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mercoledì 31 maggio 2017

OTTOVOLANTE ITALIA, TRAVOLTO SAN MARINO

Amichevole
ITALIA-SAN MARINO 8-0
10’ Lapadula – 13’ Ferrari – 16’ Petagna – 19’ Lapadula – 48’ Caldara – 49’ Lapadula – 58’ Politano – 65’ Bonini (aut.)

Italia (4-2-4): Scuffet; Conti (25' st Biraghi), Caldara, G. Ferrari, D'Ambrosio; Baselli (1' st Pellegrini), Gagliardini (1' st Cataldi); Berardi (1' st Politano), Petagna (1' st Falcinelli), Lapadula, Chiesa (18' st Caprari).
A disp.: Gollini, Calabria, Ceccherini, A. Ferrari. All.: Ventura
San Marino (4-2-3-1): Benedettini (1' st Simoncini); Cesarini (18' st Bonini), Cevoli (26' st Mazza), Biordi (42' st Stefanelli), Brolli; Golinucci, Cervellini; Hirsch, Vitaioli (18' st Zafferani), Tosi (11' st Della Valle); Rinaldi.
A disp.: Manzaroli, Palazzi, Tomassini. All.: Manzaroli
Arbitro: Schaerer (Svizzera)

Partita senza storia a Empoli, dove l'Italia travolge San Marino per 8-0 al termine di un match che sostanzialmente è un allenamento. La squadra di Ventura chiude il primo tempo sul 4-0 con la doppietta di Lapadula e le reti di Ferrari e Petagna. Nella ripresa arrivano gli altri gol di Lapadula (tripletta per lui), Caldara e Politano, oltre alla sfortunata autorete di Bonini.
Ventura lancia i giovani che ha chiamato in questi giorni per uno stage. C’è quindi spazio per i vari Scuffet, Caldara, Conti, Lapadula, Berardi, Petagna, Chiesa.
San Marino occupa la poltrona numero 204 del ranking Fifa. Con tutta la simpatia, è una posizione che la dice lunga sul tasso tecnico della squadra, dunque alle indicazioni fornite dal Castellani occorre fare un po' di tara. Detto questo, il primo tempo degli azzurri è incoraggiante.

25 ANNI CON POCHE LUCI E MOLTE OMBRE (Totti dice addio al calcio)

Non ho mai amato particolarmente Francesco Totti (e già mi sto tirando addosso le ire funeste dei tifosi giallorossi). Grande campione, senza dubbio, ma forse eccessivamente portato alle stelle da certa stampa compiacente e da un atteggiamento quasi da “venerazione” divina dei tifosi giallorossi. Per capirci, stiamo parlando di un grande campione, insieme a Baggio e Del Piero il più grande numero 10 degli ultimi 30 anni, ma siamo ben distante dal fuoriclasse che vorrebbero farci credere. E mi sembra fuori luogo questa sorta di “beatificazione” che stanno facendo nei suoi confronti. Se usiamo questi toni per Totti, cosa dovremo dire il giorno in cui Messi o Cristiano Ronaldo appenderanno gli scarpini al chiodo?
Eppure non vi nego che guardando le immagini del suo saluto ai tifosi della Roma nel dopo gara di Roma-Genoa mi sono commosso. Mi sono commosso perché è sempre emozionante vedere il saluto che i tifosi tributano ai propri campioni (possibilmente senza quelle scene di pianti strazianti che ho trovato fuori luogo), è emozionante vedere un campione che lascia il calcio.

martedì 30 maggio 2017

SERIE A 2016-2017: VERDETTI, PROMOSSI E BOCCIATI DELLA STAGIONE

 CLASSE A Analisi e commenti sul Campionato Italiano 

 SERIE A 2016-2017 - CLASSIFICA FINALE 
Squadra
Pt
G
V
N
P
Rf
Rs
 Juventus
91
38
29
4
5
77
27
 Roma
87
38
28
3
7
90
38
 Napoli
86
38
26
8
4
94
39
 Atalanta
72
38
21
9
8
62
41
 Lazio
70
38
21
7
10
74
51
 Milan
63
38
18
9
11
57
45
 Inter
62
38
19
5
14
72
49
 Fiorentina
60
38
16
12
10
63
57
 Torino
53
38
13
14
11
71
66
 Sampdoria
48
38
12
12
14
49
55
 Cagliari
47
38
14
5
19
55
76
 Sassuolo
46
38
13
7
18
58
63
 Udinese
45
38
12
9
17
47
56
 Chievo
43
38
12
7
19
43
61
 Bologna
41
38
11
8
19
40
58
 Genoa
36
38
9
9
20
38
64
 Crotone
34
38
9
7
22
34
58
 Empoli
32
38
8
8
22
29
61
 Palermo
26
38
6
8
24
33
77
 Pescara
18
38
3
9
26
37
81

