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martedì 31 dicembre 2013

BUON 2014 A TUTTI VOI !!!

La redazione di 
DE RERUM CALCIORUM
Augura a tutti voi
UN FELICE ED EMOZIONANTE 
2014 SPORTIVO !!!

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NEL SEGNO DEL BAYERN (2013, dodici mesi di calcio)

Se dovessimo trovare un protagonista in questo 2013 sarebbe senza ombra di dubbio il Bayern Monaco. La squadra bavarese, guidata da Heynches, è riuscita a portare a casa il Triplete conquistando scudetto, coppa nazionale e Champions League. E ha continuato a mietere successi anche quando sulla sua panchina si è seduto Guardiola, conquistando la Supercoppa Europea e il Mondiale per Club. Unico trofeo che gli è sfuggito è la Supercoppa di Germania conquistata dal Borussia Dortmund. Il 2013 dei gialloneri è altrettanto da incorniciare con una finale di Champions League conquistata a suon di prestazioni eccellenti (memorabile il 4-1 inflitto al Real Madrid in semifinale). Peccato che poi sulla sua strada abbia trovato il Bayern.
Per il secondo anno consecutivo il Chelsea ha portato a casa un trofeo. Dopo la Champions League del 2012, in questo 2013 i Blues, guidati da Rafa Benitez, ha conquistato l’Europa League. La squadra londinese ha riabbracciato in estate Jose Mourinho, tornato allo Stamford Bridge dopo l’esperienza non proprio eccezionale in quel di Madrid.

lunedì 30 dicembre 2013

UN 2013 NERAZZURRO DA ARCHIVIARE IN FRETTA

Se il 2012 era stato un anno che io avevo definito “interlocutorio”, questo 2013 è stato sicuramente un anno da archiviare in fretta.
Nei primi sei mesi abbiamo assistito ad una lenta ma inesorabile caduta dell’Inter di Stramaccioni che dopo una prima parte di stagione positiva, ha chiuso a maggio al nono posto. Inevitabile a quel punto l’esonero di Strama, a cui lo spogliatoio ha voltato le spalle.
L’avvento di Mazzarri ha dato nuova linfa alle speranze dei tifosi nerazzurri. Anche se bisogna dire che dopo il primo mese e mezzo anche il nuovo comandante della nave ha avuto non poche difficoltà a mantenere la rotta giusta. Risultati altalenanti e prestazioni insoddisfacenti hanno fatto venire a galla qualche lacuna di troppo. Lacuna probabilmente evidenziata anche da campagne acquisti non proprio all’altezza. Già a gennaio Stramaccioni era stato privato di due campioni come Coutinho e Sneijder, a cui avevano fatto seguito l’acquisto di Rocchi come vice-Milito, di Schelotto (spedito altrove dopo sei mesi appena), Kuzmanovic e Kovacic, giovane croato dai piedi buoni ma ancora acerbo. In estate poi sono arrivati i giovani Icardi (probabile vice-Milito), Belfodil, Taider e gli esperti Rolando e Campagnaro. Nessuno di loro però rientrano tra i giocatori che potrebbero farci fare il salto di qualità.

domenica 29 dicembre 2013

CALCIOPOLI, ORA MOGGI ACCUSA GALLIANI

"Adriano Galliani è uno dei principali attori di un sistema che non è ancora davvero venuto fuori". Dopo aver additato per anni l’Inter, Luciano Moggi corregge il tiro e, in occasione dell’inaugurazione del nuovo Juventus Club Prato, attacca l’attuale amministratore delegato del Milan. Un repentino cambio di rotta che la dice lunga sulle idee ben confuse del’ex dirigente bianconero. Del resto, la teoria che fosse stata l’Inter a manovrare il tutto non reggeva in piedi. Una squadra che manovra un tale sistema per perdere costantemente mi sembra un’ipotesi alquanto astrusa e priva di fondamento (è più credibile il fatto che esista Babbo Natale). E seppur con notevole ritardo se ne deve essere accorto anche Lucianone che ora punta il dito su Galliani. Ipotesi che se non altro è più credibile (in genere si mettono su queste “organizzazioni” per vincere e in quegli anni chi è che vinceva?).

Ovviamente in quella grande organizzazione Moggi non era l’artefice principale ma solo una vittima "Il secondo grado di giudizio è valso una riduzione della pena, tutto cadrà in terzo grado e allora qualcuno si farà male".

sabato 28 dicembre 2013

LAZIO, LOTITO E PETKOVIC AI FERRI CORTI. REJA GIA' PRONTO

E' bufera in casa Lazio. L'accordo sbandierato ai quattro venti tra la Federcalcio svizzera e Vladimir Petkovic, attuale allenatore biancoceleste e nuovo ct elvetico dal 1 luglio 2014, non è andato giù a Lotito.
Nei giorni scorsi il patron laziale ha parlato animatamente con il suo attuale tecnico, gli ha chiesto di dimettersi ma di fronte al rifiuto gli ha dichiarato guerra.
Ora sta valutando se quell'accordo, con vari mesi di anticipo sul termine della stagione (i calciatori possono accordarsi solo negli ultimi sei mesi di contratto altrimenti sono sanzionabili, gli allenatori no), possa bastare per un licenziamento per giusta causa, che gli consentirebbe di risparmiare l'ingaggio fino al 30 giugno. Non sarà facile trovare un appiglio del genere ma lo stanno cercando.
O forse l’ha già trovato perché, secondo Sky Sport, Lotito ha già deciso di licenziare Petkovic. Una risoluzione contrattuale per giusta causa, con denuncia per violazione dell'articolo 1 del codice di giustizia sportiva (principi di lealtà, correttezza e probità) e richiesta di risarcimento danni. La notizia non è ancora ufficiale ma sembrerebbe già tutto deciso.

venerdì 27 dicembre 2013

DA MORATTI A THOHIR, IL MERCATO NERAZZURRO NON CAMBIA

Ancora pochi giorni poi partirà il mercato di riparazione. Tutte le squadre, chi più chi meno, hanno lacune da colmare o giocatori in esubero da sistemare.
Giusto per capirci. Questo è il mercato
che non vorremmo vedere...
Non fa eccezione l’Inter che, come hanno evidenziato questi primi mesi della nuova stagione, avrebbe bisogno di esterno sinistro, di un centrocampista centrale e di un attaccante di peso (un controsenso per una squadra che ha il miglior attacco della Serie A). I nomi come sempre non mancano, soprattutto per quanto riguarda l’attaccante. Da Lavezzi a Lamela, ce n’è per tutti i gusti.
Del resto, con l’arrivo del nuovo proprietario era scontato che qualcosa in sede di mercato si dovesse fare. Quello che invece era meno scontato è che il ritornello “prima vendere, poi acquistare” tanto caro nell’Inter di Moratti del post-Triplete, sarebbe stato di attualità anche nell’Inter di Thohir.
Che l’indonesiano non fosse il magnate arabo di turno che spende e spande per comprare il meglio che c’è sul mercato era ben chiaro fin dall’inizio.

martedì 24 dicembre 2013

A TUTTI VOI... BUONE FESTE!!!

