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martedì 28 febbraio 2017

JUVENTUS, FINALE “RIGOROSAMENTE” IPOTECATA (ma il Napoli è una furia…)

COPPA ITALIA 2016-2017 – Semifinale d’Andata
JUVENTUS-NAPOLI 3-1
36’ Callejon – 47’ Dybala (rig.) – 64’ Higuain – 69’ Dybala (rig.)

JUVENTUS (3-4-3): Neto; Barzagli, Bonucci, Chiellini; Lichtsteiner (dal 1' s.t. Cuadrado), Pjanic, Khedira, Asamoah (dal 27' s.t. Alex Sandro); Dybala (dal 39' s.t. Pjaca), Higuain, Mandzukic. (Buffon, Audero, Rugani, Dani Alves, Lemina, Rincon, Mandragora). All. Allegri.
NAPOLI (4-3-3): Reina; Maggio, Albiol, Koulibaly, Strinic; Rog (dal 27' s.t. Pavoletti), Diawara, Hamsik (dal 12' s.t. Zielinski); Callejon, Milik (dal 16' s.t. Mertens), Insigne.(Sepe, Rafael, Chiriches, Maksimovic, Ghoulam, Milanese, Jorginho, Giaccherini). All. Sarri.
ARBITRO: Valeri di Roma.

E’ la Juventus ad aggiudicarsi il primo round della semifinale di Coppa Italia contro il Napoli, battuto per 3-1 grazie a due rigori (se siano netti o meno lo lascio giudicare a voci più esperte) assegnati nella ripresa dopo che nel primo tempo Callejon aveva portato in vantaggio gli ospiti. Il doppio vantaggio suona quasi come una sentenza per i partenopei che difficilmente riusciranno a rimontare lo svantaggio nella partita di ritorno.

Nel primo tempo è il Napoli che fa la partita con la Juventus in chiara difficoltà. Un dominio tecnico per il Napoli, senza grandissime occasioni da gol, ma con una certa autorità nel condurre la partita sui binari più congeniali. Dopo un paio di conclusioni di Dybala e Higuain, il Napoli trova la giocata vincente con la combinazione di prima tra Milik (alla prima da titolare dopo 149 giorni), Insigne e Callejon che si trasforma nella rete del vantaggio dello spagnolo.

lunedì 27 febbraio 2017

INTER, NON SIAMO ANCORA DA CHAMPIONS

Non fidatevi di chi sostiene che l’arbitro non incide sul match. Incide almeno quanto gli altri 22 in campo. Incide innanzitutto con l’atteggiamento perché se lascia correre o è eccessivamente fiscale fa differenza. Per dire, se il difensore X (non faccio nomi per non innescare polemiche) sa di godere dell’immunità arbitrale non si farà certo tanti problemi ad intervenire in modo duro. E qualche volta l’arbitro incide anche con le decisioni, perché fischiare o non fischiare un fallo o un rigore può cambiare l’inerzia della partita. Sottolineo può. Perché non è detto che fischi il rigore e poi il rigorista di turno realizzi il gol.
Nel caso specifico di ieri sera direi che Tagliavento ha avuto la sua parte perché quando gli episodi incriminati sono più di uno non si può più parlare di casualità. Per carità (e scusate se sono ripetitivo) non è scritto da nessuna parte che Icardi avesse realizzato il rigore o che, pur fischiando il fallo di Naingollan su Gagliardini, la Roma non avesse comunque trovato il secondo gol (cosa molto probabile visto come stava giocando la formazione giallorossa).

domenica 26 febbraio 2017

INTER OPACA, LA CHAMPIONS SI ALLONTANA (e Tagliavento non si smentisce)

Serie A 2016-2017 – 26^ Giornata
INTER - ROMA 1 - 3
12’ Naingollan - 56’ Nainggolan – 81’ ICARDI – 85’ Perotti (rig.)

INTER (3-4-2-1): Handanovic; Murillo, Medel, D'Ambrosio; Candreva (dal 30' s.t. Gabigol), Gagliardini, Kondogbia, Perisic; Brozovic (dal 9' s.t. Eder), Joao Mario (dal 35' s.t. Banega); Icardi.
A Disposizione: Carrizo, Andreolli, Palacio, Biabiany, Ansaldi, Sainsbury, Santon, Nagatomo.
All. Pioli.
ROMA (3-4-2-1): Szczesny; Rudiger, Fazio, Manolas; Bruno Peres (dal 44' s.t. Vermaelen), De Rossi (dal 9' s.t. Paredes), Strootman, Juan Jesus; Salah (dal 26' s.t. Perotti), Nainggolan; Dzeko.
A Disposizione: Lobont, Alisson, Grenier, Totti, Mario Rui, Gerson, Emerson, El Shaarawy.
All. Spalletti.
ARBITRO: Tagliavento di Terni.

