Il pm di Cremona Roberto Di Martino, titolare dell'inchiesta sul calcioscommesse partita nel 2011 dalla città lombarda, ha deciso: Antonio Conte va rinviato a giudizio. Lo anticipa il Corriere dello Sport secondo cui il commissario tecnico della Nazionale, che da sempre si proclama estraneo ai fatti, starebbe pensando al rito immediato.
L’esito della vicenda è imprevedibile, ma una cosa è certa: quella appena iniziata sarà un’altra estate bollente per il calcio italiano, già alle prese con lo scandalo Catania. A scaldarsi è anche il fronte relativo ad Antonio Conte, nel mirino degli inquirenti di Cremona che gli contestano un’omessa denuncia di una combine ai tempi del Siena, fatto per il quale l’ex allenatore della Juventus ha già scontato una squalifica di quattro mesi nella prima parte della stagione 2012-13. Di sicuro la decisione del pm Di Martino di rinviarlo a giudizio, anticipata dal Corriere dello Sport in edicola oggi, sarà un’altra doccia gelata per Conte che da sempre si dice convinto della propria innocenza.
Ed è inevitabile chiedersi se gli sviluppi dell’inchiesta di Cremona potrebbero scatenare un terremoto anche a livello sportivo. Conte, impegnato con la Nazionale azzurra nelle qualificazioni a Euro 2016, potrebbe persino prendere la decisione più drastica: dimettersi dall'incarico per difendersi in tribunale e per togliersi dall'imbarazzo mediatico di un ct coinvolto in un procedimento penale.