Avremo modo di parlare ampiamente della finale di Champions League tra Bayern Monaco e la nostra “Invincibile Armata”. Stasera ci concentriamo invece sull'altra finale europea, quella che vedrà Fulham e Atletico Madrid contendersi la prima edizione di Europa League.
In semifinale gli inglesi, giustizieri della Juventus, si sono sbarazzati dell’Amburgo. Risultato che, in ottica ranking, ci fa un grosso favore lasciando aperto il discorso riguardante il terzo posto. Dopo il pareggio per 0-0 in terra germanica, gli inglesi hanno avuto ragione degli amburghesi per 2-1 impedendo ai tedeschi di giocare la finale che si disputerà proprio ad Amburgo. Per il secondo anno consecutivo l’Amburgo viene eliminato in semifinale.
Nell'altra semifinale Aguero e soci hanno eliminato il quotato Liverpool. All’andata 1-0 per i madrileni, identico risultato al ritorno (gol di Aquilani). Ma ai supplementari dopo il 2-0 (Benyaoun) dei Reds è arrivata la doccia fredda per i ragazzi di Benitez. Il gol dell’1-2 di Forlan che estromette dai giochi gli inglesi.
Dunque Fulham e Atletico Madrid giocheranno la loro prima finale europea e si contenderanno la vittoria nella prima edizione del nuovo torneo.
L’ultima volta che un inglese e una spagnola si sono trovate nell’atto conclusivo della manifestazione è stato nel 2006 quando il Siviglia ebbe la meglio sul Middlesbourgh. Nel 2001 invece la finale si giocò in Germania come quest’anno e anche allora si contesero il torneo un inglese (Liverpool) e una spagnola (Alaves). Fu anche l’unica volta che la coppa venne decisa al golden gol (autogol di Geli al 117esimo dopo il 4-4 nei tempi regolamentari).
Ora tocca a Fulham e Atletico Madrid che il 12 maggio ad Amburgo si giocheranno una finale dove nessuna delle due è favorita. Chi avrà la meglio?
* Coppa Uefa, Shakhtar Donetsk E Werder Brema Le Finaliste
* Tutti A Casa (Tranne Noi...)
* Europa League. Sara' Ajax-Juve E Panathinaikos-Roma
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giovedì 29 aprile 2010
LA MIA SERATA INSEGUENDO LA FINALE
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VERSO MADRID PER UN SOGNO LUNGO 38 ANNI
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mercoledì 28 aprile 2010
UNA SERATA DA EROI. L'INTER E' IN FINALE !!!
83’ Piqué
A disposizione: José Pinto, Marquez, Thiago, Henry.
All.: Guardiola
INTER: Julio César; Maicon, Lucio, Samuel, J. Zanetti; Cambiasso, Motta; Eto’o (86’ Mariga), Sneijder (66’ Muntari), Chivu; D. Milito (81’ Córdoba).
A disposizione: Orlandoni, Materazzi, Balotelli, Arnautovic.
All.: Mourinho
ARBITRO: De Bleeckere
Sono stremato e felice. Contrariamente al mio solito non ho visto la partita da solo ma l’ho seguita insieme con un nutrito gruppo di nerazzurri (eravamo tredici se non erro) ed è stato bellissimo. Al fischio finale mi sono ritrovato al centro della stanza a saltare abbracciato stretto ad un amico mentre tutti ci saltavano addosso. E’ stato qualcosa di fantastico e irrepetibile. Alala fine siamo rimasti in pochi e tra un’intervista e l’altra ci stiamo fatti 4-5 giri di sambuca brindando di volta in volta ai nostri eroi. Ed ora eccomi qua. Dopo essere tornato a casa e dopo una doccia veloce, sono qui, in mutande, a scrivere uno dei post più belli, uno di quei post che da blogger tifoso speri di scrivere prima o poi ma che potresti anche non scrivere mai.
Ragazzi, siamo in finale !!! E ci siamo arrivati dopo 90 minuti di sofferenza giocati in uno stadio che era una bolgia. Ci siamo arrivati dopo essere rimasti in 10 al 29esimo per l'espulsione di Thiago Motta per doppia ammonizione. Ci siamo arrivati dopo un’ora più recupero di sofferenza. Ci siamo arrivati dopo aver preso un gol a sette minuti alla fine (e io che gridavo come un matto “calma, sono solo 7 minuti, calma”) e dopo aver subito un altro in pieno recupero giustamente annullato per tocco di mano (se era valido penso che in molti saremmo morti d’infarto).