Archiviato nei migliori dei modi questo derby pre-natalizio mi posso concedere qualche giorno di pausa per le festività tra tour de force mangerecci (e vi posso garantire che dalle mie parti più che tour de force sono vere e proprie maratone ad eliminazione…) e idee nuove da sviluppare per il nuovo anno (vi preannuncio che sono in arrivo un paio di interessanti novità).
Vi confesso che una delle cose che mi piace del Natale è fare un riepilogo delle persone a cui mandare gli auguri. Perché, come è normale che sia, nell’arco di un anno capita di perdere di vista un amico, di non sentirlo, di non chiamarlo o mandargli un sms. Il Natale è il momento ideale per ricordarsi di tutti loro attraverso gli auguri.
E ovviamente il discorso vale per tutti gli amici che frequentano più o meno assiduamente questo blog e che come ogni anno voglio ringraziare e salutare facendo loro i migliori auguri.

lunedì 23 dicembre 2013

VINCERE UN DERBY COSI' (cosa chiedere di più a Babbo Natale?)

Vincere un derby a quattro minuti dalla fine grazie ad un gol di tacco. Cosa potevamo chiedere di più a Babbo Natale? Credo nulla (sia chiaro sto parlando dal punto di vista sportivo-nerazzurro). 
 Sei anni fa vincemmo il derby due giorni prima di Natale ma fu una partita diversa. Stavolta è arrivato il gol quasi sul gong dopo una sfida tutto sommato equilibrata. E battere le nostre acerrime rivali (Juventus e Milan, naturalmente) in zona Cesarini è sempre motivo di goduria massima che rende fantastico e stupendo anche il più normale dei Natale.
Adesso possiamo festeggiare il Natale tutti felici nella speranza che dopo il regalo di Babbo Natale arrivi quello della Befana (leggasi, innesti sul mercato).
L’euforia per la bellissima vittoria è ancora tanta, anzi tantissima (temo che durerà fino a dopo Natale), ma forse iniziamo ad essere abbastanza lucidi da poter fare qualche riflessione.

Innanzitutto il gioco. Non è stata una grande partita. Attualmente sia l’Inter che il Milan lasciano a desiderare pertanto alla fine i novanta minuti sono stati lo specchio del momento di (poca) forma delle due squadre.

domenica 22 dicembre 2013

TACCO DI PALACIO, IL DERBY NATALIZIO E' NERAZZURRO !!!

Serie A 2013-2014 – 17^ Giornata
INTER - MILAN 1 - 0
86’ PALACIO

INTER (3-5-1-1): Handanovic; Campagnaro, Rolando, Juan Jesus; Jonathan, Taider (dal 12’ s.t Kovacic), Cambiasso (dal 37’ s.t. Icardi), Zanetti (dal 23’ s.t. Kuzmanovic), Nagatomo; Guarin; Palacio.
A Disposizione: Carrizo, Castellazzi, Andreolli, Belfodil, Mudingayi, Wallace, Ranocchia, Samuel, Pereira.
All. Mazzarri.
MILAN (4-3-2-1): Abbiati; De Sciglio, Zapata, Bonera, Constant (dal 1’ s.t. Emanuelson); Poli (dal 4’ s.t. Pazzini), De Jong, Muntari; Saponara (dal 30’ s.t. Matri), Kakà; Balotelli.
A Disposizione: Gabriel, Coppola, Mexes, Nocerino, Cristante, Zaccardo.
All. Allegri.
ARBITRO: Mazzoleni.

Rodrigo Palaciooooo !!!!! L’urlo nerazzurro esplode a quattro minuti dal termine grazie al gol del Trenza che regala tre punti all’Inter dopo un mese e mezzo e permette al popolo nerazzurro di trascorrere un Natale tranquillo.
Mazzarri prova a fare harakiri e schiera Zanetti e Cambiasso in mezzo al campo mentre in difesa Campagnaro vince il ballottaggio con Ranocchia.
Primo tempo molto bruttino dove le emozioni non sono tante. Poli ha l’occasione per portare in vantaggio i suoi ma a porta vuota spara alto, Kakà non incide, Handanovic non brilla per sicurezza. Al 40esimo episodio clamoroso in area rossonera. Zapata stende platealmente Palacio. Rigore sacrosanto che non vede né Mazzoleni, né l’arbitro addizionale Banti (sto ancora aspettando che qualcuno mi spiega l’utilità dell’arbitro addizionale).

FUORI DA OGNI LOGICA (ma io sono preparato al peggio)


A distanza di 10 mesi esatti sono cambiate un po’ di cose ma, ahimé, non il mio umore pre-derby. Che poi, in fondo, è anche immotivato. Perché il derby è sempre una gara a sé, dall’esito incerto e dalle mille sorprese (ricordo sempre un derby a metà degli anni ’90, quando il Milan dominava e noi soccombevamo nelle retrovie, deciso da Branca dopo 5 minuti). E anche la stracittadina di stasera sarà una gara a sé, fuori da ogni logica.

sabato 21 dicembre 2013

E' UN BAYERN MONDIALE (ma il Raja Casablanca é da applausi)

