Champions League 2017-2018 – Ritorno dei Quarti di Finale
ROMA-BARCELLONA 3-0
6' Dzeko - 58' De Rossi (rig.) - 83' Manolas
ROMA (3-4-1-2): Alisson; Manolas, Fazio, Juan Jesus; Florenzi, De Rossi, Strootman, Kolarov; Nainggolan (dal 32' s.t. El Shaarawy); Dzeko, Schick (dal 28' s.t. Under) (Skorupski, Bruno Peres, Gerson, Pellegrini, Gonalons). All. Di Francesco.
BARCELLONA (4-4-2): Ter Stegen; Semedo (dal 40' s.t. Dembele), Piqué, Umtiti, Jordi Alba; Sergi Roberto, Rakitic, Busquets (dal 40' s.t. Paco Alcacer), Iniesta (dal 36' s.t. André Gomes); Messi, Suarez (Cillessen, Vermaelen, Denis Suarez, Paulinho). All. Valverde.
ARBITRO: Turpin (Francia)
Una di quelle serate che ti fanno amare il calcio e danno un senso al fatto che sia una passione smodata. Barcellona-Roma era una sfida già segnata al momento del sorteggio. Troppo forti i catalani, troppa la differenza tecnica fra due squadre completamente all’opposto. Essere eliminati con onore (magari evitando risultati tennistici) era già un grande risultato per i giallorossi.
“Per me, le possibilità che la Roma passi, sono pari a zero, l'importante è evitare una figuraccia. I giallorossi la loro personale Champions l'hanno vinta, io in primis non avrei scommesso un euro sul passaggio dei gironi con Chelsea e Atletico Madrid. Hanno superato anche gli ottavi, sono tra le prime 8 squadre europee.A questo punto della competizione non c'entra nulla la fortuna, una squadra per arrivare in semifinale deve essere forte e avere l'ambizione di vincerla, cosa che la Roma non ha.” affermava Battista.
E la partita dell’andata confermava tutto ciò. Roma battuta 4-1. Non era bastato lottare a testa alta, i blaugrana avevano imposto la propria supremazia.
E io scrivevo “Finisce 4-1. Per un tempo la Roma ha sognato di poter arrivare all’Olimpico con il discorso qualificazione ancora aperto. Poi il Barcellona si è sciolto ipotecando di fatto la semifinale. Il 4-1 finale non lascia molto spazio alle speranze giallorosse, anche se poi nel ritorno i giallorossi hanno l’obbligo di provarci lo stesso. Sarà una mission impossible, ma il calcio spesso regala sorprese inaspettate. Lo stesso Barcellona un anno fa agli ottavi di Champions ribaltò un 4-0 rimediato contro il Psg. Ok, non è la stessa cosa. Ma…”
Ma il calcio ci fa impazzire per questo. Perché non è una scienza esatta, perché regala risultati a sorpresa, perché qualche volta Davide supera Golia. Il popolo giallorosso ci credeva, ci credeva davvero. Recuperare tre gol a questo Barcellona era impossibile, ma a cosa serve tifare se poi non credi fino in fondo anche in quelle che sembrano missioni impossibili?
E la serata si mette subito bene per la Roma con Dzeko che segna l’1-0 dopo appena sei minuti. La montagna rimane ardua da scalare, ma un primo passo è stato fatto.
A metà ripresa Pique stende in area Dzeko. L’arbitro assegna rigore. Dal dischetto De Rossi si prende la responsabilità di calciare un pallone che a quel punto della partita pesa come un macigno. E il centrocampista giallorosso non fallisce. Roma avanti 2-0. Manca un gol per completare l’impresa. Il Barcellona è a metà del guado, indeciso se andare alla ricerca del gol che chiuderebbe il discorso qualificazione oppure difendere un risultato che lo vedrebbe ancora in semifinale.
Ma a otto minuti dalla fine succede il miracolo. Da calcio d’angolo la palla arriva a Manolas che di testa la indirizza lì dove Ter Stegen non può arrivare. E’ il gol della qualificazione. L’Olimpico esplode di gioia. Il tempo di un paio di brividi provocati da un Barcellona alla disperata ricerca del gol e poi la festa può iniziare. Roma in semifinale, non succedeva dal 1984, dalla famosa stagione in cui i giallorossi arrivarono fino alla finale poi persa contro il Liverpool (nota a margine: i Reds hanno a loro volta fatto un’impresa eliminando il Manchester City di Pep Guardiola).
“Notte di sogni, di coppe e di campioni” canterebbe Venditti, giallorosso doc. Ed è stata una serata storica che rimarrà impressa per sempre nella mente dei tifosi di fede giallorossa. Un’impresa impossibile, che è diventata realtà grazie ad una prestazione superlativa da parte di tutta la squadra, dai grossi campioni come Dzeko ai meno celebrati come Juan Jesus. Un’impresa da eroi. Davanti alla quale non possiamo fare altro che toglierci il cappello e inchinarci.
Giù il cappello davanti a questa Roma. Ha creduto fino in fondo in un'impresa che alla vigilia sembrava impossibile.
#RomaBarcellona #UCL