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mercoledì 31 luglio 2013

VERSO LA SUPERCOPPA, E' CORSA AGLI ULTIMI BIGLIETTI

Ancora poche settimane e la stagione 2013-14 prenderà il via. Ad inaugurare la nuova stagione, come ogni anno, sarà la finale di Supercoppa Italiana che si disputerà il 18 agosto allo stadio Olimpico e vedrà di fronte i campioni d’Italia della Juventus e la Lazio, vincitrice della Coppa Italia.
Per l'incontro di quest'anno la decisione sullo stadio e la data ha creato alcune indecisioni e polemiche: la Lega Calcio aveva firmato qualche anno fa un contratto con la Cina per internazionalizzare il calcio italiano e spostare tre edizioni della Supercoppa Italiana a Pechino. Per questo motivo l'edizione del 2013 si sarebbe dovuta svolgere nuovamente nella capitale cinese ma, a causa di un impegno della Juve, si è deciso di rimandare la partita e di farla giocare in territorio nazionale (non senza polemiche e discussioni da tutte le parti chiamate in causa che, ognuno dal suo pulpito, ci tenevano a far valere le proprie ragioni).

Ed è subito iniziata la corsa ai biglietti per la Supercoppa. Tanto i tifosi della Lazio che quelli della Juventus non vorranno certo perdersi un simile spettacolo (non a caso si prevede il tutto esaurito). 

martedì 30 luglio 2013

SILVESTRE AL MILAN E L'INCAPACITA' DEI NOSTRI DIRIGENTI

Un milione di euro per il prestito oneroso, quattro per il diritto di riscatto. Queste le cifre dell’ultimo affarone targato Inter che ha ceduto Matias Silvestre ai cugini rossoneri.
In sé non è un brutto affare. Alla fine cedi un giocatore che non rientra più nei piani dell’allenatore e che praticamente è fuori rosa per una cifra complessiva di 5 milioni di euro che sommati al risparmio sull’ingaggio fanno una discreta sommetta.
Ma il guaio è che l’affare è stato concluso con i nostri odiati cugini rossoneri. Piccola premessa nell’ultima amichevole disputata dai rossoneri si è infortunato Bonera. Rottura della rotula, si parla di 3-4 mesi. Indispensabile dunque per il Milan andare sul mercato alla ricerca di un difensore. Difensore identificato in Silvestre. A questo punto mi pare ovvio che nonostante il giocatore fosse fuori rosa, è comunque ancora un tesserato nerazzurro pertanto l’Inter ha il coltello dalla parte del manico e può dettare le condizioni della cessione.
All’Inter farebbe comodo una cessione a titolo definitivo oppure uno scambio con Nocerino, il Milan preme per un prestito con diritto di riscatto.

lunedì 29 luglio 2013

CALENDARI: JUVE SUBITO IN SALITA, INTER FINALE THRILLING

Partenza subito in salita per la Juventus che nelle prime tre giornate incrocierà Sampdoria, Lazio e Inter. Proprio i nerazzurri avranno un finale difficile come la scorsa stagione con Napoli, Lazio e Milan prima di chiudere con il Chievo.
Questi i principali “verdetti” del calendario di serie A per la stagione 2013-14 che ha visto la luce oggi pomeriggio e che partirà il prossimo 24 agosto per concludersi il 18 maggio del 2014. Tre turni infrasettimanali (25 settembre, 30 ottobre e 7 maggio), quattro soste per le nazionali (8 settembre, 13 ottobre, 17 novembre e 29 dicembre) e una sessione di test fisici tra il 14 e il 20 aprile, ferie natalizie dal 23 dicembre al 4 gennaio.

Si inizia l’ultima domenica d’agosto con un interessante Lazio-Udinese, la Juventus fa visita alla Sampdoria, il Napoli ospita il Bologna, il Milan va nella “fatal” Verona mentre Inter e Fiorentina ricevono Genoa e Catania. Il Torino terrà a battesimo l’esordiente Sassuolo che nelle successive due giornate incrocerà le altre due neo promosse Livorno e Verona. Completano il turno Cagliari-Atalanta, Livorno-Roma e Parma-Chievo.

domenica 28 luglio 2013

SIMPLY THE BEST - I Campioni Del Passato. RONALDO

Viaggio tra alcuni campioni del passato che hanno fatto la storia del calcio
LUIS NAZARIO DA LIMA “RONALDO”
Luogo e Data di Nascita: Bento Ribeiro, 22 Settembre 1976
Nazionalità: Brasiliana
Ruolo: Centravanti
Altezza: 183 cm – Peso: - kg

Ronaldo è stato un giocatore completo, abile con entrambi i piedi, dotato di un gran senso del gol, potente fisicamente e dotato di tecnica e freddezza straordinarie. Nel suo bagaglio tecnico rientravano finte, dribbling e doppi passi. Nel novero delle sue abilità vi erano anche i calci piazzati: era un buon rigorista e tiratore di punizioni. Abile anche di testa, era dotato di una rapidità straordinaria e di un buono scatto. Tuttavia la sua carriera è stata costellata da infortuni, alcuni dei quali molto gravi, che ne hanno in parte limitato velocità e mobilità.