MONDIALE PER CLUB 2013 - FINALE
BAYERN MONACO-RAJA CASABLANCA 2-0
7' Dante - 22' Thiago Alcantara
Bayern Monaco (4-1-4-1): Neuer; Rafinha, Boateng, Dante, Lahm; Alaba, Ribery, Kroos (15'st Javi Martinez), Thiago, Shaqiri (35'st Götze); Müller (31'st Mandzukic).
A disp.: van Buyten, Pizarro, Kirchhoff, Starke, Weiser, Contento, Raeder, Hojbjerg, Green.
All.: Guardiola
Raja Casablanca (4-4-2): Askri; El-Hachemi, Moutaouali, Karrouchy, Oulhaj; Guehi, Chtibi (5'st Mabide), Iajour (33'st Soulaimani), Hafidi (43'st Kachani); Erraki, Benlamaalem.
A disp.: El Had, Rahmani, Kanda, Dine, Salhi, Kouchame, Dardouri, Coulibaly, Zaari.
All.: Benzarti
Arbitro: Sandro Ricci (Bra)

Il Bayern chiude l’anno 2013 sul tetto del Mondo. A Marrakech gli uomini di Guardiola battono 2-0 il Raja Casablanca (che in semifinale a sorpresa aveva eliminato l’Atletico Miniero di Ronaldinho) e portano a casa il Mondiale per club, secondo trofeo stagionale dopo la Supercoppa europea e sedicesimo titolo nel palmares personale di Pep Guardiola.
Subito avanti con Dante, che sbroglia come suo costume un’ammucchiata da calcio d’angolo, il Bayern nasconde la boccia ai rivali sbagliando un paio di comode chance per il 2-0 e trovandolo a metà tempo grazie a Thiago, che valorizza con un piatto destro l’incursione di Alaba.

Il 2-0 smorza l’entusiasmo dei marocchini che pero hanno l’occasionissima per andare sul 2-1. Al 38esimo Chtibi la fallisce clamorosamente quando Neuer sbaglia un rinvio servendogli la palla su un piatto d’argento, e lui mette a lato malgrado la porta sia sguarnita.

Palla al Centro. IL 2013 CHIUDE COL BOTTO: C’E’ IL DERBY DI MILANO

PALLA AL CENTRO – Discussioni e commenti aspettando il fischio d’inizio
Il derby di Milano, la supersfida al vertice Arsenal-Chelsea in Premier League e la finale del Mondiale per club sono i piatti forti di un weekend tutto da gustare.
àTutti i risultati in TEMPO REALEß
SERIE A – 16^ Giornata
E’ senza ombra di dubbio il derby milanese che chiude la giornata (e la stagione solare) il big match di questo weekend. La capolista Juventus, ormai in fuga, cerca la nona vittoria consecutiva contro l’Atalanta. Il Napoli va a Cagliari, la Roma ospita il fanalino di coda Catania mentre Cassano ritrova la Sampdoria, sua ex squadra e probabile sua prossima destinazione.
Sabato 21 Dicembre Ore 18
LIVORNO-UDINESE
Sabato 21 Dicembre ore 20.45
CAGLIARI-NAPOLI
Domenica 22 Dicembre ore 12.30
BOLOGNA-GENOA

venerdì 20 dicembre 2013

CURVA NORD, PENA SOSPESA: IL DERBY E’ SALVO

“Riaperte le curve di Inter e Roma, con un'ordinanza interlocutoria che sospende la sanzione e dispone ulteriori approfondimenti da parte della Procura Federale. E' quanto è stato deciso dalla Iª Sezione della Corte di Giustizia Federale in merito ai ricorsi presentati dalle due società avverso l'obbligo di disputare una gara con la 'Curva Sud' e il 'Settore Nord Secondo Anello Verde' privi di spettatori, avverso l'ammenda di 50mila euro e la revoca della sospensione dell'esecuzione della sanzione deliberata in riferimento alle gare Roma-Napoli e Torino-Inter.”
Questo il comunicato della Figc che ha annunciato la sospensione (attenzione, è una sospensione, non un annullamento) della sanzione e, soprattutto, la riapertura della Curva Nord in occasione del derby che si giocherà fra poco meno di quarantotto ore (cavolo, siamo già arrivati ad un passo dal giorno del derby).
Una bella notizia per il popolo nerazzurro e non solo. Domenica sera non ci toccherà assistere ad un derby “monco” e spero che la Curva Nord organizzi una coreografia “da derby” che ci faccia dire “però ne è valsa la pena riaprire la Curva”.

mercoledì 18 dicembre 2013

TOSEL, SEMPRE PIU' ASSURDO: CURVA CHIUSA PER IL DERBY

“Il Giudice sportivo delibera:
1. di sanzionare la soc. Internazionale con l’ammenda di € 50.000,00 e con l’obbligo di disputare una gara con il settore denominato “Settore Nord – Secondo Anello Verde” privo di spettatori;
2. di disporre ex art. 16, n. 2 bis CGS la revoca della sospensione dell’esecuzione della sanzione deliberata con CU 63 del 21 ottobre 2013 in riferimento alla gara soc. Torino – soc. Internazionale del 20 ottobre 2013.”
Tradotto in parole povere vorrà dire che domenica sera la Curva Nord dello stadio San Siro, abitualmente occupata dai tifosi dell’Inter, resterà chiusa in occasione del derby.
Una grande mazzata per tutti. Per i tifosi nerazzurri che non potranno assistere alla partita più sentita dell’anno, per la squadra che non potranno contare sul sostegno dei propri tifosi, ma anche per gli appassionati di calcio che si vedranno privati di uno spettacolo eccezionali come le coreografiche che i tifosi nerazzurri e rossoneri mettono in atto in occasione della stracittadina milanese.

martedì 17 dicembre 2013

CALCIOSCOMMESSE, ALTRO TERREMOTO: INDAGATO GATTUSO

A pochi giorni da Natale un nuovo terremoto si abbatte sul calcio italiano. Gennaro Gattuso e Cristian Brocchi sono indagati dalla Procura di Cremona nell'ambito del nuovo filone d'inchiesta sul calcioscommesse. 
Nella notte è scattato il blitz della polizia: arrestate quattro persone, sarebbero stati gli intermediari tra i calciatori e gli scommettitori. Sedici perquisizioni in diverse città italiane, coinvolti diversi calciatori ed ex calciatori di serie A e B, una ventina i nuovi indagati in questo nuovo filone dell'inchiesta sul calcioscommesse.

