Le partite sono fatte di episodi. Se Giuly non ci avesse dato una mano probabilmente staremo qui a commentare un'altra partita. L'espulsione del francese ha condizionato pesantemente la partita e ha dato via libera all'uragano nerazzurro. Del resto se 7 giorni fa De Vezze non avesse segnato dopo una manciata di secondi avremmo commentato tutt'altra partita. Il calcio è fatto anche di episodi, nel bene e nel male.
L'espulsione del francese ha messo in secondo piano alcuni dati di fatto. Innanzitutto se Giuly non avesse respinto quel pallone, la palla sarebbe finita in rete. Perciò l'Inter dopo mezz'ora sarebbe comunque stata in vantaggio 1-0. La Roma si è resa pericolosa in apertura con una punizione di Totti con parata strepitosa di Julio Cesar che si ripeteva subito dopo sulla ribattuta di Mancini. Esaurita quell'azione, i giallorossi sono rimasti ingabbiati nel nuovo modulo messo in campo da Mancini, bravo ad inventarsi uno schema ad una punta, che di fatto ha annullato il gioco degli uomini di Spalletti. Anche in 10 la Roma aveva raddrizzato la partita con un gol di Perrotta e la colpevole complicità di Maxwell. Ma a quel punto è uscita fuori la rabbia agonistica dell'Inter che in 10 minuti realizzava 3 gol, senza l'ausilio di Ibrahimovic uscito nel frattempo per una tacchettata di Juan e dimostrando quindi di non essere Ibra-dipendente. I nerazzurri dopo il quarto gol hanno deciso di non infierire ulteriormente e di fatto la partita è finita lì. Altra considerazione, l'Inter ha vinto sotto tutti i punti di vista. Ibrahimovic è stato incisivo mentre Totti ha deluso, il modulo di Mancini ha avuto la meglio su quello di Spalletti, il centrocampo nerazzurro ha dominato quello giallorosso. Ovviamente ora si tende a sminuire la vittoria per via di quell'espulsione ma tutto lascia pensare che l'Inter avrebbe potuto tranquillamente portare a casa il bottino pieno anche in 11 contro 11. Magari non con un risultato così rotondo e magari soffrendo fino al 90'. Di certo l'Inter ieri sera ha dimostrato di essere superiore e di aver imboccato la strada dello scorso anno.
L'espulsione del francese ha messo in secondo piano alcuni dati di fatto. Innanzitutto se Giuly non avesse respinto quel pallone, la palla sarebbe finita in rete. Perciò l'Inter dopo mezz'ora sarebbe comunque stata in vantaggio 1-0. La Roma si è resa pericolosa in apertura con una punizione di Totti con parata strepitosa di Julio Cesar che si ripeteva subito dopo sulla ribattuta di Mancini. Esaurita quell'azione, i giallorossi sono rimasti ingabbiati nel nuovo modulo messo in campo da Mancini, bravo ad inventarsi uno schema ad una punta, che di fatto ha annullato il gioco degli uomini di Spalletti. Anche in 10 la Roma aveva raddrizzato la partita con un gol di Perrotta e la colpevole complicità di Maxwell. Ma a quel punto è uscita fuori la rabbia agonistica dell'Inter che in 10 minuti realizzava 3 gol, senza l'ausilio di Ibrahimovic uscito nel frattempo per una tacchettata di Juan e dimostrando quindi di non essere Ibra-dipendente. I nerazzurri dopo il quarto gol hanno deciso di non infierire ulteriormente e di fatto la partita è finita lì. Altra considerazione, l'Inter ha vinto sotto tutti i punti di vista. Ibrahimovic è stato incisivo mentre Totti ha deluso, il modulo di Mancini ha avuto la meglio su quello di Spalletti, il centrocampo nerazzurro ha dominato quello giallorosso. Ovviamente ora si tende a sminuire la vittoria per via di quell'espulsione ma tutto lascia pensare che l'Inter avrebbe potuto tranquillamente portare a casa il bottino pieno anche in 11 contro 11. Magari non con un risultato così rotondo e magari soffrendo fino al 90'. Di certo l'Inter ieri sera ha dimostrato di essere superiore e di aver imboccato la strada dello scorso anno.
I tifosi nerazzurri, dopo un'inizio di stagione travagliato, riprendono a sognare, gli altri tifosi iniziano a tremare: questa Inter fa paura.