Siamo in finale. Andiamo a Madrid dopo aver subito quella che Mourinho ha definito “la sconfitta più bella della mia vita”. Il sogno continua. E diventa ogni giorno più bello.
* Comunque Vada...
* Una Primavera Da Raccontare
* Basta Una Sera Così A Cancellare 120 Sere Amare
* Un'Indimenticabile Bellissima Serata Da Sogno!!!
* L'Orgoglio Nerazzurro Per Una Notte Da Campioni
* Una Sera Perfetta All'Alba Di Una Nuova Era Nerazzurra
* Inter Da Sogno: E' Qualificazione !!!
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martedì 27 aprile 2010
COMUNQUE VADA...
Chi l’avrebbe mai detto che saremmo arrivati fin qui? Io di sicuro no. Io avevo pronosticato che saremmo usciti presto e invece siamo qui a giocarci la qualificazione alla finale partendo da due gol di vantaggio.
Non sarà facile uscire indenni dal Camp Nou, servirà un’altra prestazione super e magari potrebbe non bastare. Perché il calcio è una scienza maledettamente inesatta. In questi giorni sto facendo sempre lo stesso esempio. Ai quarti di ritorno il Manchester ha giocato un primo tempo eccezionale segnando tre gol e avendo la partita saldamente in pugno. Sul finire del primo tempo ha preso un gol, poi ad inizio ripresa è arrivata l’espulsione di un suo giocatore e la partita ha cambiato volto. Nel calcio basta poco per cambiare le sorti di una partita o di una stagione. Un altro esempio banale. Aver segnato dopo 3 minuti nella sfida contro il Chelsea è stato sicuramente un punto di svolta. Abbiamo acquistato fiducia e messo da parte tutta la nostra “paura” europea. Senza quel gol magari avremmo visto un’altra partita, senza quel gol domani sera avremmo fatto altro.
Domani sera sarà una battaglia. Mi aspetto uno stadio in ebollizione e una squadra con l'adrenalina a mille. Dall’atteggiamento di questi giorni ho avuto la sensazione che ci temono. L’invocare l’aiuto del pubblico, caricare il popolo catalano, incitare i tifosi. Tutti gesti che lasciano intendere che hanno una paura matta di essere eliminati e che siano più preoccupati più di noi. Del resto in questa sfida quelli che hanno da perdere sono loro. I campioni in carica sono loro, i più forti in Europa sono loro. Noi siamo solo una squadra che sta coltivando un sogno, che spera di farcela a superare questo immenso scoglio e che comunque vada potrà ritenersi soddisfatta.
Siamo qui a giocarci una semifinale di Champions League contro la squadra più forte d’Europa. Possiamo conquistare una finale che ci manca da 38 anni o potremmo mestamente tornarcene a casa, possiamo abbattere la forte corazzata blaugrana o doverci arrendere alla loro forza. Comunque vada potremo ritenerci soddisfatti, comunque vada possiamo uscire a testa alta dal Camp Nou. Comunque vada…
* Una Primavera Da Raccontare
* Un'Indimenticabile Bellissima Serata Da Sogno!!!
* L'Orgoglio Nerazzurro Per Una Notte Da Campioni
* Le Quattro Pretendenti Al Trono D'Europa
* Tutto In Una Serata...
* Statuine Nerazzurre, Inter Mortificata Al Camp Nou
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lunedì 26 aprile 2010
UNA PRIMAVERA DA RACCONTARE
Immaginate di dover raccontare a dei bambini la bellissima primavera che stiamo vivendo. Potrei parlargli dell’ansia del pre partita, i rituali scaramantici sempre uguali, i pomeriggi e le sere passate in piedi per seguire le gesta dei miei eroi, il rigoroso e concentrato silenzio mentre i minuti scorrevano lenti. Gli racconterei dei salti di gioia, delle urla, dei gesti di felicità ma anche dei momenti di apprensione, dei sguardi verso il vuoto, di quel misto fatto di rabbia e delusione. Gli direi che era fantastico ritrovarsi prima e dopo la partita tutti sul web, a leggere e commentare quello che scrivevano gli altri, era come ritrovarsi al bar. Gli parlerei dei sorrisi che mi strappavano i post di Settore, delle intelligenti riflessioni di chi non era il solito disfattista, delle scommesse fatte con Lenny, di come confrontarsi aiutava a smaltire la delusione di una sconfitta. Gli descriverei le figure mitologiche di Capitan Zanetti, Cuchu Cambiasso, Mago Sneijder, El Principe Milito e di quell’essere metà fuoriclasse e metà testa di c…o chiamato Super Mario.
