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lunedì 31 marzo 2014

FRITTATONA DI GUARIN ED E' HARAKIRI INTER

Serie A 2013-2014 – 31^ Giornata
LIVORNO - INTER 2 - 2
37' HERNANES - 46' pt PALACIO – 54’ Paulinho – 85’ Emeghara

LIVORNO (3-5-2): Bardi; Valentini, Emerson (10'st Duncan), Castellini; Mbaye, Benassi, Biagianti, Greco (28'st Siligardi), Mesbah; Paulinho, Belfodil (10'st Emeghara). (Anania, Aldegani, Piccini, Coda, Gemiti, Ceccherini, Borja). All. Di Carlo
INTER (3-4-3): Handanovic; Rolando, Samuel, Juan Jesus; Jonathan (35'st Zanetti), Hernanes (24'st Guarin), Kuzmanovic, D'Ambrosio; Alvarez (42'st Botta), Icardi, Palacio. (Castellazzi, Carrizo, Andreolli, Ranocchia, Nagatomo, Kovacic, Cambiasso, Taider, Milito). All. Mazzarri
ARBITRO: Calvarese di Teramo.

Sulla carta non dovrebbero esserci problemi e conquistare il bottino pieno dovrebbe essere una pura formalità. Ma siccome non giochiamo sulla carta ma sul campo, tutto può succedere”. Avevo scritto ieri. Mai considerazione fu più profetica. A Livorno succede di tutto, l’Inter va in vantaggio di due gol nel primo tempo e nella ripresa si fa rimontare grazie a due errori clamorosi della difesa prima e di Guarin poi.
Mazzarri in preda ad un raptus di follia attua il turnover (probabilmente Frustalupi gli ha spiegato cos’è e a cosa serve) ma non essendo abituato fa un po’ di confusione. E se in difesa Samuel al posto di Ranocchia è un cambio che può starci, a centrocampo il buon Mazzarri mette dentro Kuzmanovic e Alvarez al posto di Cambiasso e Guarin.
La partita stenta a decollare, la prima mezzora, per citare Vecchioni,è “noiosa come una canzone degli Inti Illimani”. Il Livorno non è mai pericoloso e l’Inter poco lucida e senza grinta.

domenica 30 marzo 2014

SPETTACOLO NAPOLI, LA JUVE SI ARRENDE

Serie A 2013-2014 – 31^ Giornata
NAPOLI-JUVENTUS 2-0
37’ Callejon- 81’ Mertens
NAPOLI (4-2-3-1): Reina; Henrique, Fernandez, Albiol, Ghoulam; Jorginho, Inler; Callejon (dal 44’ s.t. Dzemaili), Hamsik (dal 34’ s.t. Mertens), Insigne; Higuain (dal 28’ s.t. Pandev). (Doblas, Colombo, Reveillere, Britos, Mesto, Radosevic, Behrami, Bariti, Zapata). All.: Benitez.
JUVENTUS (3-5-2): Buffon; Caceres, Bonucci, Chiellini; Lichtsteiner, Vidal, Pirlo, Pogba (dal 17’ s.t. Marchisio), Asamoah (dall’8’ s.t. Isla); Llorente, Osvaldo (dal 25’ s.t. Vucinic). (Storari, Rubinho, Giovinco, Padoin, Mattiello, Penna). All: Conte.
ARBITRO: Orsato.

Senza decisioni arbitrali discutibili a favore (contrariamente a quello che qualcuno ipotizzava) e senza la buona sorte che l’ha accompagnata nelle ultime gare, la Juventus non può fare altro che inchinarsi ad un Napoli ben messo in campo che gioca forse una delle migliori partite della stagione.
I partenopei partono fortissimo mettendo subito in difficoltà i bianconeri. Dopo appena sei minuti Buffon deve già fare una grande parata su Callejon, favorito da una deviazione fortuita dopo un tiro di Inler. Dal calcio d’angolo seguente Hamsik segna in mischia, ma il gol è annullato per fuorigioco. Al decimo ancora uno splendido intervento di Buffon su girata di Hamsik servito da Henrique. Poco prima della mezzora ancora Buffon si deve superare su tiro di Callejon.
Il portiere bianconero è sotto assedio ma si difende bene. Nulla può pero al 37esimo quando Callejon devia in rete da pochi passi un cross di Insigne.

PRIMAVERA INTER O LIVORNO? PURCHE' SI RIESCA A VINCERE

Dopo il deludente pareggio casalingo con l’Udinese (che seguiva di quattro giorni l’altrettanto deludente sconfitta casalinga con l’Atalanta), l’Inter domani sera che in amichevole affronterà la Primavera guidata da Salvatore Cerrone e….
No, scusate, ho sbagliato. Domani sera l’Inter affronterà in una partita tutt’altro che amichevole il Livorno guidato da Mimmo Di Carlo. A trarmi in inganno è stata la rosa dei labronici dove figurano molti dei giocatori usciti dal vivaio nerazzurro, dal portiere Bardi all’esterno Mbaye, ai centrocampisti Benassi e Duncan, senza considerare Belfodil (in prestito dall’Inter) e Siligardi (cresciuto nella Primavera nerazzurra dove, se non ricordo male, faceva coppia in attacco con Balotelli) oltre al secondo portiere Anania, anche lui uscito dalla “cantera” nerazzurra.

Mazzarri (che con il Livorno conquistò una storica promozione in Serie A nella stagione 2003-2004, riportando i toscani in Serie A dopo 55 anni) non dovrebbe attuare particolare turnover (ma va, che novità…).

sabato 29 marzo 2014

Palla al Centro. NAPOLI, RIUSCIRAI A FRENARE LA CAPOLISTA?