sabato 27 luglio 2013

FINISCE 1-1 L'AMICHEVOLE TRA DUE SQUADRE MAI STATE IN B

“Noi come voi, mai stati in B”. Con questo slogan (che in pochi possono sbandierare ai quattro venti) l’Inter si è apprestata ad affrontare il primo test amichevole impegnativo dopo le sfide agevoli con Trentino Team (che ci ha impensierito per un’ora), Vicenza e Feralpi Salò. Stavolta di fronte l'Amburgo, squadra tedesca che, come dicevamo, al pari dei nerazzurri non è mai retrocessa, che sta per iniziare la sua nuova stagione in Bundesliga e quindi é più avanti con la preparazione. Mazzarri si affida a Palacio e Icardi in avanti e al suo 3-5-2. Assente Kovacic, ancora a riposo perché infortunato, il centrocampo è affidato a Alvarez, Cambiasso e Guarin.

Inter subito in vantaggio dopo un minuto. Buco nella difesa dell'Amburgo: cross fantastico dalla destra di Guarin e Icardi insacca di esterno destro alle spalle di Drobny. l'Inter resiste per tutto il primo tempo agli attacchi dell'Amburgo grazie ad Handanovic che spiega con le sue parate la parola incedibile a fianco al suo nome.

venerdì 26 luglio 2013

COPA LIBERTADORES, IL TRIONFO DELL'ATLETICO MINEIRO DI RONALDINHO

Per la prima volta nella sua storia, l'Atletico Mineiro conquista la Coppa Libertadores. Incredibile finale di ritorno a Belo Horizonte, dove la formazione brasiliana guidata da Cuca rimonta lo 0-2 dell'andata contro i paraguaiani dell'Olimpia Asuncion con i gol di Jo e Leonardo Silva e ai rigori la spunta per 4-3, complici gli errori dal dischetto di Herminio Miranda e Matias Gimenez.
Lo 0-2 di Asunción pareva porre fine a ogni sogno di gloria bianconero. Invece, trascinato da Ronaldinho e Bernard (quest'ultimo in odore di addio), l'Atlético trova la forza di rimontare nella ripresa, dopo un primo tempo improduttivo. La girata del nazionale Jô, dopo un buco della difesa ospite, vale l'1-0, ma l'apoteosi giunge a 3 minuti dal termine, dopo il rosso a Manzur: colpo di testa vincente di Leonardo Silva, uno che fino a 4 anni fa vestiva la maglia dei rivali del Cruzeiro.

I supplementari si chiudono con un nulla di fatto, nonostante i generosi tentativi degli uomini di Cuca di portare dalla loro parte la contesa già sul campo. Réver colpisce l'incrocio dei pali di testa, Martin Silva salva su Josué e su un altro paio di attacchi brasiliani.

giovedì 25 luglio 2013

COLPACCIO HIGUAIN, IL NAPOLI SOGNA IN GRANDE !!!

Il Napoli risponde alla Juventus che aveva preso Carlos Tevez e alla Fiorentina che aveva ingaggiato Mario Gomez portando all’ombra del Vesuvio Gonzalo Higuain, 25enne attaccante argentino del Real Madrid a lungo inseguito dalla Juventus.
I numeri dell'operazione sono da primato: il Napoli ha accettato di pagare alle merengues la cospicua somma di 37 milioni di euro più 3 di bonus. Per convincere il giocatore è stata invece necessaria la promessa di 4,5 milioni netti a stagione per cinque anni. Un affare, chiavi in mano, da circa 65 milioni di euro.
Come detto il bomber argentino era stato a lungo inseguito dalla Juventus ma i dirigenti bianconeri non erano disposti a spendere i 30 milioni di euro richiesti dalle merengues. Nel frattempo si era inserito anche l’Arsenal e il giocatore del Real Madrid sembrava avviato verso la Premier League.
Finche non si è presentato De Laurentiis e ha staccato il sostanzioso assegno per portare a casa l’argentino nonostante nel frattempo il cartellino del giocatore fosse lievitato.

mercoledì 24 luglio 2013

CORI RAZZISTI, TUTTI EROI IN AMICHEVOLE (fatelo anche in Champions...)

Chi ben comincia… E’ vero si tratta solo di un trofeo estivo ma il Sassuolo riesce comunque a mettere in riga Juventus e Milan e a portare a casa il Trofeo Tim. Gli emiliani, che hanno disputato il torneo in sostituzione dell’Inter che ha rinunciato perché Mazzarri ha preferito prolungare di alcuni giorni il ritiro a Pinzolo, hanno fermato sullo 0-0 la Juventus (giocando meglio, è giusto sottolinearlo) perdendo solo ai rigori, mentre hanno battuto 2-1 i rossoneri con doppietta di Masucci che ha rimediato al gol iniziale di Petagna. Pareggio a reti bianche nella supersfida tra Juventus e Milan che aveva aperto la serata con vittoria ai rigori dei rossoneri (i cugini si stanno allenando in vista del campionato…).
Ma a tener banco è soprattutto quello che è successo nel corso di Sassuolo-Milan quando Constant, infastidito dai ripetuti fischi e buu razzisti che piovevano al suo indirizzo dagli spalti dello stadio emiliano ha abbandonato il campo.

