Ad un certo punto ieri pomeriggio ho temuto il peggio. Ero convinto che la Juventus avrebbe comunque ribaltato lo 0-1 di Cagliari e la nostra partita aveva preso una piega storta. Andare allo scontro diretto con 2-3 punti di vantaggio significava dare coraggio ai bianconeri e magari vedersi agganciati.
E invece alla fine i miei timori erano infondati e la domenica si è conclusa nei migliori dei modi. O quasi, visto che nel posticipo il Milan è riuscito a portare a casa i tre punti grazie a due gol a tempo abbondantemente scaduto. I cugini sono ora a -7, ma la vena di buona sorte (vedi Chievo, Lazio, Cagliari e ieri) è destinata prima o poi ad esaurirsi.
Quella che invece non esaurisce mai (anzi aumenta di domenica in domenica) è il domino nerazzurro su questo campionato. Come nelle altre stagioni l’Inter tra novembre e dicembre prende prepotentemente in mano il campionato e piazza lo scatto decisivo.
Aspettando la sfida di sabato sera rimane sempre più evidente che i ragazzi di Mourinho sono un livello superiore rispetto alle inseguitrici. Né Juventus né Milan hanno continuità e un gruppo forte. I Diego, i Felipe Melo, i Ronaldinho, che dovevano fare la differenza hanno finora inciso quanto basta. Al contrario dell’Inter dove si è ovviato alla pesante partenza di Ibrahimovic acquistando giocatori come Milito, Eto’o e Sneijder che hanno dato all’Inter un nuovo aspetto che rimane comunque sempre vincente.
E invece alla fine i miei timori erano infondati e la domenica si è conclusa nei migliori dei modi. O quasi, visto che nel posticipo il Milan è riuscito a portare a casa i tre punti grazie a due gol a tempo abbondantemente scaduto. I cugini sono ora a -7, ma la vena di buona sorte (vedi Chievo, Lazio, Cagliari e ieri) è destinata prima o poi ad esaurirsi.
Quella che invece non esaurisce mai (anzi aumenta di domenica in domenica) è il domino nerazzurro su questo campionato. Come nelle altre stagioni l’Inter tra novembre e dicembre prende prepotentemente in mano il campionato e piazza lo scatto decisivo.
Aspettando la sfida di sabato sera rimane sempre più evidente che i ragazzi di Mourinho sono un livello superiore rispetto alle inseguitrici. Né Juventus né Milan hanno continuità e un gruppo forte. I Diego, i Felipe Melo, i Ronaldinho, che dovevano fare la differenza hanno finora inciso quanto basta. Al contrario dell’Inter dove si è ovviato alla pesante partenza di Ibrahimovic acquistando giocatori come Milito, Eto’o e Sneijder che hanno dato all’Inter un nuovo aspetto che rimane comunque sempre vincente.
L'Inter ieri pomeriggio ha gestito la partita, avrebbe potuto vincere con un punteggio più largo se gli attaccanti nerazzurri non si fossero mangiati l'impossibile. Certo avrebbe potuto anche perdere se quel tiro di Gilardino invece di finire sul palo fosse finito in rete. Però alla fine ha vinto. E meritatamente nonostante qualche juventino e qualche giornalista di parte dica il contrario.
Eroe di giornata è stato sicuramente Quaresma. In maglia nerazzurra non si era mai visto un Quaresma così e onestamente nemmeno pensavo di poterlo vedere. E' stato perfetto ed impeccabile. Se continua così può diventare una valida alternativa oltre che una freccia in più nell'arco di Josè Mourinho.
Il tecnico portoghese ha avuto ieri un coraggio da matti. Nel lanciare Quaresma e soprattutto nell'escludere Balotelli. Uno come SuperMario ieri sarebbe servito e non oso immaginare le critiche se fosse finita con un pareggio o con una sconfitta.
Già, Balotelli. Il ragazzo è forte e in prospettiva futura può diventare un grande campione ma deve imparare ad essere più disciplinato, a seguire le regole, a lavorare seriamente e a prendere esempio da compagni come Zanetti e Cambiasso. Mourinho ha dimostrato di puntare molto su di lui ma allo stesso tempo pretende serietà da uno che ha solo 19 anni. Spero tanto che non vada via, nemmeno in prestito. Balotelli deve rimanere all'Inter e seguire i consigli di Mou e dei compagni più esperti. Solo così può diventare il campione che tutti gli auguriamo di diventare.
FORZA INTER
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