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sabato 31 marzo 2012

STRAMACCIONI INNOVATORE? MA DE CHE? RIDATEMI RANIERI

Se tutto deve rimanere com'è, è necessario che tutto cambi”. Sosteneva Giuseppe Tomasi di Lampedusa nel Gattopardo.
Ma poi arrivò Andrea Stramaccioni e la frase diventò “Se tutto deve cambiare è necessario che tutto rimanga come è”.
Il nuovo tecnico nerazzurro si è presentato come un innovatore, uno che avrebbe dato una svolta al finale di stagione dell’Inter. Già immaginavamo una coppia di difensori centrali Ranocchia-Juan, un centrocampo di forze fresche, una concreta possibilità di giocarsi le sue chance per Castaignos. I più ottimisti addirittura prevedevano l’esordio di qualche Primavera.
E invece il grande innovatore non innoverà nulla. In difesa Ranocchia siederà in panchina mentre Juan non è stato nemmeno convocato. Mancherà Maicon ma il suo posto non verrà preso da Faraoni bensì da Zanetti. A centrocampo Cambiasso ritrova una maglia da titolare con Poli e Stankovic. In attacco ancora spazio a Forlan e, colpo di teatro, riecco Zarate. Castaignos è finito addirittura a giocare con la Primavera. E l’esordio di Guarin? E il tentativo di recuperare Ranocchia? E la chance di Castaignos? E i giovani da testare?

PALLA AL CENTRO. NAPOLI, PESCE D'APRILE ALLA JUVE?

PALLA AL CENTRODiscussioni e commenti aspettando il fischio d’inizio

SERIE A – 30^ Giornata Risultati Live
Sabato 31 marzo ore 18
CATANIA-MILAN


Sabato 31 marzo ore 20.45
PARMA-LAZIO


Domenica 1 aprile ore 12.30
ROMA-NOVARA


Domenica 1 aprile ore 15
BOLOGNA-PALERMO
CAGLIARI-ATALANTA
FIORENTINA-CHIEVO
INTER-GENOA
LECCE-CESENA
SIENA-UDINESE

venerdì 30 marzo 2012

CALCIO-CHOC: MORTO MANCINI, IL PORTIERE DI ZEMANLANDIA

È morto nel pomeriggio nella sua casa di via Gobetti a Pescara, a causa di un improvviso malore, Francesco Mancini, preparatore dei portieri del Pescara ed ex n.1 del Foggia dei miracoli di Zeman. Mancini, 44 anni, questa mattina aveva diretto regolarmente l'allenamento della squadra biancazzurra assieme al tecnico boemo, prima di rientrare nella sua abitazione, dove poi si è sentito male. Soccorso dai sanitari del 118, è deceduto prima di essere trasportato in ospedale. La causa più probabile del decesso sembra essere un infarto.
Mancini, originario di Matera, dove a metà anni Ottanta inizia la sua carriera in C2, incrocia la strada di Zeman a Foggia, dove partecipa alla scalata fino alla serie A. Il portiere, un pupillo del tecnico boemo, difenderà i pali dei rossoneri dal 1987 al 1997, fatta eccezione per una breve parentesi alla Lazio. Poi il trasferimento al Bari, dove gioca per tre stagioni, quindi l'avventura al Napoli dal 2000 al 2003. Gli ultimi anni di carriera li trascorre in C, tra Pisa, Sambenedettese, Teramo, Salernitana e Martina, fino alla firma col Fortis Trani, nella Promozione pugliese, dove appende i guantoni al chiodo nel 2008.

IL RITORNO DEL CAVALIERE. COSA CAMBIA?

A volte ritornano. Silvio Berlusconi è da ieri nuovamente Presidente (onorario) del Milan. Nominato dal Consiglio d’amministrazione per acclamazione (probabilmente gli avranno fatto la ola o cantato cori di incitamento).
Cosa cambia? Tanto o niente. Dal punto di vista sportivo potrebbe cambiare molto. Berlusconi ama il bel calcio, quello del Milan sacchiano o quello dell’attuale Barcellona. Ma gli mancano i campioni (non bastano 3-4 giocatori forti), i soldi l’organizzazione per poter inseguire quel modello.
Con un Berlusconi sulla plancia di comando i ruoli del fido Galliani e della figlia Barbara verrebbero inevitabilmente ridimensionati e probabilmente anche un Allegri potrebbe essere messo in discussione. Dunque non è da escludere che il giocattolo Milan potrebbe rompersi (a tutto vantaggio delle avversarie).
Ciò che probabilmente non muterà è quella sorta di “prostituzione intellettuale” tanto cara a Mourinho e di cui Simone Nicoletti fa un chiaro esempio in questo articolo di Fabbrica Inter