Brusca frenata per l’Inter che nel big match contro la Roma perde per 3-1 e vede ridurre le proprie speranze di Champions League. Un’Inter non brillante, che gioca male e rimedia una sconfitta più che meritata. Decisivo Naingollan, ma soprattutto l’arbitro Tagliavento (questo nome non ci è nuovo…) che non vede tre azioni dubbie in area giallorosse (uno è un rigore netto), sorvola su un fallo di Naingollan su Gagliardini nell’azione che dà il via al 2-0 e infine dà un rigore alla Roma per fallo di Medel su Dzeko, ma il colombiano tocca prima il pallone. Se la Roma conquista tre punti meritatissimi (e sottolineo meritatissimi) parte del merito è anche di Tagliavento che non è certo nuovo a certe direzioni di gara contro l’Inter.

Pioli opta per la difesa a tre con D’Ambrosio, Medel e Murillo, a centrocampo gli esterni sono Candreva e il rientrante Brozovic con Gagliardini-Kondogbia coppia centrale. Joao Mario e Perisic a supporto di Icardi nel reparto offensivo.

INTER, IL SOGNO CHAMPIONS PASSA DAL "BIVIO" ROMA

Non saprei dire se Inter-Roma è l’ultima chiamata per la Champions League. Di sicuro è una partita fondamentale per la nostra corsa al podio che vorrebbe dire qualificazione alla prossima edizione della coppa dalle grandi orecchie. Come un po’ tutti hanno detto e scritto, questo è un campionato anomalo, dove molte squadre hanno già raggiunto il loro obiettivo (o addirittura non hanno più obiettivi) e dunque cedono il passo con abbastanza facilità. Di conseguenza diventano cruciali gli scontri diretti. Ecco perché non possiamo proprio fallire l’appuntamento con i tre punti domani sera contro i giallorossi guidati da Spalletti. Soprattutto perché la sconfitta di oggi pomeriggio del Napoli (sconfitto in casa dall’Atalanta per 2-0 con doppietta di Caldara) ci permetterebbe, in caso di vittoria, di portarci a tre punti dai partenopei e a cinque dai giallorossi e dunque il sogno di entrare in Champions League non sarebbe poi così lontano (e onestamente per come stiamo giocando negli ultimi tempi ce lo meriteremmo pure un posto in Champions).

sabato 25 febbraio 2017

Palla Al Centro. INTER-ROMA, PARTITISSIMA DAL PROFUMO D’EUROPA

 PALLA AL CENTRO – Discussioni e commenti aspettando il fischio d’inizio 
Weekend ricco di grandi sfide questo che stiamo andando a vivere. In Serie A la partitissima è Inter-Roma con i nerazzurri chiamati a vincere per tentare l’assalto alla qualificazione Champions. In Spagna occhio ad un’interessante Atletico Madrid-Barcellona e al derby di Siviglia, mentre in Francia c’è Marsiglia-PSg. Sfida al vertice in Olanda tra Feyenoord e Psv Eindhoven e in Serie B con il Frosinone che ospita il Verona. E per gli appassionati delle serie minori c’è il derby siciliano Messina-Catania che merita di essere seguito.


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 SERIE A (Italia) – 26^ Giornata 
Il match clou è Inter-Roma con i nerazzurri costretti a vincere per alimentare speranze Champions. La capolista Juventus riceve l’Empoli mentre il Napoli ospita un’insidiosa Atalanta. Il Milan va a Sassuolo dove ha sempre perso.
Sabato 25 Febbraio ore 18
NAPOLI-ATALANTA
Sono state 45 le gare disputate al San Paolo dal 1938 a oggi: solo 4 volte però i padroni di casa sono usciti sconfitti dalla disputa, risultando invece vittoriosi in ben 32 occasioni (9 i pareggi). Per trovare la loro ultima vittoria esterna dobbiamo tornare alla stagione 2011/2012, quando i nerazzurri si imposero nell’1-3 finale grazie alle reti di Bonaventura, Bellini e Carmona.

Sabato 25 Febbraio ore 20.45
JUVENTUS-EMPOLI
Nelle 10 partite in casa, i bianconeri hanno collezionato ben 9 vittorie, 1 pareggio e nessuna sconfitta, segnando 26 gol e subendone appena 4. Gli azzurri non sono mai riusciti a violare il campo della Vecchia Signora; l’unico risultato utile nei 10 precedenti disputati a Torino è lo 0-0 del 22 novembre 1998.

venerdì 24 febbraio 2017

EUROPA LEAGUE, PER LA ROMA C'E' IL LIONE

Si è tenuto al Nyon il sorteggio che ha stabilito gli accoppiamenti per gli ottavi di finale di Europa League che verranno disputati il 9 e 16 marzo.
L’unica squadra italiana rimasta in corsa è la Roma di Luciano Spalletti alla quale l’urna ha riservato il Lione (la prima delle due sfide si giocherà in Francia). Sorteggio quindi non fortunatissimo per i capitolini che dovranno vedersela con una squadra che, non solo è scesa dalla Champions League, torneo nel quale ha sfidato anche la Juventus nel Gruppo H perdendo in casa allo Stade de Gerland trafitto da un goal di Cuadrado e pareggiando 1-1 allo Stadium.

