Nei 69 precedenti disputati tra Inter e Napoli, i padroni di casa si sono aggiudicati l’intera posta in palio per ben 46 volte, lasciando solo le briciole ai partenopei; le vittorie azzurre, infatti, sono solamente 8 mentre le due compagini si sono equamente suddivise l’intera posta in palio per 16 volte. L’ultima vittoria partenopeo risale alla stagione 2011-2012 quando finì 3-0 col prezioso “contributo” dell’arbitro Rocchi.
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sabato 29 aprile 2017
venerdì 28 aprile 2017
Palla Al Centro. DOPO MILANO ECCO ROMA: DERBY A PRANZO
PALLA AL CENTRO – Discussioni e commenti aspettando il fischio d’inizio (versione extralight)
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SERIE A (Italia) – 35^ Giornata
Venerdì 28 Aprile ore 20.45
ATALANTA-JUVENTUS
Sabato 29 Aprile ore 20.45
TORINO-SAMPDORIA
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PALLA AL CENTRO – Discussioni e commenti aspettando il fischio d’inizio
martedì 25 aprile 2017
DAL SECONDO POSTO ALLA SALVEZZA, IL RUSH FINALE SARA' DECISIVO
CLASSE A – Analisi e commenti sul Campionato Italiano
Ultime cinque giornate di campionato. E’ il momento in cui si decidono le sorti di molte squadre. Con la Juventus avviata alla conquista del sesto scudetto e il Pescara ormai matematicamente retrocesso, sono pochi i posti da assegnare. Chi arriverà al secondo posto? Chi alla fine riuscirà a conquistare l’Europa League? Chi si salverà? Difficile dare delle risposte. Ma vediamo cosa prevede il calendario nelle ultime giornate.
Partiamo dallo sprint per la piazza d’onore. Roma e Napoli sono squadre capaci di tutto: di grandi risultati e grandi prestazioni ma anche di brusche e improvvise frenate.
La prossima giornata sarà già una svolta e potrà dire molto sulle ambizioni europee di Roma e Napoli: incroci da brividi con i giallorossi impegnati nel derby con la Lazio e gli azzurri che se la vedranno a San Siro contro un'Inter che sarà reduce da cinque giorni di ritiro e da 2 miseri punti ottenuti nelle ultime 5 giornate.
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CLASSE A – Analisi e commenti sul Campionato Italiano
lunedì 24 aprile 2017
FOGGIA, DOPO 19 ANNI E’ NUOVAMENTE SERIE B
PUNTO C – Notizie dalla Lega Pro
Dopo quasi un ventennio il Foggia rivede la Serie B. I rossoneri nello scorso weekend hanno pareggiato 2-2 sul campo del Fondi e conquistato così l’unico punto che serviva per avere la certezza matematica del ritorno in serie B. Un traguardo che la città sta festeggiando ormai da giorni, vista la sicurezza del distacco dal Lecce: condannato per la quarta volta in cinque anni a cercare fortuna attraverso l’appendice dei playoff. Il Foggia era già andato vicino alla promozione lo scorso anno, quando dopo aver lasciato la vittoria del campionato al Benevento fu costretto ad abdicare nella finale degli spareggi contro il Pisa. Quest’anno, invece, l’ascesa è divenuta realtà. I rossoneri ritroveranno la serie B per la prima volta dopo il 7 giugno 1998, quando la sconfitta contro la Salernitana segnò la retrocessione in serie C1 e consegnò agli archivi l’epoca d’oro legata a Zdenek Zeman. Nel frattempo sono passati diciannove anni: costellati da fallimenti, risalite e finali perse. In questo lungo ventennio, il Foggia è passato (pure) dalle mani di Franco Sensi e di Giorgio Chinaglia, approdati nel capoluogo pugliese a caccia di una seconda giovinezza.
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Pakos,
PUNTO C – Notizie dalla Serie C (Lega Pro)
domenica 23 aprile 2017
INDEGNI DI INDOSSARE QUESTA MAGLIA
Due punti nelle ultime cinque gare. Dopo aver sognato di poter addirittura puntare al terzo posto ci ritroviamo a sperare in un sesto posto (e dobbiamo ringraziare l’Empoli che ha battuto in casa il Milan mantenendo i rossoneri a soli due punti da noi, altrimenti anche il sesto posto era bello che andato) che personalmente non mi entusiasma affatto ma che tutto sommato devo accettare perché è sempre meglio un sesto posto che niente.
Quello che invece non accetto minimamente è come i nostri ragazzi stanno affrontando le ultime gare. Con presunzione e superficialità. Giochiamo bene per un tempo o per uno scorcio di partita, poi il black out totale e così la Sampdoria ha ribaltato il risultato dopo che avevamo chiuso il primo tempo in vantaggio, nel derby ci siamo fatti rimontare dopo che al 85esimo eravamo sul 2-0, e ieri sera dopo un buon primo tempo e dopo che la Fiorentina ha sbagliato un rigore (episodio che avrebbe stroncato le gambe a chiunque) ci siamo fatti rivoltare come un calzino prendendo gol da pivelli.
sabato 22 aprile 2017
INTER, LA BARCA VA SEMPRE PIÙ A FONDO
FIORENTINA - INTER 5 - 4
23’ Vecino – 29’ PERISIC – 34’ ICARDI – 63’ Astori – 64’ Vecino – 70’ Babacar – 79’ Babacar – 88’ ICARDI – 91’ ICARDI
FIORENTINA (3-4-2-1): Tatarusanu; Tomovic (dal 9' s.t. Salcedo), Sanchez, Astori; Tello (dal 36' s.t. Cristoforo), Badelj, Vecino, Milic; Borja Valero, Bernardeschi (dal 12' s.t. Ilicic); Babacar.
