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domenica 29 aprile 2018

UNA PICCOLA INTER PERDE CONTRO UNA PICCOLA JUVE

Il tanto atteso derby d'italia è finito con la vittoria della Juve per 3-2, ecco il mio commento!
A sangue caldo non avrei potuto scrivere nulla, ma comunque non mi sento di sottrarmi (nel male). Non avevo le idee chiare, perchè sinceramente ho visto la partita da tifoso, e da tifoso sono rimasto ancor di più amareggiato.
A mente fredda invece dico che questa è stata la partita di calcio per eccellenza, una partita che racchiude tutti i sentimenti che un tifoso può avere, che sono: rabbia, felicità e delusione.

A prescindere chi o cosa, in tempi dove si verificano ancora atti di violenza, è giusto elogiare il pubblico di San Siro, è stato semplicemente sublime, tra incitazioni e sfottò sono stati esemplari, i grandi vincitori sono loro, diamo a Cesare quello che è di Cesare.

S-C-A-N-D-A-L-O-S-O (Orsato decide Inter-Juventus)

Serie A 2017-2018 – 35^ Giornata 
INTER - JUVENTUS 2 - 3
13' Douglas Costa - 52' ICARDI  - 65' Barzagli  (aut.) - 87' Cuadrado - 89' Higuain

INTER (4-2-3-1): Handanovic; Cancelo, Skriniar, Miranda, D’Ambrosio (dal 48’ s.t. Karamoh); Vecino, Brozovic; Candreva, Rafinha 8dal 35’ s.t. Borja Valero), Perisic; Icardi (al 39’ s.t. Santon). (Padelli, Berni, Lisandro, Ranocchia, Eder, Dalbert, Pinamonti). All. Spalletti.
JUVENTUS (4-3-3): Buffon; Cuadrado, Rugani, Barzagli, Alex Sandro; Khedira (dal 16’ s.t. Dybala), Pjanic (dal 35’ s.t. Bentancur), Matuidi; Douglas Costa, Higuain, Mandzukic (dal 21’ s.t. Bernardeschi). (Szczesny, Pinsoglio, Chiellini, Benatia, Marchisio, Howedes, Asamoah, Lichtsteiner). All. Allegri. 
ARBITRO: Orsato di Schio. 

Cosa c'è da commentare su una partita decisiva per scudetto e corsa Champions e che è stata palesemente falsata da decisioni arbitrali incomprensibili e ingiustificabili?
Espulsione di Vecino dopo 16 minuti per un fallo non certo violento (l'ammonizione iniziale ci stava), Pjanic già ammonito graziato in almeno tre occasioni (una delle quali era un fallo da espulsione diretta), Barzagli solo ammonito dopo un fallaccio su Icardi, Cuadrado già ammonito non punito per un fallo su Perisic. E mi fermo qui sperando di non aver dimenticato qualche altro episodio clamoroso.
Il resto passa in secondo piano. Passa in secondo piano una Juventus che era già passata in vantaggio dopo 12 minuti, passa in secondo piano un'Inter che ci mette il cuore e la ribalta in inferiorità numerica, passa in secondo piano una Juventus mai doma che in due minuti nel finale fa sua la partita.
Un vero peccato, perché con queste premesse, in 11 contro 11 e senza i danni dell'arbitro Orsato, avremmo sicuramente assistito ad una bellissima gara dove lo spettacolo e le emozioni non sarebbero di certo mancate. Ma... perché rischiare se puoi vincere facile?

martedì 24 aprile 2018

URAGANO LIVERPOOL, ALLA ROMA SERVE UN MIRACOLO

Champions League 2017-2018 – Semifinale d’Andata
LIVERPOOL-ROMA 5-2
35’ Salah – 45’ Salah – 56’ Mané – 61’ Firmino – 69’ Firmino – 81’ Dzeko – 85’ Perotti (rig.)

LIVERPOOL (4-3-3): Karius; Alexander-Arnold, Van Dijk, Lovren, Robertson; Oxlade-Chamberlain (dal 18' p.t. Wijnaldum), Henderson, Milner; Salah (dal 30' s.t. Ings), Firmino (dal 47' s.t. Klavan), Mané. (Mignolet, Clyne, Moreno, Solanke). All. Klopp.
ROMA (3-4-1-2): Alisson; Fazio, Manolas, Jesus (dal 22' s.t. Perotti); Florenzi, De Rossi (dal 22' s.t. Gonalons), Strootman, Kolarov; Ünder (dal 1' s.t. Schick), Nainggolan; Dzeko. (Skorupski, Peres, Pellegrini, El Shaarawy). All. Di Francesco.
ARBITRO: Brych (Ger).

Pesante sconfitta della Roma a Liverpool. I giallorossi rimediano cinque sberle (con l’ex Salah autentico mattatore della serata) e ringraziano il gol di Dzeko e il rigore realizzato da Perotti se fra una settimana hanno qualche possibilità (molto remota perché servirebbe un miracolo e i miracoli non sempre riescono) di centrare ancora la finale di Kiev.
L’avvio della Roma è incoraggiante. Per i primi 20 minuti la formazione di Di Francesco se la gioca alla pari con i padroni di casa. Ma col passare dei minuti salgono in cattedra Salah e Mané. Il senegalese ha una doppia opportunità ma non la sfrutta, l'egiziano chiama Alisson alla respinta. Al 35esimo arriva il vantaggio dei Reds. E’ Salah a realizzarlo con una perla eccezionale che si infila sotto l’incrocio dei pali alla destra di Alisson. La Roma va in tilt e allo scadere arriva il raddoppio ancora con Salah, finalizzatore di un contropiede perfetto che prende d'infilata la retroguardia giallorossa.

DUE POSTI PER 3 : CHI VA IN CHAMPIONS?

La classifica dice Roma, Lazio ed Inter. Saranno i Nerazzurri a rimanere fuori?
L'unica cosa certa che abbiamo fino a questo momento, sono 3 squadre che si contendono 2 posti, per un'importantissima qualificazione Champions, regalandoci spettacolo su spettacolo.
Che fossero soltanto queste 3 squadre a giocarsi la Champions, era chiaro e palese anche mesi fa, infatti lo avevo accennato nell'articolo "Dalla Testa alla Coda" ma non mi ero espresso in merito.
Per me in Champions andranno Lazio ed Inter.
Per molti questa può sembrare un'eventualità inverosimile, ma adesso vi spiego i miei perché.
Iniziamo dalla Lazio, tra le 3 è quella che esprime il gioco più bello, ma non è questo il fattore quanto il calendario. Eccetto il Crotone che sarà agguerritissimo, le altre sono tutte alla portata.