Sono quattro le ordinanze di custodia cautelare firmate dal Gip Guido Salvini. In particolare, agli arresti sono finiti Salvatore Spadaro e Francesco Bazzani, soggetti che i calciatori coinvolti nel corso delle precedenti fasi dell'inchiesta avevano identificato come 'Mister X'. I due, secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, erano il collegamento tra il mondo delle scommesse clandestine e i giocatori e le società di calcio. Spadaro, secondo l'accusa, sarebbe legato al giro dei bolognesi di Giuseppe Signori mentre Francesco Bazzani avrebbe avuto collegamenti sia con i commercialisti dell'ex bomber della Nazionale, Bruni e Giannone (entrambi finiti in carcere in una delle precedenti fasi dell'inchiesta), sia con Almir Gegic, uno dei leader del gruppo degli zingari.

EUROPA LEAGUE, LE ITALIANE SORRIDONO A META’

Le italiane possono sorridere. Il sorteggio dei sedicesimi è stato abbastanza favorevole per le nostre squadre impegnate in Europa League. I problemi semmai arriveranno agli ottavi.
Ma andiamo con ordine, partendo dai sedicesimi. La Juventus sfiderà i turchi del Trabzonspor arrivati primi nel girone della Lazio, al Napoli sono capitati i gallesi dello Swansea City, squadra allenata da Michael Laudrup che partecipa alla Premier League, per la Lazio trasferta in Bulgaria contro il Ludogorets, squadra rivelazione che guida il proprio campionato e che nella prima fase è stata capace di eliminare il Psv Eindhoven, mentre la Fiorentina sarà opposta ai danesi dell'Esbjerg, penultimi in Danimarca dopo l’exploit della scorsa stagione.

Insomma nel complesso è andata alle italiane. Non sono sfide da prendere sotto gamba (forse solo la Fiorentina non dovrebbe avere particolari problemi) perché, come abbiamo visto, pur non essendo avversarie dal grande blasone sono comunque squadre da prendere sul serio. Anche alla luce del fatto che spesso e volentieri in Europa League le nostre squadre sono andate fuori con avversarie poco note.

IL MILAN PESCA SIMEONE, MANCIO-MOU CHE INCROCIO.

OTTAVI DI FINALE
Manchester City-Barcellona (andata 18 febbraio - ritorno 12 marzo)
Bayer Leverkusen-Paris Saint-Germain (andata 18 febbraio - ritorno 12 marzo)
Milan-Atletico Madrid (andata 19 febbraio - ritorno 11 marzo)
Arsenal-Bayern Monaco (andata 19 febbraio - ritorno 11 marzo)
Zenit-Borussia Dortmund (andata 25 febbraio - ritorno 19 marzo)
Olympiacos-Manchester United (andata 25 febbraio - ritorno 19 marzo)
Galatasaray-Chelsea (andata 26 febbraio - ritorno 18 marzo)
Schalke 04-Real Madrid (andata 26 febbraio - ritorno 18 marzo)

E’ andata bene al Milan. O perlomeno non gli è andata male. Sarà infatti l'Atletico Madrid l'avversaria dei rossoneri negli ottavi di finale di Champions League.
Il sorteggio di Nyon, effettuato ieri, ha decretato un morbido accoppiamento per i rossoneri che sulla carta non avrebbero potuto chiedere di meglio, tenuto conto della presenza nell'urna opposta di squadre del peso specifico di Real Madrid, Chelsea e Bayern Monaco.

lunedì 16 dicembre 2013

LA STRADA E' ANCORA LUNGA (ma finché avremo questi arbitri...)

In fondo l’avevo anche previsto. Qualcuno a cui sto evidentemente poco simpatico ogni tanto mi accusa di capire poco di calcio, ma dopo 20 e passa anni di passione calcistica qualcosina la capisco. A parte che non ci voleva certo un genio per capire che la sfida di ieri sera, viste le ultime prestazioni della nostra squadra, non prometteva niente di buono e che l’ombra della disfatta pendeva sulla testa dei nerazzurri come una testa di Damocle.
 Non è stata una disfatta, questo vorrei metterlo in chiaro, sebbene i mass media abbiano cercato di convincerci del contrario. Anzi, l’Inter vista ieri sera mi è anche piaciuta. Eravamo partiti col piede giusto (“mi aspettavo che ci schiacciassero e invece siamo noi a fare la partita” le mie ultime parole famose, rivolte al mio compagno di tifo poco prima che Nagatomo facesse la cazzata della serata e Higuain infilasse l’1-0) e in alcuni frangenti abbiamo avuto in mano il pallino del gioco. Peccato che ogni loro discesa facesse più danni di un uragano.

domenica 15 dicembre 2013

LA SOLITA INTER AFFONDATA DAL SOLITO TAGLIAVENTO

Tagliavento e Higuain festeggiano il gol del Pipita
Serie A 2013-2014 – 16^ Giornata
NAPOLI - INTER 4 - 2
9’ Higuain – 35’ CAMBIASSO – 39’ Mertens – 42’ Dzemaili – 46’pt NAGATOMO – 81’ Callejon

NAPOLI (4-2-3-1) Rafael; Maggio, Fernandez, Albiol, Reveillere (dal 45’ s.t. Pandev) ; Mertens (dal 40’ s.t. Armero), Callejon, Insigne; Higuain (dal 32’ s.t. Behrami).
PANCHINA Reina, Colombo, Uvini, Britos, Cannavaro, Bariti, Radosevic, Pandev Duvan.
ALLENATORE Benitez
INTER (3-5-1-1) Handanovic; Campagnaro (dal 37’ s.t. Icardi), Ranocchia, Rolando; Jonathan, Taider (dal 15’ s.t. Kovacic), Cambiasso, Alvarez, Nagatomo; Guarin; Palacio.
PANCHINA Carrizo, Castellazzi, Wallace, Pereira, Zanetti, Juan Jesus, Andreolli, Mudingayi, Kuzmanovic, Belfodil.
ALLENATORE: Mazzarri
ARBITRO Tagliavento

La solita Inter che va a sprazzi in avanti e che fa acqua da tutte le parti in difesa soccombe sotto i colpi del Napoli, letale nell’approfittare degli errori nerazzurri, e di Tagliavento che non manca mai di mettere la sua personale firma nelle sfide che vedono coinvolta l’Inter.
Mazzarri dà un turno di riposo a Juan Jesus schierando Rolando e Ranocchia in difesa, a centrocampo ancora una volta Taider preferito a Kovacic.
Si parte con l'Inter all'attacco. Al 6esimo bravo Rafael ad anticipare Palacio. Un minuto dopo sempre il Trenza viene fermato per fuorigioco solo davanti al numero uno brasiliano. Ma al primo affondo il Napoli colpisce. Nagatomo sbaglia il rinvio, Higuain trova un gran sinistro al volo che fulmina Handanovic. Dopo 9 minuti il Napoli è in vantaggio.