A Disposizione: Sportiello, Dragowski, De Maio, Maxi Olivera, Chiesa, Saponara, Maistro, Hagi, Mlakar.
All. Paulo Sousa.
INTER (4-2-3-1): Handanovic; D'Ambrosio, Medel, Miranda, Nagatomo (dal 28' s.t. Eder); Kondogbia (dal 30' s.t. Brozovic), Gagliardini; Candreva, Joao Mario, Perisic; Icardi.
A Disposizione: Carrizo, Berni, Andreolli, Sainsbury, Santon, Murillo, Banega, Palacio, Biabiany, Gabigol.
All. Pioli.
ARBITRO: Valeri di Roma.
Senza parole. Semplicemente senza parole di fronte ad un Inter che avrebbe tranquillamente potuto portare a casa i tre punti e che invece regala la vittoria alla Fiorentina. I nerazzurri vanno sotto, ribaltano in cinque minuti ma poi nella ripresa il blackout totale con quattro gol presi in sette minuti (nonostante Handanovic si ricordi di essere un portiere pararigori e neutralizzi un penalty di Bernardeschi). A nulla servono altri due gol di Icardi perché arrivano troppo tardi per poter sperare in un pareggio. E a questo punto l’Europa è un puntino lontano che si allontana sempre più.
Pioli conferma la formazione del derby con Nagatomo terzino sinistro e Joao Mario preferito a Banega.
Parte bene l’Inter che prende subito in mano le redini del gioco. Ma la Fiorentina col passare dei minuti prende coraggio e al 23esimo con la complicità della difesa nerazzurra passa in vantaggio con Vecino al suo primo gol in campionato.
CERCASI TRE PUNTI PER RESIDUE SPERANZE EUROPEE
Eppur ci tocca crederci. Lo so, dopo il gol di Zapata al 97esimo (praticamente nei tempi supplementari, mai visto un arbitro così fiscale nel fare recuperare il tempo perso) che ci ha fatto andare di traverso Pasqua e Pasquetta (non per altro, nelle festività capita sempre di incontrare l’amico o il parente tifoso dell’altra squadra che ti deve sfottere ad ogni costo), le nostre speranze di andare in Europa sono in percentuale più vicino allo zero che a cento. Ma, come si suol dire, finché c’è vita c’è speranza e finché la matematica non ci condanna abbiamo l’obbligo di crederci. Anche se la Lazio dista già 5 punti e l’Atalanta ha quattro lunghezze su di noi. E’ vero i cugini rossoneri sono ad un tiro di schioppo (appena due punti) ma il sesto posto non entusiasma più di tanto (preparazione anticipata, doppio turno preliminare, insomma non proprio una prospettiva interessante).
E come se non bastasse stasera siamo attesi dalla insidiosa trasferta a Firenze, una sfida che non definirei propriamente agevole (anche se non dobbiamo dimenticarci che Crotone doveva essere una gitarella in Calabria e invece sappiamo bene come è finita).
venerdì 21 aprile 2017
Palla Al Centro. REAL-BARCA, IL CLASICO PROMETTE SEMPRE EMOZIONI
PALLA AL CENTRO – Discussioni e commenti aspettando il fischio d’inizio
Sabato 22 Aprile ore 18
ATALANTA-BOLOGNA
Sabato 22 Aprile ore 20.45
FIORENTINA-INTER
Il Clasico di Spagna tra Real Madrid e Barcellona è senza ombra di dubbio la madre di tutte le partite di un weekend abbastanza ricco di sfide interessanti. A partire da Fiorentina-Inter in Serie A e Monaco-Lione in Francia. Ma sono interessanti e promettono emozioni e gol anche Psv-Ajax in Olanda, il derby turco tra Galatasaray e Fenerbahce, il derby di Vienna tra Rapid e Austria, Sporting Lisbona-Benfica in Portogallo e Anderlecht-Club Brugge in Belgio.
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SERIE A (Italia) – 33^
Giornata
Il big match è senza ombra di dubbio quello tra Fiorentina e Inter con entrambe le squadre che si giocano le ultime speranze di centrare la qualificazione all’Europa League. La Juventus è attesa dall’agevole sfida col Genoa mentre la Roma va a Pescara e il Napoli a Sassuolo. Nelle retrovie il Crotone spera nel Milan e cercherà di battere la Sampdoria per rilanciare le speranze di salvezza.
