Sagna, Cabella, Mavuba, Schneiderlin, Sissoko.
All.: Deschamps
GERMANIA (4-2-3-1): Neuer; Lahm, Boateng, Hummels, Howedes; Khedira, Schweinsteiger; Mueller, Kroos (90' Kramer), Ozil (83' Gotze); Klose (69' Schurrle).
A disp.: Weidenfeller, Zieler, Durm, Grosskreutz, Mertesacker, Draxler, Ginter, Podolski
All.: Loew
ARBITRO: Nestor Pitana.

Basta un colpo di testa di Hummels dopo nemmeno un quarto d’ora per permettere alla Germania di raggiungere la quattordicesima semifinale mondiale e mandare a casa la Francia.
La Germania sin dall’inizio ha il pallino del gioco in mano, anche se la prima azione degna di cronaca è di marca francese ed arriva dopo sette minuti. Bella azione orchestrata da Valbuena che crossa in mezzo per l’accorrente Benzema, ma il suo piattone destro termina fuori di pochissimo.
Al 13esimo il match si sblocca. Punizione dalla trequarti di Kroos, Hummels svetta di testa sovrastando Varane e batte, con l’aiuto della traversa, Lloris. Il gol piega le gambe alla Francia che accusa il colpo. Al 24’ contatto in area francese fra Debuchy e Klose, ma l’argentino Pitana lascia proseguire.
La squadra di Deschamps torna a farsi vedere dalle parti di Neuer solamente al 34’. Cross di Griezmann per Valbuena che calcia, ottimo riflesso del portierone tedesco, palla che arriva a Benzema, ma Hummels si immola e salva un gol praticamente fatto.

giovedì 3 luglio 2014

LA RIVOLUZIONE AZZURRA E IL VECCHIO CHE AVANZA…

Mentre in Brasile si gioca il Mondiale, in Italia si guarda già al futuro. Subito dopo l’eliminazione mondiale inflittaci dall’Uruguay si sono dimessi sia il presidente federale Abete che il commissario tecnico Prandelli.
Quale occasione migliore per fare tabula rasa e partire da zero con un progetto serio per rilanciare il calcio italiano?
Non sono però dello stesso parere dalle parti del consiglio federale visto che il potenziale successore di Abete potrebbe essere l’ultra settantenne Carlo Tavecchio, presidente della Lega Nazionale Dilettanti da tempo immemore e ben lontano dall’essere il prototipo di personaggio che possa portare aria nuova all’interno della Federazione.

Le indicazioni portano tutte verso il suo nome sebbene io credo che ci sarebbe bisogno di aria nuova, di volti giovani ed efficienti. A me piace molto Andrea Abodi, attuale presidente della Serie B. E’ un persona innovativa, con idee nuove, che ha rilanciato la serie cadetta e che potrebbe sicuramente portare quella ventata di freschezza di cui il nostro calcio avrebbe tanto bisogno.

mercoledì 2 luglio 2014

QUARTI DI FINALE, TUTTO GIA’ SCRITTO?

MONDIALI 2013 – QUARTI DI FINALE
FRANCIA–GERMANIA (Venerdì 4 luglio ore 18)
BRASILE–COLOMBIA (Venerdì 4 luglio ore 22)
ARGENTINA–BELGIO (Sabato 5 luglio ore 18)
OLANDA–COSTA RICA (Sabato 5 luglio ore 22)

Chi si aspettava degli ottavi di finale ricchi di emozioni e di sorprese non è certo rimasto deluso. Cinque sfide su otto sono finite oltre il 90esimo, tre delle quali ai supplementari e due ai rigori, una sfida (Olanda-Messico) si è decisa nei minuti finali e un’altra (Francia-Nigeria) a 10 minuti dal termine. Solo Colombia-Uruguay ha fatto eccezione. Bisogna tornare indietro fino al mondiale francese del 1938 per trovare cinque sfide degli ottavi di finale che si sono concluse all’overtime.
Abbiamo assistito a sfide equilibrate con il risultato in bilico fino all’ultimo. A spuntarla alla fine è stata sempre la favorita con le otto vincitrici dei gironi che si ritroveranno ai quarti. Ma se non ci è scappata la sorpresa è solo per una questione di coincidenze fortuite e un pizzico di buona sorte che ha accompagnato le big. Basti pensare alla traversa colpita dal cileno Pinilla al 120esimo o al palo preso dallo svizzero Dzemaili al 121esimo.

GLI USA CEDONO AI SUPPLEMENTARI, BELGIO AI QUARTI

MONDIALI DI CALCIO 2014 – Ottavi Di Finale
BELGIO-USA 2-1 dts
93' De Bruyne - 105' Lukaku - 107' Green
BELGIO (4-2-3-1): Courtois; Alderweireld, Kompany, Van Buyten, Vertonghen; De Bruyne, Fellaini; Hazard (112' Chadli), Mertens (61' Mirallas), Witsel; Origi (92' Lukaku).
A disp.: Bossut, Mignolet, Ciman, Lombaerts, Vanden Borre, Vermaelen, Defour, Dembele', Januzaj.
All.: Wilmots.
USA (4-2-3-1): Howard; Beasley, Besler, Cameron, Gonzalez; Johnson (32' Yedlin), Bedoya (106' Green); Bradley, Jones, Zusi (73' Wondolowski); Dempsey.
A disp.: Guzan, Rimando, Brooks, Chandler, Beckerman, Davis, Diskerud, Altidore, Johannsson.
All.: Klinsmann.
ARBITRO: Djamel Haimoudi.