L’Inter accusa il colpo ma poi si rimette in carreggiata. Al 15esimo Nagatomo scalda le mani di Rafael. Al 22esimo ci prova Guarin con un destro dal limite, che non trova la porta.

VERSO NAPOLI PREPARANDOCI AL PEGGIO (o forse no...)

Ritornare a Napoli farà sicuramente uno strano effetto a Walter Mazzarri. Il tecnico livornese ritorna in quello che per quattro anni è stato il suo stadio per affrontare la sua ex squadra e ricevere gli applausi o i fischi dei suoi ex tifosi.
Il primo impatto non sarà semplice per il tecnico nerazzurro anche se poi l’adrenalina per la gara prenderà il sopravvento e per 90 minuti dimenticherà il suo passato partenopeo concentrandosi su una gara che lui stesso vorrebbe portare a casa.
Tra i convocati nerazzurri ritorna Mauro Icardi ma il giovane bomber nerazzurro, che in queste ultime settimane ha fatto parlare molto di sé per vicende di gossip, difficilmente troverà da subito una maglia da titolare.
Pochi dubbi sulla formazione. In difesa confermati Campagnaro e Juan Jesus il ballottaggio è Ranocchia-Rolando mentre a centrocampo il dubbio riguarda Kovacic o Taider. Confermati Jonathan e il rientrante Nagatomo sulle fasce e Cambiasso e Alvarez in mezzo al campo con Guarin a supporto di Palacio. Giocare con Kovacic, Guarin e Alvarez mi sembra una mossa suicida ma lasciare in panchina il giovane croato non credo che sia una scelta corretta. Io darei un turno di riposo al Guaro e metterei Taider in mezzo al campo e Kovacic trequartista.

sabato 14 dicembre 2013

Palla al Centro. MAZZARRI-BENITEZ, DOPPIO INCROCIO COL PASSATO

PALLA AL CENTRO – Discussioni e commenti aspettando il fischio d’inizio
La capolista Arsenal all’esame City in Inghilterra, in Italia Mazzarri torna a Napoli, derby in Svizzera e sfida al vertice in Turchia.
aTutti i risultati in TEMPO REALE`
SERIE A – 15^ Giornata
Il posticipo domenicale e il Monday-night sono i big match del 15esimo turno. Napoli e Inter si giocano una fetta del terzo posto mentre il Milan lunedì proverà a proseguire sulla buona striscia di risultati battendo la Roma. La capolista Juventus, reduce dalla eliminazione di Champions League, ospita il Sassuolo mentre la Fiorentina è atteso dal derby emiliano col Bologna. Petkovic si giocala panchina col Livorno mentre in coda la Sampdoria fa visita al Chievo reduce da tre vittorie consecutive.
Sabato 14 Dicembre Ore 20.45
CATANIA-VERONA

venerdì 13 dicembre 2013

CELTIC, 128 TIFOSI SOSPESI. LE SOCIETA' ITALIANE PRENDANO ESEMPIO

Roba dell’altro mondo, verrebbe da dire. Ma stavolta la definizione è per qualcosa di positivo successo in Scozia dove il Celtic Glasgow ha sospeso ha deciso di sospendere 128 tifosi, impedendo loro l’ingresso sia nelle gare in casa che in quelle in trasferta, dopo i danni causati al Fir Park di Motherwell venerdì scorso nella gara di campionato del club di Glasgow (danni che ammontano a circa 10.000 euro).
Le intemperanze di parte del pubblico, che hanno anche lanciato fumogeni e razzi durante la partita, hanno superato i limiti: semidistrutta la Tribuna Sud, con sediolini divelti ed altri danni. Sull’episodio stanno indagando anche le forze dell’ordine ma intanto per 128 di loro che sono stati identificati è già scattata una sorta di Daspo. Con parte degli spalti distrutti il Celtic ha anche offerto a 250 abbonati la possibilità di ricollocarsi in altri settori o in alternativa ha offerto l’ipotesi di un rimborso.

“Questi eventi sono stati una vergogna per il nostro grande club – recita un comunicato della società di Glasgow - e sono assolutamente indifendibili. Il nome del Celtic è stato screditato e questo non può essere tollerato. Non permetteremo che l’onore del club venga danneggiato ulteriormente, i nostri tifosi non lo meritano”.

giovedì 12 dicembre 2013

LE TUE PAROLE PER RICORDARE DODICI ANNI SENZA TE

Dopo aver stretto la mano a un milanista corro a lavarmela. Dopo averla stretta ad uno juventino, mi conto le dita.

A Milano ci sono due squadre: l'Inter e la primavera dell'Inter.

I festini a luci rosse dei giocatori dell'Inter? Non ne so niente, quando escono non mi chiamano mai.

Come finirà Milan-Juventus? Non so, non mi interesso di squadre minori.

Se lo scudetto non potesse andare all'Inter, farei certo il tifo per l'altra squadra di Milano: la Scarioni, nella quale ho giocato anch'io.

mercoledì 11 dicembre 2013

GRANDE NAPOLI, MA NIENTE MIRACOLI. FORTUNA MILAN: AGLI OTTAVI

Champions League 2013-2014 – Girone F Sesta Giornata
NAPOLI-ARSENAL
73' Higuain - 93' Callejon
Serviva un miracolo ma non è arrivato. Nella sesta e ultima giornata della fase a gironi della Champions League, il Napoli batte per 2-0 l'Arsenal al San Paolo, con i gol di Higuain e Callejon. Ma il successo dei partenopei non basta: il Borussia Dortmund nell'altro match ha battuto per 2-1 in trasferta il Marsiglia. Agli ottavi vanno inglesi e tedeschi.
Dopo 9 minuti la prima occasione della gara per il Napoli. Pandev, lanciato bene, calcia il pallone tra le braccia di Szczesny. Al 23esimo prima occasione anche per l'Arsenal: tiro di Giroud, sul quale Rafael para con i pugni. Al 37esmo seconda occasione della partita per il Napoli: Mertens lancia Maggio, che cerca di sorprendere il portiere dell'Arsenal con un palletto: pallone abbondantemente fuori dallo specchio della porta. Prima dell’intervallo brivido Szczesny, che sbaglia un rilancio: Higuain riesce a colpire di testa, ma palla fuori.

