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giovedì 24 dicembre 2015

AUGURANDO "BUONE FESTE" A TUTTI VOI....


Ogni anno mi riprometto di essere originale e di scrivere un articolo speciale per augurare Buon Natale a chi mi segue, più o meno costantemente, per 365 anni, a chi trova sempre il tempo per passare da queste parti

Poi arriva la vigilia di Natale e l’articolo non è stato ancora scritto. Vado di fretta, ho mille cose da fare, l'idea che avevo abbozzato nella mente è solo un punto lontanissimo che mi sfugge e alla fine sono costretto a buttare giù la prima cosa che mi viene in mente, rinunciando all'articolo originale e speciale.
Peccato, ho sempre vissuto con passione ed entusiasmo questo momento dell’anno. Mi piace moltissimo l’idea di dedicare un po’ del mio tempo la vigilia di Natale per ringraziare tutti quelli che ogni giorno o anche solo occasionalmente arrivano sul mio blog, leggono ciò che scrivono, lo commentano, mostrano interesse. Ricambiarli con un articolo ad hoc sarebbe il minimo che possa fare. Ma anche quest'anno dovrò rimandare all'anno prossimo. E nel frattempo vi ringrazio nel modo più semplice: augurando loro BUONE FESTE !!!


BUONE FESTE alla folta schiera di nerazzurri. Winnie, Brother, Nerazzurro, Nicola, Matrix, Alessandro Ascione, Vincenzo, LenNy, Francescomisc e Quelli che l’Inter…, Daddy, Antonio, Juan, Mark della Nord (spero di averli citati tutti, anche se sono quasi sicuro di averne dimenticato qualcuno)

martedì 22 dicembre 2015

BLATTER-PLATINI OTTO ANNI DI SQUALIFICA!!! (che stangata per i due compari)

Finisce un'era per il calcio mondiale. Il presidente della Fifa Sepp Blatter e quello della Uefa, Michel Platini, sono stati squalificati per otto anni da tutte le attività legate al calcio. Lo ha deciso la commissione etica della Fifa in relazione all'inchiesta interna relativa a un pagamento sospetto di 1,8 milioni di euro, in capo ai due dirigenti.

La Commissione non ha giudicato convincenti le spiegazioni del presidente Blatter e del capo dell'Uefa Platini, sulla vicenda dei due milioni di franchi svizzeri pagati dal primo al secondo, per prestazioni professionali lontane negli anni e mai contrattualizzate formalmente. La squalifica dei massimi vertici della Fifa ha effetto immediato e, anche se i due potranno presentare appello alla Fifa e poi anche dinanzi alla Corte arbitrale per lo sport, la prima inevitabile conseguenza è l'impossibilità per Michel Platini di candidarsi alle elezioni per la presidenza della Fifa il prossimo 26 febbraio. La commissione etica ha anche condannato Blatter e Platini al pagamento di un'ammenda, rispettivamente di 50mila e di 80mila franchi svizzeri.

lunedì 21 dicembre 2015

UNA SCONFITTA PER TORNARE CON I PIEDI PER TERRA


Sapete qual è la cosa che mi dà più fastidio? Il fatto che ora ci sono due settimane e mezzo di pausa. 16 giorni in cui non penseremo che a questa sconfitta e al fatto che alla ripresa del campionato dovremo riscattarci del passo falso. In questi casi l’ideale sarebbe scendere di nuovo in campo, cercare subito di rimediare al passo falso. Purtroppo non sarà così. E fino al 6 gennaio non avremo modo di riscattarci per la figuraccia di ieri sera.
Forse è meglio così. Avremo più tempo per rimuginare sulla prestazione orrenda e per analizzare tutti i nostri errori.
Sono del parere che la sconfitta di ieri sera sia stata salutare. Troppi festeggiamenti in questa settimana, troppe cenette natalizie, troppe foto in posa da EpicBrozo. Si erano quasi dimenticati che c’era ancora una partita da giocare e il risultato è stato che abbiamo affrontato la Lazio con sufficienza, come se fosse una semplice formalità. Invece, diobono, le partite vanno giocate sempre con grande attenzione e senza calare di concentrazione.

domenica 20 dicembre 2015

DISASTRO INTER, CHE REGALO ALLA LAZIO!!! (e al campionato)

Serie A 2015-2016 – 17^ Giornata
INTER - LAZIO 1 - 2
5’ Candreva – 61’ ICARDI – 87’ Candreva

INTER (4-4-2): Handanovic; Montoya, Miranda, Murillo, Telles (dal 44' s.t. Palacio); Biabiany (dal 12' s.t. Brozovic), Melo, Medel, Perisic; Icardi, Jovetic (dal 12' s.t. Ljajic).
Pancina: Carrizo, Jesus, Dodò, Kondogbia, Guarin, Santon, D'Ambrosio, Nagatomo, Manaj.
All. Mancini.
LAZIO (4-1-4-1): Berisha; Konko, Hoedt, Mauricio, Radu; Biglia; Candreva, Milinkovic-Savic, Parolo, Felipe Anderson (dal 37' s.t. Keita); Matri (dal 28' s.t. Djordjevic).
Panchina: Guerrieri, 5, Patricio, Braafheid, Mauri, Onazi, Cataldi, Prce, Oikonomidis.
All. Pioli.
ARBITRO: Mazzoleni (Bergamo).

Un’Inter distratta e con la testa già alle vacanze di Natale perde tre punti importantissimi e va alla sosta col minimo vantaggio sulle inseguitrici (Napoli e Fiorentina a -1, Juventus a -3, Roma a -4).
Mancini, come al solito sorprende tutti. In conferenza stampa aveva annunciato la presenza dal primo minuto di Brozovic, invece il croato si accomoda in panchina assieme a Ljajic, con Biabiany e Melo titolari nel 4-2-3-1 dell'Inter che prevede Icardi punta cnetrale con Perisic, Biabiany e Jovetic a supporto.
Che per l’Inter non sia una serata facile lo si capisce dopo appena 5 minuti quando su calcio d’angolo di Biglia, Candreva da fuori area fa partire un bolide che fulmina Handanovic e porta la Lazio in vantaggio.

La Lazio sulle ali dell’entusiasmo gioca una buona partita mettendo in difficoltà la capolista. I biancocelesti occupano bene gli spazi e corrono tanto. L’Inter fa fatica a costruire, Felipe Melo è in serata negativa e Montoya giustifica il fatto che per tre mesi sia stato a marcire in panchina.

