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mercoledì 30 aprile 2014

APOTEOSI COLCHONEROS: L'ATLETICO E' IN FINALE !!!

Champions League 2013-2014 – Semifinale di Ritorno
CHELSEA-ATLETICO MADRID 1-3
36' Torres - 44' Adrian – 60’ Diego Costa (rig.) – 72’ Arda Turan

CHELSEA (4-2-3-1): Schwarzer; Ivanovic, Terry, Cahill, Cole (9' st Eto'o); David Luiz, Ramires; Azpilicueta, Willian (31' st Schurrle), Hazard; F. Torres (22' st Ba).
A disp: Hilario, Kalas, Oscar, Van Ginkel.
All. Mourinho
ATLETICO MADRID (4-4-2): Courtois; Juanfran, Miranda, Godin, Filipe Luis; Arda Turan (39' st Rodriguez), Mario Suarez, Tiago, Koke; Adriàn (21' st Raul Garcia), Diego Costa (31' st Sosa).
A disp. Aranzubia, Alderweireld, Villa, Diego.
All. Simeone
Arbitro: Rizzoli

Continua il momento d’oro dell’Atletico Madrid che dopo aver battuto ai quarti di Champions League il ben più quotato Barcellona, e dopo aver messo una ipoteca sul titolo della Liga, elimina il Chelsea di Mourinho e conquista la finale di Champions League contro il Real Madrid per quello che sarà il primo derby in una finale europea.
Primo brivido per il Chelsea dopo quattro minuti: un cross apparentemente innocuo di Koke supera il colpevole Schwarzer e si stampa sulla traversa. Per gran parte del tempo non succede nulla, le due squadre si controllano e non affondano mai. Poi il guizzo di Torres, proprio lui, che segna ma non esulta per rispetto verso la sua ex squadra. Al 44esimo l'Atletico trova il gol del pari. Invenzione di Tiago per Juanfran che in acrobazia mette un pallone verso il centro dell'area, i difensori dei Blues lisciano, Adrian no. È 1-1.

L’Atletico va all’intervallo con un piede in finale e nella ripresa rientra con più grinta rispetto ai Blues.

martedì 29 aprile 2014

BAYERN, INCREDIBILE DISFATTA: E' POKER REAL

Champions League 2013-2014 – Semifinale di Ritorno
BAYERN MONACO-REAL MADRID 0-4
16' Sergio Ramos - 20' Sergio Ramos - 34' Cristiano Ronaldo – 90’ Cristiano Ronaldo
BAYERN MONACO (4-2-3-1): Neuer; Lahm, Dante, Boateng, Alaba; Schweinsteiger, Kroos; Robben, Muller (27' st Pizarro), Ribery (26' st Goetze); Mandzukic (1' st Javi Martinez).
A disp.: Raeder, Van Buyten, Rafinha, Hojbjerg.
All.: Guardiola
REAL MADRID (4-4-2): Casillas; Carvajal, Pepe, Ramos (29' st Varane), Coentrao; Di Maria (39' st Casemiro), Alonso, Modric, Bale; Benzema (35' st Isco), Cristiano Ronaldo.
A disp.: Diego Lopez, Marcelo, Illarramendi, Morata.
All.: Ancelotti
Arbitro: Proença (Portogallo)

Incredibile all’Allianz Arena. Il Bayern Monaco va incontro ad una clamorosa disfatta rimediando un pesantissimo 4-0 casalingo dal Real Madrid di Ancelotti che ora è davvero ad un passo dalla famigerata Decima.
Il Bayern è chiamato a ribaltare l’1-0 dell’andata ma è il Real Madrid a dominare in lungo e in largo il primo tempo. Il discorso qualificazione si chiude nel primi venti minuti. Il tempo per Sergio Ramos di siglare una storica doppietta con due colpi di testa da applausi che inceneriscono le speranze dei tifosi bavaresi.
Nella prima occasione stacca da solo sul corner di Modric, nella seconda brucia Mandzukic dopo la spizzata di Pepe sulla punizione di Di Maria.
Il doppio schiaffo è tremendo. Perché il Bayern, oltre a dover segnare 4 gol, deve lasciare spesso Bale, Benzema e Ronaldo in situazioni di uno contro uno.

La reazione dei bavaresi sullo 0-2 è quasi inesistente, cancellata dal gioco collettivo del Real che lavora come una fisarmonica blindando tutti gli spazi.

PRENDERE ESEMPIO DA DANI ALVES E DAL VILLAREAL

Quando trionfa l’ignoranza, essere sconfitti è un onore, diceva qualcuno. A meno che non rispondi all’ignorante di turno con arguzia ed intelligenza. E’ il caso di Dani Alves, terzino brasiliano del Barcellona che durante Villareal-Barcellona di domenica scorsa si è visto lanciare in campo una banana proprio mentre si accingeva a battere un calcio d’angolo. Il giocatore blaugrana, con notevole noncuranza, ha raccolto la banana dal terreno di gioco, l’ha sbucciata e ne ha mangiato un pezzo prima di battere il corner.
Un gesto che denota intelligenza e lucidità. Niente a che vedere con quei bimbetti viziati convinti che il razzismo si combatte abbandonando il campo o facendo sospendere la partita (rigorosamente un’amichevole, guai a farlo in una partita ufficiale). Per carità, non voglio dire che il razzismo si combatte mangiando banane, ma mettere in ridicolo l’ignoranza mi pare un’idea niente male.
Non a caso il gesto ha subito riscosso l’approvazione di molti sportivi, calciatori e allenatori che tra ieri e oggi stanno facendo a gara per farsi immortalare con una banana in mano. Un modo per esprimere solidarietà al giocatore brasiliano (e, diciamocela tutta, anche un modo per farsi un po’ di pubblicità).

lunedì 28 aprile 2014

QUANDO... "TUTTI A MADRID !!!" (frammenti di una delle serate nerazzurre più belle)