Se dovessero arrivare già qualificati all'ultima giornata non ci penserebbero un attimo a "scansarsi" contro i nerazzurri per "dispetto".

lunedì 23 aprile 2018

I BRIVIDI DI UN ATTIMO E LA CORSA ESTENUANTE VERSO LA CHAMPIONS

Ah, la mamma. Avrà mille pregi, ma ha anche questo vizio di sedersi sul divano mentre guardo la partita. Per carità, sta in silenzio e non disturba. Respira giusto perché non può farne a meno (eh eh eh). Al limite fa qualche domanda tipo “perché oggi non hanno la maglia nerazzurra?” (domanda simile fatta una settimana fa da mia moglie che dopo mezz’ora di Atalanta-Inter se n’è uscita con un “ma i nostri non sono quelli in maglia nerazzurra? Perché cavolo hanno indossato questa maglia bianca che poi uno si confonde?”).
Ma sul 2-0 mi guarda in faccia, mi vede più rilassato e inizia a parlare. Prima una frase, poi un’altra, finché inizia a chiacchierare. E ieri pomeriggio si è messa a raccontare il matrimonio a cui era stata la sera prima. Io, ovviamente, fingevo interesse e la seguivo poco. Quando il Chievo accorcia le distanze si ferma un attimo. 10-20 secondi (anche meno) di silenzio e poi riparte col suo racconto. È il recupero, cosa vuoi che succeda mai? 
Minuto 94 e 30 secondi, cross dalla sinistra, Tomovic si avventa sul pallone. Gelo totale. Il cuore si ferma per un attimo.

domenica 22 aprile 2018

GUIZZO KOULIBALY AL 90ESIMO. IL NAPOLI ESPUGNA LO STADIUM E TORNA A SOGNARE

Serie A 2017-2018 – 34^ Giornata
JUVENTUS-NAPOLI 0-1
90’ Koulibaly

JUVENTUS (4-3-3): Buffon; Howedes, Benatia, Chiellini (dall'11' p.t. Lichtsteiner), Asamoah; Khedira, Pjanic, Matuidi; D. Costa (dal 26' s.t. Mandzukic), Higuain, Dybala (dal 1' s.t. Cuadrado). (Szczesny, Pinsoglio, Barzagli, Rugani, Alex Sandro, Bentancur, Bernardeschi). All. Allegri.
NAPOLI (4-3-3): Reina; Hysaj, Albiol, Koulibaly, Mario Rui; Allan (dal 35' s.t. Rog), Jorginho, Hamsik (dal 22' s.t. Zielinski); Callejon, Mertens (dal 16' s.t. Milik), Insigne. (Sepe, Rafael, Maggio, Tonelli, Milic, Chiriches, Diawara, Machach, Ounas). All. Sarri.
ARBITRO: Rocchi di Firenze.

Il Napoli domina in lungo e in largo la Juventus e ottiene all'Allianz Stadium una vittoria che potrebbe rivelarsi decisiva nella corsa scudetto. Alla squadra azzurra serviva un grande successo per sognare e alla fine è arrivato. Il gol pesantissimo che decide il match arriva al 90esimo con un colpo di testa prodigioso di Koulibaly su un corner battuto da Callejon.
Una vittoria che rende il vantaggio in classifica dei bianconeri esiguo: una sola lunghezza. Non il massimo considerando le trasferte in programma tra Milano sponda nerazzurra e Roma giallorossa. Il guizzo di Koulibaly, quindi, potrebbe seriamente spezzare un'egemonia lunga sei anni.

Una vittoria meritata arrivata dopo 90 minuti in cui il Napoli aveva giocato meglio, ma la Juventus era stata solida e granitica nel non farsi bucare.

ICARDI-PERISIC: TRE PUNTI COL BRIVIDO

Serie A 2017-2018 – 34^ Giornata
CHIEVO - INTER 1 - 2
50’ ICARDI – 61’ PERISIC - 90’ Stepinski

CHIEVO (4-4-2): Sorrentino; Cacciatore, Bani, Tomovic, Jaroszynski (dal 15' st Castro); Hetemaj, Rigoni, Radovanovic, Giaccherini (dal 22' st Birsa); Inglese, Pucciarelli (dal 38' st Stepinski).
A disp: Seculin, Confente, Dainelli, Gamberini, Cesar, Depaoli, Pellissier, Meggiorini, Bastien.
All: Maran.
INTER (4-2-3-1): Handanovic; Cancelo, Skriniar, Miranda, D'Ambrosio; Borja Valero (dal 32' st Vecino), Brozovic; Karamoh (dal 22' st Santon), Rafinha, Perisic (dal 44' st Candreva); Icardi.
A disp: Padelli, Berni, Lisandro, Ranocchia, Eder, Dalbert, Pinamonti.
All: Spalletti.
Arbitro: Valeri di Roma.

Se non si soffre non è Inter. Qualche brivido di troppo (soprattutto al 95esimo su un’azione in cui personalmente ho perso 5 anni di vita), ma alla fine l’Inter riesce a portare a casa i tre punti e a rimanere agganciata alle romane entrambe vittoriose (3-0 della Roma sulla Spal ieri, 4-0 della Lazio contro la Sampdoria oggi). Un gol di Icardi a inizio ripresa (decisivo il Var), raddoppio di Perisic dopo un'ora e il caos finale con la rete di Stepinski. Tre punti dovevano essere e tre punti sono stati. Tutto il resto è fuffa.
Spalletti conferma la formazione ipotizzata alla vigilia con Karamoh preferito a Candreva e Borja Valero al fianco di Brozovic.
Il primo tempo è di chiara marca clivense. Con Pucciarelli che colpisce il palo in avvio e il miglior Handanovic che respinge gli attacchi di Giaccherini, Cacciatore e ancora Pucciarelli.