SONO SEMPRE I PIU' FORTI: BARCELLONA SUL TETTO DEL MONDO

MONDIALE PER CLUB 2015 – FINALE
RIVER PLATE-BARCELLONA 0-3
36' Messi - 49' Suarez - 68' Suarez

RIVER PLATE (4-3-1-2): Barovero; Mercado, Maidana, Balanta, Vangioni; Kranevitter, Ponzio (46' Gonzalez), Sanchez; Viudez (56' Driussi); Mora (46' Martinez), Alario. All. Gallardo.
BARCELLONA (4-3-3): Bravo; Dani Alves, Piquè, Mascherano (81' Vermaelen), Jordi Alab; Iniesta, Rakitic (67' Sergi Roberto), Busquets; Messi, Suarez, Neymar (89' Mathieu). All. Luis Enrique.

Di nuovo campione del mondo, per la terza volta negli ultimi 7 anni. A Yokohama il Barcellona ha battuto 3-0 il River Plate con i gol di Messi e la doppietta di Suarez, sollevando il quinto trofeo di questo 2015 (la sconfitta in Supercoppa spagnola con l’Athletic Bilbao impedisce a Luis Enrique di eguagliare il ‘sextete’ conquistato da Guardiola nel 2009). Il River ci ha provato con forza e coraggio e ha resistito 50 minuti ma questo Barça è troppo forte: ha saputo aspettare con pazienza e colpire con cinismo approfittando della grande classe dei suoi uomini.

Il Barcellona schiera la sua miglior formazione, ritrovando i rientranti Messi e Neymar. L’unico vero dubbio da sciogliere è in porta dove Luis Enrique sceglie ancora una volta Claudio Bravo. Nel River Gallardo prova con Viudez al posto di Pisculichi, una soluzione sulla carta più offensiva con un motivo preciso: cercare di dar fastidio al Barcellona con un pressing forte e molto alto.

E ADESSO CHIUDIAMO L'ANNO SOLARE COME SAPPIAMO

Ci siamo. Eccoci all’ultimo atto di questo anno solare che si chiuderà stasera con Inter-Lazio. Poi per tre settimane si va in vacanza. Vacanza che, comunque vada questa sera, noi vivremo da primi in classifica.

Anche lo scorso anno chiudemmo l’anno solare contro la Lazio a San Siro. E finì 2-2 con Felipe Anderson che portò la Lazio sul 2-0, poi ci pensarono Kovacic (un gol strepitoso, di gran lunga il più bello realizzato dal croato in maglia nerazzurra) e Palacio a ristabilire la parità. In questi giorni però in tantissimi stanno rievocando un altro precedente, ovvero la sfida del 20 dicembre 2009 quando un gol di Eto’o regalò i tre punti all’Inter. La squadra nerazzurra, che cinque mesi dopo avrebbe vinto tutto, chiuse l’anno solare a quota 39 punti. Stessi punti che potrebbe fare questa Inter se stasera riuscisse a vincere. I paragoni tra quell’Inter e questa si stanno sprecando. Inutilmente. Stiamo parlando di due Inter completamente diverse che stanno facendo due percorsi differenti. Entrambe forti, entrambe solide, ma totalmente diverse.

sabato 19 dicembre 2015

Palla Al Centro. BARCELLONA-RIVER PLATE: SFIDA “MONDIALE”

 PALLA AL CENTRO Discussioni e commenti aspettando il fischio d’inizio 
L’ultimo weekend prima di Natale offre come piatto forte la finale del Mondiale per Club tra Barcellona e River Plate che si giocherà a Tokio domenica mattina.
Per quanto riguarda i campionati, in Serie A la capolista Inter chiuderà l’anno solare e il weekend di calcio affrontando la Lazio. In Premier League riflettori puntati sulla sfida Arsenal-Manchester City, entrambe all’inseguimento della capolista Leicester City. In Spagna c’è il derby di Siviglia tra Betis e Siviglia mentre in Francia la sfida più interessante è Bordeaux-Marsiglia. In Serie B c’è Cagliari-Bari mentre lo Spezia, che ha eliminato la Roma andrà a Brescia. Infine in Lega Pro l’Alessandria farà visita alla Reggiana.


MONDIALE PER CLUB - Finale
Tokio - Domenica 20 Dicembre h. 11.30
BARCELLONA
RIVER PLATE

 SERIE A (Italia) – 17^ Giornata 
Sabato 19 Dicembre ore 20.45
BOLOGNA-EMPOLI
Tra Bologna ed Empoli vi sono solo quattro precedenti in Serie A, con i padroni di casa vittoriosi in ben tre occasioni. L’ultimo successo degli emiliani risale alla stagione 2003/2004, con il 2-1 firmato Bellucci e Pecchia (Di Natale per gli ospiti). Uno solo il pareggio tra le due squadre, datato stagione 1997/1998 e terminato con il risultato di 2-2 (Baggio e Paramatti per i rossoblu, Esposito e Cappellini per i toscani). Nessun successo esterno per l’Empoli, che attende ancora di espugnare il Dall’Ara.

venerdì 18 dicembre 2015

HA VINTO LO SPOGLIATOIO: MOURINHO ESONERATO!!! (tutta colpa della Carneiro...)

Alla fine l’hanno avuta vinta i giocatori. José Mourinho da ieri pomeriggio non è più l’allenatore del Chelsea. Una rescissione consensuale (perché in Italia gli allenatori esonerati restano sul groppone per due-tre stagioni, mentre in Inghilterra quasi sempre si trova un accordo tra società e allenatore esonerato?) per sancire un divorzio che era nell’aria già da parecchio tempo.
La prima parte di stagione dei Blues è stata disastrosa. 15 punti dopo 16 giornate, nove sconfitte subite (l’ultima lunedì scorso contro la capolista Leicester City di Ranieri), appena un punto sopra la zona retrocessione. Erano già parecchie settimane che si aveva la sensazione che da un momento all’altro la panchina di Mou sarebbe saltata. Inevitabilmente. Soprattutto perché, è questa più che una sensazione è quasi un dato di fatto, la squadra ormai gli remava contro. Probabilmente ai giocatori Blues non era andata giù la famosa polemica tra Mourinho e la massaggiatrice della squadra Eva Carneiro, con conseguente allontanamento di quest’ultima. La cosa ha con ogni probabilità irritato gli elementi della rosa, abituati ai “massaggi” della Carneiro.