Nei sedicesimi il club francese ha battuto l'AZ vincendo 4-1 all'andata e addirittura 7-1 al ritorno. In questo momento è quarto in Ligue 1 con 43 punti, 16 in meno della capolista Monaco. Tanti i talenti da temere della squadra transalpina, a partire da Fekir autore di una tripletta nella gara di ritorno nei sedicesimi e l'ex Yanga Mbiwa in giallorosso nel 2014-2015. Ma la stella è Lacazette che in campionato ha già segnato 21 gol, 4 in meno di Cavani.

giovedì 23 febbraio 2017

"RE CLAUDIO" ABDICA: IL LEICESTER ESONERA RANIERI

Dalle stelle (il trionfo in Premier League) alle stalle (l'esonero): è finita dopo un anno e mezzo l'avventura di Claudio Ranieri sulla panchina del Leicester. A dare l'annuncio della fine del rapporto è stata la società inglese che ha ringraziato il tecnico romano per il lavoro svolto finora.
Ecco il comunicato: "Nella serata di giovedì, il Leicester City Football club si separa dal suo allenatore Claudio Ranieri. Claudio, nominato tecnico del City nel luglio del 2015, ha portato le Foxes al più grande trionfo nei suoi 133 anni di storia la scorsa stagione quando la squadra si è laureata per la prima volta campione d’Inghilterra. E’ lui senza dubbio il tecnico di maggior successo della storia del Leicester".

"Tuttavia, - continua la nota - i risultati nel corso di questa stagione di Premier League hanno portato il club a ritenere a malincuore e in maniera certamente dolorosa a pensare che sia necessario un cambio in panchina".

HARAKIRI VIOLA: DA 2-0 A 2-4 E LA FIORENTINA BUTTA VIA LA QUALIFICAZIONE

EUROPA LEAGUE 2016-2017 - Ritorno dei Sedicesimi di Finale
FIORENTINA-BORUSSIA MOENCHENGLADBACH 2-4
15' Kalinic - 28' Borja Valero - 44' Stindl (rig.) – 47’ Stindl – 55’ Stindl – 60’ Christensen

Fiorentina (3-4-2-1): Tatarusanu; Sanchez, Rodriguez, Astori; Chiesa, Vecino, Badelj (19' st Babacar), Maxi Olivera; Borja Valero; Bernardeschi (19' st Ilicic), Kalinic. A disp.: Sportiello, De Maio, Tomovic, Tello, Cristoforo. All.: Sousa
Borussia Moenchengladbach (4-4-2): Sommer; Jantschke, Christensen, Vestergaard, Wendt; Herrmann, Kramer, Dahoud (34' st Strobl), Hofmann (28' st Johnson); Hazard (27' Drmic), Stindl. A disp.: Sippel, Kolodziejczak, Raffael, Hahn. All.: Hecking
Arbitro: Artur Dias (Portogallo)

Incredibile quello che è successo a Firenze nel ritorno dei sedicesimi di Europa League tra i padroni di casa della Fiorentina (forti dell’1-0 ottenuto in terra teutonica) e il Borussia Monchengladbach (chiamato a fare un’impresa). Il risultato finale è di quelli che lasciano a bocca aperta. La squadra allenata da Paulo Sousa infatti, dopo mezz’ora di gioco conduceva per 2-0 grazie alle reti di Nikola Kalinic (al 15esimo) e Borja Valero (al minuto 28). Ma nell’arco di un quarto d’ora tra primo e secondo tempo crolla vertiginosamente subendo quattro reti e regalando di fatto la qualificazione ai tedeschi.
Ad un minuto dall’intervallo a riaprire il match è stato Lars Stindl che ha trasformato un calcio di rigore assegnato per fallo in area su Herrmann. Nella ripresa, il capitano del Gladbach si scatena e, prima pareggia sugli sviluppi di un corner al 47esimo, poi otto minuti più tardi trova la tripletta personale che vale il sorpasso.

mercoledì 22 febbraio 2017

JUVE, QUARTI IPOTECATI MA CHE FATICA (nonostante l’uomo in più…)

Champions League 2016-2017 - Andata degli degli Ottavi Di Finale
PORTO-JUVENTUS 0-2 
72’ Pjaca – 79’ Dani Alves

PORTO (4-1-3-2): Iker Casillas; Maxi Pereira, Felipe, Marcano, Alex Telles; Danilo; Herrera, Ruben Neves (16'st Corona), Brahimi (28'st Diogo Jota); André Silva (30'pt Layun), Soares. (José Sá, Boly, André André, Oliver Torres). All. Espirito Santo.
JUVENTUS (4-2-3-1): Buffon; Lichtsteiner (28'st Dani Alves), Barzagli, Chiellini, Alex Sandro; Khedira, Pjanic; Cuadrado (22'st Pjaca), Dybala (40'st Marchisio), Mandzukic; Higuain. (Neto, Asamoah, Benatia, Rugani) All. Allegri.
ARBITRO: Brych (Germania)