Sabato 22 Aprile ore 18
ATALANTA-BOLOGNA
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FIORENTINA-INTER
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JUVENTUS, MA CHE FORTUNA!!! PESCATO IL MONACO
Sì, è proprio l’anno della Juventus. Lo stiamo ripetendo da un po’ di tempo e ad ogni pie sospinto ne riceviamo conferma: questo è l’anno buono per i bianconeri per vincere tutto.
L’ennesima conferma (l’ultima in ordine di tempo) arriva da Nyon dove erano in programma i sorteggi per le semifinali di Champions League. Quattro le squadre rimaste: Juventus, Real Madrid, Atletico Madrid e Monaco. Indovinate chi ha pescato la Juventus? Bravissimi!!! Il Monaco di Jardim, ovvero l’avversario più debole tra le tre rimaste.
L'andata del doppio confronto si giocherà il 3 maggio nel Principato, il ritorno invece andrà in scena il 9 maggio a Torino (ritorno in casa, altra condizione favorevole). L'altro incrocio sarà invece il super derby di Madrid tra il Real di Cristiano Ronaldo e Zidane e l'Atletico di Griezmann e Simeone, che si affronteranno il 2 e il 10 maggio.
Dopo aver fatto fuori il Barcellona nei quarti, la Juve dovrà vedersela dunque con la rivelazione del torneo. La squadra di Jardim è sicuramente quella meno esperta delle tre avversarie presenti nell'urna e sicuramente anche quella meno insidiosa per i bianconeri.
mercoledì 19 aprile 2017
JUVE SENZA FATICA CONTRO QUESTO BARCELLONA
Champions League 2016-2017 – Ritorno dei Quarti di Finale
BARCELLONA-JUVENTUS 0-0
BARCELLONA-JUVENTUS 0-0
BARCELLONA (4-3-3): Ter Stegen; Sergi Roberto (dal 33’ st Mascherano), Piqué, Umtiti, Jordi Alba; Rakitic (dal 13’ st Paco Alcacer), Busquets, Iniesta; Messi, Suarez, Neymar. (Cillessen, Denis Suarez, Digne, Alena, Andre Gomes). All. Luis Enrique.
JUVENTUS (4-2-3-1): Buffon; Dani Alves, Bonucci, Chiellini, Alex Sandro; pjanic, Khedira; Cuadrado (dal 39’st Lemina), Dybala (dal 30’ st Barzagli), Mandzukic; Higuain (dal 43’ st Asamoah). (Neto, Lichtsteiner, Lemina, Rincon, Benatia). All. Allegri.
ARBITRO: Kuipers (Ola).
Dopo la netta vittoria dell’andata, la Juventus blocca il Barcellona sullo 0-0 (anche se dovremmo dire che è il Barcellona a bloccarsi da solo) e approda nelle prime quattro della Champions League iniziando a pregustare la finale di Cardiff e il trionfo finale. Messi, Neymar e compagni hanno provato invano a far crollare il muro bianconero, ma in Catalogna ha trionfato la solidità difensiva dei ragazzi di Allegri.
Contro questo Barcellona non avrebbe avuto grossi problemi a qualificarsi nemmeno la mia Inter. Non l’Inter fantastica che sette anni fa fece il Triplete, ma l’Inter attuale che si fa prendere a pallate dal Crotone. I blaugrana confermano le sensazioni di una settimana fa: una squadra in difficoltà che non ha più idee e fa fatica a rendersi pericolosa (non vorrei sbagliarmi, ma credo che Buffon non abbia compiuto nessuna parata difficile o intervento miracoloso).
martedì 18 aprile 2017
REAL+ATLETICO: MADRID E’ IN SEMIFINALE (ma il Real fa la “Juve d’Europa”)
Champions League 2016-2017 – Ritorno dei Quarti di Finale
REAL MADRID-BAYERN MONACO 4-2
53’ Lewandowski (rig) – 75’ C. Ronaldo – 76’ S. Ramos (autogol) – 105’ C. Ronaldo – 109’ C. Ronaldo – 112’ Asensio
REAL MADRID-BAYERN MONACO 4-2
53’ Lewandowski (rig) – 75’ C. Ronaldo – 76’ S. Ramos (autogol) – 105’ C. Ronaldo – 109’ C. Ronaldo – 112’ Asensio
REAL MADRID (4-3-1-2): Navas; Carvajal, Ramos, Nacho, Marcelo; Modric, Casemiro, Kroos (9' sts Kovacic); Isco (26' st Lucas Vazquez); Benzema (19' st Asensio), Cristiano Ronaldo.
A disp.: Casilla, Danilo, James Rodriguez, Morata.
All.: Zidane
BAYERN MONACO (4-2-3-1): Neuer; Lahm, Hummels, Boateng, Alaba; X. Alonso (30' st Muller), Vidal; Robben, Thiago Alcantara, Ribery (26' st Douglas Costa); Lewandowski (43' st Kimmich).
A disp.: Ulreich, Rafinha, Bernat, Coman.