PALLA AL CENTRO – Discussioni e commenti aspettando il fischio d’inizio
Scontri al vertice in Italia, Inghilterra e Olanda, derby catalano e del Rodano nel weekend di calcio.
àààTutti i risultati in TEMPO REALEßßß
SERIE A – 31^ Giornata
Lo stadio San Paolo è il teatro del match clou di questo weekend con i padroni di casa del Napoli che proveranno a rallentare la corsa della capolista Juventus. Trasferte per Roma, che farà visita al Sassuolo, Inter, che andrà a Livorno nel posticipo di lunedì, Fiorentina, attesa da una Sampdoria in gran forma e Parma, che dopo la sconfitta di Torino affronterà la Lazio in uno scontro che vale l’Europa.
Sabato 29 Marzo ore 18
BOLOGNA-ATALANTA
Nella massima serie, i bergamaschi hanno reso visita al Bologna 43 volte, espugnando il campo rossoblu in sole 4 occasioni. Il Bologna invece ha avuto la meglio in 28 scontri, mentre i pareggi sono 11. 
Sabato 29 Marzo ore 20:45
MILAN-CHIEVO

venerdì 28 marzo 2014

L'INCAPACITA' DI FARE IL SALTO DECISIVO

Quando è il momento di dare la sterzata decisiva ci fermiamo. E’ questo l’andazzo stagionale dell’Inter che da settembre ad oggi non riesce ad infilare tre vittorie consecutive, ma che riesce ad alternare buone prestazioni che ti fanno sperare in una primavera prodiga di soddisfazioni a prestazioni da mani nei capelli (chi ce li ha…).
Dopo la pesante sconfitta allo Juventus Stadium avevamo inanellato delle buone gare, con discreti risultati, qualche passo a vuoto (che nel complesso poteva anche starci), ma soprattutto tanta fiducia nel fatto che potessimo finalmente fare il definitivo salto che ci permettesse di vivere un finale di stagione positivo su cui poggiare le basi della prossima stagione.
Le due sfide casalinghe contro Atalanta e Udinese erano l’ideale per compiere questo benedetto salto, considerando anche il calendario alla nostra portata che prevedeva come prossime avversarie Livorno, Bologna e Sampdoria. Insomma cinque sfide in cui accumulare un discreto gruzzoletto di punti.

E invece il bilancio della doppia sfida casalinga è impietoso: un punto appena conquistato.

giovedì 27 marzo 2014

RISCOSSA INTER? NO, SOLO UNO SCIALBO 0-0

Serie A 2013-2014 – 30^ Giornata
INTER - UDINESE 0 - 0

INTER (3-5-2) Handanovic; Ranocchia, Samuel, Juan; Jonathan (dal 27' s.t. D'Ambrosio), Guarin (dal 9' s.t. Alvarez), Cambiasso, Hernanes, Nagatomo (dal 41' s.t. Milito); Palacio, Icardi.
Panchina: Carrizo, Zanetti, Andreolli, Campagnaro, Rolando, Kovacic, Kuzmanovic, Taider, Botta.
All.: Mazzarri.
UDINESE (3-5-1-1) Scuffet; Heurtaux, Danilo, Domizzi; Widmer, Badu, Allan, Pereyra (dal 41' s.t. Maicosuel), Gabriel Silva; Fernandes (dal 37' s.t. Lazzari); Muriel (dal 49' s.t. Yebda).
Panchina: Brkic, Kelava, Naldo, Bubnjic, Jadson, Pinzi, Zielinski, Di Natale, Nico Lopez.
All.: Guidolin.
ARBITRO Gervasoni di Mantova.

Riscatto? Ma quale riscatto!!! L’Inter non va oltre lo 0-0 contro l’Udinese in una partita che si accese solo nel finale e vede sempre più lontano l’obiettivo di scalare posizioni.
Mazzarri rivoluziona la difesa inserendo Samuel e Juan Jesus accanto a Ranocchia. Tutto confermato il resto della formazione.
La partenza è monotona. Zero emozioni fritto di zero occasioni da rete. Handanovic e Scuffet giocano a Ruzzle sull’Iphone per ingannare il tempo. L’unico brivido del primo tempo lo regala l’Udinese quando Bruno Fernandes scocca una legnata da 25 metri che Handanovic non trattiene, palla che arriva a Badu, a lato.
All’intervallo si arriva tra i fischi del popolo nerazzurro giustamente spazientito e non ci meraviglieremmo se tra i tifosi che fischiano ci fosse anche il nostro patron Thohir che troppo spesso arriva fin dall’Indonesia per vedere un’Inter che stimola l’evacuazione intestinale.
Nessun cambio nella ripresa, neanche per quanto riguarda il ritmo. L'Inter fatica perché l'Udinese non si sbilancia mai, resta compatta, guardinga, decisa.

mercoledì 26 marzo 2014

E ORA VOGLIAMO UN PRONTO RISCATTO

Udinese-Inter 0-3. Ecco, vi vogliamo così.
L’ultima volta fu un massacro. Se penso all’ultima volta che Inter e Udinese si sono incontrate in quel di San Siro mi girano ancora le scatole. Lo scorso maggio finì 5-2 per i friuliani. 
Fu quella l’ultima partita di una stagione stregata, partita con ben altre ambizioni e finita nel letame (grazie ad arbitraggi sistematici e spogliatoio che remava contro l’allenatore, ma questo è un altro discorso). Una cinquina che, secondo alcuni, fece decidere a Moratti di dare il benservito a Stramaccioni (anche se secondo me la cosa era già decisa da tempo), una cinquina che ancora oggi fatico a mandare giù. Come fatico a mandare giù il modo in cui pochi giorni fa abbiamo regalato tre punti all’Atalanta.
Per riscattare quella cinquina del maggio scorso e per rialzarci dopo la beffa bergamasca ci vorrebbero tre bei punticini. Tre punticini che proveremo a strappare domani sera all’Udinese.

Mazzarri ritrova Juan Jesus che rientra dopo la squalifica di tre giornate. Il brasiliano dovrebbe trovare un posto in difesa al fianco di Ranocchia e Rolando.

martedì 25 marzo 2014

PRANDELLI-ITALIA FINO AL 2016 (una buona scelta, sperando che...)

Sembrava tutto deciso. A fine Mondiali le strade di Prandelli e della Nazionale Azzurra si sarebbero divise con l’attuale commissario tecnico in procinto a sedersi su una panchina prestigiosa della nostra Serie A e la panchina azzurra destinata all’Allegri di turno.
Invece, direi quasi a sorpresa, Prandelli continuerà ad essere il ct azzurro fino ad Euro 2016. Per il momento è arrivata solo una formale stretta di mano, ma già tra la fine di questa settimana e l’inizio della prossima verrà messo nero su bianco.
Sinceramente trovo che questa sia una gran bella notizia. Innanzitutto perché non vedo all’orizzonte un degno sostituto. Si sono fatti tanti nomi ma (parlo dal mio punto di vista) nessuno mi pare in grado di poter raccogliere un’eredità così importante.