Una netta vittoria per 2-0 e la Juventus torna a casa con la qualificazione ai quarti ipotecata. Ma non è stato tutto rose e fiori per la squadra bianconera aiutata dall’ingenuità di Telles e dall’eccessiva fiscalità dell’arbitro Brych che poco prima della mezz’ora nell’arco di due minuti ammonisce due volte il terzino brasiliano spedendolo anzitempo negli spogliatoi. Il Porto si difende bene e riesce a respingere gli attacchi bianconeri fino al 72esimo quando Pjaca sblocca il risultato. Due minuti dopo arriva il raddoppio di Dani Alves che ipoteca la qualificazione. La vigilia turbolenta (Bonucci spedito in tribuna dopo l’acceso litigio con Allegri venerdì scorso durante Juventus-Palermo) viene così cancellata dalla quarta vittoria consecutiva in Europa.

martedì 21 febbraio 2017

UNA ESALTANTE SERATA DI CHAMPIONS LEAGUE



Due partite,14 gol, 1000 emozioni. Una di quelle serate che danno un senso al fatto che ti nutri di pane e calcio. #ChampionsLeague
— CALCIOMANIA 90 (@EntiusDRC) 21 febbraio 2017


DA EROE A (probabile) BLUFF: LE 24 ORE DI NOTORIETA’ DI SHAW

Il suo "spuntino" in diretta tv ha fatto il giro del mondo, scatenando le ironie del web e attirando le simpatie degli appassionati che guardavano Sutton-Arsenal, ottavo di finale di FA Cup tra il club di quinta divisione inglese e i Gunners, che hanno passato il turno con un 2-0.
Quando le telecamere, sul finire della partita, avevano indugiato su Shaw, la scena aveva suscitato solo sorrisi e simpatia. Shaw, seduto in panchina, era stato sorpreso mentre mangiava con voracità un tortino. Un siparietto decisamente insolito, come insolito era il contesto, un minuscolo stadio di periferia che ospitava la sfida tra i beniamini di casa, il Sutton (club di quinta serie), e i Gunners, poi vittoriosi per 2-0.
Ora, però, per Wayne Shaw, 45enne portiere di riserva extralarge del Sutton (pesa più di 110 chili), le cose si mettono male. Il club, infatti, per bocca dell'allenatore Paul Doswell, ha chiesto al giocatore di lasciare la squadra e lui ha accettato. Oltretutto, come scrive il Guardian, Shaw rischia di finire sotto inchiesta per mano della FA, la federcalcio inglese. Proprio a causa di quel panino mangiato in panchina durante il match con l'Arsenal.

lunedì 20 febbraio 2017

E VENNE IL GIORNO DI GABIGOL...

E venne il giorno di Gabriel Barbosa (o Gabigol se preferite). Finalmente. Quando ormai mancavano meno di 10 minuti alla fine di uno scialbo Bologna-Inter, fino a quel momento fermo sullo 0-0, l’attaccante brasiliano è stato bravo e lesto a raccogliere un pallone filtrante sotto porta di D’Ambrosio e a infilare da pochissimi passi il gol che decide il match e regala all’Inter i tre punti. Grande merito va a Banega che inizia l’azione con un passaggio eccezionale per D’Ambrosio e anche il terzino ex Torino mette dentro un pallone stupendo che chiede solo di essere buttato in rete, ma chi mastica un po’ di calcio sa perfettamente che in alcuni casi la linea che separa il gol dall’errore può essere molto molto sottile. Ma il nostro bomber non sbaglia assolutamente e infila in rete il suo primo gol in maglia nerazzurra (nel recupero potrebbe fare il bis ma l’urlo di gioia viene strozzato sulla linea di porta).

venerdì 17 febbraio 2017

FIORENTINA DI MISURA, ROMA A DISMISURA

EUROPA LEAGUE 2016-2017 - Andata dei Sedicesimi di Finale
BORUSSIA MONCHENGLADBACH-FIORENTINA 0-1
44' Bernardeschi

Missione compiuta per la Fiorentina nell'andata dei sedicesimi di Europa League. Al Borussia Park la squadra di Sousa batte 1-0 il Borussia Moenchengladbach e porta a casa una vittoria preziosa in vista del ritorno. Nel primo tempo i tedeschi mettono la Viola in difficoltà e centrano un palo con Johnson, poi Bernardeschi decide il match con una magia su punizione al 44'. Nella ripresa inutile il forcing degli uomini di Hecking.

giovedì 16 febbraio 2017

INSIGNE ILLUDE IL NAPOLI MA IL REAL RIMONTA

Champions League 2016-2017 - Andata degli degli Ottavi Di Finale
REAL MADRID-NAPOLI 3-1
8' Insigne - 18' Benzema - 49' Kroos - 54' Casemiro