sabato 21 aprile 2018

IL MILAN VEDE LE STREGHE: IL BENEVENTO FA FESTA A SAN SIRO

Serie A 2017-2018 – 34^ Giornata
MILAN-BENEVENTO 0-1
29’ Iemmello

MILAN (4-4-2): G. Donnarumma; Calabria, Bonucci, Zapata, Rodriguez; Borini (dal 4' s.t. Suso), Kessie, Biglia (dal 27' s.t. Locatelli), Bonaventura; Cutrone, André Silva (dal 16' s.t. Kalinic). (A. Donnarumma, Storari, Abate, Antonelli, Gomez, Musacchio, Mauri, Montolivo). All. Gattuso.
BENEVENTO (4-3-1-2): Puggioni; Sagna, Djmsiti, Tosca, Letizia; Cataldi, Sandro, Djuricic; Viola (dal 31' s.t. Parigini); Brignola (dal 23' s.t. Venuti), Iemmello (dal 16' s.t. Diabaté). (Brignoli, Sparandeo, Gyamfi, Billong, Rutjens, Del Pinto, Sanogo, Volpicelli, Coda). All. De Zerbi.
ARBITRO: Mariani di Aprilia.

Un girone fa il Benevento centrò contro il Milan il primo punto in Serie A della sua storia pareggiando una partita incredibile al 95esimo grazie ad un gol del suo portiere Brignoli. A distanza di un girone c’è ancora il Milan a fare la storia del Benevento. I sanniti infatti conquistano la prima vittoria in trasferta in Serie A proprio contro i rossoneri.

A San Siro finisce 1-0 per la squadra di De Zerbi, che passa grazie al gol di Iemmello al 29esimo e poi chiude in 10 per l'espulsione di Diabaté (doppia ammonizione) all'80esimo. I campani grazie a questi tre punti salgono a 17 e rinviano la matematica retrocessione in Serie B.

TRE PUNTI DA CONQUISTARE AD OGNI COSTO


Lo scrivevo anche nei giorni scorsi. Se vogliamo puntare alla qualificazione in Champions League e mantenere il passo delle due romane, il nostro obiettivo deve essere di vincerle tutte fino alla fine. Lo so, detto così, sembra facile e scontato e invece non lo è. Ma converrete con me che una squadra che punta ad arrivare nelle prime quattro in campionato e ad entrare nella massima competizione continentale non può certo preoccuparsi di una trasferta a Verona contro il Chievo (ed evitate le banale obiezione che il Napoli qui ha pareggiato 0-0). Ciò non vuol dire (e scusate se è un concetto che esprimo ad ogni pie sospinto) che bisogna prendere la gara sottogamba e pensare di avere già i tre punti in tasca. I tre punti bisognerà sudarseli e state pur certi che il Chievo venderà cara la pelle per strappare almeno un punticino ai nostri ragazzi (senza considerare che, per una strana alchimia, tutte le squadre danno il 400% quando giocano contro l’Inter).

venerdì 20 aprile 2018

Palla Al Centro. JUVENTUS-NAPOLI: SCONTRO FINALE PER IL TITOLO

 PALLA AL CENTRODiscussioni e commenti aspettando il fischio d’inizio 
Tutto pronto. E’ il weekend di Juventus-Napoli, è il weekend della sfida che può decidere il titolo in Serie A. Riflettori puntati all’Allianz Stadium, per 90 minuti che valgono una stagione. E come in tutte le grandi sfide, ne uscirà vivo soltanto uno (o forse no).
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 SERIE A (Italia) – 34^ Giornata 
E’ una Serie A incerta, ma gli occhi e l’attenzione di tutti per questo weekend sono rivolti alla supersfida tra Juventus e Napoli che potrà dirci molto (o forse tutto) sulle ambizioni tricolori delle due squadre. A contorno tante sfide interessanti come Lazio-Sampdoria o lo spareggio salvezza tra Udinese e Crotone.

Sabato 21 Aprile ore 15
SPAL-ROMA

Sabato 21 Aprile ore 18
SASSUOLO-FIORENTINA

Sabato 21 Aprile ore 20.45
MILAN-BENEVENTO

giovedì 19 aprile 2018

SERIE A, SARA’ UN FINALE DI STAGIONE TUTTO DA VIVERE

 CLASSE AAnalisi e commenti sul Campionato Italiano  
Quello che ci apprestiamo a vivere sarà un finale di stagione combattutissimo e tutto da seguire. Scordatevi la scorsa stagione quando a metà campionato si era già capito quali erano le squadre che sarebbero retrocesse e la lotta per la Champions League non aveva molto da dire. Questa volta i discorsi sono apertissimi e dalla lotta al titolo alla salvezza, passando per Champions League ed Europa League è tutto ancora da decidere e tutto può succedere.

Lotta per il titolo.
Domenica sera c’è lo scontro diretto. Una vittoria della Juve butterebbe il Napoli a meno 7, ma in realtà i punti sarebbero 8 da recuperare per via degli scontri diretti. Con quattro partite da giocare, insomma, i bianconeri metterebbero le mani sullo scudetto. Vero è che il calendario della Juve non è comodissimo: dopo il Napoli sfiderà l'Inter a San Siro, il Bologna in casa e successivamente la Roma all'Olimpico, prima di chiudere col Verona. Su cinque sfide, tre sono scontri diretti. Per il Napoli, quindi non sarebbe da buttar via nemmeno un pareggio allo Stadium: resterebbe a meno quattro, in realtà sarebbe a meno 5 per via degli scontri diretti. Ma le trasferte bianconere a Milano e Roma lasciano barlumi di speranza. Una vittoria allo Stadium, invece, riaprirebbe il campionato. Andrebbe a  meno 1 a quattro giornate dal termine e con un calendario più agevole.

mercoledì 18 aprile 2018

UNA CORSA PUNTO A PUNTO (e noi riusciremo a vincerle tutte?)

Stamattina facevo due conti. Così, giusto per cazzeggiare un po’. I due punti persi col Crotone in casa, i due punti del derby, i tre punti lasciati a Torino, i due punti persi a Bergamo. In totale nove punti. Dove saremmo potuti essere con nove punti in più? Ve lo dico io a +8 sulle romane, il che vuol dire che a cinque giornate dalla fine avremmo avuto mezza qualificazione alla Champions League praticamente in tasca.
E invece ci toccherà soffrire fino alla fine e la qualificazione in Champions League si giocherà punto a punto fino al 90esimo della 38esima giornata. E noi partiremo in situazione di leggero svantaggio visto che rispetto alle nostre avversarie abbiamo un punto in meno.