Inoltre affrontare una competizione con un allenatore “a scadenza” non è mai opportuno. Si rischierebbe di avere un selezionatore delegittimato che il gruppo non segue più. Un po’ come succede nelle squadre di club: quando si sa già che nella stagione successiva l’allenatore non siederà più sulla panchina, nel gruppo comincia a regnare l’anarchia.

lunedì 24 marzo 2014

UN PASSO INDIETRO PER COLPA DELLA SFORTUNA (o forse no)

Ieri sera mi chiedevo se la sconfitta subita dall’Atalanta in casa fosse stato un passo indietro o un episodio sfortunato. Alla fine, riflettendo su oggi, sono arrivato alla conclusione che è stato un passo indietro per colpa della sfortuna. Perché in tutta sincerità se dopo aver attaccato a spron battuto, aver creato mille occasioni, preso due pali e due traverse, vieni beffato da una delle rarissime occasioni che capita sui piedi degli avversari, una buona dose di colpe è sicuramente da attribuire alla sfortuna. E se invece di colpire i pali la palla fosse finita in rete adesso saremmo qui a commentare ben altra gara.

In alcuni casi un colpo di fortuna (o di sfortuna) può cambiare le sorti di una gara. E perché no, anche di un’intera stagione. Se ieri avessimo conquistato i tre punti saremmo andati a -8 dal terzo posto occupato dal Napoli. La strada da fare sarebbe stata comunque ancora molta e tutta in salita però magari sotto la spinta dei tre punti da qui a fine stagione ce la saremmo potuta giocare.

domenica 23 marzo 2014

BONAVENTURA GELA L'INTER (altro che terza vittoria consecutiva)

Serie A 2013-2014 – 29^ Giornata
INTER - ATALANTA 1 - 2
35’ Bonaventura – 36’ ICARDI – 90’ Bonaventura

INTER (3-5-2): Handanovic; Campagnaro (dal 36' s.t. Kovacic), Ranocchia, Rolando; Jonathan, Guarin, Cambiasso (dal 15' s.t. Alvarez), Hernanes, D'Ambrosio (dal 26' s.t. Nagatomo); Palacio, Icardi.
Panchina: Castellazzi, Carrizo, Zanetti, Samuel, Kuzmanovic, Taider, Botta, Milito.
All. Mazzarri
ATALANTA (4-4-2): Consigli; Nica (dal 29' s.t. Raimondi), Yepes, Stendardo, Del Grosso; Estigarribia, Carmona, Cigarini (dal 39' s.t. Baselli), Bonaventura; Moralez (dal 38' p.t. Brienza), Denis.
Panchina: Sportiello, Lucchini, Giorgi, Bellini, Migliaccio, Kone, Livaja, De Luca, Betancourt.
All. Colantuono
ARBITRO Giacomelli

Come un anno fa. L’Atalanta esce da San Siro con i tre punti. L’Inter che sperava finalmente di portare a casa la terza vittoria consecutiva deve fare i conti invece con una sconfitta cocente per come è andata (nel secondo tempo si è praticamente giocato ad una porta).
Pronti-via e c'è un doppio tiro da fuori di Guarin, ma poi è l’Atalanta a farsi più pericolosa. Handanovic fa una paratona su botta di Stendardo, poi su conclusione di Cigarini e intanto Bonaventura (schierato esterno sinistro) fa impazzire Jonathan, mattatore nell'ultima gara vinta a Verona.

L'Inter fatica a uscire dal guscio, spesso dà l’impressione di improvvisare, l’Atalanta gioca con maggiore serenità e scioltezza. E al 34esimo i bergamaschi passano in vantaggio. Disimpegno corto di Campagnaro nell'area avversaria, palla recuperata da Moralez che innesca il contropiede, palla a Bonaventura che rientra e infila Handanovic per lo 0-1.

TERZA VITTORIA CONSECUTIVA. L’INTER CI RIPROVA

Su mia richiesta gli amici di Atalantini.com mi hanno gentilmente inviato un loro contributo sul pre-partita della sfida.
QUI INTER - Ritenta sarai più fortunato. Chi non ha mai trovato questa frase sotto qualche etichetta che preannunciava una possibile vincita. Ritenta. E l’Inter domani pomeriggio ritenterà nuovamente a vincere la terza gara consecutiva. Dopo averci provato più volte in questa stagione (se non ho fatto male i conti credo che ci sia sfuggita in almeno quattro occasioni), i nerazzurri ci riprovano nella speranza che questa volta sia quella buona.
L’avversario di turno è l’Atalanta. L’ultimo confronto con i nerazzurri bergamaschi non evoca ricordi piacevoli. Quasi un anno fa l’Inter in piena emergenza infortuni andò sul 3-1 grazie ai gol di Rocchi e Alvarez (doppietta) prima di cadere sotto i colpi dell’arbitro Gervasoni (che si inventò un rigore di sana pianta) e di Denis (autore di una tripletta).
L’Atalanta ha vinto poche volte a San Siro ma ogni volta sono state sconfitte dolorose. Come quella della stagione 2001-2002 quando un’Inter lanciata verso lo scudetto venne fermata 2-1 in casa dagli orobici. Una curiosità, entrambe le sconfitte citate sono arrivate il 7 aprile.

sabato 22 marzo 2014

Palla al Centro. WEEKEND "CLASICO" (e il Bayern potrebbe far festa)

PALLA AL CENTRODiscussioni e commenti aspettando il fischio d’inizio
Weekend ricchissimo quello che stiamo andando a vivere. Il Clasico in Spagna, il derby londinese in Inghilterra (con Wenger che festeggia la millesima panchina Gunners), sfida al vertice in Francia e il Bayern Monaco pronto a far festa.
aaaTutti i risultati in TEMPO REALE```
SERIE A – 29^ Giornata
E’ senza ombra di dubbio Napoli-Fiorentina il big match di giornata con le due formazioni che fra 40 giorni si ritroveranno di fronte nella finale di Coppa Italia. La capolista Juventus va a Catania mentre la Roma fa visita al Chievo. L’Inter cerca la terza vittoria consecutiva contro l’Atalanta mentre il Milan, sempre più in crisi andrà all’Olimpico ad affrontare la Lazio.
Sabato 22 Marzo ore 18
TORINO-LIVORNO
I precedenti in Serie A fra le due formazioni ammontano a 14 con un bilancio di 11 vittorie per i piemontesi, 2 per i toscani e un unico pareggio.
Sabato 22 Marzo ore 20.45
CHIEVO-ROMA
In Serie A le due squadre si sono incontrate 11 volte con un bilancio di una vittoria per i padroni di casa, 6 pareggi e 4 centri dei giallorossi

venerdì 21 marzo 2014

SORTEGGI EUROPA LEAGUE: JUVE, NIENTE PORTOGHESI, C’E’ IL LIONE

EUROPA LEAGUE - Quarti di finale (andata 3 aprile, ritorno 10 aprile)
Az Alkmaar-Benfica
Lione-JUVENTUS
Basilea-Valencia
Porto-Siviglia 