Qualche sera fa seguivo su un canale sportivo uno speciale su José Mourinho. Per ironia della sorte l’ho beccato proprio mentre raccontavano la fine della sua avventura al Chelsea nel 2007 e l’arrivo, nel giugno successivo all’Inter.
Ho avuto i brividi rivivendo tutte le emozioni che ci ha regalato e su quel dito sollevato al cielo al Camp Nou mi è scappata anche una lacrimuccia.
Prima o poi torneremo a vincere, prima o poi risolleveremo di nuovo al cielo quella coppa dalle grandi orecchie, ma mai, mai più rivivremo le emozioni di quella primavera.
E quella sera di quattro anni fa resterà sicuramente tra i ricordi più belli. Scarpini che urla “in finale ci siamo noi !!!! Tutti a Madrid !!!”, la corsa di Mourinho col dito sollevato al cielo e poi…. E poi ognuno ha i suoi ricordi personali. I miei sono andati a ripescarli da due vecchi post scritti all’epoca e che vi lascio qui con l'augurio di rivivere presto le stesse emozioni.




domenica 27 aprile 2014

RIGORE E' QUANDO ARBITRA FISCHIA (Addio Mister Boskov)

Non serve essere tifosi della Sampdoria per aver amato Vujadin Boskov. Uno che non si prendeva mai troppo sul serio, sempre pronto a ricordarci che in fondo il calcio è solo un gioco e come tale va preso.
Ci sono personaggi che uniscono tutti, che raccolgono consensi dei propri tifosi ma anche dei rivali. E Boskov era senza ombra di dubbio uno di quelli. Con la sua faccia bonaria, il suo inconfondibile accento, le sue frasi diventate famose e che tutti ripetono all’infinito fino a scordarne chi sia stato il primo a pronunciarle.
Vujadin Boskov se ne è andato oggi, a 82 anni, 50 dei quali passati nel mondo del calcio. Molti lo ricordano come un grande allenatore ma prima di sedersi in panchina, Boskov è stato un calciatore di tutto rispetto. Conquistò l’argento olimpico a Helsinki ‘52 con la Jugoslavia. Nel 1961-62 arrivò in Italia alla Sampdoria, con cui gioca una sola stagione, prima di migrare in Svizzera, allo Young Boys.

La sua carriera da allenatore inizia proprio in territorio elvetico anche se il primo successo è però in Olanda, con il Den Haag, con cui conquista la coppa nazionale nel 1975. La sua vita da zingaro del calcio lo porta addirittura al Real Madrid, condotto al successo nella Liga 1979-80 e in due Coppe del Re.

FINALMENTE UNA BUONA INTER (risultato a parte...)

Premessa importante. Come sapete ieri sera non ho visto la partita quindi le mie considerazioni sono frutto dei commenti letti e sentiti qua e là.
 A guardare la classifica e a confrontare le motivazioni (il Napoli non ha più nulla da chiedere al campionato, l’Inter è in piena corsa europea) direi che quelli di ieri sera sono sicuramente due punti persi. Fossimo riusciti a battere il Napoli avremmo tenuto il passo della Fiorentina e allo stesso tempo avremmo messo una seria ipoteca sulla nostra qualificazione all’Europa League. E invece, purtroppo, dobbiamo registrare l’ennesimo passo falso. La terza vittoria consecutiva rimane un tabù e ora i pareggi sono diventati più delle vittorie (quindici a quattordici) senza tener conto che con Thohir in tribuna l’Inter quasi sempre non va oltre il pareggio (cinque sfide su sette sono finite in parità mentre le altre due hanno fatto registrare una vittoria nerazzurra).

Se invece isoliamo la partita dal contesto e ci limitiamo ad esaminare semplicemente i novanta minuti non possiamo che essere soddisfatti per la prestazione dei nerazzurri.

sabato 26 aprile 2014

NIENTE INTER-NAPOLI, C’E’ IL MATRIMONIO DELLA MIA AMICA

Non so quanti di voi hanno letto “Febbre a 90°”, dove il protagonista, non vorrei ricordare male, racconta che i suoi amici e parenti organizzavano matrimoni, battesimi e feste varie con un occhio al calendario dell’Arsenal.
Proprio a questo pensavo stamattina mentre comodamente sprofondato nel letto cercavo l’ispirazione per l’articolo del pre-partita. Cosa c’entra Inter-Napoli con ciò che ho scritto all’inizio? Semplice. Stasera si sposa una mia carissima amica e io non potrò vedere la partita. Quando ha organizzato il matrimonio la mia amica non poteva certo pensare che stasera c’era Inter-Napoli. Tanto più che sarebbe bastato poco (tipo se si giocava domani) perché il problema non si ponesse. E in ogni caso credo che sia altamente improbabile che organizzasse il matrimonio con un occhio alle partite dell’Inter.
Vabbè, pazienza. Per fortuna questo tipo di problemi succedono raramente (e comunque può capitare che per vari motivi uno non possa vedere la partita). E poi c’è di peggio nella vita.

venerdì 25 aprile 2014

Palla al Centro. A LIVERPOOL E’ SFIDA STELLARE (e il Psg potrebbe far festa)

PALLA AL CENTRODiscussioni e commenti aspettando il fischio d’inizio
Riflettori puntati sulla sfida per il titolo in Inghilterra tra Liverpool e Chelsea in un weekend che prevede due interessanti sfide in Italia, mentre il Psg potrebbe festeggiare il titolo.
aTutti i risultati in TEMPO REALE`
SERIE A – 35^ Giornata
Sarà Roma-Milan ad aprire il weekend di calcio che si chiuderà con il Monday night Sassuolo-Juventus. La sfida dell’Olimpico è uno dei due big match di giornata, l’altro è Inter-Napoli con Benitez che torna a Milano e Mazzarri che ritrova di nuovo la sua ex squadra. La Fiorentina va a Bologna mentre il Parma fa visita al Cagliari e la Lazio verrà ricevuta dal Livorno. Ultima chiamata per il Catania, orma ad un passo dalla retrocessione.