Avrei tanto da raccontare e potrei intrattenerli per ore ed ore con i miei racconti e i mille aneddoti. Ma alla fine li avrei riempiti solo di parole perché non sarei riuscito a raccontare la parte più bella, quella riguardante le emozioni e le sensazioni. Come si fa a descrivere la gioia che ti esplode dentro quando ti ritrovi davanti la squadra più forte del momento e gli rifili 3 gol? Come spiegare il battito del cuore che cresce, e quella specie di non-so-cosa che ti sale dal petto mentre si gioca una semifinale di Champions League? Come si fa a raccontare cosa si prova a ritrovarti solo in un salotto a gioire come un matto e avere le sensazione di volare? Come dare una forma a quel brivido che corre lungo la schiena per 90 minuti?
Non basterebbero tutte le parole del mondo per spiegare l’emozione di essere arrivati al 26 aprile ed essere in corsa su tutti i fronti ma allo stesso tempo l’inconscio timore (e terrore) che possa finire tutto in una bolla di sapone.
No, le emozioni e le sensazioni non si possono raccontare. Puoi tentare di farle rivivere, di emozionare con le tue parole ma non sarà mai la stessa cosa.
Sto vivendo la più bella primavera nerazzurra della mia vita. Comunque vada sarà stata bellissima ed indimenticabile. Comunque vada sarà bello raccontarla un giorno ai miei figli. FORZA INTER !!!
* Basta Una Sera Così A Cancellare 120 Sere Amare
* La Belva Nerazzurra Non Si Arrendera' Facilmente
* Un'Indimenticabile Bellissima Serata Da Sogno!!!
* E Ancora Una Volta Sara’ Finale
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domenica 25 aprile 2010
LA VETTA E' NUOVAMENTE NOSTRA !!!
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LA BELVA NERAZZURRA NON SI ARRENDERA' FACILMENTE
I primi 10 minuti avevano rincuorato i gufi appollaiati sul trespolo. Inter svogliata e distratta, Atalanta in vantaggio. Tutti elementi che facevano presagire che la squadra nerazzurra, con la mente alla sfida europea, lasciasse sul campo qualche punto.
E invece, superato l’assopimento iniziale, l’Inter è tornata a essere la belva feroce affamata di gol e di punti. In mezzora abbiamo ribaltato il risultato a nostro favore e nella ripresa abbiamo gestito la partita chiudendola definitivamente a 12 minuti dalla fine, anche se di fatto i bergamaschi dopo il gol iniziale si sono spenti.
Era importante vincere ieri, più di quanto non sembrasse. Quando insegui devi sempre e solo vincere e conquistare i tre punti era l’unico modo per tenere sotto pressione la Roma.
Ma non era semplice vincere. L’Atalanta non era per niente un cliente semplice. Sta attraversando un momento di grande forma e proprio contro la Roma aveva giocato un buon secondo tempo sfiorando il meritato pareggio e perdendo solo per una sciagurata papera del portiere. E poi ci sono quegli incubi che noi tifosi non dimentichiamo facilmente. Già, perché se pensi all’Atalanta da affrontare nel rush finale di una lotta scudetto non può non pensare a quell’aprile di 8 anni fa quando gli orobici vennero a San Siro a strapparci tre punti che si rivelarono decisivi per lo scudetto (con quei tre punti il 5 maggio non sarebbe mai esistito).
Altra epoca, altra Inter. Questa Inter non conosce ostacoli e se non fosse stato per quella serie suicida di prestazioni opache, sarebbe qui a gestire un vantaggio sulla seconda e saremmo molto vicini a conquistare un meritato scudetto.
Però anche grazie a quella serie suicida questo finale di stagione è diventato più appassionante e intenso. La tensione pre gara, l’ansia, il passeggiare nervosamente per il salotto, il rigoroso silenzio evitando imprecazioni e urla, esultare come un matto a ogni gol. Se fossimo stati davanti con 4-5 punti di vantaggio, tutto questo non ci sarebbe stato. La mia salute ne avrebbe guadagnato, però così è più bello. Senti l’adrenalina scorrere nel sangue, vedi la belva nerazzurra che annusa l’aria, che punta la preda e l’azzanna senza pietà.