Dopo un ottavo di finale che ha regalato grandissime emozioni e derby da ricordare, a Nyon si sono tenuti i sorteggi per i quarti di finale della competizione.
A rappresentare l'Italia è rimasta la sola Juventus che ha eliminato la Fiorentina grazie alla vittoria per 1-0 del Franchi firmata da Andrea Pirlo mentre il Napoli è stato eliminato dal Porto dopo il 2-2 del San Paolo.
L'urna è stata sostanzialmente abbastanza benevola con i campioni d'Italia. La Juventus infatti dovrà vedersela con il Lione. L'andata si giocherà in Francia il prossimo 3 aprile, una settimana dopo la sfida di ritorno a Torino.

Lione, la squadra in passato guidata dall'attuale tecnico della Roma Rudi Garcia, incrocia per la prima volta la Juventus. Il club francese ritrova una sfida contro club italiani nelle coppe europee 5 anni dopo il doppio match di Champions League (fase a gironi) contro la Fiorentina di Prandelli. Il Lione ha nel proprio palmares 7 campionati di Francia (vinti consecutivamente tra 2002 e 2008) e 5 coppe nazionali.

SORTEGGI CHAMPIONS: DERBY SPAGNOLO E RIVINCITA REAL-DORTMUND

CHAMPIONS LEAGUE - Quarti di finale
Barcellona-Atletico Madrid (andata 1 aprile, ritorno 9 aprile)
Real Madrid-Borussia Dortmund (andata 2 aprile, ritorno 8 aprile)
Paris Saint Germain-Chelsea (andata 2 aprile, ritorno 8 aprile)
Manchester United-Bayern Monaco (andata 1 aprile, ritorno 9 aprile)

Decisi i quarti di finale di Champions League. Avevamo previsto sfide ricche di fascino e così è stato nonostante siano stati evitati gli incroci fra le big europee (anche se, come già scritto ieri, a questo punto sono tutte big europee).
Con tre spagnole in gara c’era il rischio del derby spagnolo e derby sarà. Il Barcellona troverà di fronte l’Atletico Madrid di Simeone. La terza della Liga contro la seconda, i campioni di Spagna in carica contro la rivelazione della stagione. In quest'annata, blaugrana e rojiblancos si sono affrontati tre volte, pareggiando sempre: i primi due pareggi, però, sono valsi un trofeo ai blaugrana (la Supercoppa nazionale). In Liga attualmente i colchoneros sono un punto davanti.

giovedì 20 marzo 2014

DOMINIO VIOLA, MA LA DEA BENDATA TIFA JUVE

EUROPA LEAGUE 2013-2014 – Ritorno degli Ottavi di Finale
FIORENTINA-JUVENTUS 0-1
71’ Pirlo
FIORENTINA (4-3-1-2): Neto; Cuadrado, Gonzalo Rodriguez, Savic, Tomovic; Aquilani, Pizarro (dal 3’ s.t. Ambrosini), Vargas; Ilicic (dal 27’ s.t. Roncaglia), Borja Valero; Gomez (dal 18’ s.t. Matri).
Panchina: Rosati, Bakic, Pasqual, Joaquin.
All. Montella.
JUVENTUS (3-5-2): Buffon; Caceres, Bonucci, Chiellini; Isla (dal 31’ s.t. Lichtsteiner), Vidal, Pirlo, Pogba, Asamoah; Llorente (dal 42’ s.t. Osvaldo) Tevez.
Panchina: Storari, Romagna, Padoin, Mattiello, Vucinic.
All. Conte.
ARBITRO: Webb (Inghilterra)

Solita partita della Juventus con il copione che non cambia rispetto alle ultime sfide. I bianconeri giocano una pessima gara, soffrono per gran parte della partita e trovano il jolly vincente più per fortuna che per merito. Anche stavolta il jolly ha le sembianze di una punizione di Pirlo, battuta in modo magistrale, che cancella la brutta prestazione bianconera e regala la qualificazione alla Juventus.
La Fiorentina parte fortissimo. Determinata a mettere le cose in chiaro: vogliono la qualificazione. La Juve è alle corde, ma resta in piedi. La capolista di serie A conferma le debolezze europee. Troppo timida a destra con Isla, troppo statica con Llorente davanti. La Fiorentina perde progressivamente il possesso palla, ma le migliori occasioni sono ancora viola: un destro di poco a lato di Pizarro, da fuori area, un destro inguardabile di Ilicic da ottima posizione. La Juve replica con una bella punizione di poco alta di Pirlo. All’intervallo è 0-0.

LE FANTASTICHE OTTO (il meglio che il calcio europeo può offrirci)

Foto: Sportmediaset
Atletico Madrid, Barcellona, Bayern Monaco, Borussia Dortmund, Chelsea, Manchester Utd, Psg, Real Madrid. Sono queste, in rigoroso ordine alfabetico, le otto squadre che hanno conquistato l’approdo ai quarti di Champions League. Senza ombra di dubbio il meglio che il calcio europeo può esprimere in questo momento. Ad occhio in Europa non c’è di meglio. Credo che non sia mai capitato che le prime otto della fase a gironi siano poi approdate ai quarti.
L'egemonia rimane in mano alla Spagna con tre pretendenti di lusso come Real Madrid, Atletico Madrid e Barcellona, mentre Germania e Inghilterra si accontentano di due squadroni a testa: i campioni in carica del Bayern Monaco e i vicecampioni del Borussia Dortmund da un lato, il Chelsea vincitore dell'Europa League e lo United (la squadra che è arrivata più volte ai quarti di Champions, 13) dall'altro.
Una sola rappresentante, infine, per la Francia, il PSG di Ibrahimovic, quest'anno più che mai deciso a sollevare al cielo quella Champions che gli è sempre sfuggita.