Un gol di Insigne aveva illuso il Napoli passato in vantaggio dopo appena 8 minuti, ma al 18esimo Benzema pareggia i conti prima che nella ripresa il Real Madrid scappi via in 5 minuti con i gol di Kroos e di Casemiro.
Gli azzurri hanno mantenuto i dettami sarriani fatti di giro palla e difesa alta con inserimenti tra le linee e tagli, ma si sono trovati davanti una squadra di livello superiore. Se poi ci si mette la serata storta degli uomini migliori, il ko diventa una conseguenza naturale. I timori della vigilia riguardavano principalmente una retroguardia solita concedere troppo agli avversari: ebbene, anche contro il Real la musica si è ripetuta con cali di tensione diventati letali al cospetto dei Galacticos.

mercoledì 15 febbraio 2017

BARCA: CHE BOTTA!!! IL PSG GLI RIFILA UN POKER

Champions League 2016-2017 - Andata degli Ottavi Di Finale
PARIS SAINT GERMAIN-BARCELLONA 4-0
18' Di Maria - 40' Draxler - 55' Di Maria - 72' Cavani

Riparte col botto la Champions League. E con un risultato che definire clamoroso è poco. A Parigi i padroni di casa del Paris Saint-Germain battono 4 a 0 il Barcellona di Luis Enrique. Due gol per tempo con Di Maria grande mattatore autore di una doppietta e per i blaugrana è notte fonda.
Apre le danze Di Maria al minuto 18, prima dell'intervallo, al 40esimo, Draxler porta il risultato sul 2 a 0. Nella ripresa ci si aspetta la reazione della formazione allenata da Luis Enrique e invece è il Paris Saint Germain a dilagare prima con Di Maria autore di una splendida doppietta e poi con bomber Cavani che al 71esimo chiude ogni discorso qualificazione nonostante il potere del Camp Nou, spesso capace di trasformare 90 minuti in un periodo infinito.

lunedì 13 febbraio 2017

EDER-CANDREVA: L'INTER RIPARTE

Serie A 2016-2017 - 24^ Giornata
INTER - EMPOLI 2 - 0
14' EDER - 54' CANDREVA

Dopo la sconfitta di Torino con annesse polemiche per un arbitraggio molto molto discutibile l'Inter torna alla vittoria battendo 2-0 l'Empoli. Di Eder (nel primo tempo) e Candreva (nella ripresa) le reti che decidono la partita.
Pioli deve fare a meno di Icardi e Perisic, entrambi squalificati, quindi schiera un 3-4-2-1 con il trio difensivo Medel, Murillo e Miranda, a centrocampo Candreva e D'Ambrosio sono gli esterni con Gagliardini e Kondogbia centrali e davanti Joao Mario e Palacio a sostegno dell'unica punta Eder. Solo panchina per Gabigol e per il baby Pinamonti.
i nerazzurri partono forte e dopo un quarto d'ora sono già in vantaggio con Eder. Nella ripresa invece ci pensa Candreva a chiudere la partita. Buona la prestazione dell'Inter che recrimina anche per due rigori che l'arbitro Celi (ovviamente) non vede. Purtroppo in questo periodo il rapporto tra i nerazzurri e i rigori non non sono dei migliori.

sabato 11 febbraio 2017

E ORA RIPARTIAMO...

TUTTI I PRECEDENTI
18-01-1987
INTER-EMPOLI
2-1
41' Matteoli, 70' Mandorkini, 90' Ekstrom
27-09-1987
INTER-EMPOLI
2-0
72' Serena, 86' Altobelli
16-05-1998
4-1
23' Colonnese, 32' Aut. Fusco, 62' Rig. Ronaldo, 72' Ronaldo, 79' Cappellini
07-02-1999
5-1
8' Baggio, 17' Simeone, 36' Rig. Djorkaeff, 57' Carparelli, 66' Djorkaeff, 91' Djorkaeff
26-01-2003
3-0
70' Vieri, 74' Vieri, 85' Vieri
18-01-2004
0-1
94' Rocchi
21-12-2005
4-1
3' Adriano, 69' Vannucchi, 72' Figo, 90' Martins, 50' Cruz
29-04-2007
3-1
60' Saudati, 62' Recoba, 63' Stankovic, 28' Cruz
03-02-2008
1-0
34' Ibrahimovic (Rig)
31-05-2015
4-3
51' Palacio, 55' Icardi, 61' Mchedlidze, 64' Pucciarelli, 72' Brozovic, 80' Icardi, 90' Mchedlidze
07-05-2016
2-1
12' Icardi, 37' Pucciarelli, 40' Perisic

venerdì 10 febbraio 2017

Palla Al Centro. NAPOLI, ASPETTANDO IL REAL, LAZIO-MILAN SFIDA PER L'EUROPA

 PALLA AL CENTRO – Discussioni e commenti aspettando il fischio d’inizio (versione extralight)  