E’ una stagione strepitosa e fantastica. E lo resterà anche nella sciagurata ipotesi di rimanere a bocca asciutta. Perché dopo anni di stagioni finite a Natale, siamo qui a fine aprile a lottare come leoni per stappare punti e vittorie decisive, a giocarci partite fondamentali una dietro l’altra, senza respiro. E partita dopo partita abbiamo la certezza che non molliamo mai, che non ci arrenderemo facilmente che lotteremo fino alla fine. Fino all’ultimo assalto, fino all’ultimo morso, fino all’ultimo respiro.
* Indomabile Inter, Non Sbaglia Un Colpo
* Vincere Per Continuare La Corsa Scudetto
* La Truppa Nerazzurra E' Di Nuovo In Testa
* L'occasione Persa (Per Le Altre) E Il Nervosismo Di Mou
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sabato 24 aprile 2010
INDOMABILE INTER, NON SBAGLIA UN COLPO
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VINCERE PER CONTINUARE LA CORSA SCUDETTO
Ma siamo qui a giocarci una partita importante. Perché purtroppo (o per fortuna) da qui a metà maggio tutte le partite saranno importanti, tutte le partite aggiungeranno o toglieranno un mattoncino alla nostra stagione (lo so, questa l’ho già scritta ma mi piace ripeterla) e sarà importante vincere sempre.
In vista del Barcellona Mourinho dovrebbe attuare un po’ di turnover. A centrocampo e in difesa è probabile che qualcuno rifiati e che ci sia spazio per Stankovic (che al Camp Nou non ci sarà perché squalificato), Cordoba, Materazzi, Muntari, Mariga e magari Quaresma. Non sarà possibile invece fare turnover in attacco dove l’esclusione di Balotelli e l’infortunio di Pandev costringeranno Eto’o e Milito agli straordinari. Forse sarebbe il caso di buttare nella mischia Arnautovic. L’attaccante austriaco, praticamente mai utilizzato da Mourinho, potrebbe giocare un tempo per far riposare uno dei due titolari. Mai come stasera sarebbe servito Balotelli. Mourinho pareva intenzionato a lanciarlo dal primo minuto, anche se non so fino a che punto sarebbe stato ideale schierare dal primo minuto SuperMario titolare a San Siro. La curva è in conflitto con il giovane attaccante nerazzurro ed è molto probabile che l’avrebbero fischiato e contestato al primo errore o appena il giocatore avrebbe iniziato a passeggiare per il campo.
Spazio dunque ai titolari in attacco per abbattere subito il fortino bergamasco e tirare poi i remi in barca per non sprecare molte energie in vista dell’impegno decisivo di mercoledì.
Non possiamo permetterci errori né passi falsi. Perché se è vero che siamo ancora in corsa su tutti i fronti è anche vero che da qui a fine stagione correremo in equilibrio sul delicato filo che separa il trionfo in uno o più competizioni dal temuto “zeru tituli”. L’Atalanta non è il Barcellona. Se abbiamo battuto i marziani, possiamo farcela anche contro gli orobici. Forza ragazzi, lo scudetto è ancora sulle nostre maglie e dobbiamo lottare con i denti per farlo restare cucito dov’è.
* Scorrono I Titoli Di Coda Su Balotelli Nerazzurro
* Maicon-Eto'o, L'Inter Non Molla
* In Silenzio Verso Bergamo
* Gli Ultimi 90 Minuti
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SCORRONO I TITOLI DI CODA SU BALOTELLI NERAZZURRO
Mario Balotelli ha lasciato il ritiro dell'Inter ad Appiano Gentile in seguito a un colloquio col presidente Massimo Moratti. La decisione del Presidente è maturata al fine di evitare tensioni in occasione della partita con l'Atalanta. (Inter.it)
Era stata una giornata molto tranquilla ieri. L’allenamento a porte aperte, alcuni tifosi che avevano applaudito e incitato Balotelli, la convocazione dell’attaccante per la gara di stasera, nel pomeriggio il comunicato stampa con le scuse.
Ma ieri sera è successo qualcosa nel ritiro e Balotelli è stato spedito a casa. Non è ancora ben chiaro cosa sia avvenuto ma il fatto che sia intervenuto il presidente Moratti lascia intendere che sia qualcosa di serio.