lunedì 29 maggio 2017

ALCUNE CONSIDERAZIONI DI FINE STAGIONE

Finalmente è finita. Non ne potevamo più, le ultime giornate sono stato un supplizio e credo che ad un certo punto a molti sia passata anche la voglia di tifare Inter. E dopo un po’ anche di incazzarsi per una squadra che si mostrava indegna di questa maglia.

E’ stata una stagione travagliata. A 10 giorni dall’inizio della stagione abbiamo dovuto cambiare guida tecnica scegliendo un allenatore come De Boer che non era proprio l’uomo giusto al momento giusto. Ad ottobre avevamo già bruciato il tecnico olandese. Fino a metà marzo abbiamo sognato/sperato/creduto di poter chiudere la stagione in maniera dignitosa. Poi… (vabbè, inutile ripetersi).

A me l’Europa League non sarebbe dispiaciuta. Tutto sommato stiamo parlando di una competizione europea, che ti dà pure la possibilità di accedere in Champions League in caso di vittoria. Lo so, la Champions è la Champions, ma se non può mangiare le lasagne, meglio un piatto di minestra che rimanere digiuni….

domenica 28 maggio 2017

UNA INUTILE MANITA (la cinquina ve la darei in faccia…)

Serie A 2016-2017 – 38^ Giornata
INTER - UDINESE 5 - 2
5’ EDER – 18’ PERISIC – 36’ BROZOVIC – 54’ EDER – 76’ Balic - 78’ Angella (aut.) – 92’ Zapata

INTER (4-2-3-1): Carrizo; D’Ambrosio, Andreolli, Medel (dal 1' s.t. Nagatomo), Santon (dal 26' s.t. Sainsbury); Gagliardini, Kondogbia; Candreva, Brozovic, Perisic (dall'11' s.t. Palacio); Eder. (Handanovic, Radu, Vanheusden, Gravillon, Yao, Rivas, Banega, Biabiany, Pinamonti). All. Vecchi.
UDINESE (3-5-2): Scuffet, Angella, Heurtaux (dal 29' p.t. Matos), Felipe; Widmer; Jankto (dal 1' s.t. Badu), Hallfredsson (dal 15' s.t. Evangelista), Balic, Gabriel Silva; Thereau, Zapata. (Karnezis, Scordino, Faraoni, Ali Adnan, Vasko, Djoulou). All. Delneri.
ARBITRO: Di Paolo di Avezzano.

Come domenica scorsa. Una volta che la qualificazione all’Europa League è matematicamente sfumata, l’Inter ha ripreso a giocare e vincere. Dopo il 3-1 in casa della Lazio, stasera è arrivato il 5-2 all’Udinese grazie alla doppietta di Eder, ai gol di Perisic e Brozovic e all’autorete di Angella. E inevitabilmente cresce la rabbia per una stagione che sarebbe potuta andare decisamente diversa e sarebbe bastato davvero pochissimo (il gol subito dal Milan al 97esimo oppure strappare un punto a Genoa o Sassuolo) per centrare l’Europa League. Ma i nostri ragazzi (e forse anche la dirigenza) non avevano nessuna intenzione di andare ai preliminare di Europa League. Meglio un’inutile tournée cinese.
Passarella di addio per Carrizo, titolare al posto di Handanovic, in difesa c'è Santon insieme a Medel, Andreolli e D'Ambrosio, con Gagliardini e Kondogbia in mediana. Fuori Palacio, Perisic insieme a Brozovic e Candreva dietro ad Eder.

ULTIMO GIRO: CHIUDIAMO CON TRE PUNTI?

- Ultima sfida in nerazzurro per Rodrigo Palacio che giocherà da titolare
- Ancora assenti Icardi e Miranda per infortunio.
- Joao Mario e Gabigol non convocati per punizione dopo che domenica scorsa avevano lasciato in anticipo la panchina.
- L’ultima volta che si è giocato a maggio è finita con una pesante sconfitta. Anche quella stagione, come quella attuale fu molto deludente.