mercoledì 19 marzo 2014

CINQUE MATRICOLE PER UN SOGNO CHIAMATO A

LATO B – Appunti sulla Serie Cadetta
La Serie B è sempre più il campionato delle matricole e delle sorprese. Dietro Palermo (ormai in fuga) ed Empoli (che nelle ultime settimane ha perso qualche colpo) si stanno facendo strada in modo inaspettato neopromosse come Trapani e Latina o squadre come Lanciano e Crotone che ad inizio anno non partivano certo col favore del pronostico.
Del Lanciano avevamo già parlato ad inizio stagione. Alla corte di mister Marco Baroni figurano molti giocatori di grande livello, tra i quali ad esempio il lancianese Di Cecco, al club dai tempi della Lega Pro, oppure Turchi, marito della presidentessa Veronica Maio. La squadra di Baroni è ora al secondo posto dopo aver raggiunto l’Empoli a 47 punti, distante 9 punti dal Palermo quasi irraggiungibile, ma la strada per l’accesso alla serie A dalla porta principale senza l’obbligo dei playoff si concretizza sempre di più. La concorrenza però è agguerrita.
A partire dal Latina, all’esordio nel campionato cadetto. La stagione non era partita benissimo. Partenza a rilento (un punto nelle prime tre giornate) poi l’arrivo di Roberto Breda ha cambiato le cose.

martedì 18 marzo 2014

CALCIOPOLI, SENTENZA D'APPELLO: ECCO LE MOTIVAZIONI (associazione a delinquere, altro che Farsopoli)

Un’altra importante pagina dell’infinita vicenda Calciopoli è stata scritta ieri. Sono state, infatti, depositate le motivazioni della sentenza di secondo grado nel processo a carico di Luciano Moggi, ex direttore generale della Juventus. Motivazioni che aggiungono ulteriori conferme su quello che continuiamo a ripetere da otto anni (e che, vorrei aggiungere, da otto anni il popolo bianconero continua a negare).
"Dagli atti processuali emerge il suo ruolo preminente sugli altri sodali: non solo ha ideato di fatto lo stesso sodalizio, ma ha anche creato i presupposti per far sì di avere un'influenza davvero abnorme in ambito federale". Nella sentenza si fa riferimento alla "peculiare capacità di Moggi di avere una molteplicità di rapporti a vario livello con i designatori arbitrali fuori dalle sedi istituzionali, ai quali riusciva a imporre proprie decisioni e proprie valutazioni su persone e situazioni coinvolgendoli strettamente così nella struttura associativa e nel perseguimento della comune illecita finalità. Appaiono eclatanti le diverse incursioni di Moggi, assieme a Giraudo, negli spogliatoi di arbitri e assistenti".

lunedì 17 marzo 2014

CASSANO AL MONDIALE? IL TORMENTONE AZZURRO E’ INIZIATO

E’ il tormentone del momento. Cassano ai Mondiali. Le ultime buone prestazioni di FantAntonio hanno fatto risalire le quotazioni del fantasista barese e sono in molti a sponsorizzare una sua convocazione per i Mondiali brasiliani. Il giocatore pugliese ha disputato tre Europei ma non è mai andato ad un Mondiale, complice anche il fatto che tanto nel 2006 quanto nel 2010 a guidare la Nazionale azzurra ci fosse Marcello Lippi con cui non correva buon sangue per una vecchia diatriba tra il giocatore e il figlio dell’allenatore. A 32 anni Cassano ha l’ultima occasione per prendere parte ad un campionato mondiale e sta cercando di convincere Prandelli a suon di prestazioni positive.
E come spesso succede in Italia subito spuntano i partiti dei favorevoli e dei contrari. Da un lato quelli che lo porterebbero perché tecnicamente è tra i più forti giocatori italiani in circolazione e uno come lui con una giocata può risolverti la partita. Dall’altro quelli che lo lascerebbero a casa perché troppo discontinuo, si accende ad intermittenza e non aggiungerei più di tanto a questa Italia.

domenica 16 marzo 2014

UN'INTER (QUASI) PERFETTA CHE VINCE E CONVINCE

Devo ammetterlo. Ha ragione Brother, stasera non ho nulla da obiettare e da recriminare. L’Inter ieri sera ha giocato una partita praticamente perfetta portando a casa una vittoria più che meritata. E cosa puoi obiettare ad un’Inter che finalmente vince e convince?
Dalla sconfitta subita allo Juventus Stadium in poi abbiamo visto tutt’altra Inter. Nei risultati e anche nel gioco. Qualche battuta a vuoto (Cagliari) che può anche starci ma anche qualche vittoria pesante (Firenze) e soprattutto qualche prestazione convincente (Roma e Verona). Paradossalmente stiamo vedendo un’Inter che convince più in trasferta che in casa, ma nel complesso non possiamo che essere soddisfatti.

Tante le note positive ieri sera. A partire da Jonathan, assoluto protagonista della sfida con un gol e un assist. Pensare che nel pre-partita ho imprecato a lungo per la scelta (dal mio punto di vista scellerata) di lanciare D’Ambrosio al posto di Nagatomo e non di Jonathan. Ancora una volta devo ammettere il mio errore di valutazione, Mazzarri aveva visto giusto.

sabato 15 marzo 2014

PALACIO-JONATHAN: E' QUARTO POSTO

Serie A 2013-2014 – 28^ Giornata
VERONA - INTER 0 - 2
13' PALACIO – 63’ JONATHAN

VERONA (4-3-3): Rafael, Cacciatore (30' s.t. Martinho), Moras, Maietta, Albertazzi, Marquinho (40' s.t. Cacia), Donati (40' s.t. Cirigliano), Sala, Iturbe, Toni, Romulo.
A disposizione: Nicolas, Pillud, Jankovic, Donsah, Rabusic, Gonzalez, Marques, Donadel.
All.: Mandorlini.
INTER (3-5-2): Handanovic, Campagnaro, Ranocchia, Rolando, Jonathan, Guarin (28' s.t. Kovacic ), Cambiasso, Hernanes (46' s.t. Kuzmanovic), D'Ambrosio (24' s.t. Zanetti), Icardi, Palacio.
A disposizione: Castellazzi, Carrizo, Andreolli, Botta, Taider, Milito, Samuel.
All.: Mazzarri.
ARBITRO: Banti di Livorno.