Venerdì 25 Aprile ore 20:45
ROMA-MILAN
Nelle 78 partite disputate tra Roma e Milan allo Stadio Olimpico i giallorossi hanno ottenuto 23 vittorie, mentre gli ospiti sono riusciti a espugnare lo stadio della capitale in ben 27 occasioni; le restanti 28 volte, infine, le due squadre si sono divise equamente la posta in palio. 
Sabato 26 Aprile ore 18
BOLOGNA-FIORENTINA
Le due formazioni si sono incontrate 62 volte sul terreno del Bologna: la squadra di casa ha trionfato in 25 occasioni, la Fiorentina si è imposta 13 volte e in 24 precedenti l’incontro è terminato in parità.
Sabato 26 Aprile ore 20:45
INTER-NAPOLI
Nei 67 precedenti disputati tra Inter e Napoli, i padroni di casa si sono aggiudicati l’intera posta in palio per ben 45 volte, lasciando solo le briciole ai partenopei; le vittorie azzurre, infatti, sono solamente 8 mentre le due compagini si sono equamente suddivise l’intera posta in palio per 14 volte.

giovedì 24 aprile 2014

LA JUVE FA FATICA, A TRIONFARE E' IL BENFICA

Europa League 2013-2014 – Semifinale d’Andata
BENFICA-JUVENTUS 2-1
2’ Garay – 73’ Tevez – 84’ Lima
BENFICA (4-2-3-1): Artur; Maxi Pereira, Luisao, Garay, Siqueira; Perez, Andrè Gomes (dal 36’ s.t. Cavaleiro); Markovic, Rodrigo, Sulejmani (dal 15’ s.t. Almeida); Cardozo (dal 17’ s.t. Lima). (Oblak, Amorim, Djuricic, Jardel). All. Jorge Jesus.
JUVENTUS (3-5-2): Buffon; Caceres, Bonucci, Chiellini; Lichtsteiner, Pogba, Pirlo, Marchisio, Asamoah; Vucinic (dal 20’ s.t. Giovinco), Tevez (Storari, Ogbonna, Barzagli, Padoin, Llorente). All. Conte.
ARBITRO: Cakir (Tur).

La Juventus trova pane per i suoi denti sulla strada verso la conquista dell’Europa League. Il Benfica la mette veramente in difficoltà e alla fine i bianconeri escono sconfitti da l’Estadio da Luz.
Partenza subito in salita per la Juventus. Angolo da sinistra, colpo di testa prepotente del centrale difensivo argentino, perso da Bonucci, Buffon tocca, ma non riesce a respingere. 1-0.
La prima mezzora è quasi totalmente solo di marca portoghese mentre i bianconeri sono in palese difficoltà e reggono a fatica l’onda d’urto degli avversari che in velocità mettono in seria difficoltà la retroguardia juventina.

Nella ripresa si vede un po’ più di Juve. Il più pericoloso è il solito Pogba, Arthur para il colpo di testa del francese. Ma i bianconeri riescono a pareggiare la gara. Ci pensa Tevez, che spezza così il digiuno europeo che dura da cinque anni. Palla filtrante per Asamoah che mette in mezzo per l’Apache. Doppio dribbling e palla nel sacco.

mercoledì 23 aprile 2014

CONCRETO REAL, BATTUTO IL TIKI TAKA BAYERN

Champions League 2013-2014 – Semifinale d’Andata
REAL MADRID-BAYERN MONACO 1-0
19' Benzema
REAL MADRID (4-3-3): Casillas; Carvajal, Pepe (28' st Varane), Sergio Ramos, Coentrao; Modric, Xabi Alonso, Isco (36' st Illarramendi); Di Maria, Benzema, Ronaldo (28' st Bale).
A disp.: Diego Lopez, Marcelo, Casemiro, Morata. 
All.: Ancelotti
BAYERN MONACO(4-2-3-1): Neuer; Rafinha (21' st Javi Martinez), Boateng, Dante, Alaba; Lahm, Schweinsteiger (28' st Mueller); Robben, Ribery (27' st Goetze); Mandzukic.
A disp.: Raeder, Van Buyten, Contento, Pizarro. 
All.: Guardiola
Arbitro:Webb (Inghilterra)

Dimenticate la noia mortale di Atletico Madrid-Chelsea, scordatevi le barricate di Mourinho e la sterilità offensiva dei colchoneros. Real Madrid-Bayern Monaco è una partita degna di una semifinale di Champions League dove le emozioni non mancano con il Bayern che fa la partita e il Real che quando si affaccia dalle parti di Neuer è sempre pericoloso.
E così succede che dopo 16 minuti di monologo tedesco al primo affondo il Real colpisce. Cristiano Ronaldo premia l'inserimento di Coentrao che dalla sinistra effettua un assist rasoterra per l'accorrente Benzema che batte Neuer a porta vuota con un tocco facile facile che fa esplodere lo stadio.

I tedeschi ripartono alla carica, ma non variano nulla rispetto alla loro filosofia di gioco. Fanno girare il pallone, cercano il varco giusto, senza sfondare. E quando il Madrid riparte, sono guai, perché a sinistra sfonda regolarmente.

martedì 22 aprile 2014

BARRICATE MOU, IL PRIMO ROUND LO VINCE LA NOIA

Champions League 2013-2014 – Semifinale d’Andata
ATLETICO MADRID-CHELSEA 0-0
Atletico Madrid (4-4-2): Courtois; Juanfran, Miranda, Godin, Filipe Luis; Raul Garcia (41' st Villa), Gabi, Mario Suarez, Koke; Diego Costa, Diego (15' st Arda Turan).
A disp.: Aranzubia, Alderweireld, Tiago, Rodriguez, Sosa.
All.: Simeone.
Chelsea (4-3-3): Cech (18' Schwarzer); Azpilicueta, Cahill, Terry (28' st Schurrle), Cole; Mikel, David Luiz, Lampard; Ramires, Torres, Willian (49' st Ba).
A disp.: Akè, Kalas, Oscar, Van Ginkel.
All.: Mourinho.
Arbitro: Eriksson (Svezia)

E’ Atletico Madrid-Chelsea ad aprire le semifinali di Champions League. Mourinho contro Simeone. Ma il primo tempo non è all’altezza di una semifinale di Champions League e dello spettacolo visto nelle sfide dei quarti ce n’è ben poco.
Dopo appena 15 minuti il Chelsea perde Cech per infortunio: il portiere, in uscita su un calcio d'angolo di Koke, cade male a terra e si fa male. Mourinho è costretto a sostituirlo con Schhwarzer. La gara regala poche emozioni: ci prova più l'Atletico del Chelsea che difende bene e sventa gli attacchi degli spagnoli. Unica occasione degna di nota arriva alla mezzora: Mario Suarez dalla distanza sfiora il palo alla sinistra di Schwarzer.