 Segui Tutti i Risultati 
 per non perderti nessun gol 

 SERIE A (Italia) – 24^ Giornata 
Venerdì 10 Febbraio ore 20.45
NAPOLI-GENOA

Sabato 11 Febbraio ore 20.45
FIORENTINA-UDINESE 

Domenica 12 Febbraio ore 12.30
CROTONE-ROMA 

giovedì 9 febbraio 2017

BERGAMINI, FINO ALLA VERITA': CHIESTA LA RIAPERTURA DELLE INDAGINI

Il procuratore di Castrovillari Eugenio Facciolla ha chiesto al gip la riapertura delle indagini sulla morte di Donato Denis Bergamini e la riesumazione della salma del calciatore del Cosenza deceduto sotto un camion in circostanze misteriose il 18 dicembre 1989 lungo la statale 106, all’altezza di Roseto Capo Spulico e la cui morte fu archiviata in un primo momento come suicidio.
Dopo l'ennesima inchiesta archiviata nel dicembre 2015, la Procura di Castrovillari prova a riaprire le indagini su un mistero rimasto incredibilmente irrisolto e fumoso, tra inimmaginabili colpi di scena, ipotesi affiorate e smontate, personaggi scomparsi misteriosamente e poi riapparsi, come Raffaele Pisano, l'autista del veicolo ritenuto morto e poi rintracciato dal Quotidiano della Calabria nella sua abitazione di Rosarno.
Proprio Pisano, già imputato e assolto nel 1992 in un primo processo che ipotizzava l'omicidio, era stato iscritto ancora nel 2011 nel registro degli indagati. E insieme a lui Isabella Internò, la fidanzata di Bergamini che era presente al momento della morte del ventisettenne ferrarese.

mercoledì 8 febbraio 2017

RUGGITO CAMERUN !!! I LEONI SONO CAMPIONI D'AFRICA

Trionfo camerunese a Libreville nella finale della 31ª Coppa d’Africa. I Leoni Indomabili centrano il quinto titolo piegando l’Egitto in rimonta grazie a un guizzo nel finale di Aboubakar, che consente al Camerun d’interrompere un digiuno durato 15 anni. I Leoni tornano ad essere indomabili e ad alzare la coppa continentale dal 2002, ribaltando 2-1 l'iniziale vantaggio di Elneny, grazie agli acuti nel secondo tempo di N'Koulou al 59' e di Aboubakar all'88'.
Insieme a quella dello Zambia nel 2012, quella del Camerun è la più bella favola espressa negli ultimi anni dalla coppa d'Africa. I Leoni Indomabili ovviamente hanno diverso blasone, sono la storia del calcio africano, sono i miti N'Kono, Milla, Eto'o. Eppure la vittoria con l'Egitto, 2-1 in finale, in generale il cammino in tutta la competizione, ha un qualcosa di magico.

Un’autentica impresa per la squadra guidata dal belga Hugo Broos, che ha fatto fuori tutte la favorite del torneo salvo l’Algeria: Senegal ai quarti, Ghana in semifinale e adesso i Faraoni di Salah ed Hector Cuper. Il successo di questa sera ripaga il Camerun del k.o. subito in finale nove anni fa contro gli egiziani.

martedì 7 febbraio 2017

LA LEGGE SPORTIVA NON E' UGUALE PER TUTTI...

“Per i nemici le leggi si applicano, per gli amici si interpretano” (Giovanni Giolitti)

Squalificati per due turni Ivan Perisic ("per avere, al 49° del secondo tempo, ripetutamente proferito espressioni gravemente irriguardose nei confronti del Direttore di gara") e Mauro Icardi ("per avere, al termine della gara, rivolto ad un Arbitro addizionale un'espressione ingiuriosa accompagnata da gesti, nonché per avere calciato il pallone in direzione del Direttore di gara, senza colpirlo"). Questo è lo strascico che lascia la sfida tra Juventus-Inter.
Doppia squalifica che ben si sposa con la famosa frase di Giolitti citata ad inizio articolo. Perché il signor Rizzoli qualche anno fa sorvolò su un plateale “vaffanculo” che Totti gli ripete quattro volte (giusto per ribadire il concetto) e lo scorso aprile nel corso di un infuocata derby della Mole chiuse un occhio quando Bonucci protestò in modo minaccioso arrivando a poggiare la sua testa contro la tempia dell’arbitro.

lunedì 6 febbraio 2017

FINALMENTE CE LA SIAMO GIOCATA ALLA PARI (ma non è bastato...)

Giudicate voi...

