LIVORNO - INTER 2 - 2
37' HERNANES - 46' pt PALACIO – 54’ Paulinho – 85’ Emeghara
LIVORNO (3-5-2): Bardi; Valentini, Emerson (10'st Duncan), Castellini; Mbaye, Benassi, Biagianti, Greco (28'st Siligardi), Mesbah; Paulinho, Belfodil (10'st Emeghara). (Anania, Aldegani, Piccini, Coda, Gemiti, Ceccherini, Borja). All. Di Carlo
INTER (3-4-3): Handanovic; Rolando, Samuel, Juan Jesus; Jonathan (35'st Zanetti), Hernanes (24'st Guarin), Kuzmanovic, D'Ambrosio; Alvarez (42'st Botta), Icardi, Palacio. (Castellazzi, Carrizo, Andreolli, Ranocchia, Nagatomo, Kovacic, Cambiasso, Taider, Milito). All. Mazzarri
ARBITRO: Calvarese di Teramo.
“Sulla carta non dovrebbero esserci problemi e conquistare il bottino pieno dovrebbe essere una pura formalità. Ma siccome non giochiamo sulla carta ma sul campo, tutto può succedere”. Avevo scritto ieri. Mai considerazione fu più profetica. A Livorno succede di tutto, l’Inter va in vantaggio di due gol nel primo tempo e nella ripresa si fa rimontare grazie a due errori clamorosi della difesa prima e di Guarin poi.
Mazzarri in preda ad un raptus di follia attua il turnover (probabilmente Frustalupi gli ha spiegato cos’è e a cosa serve) ma non essendo abituato fa un po’ di confusione. E se in difesa Samuel al posto di Ranocchia è un cambio che può starci, a centrocampo il buon Mazzarri mette dentro Kuzmanovic e Alvarez al posto di Cambiasso e Guarin.
La partita stenta a decollare, la prima mezzora, per citare Vecchioni,è “noiosa come una canzone degli Inti Illimani”. Il Livorno non è mai pericoloso e l’Inter poco lucida e senza grinta.