Ma siccome, da buon tifoso, bisogna sempre essere ottimisti, da buon tifoso ottimista vi dico semplicemente che da qui fino alla fine basterà vincerle tutte. Si è vero, partiamo da dietro e in genere chi parte da dietro deve sperare che quelle che stanno davanti frenino. 

martedì 17 aprile 2018

INTER, UN POKER DA CHAMPIONS

Serie A 2017-2018 – 33^ Giornata
INTER - CAGLIARI 4 - 0
3’ CANCELO – 49’ ICARDI – 60’ BROZOVIC – 90’ PERISIC

INTER (4-2-3-1): Handanovic; Cancelo, Skriniar, Miranda (dal 38' s.t. Ranocchia), D'Ambrosio; Gagliardini (dal 37' p.t. Borja Valero), Brozovic; Karamoh (dal 31' s.t. Candreva), Rafinha, Perisic; Icardi.
A Disposizione: Padelli, Berni, Lisandro Lopez, Santon, Dalbert, Vecino, Eder, Pinamonti.
All. Spalletti.
CAGLIARI (3-4-3): Cragno; Romagna, Andreolli, Castan; Padoin (dall'8' s.t. Lykogiannis), Ionita, Cossu (dal 28' s.t. Caligara), Miangue; Giannetti, Ceter, Sau (dal 5' s.t. Faragò).
A Disposizione: Rafael, Crosta, Pisacane, Ceppitelli, Kouadio, Tetteh, Han, Pavoletti.
All. Lopez.
ARBITRO: Pasqua di Tivoli.

Dopo tre turni di astinenza totale, l’Inter risolve con un poker la crisi da gol. Contro un Cagliari mai in partita ci pensano Cancelo, Icardi, Brozovic e Perisic a firmare il 4-0 finale. I sardi incassano e devono ringraziare un Karamoh sprecone se il bilancio finale non è ancora più pesante.
Dopo gli esperimenti di Bergamo Spalletti torna all’antico con Cancelo, Miranda, Skriniar e D’Ambrosio a formare il quartetto difensivo, Brozovic (al rientro dopo la squalifica) e Gagliardini in mezzo al campo e Karamoh (preferito ad un Candreva non in perfette condizioni), Rafinha e Perisic dietro l’unica punta Icardi.
Pronti via e dopo tre minuti l’Inter è già in vantaggio. Punizione dalla sinistra, Cancelo crossa in area, nessuno tocca il pallone e la sfera si deposita direttamente in porta. 1-0 per l’Inter.

lunedì 16 aprile 2018

L'INTER DEL FUTURO, IL MIO PENSIERO!

In un campionato tra alti e bassi l'Inter pianifica il futuro, De Vrij, Martinez e Asamoah. Saranno all'altezza?
Inizio però con il dire che queste 3 trattative ancora non sono ne ufficiali, ne sicure al 100%, o meglio, per quanto riguarda Lutaro Martinez non dovrebbero esserci più dubbi, hanno confermato tutti. Su gli altri due invece c'è ancora da aspettare.
Prima però di parlare di questi tre, vorrei esprimere il mio parere su altri 2 giocatori che già abbiamo, ma che dobbiamo ancora riscattare, Cancelo e Rafinha.

Sul portoghese non ho dubbi, devono per forza riscattarlo. Su di lui avevo molte aspettative, e, inizialmente mi aveva deluso tantissimo, adesso è già su un buon livello e devo dire che vedo grossi margini di miglioramento, quindi è da tenere a tutti i costi. Sono certo che potrebbe diventare un punto fermo dell'Inter del futuro.

domenica 15 aprile 2018

NON C'E' DUE SENZA TRE... L'INTER FA CILECCA ANCORA

Niente da fare. Dopo il pareggio nel derby e l’immeritata sconfitta contro il Torino, l’Inter deve registrare un altro passaggio a vuoto. Anche contro l’Atalanta l’Inter non riesce a sbloccarsi. A Bergamo ieri sera è finita 0-0. Terza partita consecutiva senza vittoria, terza partita senza riuscire a segnare (non succedeva dal febbraio 2012), terzo posto momentaneo sfumato.
Insomma il quadro generale non è dei migliori (per non dire peggio). E anche se stasera Roma e Lazio (in campo in questi minuti) dovessero pareggiare lasciando molto corta la classifica, l’Inter avrebbe comunque sprecato una grossa occasione per presentarsi in pole position nello sprint finale verso la Champions League.
È sicuramente stata un’Inter meno brillante del solito quella vista ieri sera. Se nel derby avrebbe meritato di più e se contro il Torino ha dominato per 90 minuti, ieri sera ha sofferto il primo tempo e in parte anche nella ripresa.

sabato 14 aprile 2018

TRE PUNTI PER RIMETTERSI A CORRERE (Dea Eupalla permettendo....)

Dopo i punti persi (a onor del vero immeritatamente, ma purtroppo nel calcio non c’è differenza tra merito e demerito quando si tratta di punti) contro Milan e Torino non possiamo più permetterci di fare passi falsi nella corsa verso la Champions League. E anzi dobbiamo subito rimetterci in carreggiata e ricominciare a mettere fieno in cascina perché le giornate passano e la resa dei conti è sempre più vicina.
La classifica molto corta (Roma 60 Lazio 60 Inter 59) e il fatto che domani sera si giochi il derby di Roma, fa sì che battendo stasera gli orobici rientreremmo almeno al quarto posto. Addirittura, in un moto di sconfinato ottimismo, potremmo domani sera ritrovarci terzi qualora le due formazioni capitoline chiudano in parità la stracittadina.
Ma, naturalmente, tutto passa dal fatto che innanzitutto tocca a noi vincere. Impresa per niente facile considerando che negli ultimi anni la sfida in terra bergamasca ha regalato più delusioni che soddisfazioni (solo due vittorie nelle ultime 10 sfide).