Va bene, basta parlare di arbitri. Tanto in fondo la situazione non cambierà mai. Forse per sudditanza o forse è giusta la teoria di Nicola che nei commenti del precedente articolo sosteneva che “L'errore più grande è pensare che dopo Calciopoli sia tornato tutto alla normalità. Sapete come funzionano le organizzazioni criminali? Quando vengono duramente colpite dalla giustizia, fanno passare un po' di tempo per calmare le acque e poi tornano nel giro con nuovi nomi e nuove facce. E lo stesso succede nel calcio. Nel caso della Triade i soggetti sono ancora in giro e muovono le fila. Uno come Moggi non ha mai abbandonato il calcio e Bettega è ancora al suo posto. Basta vedere cosa succede ogni domenica per capire che nulla è casuale.” (non che la consideri molto credibile però mi ha molto incuriosito perché non del tutto astrusa). Alla fine chi vince ha ragione e il fine giustifica i mezzi. Se ti lamenti fai la parte del piagnina e del rosicone perché tanto poi arriva il Cesari di turno che ti dice che il rigore non c’era e tutti i juventini applaudono felici (e pazienza se il commentatore di Premium ha fatto la figura del coglione che non capisce una beata mazza).

domenica 5 febbraio 2017

CUADRADO-RIZZOLI: LA DECIDONO LORO

Serie A 2016-2017 – 23^ Giornata
JUVENTUS - INTER 1 - 0
45’ Cuadrado

JUVENTUS (4-2-3-1): Buffon; Lichtsteiner (dal 35’ st Dani Alves), Bonucci, Chiellini, Alex Sandro; Khedira, Pjanic; Cuadrado (dal 26’ st Marchisio), Dybala(dal 39’ st Rugani) Mandzukic.
A Disposizione: Neto, Audero, Benatia, Asamoah, Sturaro, Rincon, Mandragora, Pjaca.
All. Allegri
INTER (3-4-2-1): Handanovic; Murillo, Medel, Miranda; Candreva (dal 13’ st Eder), Gagliardini, Brozovic (dal 13’ st Kondogbia), D’Ambrosio; Joao Mario (dal 24’ st Palacio), Perisic; Icardi.
A Disposizione: Carrizo, Andreolli, Ansaldi, Santon, Nagatomo, Biabiany, Banega, Gabigol, Pinamonti.
All. Pioli
ARBITRO: Rizzoli di Bologna

E come sempre arriva l’arbitro di turno a rovinare tutto. Juventus-Inter offre emozioni e spettacolo con Cuadrado che decide il match con un gol strepitoso da fuori area, ma ci pensa l’arbitro Rizzoli a rovinare tutto negando due rigori netti all’Inter nel primo tempo e assumendo una direzione di gara assolutamente da bocciare.
Pioli prova a contrastare il super attacco bianconero varando una difesa a tre con Medel, Miranda e Murillo. A centrocampo D’Ambrosio e Candreva sugli esterni e Gagliardini e Brozovic in mezzo, in avanti Perisic e Joao Mario a supporto dell’unica punta Icardi.
Si parte subito a ritmo intenso. Dybala in acrobazia impegna l'attento Handanovic. E' sempre il numero 21 bianconero a deliziare il pubblico dello Stadium, suo il sinistro delicato che accarezza la traversa. Entrambe le squadre lasciano molti spazi e a giovarne è lo spettacolo.

MOLTO PROBABILMENTE VINCERANNO LORO, PERO’…

Lo so, non sarà una partita semplice. Juventus-Inter non lo è mai stato. Ma del resto nessuno ha mai detto che lo sia. Probabilmente soffriremo come cani, quasi sicuramente perderemo, nella migliore delle ipotesi potremo dire di aver provato a tener testa alla capolista. Però…
Però mai nessuno ha detto che il calcio è una scienza esatta, però non sempre vince il più forte, però la storia del calcio è piena di risultati inattesi. E allora pensate che goduria sarebbe tornare dallo Juventus Stadium con i tre punti in saccoccia e poter raccontare di aver battuto la Juventus due volte nella stessa stagione. Non so se sia mai successo, in ogni caso sarebbe fantastico se ciò avvenisse. Ecco, sarebbe così fantastico che quasi sicuramente non avverrà. Quest’anno allo Juventus Stadium non si passa, i bianconeri hanno vinto le ultime 26-27 (non ricordo il numero preciso) partite casalinghe in campionato, sarebbe già un grandissimo successo riuscire a strappare un misero punticino. Figuriamoci se sia immaginabile battere i bianconeri nel loro fortino. Eppure…

sabato 4 febbraio 2017

JUVENTUS-INTER, STORIA DI UNA GRANDE RIVALITA'

Il derby d’Italia fra Juventus–Inter per noi Juventini è sempre stata una delle partite più importanti del campionato .
Ancor di più dopo quello che è successo nell’ 2006 con Calciopoli, uno scudetto regalato (il famoso scudetto di cartone) alla terza classificata ovvero l’Inter.
Ma facciamo un tuffo nel passato. Le due squadre si affrontarono per la prima volta nel 1909 durante il campionato di Prima categoria nel primo incontro assoluto del 14 novembre di quell'anno, giocato sul campo di Corso Sebastopoli a Torino, i bianconeri vinsero 2-0 grazie a una doppietta di Ernesto Borel.
La rivalità vera e propria ebbe inizio negli anni 1930 quando i due club, entrambi al vertice del calcio italiano, si ritrovarono stabilmente a lottare per lo scudetto assieme alla principale rivale del tempo, il Bologna. La Juve del Quinquennio fece suoi cinque campionati consecutivi durante la prima metà del decennio (1931-1935), prima squadra capace di raggiungere questo filotto, mentre l'Ambrosiana-Inter, già vincitrice nel 1929-1930 del primo torneo a girone unico, fu in seguito artefice di altre due affermazioni tricolori sul finire della decade.