mercoledì 16 dicembre 2015

ALESSANDRIA, SPEZIA, CARPI. E' LA COPPA ITALIA DELLE SORPRESE

Possiamo già ribattezzarla “La Coppa Italia delle sorprese”. Questa tre giorni dedicata alla bistrattata coppa nazionale sta regalando colpi di scena e risultati imprevisti.
A dire il vero già nel turno precedente qualche piccolo segnale si era avuto con il Crotone che trascinava fino ai supplementari il ben più quotato Milan e l’Alessandria che eliminava il Palermo battendolo 3-2 in terra sicula. Ma niente di eccezionale. Piccoli risultati a sorpresa che possono starci.
Ma le sorprese dovevano ancora iniziare. Si inizia ieri sera con Genoa-Alessandria. La formazione piemontese, capolista in Lega Pro, passa in vantaggio ad inizio ripresa. Al 90esimo rimane in 10 per l’infortunio di un suo giocatore e due minuti dopo il Genoa pareggia. La partita va ai supplementari e la sensazione è che il rossoblu abbiano la partita in pugno. Ma i grigi allenati da Gregucci non sono dello stesso parere e al minuto 113 si riportano in vantaggio. A fine tempi supplementari sono inaspettatamente loro a fare festa e a festeggiare l’approdo ai quarti che mancava da 80 anni circa.

martedì 15 dicembre 2015

TRIS DI COPPA, L'INTER NON SI FERMA PIU'

COPPA ITALIA 2015-2016 – Ottavi di Finale
INTER - CAGLIARI 3 - 0
24’ PALACIO – 71’ BROZOVIC – 81’ PERISIC

INTER (4-4-2): Carrizo; Montoia, Medel (dal 32' s.t. Gnoukouri), Juan Jesus, D'Ambrosio; Biabiany (dal 40' s.t. Dodò), Brozovic, Kondogbia, Nagatomo; Manaj, Palacio (dal 28' s.t. Perisic).
Panchina: Handanovic, Santon, Murillo, Telles, Melo, Guarin, Ljajic, Jovetic, Icardi.
All. Mancini.
CAGLIARI (4-3-3): Cragno; Pisacane, Benedetti, Krajnc, Murru; Deiola, Di Gennaro (dal 28' s.t. Farias), Tello (dal 49' s.t. Colombatto); Joao Pedro, Giannetti (dal 32' s.t. Melchiorri), Cerri.
Panchina: Colombo; Balzano, Barreca, Ceppitelli, Salamon; Fossati; Sau.
All. Rastelli.
ARBITRO: Russo di Nola.

Tutto facile per l’Inter negli ottavi di finale di Coppa Italia dove si sbarazza con un netto 3-0 del Cagliari con le reti di Palacio, Brozovic e Perisic.
Mancini, che ha vinto questa Coppa 10 volte (quattro da giocatore, sei da allenatore), applica il solito ampio turnover con Carrizo in porta, Montoya e Nagatomo esterni difensivi con D’Ambrosio e Juan Jesus centrali. A centrocampo si rivede Kondogbia che affianca Medel in mezzo al campo con Biabiany e Brozovic sulle fasce. In avanti fiducia a Palacio e al giovane Manaj.
La partita è subito piacevole. All’occasione di Benedetti per il Cagliari, risponde Palacio di testa (bravo Cragno a dire di no).
Al 24esimo però i nerazzurri passano in vantaggio. Su gli sviluppi di una punizione Juan Jesus dalla sinistra mette al centro, Manaj sfiora soltanto, Palacio invece non perdona e porta in vantaggio i suoi.

La reazione dei sardi arriva con Giannetti al 32esimo che impegna seriamente Carrizo.

EUROPA LEAGUE, OCCHIO ALLE INSIDIE (ma è un buon sorteggio...)

Il fascino della Champions League è tutta un’altra cosa. Ma anche questa Europa League tutto sommato rimane una manifestazione col suo fascino e il suo interesse. E col sorteggio sei sedicesimi oggi a Nyon si inizia a fare sul serio. Dopo il sorteggio durissimo della Champions League c’era attesa per scoprire le avversarie delle italiane di Europa League. E in fin dei conti non è andata male per le nostre rappresentanti, considerando che poteva anche andare peggio. L’urna ha decretato che la Fiorentina di Sousa sfiderà il Tottenham, alla Lazio è toccato il Galatasaray mentre il Napoli se la vedrà col Villarreal.

Accontentato dunque Paulo Sousa. Il tecnico della Fiorentina dopo il passaggio del turno conquistato col Belenenses si era augurato una trasferta in Inghilterra. Detto, fatto. I viola se la vedranno con il Tottenham come nella passata stagione quando eliminarono proprio gli Spurs dalla competizione con un 1-1 a Londra e un 2-0 a Firenze. Non un avversario semplice, certo, ma una bella sfida di tecnica e qualità.

lunedì 14 dicembre 2015

JUVE-BAYERN, ROMA-REAL: MISSION IMPOSSIBLE CHAMPIONS LEAGUE

Roma-Real Madrid e soprattutto Juventus-Bayern Monaco. È amarissimo per le italiane il sorteggio degli ottavi di finale di Champions League che si è tenuto oggi a Nyon.
Evitato lo spauracchio Barcellona, Juve e Roma hanno pescato il peggio possibile sulla piazza. Bayern Monaco e Real Madrid, infatti, sono due delle tre avversarie che tutti avrebbero voluto evitare. Invece, il destino ha voluto regalarci questo doppio incrocio terribile.
Per i bianconeri è la rivincita dei quarti di finale della Champions 2013, quando in panchina, per i bianconeri, c'era Conte e il Bayern si avviava al Triplete con Heynckes (e i gol di Mandzukic). O, se preferite, è la rivincita tra Allegri e Guardiola, che si sfidarono ai quarti nel 2012 in Milan-Barcellona e andò meglio a Pep che vinse 3-1 al Camp Nou e fece fuori i rossoneri. Il Bayern sta dominando la Bundesliga, come ormai accade regolarmente, e ha vinto il proprio gruppo vincendo 5 partite e perdendo solo con l'Arsenal all'Emirates. Il ruolino di marcia dei bavaresi, poi, è di quelli da far paura: 11 volte su 12 agli ottavi di Champions (dal 2003-2004), eliminato solo tre volte, di cui due da italiane (Milan e Inter).

