Se la lotta scudetto è ormai decisa (difficile pensare che la Juventus, considerando anche l’agevole calendario, butti via il vantaggio di tre punti) e quella per la salvezza è un duello Genoa-Lecce su cui peserà il verdetto del campo e quello del processo per il calcio scommesse, è la corsa per il terzo posto quella che promette più emozioni e colpi di scena.
Inter, Lazio, Napoli e Udinese (in rigoroso ordine alfabetico) sono appaiate a 55 punti e nei 270 minuti finali si giocheranno le proprie chance di conquistare il gradino più basso del podio che vorrebbe dire Champions League.
Quando un mese fa Stramaccioni prese in mano le redini dell’Inter, la squadra nerazzurra era ottava in classifica, a 10 punti dalla Lazio terza, a 7 punti da Napoli e Udinese, a 3 dalla Roma e ad uno del Catania che addirittura ci aveva superato. In sei gare abbiamo recuperato 10 punti alla Lazio, 9 al Catania, 7 a Napoli, Udinese e Roma. Merito della cura Stramaccioni bravo a ridare fiducia a questo gruppo. Aldilà dei risultati (14 punti in sei gare sono un bottino niente male per un esordiente assoluto in Serie A), bisogna rendere merito al tecnico romano che nonostante la giovane età ha saputo imporre il proprio credo.