venerdì 13 aprile 2018

Palla Al Centro. IL DERBY DI ROMA (ma non solo) ACCENDE IL WEEKEND

 PALLA AL CENTRODiscussioni e commenti aspettando il fischio d’inizio 
Il Derby di Roma e la sfida tra Milan e Napoli sono il piatto forte del weekend in Serie A. Tottenham-Manchester City in Inghilterra, Psg-Monaco in Ligue 1, Barcellona-Valencia in Spagna e Schalke04-Borussia Dortmund in Germania le altre sfide da non perdere. Occhio a Benfica-Porto in Portogallo, Psv Eindhoven-Ajax in Olanda e Galatasaray-İstanbul Basaksehir in Turchia.
 Tutti i Risultati 
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 SERIE A (Italia) – 32^ Giornata 
Il derby di Roma e la sempre interessante Milan-Napoli sono le due sfide principali di questo turno che offre anche Juventus-Sampdoria (con i bianconeri che vorranno riscattare le delusioni europee tuffandosi in campionato) e Atalanta-Inter (occasione d’oro per gli uomini di Spalletti per rilanciarsi verso il terzo posto) per la corsa al titolo e all’Europa.

Sabato 14 Aprile ore 15
CAGLIARI-UDINESE

Sabato 14 Aprile ore 18
GENOA-CROTONE

CHIEVO-TORINO

ROMA, OSTACOLO REDS SULLA STRADA PER KIEV

SEMIFINALE DI CHAMPIONS LEAGUE 2017/2018
LIVERPOOL-ROMA (Andata: 24 aprile – Ritorno: 02 maggio)
BAYERN MONACO-REAL MADRID (Andata: 25 aprile – Ritorno: 01 maggio)

C’è il Liverpool sulla strada della Roma verso la finale di Champions League. E' questo l'esito del sorteggio effettuato a Nyon. La squadra di Di Francesco, unica italiana rimasta in corsa nelle Coppe europee, trova dunque gli inglesi di Klopp come ultimo ostacolo verso la finalissima di Kiev del 26 maggio. L'altra semifinale vedrà di fronte Bayern Monaco e Real Madrid.
La gara di andata si giocherà ad Anfield il 24 aprile mentre il ritorno andrà in scena all'Olimpico il 2 maggio. Il 25 aprile e il 1° maggio sono invece le date dell'altra semifinale con andata a Monaco e ritorno al Bernabeu.
Gli inglesi, che nei quarti di finale hanno eliminato il favorito Manchester City di Pep Guardiola, sono la squadra che ha segnato di più: 33 reti realizzate quest'anno in Champions. e sono anche l'unica ancora imbattuta. Un confronto affascinante, 34 anni dopo l'ultima sfida europea, quella finale dell'allora Coppa dei Campioni persa dai giallorossi ai rigori.

giovedì 12 aprile 2018

EURO-CHOC LAZIO: QUATTRO MINUTI DI BLACKOUT ED E’ FUORI

Europa League 2017-2018 – Ritorno dei Quarti di Finale
SALISBURGO-LAZIO 4-1
55’ Immobile – 57’ Dabbur – 72’ Haidara – 74’ Hwang – 76’ Lainer

SALISBURGO (4-3-3) Walke; Lainer, Ramalho, Caleta Car, Ulmer; Haidara, Schlager, Berisha; Yabo (dal 39' s.t. Minamino), Hwang (dal 34' s.t. Gulbrandsen), Dabbur. (Stankovic, Pongracic, Wolf, Farkas, Mwepu). All.: Rose.
LAZIO (3-5-2) Strakosha; Luiz Felipe, De Vrij, Radu; Basta (dal 15' s.t. Lukaku), Parolo, Leiva, Milinkovic (dal 24' s.t. Felipe Anderson5), Lulic; Luis Alberto, Immobile. (Guerrieri, Caceres, Murgia, Nani, Caicedo). All.: S.Inzaghi.
ARBITRO Skomina (Slovenia).

Clamoroso, incredibile, scioccante. La Lazio dice addio all'Europa League nel peggiore dei modi, buttando via tutto quello di buon che aveva fatto fino all'andata dei quarti. Dopo il 4-2 dell'Olimpico, la squadra di Inzaghi perde 4-1 col Salisburgo e dice clamorosamente addio all'Europa League. Primo tempo equilibrato, succede tutto nella ripresa. Immobile sblocca la gara al 55esimo, poi gli austriaci pareggiano i conti un minuto dopo con Dabbur e segnano tre reti in quattro minuti (Haidara al 72', Hwang al 74' e Lainer al 76'), ribaltando il risultato e volando in semifinale.
Un blackout folle, che ha fatto saltare il banco. Tutto nonostante un vantaggio che sembrava indirizzare la gara sui binari biancocelesti e che invece ha svegliato gli austriaci e affondato la baracca. Un calo mentale, fisico e tecnico, che arriva a sorpresa e ridimensiona le ambizioni di un gruppo che sembrava destinato a lottare fino alla fine in Europa e che invece ora deve fare i conti con un'eliminazione clamorosa e con i cugini che invece si godono la semifinale di Champions proprio prima del derby.

mercoledì 11 aprile 2018

E’ JUVENTUS DA LEGGENDA, MA VIENE BEFFATA AL 93ESIMO

Champions League 2017-2018 – Ritorno dei Quarti di Finale
REAL MADRID-JUVENTUS 1-3
2' Mandzukic - 37' Mandzukic – 51’ Matuidi – 97’ C. Ronaldo (rig.)

REAL MADRID (4-3-1-2): Keylor Navas; Carvajal, Varane, Vallejo, Marcelo; Modric (30'st Kovacic), Casemiro (1'st Lucas Vazquez), Kroos; Isco; Ronaldo, Bale (1'st Asensio). (Casilla, Benzema, Hernandez, Llorente) All. Zidane.
JUVENTUS (4-3-3): Buffon; De Sciglio (17'pt Lichtsteiner), Benatia, Chiellini, Alex Sandro; Khedira, Pjanic, Matuidi; Douglas Costa, Higuain (51'st Szczesny), Mandzukic. (Cuadrado, Marchisio, Asamoah, Rugani, Sturaro). All. Allegri.
ARBITRO: Oliver (Inghilterra)

Dura 90 minuti il sogno della Juventus di ribaltare il pesante 3-0 dell’andata e ripetere, a distanza di 24 ore, l’incredibile rimonta della Roma. Anzi, il sogno era diventato realtà con i bianconeri capaci di infilare tre gol e trascinare il Real Madrid fino ai supplementari.