EURO 2016. ITALIA, GIRONE COMPLICATO CON BELGIO, SVEZIA E IRLANDA

Si sono svolti sabato pomeriggio in Francia i sorteggi dei gironi della fase finale degli Europei 2016 che si svolgeranno dal 10 giugno al 10 luglio prossimo in terra transalpina.
Ovviamente i riflettori del popolo italico erano tutti puntati sull’Italia. La Nazionale azzurra, che, lo ricordiamo, quattro anni fa arrivò fino alla finale dove fu sonoramente battuta dalla Spagna, era, inserita in seconda fascia e rischiava di ritrovarsi in un girone di ferro.
Alla fine non ci è capitato un girone di ferro ma comunque non ci è andata troppo bene. Gli azzurri guidati da Conte infatti hanno pescato Belgio, Svezia e Irlanda. Dunque sfideremo i numeri uno del ranking Fifa che ci hanno battuti in amichevole poche settimane fa, ritroveremo Ibrahimovic che fece fuori il Trap (con gol di tacco e il successivo biscotto in salsa scandinava) nel 2004 e la cenerentola Irlanda che si è qualificata chiudendo terza nel proprio girone nelle qualificazioni dietro Germania e Polonia e battendo la Bosnia di Pjanic e Dzeko ai playoff.
Tutto sommato direi che abbiamo le nostre chance di superare il turno. Il Belgio parte leggermente favorito ma passano comunque in due (più le due migliori terze) e dunque arrivare agli ottavi è tutt’altro che proibitivo.

domenica 13 dicembre 2015

CHE PIACCIA O NO, LA CAPOLISTA SIAMO ANCORA NOI

Che piaccia oppure no, per un’altra settimana la vetta della classifica sarà colorata di nerazzurro. Che piaccia oppure no, ancora una volta abbiamo dimostrato di non essere lassù per puro caso. Che piaccia oppure no, stiamo diventando sempre più protagonisti in questa stagione. Che piaccia oppure no, ogni settimana Mancini cambia formazione ma il risultato è quasi sempre lo stesso. Che piaccia oppure no, finora stiamo avendo un ritmo da scudetto.

Mi rendo conto che per molti questa situazione non è per niente piacevole. E lo dimostra il fatto che secondo la Federfarma nelle ultime settimane ci sia stato un notevole incremento nella vendita di Maalox e Buscopan. È davvero complicato fare una recriminazione ed essere prontamente smentiti. “L’Inter sa vincere solo 1-0” ed ecco che i nerazzurri piazzano un poker. “Il Napoli prenderà a pallate questa Inter” e nell’ultima mezzora i partenopei si sono cagati addosso. “Icardi non segna” e Maurito piazza una doppietta. “Questa squadra non ha gioco” e la squadra di Mancini sfodera una prestazione eccezionale. Potrei andare all’infinito perché ogni giorno c’è qualcuno che si sente autorizzato a dire la sua e a sproloquiare sull’Inter.

sabato 12 dicembre 2015

INTER, POKER E TENTATIVO DI FUGA

Serie A 2015-2016 – 16^ Giornata
UDINESE - INTER 0 - 4
23’ ICARDI – 31’ JOVETIC -83’ ICARDI – 87’ BROZOVIC

UDINESE (3-5-2): Karnezis; Wague, Domizzi, Piris; Widmer, Iturra (dal 25' s.t. Perica), Lodi, Fernandes (dall'11' s.t. Marquinho), Edenilson; Thereau, Di Natale (dal 34' s.t. Aguirre).
A Disposizione: Meret, Insua, Guilherme, Pasquale, Camigliano, Kone, Coppolaro, Adnan, Evangelista.
All. Colantuono
INTER (4-2-3-1): Handanovic; Montoya, Miranda, Murillo, Telles; Guarin, Melo; Ljajic (dal 37' s.t. Juan Jesus), Jovetic (dal 16' s.t. Brozovic), Perisic; Icardi (dal 45' s.t. Manaj).
A Disposizione: Carrizo, Berni, Dodò, Kondogbia, Palacio, Biabiany, Medel, Gnoukouri, Nagatomo.
All. Mancini
ARBITRO: Massa di Imperia

L’Inter è molto brava ad ottimizzare e ad ottenere il massimo risultato col minimo sforzo, ovvero vincere 1-0. Ma quando vuole l’Inter sa segnare anche più di un gol. E lo ha dimostrato stasera rifilando un bel poker all’Udinese che le permette di andarsene in fuga almeno fino a domani pomeriggio quando le quattro inseguitrici si sfideranno tra loro.
Mancini ci sorprende ancora una volta e si presenta con un’Inter super offensiva che prevede Perisic, Ljajic, Jovetic e Icardi. Ma la novità più ghiotta arriva in difesa dove il Mancio scarta il cellophane che avvolge Montoya e decide di spedirlo in campo dal primo minuto.

La prima occasione è per l’Inter dopo sette minuti. Ljajic serve Perisic che pesca Jovetic a centro area: destro a botta sicura del montenegrino, ma Karnezis compie un miracolo. Nella prima parte di gara però meglio i friuliani che creano occasioni da rete con Thereau e Di Natale.

TRE PUNTI PER LA VETTA E... PER PEPPINO!!!

Riconquistata una settimana fa la testa della classifica, adesso bisogna mantenerla almeno fino a Natale (poi all’anno nuovo si vedrà). Purtroppo un calendario non troppo benevolo ci mette di fronte prima della sosta l’Udinese in trasferta e la Lazio in casa.
Andiamo per gradi e pensiamo innanzitutto alla trasferta di Udine di questa sera. Una partita che non è mai stata semplice per i colori nerazzurri (anche se bisogna ammettere che l’Udinese attuale ha poco a che vedere con l’Udinese di qualche anno fa).
Sebbene (statistica che non sapevo e che, personalmente, mi ha colto di sorpresa) i friuliani abbiano vinto solo due degli ultimi dodici confronti giocati in casa (sei successi nerazzurri, compresi gli ultimi due confronti, e quattro pareggi). Volendo estendere la cosa a tutti i 42 precedenti, il bilancio è ancora favorevole ai nostri colori con 17 vittorie, 14 pareggi e solo 11 sconfitte. Il bilancio diventa nettamente negativo solo nel mese di dicembre con 3 vittorie friuliane e solo un trionfo nerazzurro. Quest’ultimo è arrivato il 13 dicembre di 17 anni fa (decisivo Ronaldo, l’originale, a tre minuti dalla fine). Chissà che non sia di buon auspicio.

venerdì 11 dicembre 2015

Palla Al Centro. NAPOLI-ROMA, JUVE-FIORENTINA: E’ TEMPO DI ESAMI

 PALLA AL CENTRO – Discussioni e commenti aspettando il fischio d’inizio 
Tempo di esami in Serie A con Napoli-Roma e Juventus-Fiorentina che serviranno per testare le ambizioni delle quattro squadre che inseguono la capolista Inter (impegnata a Udine). 
In Inghilterra scontro Mourinho-Ranieri con la capolista Leicester City che fa visita al Chelsea. Leverkusen-Monchengladbach in Germania e Psg-Lione in Francia completano il quadro dei match da seguire.