Palacio-Jonathan. L’Inter liquida la pratica Verona senza troppi affanni e si issa al quarto posto in attesa di Fiorentina-Chievo di domani.
A sorpresa Mazzarri lancia D’Ambrosio al posto di Nagatomo. Tutto confermato il resto con Ranocchia al centro della difesa e Samuel che si accomoda in panchina.
Il Verona parte a mille, ma la prima volta che l’Inter si affaccia sulla trequarti sfiora il vantaggio, con Icardi che manda sulla traversa il colpo di testa su cross di Guarin. La scena si ripete al settimo, con l’argentino che prende ancora il tempo a Moras sul traversone di Palacio e sfiora il palo alla sinistra di Rafael.
Azione sospetta all’ minuto 11. Icardi controlla bene il lancio lungo di Guarin e viene fermato al limite dell’area in modo sospetto da Moras. Dal replay rimangono pochi dubbi sull’intenzionalità del fallo che voleva dire punizione dal limite ed espulsione per il difensore gialloblu per fallo da ultimo uomo.

QUELL'ULTIMO VERONA-INTER... (ricordi, verso la sfida di stasera)

A volte i ricordi arrivano all’improvviso, senza un preciso motivo. Come quando cammini per strada e incroci una persona che non vedevi da parecchio tempo o ascolti una canzone che fa scattare la molla dei ricordi. Così, all’improvviso, stamattina sono spuntati i ricordi su quell’ultimo Verona-Inter.
Faceva freddo quel 17 febbraio 2002. Sono passati 12 anni ma me lo ricordo ancora come se fosse ieri. Fu uno degli inverni più freddi che mi ricordi. C’era Cuper in panchina. E in attacco Vieri che quel giorno fece una doppietta (il Verona era una delle sue vittime preferite). Ad aprire le danze fu però Zanetti, non Javier ma l’altro, quello che qualche anno dopo andò nella squadra con la maglia a strisce non colorate. In quel centrocampo nerazzurro c’era pure Seedorf, prima che diventasse un simbolo dell’altra squadra di Milano.
I gol? Non li ricordo. E non ricordo nemmeno se l’Inter giocò bene o giocò male. Però ricordo il vento pungente che c’era fuori, la mia Ritmo bianca che ci metteva un po’ a riscaldarsi, il tè caldo della nonna nell’intervallo, l’immancabile messaggino di mio fratello a fine gara (“un ciclone di origine australiana si è abbattuto su Mompracem distruggendo l’esercito di Sandokan”Sandokan è il soprannome di Malesani, all’epoca sulla panchina del Verona).

venerdì 14 marzo 2014

Palla al Centro. LIVERPOOL, ESAME MANCHESTER, BAYERN PER LA STORIA

PALLA AL CENTRO Discussioni e commenti aspettando il fischio d’inizio
In Serie A occhi puntati sulle sfide salvezze. Derby calabrese in Serie B, in Inghilterra il Manchester United impegnato in casa contro il Liverpool mentre in Bundesliga il Bayern Monaco a caccia della 50esima partita senza sconfitta.
aTutti i risultati in TEMPO REALE`
SERIE A – 28^ Giornata
Le attenzioni del weekend sono tutte per le sfide in fondo alla classifica. Sassuolo-Catania e Livorno-Bologna peseranno molto sulla corsa per restare in A. In alto invece la Juventus fa visita al Genoa mentre il Napoli va a Torino e la Roma ospita l’Udinese. Mandorlini affronta la “sua” Inter mentre Donadoni se la vedrà col “suo” Milan.
Sabato 15 Marzo ore 20:45
VERONA-INTER
Hellas e Inter si sono affrontate 24 volte nella loro storia. In 4 occasioni si sono imposti i padroni di casa, mentre per 8 volte le due squadre si sono equamente suddivise la posta in palio, l’Inter ha invece portato a casa i tre punti 12 volte.
Domenica 16 Marzo ore 12:30
ATALANTA-SAMPDORIA
41 i precedenti in Serie A fra le due formazioni con un bilancio netto in favore dei bergamaschi con 17 vittorie, 17 pari e solo 7 sconfitte.

giovedì 13 marzo 2014

JUVE, LA FIORENTINA PER CENA RISULTA INDIGESTA

EUROPA LEAGUE 2013-2014 – Andata degli Ottavi di Finale
JUVENTUS-FIORENTINA 1-1
3’ Vidal – 80’ Gomez

JUVENTUS (3-5-2): Buffon; Caceres, Ogbonna, Chiellini; Isla (dal 36’ s.t. Padoin), Vidal, Pirlo, Marchisio, Asamoah; Osvaldo (dal 30’ s.t Pogba), Giovinco (dal 18’ s.t. Llorente). (Storari, Bonucci, Barzagli, Lichtsteiner). All. Conte.
FIORENTINA (4-3-2-1): Neto; Roncaglia, Rodriguez, Savic, Tomovic; Aquilani (dal 31’ s.t. Vargas), Pizarro, Mati Fernandez (dal 5’ s.t. Ambrosini), Ilicic, Borja Valero; Matri (dal 21’ s.t. Gomez). (Rosati, Pasqual, Cuadrado, Matos). All. Montella.
ARBITRO: Kuipers (Ola).

Il popolo juventino quattro giorni aveva fatto festa in campionato all’ora di pranzo con tanto di tweet ufficiale della Juventus che recitava "Buona la Fiorentina a pranzo. Ci rivediamo fra quattro giorni, per cena". Niente di più sbagliato perché stasera la Fiorentina gli rimane sullo stomaco e risulta alquanto indigesta.
Fuor di metafora, la squadra viola ritorna a Torino dopo la sconfitta di quattro giorni fa e gioca una grande partita nonostante l’inizio sia da brividi.
La Juve infatti parte fortissimo e trova subito il gol, al termine di una bellissima combinazione volante che coinvolge Osvaldo, Marchisio e Giovinco, prima della battuta sotto misura di Vidal.