I CONVOCATI DI MISTER VECCHI
PORTIERI: Handanovic, Carrizo, Berni, Radu;
DIFENSORI: Andreolli, Medel, Sainsbury, Santon, D'Ambrosio, Vanheusden, Gravillon, Nagatomo, Yao;
CENTROCAMPISTI: Gagliardini, Kondogbia, Banega, Rivas, Emmers, Brozovic;
ATTACCANTI: Palacio, Biabiany, Eder, Perisic, Candreva, Pinamonti.

venerdì 26 maggio 2017

ASPETTANDO L’ULTIMA CAMPANELLA…

Ho sempre immaginato (vabbè, quasi sicuramente non sono l’unica) l’ultima giornata di campionato come l’ultimo giorno di scuola. Almeno fino a qualche anno fa. Ora col campionato spezzatino si è un po’ persa quella “poesia” visto che ci sarà chi si congeda prima e chi dopo (la Juventus domani alle 18, il Milan domenica alle 15, Roma e Napoli domenica alle 18, Inter, Lazio e Fiorentina domenica sera).
Però un po’ di quella atmosfera rimane. E così ecco il più bravo della classe (Juventus) promosso a pieni voti, suscitando l’invidia di chi (Roma e Napoli) pur studiando ed impegnandosi tutto l’anno non sono riusciti a portare a casa una pagella così perfetta.
Qualcuno si è impegnato a fondo meritandosi una media ben al di sopra delle attese (Atalanta), qualcun altro ha studiato solo a tratti (Milan e Inter) e alla fine la loro pagella è stata un disastro. C’è poi chi pur sapendo di essere bocciato (Crotone) ha provato fino all’ultimo a salvarsi e a conquistare la promozione. Chissà, forse con un colpo di coda finale riuscirà a strappare quella sufficienza necessaria per non farsi silurare.

giovedì 25 maggio 2017

VERONA IN FEST...A, E' SERIE A DOPO SOLO UN ANNO

 LATO B Appunti sulla Serie Cadetta 
E’ stato un finale emozionante come nella migliore tradizione della serie cadetta. E alla fine, insieme alla Spal già promossa, festeggia il ritorno in serie A il Verona che pur rischiando molto a Cesena (0-0), è riuscita a conquistare quota 74, gli stessi punti del Frosinone vittorioso con la Pro-Vercelli (2-1) ma che dice addio alla promozione immediata per gli scontri diretti non favorevoli.
Verona torna ad essere una delle cinque città italiane (con Milano, Torino, Genova e Roma), l'unica non capoluogo di regione, con due squadre in Serie A.
Una promozione arrivata decisamente con troppi patemi, rispetto alle aspettative e al rendimento mostrato in avvio di campionato, ma che comunque vale un ritorno in massima serie progettato e costruito sin dal tragico momento della retrocessione.

Il nuovo direttore sportivo Fusco ha confermato gran parte della rosa della stagione precedente, recuperando così Pazzini e Romulo, giocatori abituati a ben altri livelli, e indovinando gli acquisti di Marco Fossati, Franco Zuculini, Nìcolas, ma soprattutto di Daniel Bessa, centrocampista classe ’93 preso in prestito con obbligo di riscatto dall’Inter e che diverrà l’anima della formazione allenata da Fabio Pecchia con ben 41 presenze su 42 e 8 goal.

mercoledì 24 maggio 2017

POKER MOU: E' TRIONFO MANCHESTER

EUROPA LEAGUE 2016-2017 – Finale
AJAX-MANCHESTER UNITED 0-2
17′ Pogba - 47′ Mkhitaryan

Ajax (4-3-3): Onana; Veltman, Sánchez, de Ligt, Riedewald (81′ De Jong); Klaassen, Schöne (69′ Van de Beek), Ziyech; Traoré, Dolberg (62′ Neres), Younes.
A disp.: Boer, Tete, Westermann, Kluivert.
All.: Bosz
Manchester United (4-2-3-1): Romero; Valencia, Smalling, Blind, Darmian; Herrera, Pogba; Mata (89′ Rooney), Fellaini, Mkhitaryan (74′ Lingard); Rashford (83′ Martial).
A disp.: de Gea, Fosu-Mensah, Jones, Carrick.
All.: Mourinho.
Arbitro: Skomina (Slovenia).