Non va meglio nella ripresa dove l’Atletico cerca di fare la partita e il Chelsea si difende bene, concedendo relativamente poco alla squadra di Simeone.

sabato 19 aprile 2014

BUONA PASQUA A TUTTI VOI !!!

CALCIOMANIA 90
Augura a tutti voi...
UNA FELICE E SERENA PASQUA !!!


ROLANDO-GUARIN, INTER SCATTO "EUROPEO"

Serie A 2013-2014 – 34^ Giornata
PARMA - INTER 0 - 2
58’ ROLANDO – 89’ GUARIN

PARMA (4-3-3): Mirante; Cassani, Paletta, Lucarelli, Molinaro (18' st Schelotto, 28' st Amauri); Gargano, Marchionni, Parolo; Biabiany, Cassano, Palladino (4' st Felipe). All: Donadoni
INTER (3-5-2): Handanovic; Campagnaro, Samuel, Rolando; D'Ambrosio (14' st Zanetti), Hernanes (43' st Guarin), Cambiasso, Kovacic, Nagatomo; Palacio, Icardi (36' st Botta). All: Mazzarri.
ARBITRO: Rocchi.

L’Inter trova tre punti nell’uovo e fa un’importante scatto in chiave Europa (Parma, Torino e Milan che occupano la sesta posizione sono distanti ora cinque punti). Ma l’ottimo risultato non deve trarre in inganno, i nerazzurri, in superiorità numerica per tutto il secondo tempo soffrono pi del dovuto e devono ringraziare Handanovic che para il secondo rigore consecutivo.
Samuel si becca subito il giallo che gli farà saltare il Napoli. Il Parma inizia meglio e Handanovic deve proseguire i miracoli di Marassi per negare il gol di testa a Cassano.

L'Inter se non altro ha il merito di scuotersi nella seconda metà del parziale. Prima Icardi manda a lato di testa su corner di Hernanes. Poi Mirante si sporca i guanti alzando sopra la traversa un diagonale di Palacio. Ci provano anche Hernanes e Cambiasso.

QUALE SORPRESA TROVEREMO NELL'UOVO DI PASQUA?

Era il 2009, calcisticamente un secolo fa. Ricordo bene quella strana sensazione nel pre-partita. Quella strana paura che ti assale prima della gara. Credo che sia superfluo stare qui a spiegarvi di cosa si tratta. Se siete tifosi sapete benissimo a cosa mi riferisco e sicuramente avrete vissuto anche voi sensazioni del genere.
Stamattina mentre facevo colazione ho ripensato a quel sabato di Pasqua e tra me e me mi sono chiesto se anche per oggi avevo delle sensazioni su come potesse finire. Niente, buio totale.

giovedì 17 aprile 2014

RITORNO AL PASSATO (la necessità di una Serie A a 18 squadre)

Troppe venti squadre per questa serie A. Di questo sono ormai più che convinti un po’ tutti e credo che il ritorno della serie A a 18 squadre (probabilmente a partire dalla stagione 2015-16) non è più solo un auspicio di chi ama il calcio ma anche un reale progetto che nella prossime assemblee di Lega si cercherà di far digerire ai piccoli club.
Ovviamente il passaggio non è così automatico perché servono due passaggi fondamentali: il primo è quello di raccogliere almeno 14 voti favorevoli su 20 all’assemblea di Lega (prima di passare dall’obbligatorio sì della Federcalcio) mentre al momento quelli dichiaratamente favorevoli sono decisamente inferiori alla decina (tra le grandi Juventus e Milan favorevoli, Napoli indeciso ma tendente al sì, Inter non pervenuta, Roma orientata al no).

E allo stesso tempo andrebbero riformate anche la serie B e la Lega Pro. La cadetteria in realtà è avviata a ridursi da 22 a 20 squadre, riforma sulla quale spinge direttamente il presidente Abodi da tempo, mentre l’ex serie C già dalla prossima stagione si presenterà rivoluzionata.

mercoledì 16 aprile 2014

TANTO RUMORE PER NULLA (considerazioni sparse sulla questione Icardi)

Siamo a mercoledì e dopo tre giorni tiene banco la questione Icardi, anzi l’indisciplinato Icardi, quello che dopo aver segnato sotto la curva dei tifosi avversari che lo stanno insultando, si permette di mettersi le mani alle orecchie come per dire “Non vi sento”. Lunedì mi ero ripromesso di non tornare sull’argomento ma in questi due giorni ho maturato un paio di considerazioni che vorrei condividere con voi.
ü Ok, forse poteva evitarlo. Non perché fosse un brutto gesto ma semplicemente perché gli animi erano già surriscaldati e non era il caso di aggiungere benzina al fuoco. Che poi, diciamocela tutta, più che benzina era alcol etilico. Era un gesto che di provocatorio ha ben poco (non sono pochi quelli che fanno quel gesto dopo aver segnato, o forse ce lo siamo già dimenticato).
ü Tutto sto casino per una mano all’orecchio. E cosa sarebbe successo se Maurito avesse mostrato il dito medio, o fatto il gesto dell’ombrello o, come fece Ibrahimovic qualche anno fa, avesse mimato un gesto poco galante indicando le sue parti intime?

lunedì 14 aprile 2014

FELICI PER LA VITTORIA MA LA PRESTAZIONE...