Merito di Manduzkic che aveva portato in vantaggio i suoi dopo appena 2 minuti su cross perfetto di Khedira e che al minuto 37 aveva firmato il 2-0 (stavolta su assist di Lichsteiner) che incanalava la partita verso i binari giusti. Nella ripresa Matuidi aveva completato la rimonta approfittando di un errore grossolano di Keylor Navas. Nonostante il forcing finale dei padroni di casa il risultato non cambiava e la partita si avvia a vivere, come detto, i tempi supplementari.

martedì 10 aprile 2018

ROMA, NOTTE DA CAMPIONI: BARCA ELIMINATO, E’ IN SEMIFINALE !!!

Champions League 2017-2018 – Ritorno dei Quarti di Finale
 ROMA-BARCELLONA 3-0 
6' Dzeko - 58' De Rossi (rig.) - 83' Manolas

ROMA (3-4-1-2): Alisson; Manolas, Fazio, Juan Jesus; Florenzi, De Rossi, Strootman, Kolarov; Nainggolan (dal 32' s.t. El Shaarawy); Dzeko, Schick (dal 28' s.t. Under) (Skorupski, Bruno Peres, Gerson, Pellegrini, Gonalons). All. Di Francesco.
BARCELLONA (4-4-2): Ter Stegen; Semedo (dal 40' s.t. Dembele), Piqué, Umtiti, Jordi Alba; Sergi Roberto, Rakitic, Busquets (dal 40' s.t. Paco Alcacer), Iniesta (dal 36' s.t. André Gomes); Messi, Suarez (Cillessen, Vermaelen, Denis Suarez, Paulinho). All. Valverde.
ARBITRO: Turpin (Francia)

Una di quelle serate che ti fanno amare il calcio e danno un senso al fatto che sia una passione smodata. Barcellona-Roma era una sfida già segnata al momento del sorteggio. Troppo forti i catalani, troppa la differenza tecnica fra due squadre completamente all’opposto. Essere eliminati con onore (magari evitando risultati tennistici) era già un grande risultato per i giallorossi.
Per me, le possibilità che la Roma passi, sono pari a zero, l'importante è evitare una figuraccia. I giallorossi la loro personale Champions l'hanno vinta, io in primis non avrei scommesso un euro sul passaggio dei gironi con Chelsea e Atletico Madrid. Hanno superato anche gli ottavi, sono tra le prime 8 squadre europee.A questo punto della competizione non c'entra nulla la fortuna, una squadra per arrivare in semifinale deve essere forte e avere l'ambizione di vincerla, cosa che la Roma non ha.” affermava Battista.
E la partita dell’andata confermava tutto ciò. Roma battuta 4-1. Non era bastato lottare a testa alta, i blaugrana avevano imposto la propria supremazia.
E io scrivevo Finisce 4-1. Per un tempo la Roma ha sognato di poter arrivare all’Olimpico con il discorso qualificazione ancora aperto. Poi il Barcellona si è sciolto ipotecando di fatto la semifinale. Il 4-1 finale non lascia molto spazio alle speranze giallorosse, anche se poi nel ritorno i giallorossi hanno l’obbligo di provarci lo stesso. Sarà una mission impossible, ma il calcio spesso regala sorprese inaspettate. Lo stesso Barcellona un anno fa agli ottavi di Champions ribaltò un 4-0 rimediato contro il Psg. Ok, non è la stessa cosa. Ma…
Ma il calcio ci fa impazzire per questo. Perché non è una scienza esatta, perché regala risultati a sorpresa, perché qualche volta Davide supera Golia. Il popolo giallorosso ci credeva, ci credeva davvero. Recuperare tre gol a questo Barcellona era impossibile, ma a cosa serve tifare se poi non credi fino in fondo anche in quelle che sembrano missioni impossibili?
E la serata si mette subito bene per la Roma con Dzeko che segna l’1-0 dopo appena sei minuti. La montagna rimane ardua da scalare, ma un primo passo è stato fatto.
A metà ripresa Pique stende in area Dzeko. L’arbitro assegna rigore. Dal dischetto De Rossi si prende la responsabilità di calciare un pallone che a quel punto della partita pesa come un macigno. E il centrocampista giallorosso non fallisce. Roma avanti 2-0. Manca un gol per completare l’impresa. Il Barcellona è a metà del guado, indeciso se andare alla ricerca del gol che chiuderebbe il discorso qualificazione oppure difendere un risultato che lo vedrebbe ancora in semifinale.
Ma a otto minuti dalla fine succede il miracolo. Da calcio d’angolo la palla arriva a Manolas che di testa la indirizza lì dove Ter Stegen non può arrivare. E’ il gol della qualificazione. L’Olimpico esplode di gioia. Il tempo di un paio di brividi provocati da un Barcellona alla disperata ricerca del gol e poi la festa può iniziare. Roma in semifinale, non succedeva dal 1984, dalla famosa stagione in cui i giallorossi arrivarono fino alla finale poi persa contro il Liverpool (nota a margine: i Reds hanno a loro volta fatto un’impresa eliminando il Manchester City di Pep Guardiola).
Notte di sogni, di coppe e di campioni” canterebbe Venditti, giallorosso doc. Ed è stata una serata storica che rimarrà impressa per sempre nella mente dei tifosi di fede giallorossa. Un’impresa impossibile, che è diventata realtà grazie ad una prestazione superlativa da parte di tutta la squadra, dai grossi campioni come Dzeko ai meno celebrati come Juan Jesus. Un’impresa da eroi. Davanti alla quale non possiamo fare altro che toglierci il cappello e inchinarci.


Giù il cappello davanti a questa Roma. Ha creduto fino in fondo in un'impresa che alla vigilia sembrava impossibile. #RomaBarcellona #UCL
— CALCIOMANIA 90 (@EntiusDRC) 10 aprile 2018


lunedì 9 aprile 2018

LA FORTUNA AIUTA GLI AUDACI (e qualche volta chi non lo merita…)

Certe cose vanno viste e analizzate a sangue freddo. Dopo qualche ora, magari il giorno dopo. Ecco Torino-Inter è una di quelle cose che va analizzata con calma, perché non è solo una partita andata male, non è solo tre punti persi. E molto molto molto di più.