MAMMA LI TURCHI CHE TIRO...MANCINI (Juve, ciao Champions)

Champions League 2013-2014 – Girone B Sesta Giornata
GALATASARAY-JUVENTUS 1-0 (gara ripresa dal 31’ p.t.)
85’ Sneijder
GALATASARAY (3-4-1-2): Muslera; Chedjou, G. Zan, Kaya; Eboue (dal 35’ s.t. Bulut), S. Inan, Felipe Melo, Riera; Sneijder (dal 46’ s.t. Gulselam); B. Yilmaz; Drogba. (Ceylan, Nounkeu, Bruma, Kurtulus, Colak). All. Mancini.
JUVENTUS (3-5-2): Buffon; Bonucci (45’ s.t. Giovinco), Barzagli, Chiellini; Lichtsteiner, Vidal, Pogba, Marchisio (dal 41’ s.t. Quagliarella), Asamoah; Llorente, Tevez. (Storari, Caceres, Ogbonna, Padoin, Isla). All. Conte.
ARBITRO: Proença (Por). Assistenti: Miranda-Trigo (IV uomo Tomé).

E’ proprio il caso di dirlo: cose turche ad Istanbul dove la Juventus affrontava il Galatasaray per la sfida valida per la sesta e ultima giornata della fase a gironi di Champions League.
La sfida ieri sera era stata rimandata per la neve che scendeva copiosa e che ha costretto l’arbitro Proenca a interrompere il match dopo 31 minuti.
Gara che è stata rimandata ad oggi pomeriggio alle 14, sebbene la situazione climatica non fosse granché migliorata. Il campo è fangoso e pesante, la neve continua a cadere. La prima occasione è per la Juventus, con Riera che devia in maniera pericolosa un cross dalla destra di Lichtsteiner. Il Galatasatay fa fatica, la Juve ci prova con Marchisio. I padroni di casa si vedono per la prima volta al 42esimo con Chedjou che dà azione da calcio d'angolo mette alto da buona posizione. Si va al riposo dopo un minuto di recupero con Conte e Drogba che urlano all'arbitro Proenca "It's not football", non è calcio, per sottolineare le grandi difficoltà a giocare.

lunedì 9 dicembre 2013

SI POTEVA E SI PUO' FARE DI PIU' (forse)

Dopo la pesante (e per ora anche unica) sconfitta contro la Roma, il calendario ci ha offerto su un piatto d’argento otto-gare-otto per capire le nostre reali potenzialità. Torino, Verona, Atalanta, Udinese, Livorno, Bologna, Sampdoria e Parma erano le avversarie ideali per misurare chi siamo e dove possiamo andare.
 Il bilancio di questi due mesi parla di tre vittorie e cinque (!!!) pareggi. E se ad Udine abbiamo fatto una gara pressoché perfetta dimostrando di essere una squadra che potesse ambire al podio, nelle altre gare siamo stati altalenanti. Per restare alle vittorie, col Verona la partita si è messa subito sui binari giusti, ma col Livorno abbiamo sofferto più del consentito e senza la sciagurata autorete di Bardi non è scontato che avremmo portato a casa i tre punti.
Come del resto è capitato anche nelle altre già citate gare. La cosa che mi fa irritare (e l’ho sicuramente scritto altre volte) è che in molte di queste gare si poteva vincere e invece alla fine abbiamo portato a casa un misero pareggio. Guardate la classifica e provate ad immaginare come sarebbe potuta essere con 4-6 punti in più.

domenica 8 dicembre 2013

PALACIO NON BASTA, ANCORA UN PARI (con questa difesa...)

Serie A 2013-2014 – 15^ Giornata
INTER - PARMA 3 - 3
12' Sansone - 44' PALACIO – 46'pt Parolo - 54 PALACIO - 56' GUARIN - 59' Sansone

INTER (3-5-1-1) Handanovic; Campagnaro, Ranocchia, J. Jesus; Jonathan (32' st Belfodil), Cambiasso, Kovacic, Alvarez, Zanetti (24' st Nagatomo); Guarin (43' st Taider); Palacio. 
Panchina: Carrizo, Castellazzi, Pereira, Rolando, Wallace, Olsen, Andreolli, Mudingayi, Puscas. 
All. Mazzarri.
PARMA (4-3-3): Mirante; Cassani, Paletta, Lucarelli, Gobbi; Marchionni, Gargano (17' pt Acquah), Parolo; Biabiany, Cassano (38' st Amauri), N.Sansone (42' st Rosi).
Panchina: Bajza, Coric, Felipe, Mesbah, Benalouane, Mendes, Munari, Valdes, Palladino. 
All. Donadoni.
ARBITRO: Valeri.

Ancora un pareggio. Anche contro il Parma l’Inter non va oltre il pari a causa di una difesa un po’ troppo ballerina e di qualche difficoltà in fase d’impostazione. Se non altro stavolta è un pareggio che lascia dietro ben pochi rimpianti.
Mazzarri stravolge le previsioni della vigilia con Ranocchia in mezzo alla difesa e Kovacic (incredibile ma vero) preferito a Taider.
L’Inter, così come successo con la Sampdoria, gioca i primi minuti mollissima, senza pressare alto come tanto bene aveva fatto a Udine. E il Parma alla prima occasione passa. E’ il 12esimo quando Marchionni pesca il taglio di Sansone che è freddo nel battere Handanovic e portare in vantaggio i ducali.

Al 17esimo il primo sussulto nerazzurro. Ma sul tiro cross di Guarin, Palacio calcia alto di sinistro da due metri. Kovacic (autore di una grande prestazione questa sera) prova a scuotere i suoi, prima innescando in area Palacio (ma l’argentino è troppo defilato) e poi cercando fortuna da fuori con un destro alto.

CHIEDERE TRE PUNTI E' TROPPO?