Non è la prima volta che un giocatore rossonero si rende protagonista di un gesto del genere. Ad inizio anno fece la stessa cosa Boateng nel corso di un’amichevole contro la Pro Patria.

martedì 23 luglio 2013

FINALMENTE CI SIAMO, THOHIR AD UN PASSO DALL'INTER

L'intesa di massima è stata raggiunta alla fine di giugno, ma, com'era normale che fosse, considerata la posta in palio, la definizione di tutti i dettagli è stata lunga e laboriosa.
Ora, secondo fonti attendibili, la formalizzazione della cessione dell'Inter a Erick Thohir è prevista a cavallo tra la fine di luglio e l'inizio di agosto. Questi i punti più importanti dell'operazione:
1) al multimilionario indonesiano andrà una quota del pacchetto azionario oscillante fra il 75% e l'80% per un corrispettivo di circa 300 milioni di euro.
2) Nell'arco dei prossimi due anni, Thohir potrà acquistare il resto delle azioni interiste. Rimane da definire la tempistica precisa: o entro il settembre 2015 o a partire dal settembre 2015.

3) Massimo Moratti rimane presidente dell'Inter; il figlio Angelomario resta vicepresidente; in un secondo tempo, si stabilirà se lo stesso Angelomario manterrà anche gli incarici di presidente di Inter Brand e amministratore delegato di Inter Futura.

lunedì 22 luglio 2013

IL CALCIO ITALIANO E L’IMPORTANZA DI UN NUOVO MODELLO

Secondo il format stabilito dalla Figc attualmente in Italia ci sono 111 squadre professionistiche (20 in serie A, 22 in B, 69 tra Prima e Seconda Divisione di Lega Pro). Si ridurranno a 102 solo dalla stagione 2013-2014, quando il succedersi dei fallimenti in Lega Pro (quest’anno il Consiglio federale ne ha cancellate sette, riducendo l’organico a 62, ma si continua imperterriti nella perversa abitudine dei ripescaggi) renderanno inevitabile la riforma della terza categoria con tre gironi da 20 squadre.
Il numero incredibilmente alto di club che ruotano in Italia attorno al mondo professionistico è un’anomalia che, complice la crisi economica del Paese, non è più compatibile, né tanto meno sostenibile con le risorse finanziarie attuali.
Si tratta dunque di modificare il format dei campionati e di procedere, quanto prima, a una drastica riduzione delle società. In assenza di idee è necessario rifarsi a modelli organizzativi che in Europa hanno dimostrato di funzionare.
Sotto questo profilo il sistema inglese è sicuramente vincente sotto il profilo organizzativo. Oltre Manica è stato messo a punto un modello agile, assai semplice da tenere sotto controllo.

domenica 21 luglio 2013

DRAMMA ACERBI, OPERATO D’URGENZA PER UN TUMORE

Doveva essere la sua stagione, quella del grande rilancio dopo la deludente esperienza con il Milan l’anno scorso. Francesco Acerbi era stato scelto dal Sassuolo come uomo di esperienza, punto cardine su cui centrare la nuova difesa da Serie A. 

La piazza sarebbe quella giusta per lui: una neo-promossa che intende affrontare la grande sfida nel massimo campionato senza stravolgere il lavoro effettuato per conquistare la promozione, una piazza che raccoglie curiosità e simpatia, dove potrebbe ritagliarsi uno spazio importante e dimostrare, così, di essere ormai maturato e pronto a un nuovo trasferimento in una big.

E invece è arrivata l’amara sorpresa e una nuova sfida, totalmente diversa, da affrontare. Durante le visite mediche di rito, la triste scoperta dei medici del Sassuolo. Mercoledì scorso, il 17 luglio, infatti, il 25enne ex difensore di Chievo e Milan, è stato sottoposto a un intervento chirurgico urgente, dopo che lo staff medico del nuovo club ha riscontrato delle anomalie durante le visite mediche.

SIMPLY THE BEST - I Campioni Del Passato. MARCO VAN BASTEN

Viaggio tra alcuni campioni del passato che hanno fatto la storia del calcio
MARCO VAN BASTEN
Luogo e Data di Nascita: Utrecht, 31 ottobre 1964
Nazionalità: Olandese
Ruolo: Centravanti
Altezza: 188 cm – Peso: 80 kg

Marco Van Basten è stato in assoluto uno dei migliori attaccanti nella storia del calcio, idolo assoluto dei tifosi milanisti e degli olandesi secondo solo al grandissimo Johann Cruijff. Il fisico robusto e longilineo, la freddezza sotto porta e la notevolissima tecnica calcistica gli permettevano giocate sopraffine e gol spettacolari. Molto abile con entrambi i piedi e nel gioco aereo, nelle acrobazie e negli spazi brevi, "tecnicamente eccellente" e con un naturale senso della rete. Sintesi perfetta e sublime della punta moderna, al cui talento unisce la prestanza fisica che il ruolo richiede.