All.: Ancelotti
Arbitro: Kassai
Un’espulsione per doppia ammonizione che non c’era, due gol di Cristiano Ronaldo in evidente fuorigioco, mancata ammonizione a Casemiro che compie un fallo fa rigore (rigore concesso e trasformato da Lewandoski). È questo il bollettino principale della direzione di gara dell’arbitro ungherese Kassai che “sporca” un bellissimo spettacolo come Real Madrid-Bayern Monaco. Alla fine passa il Real ai supplementari grazie ai due gol già citati di Cristiano Ronaldo e all’assolo di Asensio quando ormai la gara era di fatto conclusa. Torna a casa il Bayern Monaco che sulla carta era sicuramente la più forte tra le pretendenti rimaste. E, come già dicevamo una settimana fa, la strada verso il titolo per la Juventus si fa sempre più in discesa.
Dopo un primo tempo ricco di emozioni, ma privo di gol, la gara si sblocca al 53esimo con Casemiro che commette fallo su Robben. Lewandoski dal dischetto fa 1-0. Il Bayern per qualificarsi deve però fare un altro gol. Ma al 74esimo Cristiano Ronaldo di testa sembrerebbe chiudere i conti. Ma passa un minuto e Sergio Ramos goffamente segna il 2-1 che spinge la partita ai supplementari. Il Bayern però si complica la vita a sette minuti dal 90esimo. O meglio, è l’arbitro Kassai a complicargliela con una seconda ammonizione che appare subito abbastanza esagerata. Nell’extratime poi sale in cattedra la coppia Cristiano Ronaldo-Kassai con il fuoriclasse portoghese che trova due gol in fuorigioco e il direttore di gara ungherese che li convalida entrambi chiudendo di fatto il discorso qualificazione (il gol di Asensio serve solo per il tabellino).
sabato 15 aprile 2017
venerdì 14 aprile 2017
FACCIAMO NOSTRO IL PRIMO DERBY "MADE IN CHINA"
La sconfitta di Crotone brucia ancora ma non abbiamo tempo per rimurginare sull’incredibile debacle in terra calabra (anzi forse se ne è parlato troppo…). C’è un derby alle porte. Un derby strano, anomalo, come molti di quelli disputati negli ultimi anni. Entrambe sono lontane dalle zone importanti della classifica e questo derby vale principalmente per l’accesso in Europa League attraverso il doppio preliminare (se non fate i salti di gioia vi capisco).
Ma il derby è sempre il derby. È una di quelle partite attese tutto l’anno. È una di quelle partite che bisogna assolutamente vincere. E l’Inter domani all’ora di pranzo deve fare in modo di portare a casa i tre punti. L’impresa non è titanica, certo il Milan sta meglio fisicamente e moralmente, ma sbaglio o si dice che il derby lo vince sempre la squadra meno favorita? E allora portiamo a casa questi tre punti, dimostriamo chi comanda a Milano, dimostriamo che i più forti siamo noi. Forza Ragazzi !!! FORZA INTER !!!
Palla Al Centro. IL DERBY CINESE NELL'UOVO DI PASQUA
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Sabato 15 Aprile ore 12.30
INTER-MILAN
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SERIE A (Italia) – 32^ Giornata
Sabato 15 Aprile ore 12.30
INTER-MILAN
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giovedì 13 aprile 2017
MILAN, FINALMENTE IL TANTO AGOGNATO CLOSING: ORA E' CINESE
Il Milan è ufficialmente un club cinese. L'a.d. di Fininvest Danilo Pellegrino ha firmato il passaggio di proprietà delle azioni in mano a Silvio Berlusconi, il 99,93% del capitale sociale.
Già un'ora e mezza prima, però, si poteva dire: il Milan ha chiuso ufficialmente l'era Berlusconi, come testimoniano comunicato ufficiale, foto e brindisi. Intorno a quell'ora è arrivato il versamento dei 190 milioni decisivi, rimasti in mattinata su un conto in Lussemburgo: il Milan è costato 520 milioni, più 80 per la gestione del 2016-17. Sono stati necessari otto mesi, tanti rinvii e un prestito dal fondo Elliott di 303 milioni - solo 180 destinati al closing - per chiudere la trattativa più romanzesca degli ultimi anni di calcio italiano.
L’accelerata definitiva era arrivata mercoledì quando è sbarcato a Milano Li, colui che è diventato il nuovo azionista di maggioranza del Milan. Nella mattinata di giovedì presso lo studio legale Gianni Origoni&partners sono state apposte le firme necessarie per il passaggio di consegne.
mercoledì 12 aprile 2017
SI’, E’ PROPRIO L’ANNO DELLA JUVENTUS.
Il Chelsea? Non si è qualificato per le Coppe Europee.
Il Manchester United? In Europa League (dove per altro è arrivato fino ai quarti e punta a vincere il trofeo).
Il Manchester City? Eliminato agli ottavi dal Monaco (vittoria in casa per 5-3, sconfitta in Francia per 1-3).
Il Paris Saint Germain? Eliminato agli ottavi dal Barcellona dopo aver vinto 4-0 all’andata (6-1 per i blaugrana con tre gol arrivati nei minuti finali: non si vedeva un simile suicidio sportivo da tempo immemore).
Il Barcellona? Asfaltato ieri sera dalla Juventus dopo che agli ottavi hanno rimontato un 0-4 al Psg (questo per dire che il miracolo gli è già riuscito una volta, non ci riusciranno una seconda volta e di sicuro non contro questa Juventus).
martedì 11 aprile 2017
JUVE, CHE LEZIONE AL BARCELLONA!!!