Stavo osservando il “bicchiere” della partita di ieri pomeriggio, indeciso se iniziare dal bicchiere mezzo pieno (quattro gol sono pur sempre quattro gol e una vittoria fa sempre morale) o da quello mezzo vuoto (non abbiamo certo entusiasmato in quanto a gioco e nel primo tempo abbiamo sofferto anche in superiorità numerica).
Vabbé iniziamo da tutt’altro. Ovvero dal noto triangolo amoroso MaxiLopez-MauroIcardi-WandaNara che ha catturato l’attenzione di tutti e che, credo, meriti qualche riflessione. Sinceramente a me frega poco di quello che fanno i giocatori fuori dal campo, purché non facciano niente che possa compromettere le loro prestazioni in campo (e trombare a 20 anni non fa certo male). E ancora meno mi tange il fatto che un ragazzo di 20 anni si trombi la donna di un amico (a meno che non sia io l’amico in questione). Ecco perché non capisco il clima bollente ieri pomeriggio nei confronti di Icardi, fischiato e insultato per aver “rubato” la donna a Maxi Lopez. Ritengo totalmente ingiustificato l’astio del popolo blucerchiato e tutto sommato credo che abbia fatto bene l’attaccante nerazzurro nell’esultare in modo provocatorio. Certe cose non c’entrano nulla col campo e come tale e giusto che vengano lasciate fuori dal rettangolo di gioco e, meglio, anche dallo stadio.

domenica 13 aprile 2014

ICARDI-SHOW+MURO HANDANOVIC: E’ POKER INTER

Serie A 2013-2014 – 33^ Giornata
SAMPDORIA - INTER 0 - 4
13' ICARDI - 60' SAMUEL - 63' ICARDI - 79' PALACIO

SAMPDORIA (4-3-1-2): Da Costa; De Silvestri, Gastaldello, Mustafi, Regini; Obiang (dal 24' s.t. Krsticic), Palombo (dal 38' s.t. Lombardo) Soriano; Sansone (dal 31' s.t. Okaka); Eder, Maxi Lopez.
A Disposizione: Fiorillo, Costa, Salomon, Renan, Rodriguez, Wszolek, Bjarnason, Fornasier, Sestu.
All: Sakic (Mihajlovic squalificato).
INTER (3-5-2): Handanovic; Rolando, Ranocchia, Samuel; D'Ambrosio, Hernanes (dal 29' s.t. Taider), Cambiasso, Kovacic (dal 34' s.t. Milito), Nagatomo; Palacio, Icardi (dal 23' s.t. Alvarez).
A Disposizione: Castellazzi, Carrizo, Zanetti, Andreolli, Campagnaro, Guarin, Kuzmanovic, Botta.
All: Mazzarri. ARBITRO: Valeri di Roma.

Da questa Inter puoi aspettarti di tutto, ho ripetuto più volte negli ultimi tempi. Anche che vada a Genova e, trascinata dai gol di Icardi e dalle prodezze di Handanovic che oggi parava tutto quello che gli capitava a tiro, rifili un poker alla Sampdoria.
Mazzarri conferma la formazione ipotizzata alla vigilia, compreso Kovacic in mezzo al campo. Ma gli occhi sono soprattutto puntati sul “duello” Icardi-Maxi Lopez con il sampdoriano che ignora il nerazzurro al momento del saluto iniziale e i tifosi blucerchiati che insultano Maurito.

Il primo tempo è vivace e ricco di episodi. Si parte al 13esimo quando Palacio mette in mezzo una palla per Icardi che è svelto a infilare il gol del vantaggio: 1-0 e Icardi che fa il gesto dell'orecchio come per dire "Non vi sento", scatenando ancora di più i supporter sampdoriani.

sabato 12 aprile 2014

VERSO GENOVA NELLA TOTALE INCERTEZZA

Dai Rodrigo, vola ancora !!!
Di questi tempi scrivere di Inter non è facile. Non si sa mai cosa dire o cosa scrivere. Soprattutto negli articoli del pre-partita, dove, almeno per quanto mi riguarda, si è combattuti tra la speranza di vedere una bella Inter, una bella prestazione o almeno una vittoria e la consapevolezza che molto probabilmente assisteremo all’ennesimo scempio, altri 90 minuti in cui vedremo l’Inter che non vogliamo che raccoglierà un risultato pessimo.
Non fa certo eccezione la trasferta di domani pomeriggio a Genova, dove ci aspetta una Sampdoria che finora sta disputando un discreto campionato e alla cui guida c’è quel Mihajlovic che molti vedrebbero bene come successore di Mazzarri sulla panchina nerazzurra la prossima stagione. Ne approfitto per dire la mia. L’attuale allenatore blucerchiato non mi dispiace affatto e se togliamo i sogni impossibili (Simeone e Mourinho) è tra quelli che potrebbe dare una sterzata importante a questa Inter.
Ma torniamo alla gara di domani. Mazzarri dovrà fare a meno di Jonathan ancora convalescente e di Juan Jesus (per lui stagione finita). Le indiscrezioni della vigilia danno Kovacic come forte indiziato per una maglia da titolare (sarebbe ora…) ma non mi faccio illusioni e conoscendo Mazzarri credo che alla fine opterà per Alvarez o Guarin.

Palla al Centro. LIVERPOOL-CITY, E’ SFIDA PER IL TITOLO

PALLA AL CENTRO – Discussioni e commenti aspettando il fischio d’inizio
Consueto menù ricco offerto dal weekend calcistico. In Inghilterra Liverpool e Manchester City si giocano un pezzo di titolo, una grande classica in Germania, i derby di Praga e Siviglia, l’Ajax che potrebbe laurearsi campione d’Olanda.
aTutti i risultati in TEMPO REALE`
SERIE A – 33^ Giornata
Napoli-Lazio è il match più interessante di questo turno. La Roma ospita l’Atalanta mentre la Juventus gioca ad Udine nel posticipo del Monday night. Accesa la lotta per i posti in Europa League. La Fiorentina va a Verona, il Parma affronta il Bologna nel derby emiliano, l’Inter è attesa dalla insidiosa trasferta di Genova. Sfida agevole per il Milan che riceve il Catania mai vittorioso a San Siro. E per la lotta salvezza occhio a Livorno-Chievo.
Sabato 12 Aprile ore 18
SASSUOLO-CAGLIARI
Le due squadre non si erano mai affrontate prima di questa stagione.
Sabato 12 Aprile ore 20.45
ROMA-ATALANTA
Nelle 51 partite disputate all’Olimpico di Roma, i giallorossi hanno ottenuto per 33 volte la massima posta in palio, dividendosi un punto con gli avversari in 14 occasioni; i bergamaschi hanno vinto soltanto 4 volte, l’ultima delle quali nel 2003 grazie alle reti di Doni e Gautieri.