I ragazzi di Montella passano un brutto quarto d’ora ma poi prendono coraggio e la partita cambia completamente. I viola sfiorano in due occasioni il pari con Matri e Mati Fernandez. La Juve torna a spingere e, prima dell'intervallo, Vidal crea altre due grandi occasioni, costringendo prima Neto alla respinta sul suo colpo di testa e poi andando a scheggiare la traversa.

mercoledì 12 marzo 2014

EL NINO TORRES PER L'INTER DEL FUTURO?

Che per l'Inter questa sia una stagione di transizione è una realtà che emerge chiaramente non solo dalle dichiarazioni della nuova proprietà e dai risultati ottenuti sul campo, buoni ma ancora non ai livelli a cui i tifosi sono stati abituati sotto le gestioni di Mancini e di Mourinho, ma anche leggendo gli articoli sulle scommesse sportive su un sito come questo.
Tuttavia le ultime mosse della società, tra cui gli acquisti di Vidic e Hernanes, sembrano indicare che i sostenitori interisti possono stare tranquilli e lasciarsi alle spalle i dubbi su Thohir. Il magnate indonesiano, dopo un impatto non del tutto positivo con il calcio nostrano, sembra aver avviato la costruzione di quella che nei suoi piani dovrà essere l'Inter del futuro, capace di tornare ai vertici nel giro di un paio d'anni.
A spiegare il disegno che ha in mente il nuovo proprietario dell'Inter è stato, all'indomani della vittoria con il Torino, il direttore generale della società.
Fassone ha affermato che il magnate indonesiano, appena sbarcato nel pianeta Inter, ha preferito "avere un approccio morbido", ma che ora si è entrati nella vera e propria fase di ricostruzione, la quale, nelle speranze della società, dovrebbe dare il via ad un ciclo capace di ripetere le gesta dell'Inter del "Triplete".

martedì 11 marzo 2014

POKER ATLETICO, L'INTERISTA SIMEONE TRAVOLGE IL MILAN

Champions League 2013-2014 – Ritorno degli Ottavi di Finale
ATLETICO MADRID-MILAN 4-1
3’ Diego Costa – 27’ Kakà – 40’ Arda Turan 71’ Raul Garcia – 85’ Diego Costa

ATLETICO MADRID (4-2-3-1): Courtois; Juanfran, Miranda, Godin, Filipe Luis; Gabi, Mario Suarez; Koke (dal 37’ s.t. Diego), Arda Turan (dal 33’ s.t. Rodriguez), Raul Garcia (dal 26’ s.t. Sosa); Diego Costa.
PANCHINA: Aranzubia, Alderweireld, Insua, Villa.
ALLENATORE Simeone.
MILAN (4-2-3-1): Abbiati; Abate, Rami, Bonera, Emanuelson; De Jong (dal 33’ s.t. Muntari), Essien (dal 24’ s.t. Pazzini); Taraabt (dal 1’ s.t. Robinho), Poli; Kakà; Balotelli.
PANCHINA: Amelia, Mexes, Zaccardo, De Sciglio.
ALLENATORE Seedorf.
ARBITRO: Clattenburg (Ing).

Il Milan rimedia quattro pere e se ne torna mestamente a casa. Troppo forte questo Atletico, troppo scarso questo Milan il cui reparto difensivo fa sembrare un fortino inespugnabile la difesa dell’Inter dello scorso anno.
Il Milan ci crede. Crede nella remuntada, forte anche di quel “spirito europeo” di cui Galliani va tanto fiero.
Peccato che tra dire e fare ci sia di mezzo il mare e dopo tre minuti i rossoneri sono già sotto di un gol. Koke imbecca Diego Costa che in spaccata in area di rigore fa 1-0. Errore clamoroso di Rami, che si perde il bomber spagnolo.
L’Atletico però tira un po’ i remi in barca e col passare dei minuti il Milan prende coraggio. E prima della mezzora trova il gol del pareggio che rimette in gioco la qualificazione (ai rossoneri basterebbe a questo punto un solo gol). Minuto 27: Balotelli serve Poli sulla destra, il quale mette in mezzo un pallone d’oro per Kakà che di testa tutto solo fa 1-1.

Il Milan al 36’ sfiora il clamoroso vantaggio sempre con Kakà, che di testa dall’interno dell’area manda di poco alto.

lunedì 10 marzo 2014

TRE PUNTI MA POCO GIOCO: DUE FACCE DELLA STESSA MEDAGLIA

Bicchiere mezzo pieno o bicchiere mezzo vuoto. Questo il grande dilemma della sfida di ieri pomeriggio. Dilemma che, a seconda dei punti di vista, si risolve in un modo oppure nell’altro.

 Servivano i tre punti e li abbiamo portati a casa. Obiettivo raggiunto. Alla luce anche della classifica che si è delineata questi tre punti hanno grande importanza. Il quarto posto è lì, ad un tiro di schioppo, e soprattutto abbiamo ritrovato una certa continuità. Dopo la sconfitta contro la Juventus abbiamo messo insieme 11 punti in 5 gare affrontando, tra le altre, due avversarie non semplici come Fiorentina e Roma. Certo c’è qualche rimpianto per i due punti buttati all’aria contro il Cagliari, ma pazienza. Inoltre abbiamo ritrovato anche una certa solidità difensiva subendo appena due gol. A cui aggiungerei un elemento da non sottovalutare: nelle ultime due gare non abbiamo subito gol nonostante si sono alternati ben sei difensori centrali (Rolando, Samuel e Juan Jesus contro la Roma, Campagnaro, Ranocchia, Rolando e Andreolli ieri). Thohir, che ieri pomeriggio era in tribuna a San Siro, non si è annoiato come in altre occasioni e sono certo che è uscito dallo stadio soddisfatto per la vittoria ottenuta dalla sua Inter.

domenica 9 marzo 2014

BASTA PALACIO PER FESTEGGIARE IL COMPLEANNO NERAZZURRO

Serie A 2013-2014 – 27^ Giornata
INTER - TORINO 1 - 0
30' PALACIO

INTER (3-5-2): Handanovic, Rolando, Campagnaro (31' st Andreolli), Ranocchia, Jonathan, Guarin (24' st Kovacic), Cambiasso, Hernanes, Nagatomo, Icardi (45' st Taider), Palacio.
Panchina: Carrizo, Castellazzi, D'Ambrosio, Zanetti, Mudingayi, Kuzmanovic, Botta, Milito.
All. Mazzarri.
TORINO (3-5-2): Padelli, Darmian, Rodriguez, Moretti, Vesovic, Basha (40' st Meggiorini), Vives (21' st Tachtsidis), Kurtic (13' st El Kaddouri), Farnerud, Cerci, Immobile.
Panchina: L.Gomis, Berni, Barreca, Gazzi, Barreto, Aramu, Barreca, Gyasi.
All. Ventura.
ARBITRO: Calvarese