Anche per Belgio-Usa, sfida che chiude il quadro degli ottavi, si rendono necessari i tempi supplementari per decretare chi va ai quarti e chi invece dovrà tornarsene a casa.
Ad avere la meglio sono i Diavoli Rossi che chiudono i conti nel primo tempo supplementare con De Bruyne e Lukaku, Green riapre il match nella seconda frazione dell’extratime e lascia col fiato sospeso i supporter belga fino al 120esimo.
Il match inizia subito su ritmi molto alti, con la squadra di Wilmots in pressione alta ed immediatamente pericolosa in area avversaria. Dopo quaranta secondi ottima occasione per Origi che si presenta in area di rigore e calcia basso rasoterra, Howard di piede mette in corner.
Il Belgio sembra più pimpante ma gli americani sono sempre lesti a verticalizzare per cercare di sfaldare la linea difensiva avversaria.

Il Belgio ci prova con De Bruyne che salta un avversario e da ottima posizione spiazza Howard ma mette clamorosamente a lato. I Diavoli Rossi vanno ancora vicini al gol con Hazard che serve Fellaini anticipato all’ultimo momento da Beasley.

martedì 1 luglio 2014

DI MARIA BEFFA UNA BUONA SVIZZERA

MONDIALI DI CALCIO 2014 – Ottavi Di Finale
ARGENTINA-SVIZZERA 1-0 dts
118' Di Maria
ARGENTINA (4-3-3): Romero; Zabaleta, Garay, Fernandez, Rojo (105' Basanta); Gago (106' Biglia), Mascherano, Di Maria; Lavezzi (74' Palacio), Higuain, Messi.
A disp.: Orion, Andujar, Campagnaro, Perez, Rodriguez, A. Fernandez, Demichelis, Alvarez, Aguero.
All.: Sabella.
SVIZZERA (4-2-3-1): Benaglio; Lichtsteiner, Djorou, Schaer, Rodriguez; Inler, Behrami; Shaqiri, Xhaka (65' Fernandes), Mehmedi (113' Dzemaili); Drmic (82' Seferovic).
A disp.: Sommer, Buerki, Ziegler, Senderos, Lang, Barnetta, Stocker.
All.: Hitzfeld.
ARBITRO: Eriksson

Anche l’Argentina, come tutte altre big, deve sudare sette camicie per superare il turno e avere la meglio contro una Svizzera superlativa che resiste per 117 minuti e che anche dopo essere andata in svantaggio rischia di pareggiare (Dzemaili colpisce un palo) e trascinare l’Albiceleste ai rigori.
L’Argentina cerca di fare la partita ma la Svizzera tiene bene il campo, pressando alto e mettendo in difficoltà la squadra di Sabella. La prima conclusione del match è di marca elvetica con un destro di Inler dai 25 metri che termina alto. La gara, divertente, si gioca specialmente a centrocampo, anche se al 27’ la Svizzera sfiora il vantaggio con una conclusione velenosa di Xhaka, respinta da Romero.

L’Argentina prova ad affidarsi a Messi, ma Benaglio è impegnato prima da un destro al volo di Lavezzi, poi da un colpo di testa di Garay. Nell’ultimo quarto d’ora altra clamorosa palla gol per gli elvetici in contropiede. Shaqiri serve Drmic, ma l’attaccante davanti a Romero tenta un improbabile cucchiaio, che finisce nelle mani del portiere dell’albiceleste. All’intervallo è 0-0.

TUTT'ALTRO CHE UNA PASSEGGIATA PER LA GERMANIA...

MONDIALI DI CALCIO 2014 – Ottavi Di Finale
GERMANIA-ALGERIA 2-1
92' Schurrle - 120' Ozil – 121’ Djabou
GERMANIA (4-2-3-1): Neuer; Mustafi (70' Khedira), Boateng, Mertesacker, Howedes; Lahm, Schweinsteiger (109' Kramer); Gotze (46' Schurrle); Kroos, Ozil; Muller.
A disp.: Weidenfeller, Zieler, Durm, Grosskreutz, Draxler, Ginter, Klose.
All.: Loew
ALGERIA(4-4-2): M'Bolhi; Mandi; Belkalem, Halliche (97' Bougherra), Ghoulam; Mostefa, Lacen, Taider (78' Brahimi), Feghouli; Slimani, Soudani (100' Djabou).
A disp.: Si Mohammed, Zemmamouche, Cadamuro, Mesbah, Bentaleb, Mahrez, Medjani, Yebda, Ghilas. All.: Halilhodzic
Arbitro: Sandro Ricci.

Doveva essere un ottavo di finale a senso unico, per la Germania poco più che una passeggiata. E invece i tedeschi sudano sette (anzi direi otto) camicie per avere ragione dell’Algeria che non molla fino all’ultimo secondo dei tempi supplementari.
Ci pensano Schurlle e Ozil nell’extratime ma quanta fatica!!!
La Germania inizialmente prova a fare la partita, gli algerini coprono bene gli spazi e cercano di soffocare le fonti di gioco avversarie. Al quattordicesimo sale in cattedra Feghouli che semina il panico nell’aria di rigore tedesca saltando due avversari, arrivato quasi sul fondo però decide di provare un improbabile tiro invece di servire un compagno al centro dell’area tedesca e l’azione sfuma.
I nordafricani alzano il baricentro e gli uomini di Low vanno in difficoltà, sbagliano tanti disimpegni facili e rischiano di subire la rete con un sinistro di Ghoulam da dentro l’area di rigore che termina fuori di poco.
La Germania gioca male, non riesce ad imporre il suo gioco come nelle precedenti gare. Gli unici pericoli per M'Bohli arrivano con delle conclusione da fuori.