venerdì 11 aprile 2014

CHAMPIONS: E' SFIDA MOU-CHOLO, EUROPA LEAGUE: JUVE, NON POTEVA ANDARE PEGGIO

CHAMPIONS LEAGUE - Semifinali
REAL MADRID - BAYERN MONACO
ATLETICO MADRID - CHELSEA
Real Madrid-Bayern Monaco, Atletico Madrid-Chelsea. Questo il verdetto dell’urna di Nyon che ha decretato le semifinali di Champions League.
Da un lato Guardiola ritrova l’avversario di tante battaglie nella Liga, Ancelotti alle prese con la peggior semifinale che gli potesse capitare, contro i campioni in carica nonché super favoriti.
Real-Bayern è una sfida infinità, che ha cominciato ad essere di altissimo livello a partire dalla metà degli anni settanta (semifinale 1975/76 appannaggio dei tedeschi , 1-1 e 2-0) e si è sempre mantenuta ai vertici. Manca lo scontro in una finale, ed anche stavolta la tradizione sarà rispettata. Motivi da vedere. A parte il fatto che tradizionalmente il Real soffre il calcio tedesco, gli ultimi incroci contro il Bayern, sulla panchina dei Blancos sono rimasti indigesti a Fabio Capello e Josè Mourinho: da valutare quindi le capacità 'digestive' di Ancelotti.
Dall’altra parte José Mourinho dovrà fare i conti con l’outsider Atletico Madrid che dopo aver eliminato il Barcellona punta ad un altro capolavoro per volare a Lisbona.

giovedì 10 aprile 2014

E' TAPLING-MANIA, IL GIOCO ENTRA NELLA TOP 20 DEI PIU' SCARICATI

Ricordate Tapling? Il gioco che unisce la passione per il calcio a quella delle app per smartphone? (per chi non sapesse di cosa stiamo parlando, leggete qui) Ebbene, a pochi mesi dalla sua uscita e in seguito a un successo in crescendo ha appena raggiunto un traguardo davvero importante.
Tapling va in rete ancora una volta e segna il suo gol più bello - è nella top 20 dei giochi più scaricati da Apple store!
Scaricabile gratuitamente e disponibile per iOS e Android, Tapling è un gioco immediato e coinvolgente, che mette alla prova la memoria visiva e la velocità dei giocatori. Essi sono chiamati a vincere ogni partita segnando più gol e ottenendo più punti del proprio avversario; è possibile giocare contro un avversario casuale oppure sfidare i propri amici e i propri contatti Facebook e Twitter.
In questi mesi Tapling ha messo a dura prova i polpastrelli e la memoria di un numero sempre crescente di giocatori, che si sono sfidati in decine di migliaia di partite.

mercoledì 9 aprile 2014

E' UN'ATLETICO PERFETTO, IL BARCELLONA SI INCHINA

Il derby spagnolo di Champions League si tinge di rojiblanca. Il Barcellona, fuori ai quarti dopo sette anni, deve infatti arrendersi ad un Atletico pressoché perfetto che già all’andata aveva messo in difficoltà i blaugrana e che stasera ha legittimato il passaggio del turno con una gara perfetta dove il Barca è apparso impotente come non mai.
Avvio arrembante dell’Atletico a cui bastano sei minuti per andare in vantaggio con Koke, bravo a superare Pinto con una volée di sinistro dopo un palo colto da Villa. Colchoneros scatenati che sfiorano il raddoppio al decimo e al 18esimo minuto quando Adrian e Villa fanno tremare la porta di Pinto cogliendo una traversa a testa. E’ un Atletico praticamente perfetto, attento sulle fasce e impenetrabile per vie centrali.

Il Barça alza la testa solo in chiusura di primo tempo dopo oltre mezz’ora in balìa degli avversari. I catalani giocano un po’ meglio nella ripresa quando l’Atletico abbassa il ritmo. Al 47esimo Neymar costringe Courtois a una provvidenziale uscita bassa, prima che Xavi fallisca incredibilmente un tap-in a due passi dalla linea di porta.

martedì 8 aprile 2014

CHELSEA, NEL SEGNO DI MOU. DORTMUND AD UN PASSO DALL'IMPRESA

Non stanno certo mancando le emozioni in questi quarti di Champions League. Con rimonte riuscite o solo sfiorate e partite da vivere col fiato sospeso fino al triplice fischio finale.

E’ sicuramente la serata di José Mourinho che con il suo Chelsea rimonta l’1-3 di una settimana fa rimediato al Parco dei Principi e conquista la sua quinta semifinale consecutiva.
I Blues trovano il gol del vantaggio poco dopo la mezzora di gioco. Rimessa lunghissima da destra di Ivanovic, sfiora David Luiz in area, perso dalla difesa Schürrle, che mette dentro. La squadra londinese preme sull’acceleratore alla ricerca del gol qualificazione.
Ad inizio ripresa brivido per i parigini con il Chelsea che colpisce due traverse in tre minuti.
Mourinho inserisce ancora più peso offensivo con Demba Ba, lasciando solo David Luiz davanti alla difesa: è un assedio, ma la difesa del PSG è di qualità, comandata dal leader e capitano Thiago Silva Ma il fortino messo su da Blanc crolla a pochi minuti dal novantesimo quando da una mischia sbuca il piede di Demba Ba sul lato debole, che vince il contrasto fisico con Maxwell e mette in qualche modo alle spalle di Sirigu facendo esplodere lo stadio.

lunedì 7 aprile 2014

DAL GIAPPONE ALLA LUNA, LA STORIA DEL CALCIO NELLA SUA EVOLUZIONE

Tutti amiamo il calcio e lo seguiamo come una delle nostre passioni del cuore. Ma come è nato e come si è sviluppato nel corso dei secoli?
Per rispondere a questa domanda Betclic, noto sito di scommesse, ha voluto raccontare e rappresentare visivamente la Storia del Calcio in tutte le sue principali fasi evolutive.
Dalla nascita in Giappone nell'ottavo secolo a. C. dove risulta si giocasse il Kemari, tuttora praticato. In uno spazio relativamente piccolo, i giocatori dovevano passarsi la palla senza che questa toccasse terra, al Tsu-chiu, nato in Cina, dov’era necessario infilare il pallone in una porta fatta da due canne di bambù con al centro un buco utilizzando soltanto i piedi.