A questo punto credo che sia tramontata l’ultima speranza (ammesso che ci fosse) di recuperare il ragazzo. La sua avventura in nerazzurro è giunta al capolinea, difficilmente lo vedremo di nuovo con la maglia nerazzurra e il suo procuratore può già iniziare a lavorare per la cessione a fine stagione. Che vada altrove a fare danni e ad atteggiarsi a fuoriclasse. Noi vogliamo gente seria, che sia campione dentro e fuori il campo e che la sua classe la dimostri con i fatti non con le parole. L’Inter ha bisogno di uomini non di quaquaraqua.
* Stavolta E' Troppo. Balotelli Non Merita L'Inter
* Mourinho-Balotelli-Pace-Fatta!!!
* Balotelli Ancora Escluso. Quando Finirà Questa Storia?
* Mario, Questa Potevi Risparmiartela
* Caso Balotelli? Quale Caso?
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venerdì 23 aprile 2010
POST-DERBY ROMANO, CALCIOPOLI E LA GIUSTIZIA ASSENTE
Partiamo dal derby e iniziamo con Totti, punito con una multa di 20.000 euro (spiccioli per lui…) per il gesto dei pollici verso il basso nel dopo gara. Non sono d’accordo con chi l’ha paragonato al gesto delle manette di Mourinho. Quello di Mou era una provocazione oltre che un’accusa (fondata) nei confronti della classe arbitrale. Il gesto del capitano giallorosso era invece un innocuo sfottò tra rivali sportivi. Ma visto il clima infuocato prima durante e dopo il derby era sicuramente un gesto da evitare. Credo che una squalifica di una o più giornate sarebbe stato un avvertimento affinché certo gesti siano fatti nelle situazioni più congeniali. Si parla tanto dell’immaturità di Balotelli ma in questo caso Totti non ha certo dimostrato di essere più maturo del ragazzino nerazzurro. Parliamoci sinceramente, in un clima infuocato come quello del derby ce lo vedete un Del Piero o un Maldini o uno Zanetti che va sotto la curva dei cugini a fare il gesto dei pollici? Io personalmente no. La grandezza di un campione si vede anche in questo.
E veniamo alle note dolenti del dopo derby. Quel clima di guerriglia urbana con un accoltellato (che alla Gazzetta ha dichiarato orgoglioso che 'allo stadio le coltellate si prendono e si portano a casa') e una donna che stava per essere incendiata nella sua macchina insieme ai suoi due figli, ci aspettavamo una dura presa di posizione da parte di tutti gli organi istituzionali. E invece l’unico risultato ottenuto è che i tifosi laziali questo weekend potranno andare a Genova e fra una settimana i sostenitori giallorossi potranno andare a Parma. Di conseguenza i tifosi dell’Atalanta, cui era stata vietata la trasferta di Milano, saranno liberi di recarsi a San Siro domani sera. Viva la giustizia versione tarallucci e vino.
In questo contesto di severità ecco che si inserisce la nuova inchiesta su Calciopoli. Ennesimo tentativo di riabilitare Moggi e gettare fango sull’Inter e Facchetti. Continuo a fare fatica a credere che l’Inter avesse contatti con gli arbitri per disputare campionati mediocri. Vabbè che la signorilità di Moratti all’epoca sfiorava la coglionaggine ma a tutto c’è un limite. Inoltre è inaccettabile il concetto della difesa di Moggi secondo la quale poiché tutti facevano così, non c’è crimine. Se altri hanno commesso lo stesso illecito, non sei tu a essere innocente ma gli altri a essere ugualmente colpevoli. Altrimenti usando questo metro di giudizio si arriverà a sostenere che visto che tutti uccidono non è reato uccidere. Inoltre dopo 4 anni molti reati sono caduti in prescrizione. Rischiano solo i dirigenti mentre per le società non ci saranno sanzioni (quindi cari amici juventini mettetevi l’anima in pace, l’Inter, ammesso che sia colpevole, non rischia la B).
Vista la giustizia italiana e soprattutto quella sportiva non sono granché ottimista. Da questa inchiesta della Figc potrà venir fuori tutto e il contrario di tutto. Compreso che Moggi era una vittima e Moratti il carnefice. Siamo in Italia. Non dimenticatelo. Aspettiamo e vedremo quello che succederà.
* E Moggi Continua A Parlare A Vanvera…
* Calciopoli. Il Giorno Del Giudizio Era Solo Una Bufala
* Calciopoli Nerazzurra, Il Modo Piu' Semplice Per Screditarci
* Questione Di Culo, Ovvero Controsorpasso Roma
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