Debutta a 17 anni nell'Ajax segnando all'esordio il primo di una lunga serie di gol. Coi 'lancieri' vince tre campionati. Per quattro tornei (dal 1984 al 1987) la classifica marcatori e' esclusivamente affar suo con l' incredibile cifra di 118 realizzazioni in appena 112 gare. Nel 1987 vince la Coppa Coppe decisa in finale dall'ultima sua rete in maglia biancorossa.

sabato 20 luglio 2013

RITORNERO' (Moratti e quella promessa di Mourinho)

Ho chiamato Mourinho per fargli gli auguri al suo ritorno al Chelsea. Cosa mi ha risposto José? Mi ha detto che fra tre anni ci rivediamo all'Inter”. Questo è quello che ha dichiarato Massimo Moratti, presidente dell’Inter, in un’intervista a “La Stampa”.
Dunque nel 2016 rivedremo Mourinho sulla panchina nerazzurra per la gioia di tutti i tifosi nerazzurri (che, ahimé, sono tanti) che a distanza di tre anni ancora rimpiangono e invocano lo Special One.

Sia chiaro, Mourinho sulla panchina dell’Inter non dispiacerebbe neanche me ma, come più volte scritto, dovendo scegliere non vorrei Mourinho sulla panchina dell’Inter. Né fra tre anni, né mai. Innanzitutto perché non dobbiamo dimenticare come se ne è andato. Quella sera mentre tutti festeggiavamo un momento atteso da tanto, troppo tempo lui si affrettava a salire sulla macchina di Florentino Perez senza neanche darci la gioia e la soddisfazione di tornare a Milano per festeggiare col popolo nerazzurro.

COLPO DI SCENA A BARCELLONA, VILANOVA LASCIA

Tito Vilanova lascia definitivamente la panchina del Barcellona a causa della malattia. A dare la notizia ufficiale è il presidente blaugrana Rosell, "A causa della sua malattia Vilanova non può più continuare il suo lavoro come allenatore del Barcellona. E' una notizia che nessuno di noi avrebbe voluto dare. Chiediamo massimo rispetto per la sua privacy. Nei prossimi giorni il vice presidente Bartomeu e il direttore sportivo Zubizarreta comunicheranno il nome del nuovo allenatore, probabilmente già lunedì. E' un momento difficile per il Barcellona, cercheremo di superarlo. Domani non andremo in Polonia per giocare l'amichevole. Vi chiediamo comprensione".
La stampa spagnola parla di Joan Francesc Ferrer Rubi, ex allenatore del Girona, come possibile sostituto, ma non è da escludere l'ipotesi Bielsa, che lo scorso giugno ha lasciato l'Athletic Bilbao. Non sarà il prossimo tecnico blaugrana Luis Enrique che recentemente è diventato l'allenatore del Celta Vigo.
Non c'è pace dunque per il tecnico del Barcellona, che già due volte in passato aveva dovuto lasciare l'attività prima da assistente e poi da capo-allenatore dei blaugrana, e che ora è di nuovo costretto a congedarsi dal club per problemi di salute.

giovedì 18 luglio 2013

ISLA ALL’INTER: E’ FATTA !!! ANZI NO, SALTA TUTTO

Sette milioni più un bonus da 500 mila euro. Dopo una lunga ed estenuante trattativa finalmente Inter e Juventus hanno trovato l’accordo per il trasferimento di Mauricio Isla dal club bianconero alla corte di Mazzarri che finalmente potrà avere l’esterno cercato a lungo.
L'esterno cileno, che ha già lasciato il ritiro della Juventus e sta sostenendo le visite mediche con l’Inter, firmerà un quadriennale da 1,5 milioni a stagione.
Entius, aspetta un attimo…
Dai, fammi scrivere, dirai la tua dopo. Finalmente abbiamo concluso l’affare Isla e un obiettivo è stato raggiunto. Presto compreremo anche Naingollan e la finiremo con queste telenovele infinite, giocatori che arrivano, non arrivano, società che giocano al rilancio, procuratori che prendono tempo, direttori sportivi che non sanno dove sbattere la testa.
Ecco.. ehm…
Ecco, finalmente è arrivato Isla. Mazzarri ha avuto l’esterno che cercava. La dirigenza ha capito che per far lavorare bene un allenatore gli si devono dare anche gli strumenti giusti. A me Isla non piace più di tanto ma se va bene al nostro tecnico va bene anche a me.

Si, certo. Però, vedi…

martedì 16 luglio 2013

CAVANI SI PIEGA AL DIO DENARO (chi al suo posto non avrebbe fatto lo stesso?)

E alla fine è andato al Psg. Edison Cavani, capocannoniere in serie A nell’ultima stagione, da qualche mese era al centro di voci di mercato che lo volevano, a seconda dei periodi, al Chelsea, al Real Madrid, al Manchester City. Alla fine sono arrivati gli sceicchi parigini e hanno firmato l’assegno da 64 milioni di euro per portarlo all’ombra della Tour Eiffel.
Curioso il fatto che molti tifosi partenopei (ma non solo) abbiano sottolineato come Cavani a Napoli fosse osannato come un Dio, un gradito sotto San Gennaro e Maradona mentre in terra francese sarà uno dei tanti campioni (“Eh visto nessuno lo aspetta all’aeroporto. Non c’è nemmeno una persona a chiedergli un autografo? Da noi era un Dio lì è uno dei tanti”. “Parigi non è come Napoli, non vivono il calcio come noi”, “Ci è andato a perdere”). Affermazioni che sinceramente mi fanno sorridere. Alzi la mano chi per 10 milioni di euro all’anno (senza considerare bonus e premi vari) non si sposterebbe da Napoli per andare in Francia.
No, per favore non alzate quelle mani. Tanto lo sappiamo che state barando e che dichiarate di rifiutare solo perché non vi hanno mai offerto 10 milioni di euro. Credo che nessun essere umano dotato di un pizzico di senno avrebbe dubbi nel rifiutare una simile offerta.