Champions League 2016-2017 – Andata dei Quarti di Finale
JUVENTUS-BARCELLONA 3-0
7’ Dybala – 22 Dybala – 55’ Chiellini
JUVENTUS-BARCELLONA 3-0
7’ Dybala – 22 Dybala – 55’ Chiellini
JUVENTUS (4-2-3-1): Buffon; Dani Alves, Bonucci, Chiellini, Alex Sandro; Pjanic (dal 44’ s.t. Barzagli), Khedira; Cuadrado (dal 27’ s.t. Lemina), Dybala (dal 36’ s.t. Rincon), Mandzukic; Higuain (Neto, Asamoah, Lichtsteiner, Marchisio). All. Allegri.
BARCELLONA (3-4-3): Ter Stegen; Piqué, Umtiti, Mathieu (dal 1’ s.t. André Gomes); Sergi Roberto, Mascherano, Rakitic, Iniesta; Messi, Suarez, Neymar (Cilessen, Denis Suarez, Jordi Alba, Digne, Alena, Alcacer). All. Luis Enrique.
ARBITRO: Marciniak (Polonia)
E’ grande Juve nella serata che tutti i tifosi bianconeri aspettavano con trepidazione. La formazione allenata da Massimiliano Allegri infligge una sonora sconfitta al Barcellona rifilandogli tre gol (doppio Dybala nel primo tempo, Chiellini nella ripresa) e mettendo in tasca tre quarti di qualificazione alla semifinale.
I bianconeri mettono subito alle corde Messi e compagni. Primo brivido dopo tre minuti. Colpo di testa di Higuain su punizione di Pjanic, Ter Stegen para in due tempi.
È il preludio al gol che arriva al sesto. Cuadrado pesca Dybala in area, controllo e sinistro a giro che fa secco Ter Stegen facendo esplodere di gioia i tifosi bianconeri. Al 20esimo Messi taglia in verticale per Iniesta che, a tu per tu con Buffon, si fa ipnotizzare dal numero 1 che devia in angolo.
lunedì 10 aprile 2017
CONSIDERAZIONI SPARSE DOPO CROTONE-INTER
ü E’ tutta colpa di Ausilio. Il capro espiatorio di
tutto è diventato il nostro Direttore Sportivo, reo secondo alcuni di non aver
costruito una squadra all’altezza, scegliendo allenatori e giocatori che non
meritano di indossare questa maglia. Secondo me dovremmo smetterla di
prendercela con la vittima di turno e renderci conto che la colpa è di tutti,
senza distinzioni. Della dirigenza che non si fa sentire quando dovrebbe, dell’allenatore
che fa i suoi errori, di chi va in campo che non comprende l’importanza di
questa maglia e di questi colori.
ü Facile parlare col senno di poi ma alcune scelte di
Pioli sembravano errate fin dall’inizio. Come schierare Brozovic contro la
Sampdoria dividendo la coppia Gagliardini-Kondogbia che ha sempre reso al
massimo. Come mettere in campo contemporaneamente i diffidati Medel e Murillo,
come insistere su Candreva oggettivamente inguardabile nelle ultime settimane,
come prendersi il lusso di tenere in panchina gente come Joao Mario e Gabigol.
domenica 9 aprile 2017
KO A CROTONE: INTER, VERGOGNATEVI TUTTI !!!
Serie A 2016-2017 – 31^ Giornata
CROTONE – INTER 2 - 1
18' Falcinelli (rig.) - 26' Falcinelli – 65’ D'AMBROSIO
CROTONE (4-4-2): Cordaz; Rosi, Ceccherini, Ferrari, Martella; Rohden (23'st Sampirisi), Crisetig , Barberis (31'st Capezzi ), Stoian, Trotta (28'st Acosty ), Falcinelli
A Disposizione: Festa, Viscovo, Nalini, Dussenne, Mesbah, Claiton, Simy, Kotnik, Suljic.
All. Nicola
INTER (4-2-3-1): Handanovic; D'Ambrosio, Murillo (1'st Eder), Miranda, Ansaldi (1'st Palacio); Medel, Kondogbia (36'st Joao Mario ); Candreva, Banega, Perisic ; Icardi.
A Disposizione: Carrizo, Santon, Sainsbury, Nagatomo, Andreolli, Gabriel Barbosa, Brozovic, Biabiany.
All. Pioli.
ARBITRO: Guida di Torre Annunziata.
Siamo allo sfascio più totale. L’Inter riesce a perdere a Crotone e a complicare ulteriormente la sua corsa verso l’Europa. L’uno-due di Falcinelli a metà del primo tempo suona come una sentenza inappellabile e a poco serve un secondo tempo giocato nella metà campo avversaria con un’Inter nettamente a trazione anteriore (in campo contemporaneamente Icardi, Candreva, Banega, Perisic, Eder e Palacio). Il classico elefante che partorisce il topolino. Il gol di D’Ambrosio serve solo per tenere vive le speranze fino al 90esimo.