Prendete il gol del Torino. Dopo cinque occasioni d’oro per l’Inter dove Sirigu sembrava la reincarnazione di Jascin, i granata si affacciano dalle nostre parti. Belotti ha la palla tra i piedi, non sa a chi darla, impreca contro i compagni che non si smarcano, che non si propongono. Arriva Perisic da dietro, cerca di togliergli la palla e ci riesce. Solo che il suo tocco diventa un assist perfetto per De Silvestri che la dà a Ljajic, il quale la butta dentro. 1-0 per il Torino. E il risultato non cambia più nonostante l’Inter crei altre 4-5 occasioni nei successivi 54 minuti e colpisca anche un palo con Rafinha.

domenica 8 aprile 2018

INTER, OTTIMA PRESTAZIONE MA IL TORO LA BEFFA

Serie A 2017-2018 – 31^ Giornata
TORINO - INTER 1 - 0
36' Ljajic

TORINO: Sirigu; Nkoulou, Burdisso, Moretti; De Silvestri, Baselli (34' st Acquah), Obi (42' st Valdifiori), Ansaldi; Ljajic, Falque (27' st Edera), Belotti.
A disp. Ichazo, Milinkovic-Savic, Molinaro, Bonifazi, Berenguer, Barreca.
All. Mazzarri.
INTER: Handanovic; Cancelo, Skriniar, Miranda, D'Ambrosio (42' st Ranocchia); Gagliardini, Brozovic; Candreva (13' st Rafinha), Borja Valero (23' st Karamoh), Perisic; Icardi.
A disp. Padelli, Berni, Lisandro Lopez, Santon, Eder, Dalbert, Pinamonti.
All. Spalletti.
Arbitro: Tagliavento di Terni.

Non basta una buona prestazione, non bastano 5-6 occasioni clamorose, non bastano una traversa e un palo colpiti, non basta una netta superiorità per 90 minuti. L’Inter viene beffata dal Torino che al 35esimo del primo tempo segna il gol che decide il match con l’ex Ljajic. Dopo 24 anni il Torino batte l’Inter in casa, ma per i nerazzurri ci sono solo rimpianti. Tra mercoledì e oggi avrebbe meritato sei punti e invece se ne ritrova con appena uno. Un duro colpo nella corsa verso la Champions League che diventa sempre più complessa e complicata.
Spalletti decide di dare un turno di riposo a Rafinha schierando Borja Valero come trequartista. Confermato il resto della formazione con Brozovic e Gagliardini in mediana e Perisic e Candreva a completare il terzetto dietro bomber Icardi.

sabato 7 aprile 2018

UN ASSIST CHE NON POSSIAMO PROPRIO SPRECARE…

A volte capita che durante una partita un compagno ti offra un assist al bacio, uno di quei palloni che devi solo spingere in rete, magari a porta vuota. E quando ti danno un pallone così, che devi solo toccare e indirizzarlo verso lo specchio della porta, tu che fai? Ovvio, quasi sempre lo spedisci in rete, salvo qualche rara eccezione (ogni riferimento a Maurito Icardi non è puramente casuale).
Ecco, oggi pomeriggio la Fiorentina ci ha messo su un vassoio d’argento uno di quei palloni che sprecare è impossibile. I viola hanno battuto 2-0 la Roma all’Olimpico e dunque se vinciamo domani col Torino saliamo al terzo posto. Di conseguenza domani all’ora di pranzo è fondamentale portare a casa i tre punti e piazzarci davanti a tutti nella corsa alla Champions League. Anche perché già in settimana abbiamo sprecato un jolly non riuscendo a superare il Milan. Sprecare la seconda occasione consecutiva in quattro giorni sarebbe proprio da coglioni (scusate il francesismo).

Palla Al Centro. REAL-ATLETICO, CITY-UNITED: DERBYSSIMI !!!

 PALLA AL CENTRODiscussioni e commenti aspettando il fischio d’inizio 
Il derby di Manchester tra City e United e quello di Madrid tra Real e Atletico sono le due sfide più interessanti del weekend calcistico. In Serie A interessante Roma-Fiorentina e il derby della Lanterna, in Germania da seguire Lipsia-Bayer Leverkusen, in Francia occhio a Nizza-Rennes. E visto che si parlava di derby, interessante quello che va in scena in Calabria tra Cosenza e Catanzaro.
 Tutti i Risultati IN TEMPO REALE 
 per non perderti NESSUN GOL 

 SERIE A (Italia) – 31^ Giornata 
Turno molto spezzettato (10 sfide divise in 7 orari differenti tra oggi e domani) che inizia con la facile trasferta a Benevento della Juventus (che dovrà smaltire le delusioni europee), il Napoli invece ospita il Chievo domani pomeriggio. La Roma ospita la Fiorentina mentre Inter e Lazio se la vedranno in trasferta con Torino e Udinese. Da non perdere il derby della Lanterna che va in scena questa sera a Marassi.

Sabato 7 Aprile ore 15
BENEVENTO-JUVENTUS
Sfida inedita. All’andata finì 2-1 per i bianconeri.

Sabato 7 Aprile ore 18
SPAL-ATALANTA
Le due squadre si sono fino a ora scontrate in 15 gare nel campionato di Serie A. La SPAL ha totalizzato 8 vittorie in casa; l’Atalanta, invece, ha ottenuto soltanto 2 trionfi in campo ostile. I pareggi sono 5.

ROMA-FIORENTINA
I numeri degli scontri casalinghi contro la Fiorentina sorridono alla Roma. In 91 sfide sono solo 18 le sconfitte dei capitolini, 29 i pareggi e 44 le vittorie. Contro i viola, in Serie A, la Roma non perde dal 2012 quando una rete allo scadere di Andrea Lazzari permise alla Fiorentina di imporsi per 2-1 sui giallorossi.

venerdì 6 aprile 2018

QUANTO CONTA UNA BUONA PRESTAZIONE?