Dopo aver buttato nel cesso (e tirato lo sciacquone) quattro punti contro Bologna e Sampdoria e aver rischiato una figuraccia contro il Trapani (figuraccia che in parte abbiamo comunque rimediato), stasera l’Inter ospita il Parma, ultima sfida prima del tour de force Napoli-Milan che concluderà l’anno solare.

Mazzarri, sempre alle prese con infortuni e assenze varie, quasi certamente confermare l’undici che è stato fermato in casa dalla Sampdoria con Rolando preferito a Ranocchia in difesa accanto a Campagnaro e Juan Jesus e con Zanetti che giocherà (oddio, giocherà, diciamo che farà presenza) sulla sinistra a centrocampo al posto dell’infortunato Nagatomo. A destra come sempre Jonathan mentre in mezzo Cambiasso, Alvarez e Taider. In avanti Guarin a supporto di Palacio. Panchina per Kovacic che mercoledì non ha entusiasmato (quale giocatore entusiasmerebbe giocando un’ora ogni mese-mese e mezzo, ricordate Alvarez lo scorso anno?). Gli farà compagnia Ranocchia a cui il nostro caro mister gli preferisce Rolando che un anno fa a Napoli ignorava e che ora, a quanto pare, è diventato titolare inamovibile.

sabato 7 dicembre 2013

BRASILE 2014: ECCO GLI OTTO GIRONI. L'ITALIA SORRIDE CON RISERVA


Francia di fatto già agli ottavi, Brasile quasi, Argentina ed Italia moderatamente ottimiste, Spagna e Germania preoccupate. È questo il borsino delle grandi dopo l’attesissimo sorteggio di Costa do Sauipe, dove ha finalmente preso corpo lo “scheletro” del calendario del Mondiale 2014. Prima squadra sorteggiata (segno del destino?), l'Italia è toccato proprio il ruolo della mina vagante, ovvero della “X” chiamata a riempire il vuoto dell’Urna 2. Poteva andare malissimo, con Brasile o Argentina, ma il fiato sospeso è durato poco: peschiamo l’Uruguay, e va discretamente bene, poi il Costarica, e va strabene. Infine l’Inghilterra: e non possiamo lamentarci, perché i figli di Albione sono poveri come quasi non mai. Insomma, dobbiamo passare. E per il debutto, sveglie cariche: si gioca il 15 giugno alle 3 di notte contro Rooney e compagni, poi alle 18 del 20 contro Costarica e quattro giorni dopo, stessa ora, contro Cavani e compagni. Cerimonia sfarzosa, presentata dalla bellissima Fernanda Lima, assai più protagonista rispetto al marito Rodrigo Hilbert. Tutto perfetto, ma non ditelo a Spagna e Germania, chiamate ad entrare nel clima giusto fin dall’inizio vista la qualità delle rivali.

venerdì 6 dicembre 2013

Palla al Centro. ROMA, DORTMUND... CROTONE, SFIDE AD ALTA QUOTA

PALLA AL CENTRO – Discussioni e commenti aspettando il fischio d’inizio
Sfida in alta classifica in Italia e Germania, campionato riaperto in Francia e grandi sfide in serie B.
Tutti i risultati in TEMPO REALE
SERIE A – 15^ Giornata
E’ la capolista Juventus ad aprire il turno stasera. Il big match è Roma-Fiorentina domenica all’ora di pranzo. Il Napoli ospita l’Udinese, l’Inter ritrova Cassano, il Milan va a Livorno e in coda sfida tra le ultime due Sampdoria e Catania.
Venerdì 6 Dicembre ore 20.45
BOLOGNA-JUVENTUS
Sabato 7 Dicembre ore 18
LIVORNO-MILAN
Sabato 7 Dicembre ore 20.45
NAPOLI-UDINESE

giovedì 5 dicembre 2013

IL TROVA VOLI DEI MONDIALI, PER VIAGGIARE IN CONVENIENZA

Mancano poco più di sei mesi per l’inizio dei Mondiali di Calcio del 2014 e domani pomeriggio si conosceranno quelli che sono i gironi, in quale di questi capiteranno gli azzurri e soprattutto in quale località avranno teatro le sfide della nostra Nazionale. Va ricordato (anzi va detto, visto che molti lo ignorano) che il Brasile è una nazione immensa grande quasi 30 volte l’Italia e che dunque le differenze di costi per raggiungere specifiche località, possono risultare considerevoli.

A questo proposito, per venire incontro alle esigenze dei tifosi desiderosi di un viaggio nel paese verdeoro, è stato lanciato Il Trova Voli per le Partite di Calcio, uno strumento che permette di calcolare quanto costa comprare i voli per seguire la propria nazionale in vista dei Mondiali. In base infatti a quale gruppo finirà l’Italia, i costi cambieranno abbastanza (basterà dare un’occhiata per rendersene conto). Per esempio se si finisce nel gruppo A, ci si troverà a giocare a San Paolo, a Fortaleza e a Brasilia. In base poi alla posizione in classifica nel girone, si dovrà giocare la successiva partita in uno stadio piuttosto che in un altro.

mercoledì 4 dicembre 2013

SE ANCHE IL TRAPANI CI METTE IN DIFFICOLTA’

COPPA ITALIA 2012-2013 – Quarto Turno
INTER - TRAPANI 3 - 2
4' GUARIN - 40' BELFODIL - 43' TAIDER (rig.) - 53' Caccetta - 90' Madonia

INTER (3-5-1-1): Carrizo, Andreolli, Ranocchia, Juan Jesus (dal 40's.t. Donkor); Wallace, Guarin, Mudingayi, Taider, Pereira; Kovacic (dal 23's.t. Olsen); Belfodil (dal 38' s.t. Bonazzoli).
Panchina: Handanovic, Castellazzi, Jonathan, Zanetti, Palacio, Alvarez, Campagnaro, Cambiasso, Rolando.
All. Mazzarri
TRAPANI (4-4-2): Marcone; Priola, Martinelli, Terlizzi, Daì; Pacilli, Caccetta, Vitale (dal 5's.t. Ciaramitaro), Basso (dal 35's.t. Madonia); Abate, Iunco (dal 18's.t. Mancosu)
Panchina: Nordi, Garufo, Pagliarulo, Vetteraino, Djuric, Feola, Dolenti, Gambino, Crimaldi.
All. Boscaglia
ARBITRO: Pinzani di Empoli

Come da pronostico l’Inter porta a casa la qualificazione agli ottavi di Coppa Italia dove incontrerà l’Udinese. Ma quella che alla vigilia sembrava una partita agevole e che all’intervallo sembrava una passeggiata è diventata nel corso del secondo tempo una partita che poteva diventare “pericolosa” e che quasi sicuramente lo sarebbe diventato se il gol del 2-3 trapanese fosse arrivato prima del 90esimo.
Mazzarri, probabilmente sotto effetto di sostanze stupefacenti, decide di fare turnover (what’s turnover?) e di schierare in un solo colpo Andreolli, Wallace, Pereira, Mudingayi, Kovacic e Belfodil.