lunedì 15 luglio 2013

IL RITORNO IN ITALIA (senza rimpianti) DI DUE EROI DEL TRIPLETE

Si fanno sempre più insistenti i rumors di mercato riguardo al ritorno in Italia di due eroi del Triplete nerazzurro. Julio Cesar, più volte accostato al Milan nei mesi scorsi, è praticamente ad un passo dal Napoli mentre Maicon è quasi ufficialmente della Roma (manca solo l’ufficialità).
Rivedere nel nostro campionato i due brasiliani con una maglia che non sia quella nerazzurra farà uno strano effetto. Lo farà a me ma credo che lo farà a tutto il popolo interista, rimasto legatissimo a tutti i ragazzi che tre anni fa ci regalarono un mese di maggio che resterà per sempre nei nostri cuori.

All’emozione di rivederli in Serie A da avversari non faranno seguito i rimpianti per averli ceduti (parlo a titolo personale). Entrambi avevano dato quasi tutto alla causa nerazzurra ed era giusto che andassero altrove a cercare nuovi stimoli dopo una stagione tra alti e bassi (semmai ci sarebbe da capire come mai non abbiano avuto uguale trattamento altri eroi del Triplete che sono ancora in nerazzurro).

domenica 14 luglio 2013

SIMPLY THE BEST - I Campioni Del Passato. DIEGO ARMANDO MARADONA

Viaggio tra alcuni campioni del passato che hanno fatto la storia del calcio
DIEGO ARMANDO MARADONA
Luogo e Data di Nascita: Lanus, 30 ottobre 1960
Nazionalità: Argentina
Ruolo: Mezza Punta
Altezza: 168 cm – Peso: 67 kg


E' considerato il più grande calciatore di tutti i tempi (sebbene ci sia la perenne ditriba su chi è il più forte tra lui e Pelé). A prova di ciò, alla fine del 1999, Maradona è stato eletto miglior calciatore di sempre, in base ai dati di un sondaggio eseguito dalla FIFA su Internet, con amplissimi margini di voto rispetto a Pelé ed agli altri campioni del calcio di tutti i tempi.
A dispetto del fisico non aggraziato e della sua bassa statura (Gianni Brera coniò per lui la definizione di “divino scorfano”), unito al fatto di essere completamente mancino, Maradona, secondo i suoi tanti estimatori, ha personificato l'essenza del calcio, sopperendo ai limiti fisici con uno straordinario talento innato, legato alla sua fantasia, alla visione di gioco e al suo sinistro capace di colpire il pallone imponendogli traiettorie spesso inimmaginabili.
Nel 1986 vinse praticamente da solo il Mondiale che si disputò in Messico. Nella semifinale contro l’Argentina c’è tutta l’essenza di Maradona. Un gol strepitoso partendo da centrocampo e dribblando ben 7 avversari e un gol di mano (la famosa “Mano di Dio”). Ha vinto anche due scudetti e una Coppa Uefa col Napoli dove è adorato e venerato quasi quanto il patrono San Gennaro.

sabato 13 luglio 2013

MONDIALE UNDER 20, LA PRIMA VOLTA DELLA FRANCIA

MONDIALE UNDER 20 - FINALE
FRANCIA-URUGUAY 0-0 dts, 4-1 ai rigori
SEQUENZA RIGORI: Pogba (F) GOL Velazquez (U) PARATO Veretout (F) GOL De Arrascaeta (U) PARATO Ngando (F) GOL Olaza (U) GOL Foulquier (F) GOL
FRANCIA: Aréola; Foulquier, Zouma, Sarr, Digne (115' Polomat); Pogba, Kondogbia; Thauvin, Veretout, Bahbeck (65' Bosetti, 112' Ngando); Y. Sanogo. Ct: Mankowski
URUGUAY: De Amores, Velazquez, Silva, Giménez (84' Varela), Rodriguez (100' Olaza); Pais, Cristoforo, Laxalt (71' De Arrascaeta), Acevedo; Lopez, Avenatti. Ct: Verzeri
Arbitro: Garcia (Messico)

Ci sono voluti supplementari e rigori per decretare la vincitrice della 19esima edizione del Mondiale Under 20. 0-0 dopo i tempi regolamentari e i due tempi extra, a trionfare per la prima volta nella propria storia è la Francia, che ha battuto in finale l'Uruguay 4-1 dopo i penalty.
Eroe dei galletti il portiere Aréola, riserva al PSG ma che meriterebbe maggiore considerazione: sicuro in tutto la gara para anche due rigori. Meritava probabilmente di più l'Uruguay nei 120', ma il trofeo va alla Francia che ha certamente mostrato di avere la rosa migliore durante tutto il torneo: ha tremato solo nella partita finale, per merito della grande prova dei sudamericani

Nei primi venti minuti di tempo regolamentare è stata la formazione transalpina a fare la partita, con lo juventino Pogba e Sanogo a tentare la via della rete, mentre Nico Lopez, appena passato dalla Roma all'Udinese, tentava di destreggiarsi tra le maglie francesi tutto da solo.

venerdì 12 luglio 2013

DIECI CONSIDERAZIONI SUL MERCATO NERAZZURRO FINORA

1. Abbiamo preso Icardi e Belfodil che messi insieme non hanno gli anni di Capitan Zanetti. Il futuro dell’attacco nerazzurro è tutto nei loro piedi. Almeno fino a quando non verranno ceduti per fare cassa.