Un gol (abbastanza fortuito) di Palacio regala all’Inter i tre punti nel giorno del suo 106 compleanno.
Mazzarri conferma la formazione ipotizzata alla vigilia. In avvio sono i nerazzurri a fare la gara anche se, come spesso accade, hanno qualche difficoltà in fase di finalizzazione.
Il Toro si chiude bene anche se si fa vedere poco dalle parti di Handanovic.
Il primo acuto arriva al 26esimo. Numero di Guarin sulla destra e cross al centro per Palacio che di testa impensierisce Padelli, bravo a deviare in angolo.
Ma l’appuntamento con il gol è solo rimandato per l’argentino. Dai e vai con Cambiasso e dal fondo il Trenza con un’incredibile torsione della testa cerca al centro Icardi e invece ne esce un tiro che beffa Padelli portando in vantaggio l’Inter.
La prima frazione non regala nessun altra emozione. L’Inter va al riposo in meritato vantaggio ma anche per i demeriti di un Torino non particolarmente brillante.
Di ben diverso tenore la ripresa. Kurtic impegna subito Handanovic. Dall’altro lato Icardi si fa anticipare da Padelli all’ultimo minuto.

106 VOLTE BUON COMPLEANNO INTER

"...No, non puoi cambiare la bandiera
e la maglia nerazzurra
dei campioni del passato
che poi è la stessa
di quelli del presente
io da loro voglio orgoglio
per la squadra di Milano
perché c'è solo l'Inter
E mi torna ancora in mente l'avvocato Prisco
lui diceva che la serie A è nel nostro dna
io non rubo il campionato
ed in serie B non son mai stato ..."
...C'è solo l'Inter, per me, solo l'Inter...

BUON COMPLEANNO INTER !!!


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sabato 8 marzo 2014

UN' INTER DA TRASFERTA PER TRE PUNTI IN CASA

Articolo del pre-partita speciale. Su mia richiesta gli amici di Cuore Toro mi hanno gentilmente inviato un loro contributo sul pre-partita della sfida.

QUI INTER - Tranquilli, stavolta non vi annoierò con inutili discorsi riguardanti corride, feste di Pamplona o pratiche masturbatorie del Toro. Ho già esaurito le argomentazioni nell’articolo dell’andata e non ho intenzione di ripetermi (per chi fosse interessato o se l’è perso cinque mesi fa, trovate qui l’articolo). E per una volta cercherò di non cadere nella banalità dicendo che bisogna prendere il toro per le corna.
La sfida di domani pomeriggio si presenta abbastanza delicata. Per un motivo a me ignoto i nostri ragazzi si esprimono meglio in trasferta che in casa e se pensiamo alle poche (anzi direi pochissime) prestazioni nerazzurre che possono definirsi convincenti vengono in mente quasi tutte sfide disputate fuori dalle mura amiche (così, su due piedi mi viene di citare Udine e Fiorentina). Se vogliamo puntare ad un finale di stagione convincente è necessario che la squadra cominci a replicare anche a San Siro le cose positive viste in trasferta.
Mazzarri dovrà fare a meno degli squalificati Samuel e Juan Jesus pertanto in difesa verranno rispolverati (termine più che mai appropriato visto che entrambi stanno facendo la muffa in panchina) Campagnaro e Ranocchia.

venerdì 7 marzo 2014

Palla al Centro. NAPOLI-ROMA, OBIETTIVO SECONDO POSTO (tifando Viola)

PALLA AL CENTRO Discussioni e commenti aspettando il fischio d’inizio
La supersfida del San Paolo, l’avvincente lotta al vertice in Spagna, la corsa Champions in Germania.
aaaTutti i risultati in TEMPO REALE```
SERIE A – 27^ Giornata
Napoli-Roma e Juventus-Fiorentina sono sicuramente le sfide più interessanti di un weekend tutto da seguire con Parma-Verona che vale l’Europa League e l’Inter che ospita il Torino. Ad aprire il fine settimana sarà però Udinese-Milan con i rossoneri che giocheranno pensando anche al match di Champions League di martedì.
Sabato 8 Marzo ore 18
UDINESE-MILAN
Trentotto volte il Milan ha fatto visita a Udine, vincendo in 13 occasioni; i padroni di casa hanno invece collezionato 8 successi, i pareggi ammontano a 17.
Sabato 8 Marzo ore 20.45
CATANIA-CAGLIARI
 Il Cagliari ha reso visita ai siciliani in 10 occasioni nella massima serie e ha collezionato 6 sconfitte, 2 pareggi e 2 vittorie.

giovedì 6 marzo 2014

BLOOMBERG: "IL MILAN E' IN VENDITA". BERLUSCONI SMENTISCE MA...

Una vera e propria bomba rimbalza dall’America. La tira fuori l'agenzia economica Bloomberg, che sul proprio sito scrive: "Il Milan, sette volte campione d'Europa e presieduto dall'ex Primo Ministro italiano Silvio Berlusconi, è in vendita".
Una notizia bomba, che scuote l'ambiente milanese pochi mesi dopo il passaggio dell'Inter da Massimo Moratti a Erick Thohir.
Incaricata di trovare un acquirente sarebbe la banca d'affari Lazard, la medesima chiamata in causa dallo stesso Moratti per il passaggio di mano dei cugini nerazzurri. In questo caso sarebbero tre i potenziali compratori, i quali però avrebbero chiesto di rimanere anonimi trattandosi ancora di un processo non pubblico.
Secondo l'importante portale dedicato al mondo della finanza, oltre alla smentita da parte di un rappresentante di Finivest (la holding che controlla il Milan) erano già iniziati a circolare potenziali compratori, a partire dallo sceicco Al Maktoum, (che aveva già presentato in passato un'offerta, rifiutata da Berlusconi, per il 40% del club) ai grandi investitori russi con cui Silvio Berlusconi è in stretto contatto, senza dimenticare l'ipotesi di una quotazione nella borsa di Hong Kong.