 SERIE A (Italia) – 16^ Giornata 
Sabato 12 Dicembre ore 15
GENOA-BOLOGNA

Sabato 12 Dicembre ore 18
PALERMO-FROSINONE
SASSUOLO-TORINO


giovedì 10 dicembre 2015

RIEPILOGANDO LA CHAMPIONS LEAGUE (qualificate ed eliminate dopo la fase a gironi)

Tre spagnole, tre inglesi, due tedesche, due italiane, una francese, una olandese, una belga, una portoghese, un’ucraina e una russa. Sedici formazioni, 10 nazioni rappresentate. Non so se sia un record ma di sicuro tanta varietà non capita di vederla così spesso. Tante conferme, qualche eliminazione a sorpresa (Manchester United), un paio di sorprese (Gent su tutte). Come sempre i gironi di Champions League offrono sempre qualche sorpresa inaspettata, sia in positivo che in negativo. Personalmente non mi aspettavo che Wolfsburg e Psv mettessero in riga il Manchester United o che il Gent avesse la meglio su Valencia e Lione. Se vogliamo anche la qualificazione della Dinamo Kiev ai danni del Porto è a suo modo una sorpresa. Complimenti all’Arsenal che c’entra la qualificazione agli ottavi per la sedicesima volta. E complimenti anche all’esordiente Astana che, come pronostico, viene eliminata ma che porta a casa quattro punti (in casa è riuscita a rimanere imbattuta). Per intenderci, tra le squadre arrivate ultime solo Monchengladbach e Bate Borisov hanno fatto meglio dei kazaki.

mercoledì 9 dicembre 2015

APPUNTI SPARSI DI CHAMPIONS LEAGUE

Juventus e Roma sono agli ottavi. Questa è la notizia più importante per il calcio italiano al di là delle proprie simpatie calcistiche (i non-juventini avrebbero gioito più per una non qualificazione dei bianconeri).

I bianconeri alla fine sono finiti secondi nel proprio girone, superati dal Manchester City battuto sia in casa che in trasferta. Pesa sul bilancio il doppio pareggio col Monchengladbach e soprattutto la leggerezza con cui gli uomini di Allegri hanno affrontato ieri sera il Siviglia. Errore imperdonabile.

Alla fine la Roma ce l’ha fatta. Per il rotto della cuffia i giallorossi approdano agli ottavi. Nonostante non sia riuscita a battere il Bate Borisov, nonostante i sei gol presi contro il Barcellona, nonostante prestazioni tutt’altro che entusiasmanti.

sabato 5 dicembre 2015

CI PENSA LJAJIC. L’INTER SI RIPRENDE LA VETTA (nonostante l’arbitro…)

Serie A 2015-2016 – 15^ Giornata
INTER - GENOA 1 - 0
59’ LJAJIC

INTER (4-2-3-1): Handanovic; D'Ambrosio, Miranda, Murillo, Telles; Melo (dal 1' s.t. Brozovic), Medel; Biabiany, Palacio (dal 45' s.t. Guarin), Ljajic; Jovetic (dal 29' s.t. Perisic).
A Disposizione: Carrizo, Berni, Dodò, Ranocchia, Montoya, Juan Jesus, Gnoukouri, Icardi, Manaj.
All. Mancini.
GENOA (3-4-3): Perin; Izzo (dal 34' s.t. Cissokho), Burdisso, Ansaldi; Diogo Figueiras (dal 29' s.t. Pandev), Rincon, Tino Costa, Laxalt; Lazovic (dal 15' s.t. Capel), Gakpé, Perotti.
A Disposizione: Lamanna, Ujkani, De Maio, Ricozzi, Ghiglione, Ntcham.
All. Gasperini.
ARBITRO: Giacomelli di Trieste.

Un altro 1-0, questa volta firmato da Ljajic, permette all’Inter di riportarsi in vetta alla classifica dopo una gara giocata in modo spettacolare e nonostante un arbitraggio da censura (i miei timori della vigilia erano più che fondati…).
Mancini si presenta con un 4-2-3-1 con D’Ambrosio, Miranda, Murillo e Telles in difesa, Melo e Medel a fare da diga a centrocampo e Biabiany, Jovetic e Ljajic dietro l’unica punta che è Palacio.
I nerazzurri partono fortissimi e dopo pochissimi minuti hanno una ghiotta occasione con Palacio che si infila sulla destra e scarica sull’accorrente Felipe Melo che però in caduta spara alto sopra la traversa.

L’Inter è padrona assoluta del campo, il Genoa si rintana nella sua metà campo e non caccia mai il muso fuori. I rossoblu concedono poco, con Burdisso bravissimo nelle letture delle giocate offensive nerazzurre. A ravvivare il match ci pensa Giacomelli che, come nei miei timori della vigilia, arbitra a senso unico. Prima grazia Ansaldi che abbatte Jovetic lanciato a rete (era fallo da ultimo uomo, quindi espulsione sacrosanta), poi fa finta di non vedere un palese fallo di reazione di Tino Costa (anche qui espulsione sacrosanta).