2. Nelle ultime stagioni abbiamo vanamente inseguito Paulinho e Lucas e alla fine non sono arrivati. Con grande rimpianto del popolo nerazzurro. Quest’anno la telenovela si ripete con Naingollan e Isla. Se non altro non ci strapperemo le vesti se non arriveranno.

3. Campagnaro, Andreolli, presto Dragovic e Danilo. Aspettando di colmare le lacune a centrocampo e sulle fasce ci stiamo coprendo in difesa.

4. Moratti ha lasciato intendere che potrebbe arrivare un top player. Chi sarà mai? Sanchez? Lavezzi? Messi? Le ipotesi si sprecano ma a molti è sfuggito un particolare. Ha detto “potrebbe”, il che vuol dire che non arriverà di sicuro.

mercoledì 10 luglio 2013

PARTITE TRUCCATE, IN NIGERIA ESAGERANO: 79-0 E 67-0

Si può truccare una partita superando ogni limite della decenza? In Nigeria l’hanno fatto. Raccontiamo l'antefatto: Plateau United Feeders e Police Machine si giocavano la promozione nella categoria superiore. Essendo a pari punti in classifica, a ricoprire un ruolo fondamentale è la differenza reti.
I due club coinvolti, il Plateau United Feeders e la Police Machine, avevano bisogno di sotterrare di goal rispettivamente l'Akurba FC ed il Babayaro FC per conquistare la promozione. Detto, fatto. Ma esagerando visto che i primo hanno vinto per 79-0 e i secondi per 67-0. E la cosa assurda è che la maggior parte dei gol sono arrivati nei secondi tempi.
Il Plateau United Feeders ha realizzato soltanto sette goal nei primi quarantacinque minuti su 79 realizzati. Stesso discorso per il Poliche Machine: sei goal nella prima frazione e poi ben 61 nella ripresa. Si parla di un goal ogni 140 secondi per un totale di 146 goal. Inutile dire che qualcuno si è insospettito (ci mancherebbe pure…).

martedì 9 luglio 2013

LA SERIE A RITROVA IL SUO APPEAL? DECISAMENTE NO...

Bistrattata, travolta dagli scandali che ne minano la credibilità, ma pur sempre con un certo fascino. Certo, il sex appeal irresistibile di qualche anno fa non c'è più, quando nel nostro campionato transitavano i calciatori più bravi e famosi al mondo. Gli euro che girano sono sempre meno, ma la nostra Serie A piace ancora, è terra gradita per campioni in cerca di rilancio o che si vogliono rimettere in gioco.
 Per fortuna dei nostri club, anche i ricchissimi sceicchi e i grandi club europei hanno bisogno di vendere, visto che non si possono collezionare calciatori come figurine Panini. Giocatori la cui volontà alla fine conta più di qualsiasi contratto. E' il caso di Fernando Llorente. (…)
Sempre a gennaio, Mario Balotelli ha fortemente voluto il rientro in Italia dove il Milan lo aspettava a braccia aperte. (…)
Le bizze e i litigi con Roberto Mancini non sono bastati a Carlos Tevez per lasciare il City nel gennaio 2012, ma lo ha fatto un anno e mezzo più tardi: niente Milan, però. Il luogo per il grande rilancio scelto dall'Apache è stato Torino sponda bianconera. (…)

lunedì 8 luglio 2013

FIORENTINA, CHE COLPACCIO: PRESO MARIO GOMEZ !!!

Grande colpaccio della Fiorentina che si è assicurato l’attaccante tedesco Mario Gomez che arriva dal Bayern Monaco. Sedici milioni subito e quattro nei prossimi 4 anni. E' questo l'accordo trovato tra i viola e i bavaresi che ha permesso di sbloccare la trattativa. Decisivo nell'affare è stato anche il lavoro fatto con il giocatore che, nonostante l'offerta del Napoli, ha preferito Firenze. Mario Gomez, fresco campione di tutto con i bavaresi, ha firmato un contratto quadriennale con un ingaggio di 4,2 milioni di euro all'anno, bonus inclusi.
Come detto all’inizio è sicuramente un grande colpo quello messo a segno dalla Fiorentina. Un attaccante come Gomez farebbe comodo a molti (e anche all’Inter uno con le sue caratteristiche sarebbe tornato utile). L’ex punta dello Stoccarda non è sicuramente uno dei più talentuosi attaccanti del mondo, però è bomber di razza. Non accende la fantasia dei tifosi, non fa magie e giochi di prestigio, ma è uno di quelli che quando serve la butta dentro.