giovedì 29 marzo 2012

MONTELLA, STRAMACCIONI E IL CORAGGIO DI PUNTARE SUI GIOVANI

Largo ai giovani. Quante volte abbiamo sentito questa frase. Largo ai giovani. E intanto in Italia continuano a farsi largo i vecchi. Nella politica come nelle aziende, come nel calcio.
Già il calcio. Si continua a sostenere che bisogna dare spazio ai giovani. Però in Italia (e solo in Italia) un giocatore di18 anni si preferisce mandarlo a farsi le ossa nelle serie inferiori, un campione che non superi i 21 si fa giocare col contagocce (hai visto mai che si brucia troppo presto) e a 24 anni da noi (e solo da noi) un giocatore è ancora considerato giovane.
Ecco perché quando una squadra come l’Inter decide di puntare su un allenatore di 36 anni, tutti guardano disgustati e pronti a criticare o (nel caso di tifosi avversari) a prendere in giro. Stramaccioni non ha futuro, si brucerà presto. E poi come farà a panchinare senatori come Zanetti e Cambiasso?
Invece bisognerebbe elogiare e apprezzare chi ha il coraggio di puntare sui giovani e sui giovani stessi che non hanno paura a prendersi queste responsabilità. Lo scorso anno a Roma successe la stessa cosa.

mercoledì 28 marzo 2012

MILAN CATENACCIARO, BARCA SGONFIO. FINISCE SENZA GOL

Champions League 2011-2012 – Andata degli Quarti di Finale
Milan-Barcellona 0-0
Tra un Galliani che sostiene che “a volte non vincono i favoriti” e un Guardiola che dichiara "Massimo rispetto per il Milan, ma l'Inter di Mourinho era di un altro pianeta" ad aver ragione sono entrambi.
Perché la sfida d’andata dei quarti di finale della Champions League tra Milan e Barcellona finisce a reti bianche. Non hanno vinto i favoriti, come sperava Galliani, e non è stato un grandissimo Milan, come sosteneva Guardiola.
A San siro, primo tempo a senso unico con il Barcellona che ha in mano le redini del gioco e crea molte occasioni da rete. Un rigore netto negato, un gol annullato (giustamente) e almeno due parate decisive di Abbiati. Il Milan sfiora il gol con Robinho e Ibrahimovic.
Ma ad un primo tempo scoppiettante, ricco di emozioni e spettacolo, segue un secondo tempo abbastanza noioso con il Milan che riesce ad irretire e neutralizzare Messi e compagni. I blaugrana dal canto loro nella ripresa sono sembrati molto sottotono e interrompono la serie di nove vittorie consecutive tra Liga e Champions League.

"IO NON HO PAURA". ECCO IL TECNICO UN PO' MOU UN PO' PEP

Affascinato. Sì, seguendo la prima conferenza stampa di Andrea Stramaccioni mi sono sentito affascinato da quest’uomo. Felice per l’occasione che Moratti gli ha dato “E’ un bel sogno. Siamo passati dalla vittoria di Londra, che adesso sembra un mese fa, e poi quello che è successo ieri. Sono emozioni che solo il calcio ti può dare. Il settore giovanile è una vittoria per tutti, dell’Inter e del calcio italiano. Il resto è un sogno inaspettato che mi ha regalato il Presidente Moratti, che ringrazio e spero di fare del mio meglio per onorare.”
A chi gli chiede se è un sogno o una paura risponde sicuro “E’ un sogno. Poi devi essere concentrato su quello che fai in campo o su quello che devi dire a un calciatore. Ma il termine paura è un termine inesatto. Da quando mi è stato detto dal Presidente io mi sono solo concentrato su cosa fare sul campo.”

Sulla squadra dice “Io ho detto loro quello che dico a voi. Io sono orgoglioso di poter allenare dei grandi campioni che fino a ieri erano per me campioni che guardavo dietro un cespuglio. Ora sono i miei campioni ed è stato facile entrare in uno spogliatoio con questa professionalità e con questi campioni.” Sottolineiamo parla di “miei” campioni. In questo mi ricorda vagamente qualcuno…

martedì 27 marzo 2012

E SE STRAMACCIONI NON FOSSE SOLO UN TRAGHETTATORE?