INTER, SCORDARSI NAPOLI E RIPRENDERE IL CAMMINO

Non è forte chi non cade mai, ma chi cadendo trova la forza per rialzarsi. Ecco questa frase che più o meno conoscono tutti, si sposa perfettamente con la situazione dell’Inter.
Perdere ci sta. Anche se è una sconfitta immeritata e esci dal campo a testa alta. L’importante è rialzarsi, scrollarsi di dosso la polvere e riprendere il proprio cammino. Esattamente quello che dovrà fare l’Inter questa sera attesa da una sfida tutt’altro che proibitiva contro il Genoa. I rossoblu non attraversano un buon momento, sono reduci da una sola vittoria (peraltro rocambolesca) nelle ultime sei gare e soprattutto una settimana fa hanno perso in casa col Carpi. Insomma l’avversario è di quelli ideali per riprendere la propria corsa in campionato.
L’Inter vista nelle ultime due sfide fa ben sperare. Il lavoro di Mancini inizia a dare i suoi frutti e tanto contro il Frosinone quanto contro il ben più quotato Napoli abbia dimostrato di “essere squadra” e di poter ambire ad una stagione da protagonista (che non necessariamente vuol dire lottare per lo scudetto).

venerdì 4 dicembre 2015

Palla Al Centro. LAZIO-JUVE APRE IL LUNGO WEEKEND DI CALCIO

 PALLA AL CENTRODiscussioni e commenti aspettando il fischio d’inizio 
L’anticipo del venerdì tra Lazio e Juventus è il pezzo forte del primo weekend calcistico di dicembre che offre un Napoli capolista che va a Bologna, impegni casalinghi per Inter e Fiorentina e trasferta a Torino, sponda granata per la Roma.
In Serie B il match più interessante è Crotone-Cesena. Da seguire, tra le altre Wolgsburg-Borussia Dortmund in Germania e Valencia-Barcellona in Spagna. Impegno in trasferta per il Leicester di Ranieri che fa visita allo Swansea.


 SERIE A (Italia) – 15^ Giornata 

Venerdì 4 Dicembre ore 20.45

LAZIO-JUVENTUS
Nei 71 precedenti tra Lazio e Juventus, si ravvisa una tendenza favorevole alla Vecchia Signora, che ha vinto in 29 occasioni, ottenendo 18 pareggi. Nelle restanti 24 partite, infine, è stata la squadra di casa a conquistare l’intera posta. La vittoria più spettacolare della Lazio risale al campionato 1934-35, quando i padroni di casa si imposero per 5-3; la sconfitta più pesante per la squadra attualmente allenata da Pioli è datata 1948-49, quando il confronto si concluse con un perentorio 0-4 in favore dei bianconeri. L’ultima vittoria interna della Lazio è avvenuta nella stagione 2003-04, per 2-0, grazie alle reti di Corradi e Fiore.

Sabato 5 Dicembre ore 15
TORINO-ROMA
70 i precedenti tra Torino e Roma in Serie A con un bilancio in netto favore ai padroni di casa: 31 vittorie per i granata contro le 13 vittorie conquistate dagli ospiti, mentre le due compagini hanno pareggiato in 26 occasioni.

giovedì 3 dicembre 2015

UNA COPPA CHE NON INTERESSA A NESSUNO...

Torno a casa da lavoro, doccia, vestiti comodi e poi mi metto sul divano a fare zapping col telecomando aspettando che sia pronta la cena. Telegiornale… game show del preserale… un film sulla tivù a pagamento… Ed ecco che di colpo appare una partita. Deve essere una replica, forse di Serie B. O è la Lega Pro. Ma certo, questa settimana c’è la Coppa Italia, come ho fatto a non pensarci prima!!!
Tra martedì e stasera si gioca il quarto turno (anche se a me piace chiamarli “sedicesimi di finale”) della Coppa Nazionale e quella che stanno trasmettendo in questo momento è Carpi-Vicenza. Ok, l’ammetto, ero preso da altri pensieri. O forse, semplicemente, questa competizione non attira interesse. Tolti i tifosi direttamente interessati, non credo che agli altri interessi tanto della Coppa Italia. Quante persone hanno seguito Milan-Crotone l’altra sera? Azzarderei a dire che nemmeno tutti i tifosi rossoneri l’hanno guardata. Eppure è stata una partita divertente con i calabresi che hanno costretto i ben più quotati avversari ai supplementari e solo a fatica la formazione di Mihajlovic è riuscita ad avere la meglio.

mercoledì 2 dicembre 2015

ESAME SUPERATO, PER LO SCUDETTO CI SIAMO ANCHE NOI

Come sarebbe finita senza quel gol di Higuain dopo un minuto? E come sarebbe finita senza quell’espulsione di Nagatomo? Ovviamente sono domande a cui non potremo mai dare una risposta.
C’è però una domanda che ci stiamo facendo nelle ultime settimane a cui possiamo finalmente rispondere: Siamo da scudetto? E la risposta è: Sì, siamo da scudetto.
Alla vigilia avevo definito la sfida col Napoli come un esame di maturità. I partenopei sono una grande squadra, hanno dimostrato di essere seriamente accreditati per il titolo e in questo momento sono la formazione più in forma del campionato. Per misurare le nostre potenzialità non poteva esserci avversario migliore.
Sfortunatamente abbiamo subito quel gol dopo un giro e mezzo di lancette e questo episodio ha condizionato la gara. La prodezza di Higuain ha messo subito in discesa la gara dei padroni di casa e ha costretto l’Inter a rincorrere. Il primo segnale positivo è che l’Inter non ha perso la testa, giocando un buon primo tempo e non prendendo particolari rischi. Purtroppo, cosa ormai arcinota, più stiamo in alto e più diamo “fastidio” e allora Orsato ha pensato bene di sventolare due cartellini gialli a Nagatomo spedendo sotto la doccia il giapponese con largo anticipo.

domenica 29 novembre 2015

IL NOSTRO ESAME DI MATURITA’

Nelle 69 partite giocate in precedenza, l’Inter non vanta una buona tradizione al San Paolo: i padroni di casa infatti hanno vinto 34 volte, ottenendo un punto in altre 18 occasioni (compreso l’ultimo precedente che risale allo scorso marzo). I nerazzurri, invece, hanno ottenuto la massima posta in palio per 17 volte, ma nel passato più recente hanno faticato molto in Campania, dato che l’ultima vittoria risale addirittura alla stagione 1997/98, quando un gol di Galante e un’autorete di Turrini permisero alla squadra di Simoni di superare gli azzurri.

sabato 28 novembre 2015

Palla Al Centro. INTER, VEDI NAPOLI E POI…

PALLA AL CENTRO – Discussioni e commenti aspettando il fischio d’inizio (versione extra-light 