Passando lungo i secoli si va dall’Antica Grecia (dove intorno al quarto secolo a.C. si afferma l'Episkyros che, seppure riconosciuto come uno sport, non è stato mai inserito tra i giochi olimpici dell'epoca), all’impero romano (noto col nome Harapastrum, che significa letteralmente “strappare con forza, afferrare” e lo scopo era quello di riuscire a poggiare la palla sulla linea di fondo del campo avversario) fino al calcio fiorentino (che era perlopiù uno scontro tra opposte fazioni politiche).

domenica 6 aprile 2014

CON QUESTA SQUADRA (e questo tecnico) CHE FINALE CI ASPETTA?

“Cosa aspettarci da questo finale di stagione? Meglio rispondere domani. A mente fredda.” Così avevo concluso il mio articolo ieri sera e da qui voglio ripartire. 
Perché considerando l’Inter vista nelle ultime quattro gare e considerando il calendario che ci aspetta (Sampdoria, Parma, Napoli, Milan, Lazio e Chievo) il finale di stagione potrebbe presentarsi abbastanza grigio. Sebbene bisogna ammettere che in questa stagione l’Inter ha dato il meglio con avversarie di un certo spessore. Resta il fatto che potevamo essere in corsa per il quarto posto e invece dobbiamo tenerci stretto il quinto posto facendo attenzione alle avversarie che pressano da dietro.

Ieri sera abbiamo buttato al vento l’ennesima ghiotta occasione per portare a casa la vittoria, anche alla luce del fatto che la partita si era messa subito bene con il gol di Icardi dopo appena sei minuti. Invece dopo la partenza forte e i primi 15-20 minuti giocati con grinta siamo tornati ad essere la solita Inter vista nelle ultime uscite. Senza idee, quasi svogliata, a tratti irritante come un chihuahua attaccato alla gamba.

INCREDIBILE A SAN SIRO: RIGORE PER L’INTER!!! (ma finisce in parità)

Serie A 2013-2014 – 32^ Giornata
INTER - BOLOGNA 2 - 2
6’ ICARDI – 35’ Cristaldo – 63’ ICARDI – 73’ Kone

INTER (3-4-2-1): Handanovic; Rolando, Ranocchia, Juan Jesus (28'p.t. Samuel); D'Ambrosio (8's.t. Kovacic), Hernanes, Cambiasso (34' s.t. Milito), Nagatomo; Alvarez, Palacio; Icardi.
Panchina: Castellazzi, Carrizo, Andreolli, Campagnaro, Zanetti, Guarin, Kuzmanovic, Taider, Botta).
All.: Mazzarri.
BOLOGNA (3-5-1-1): Curci; Antonsson, Natali, Mantovani; Garics, Pazienza, Khrin (26' s.t. Acquafresca), Christodoulopoulos, Cech (15's.t. Morleo); Kone (43' s.t. Perez); Cristaldo.
Panchina: Stojanovic, Sorensen, Cherubin, Crespo, Friberg, Ibson, Bianchi, Moscardelli, Paponi.
All.: Ballardini.
ARBITRO: Mazzoleni.

Come volevasi dimostrare. Anche contro il Bologna l’Inter butta alle ortiche due punti e non riesce a conquistare una vittoria che sembrava decisamente alla sua portata. E come se non bastasse, dopo 33 giornate finalmente ci assegnano un rigore e Milito lo sbaglia maldestramente.
Mazzarri, come ipotizzato alla vigilia dal sottoscritto, preferisce Alvarez per Kovacic. Tutto confermato per il resto l’undici che avevamo ipotizzato.
L’Inter parte forte e dai primi minuti si ha quasi la sensazione (poi rivelatasi illusoria) che i giocatori in campo abbiano una marcia in più. Sensazione confermata anche dal gol che arriva quasi subito. Al sesto minuto Nagatomo crossa da sinistra e Icardi, perso da Mantovani, gira indisturbato di sinistro alle spalle di Curci. E’ un’Inter davvero in palla che preme a fondo l’acceleratore e sfiora subito il raddoppio con Cambiasso (respinto da Icardi) e Ranocchia (colpo di testa fuori).

sabato 5 aprile 2014

I TANTI DUBBI ASPETTANDO INTER-BOLOGNA

Entius riflette su Inter-Bologna
Non ho ancora deciso se stasera guarderò la partita. Lo so, molti di voi non saranno d’accordo. L’Inter va seguita e amata sempre e comunque, a prescindere dal risultato e soprattutto nei momenti di difficoltà.
Ma la grandissima incazzatura presa lunedì sera non mi è ancora passata del tutto e sinceramente piuttosto che vedere altri 90 minuti di scempi mazzarriani preferisco andare a mangiare una pizza o guardare la Clerici su Raiuno (vabbè, adesso non esageriamo che tra la Clerici e gli scempi mazzarriani sono sempre meglio i disastri del nostro tecnico). Tanto alla fine se non vinciamo sarà sicuramente colpa della sfortuna e dell’arbitro.
Mazzarri deve fare a meno di Jonathan alle prese con i postumi di un affaticamento muscolare (noi non ci stracceremo le vesti per la sua assenza, il tecnico livornese non lo so). Rispetto a Livorno ci dovrebbe essere qualche novità di formazione. In difesa Ranocchia si riprende la maglia da titolare accanto a Rolando e Juan Jesus. A centrocampo vista la già citata assenza di Jonathan, sugli esterni giocheranno Nagatomo e D’Ambrosio (chi andrà a destra e chi a sinistra lo decideranno con la monetina).