domenica 7 luglio 2013

SIMPLY THE BEST - I Campioni Del Passato. ROBERTO BAGGIO

Viaggio tra alcuni campioni del passato che hanno fatto la storia del calcio
ROBERTO BAGGIO
Luogo e Data di Nascita: Caldogno (VI), 18 febbraio 1967
Nazionalità: Italiana
Ruolo: Attaccante
Altezza: 174 cm – Peso: 71 kg

Giocatore dotato di grandissima fantasia e di eccellenti doti tecniche, attivo nel calcio professionistico dal 1982 al 2004, è considerato uno dei più grandi centrocampisti offensivi di ogni tempo.
Nel 1993 ha ricevuto il Pallone d'Oro, premio istituito dalla rivista francese France Football e attribuito annualmente al miglior calciatore militante in una squadra iscritta all'UEFA, in seguito ai voti di una giuria composta da giornalisti specializzati.
Pur essendo stato capocannoniere solo nel campionato 1997/98, è al quinto posto della classifica storica dei marcatori del Campionato di serie A, con 205 reti (dopo Piola, Nordahl, Meazza e Altafini). Baggio è inoltre l'unico calciatore italiano ad aver segnato in tre diverse edizioni dei Campionati del Mondo di calcio (1990, 1994 e 1998).
Ha indossato 56 volte la maglia della Nazionale, segnando 27 reti (quarto marcatore azzurro di sempre).

sabato 6 luglio 2013

CIAO DEKI, SEMPLICEMENTE UNO DI NOI

Poteva andare alla Juventus. Nove anni fa Dejan Stankovic, giocatore serbo della Lazio, era ad un passo dalla Juventus. Ma lui scelse l’Inter. Poteva andare nella squadra che vinceva, scelse quella che non vinceva mai.
E fu una scelta dettata dal cuore. Perché Deki in questo decennio nerazzurro non è stato semplicemente un giocatore dell’Inter, è stato l’anima della squadra, ci ha messo cuore e grinta, era tra quelli che incitava i compagni, che suonava la carica, che non mollava mai. Sono stati 10 anni bellissimi. E’ arrivato quando quel “non vincete mai” era un rumore assordante, di quelli che ti penetra nelle orecchie e fa male, tanto male. Se ne va ora dopo aver partecipato a tutti i trionfi nerazzurri con un ruolo tutt’altro marginale. C’è la sua impronta nei cinque scudetti consecutivi, nelle quattro Coppa Italia, nelle quattro Supercoppa Italiana, nell’indimenticabile Triplete.
E’ stato decisivo nell’Inter di Mancini come in quella di Mourinho. Dicevano che era un fedelissimo del Mancio e quando il tecnico jesino se ne andò, erano tutti convinti che anche lui avrebbe fatto le valigie con destinazione quella Juventus che aveva rifiutato qualche anno prima.

venerdì 5 luglio 2013

COU-STRAMA, COME SAREBBE STATA LA STAGIONE SENZA CASSANO?

Come ben sapete non mi ha mai entusiasmato l’idea di avere Cassano in maglia nerazzurra.
Avevo bocciato pesantemente il suo acquisto (ok, rileggendolo a distanza di 11 mesi direi che ho un po’ esagerato nei giudizi negativi) e durante la sua permanenza nerazzurra pur riconoscendogli meriti e apprezzando le sue giocate e i suoi gol non ho mai rivisto più di tanto il mio giudizio nei suoi confronti.
Penso che fosse evidente a tutti che un progetto di una nuova Inter dovesse poggiare su ben altri giocatori. Cassano trova il suo habitat naturale in una squadra come la Sampdoria (o come adesso il Parma) dove tutti sono ai suoi piedi, ma nelle grandi squadre si è sempre perso e lo dimostrano i fatti e la sua carriera da giocatore.
Alla luce di tutto ciò è chiaro che non mi straccerò le vesti per il fatto che Cassano da ieri è un giocatore del Parma. Né ho prestato troppa attenzione alle parole dette da lui in conferenza stampa. Sebbene mi sembra di aver capito che ritiene positiva la sua esperienza nerazzurra.

giovedì 4 luglio 2013

INTER, L'ACCORDO CON DEUTSCHE BANK PRELUDIO ALL'ARRIVO DI THOHIR?

Non cambierà, almeno per la prossima stagione, il marchio sulle maglie, ma intanto per l’Inter è veramente pronta per partire una nuova era. Lo attesta una volta di più l’accordo con Deutsche Bank che diventerà nuovo top sponsor oltre che banca ufficiale della società.
Un accordo, del quale al momento non sono state comunicate cifre ufficiali, che va al di là della semplice sponsorizzazione perché soprattutto vuol dire che la società sta per passare di mano e che quindi il colosso bancario tedesco ha certezze per i suoi investimenti futuri. Altrimenti perché appoggiare così apertamente un’Inter che vive un presente di grande incertezza se non ci fossero garanzie dell’arrivo di Eric Thohir?
Intanto c’è l’accordo grazie al quale i tifosi nerazzurri potranno sottoscrivere presso i negozi ufficiali dell’Inter un abbonamento, ricorrendo a un finanziamento targato Deutsche Bank. E la banca metterà a disposizione presso i suoi sportelli, un’offerta di prodotti e servizi dedicati con condizioni competitive come carte di credito, conti correnti e altre specifiche offerte di investimento.

mercoledì 3 luglio 2013

UNDER 21, E' DI BIAGIO IL NUOVO CT (peccato per l'ipotesi Stramaccioni....)