 SERIE A (Italia) – 14^ Giornata 

TORINO BOLOGNA

MILAN-SAMPDORIA

CHIEVO-UDINESE

FROSINONE-VERONA

GENOA-CARPI

ROMA-ATALANTA

EMPOLI-LAZIO

PALERMO-JUVENTUS

SASSUOLO-FIORENTINA

NAPOLI-INTER

 

venerdì 27 novembre 2015

SARRI-GARCIA, IL TEMPOREGGIATORE E IL RISOLUTORE


Che la mole di lavoro di Maurizio Sarri abbia oltrepassato i limiti del normale è evidente, per il modo in cui è riuscito a cambiare volto alla squadra nell’arco di brevissimo tempo, per aver stravolto in positivo il reparto difensivo e per tutte le altre motivazioni che conosciamo e che sono sotto gli occhi di tutti. C’è però un qualcosa che va oltre le faccende calcistiche e che rende il tecnico del Napoli molto più furbo di alcuni suoi colleghi. La questione riguarda il fatto di aver scovato il punto di equilibrio nelle relazioni diplomatiche. Queste vengono a mancare nei rapporti con i propri ragazzi – parole sempre schiette e dirette, connotato fondamentale del passaporto della genuinità – per poi tornare in auge davanti alle telecamere una volta sentito il fischio finale. Non è una circostanza negativa, si tratta solamente di saper giocare – o in questo caso sarebbe meglio dire allenare – anche fuori dal campo.

giovedì 26 novembre 2015

LO SPETTACOLO SIETE VOI

Sì, proprio voi. Voi che ad ogni vittoria dell'Inter vi affrettate ad aggiungere postille ed asterischi ogni volta più fantasiosi. Perché l'Inter ha vinto, ma ha vinto uno a zero. Perché l'Inter ha vinto, ma è brutta e fortunata. Perché l'Inter ha battuto il Frosinone per 4 a 0, ma dov'è lo spettacolo? Il fischio dell'arbitro non era ancora scemato che già le discussioni televisive proliferavano in una direzione ben precisa. Prendere atto di una classifica instillando dei dubbi sulla sua autenticità. In fondo, lo comprendiamo. Se ci avessero detto che l'Inter quest'anno, nonostante la chiara rivoluzione in atto, sarebbe partita così bene e a fine novembre si sarebbe accomodata sola in cima alla classifica, avremmo liquidato l'interlocutore di turno con una risata cortese ma canzonatoria. Non ci credevamo noi, possiamo capire che stentiate a farlo voi.

martedì 24 novembre 2015

ROMA, CHE FIGURACCIA: "SEI" INGUARDABILE!!!

Champions League 2015-2016 – Girone E. Quinta Giornata
BARCELLONA-ROMA 6-1
15’ Suarez – 18’ Messi – 44’ Suarez – 56’ Piquè – 60’ Messi - 77’ Adriano – 91’ Dzeko
BARCELLONA (4-3-3) Ter Stegen; Dani Alves, Piquè (dall'11' s.t. Bartra), Vermailen, Jordi Alba; Rakitic, Busquets (dzl 1' s.t. Samper), Sergi Roberto (dal 19' Adriano); Messi, Suarez, Neymar. (Bravo, Iniesta, Bartra, El Haddadi, Mathieu) All. Luis Enrique
ROMA (4-4-1-1) Szczesny; Maicon, Manolas, Rudiger, Digne; Florenzi (dal 13' s.t. Vainquer), Keita, Nainggolan (dal 1' s.t. Iturbe), Iago Falque; Pjanic (dal 30' s.t. Uçan); Dzeko. (De Sanctis, Castan, Iturbe, De Rossi, Torosidis). All. Garcia
ARBITRO Cakir (Tur)

La Roma ci ricasca. Non è un 7-1, ma poco ci manca. Dopo Manchester United (nell’aprile del 2007) e Bayern Monaco (la scorsa stagione), la Roma incassa un'altra umiliazione in Champions League, perdendo 6-1 con il Barcellona al Camp Nou. Tre gol per tempo, doppietta di Suarez, doppietta di Messi, Adriano e Pique. All'appello manca solo Neymar, che sbaglia anche un rigore.

Poco più che un allenamento. Questo è stato Barcellona-Roma in una serata che teoricamente avrebbe potuto promuovere aritmeticamente agli ottavi di finale i giallorossi in caso di vittoria, grazie al pareggio del Bayer Leverkusen sul campo del Bate Borisov.

SOR CLAUDIO STUPISCE ANCORA: IL SUO LEICESTER E' PRIMO IN INGHILTERRA

E’ stato un sabato speciale per il Leicester City. Battendo il Newcastle per 3-0 in trasferta (e complice le sconfitte delle due capoliste Arsenal e Manchester City) si è issato al primo posto, a 28 punti, lasciandosi dietro il Manchester United a un punto e Manchester City e Arsenal a due.
Quasi una cenerentola il Leicester City, squadra dal palmares vicino allo zero che solo sette anni fa militava nel terzo livello del calcio inglese.
In panchina c’è una nostra vecchia conoscenza, Claudio Ranieri. Che si sta prendendo una serie di rivincite. Innanzitutto col suo vecchio nemico Mourinho che l’aveva sbertucciato assai ai tempi dell’Inter. Con la federcalcio greca che l’aveva liquidato l’anno scorso dopo poche partito. E più in generale con tutti coloro (e sono tanti, specie negli italici confini) che gli avevano dato del bollito. Calcio semplice, ma redditizio il suo: il Leicester, oltre aver perso un solo match con l’Arsenal, segna più di tutti.

lunedì 23 novembre 2015

COME È DIFFICILE RIMANERE CON I PIEDI PER TERRA…

E adesso come la mettiamo? Adesso cosa si dovranno inventare per denigrare i nostri successi? A cosa potranno appigliarsi? Al fatto che il Frosinone era pur sempre una squadretta appena promossa in Serie A? (la stessa squadretta che a Torino ha fermato sul pari i campioni d’Italia…) Al fatto che non giochiamo un calcio champagne? (pazienza, niente bollicine…) Al fatto che siamo stati fortunati? (Ma quando mai…).
Stavolta è davvero dura trovare un motivo valido per argomentare contro l’Inter. Al limite potranno appigliarsi ad un “settimana prossima contro il Napoli vedremo di che pasta sono fatti” che lascia pur sempre il tempo che trova. Perché, non scordiamolo, il nostro obiettivo rimane pur sempre la qualificazione alla prossima Champions League. E 1) sotto questo punto di vista viaggiamo a gonfie vele; 2) perdere a Napoli può anche starci.