Sulla scelta di esonerare Ranieri mi sono già espresso ieri sera. Una decisione inevitabile che andava presa già da tempo (e il tecnico romano ha fatto di tutto per agevolare il compito del nostro Presidente).
Sulla scelta di chiamare Andrea Stramaccioni alla guida dell’Inter nelle restanti 9 giornate nutro qualche perplessità. Non che non sia l’uomo adatto. A questo punto della stagione lui, Baresi, Bernazzani o il piccolo Filippo non faceva granché di differenza. Quello che mi lascia perplesso è perché rischiare di bruciare un simile talento. Che Andrea Stramaccioni sia un allenatore in gamba lo dimostrano i fatti e che possa essere avviato ad una grande carriera è molto probabile. Ma questi due mesi di Inter possono essere una rampa di lancio o un boomerang che gli si ritorce contro. C’è il serio rischio di bruciarlo e incidere negativamente sulla sua carriera.
A meno che Moratti non voglia stupire tutti e promuovere Stramaccioni anche la prossima stagione. Una scelta che avrebbe molto più senso per tanti motivi. 
Innanzitutto, come più volte auspicato dal sottoscritto (ma non solo), si inizierebbe già da subito a lavorare per il futuro cercando di capire chi tra senatori e nuove leve potrà fare parte del progetto del futuro. 
Moratti si ritroverebbe in mano un allenatore “fatto in casa” che gli permetterebbe anche un consistente risparmio economico. 

lunedì 26 marzo 2012

FINALMENTE MORATTI SI E' DECISO: RANIERI ESONERATO.

Penso che Ranieri rimarrà fino a giugno”. Così Massimo Moratti aveva risposto ai giornalisti che oggi pomeriggio gli avevano chiesto se il tecnico nerazzurro era a rischio esonero.
Nel frattempo Andrea Stramaccioni, tecnico della Primavera fresca vincitrice della NextGenSeries, intervistato sulla sua disponibilità, dichiarava: "Se Moratti chiama io rispondo sempre, in generale. È il mio presidente, io risponderò sempre alle sue chiamate, ma non mi ha chiamato nessuno".
E stasera è arrivato il comunicato sul sito ufficiale dell’Inter "Il Presidente Massimo Moratti e tutta F.C. Internazionale ringraziano Claudio Ranieri e il suo staff per la professionalità e l’impegno profusi, con sincerità, in questi mesi alla guida della squadra.
F.C. Internazionale comunica inoltre di aver affidato la squadra ad Andrea Stramaccioni, tecnico della Primavera che ha vinto la prima edizione della Next Generation Series.
Il più grande e affettuoso in bocca al lupo ad Andrea Stramaccioni che da domani sarà al lavoro con la squadra al centro sportivo "Angelo Moratti"."

E' TEMPO DI INIZIARE A PENSARE ALLA PROSSIMA STAGIONE

Come dovrebbe schierarsi l'Inter nel finale di stagione
Visto che ormai abbiamo poco da chiedere a questa stagione e che, derby a parte, non abbiamo grandi match da affrontare credo che sia giunto il momento di iniziare seriamente a lavorare per il futuro.
Innanzitutto spero che Moratti e la dirigenza nerazzurra abbiano le idee chiare su chi siederà sulla panchina dell’Inter da giugno e che abbiano già iniziato a lavorare in tal senso onde evitare, come è successo lo scorso giugno, di ritrovarci all’ultimo momento a prendere il primo che passa. Per un progetto di ringiovanimento e di valorizzazione dei giovani l’uomo ideale potrebbe essere Prandelli (e se arrivasse Corvino al posto di Branca sarebbe perfetto).
L’importante è che il prossimo allenatore nerazzurro sia capace di rifondare questa squadra facendo le nozze con i fichi secchi (si dice così, giusto?). Da parte della dirigenza ci vorrà fiducia assoluta verso il tecnico e non dovrà essere messo in discussione. Insomma dovremo vivere una situazione molto simile a quella della Roma attuale con una rosa rifondata e un allenatore che, nonostante i risultati altalenanti, non è mai stato messo in discussione (e sono pronto a scommettere che tempo due anni e i giallorossi saranno competitivi per lo scudetto).