Palla Al Centro. DERBYSSIMO D’ITALIA

 PALLA AL CENTRODiscussioni e commenti aspettando il fischio d’inizio 
Tutto pronto per l’attesa sfida tra la capolista Juventus e l’acerrima rivale Inter, reduce da un grande filotto di vittorie consecutive. Ma il menù del weekend è molto ricco con Chelsea-Arsenal in Premier League, Siviglia-Villareal in Spagna, la sfida al vertice in Ligue1 tra Monaco e Nizza, Borussia Dortmund-Lipsia in Germania e Verona-Benevento in Serie B. E per non farci mancare proprio nulla ecco la finale di Coppa D’Africa tra Egitto e Camerun.

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 SERIE A (Italia) – 23^ Giornata 
Ovviamente gli occhi sono tutti puntati sullo Juventus Stadium dove i padroni di casa e l’Inter daranno vita a 90 minuti intensi per ribadire una supremazia che va oltre i semplici tre punti. Tra i match da seguire anche Roma-Fiorentina e la sfida salvezza tra Palermo e Crotone, ma ad aprire il turno sarà Bologna-Napoli.

Sabato 4 Febbraio ore 20.45
BOLOGNA-NAPOLI
Tradizione positiva in casa per il Bologna contro il Napoli: in 57 gare, i felsinei hanno ottenuto 30 vittorie, 14 sconfitte e 13 pareggi, segnando 96 reti e subendone 63. Le vittorie più larghe della squadra di casa sono il 4-0 della stagione 1938-1939 e il 5-1 della stagione 1997-1998 (doppietta di Andersson e tripletta di Baggio).

Domenica 5 Febbraio ore 12.30
MILAN-SAMPDORIA
Sono a oggi 58 le sfide messe a referto tra queste due rivali, con il conteggio che propende nettamente a favore del Milan. I padroni di casa fanno registrate 38 vittorie contro le 10 esterne. Sempre 10 i pareggi.

giovedì 2 febbraio 2017

FAVOLA CARLETTI: DALLA TERZA CATEGORIA ALLA SERIE B

 LATO BAppunti sulla Serie Cadetta 
Dalla Terza categoria alla Serie B in meno di un anno: no, non è uno scherzo, è quello che è capitato a Cristian Carletti, attaccante appena arrivato al Carpi, alla corte di Castori, nell'ultimo giorno nelle compravendite del mercato invernale.
Il neo attaccante emiliano infatti fino al marzo scorso lavorava e giocava con gli amici, allenandosi di sera per la partita della domenica. Adesso è un calciatore professionista, e da oggi a giugno lotterà per raggiungere la promozione in Serie A: tutto ciò in un tempo effettivo di dieci mesi, una scalata da record, dall'ultima serie dei campionati della Figc fino alla seconda, con un passaggio dalla Serie D.
La storia del pallone è piena di casi di giocatori emersi dopo inizi nelle categorie minori: Torricelli, Toni, Grosso, Liverani, giusto per citarne solo alcuni italiani di epoca recente. Quella di Carletti, però, pare davvero una favola: perché ormai 13 mesi fa, si era stancato di continuare ad inseguire un sogno che sembrava sempre più irraggiungibile.

mercoledì 1 febbraio 2017

UN DELUDENTE MERCATO DI RIPARAZIONE

Non ci aspettavamo un grande mercato di riparazione e così è stato. Vuoi per la crisi, vuoi per l’impossibilità di raggiungere certi obiettivi, vuoi soprattutto perché nei fatti, come già dicevamo settimana scorsa, il campionato è praticamente concluso per quasi la metà delle partecipanti alla massima serie. In effetti che senso avrebbe andare a spendere per migliorare la propria rosa in vista di una seconda parte di stagione dagli esiti già scontati?
Di conseguenza di grandi botti ne abbiamo visti ben pochi. Ad eccezione di Gagliardini all’Inter che rappresenta un grande colpo di mercato anche in prospettiva futura (e l’inserimento del centrocampista ex Atalanta nella formazione di Pioli ha già dato i suoi frutti). La Juventus ha preso Rincon (anche se ha lavorato per il futuro assicurandosi Caldara e Orsolini), Il Napoli ha colmato il vuoto lasciato dall’infortunio di Milik con Pavoletti (che per il momento però sta facendo più panchina che altro), il Milan come sempre si è buttato sui saldi con Delofeu e Ocampos, Roma e Lazio non hanno fatto praticamente nulla (e i giallorossi hanno invano cercato Defrel per rimpiazzare Salah partito per la Coppa d’Africa).