L'APPUNTO
In settimana c'è stato il trentennale della finale di Usa '94 che, come ben sapete, l'Italia perse ai rigori con tiro decisivo di Roberto Baggio che finì alle stelle.
Inutile ripetervi ancora un volta che il "mio" Mondiale è e sempre rimarrà Italia '90. Però... però un Mondiale in piena adolescenza non passa inosservato.
Quattro anni prima era tutto così bello, così fantastico, forse neanche avevo una cognizione esatta di quello stava succedendo. Ma a 15 anni è tutto chiaro, tutto "vero".
Ricordo perfettamente quel Mondiale, ricordo le mie profezie durante il primo tempo di Nigeria-Italia ("prima del fischio finale ci sarà un'espulsione e un rigore"), ricordo le magie di Roberto Baggio, ricordo la sfida con la Spagna e la semifinale contro la sorprendente Bulgaria. E ricordo anche quella finale. Ovviamente. Fino alla lotteria finale dei calci di rigore.
Una volta un mio collega di università disse "Su quel rigore di Baggio finì la mia adolescenza". Non sono assolutamente così drastico. Però un rigore decisivo in una finale Mondiale non è qualcosa che passa e basta. Non è semplice e non è facile dire "Vabbè, pazienza". Ci sono cose che ti segnano e te le porti dentro tutta la vita. Come un rigore decisivo in una Finale Mondiale.
FINAL...MENTE
Rose Bowl, Pasadena-Los Angeles
FINALE COPPA DEL MONDO USA 1994
domenica 17 luglio 1994
BRASILE - ITALIA 3 - 2 Dopo calci di rigore (0-0 al 120esimo)
Sequenza rigori: Baresi F. (sbagliato), Marcio Santos (sbagliato), Albertini (gol), Romario (gol), Evani (gol), Branco (gol), Massaro (sbagliato), Dunga (gol), Baggio R. (sbagliato).
BRASILE: Taffarel, Jorginho (dal 20° Cafu), Branco, Mauro Silva, Aldair, Marcio Santos, Mazinho, Dunga, Romario, Zinho (dal 106° Viola), Bebeto. Commissario tecnico: Parreira.
ITALIA: Pagliuca, Mussi (dal 34° Apolloni), Benarrivo, Albertini, Maldini, Baresi II, Donadoni, Baggio D. (dal 95° Evani), Massaro, Baggio I, Berti. Commissario tecnico: Sacchi.
Arbitro: Sandor Puhl (Ungheria)
LA FOTO
Enrico Cucchi, ex giocatore di Inter, Empoli, Fiorentina, Bari e Ravenna. Morto nel 1996 a 30 anni per un melanoma. |
LE ULTIME PAROLE FAMOSE
C'è qualche mano che vola in direzione del proprio avversario. (Sandro Piccinini)
Non sempre è facile trovare la gamba. (Aldo Serena)
Trapattoni non si discute: è il migliore allenatore d'Europa e, forse forse, anche d'Italia. (Mauro Bellugi)
TWITTANDO
Dopo Rabah Madjer 1988 e Leonardo Spinazzola 2020, Lazar #Samardzic diventa il TERZO acquisto non finalizzato dall'Inter dopo aver sostenuto le visite mediche (al contrario degli altri due, però, Samardzic le aveva superate).
— Giuseppe Pastore (@gippu1) August 16, 2023
L'Inter ha sempre vinto lo scudetto l'anno successivo. pic.twitter.com/bpa8gFI4sQ
Qualche giorno fa mi è capitato di rileggere questo Tweet pubblicato un anno fa. Come è andata non c'è neanche bisogno di dirvelo...
ENTIUS. Giornalista mancato, tifoso nerazzurro, blogger per passione. Appassionato di calcio da quando i Mondiali di Italia ’90 gli cambiarono la vita. Ha deciso che scriverà un libro prima o poi.
7 commenti:
Il tweet é stato profetico. La prossima volta che salta un acquisto dopo le visite mediche sappiamo già come finirà.
Andiamo con ordine, perché ci sono due o tre cose da dire.
1) Enrico Cucchi me lo ricordo benissimo. Per me rimarrà sempre "quello che ha segnato nella Supercoppa Italiana del 1989", ma in realtà era un grande calciatore. Peccato ci abbia lasciato così presto...
2) Quell'Italia non era fortissima (ricordo Nazionali migliori), ma aveva un Roberto Baggio in stato di grazia. Peccato che in panchina ci fosse un'incapace che non capiva una beata mazza (e che continua a pontificare a dire stronzate).
3) Visto che porta bene lo facciamo un altro acquisto con "salta tutto" dopo le visite mediche?
L'Italia nel 1994 arrivò in finale solo e soltanto grazie a Roberto Baggio. E quel vecchio rincoglionito di Sacchi si permette pure di criticare...
Sacchi chi? Ha vinto con un Milan che avrebbe dominato anche se l'avessi allenato io e su quelle vittorie campa di rendita da più di trent'anni.
Tra l'altro, nessuno ha mai sottolineato che anche se Roberto Baggio avesse segnato, comunque il Brasile aveva un altro rigore da tirare e avrebbe potuto vincere il Mondiale.
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