I grandi propositi della vigilia ricchi di fiducia e ottimismo si spengono presto. Dopo pochi minuti inizio ad avere sinistri presagi
Secondo me oggi la perdiamo...#presagi #CrotoneInter— CALCIOMANIA 90 (@EntiusDRC) 9 aprile 2017
TRE PUNTI: IL MINIMO SINDACALE PER L'EUROPA
“Ad un certo punto ti fanno anche passare la voglia di parlare d’Inter. Parlare poi di cosa? Di una stagione che al 5 novembre è già bella che andata a puttane? Di un allenatore esonerato dopo 84 giorni senza avergli dato il tempo di esprimere il proprio calcio? Di uno spogliatoio che crede di poter fare quello che vuole? Di una dirigenza assente? Di una società che non riesce a decidere chi debba essere il nuovo allenatore e che per sceglierlo ha deciso di fare dei casting in stile Grande Fratello? Di un nuovo allenatore che probabilmente sarà uno sconosciuto ai più?”
Questo è quello che scrissi un girone fa, quando il successore di De Boer sembrava Marcelino. Poi invece arrivò Pioli e a rileggere quelle parole ci si accorge di come tutto sia cambiato in cinque mesi. Soprattutto per quella stagione che al 5 novembre sembrava fosse andata a puttane e che invece è stata raddrizzata (seppur parzialmente, anche se non dobbiamo scordarci che fino a due-tre settimane fa eravamo in piena corsa per un posto in Champions League). Stagione che, realisticamente, potrebbe finire con un quarto posto. E quel 5 novembre avremmo firmato ad occhi chiusi per un quarto posto.
sabato 8 aprile 2017
Palla Al Centro. MADRID, E' SEMPRE SUPERDERBY !!!!!
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Il derby di Madrid tra merengues e colchoneros e la sfida in Bundesliga tra Bayern Monaco e Borussia Dortmund sono il menù forte del weekend. Da non perdere Lazio-Napoli in Serie A e, considerando i campionati minori, le sfide al vertice in Croazia e Svizzera
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SERIE A (Italia) – 31^ Giornata
Lazio-Napoli è la sfida principale di questo turno di campionato. Le due squadre sono divise da quattro punti e un’eventuale vittoria dei biancocelesti potrebbe riaprire il discorso Champions. La Juventus ospita il Chievo mentre la Roma va a Bologna. Da non perdere Empoli-Pescara, con gli abruzzesi che si giocano le residue speranze di salvezza.
Sabato 8 Aprile ore 15
EMPOLI-PESCARA
L’unico confronto in Serie A risale alla stagione 1987/’88, quando i già retrocessi empolesi sconfissero per 3-2 i biancazzurri, salvatisi con 4 lunghezze sugli avversari. Incocciati ed Ekström firmarono di testa le prime due reti e Cucchi siglò il 3-0 su rigore; poi un nuovo tiro dal dischetto di Gian Piero Gasperini e il gol di Galvani accorciarono soltanto le distanze.
Sabato 8 Aprile ore 18
ATALANTA-SASSUOLO
La prima in massima serie venne vinta dai neroverdi, 2-0 con la bellissima doppietta di Nicola Sansone. L’anno scorso ci fu anche l’unico pareggio all’Atleti Azzurri fra le due: vantaggio di Berardi e pareggio del capitano Denis, al suo ultimo gol con la Dea, 1-1.
Sabato 8 Aprile ore 20.45
JUVENTUS-CHIEVO
Il ChievoVerona non ha mai vinto nella Torino bianconero. Su un totale di 14 precedenti ne ha pareggiati 4 e persi 9, in campionato è riuscito a strappare appena 4 punti. Da ricordare quello della stagione 2008-2009, un meraviglioso 3-3 sancito soprattutto dalla tripletta di Sergio Pellissier, che risponde in momenti alterni ai gol di Chiellini e Iaquinta, oltre che all’autorete di Mantovani.
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venerdì 7 aprile 2017
CARESSA SU CALCIOPOLI "LA JUVE CHIESE LA MIA TESTA"
Pesanti accuse quelle che Fabio Caressa, telecronista e giornalista di Sky, fa all’indirizzo della Juventus riferendosi all’epoca di Calciopoli (questo per dire che in fondo non dice niente di nuovo, semmai conferma quello che abbiamo sempre detto e che i tifosi juventini continuano a negare) durante la rassegna "Il Valore dello Sport" all’Università Bocconi di Milano:
"Nel 2006 pensavo ci fosse qualcosa, ma non a quel livello lì. Moggi ha pensato non solo di poter fare qualcosa per la Juve ma ha pensato di poter fare quello che voleva per tutto il campionato. Ci sono decine di sentenze su questo ormai. Lui pensava di poter decidere su chi doveva retrocedere e altro, questo non era possibile. Poi negli anni si scopriranno sotto che ci sono state anche lotte, magari anche interne alla famiglia e nella Juventus in quel periodo. C’era grande incredulità e poi è arrivato il Mondiale dove c’era grande voglia di rivalsa perché venivamo un po’ derisi, giustamente. E’ stata una pagina molto brutta e io sono stato testimone di quello che accadeva, pochi mesi prima che accadesse.
giovedì 6 aprile 2017
PIOLI: MI SENTO DA INTER (e non vedo nessuna alla porta…)
Intervistato da Bruno e Alessandro Longhi, Stefano Pioli ha parlato a Top Calcio 24. Un Pioli a 360° che parla di presente e futuro nerazzurro.