Il Manchester United batte l'Ajax nella finale di Stoccolma e si aggiudica l'Europa League, staccando anche il biglietto per la prossima Champions League. E' il terzo trofeo per Mou nella sua prima stagione alla guida dei Red Devils, dopo il Community Shield e la Coppa di Lega. Questo vale molto più, perché significa qualificazione alla prossima Champions, traguardo che lo United aveva clamorosamente fallito in campionato. I Red Devils mettono le mani sull'unico trofeo europeo che non avevano mai vinto.
Buon avvio di gara da parte dei Red Devils, che pressano alti nella metà campo avversaria costringendo subito i lancieri a difendersi. Al 18esimo si sblocca il risultato sul rocambolesco gol di Pogba: Fellaini trova al limite dell'area il francese, che conclude a rete e trova la deviazione di Sanchez, la palla diventa imparabile per Onana e si insacca.

martedì 23 maggio 2017

DICA TRENTATRE’: JUVE SEI NELLA STORIA

 CLASSE AAnalisi e commenti sul Campionato Italiano 
Sesto trionfo per entrare nella storia. La Juventus vince il suo sesto scudetto consecutivo (33esimo complessivo) e scrive la storia del calcio italiano visto che nessuna altra squadra era mai riuscita a infilare un filotto così lungo (la Juve degli anni 30, il Grande Torino e l’Inter post-Calciopoli si sono fermate a 5).
Dopo aver vinto allo sprint (il primo titolo), in rimonta (un anno fa) e per distacco (le altre volte), stavolta i bianconeri l’hanno fatto con la serenità di chi si sente, ed è, più forte: prima dominando, poi controllando. E’ stato un altro successo per evidente superiorità, o se preferite per evidente inferiorità delle avversarie.
La resa della concorrenza è stata mentale, ancor prima che sul prato: «Con una Juve così, arrivare secondi è una vittoria», aveva ammesso Spalletti. Comprato il meglio dalle rivali, da Higuain a Pjanic, non poteva che finire così. Di fatto il campionato 2016-2017 era già stato assegnato sulla carta ad agosto, ci voleva solo il responso del campo che è arrivato domenica pomeriggio.

lunedì 22 maggio 2017

FINALMENTE TRE PUNTI, ORA CHE NON SERVONO PIU’

E alla fine i tre punti sono tornati. Dopo due mesi di agonia finalmente l’Inter può far festa per aver conquistato una vittoria. E pazienza se, come tutti hanno fatto notare, stranamente l’Inter ritorna alla vittoria nella domenica in cui il Milan conquista il matematico accesso all’Europa League (stendiamo un velo pietoso sul fatto che i rossoneri abbiano festeggiato come se avessero vinto la Champions League…).
Sono sicuro che è una casuale coincidenza. Come è una casuale coincidenza il fatto che, ora che non serve più, gli arbitri siano stati alquanto benevoli nei nostri confronti (decisioni come quelle di ieri sera sono una abitudine – piacevole o spiacevole, dipende dalla squadra per cui si tifa – domenicale dalle parti di Torino).
La vittoria nulla aggiunge e nulla toglie a quello che abbiamo detto, scritto e visto in questa stagione. Al limite potremmo discutere sul fatto che questo Andreolli non è peggio del Murillo di turno (che ieri sera ha fatto in tempo a fare disastri prima di infortunarsi dopo 23 minuti) e che sulla fascia sinistra Santon non avrebbe certo fatto più danni di Nagatomo.

domenica 21 maggio 2017

PENULTIMA FATICA, PENULTIMA FIGURACCIA?

LE SFIDE GIOCATE A MAGGIO

05-05-1929
LAZIO-A.  INTER
1-0
29-05-1932
LAZIO-A. INTER
2-2
10' Meazza, 40' Fantoni I, 72' Meazza, 90' De Maria
17-05-1964
LAZIO-INTER
0-0
14-05-1995
LAZIO-INTER
4-1
4' Berti N., 35' Rig. Signori, 38' Negro, 72' Rambaudi, 90' Winter
05-05-2002
LAZIO-INTER
4-2
12' Vieri, 19' Poborsky, 24' Di biagio, 45' Poborsky, 55' Simeone, 73' Inzaghi
02-05-2010
LAZIO-INTER
0-2
46' Samuel, 72' Motta
13-05-2012
LAZIO-INTER
3-1
45' Milito(Rig), 60' Kozak, 64' Candreva, 92' Mauri
10-05-2015
LAZIO-INTER
1-2
8' Candreva, 26' Hernanes, 86' Hernanes,
01-05-2016
LAZIO-INTER
2-0
8' Klose, 85' Candreva(Rig),