Devis Mangia lascia la panchina della Nazionale Under 21. A sostituirlo sulla panchina degli azzurrini, vice-campioni d'Europa, Luigi Di Biagio, già tecnico dell’Under 20 azzurra.
Devis Mangia lascia la guida della Nazionale Under 21 dopo aver raggiunto la finale del Campionato Europeo.
Un'avventura ricca di soddisfazioni quella del tecnico di Cernusco sul Naviglio, iniziata lo scorso luglio, quando la Federazione lo aveva scelto per completare il lavoro iniziato da Ciro Ferrara.
"Ringrazio il presidente Abete e tutta la Figc per la straordinaria esperienza che mi hanno consentito di fare in questi mesi alla guida dell'Under 21 - ha detto Mangia - ricevendo il massimo dell'appoggio e della disponibilità dal Club Italia, ma dopo uno splendido Europeo desidero tornare all'attività quotidiana sul campo e arricchire ulteriormente il mio bagaglio professionale".

Luigi Di Biagio, classe 1971, allenatore professionista di prima categoria dal 2008, raccoglie l’eredità di Devis Mangia alla guida della Nazionale Under 21. Il tecnico vanta un passato in azzurro.

martedì 2 luglio 2013

DIECI CONSIDERAZIONI SULLA CONFEDERATIONS CUP

1. Non ci sono state sostanziali sorprese. Se quattro anni fa gli Stati Uniti avevano giocato il ruolo di outsider, stavolta tutto è andato secondo pronostici. Le due più forti, Brasile e Spagna, si sono giocate la finale e le altre due, Italia e Uruguay, hanno disputato la finalina per il terzo posto.

2. Questa Confederations Cup somiglia tremendamente al Mondiale per club. Ci sono i campioni di tutti i continenti ma alla fine a contendersi la vittoria finale sono sempre europee e sudamericane (con qualche eccezione). Forse qualche cosa andrebbe rivista nella formula.

3. Il Brasile gioca un buon calcio ma ha dato l’impressione che gli manchi un “quid”, un qualcosa in più. Neymar è un campione ma, almeno oggi, è ben lontano da essere un fuoriclasse. Per certi versi mi è piaciuto di più Fred.


4. Dopo un inizio esplosivo, la Spagna si è persa per strada. In semifinale ha trovato un’Italia tosta che le ha dato filo da torcere e in finale ha rimediato una pesante batosta dal Brasile. La mia sensazione è che non sia più la Spagna imbattibile che ha infilato tre trionfi consecutivi tra Europei e Mondiali. Ma fra un anno partirà ancora con i favori del pronostico.

lunedì 1 luglio 2013

LA CONFEDERATIONS CUP E' VERDEORO !!! (Spagna, fine di un'era?)

CONFEDERATIONS CUP 2013 – Finalissima
BRASILE-SPAGNA 3-0
2’ Fred – 44’ Neymar – 47’ Fred
BRASILE (4-2-3-1): J. Cesar; D. Alves, Luiz, T. Silva, Marcelo; Luiz Gustavo, Paulinho; Hulk (27' st Jadson), Oscar, Neymar; Fred (34' st Jo)
A disp.: Jefferson, Cavalieri, Rever, F. Luis, Dante, Bernard, Jean, F. Lucas, L. Moura, Hernanes, Damiao. All.: Scolari
SPAGNA (4-3-3): Casillas; Arbeloa (1' ST Azpilicueta), Ramos, Piqué, Alba; Busquets, Xavi, Iniesta; Pedro, Mata (6' st J. Navas), Fernando Torres (14' st Villa). A disp.: Reina, Valdes, J. Martinez, Monreal, Albiol, Cazorla, Fabregas, D. Silva, Soldado. All.: Del Bosque
Arbitro: Kuipers (Ola)

Il Brasile conquista la Confederations Cup 2013. Dopo 90’ minuti a senso unico, la formazione allenata da Felipe Scolari si aggiudica la sua quarta Confederations Cup, la terza consecutiva, piegando una Spagna irriconoscibile. Sarà stato per colpa della sfiancante maratona in semifinale contro l’Italia e del giorno in meno di riposo rispetto alla Seleção, fatto sta che la Spagna esce a pezzi dal Maracanã, sommersa dalla doppietta di Fred e dal sigillo di Neymar, tra i migliori in campo. Fred, autore di una doppietta, e il fenomeno Neymar travolgono con le loro accelerazioni la spaesata difesa delle Furie Rosse, che nel secondo tempo sprecano anche un calcio di rigore con Sergio Ramos.
Partita subito in discesa per i padroni di casa, che vanno in vantaggio dopo appena un minuto grazie a una zampata di Fred, abile ad avventarsi su un pallone vagante in piena area dopo un rimpallo tra Neymar e Arbeloa e a trafiggere Casillas da terra con un tocco di destro.