Si riparte dopo l'inatteso ko con la Samp: "Veniamo da uno stop inaspettato ma dobbiamo tenere la media punti alta per ottenere il miglior piazzamento possibile per potenziare la squadra e costruire un futuro importante. La sosta ci ha tolto qualcosa più che altro a livello mentale per tutti i 95 minuti. Abbiamo pagato sicuramente l'aver avuto via 13 giocatori per una decina di giorni".
Le difficoltà nel salire su un treno in corsa "Iniziare a lavorare in stagione in corso è sicuramente una difficoltà ulteriore perché devi affrettare alcuni procedimenti: c'è meno tempo per conoscere i giocatori, entrare nelle loro teste e trasmettere i valori di gioco. Le prossime otto partite sono importantissime per fare dei bilanci, è chiaro che la media punti è una cosa concreta e quindi significa che il lavoro che stiamo facendo abbia dato dei buoni risultati".
mercoledì 5 aprile 2017
CUORE NAPOLI, MA IL CORE 'NGRATO HIGUAIN LO PUNISCE
COPPA ITALIA 2016-2017 – Semifinale di Ritorno
NAPOLI-JUVENTUS 3-2
32’ Higuain - 53’ Hamsik - 59’ Higuain – 61’ Mertens – 66’ Insigne
NAPOLI-JUVENTUS 3-2
32’ Higuain - 53’ Hamsik - 59’ Higuain – 61’ Mertens – 66’ Insigne
NAPOLI (4-3-3): Reina; Hysaj, Chiriches, Koulibaly, Ghoulam; Zielinski (dal 36' s.t. Allan), Diawara, Hamsik (dal 30' s.t. Pavoletti), Callejon, Milik (dal 15' s.t. Mertens), Insigne. (Rafael, Sepe, Strinic, Jorginho, Maggio, Maksimovic, Rog, Albiol). All. Sarri
JUVENTUS (4-2-3-1): Neto; Dani Alves, Bonucci, Benatia, Alex Sandro; Rincon (dal 25' s.t. Pjanic), Khedira; Cuadrado, Dybala (dal 30' s.t. Barzagli), Sturaro (dal 40' Lemina); Higuain. (Buffon, Audero, Chiellini, Marchisio, Lemina, Asamoah, Rugani, Lichtsteiner, Mandragora). All. Allegri
ARBITRO: Banti
Sarà Juventus-Lazio la finale di Coppa Italia 2017, così come era facilmente intuibile dopo le sfide dell’andata. Il Napoli di Sarri, pur battendo i bianconeri 3-2 al San Paolo, non sono riusciti a rimontare l'1-3 dell'andata. Protagonista di serata il grande ex, Gonzalo Higuain, autore della doppietta decisiva che ha reso più dolce la sconfitta.
Ha vinto il Napoli, ma festeggiano i bianconeri che per il terzo anno consecutivo approdano in finale dove troveranno la Lazio, già battuta nel 2015. Il 3-2 premia la voglia di vittoria degli azzurri di Sarri, ma non basta per rendere meno amara l'eliminazione per mano del grande ex, Gonzalo Higuain, fischiatissimo prima, durante e dopo la doppietta decisiva.
Alla mezz'ora l'episodio che cambia l'inerzia della partita: prima l'errore di Chiriches non sfruttato da Rincon, poi il destro da fuori area di Higuain che ha sorpreso Reina sul primo palo per il vantaggio della Juventus.
martedì 4 aprile 2017
LAZIO, DOLCE SCONFITTA: E' IN FINALE DI COPPA ITALIA
COPPA ITALIA 2016-2017 – Semifinale di Ritorno
ROMA-LAZIO 3-2
37’ Milinkovic – 43’ El Shaarawy – 56’ Immobile – 66’ Salah – 90’ Salah
ROMA-LAZIO 3-2
37’ Milinkovic – 43’ El Shaarawy – 56’ Immobile – 66’ Salah – 90’ Salah
ROMA (4-2-3-1) Alisson; Rüdiger, Manolas, Juan Jesus (dal 1' s.t. Bruno Peres), Emerson; Strootman, Paredes (dal 36' s.t. Totti); Salah, Nainggolan, El Shaarawy (dal 26' s.t. Perotti); Dzeko (Szczesny, Lobont, Vermaelen, Fazio, Mario Rui, Gerson, Grenier, De Rossi). All. Spalletti.
LAZIO (3-5-2) Strakosha; Bastos, De Vrij (dal 1' s.t. Hoedt), Wallace; Basta, Milinkovic, Biglia (dal 26' s.t. Murgia), Lulic, Lukaku; Felipe Anderson (dal 12' s.t. Keita), Immobile (Adamonis, Vargic, Patric, Radu, Crecco, Luis Alberto, Lombardi, Djordjevic, Tounkara). All. Inzaghi.
ARBITRO Rizzoli di Bologna.