Come da copione dopo quattro minuti Guarin porta in vantaggio l’Inter su punizione. L’Inter potrebbe arrotondare il bottino già nei primi minuti ma Belfodil sciupa malamente. Lo stesso giocatore algerino al 40esimo colpisce al volo un cross di Pereira e raddoppia. Prima dell’intervallo c’è tempo anche per rigore (mi pare che si chiami così, non ricordo molto bene, questi tiri all’Inter non li danno mai) per fallo di Iunco su Guarin che Taider infila.

martedì 3 dicembre 2013

SORTEGGIO MONDIALI 2014, BLATTER "SALVA" LA FRANCIA

Una clamorosa sorpresa arriva dal Brasile dove fra 3 giorni si effettuerà il sorteggio dei gironi per il Mondiale del prossimo giugno.
La Fifa ha deciso infatti di inserire nell'urna 4 le nove nazionali europee non-teste di serie (dunque anche l'Italia) in un'unica urna da nove squadre, anziché da otto.

Da questa urna, prima del sorteggio vero e proprio, verrà sorteggiata una nazionale, che verrà messa nell'urna 2, quella delle cinque africane più Cile ed Ecuador. Alla base del sorteggio c'è una sola, semplice regola: non possono essere accoppiate nello stesso girone nazionali della stessa confederazione, fatta eccezione per le europee, per le quali è previsto un massimo di due in ogni raggruppamento. Automaticamente, la nazionale europea inserita nell'urna 2 verrà abbinata a una delle teste di serie sudamericane (Argentina, Brasile o Uruguay): un bel rischio, dunque, per una fra Italia, Olanda, Francia, Portogallo, Inghilterra, Russia, Bosnia, Croazia e Grecia.

lunedì 2 dicembre 2013

ERICK, 10.000 CHILOMETRI PER VEDERE COSA?

La cosa che mi ha fatto più tristezza ieri pomeriggio è stata la presenza di Thohir. Uno si fa 10.000 chilometri per vedere il suo nuovo acquisto e cosa si ritrova davanti? Una squadra molliccia, degna di una squadra di dopolavoro ferroviario di Giacarta.
Tutti questi chilometri solo per vedere sta cagata di squadra (cosa non si fa per passione…). Tanto vale restarsene a casa e seguire la partita seduto sul divano (e magari vista l’ora indonesiana ci scappava pure una pennichella).
L’Inter di ieri pomeriggio non mi è piaciuta affatto, l’ho scritto a caldo e lo confermo anche a mente fredda dopo oltre 24 ore. Abbiamo fatto una prestazione pessima, la Sampdoria ha giocata meglio ma soprattutto ha mostrato più grinta, più voglia. Parliamoci chiaro, la Sampdoria di ieri pomeriggio non era certo una squadra da temere. Sarebbe bastato giocare una partita “da Inter” per portare a casa i tre punti senza problemi.

Molti ieri ha scritto che una partita così l’Inter dello scorso anno l’avrebbe persa. Io gli rispondo che una partita così l’Inter di inizio stagione l’avrebbe portata a casa in scioltezza. Perché non è vero che l’Inter è questa, che non possiamo fare di più, che dobbiamo accontentarci, che dobbiamo avere pazienza.

domenica 1 dicembre 2013

QUESTA INTER E' COME UN CARICO DI PRUGNE

Serie A 2013-2014 – 14^ Giornata
INTER - SAMPDORIA 1 - 1
18’ GUARIN – 89’ Renan

INTER (3-5-1-1): Handanovic; Campagnaro, Rolando, Juan Jesus; Jonathan, Taider (dal 17’ s.t. Kovacic), Cambiasso, Alvarez (dal 41’ s.t. Belfodil), Zanetti; Guarin (dal 37’ s.t. Mudingayi); Palacio.
A Disposizione: Carrizo, Castellazzi, Andreolli, Wallace, Ranocchia, Puscas, Pereira, Donkor, Olsen.
All. Mazzarri.
SAMPDORIA (4-2-3-1): Da Costa, De Silvestri, Mustafi, Gastaldello (dal 42’ p.t. Regini), Costa; Obiang (dal 41’ s.t. Renan), Palombo; Gabbiadini, Soriano, Eder; Pozzi (dal 28’ s.t. Sansone)
A Disposizione: Fiorillo, Rodriguez, Castellini, Wszolek, Bjarnason, Maresca, Eramo, Petagna, Fornasier).
All. Mihajlovic.
ARBITRO: Russo di Nola

Doveva essere una festa, per poco la festa l’avrebbe fatta (meritatamente) la Sampdoria. Nella prima a San Siro di Thohir (soddisfatto e sorridente ad inizio partita un po' meno al triplice fischio finale) l’Inter rimedia un misero punticino dopo una gara pessima in cui la Sampdoria gioca meglio, nettamente meglio.

Formazione confermata con Rolando e Zanetti preferiti a Ranocchia e Pereira. Partenza blucerchiata con gli ospiti che nei primi minuti hanno il pallino in mano. Ma poco dopo il quarto d’ora Alvarez ubriaca Gabbiadini con un doppio dribbling e piazza il cross basso sul secondo palo che Guarin scarica di potenza in rete, per l’1-0. Gol del colombiano ma gran parte del merito va a Ricky Maravilla sempre più decisivo in questa Inter. Il gol sveglia i nerazzurri che prendono in mano le redini del gioco e chiudono la Samp nell’angolo. Il demerito dei nerazzurri è però quello di non chiudere la partita come dovrebbero fare.