Palla al Centro. VERONA-ISTANBUL: E' DERBY

PALLA AL CENTRO – Discussioni e commenti aspettando il fischio d’inizio
Il derby veronese in Italia, quello molto acceso di Istanbul in Turchia, l’appassionante sfida al vertice in Inghilterra e Spagna, la lotta per i playoff in Serie B, nel weekend di calcio.
aTutti i risultati in TEMPO REALE`
SERIE A – 32^ Giornata
La sconfitta a Napoli della Juventus e la vittoria della Roma nel recupero infrasettimanale hanno riacceso la lotta scudetto anche se 8 punti sono ancora tanti. I giallorossi però non mollano. Ad aprire il weekend il derby meno pubblicizzato: quello di Verona.
Sabato 5 Aprile ore 18
CHIEVO-VERONA
C’è solo un precedente tra Chievo ed Hellas Verona al Bentegodi, con i primi padroni di casa: risale alla stagione 2001/02, quella del miracolo Del Neri, in cui furono i padroni di casa a imporsi per 2-1 grazie alla doppietta di Cossato, che neutralizzò il vantaggio iniziale di Mutu, all’epoca un giovane in rampa di lancio.
Sabato 5 Aprile ore 20.45
INTER-BOLOGNA
Nelle 67 partite disputate al Giuseppe Meazza tra Inter e Bologna, i meneghini si sono assicurati l’intera posta in palio in ben 39 occasioni, lasciando un punto agli emiliani soltanto per 19 volte. Infine gli ospiti hanno ottenuto tre punti solo in 10 occasioni. Nelle ultime due stagioni però ad avere la meglio sono stati i felsinei.

giovedì 3 aprile 2014

JUVE, ANCORA UNA VOLTA DECISIVO IL DODICESIMO UOMO

EUROPA LEAGUE 2013-2014 – Andata dei Quarti di Finale
LIONE-JUVENTUS 0-1
85’ Bonucci
LIONE (4-3-1-2): Lopes; Tolisso, Kone, Umtiti, Bedimo; Ferri, Gonalons, Mvuemba; Malbranque (dal 41’ s.t. Fekir); Briand (dal 43’ s.t. Njie), Lacazette (dal 30’ s.t. Gomis). (Vercoutre, Zeffane, Sar, Danic). All. Garde.
JUVENTUS (3-5-2): Buffon; Caceres, Bonucci, Chiellini; Isla (dal 32’ s.t. Lichtsteiner), Pogba, Pirlo, Marchisio, Asamoah; Tevez (dall’11’ s.t. Vucinic), Osvaldo (dal 17’ s.t. Giovinco). (Storari, Peluso, Padoin, Llorente). All. Conte.
ARBITRO: Collum (Scozia).

Se è vero che la fortuna aiuta gli audaci, questa Juventus è sicuramente maestra di audacia. Come in altre occasioni in questo scorcio di stagione la squadra di Conte riesce a vincere con l’ausilio della Dea Bendata. C’è però da ammettere che se in altre occasioni (vedi Milan e Genoa in campionato o Fiorentina in Europa League) i bianconeri l’avevano spuntata in partite giocate male che avrebbero quasi meritato di perdere, stasera hanno avuto la meglio in una gara equilibrata (meglio il Lione nella prima frazione, più convincente la Juventus nella ripresa) dove il pareggio sarebbe stato il risultato più giusto.

La prima fiammata è bianconera con Tevez che sfiora il gol dopo 5 minuti, ma il suo colpo di testa finisce fuori. Ma Garde piazza Malbranque su Pirlo e alla Juventus vengono a mancare le giocate del suo regista.

mercoledì 2 aprile 2014

E' ARRIVATA BECOACHT, LA PIATTAFORMA PER TUTTI GLI SPORTIVI

Siete appassionati di calcio e più in generale di Sport? Magari siete già iscritti a qualche palestra o fate parte di una squadra di calcio ma vorreste una figura che possa focalizzarsi solo su di voi ed allenarvi al meglio per migliorare le vostre prestazioni sportive? Oppure siete un allenatore sportivo e volete aumentare la vostra clientela? Allora becoacht è ciò che può aiutarvi!
Diciamocelo, per tutti quelli che vogliono prenotare un allenatore sportivo, un maestro di sci, un personal trainer, o un ballerino, il processo può essere molto lungo. Anche capire da dove cominciare è una sfida. Normalmente si dovrebbe ricercare la scuola di sport, lo studio, o associazione, poi chiamarli e chiedergli uno dei loro allenatori. In seguito, si dovrebbe ricercare le loro qualifiche, e se fossero professionisti, contattarli per chiedergli di pianificare una sessione...
Ok, in questo modo hai finalmente prenotato una lezione, ma come fai a sapere veramente che sono proprio loro ciò che cercavi?
Fortunatamente c'è una compagnia giovane ed emergente che ti alleggerisce il lavoro, e va anche oltre, cambiando il modo in cui si può apprendere dallo sport e partecipare a esso.

martedì 1 aprile 2014

L’ARMATA BRANCALEONE E LE COLPE DI MAZZARRI

Credo che ben poche partite mi abbiano fatto incazzare come quella di ieri sera. Risultato acquisito, partita nettamente in pugno e ce la siamo fatta pareggiare come dei gran coglioni (fatemi passare il francesismo). 
Ieri sera ero talmente incazzato da giurare di non vedere più partite dell’Inter per i prossimi sei mesi (conti alla mano fino alla prossima stagione…). L’incapacità di portare a casa i tre punti con squadre come Catania, Cagliari, Chievo o la sconfitta contro l’Atalanta dopo aver preso d’assalto la porta avversaria sono niente paragonati al modo in cui ci siamo fatti fregare la vittoria.

Nelle ultime tre gare abbiamo portato a casa la miseria di 2 punticini. Considerando le avversarie e l’andamento delle gare sarebbero potuti essere tranquillamente nove punti e ora staremmo qui a fare ben altri discorsi.

Invece questa squadra è rimasta nel limbo della mediocrità. Nonostante tutto siamo quinti (e nel complesso è finora un risultato accettabile) ma non riusciamo a dare continuità ai risultati (possibile non si riesca a mettere in fila tre misere vittorie consecutive?) e al gioco (alcune gare sembriamo uno squadrone, in altre siamo di una pochezza imbarazzante).