Ciò non vuol dire che snobbiamo il primo posto o lottare per il titolo ci farebbe schifo. Semplicemente guardiamo verso altri obiettivi, più alla nostra portata. Se poi a primavera fossimo ancora lì se ne può riparlare. Ma per il momento non vogliamo fare voli pindarici o lanciarci in eccessi di ottimismo.

domenica 22 novembre 2015

INTER, UN POKER DA TRENTA E LODE CHE VALE LA VETTA

Serie A 2015-2016 – 13^ Giornata
INTER - FROSINONE 4 - 0
29’ BIABIANY – 53’ ICARDI – 87’ MURILLO – 92’ BROZOVIC

INTER (4-2-3-1): Handanovic; Nagatomo (dal 15' s.t. Ranocchia), Miranda, Murillo, Telles; Melo, Kondogbia; Biabiany (dal 41' s.t. Perisic), Jovetic, Ljajic; Icardi (dal 43' s.t. Brozovic).
A Disposizione: Carrizo, Berni, Jesus, Palacio, Guarin, Montoya, Medel, Gnoukouri, D'Ambrosio.
All. Mancini.
FROSINONE (4-4-2): Leali; Rosi, Diakité, Blanchard, Crivello; Paganini (dal 38' s.t. Carlini), Gori (dal 32' s.t. Gucher), Sammarco, Soddimo; Ciofani (dal 32' s.t. Longo), Castillo.
A Disposizione: Zappino, Gomis, Frara, Verde, M. Ciofani, Bertoncini.
All. Stellone.
ARBITRO: Guida di Torre Annunziata.

Visto che in molti criticavano l’Inter per le vittorie striminzite, quegli 1-0 che secondo gli esperti lasciavano il tempo che trovavano, la squadra di Mancini ha pensato bene di fare le cose in grande e contro il Frosinone ha portato a casa un netto 4-0 che, si spera, farà tutti contenti.
Impossibile ipotizzare la formazione iniziale, scrivevo ieri. E infatti ancora una volta il Mancio cambia le carte in tavola presentandosi con un 4-2-3-1 che prevede Biabiany e Ljajic esterni offensivi con Jovetic dietro l’unica punta Icardi, in difesa Nagatomo e Telles sono gli esterni. Confermati Murillo e Miranda centrali difensivi e Felipe Melo e Kondogbia in mezzo al campo.

L’inizio è nerazzurro ma ben presto il Frosinone esce fuori e gioca ad armi pari con i padroni di casa. Grande occasione per gli ospiti dopo sette minuti. Cross dalla destra per Soddimo, che non ci pensa due volte: sinistro incrociato al volo, palla che sembra dentro. Ma Handanovic compie il miracolo, e mette in corner.

CERCANDO TRE PUNTI DA... CAPOLISTA

Mio fratello è figlio unico perché è convinto che Chinaglia non può passare al Frosinone
Non sapevo come iniziare questo articolo, allora ho preso in prestito le parole di una canzone di Rino Gaetano. Se non sbaglio la canzone è del 1976 e all’epoca il Frosinone giocava in Serie D (anche se, fonte Wikipedia, nella stagione 1976-77 sfiorò la promozione in C2). Da qui l’ipotesi che un grande campione come Chinaglia non potesse finire a giocare nel Frosinone.

Vabbè, chiusa parentesi. Torniamo ad argomenti che ci riguardano più da vicino, ovvero la sfida che questa sera vedrà di fronte l’Inter e il Frosinone (ecco, altrimenti che c’azzeccava la canzone di Rino Gaetano…). Sulla carta una sfida abbastanza agevole. Credo che delle quattro sfide di questo mese di novembre (Roma e Torino già affrontate e battute, Frosinone stasera e Napoli lunedì prossimo) questa di oggi sia quella teoricamente alla nostra portata. Certo, guai a sottovalutare gli avversari (il Frosinone è andato a strappare un punto allo Juventus Stadium ai Campioni d’Italia, non scordiamocelo), ma se ci facciamo intimorire da una neopromossa non credo che possiamo andare lontano.

sabato 21 novembre 2015

SPETTACOLO? NO, NOIA MORTALE (la delusione di Real-Barca e Juve-Milan)

Liga (Spagna) 2015-2016 – 13^ Giornata
REAL MADRID-BARCELLONA 0-4
10’ Suarez - 39’ Neymar - 53’ Iniesta - 73’ Suarez
REAL MADRID (4-3-3): Navas; Danilo, Varane, Sergio Ramos, Marcelo (58’ Carvajal); Modric, James Rodriguez (54’ Isco), Kroos; Cristano Ronaldo, Benzema, Bale. A disposizione: Casilla, Pepe, Kovacic, Casemiro, Jesé. Allenatore: Rafa Benitez
BARCELLONA (4-3-3): Bravo; Dani Alves, Piqué, Mascherano (27’ Mathieu), Jordi Alba; Rakitic (55’ Messi), Busquets, Sergi Roberto; Iniesta (76’ Munir), Suarez, Neymar. A disposizione: Ter Stegen, Adriano, Vermaelen, Sandro. Allenatore: Luis Enrique
Arbitro: David Fernandez Borbalan

Serie A 2015-2016 – 13^ Giornata
JUVENTUS-MILAN 1-0
65’ Dybala
JUVENTUS (4-3-1-2): Buffon; Lichtsteiner, Barzagli, Chiellini, Evra (dal 29' p.t. Alex Sandro); Sturaro, Marchisio, Pogba; Hernanes (dal 1' s.t. Bonucci); Dybala (dal 36' s.t. Morata), Mandzukic. (Neto, Rubinho, Rugani, Lemina, Cuadrado, Vitale, Zaza). All. Allegri.
MILAN (4-3-3): Donnarumma; Abate, Alex, Romagnoli, Antonelli; Kucka (dal 29' s.t. Luiz Adriano), Montolivo, Bonaventura; Cerci, Bacca, Niang (dal 39' s.t. Honda). (Abbiati, Livieri, De Sciglio, Mexes, Zapata, Calabria, Mauri, Nocerino, Poli, Suso). All. Mihajlovic.
ARBITRO: Mazzoleni di Bergamo

Un sabato che ti offre Real Madrid-Barcellona e Juventus-Milan sarebbe da cerchiare in rosso. Tanto più che le due partite non sono sovrapposte. Il Clasico spagnolo iniziava alle 18.15, la supersfida di Serie A alle 20.45. C’è addirittura il tempo tra una partita e l’altra di mangiare una pizza al volo. Cosa chiedere di più?
Immagino l’appassionato di calcio che alle 18 si è seduto sul divano ben intenzionato a spararsi questa doppia sfida di cartello. Spegnete la luce e chiudete i cellulari, non ci sono per nessuno. Questo spettacolo non me lo perderò per niente al mondo.