Questa è una domanda che mi sono posto alla luce della maratona di partite che ho visto, ovvero quella della Juventus, quella della Roma e il Derby.
Quello di cui si discute, quello che da conforto alle tifoserie di Juventus, Roma e Inter, è la buona prestazione fatta dalla propria squadra, cosa che oggi le accomuna. Ma per un tifoso che cosa conta di più? In quale circostanza, la buona prestazione ha un vero valore?
Chiaramente questo è un discorso più soggettivo che oggettivo, in quanto, ognuno ha le proprie opinioni ed esistono vari tipi di varianti, ma interessante sarebbe aprire un dibattito, capire i punti di vista.

Questa è la mia personalissima interpretazione:
In questo caso abbiamo 3 squadre, ognuna con un peso d'aspettativa differente:
Abbiamo la Juventus che avrebbe potuto giocarsela alla pari, l' Inter anche se di poco favorita (vedi la tanto attesa svolta Napoli-Inter) e la Roma spacciata del tutto.
Quelli che per me possono essere le unità di misura sono: la forza del avversario, il fattore campo e le ambizioni-aspettativa.

ECCO L’ITALIA CHE VINCE: LA LAZIO CALA IL POKER

Europa League 2017-2018 – Andata dei Quarti di Finale
LAZIO-SALISBURGO 4-2
8' Lulic - 30' Berisha (rig.) – 49’ Parolo – 71’ Minamino – 74’ F. Anderson – 76’ Immobile

LAZIO (3-5-1-1): Strakosha; Luiz Felipe, De Vrij, Radu; Basta (20' st Patric), Parolo, Levia, Milinkovic-Savic, Lulic; Luis Alberto (20' st F. Anderson), Immobile (40' st Caicedo). A disp.: Guerrieri, Bastos, Murgia, Nani. All. Inzaghi
SALISBURGO (4-3-1-2): Walke; Lainer, Ramalho, Caleta-Car, Ulmer; Haidara (37' st Wolf), Samassekou, Berisha; Schlager; Dabbur, Gulbrandsen (20' st Minamino). A disp.: Stankovic, Pongracic, Farkas, Leitgeb, Onguéné. All.: Rose
Arbitro: Hategan (Romania)

Nell'andata dei quarti d'Europa League, una grande Lazio cala il poker sul Salisburgo e si avvicina alla semifinale. Molto sofferto ma anche molto inseguito il successo sul Salisburgo, che non perdeva dallo scorso agosto. Per due volte gli austriaci si riportano sul pareggio, ma si impone la determinazione dei biancocelesti a segno con Lulic, Parolo, Feliep Anderson e Immobile. La Lazio vince anche sulla rabbia per alcune discutibili decisioni dell’arbitro Hategen nel primo tempo. Così il 4-2 finale è un grosso passi avanti verso la qualificazione in vista del ritorno di giovedì prossimo.
All’8’ i biancocelesti sbloccano già la gara: Basta scatta con forza sulla destra, traversone per il tiro di capitan Lulic che non dà scampo a Walke. Il Salisburgo avanza immediatamente il proprio baricentro. Lazio aggressiva e sempre vispa nelle ripartenze.

giovedì 5 aprile 2018

UN MESE DOPO IL "BICCHIERE" DEL DERBY E' PIENO

Li invidio. Li invidio tanto. Quelli che nonostante tutto riescono a rimanere ottimisti, quelli che vedono il mezzo bicchiere pieno (anche se magari di fatto il bicchiere è vuoto), quelli che di fronte ad un Milan-Inter qualsiasi sono convinti che ce la possiamo giocare alla pari. (…) No, mi dispiace. Io non sono così ottimista. Io non riesco ad aspettare con serenità al derby di questa sera con la convinzione che possiamo giocarcela alla pari o che magari si riesca a vincerlo pure questo derby.
(…) E allora che senso ha guardare la partita di questa sera? Non sarebbe meglio fare altro? No, stasera non c’è niente di meglio che guardare la partita. Perché il calcio non è mai stata una scienza esatta, perché la palla è rotonda e va sempre dove gli pare, perché il derby ha fatto sempre storia a sé e spesso a trionfare è stata la squadra meno favorita, perché se ci chiamano “Pazza Inter” un motivo ci dovrà pur essere, (…)”.

POKER BARCA, ROMA CHE SFORTUNA!!!

Champions League 2017-2018 – Andata dei Quarti di Finale
BARCELLONA-ROMA 4–1
38’ De Rossi (aut.) – 55’ Manolas (aut.) - 59’Piqué – 80’ Dzeko – 87’ Suarez

BARCELLONA (4-4-2): Ter Stegen; Semedo, Piqué, Umtiti, Jordi Alba; Sergi Roberto (dal 38’ André Gomes), Rakitic, Busquets (dal 22’ s.t. Paulinho), Iniesta (dal 40’ s.t. D. Suarez); Messi, L. Suarez (Cillessen, Dembelé, Alcacer, Vermaelen). All. Valverde.
ROMA (4-1-4-1): Alisson; Bruno Peres, Fazio, Manolas, Kolarov; De Rossi (dal 32’ s.t. Defrel); Florenzi (dal 27’ s.t. El Shaarawy), Strootman, Pellegrini (dal 14’ s.t. Gonalons), Perotti; Dzeko (Skorupski, Juan Jesus, Gerson, Schick). All. Di Francesco.
ARBITRO: Makkelie (Olanda)

Nell'andata dei quarti di finale di Champions League la Roma crolla contro il Barcellona e al ritorno sarà obbligata all'impresa per la rimonta. Al Camp Nou finisce 4-1 per i blaugrana, che passano al 38esimo con l'autorete di De Rossi e poi dilagano nella ripresa con un altro autogol (stavolta di Manolas), e le reti di Piqué e Suarez intervallate da Dzeko che aveva provato a riaprire il discorso.
La partita si apre con un paio di verticalizzazioni pericolose del Barcellona fermate per fuorigioco e potrebbe cambiare volto dopo 10 minuti quando Pellegrini pesca bene in area Dzeko, con Semedo che butta giù il bosniaco con una spinta da dietro. Era rigore, ma non per Makkelie. Scampato il pericolo il Barça riprende allora a fare la partita, anche se non con la sua brillantezza usuale. Al 18esimo Rakitic trova un pallone inaspettato e calcia di interno a girare, ma il palo gli dice di no.