La Lazio è la prima finalista della Coppa Italia 2017. I biancocelesti forti del 2-0 dell’andata eliminano la Roma nel derby di Coppa Italia e approdano alla finale nonostante la sconfitta per 3-2. A condannare la squadra di Spalletti sono, come nel match d’andata, ancora Milinkovic-Savic e Immobile. Il serbo sblocca il match al 37esimo, l'attaccante trova il 2-1 al 56esimo. Inutili il momentaneo 1-1 di El Shaarawy a due minuti dall’intervallo e la doppietta di Salah (66' e 90'). Ora la vincente di Napoli-Juve che si giocherà domani sera (i bianconeri partono dal 3-1 dell’andata).
Lo 0-2 dell'andata non lascia troppe alternative alla Roma, che fa la partita, mentre i biancocelesti provano a chiudere tutti gli spazi e, una volta recuperata palla, vanno subito in verticale per azionare Anderson e Immobile.
LA CHAMPIONS E’ ANDATA, E ANCHE L’EUROPA LEAGUE…
Ieri pomeriggio avevamo ancora qualche remota speranza di centrare un terzo posto molto difficile ma non impossibile. Oggi invece è diventata complicata anche la qualificazione all’Europa League. Vedi a volte come cambiano le cose nell’arco di 90 minuti…
Che non fosse serata l’avevo intuito già dopo qualche minuto, tanto che intorno alla mezzora mi sono detto tra me e me che sarebbe finita 0-0. Poi il gol di D’Ambrosio aveva cambiato l’inerzia della partita dalla nostra parte. Prima della débâcle del secondo tempo.
Mi verrebbe da dire che un girone fa avevamo ben altre prospettive e che a metà novembre probabilmente avremmo messo la firma per arrivare ad aprile in corsa per un posto in Europa League. Ma è una considerazione che lascia il tempo che trova. Soprattutto dopo che per quattro mesi abbiamo assaporato l’ebbrezza della grande rimonta. Rimonta vanificata nelle ultime due partite (se avessimo portato a casa le due vittorie ora saremmo saldamente al quarto posto a pari punti con la Lazio con il Napoli distante quattro lunghezze che deve affrontare sia noi che i biancocelesti, entrambi in trasferta).
lunedì 3 aprile 2017
GAME OVER INTER: LA SAMP SPEGNE I SOGNI DI TERZO POSTO
Serie A 2016-2017 – 30^ Giornata
INTER - SAMPDORIA 1 - 2
35' D'AMBROSIO – 50’ Schick – 85’ Quagliarella (rig.)
INTER (4-2-3-1): Handanovic; D'Ambrosio, Medel, Miranda, Ansaldi; Gagliardini (1' st Kondogbia), Brozovic; Candreva, Banega (21' st Eder), Perisic (33' st Joao Mario); Icardi.
A disp.: Carrizo, Sainsbury, Andreolli, Murillo, Santon, Nagatomo, Biabiany, Gabigol, Palacio.
All.: Pioli
SAMPDORIA (4-3-1-2): Viviano; Sala (16' Bereszynski), Silvestre, Skriniar, Dodò (25' st Regini); Linetty, Torreira, Barreto; Bruno Fernandes (16' st Alvarez); Schick, Quagliarella.
A disp.: Puggioni, Falcone, Pavlovic, Simic, Praet, Palombo, Djuricic, Cigarini, Budimir.
All.: Giampaolo
Arbitro: Celi di Bari
Poteva e doveva essere la partita del riscatto. E’ stata la partita che mette una pietra sulle nostre speranze di arrivare al terzo posto e complica parecchio anche il nostro cammino verso l’Europa League. La Sampdoria infatti dopo 21 anni sbanca San Siro e porta a casa una vittoria inimmaginabile alla vigilia battendo un’Inter decisamente sottotono e ben lontana dalla squadra grinta e cuore che ci aveva entusiasmato fino a qualche settimana fa.
Pioli preferisce Brozovic a Kondogbia. E’ questa l’unica novità di una formazione che per il resto viene confermata in toto con Banega ancora una volta preferito a Joao Mario e Medel centrale difensivo al posto di Murillo.
La prima azione pericolosa nasce da Miranda che accende Perisic sulla sinistra con un preciso lancio. Il croato resiste alla chiusura di Sala e cross all’indietro per Banega che da ottima posizione centra Viviano. Il pallone arriva a Candreva che ha il tempo di mirare, ma calcia malissimo sul fondo.
TERZO POSTO, NON SARA' SEMPLICE MA... CREDIAMOCI !!!
La brusca frenata di Torino ha ridimensionato le nostre ambizioni? Forse sì, o forse no. Certo, i due punti persi pesano come un macigno sulla corsa al terzo posto, ma non è che prima avevamo la strada in discesa e ora all'improvviso la strada è diventata in salita. Era già complicato e difficile prima e continua ad esserlo ora. E se fino a due settimane fa ci credevamo, perché ora non dovremmo crederci più? Crediamoci. Ora più che mai. E' una mission impossibile, ma quanto mai noi interisti abbiamo scelto le missioni facili?
sabato 1 aprile 2017
Palla Al Centro. NAPOLI-JUVENTUS, PER UN WEEKEND AD ALTA TENSIONE
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