domenica 25 marzo 2012

FA TUTTO L’INTER. LA JUVE INCASSA E PORTA A CASA

Serie A 2011-2012 – 29^ Giornata
JUVENTUS - INTER 2 - 0
57’Caceres – 71’ Del Piero

JUVENTUS (4-3-3): Buffon; Caceres, Barzagli, Chiellini, De Ceglie; Vidal, Pirlo, Marchisio; Pepe (dall’8’ s.t. Bonucci), Matri (dall’8’ s.t. Del Piero), Vucinic (dal 29’ s.t. Quagliarella).
A disp.: Storari, Padoin, Marrone, Borriello.
All.: Conte.
INTER (4-4-2): Julio Cesar; Maicon, Lucio, Samuel, Nagatomo; Zanetti, Poli (dal 22’ s.t. Faraoni), Stankovic, Obi (dal 22’ s.t. Pazzini); Milito, Forlan.
A disp.: Castellazzi, Ranocchia, Chivu, Guarìn, Cambiasso.
All.: Ranieri.
Arbitro: De Marco

Una buona Inter si spegne nella ripresa e regala tre punti alla Juventus che, dopo aver rischiato di cadere sotto i colpi nerazzurri, incassa e porta a casa.
Ranieri si presenta con il solito 4-4-2 con Maicon, Lucio, Samuel e Nagatomo in difesa, Zanetti, Poli, Stankovic e Obi a centrocampo e Milito e Forlan (preferito a Pazzini) in attacco. Cambiasso finisce ancora una volta in panchina dove finalmente si vede (o perlomeno così ci dicono) Guarin.
L’inizio dei nerazzurri è impacciato ma poi si rende protagonista di 45 minuti davvero belli. Milito, Forlan, Stankovic, Obi. E’ un tiro al bersaglio verso la porta dei bianconeri con Buffon chiamato a fare gli straordinari. L’unico tiro dei bianconeri è un colpo di testa centrale di Matri che Julio Cesar respinge senza affanni. A fino primo tempo il bilancio è nettamente a favore dei nerazzurri con 5-1 nei tiri e 4-0 nei calci d’angolo. Numeri che fanno ben sperare per la ripresa.

TRIONFO INTER. LA PRIMAVERA E' CAMPIONE D'EUROPA!!!

NEXT GENERATION SERIES - Finale
AJAX - INTER 1 - 1 (4 - 6 ai rigori)
44’ LONGO – 49’ Denswil
Rigori: Bessa (I) gol; Denswil (A) gol; Duncan (I) gol; Klaassen (A) gol; Alborno (I) gol; Velman (A) parato; Longo (I) gol; De Bondt (A) gol; Crisetig (I) gol.

Ajax (4-3-3): Van der Hart; Nieuwpoort, Veltman, Denswil, Dijkis; Rits ( 16' ET Hasnaoui), Sporkslede, Klaassen; Schoop (57' st Gravenberch), De Sa(74' st De Bondt), Fischer
A disp.: Leeuwenburgh, Busse, Keskin, De Bondt, Ligeon
All.: Grim
Inter (4-2-3-1): Di Gennaro; Pecorini, Kysela, Spendlhofer, M'Baye; Crisetig, Duncan; Romanò, Bessa, Longo; Livaja (75' st Alborno)
A disp.: Sala, Giannetti, Benassi, Terrani, Falasca, Forte
All.: Stramaccioni
Arbitro: Collins

Campioni d’Europa!!! La baby Inter di Stramaccioni conquista la prima edizione della NextGenSeries battendo l’Ajax solo ai rigori dopo 120 minuti combattuti.
L’Ajax è più forte tecnicamente e si vede con l’Inter che bada soprattutto a difendersi e a non prendere gol. Ma sul finire del primo tempo è l’Inter a passare in vantaggio. ottimo suggerimento nello spazio di Bessa, taglio perfetto di Longo in area che anticipa col sinistro Van der Hart, mentre Livaja arriva in scivolata a toccare la palla che ha già varcato la linea.
L’Inter va al riposo in vantaggio ma ad inizio ripresa arriva il pareggio olandese. Punizione perfetta di Denswil che scheggia il palo interno alla sinistra di Di Gennaro, immobile.
L’Ajax si rende più aggressiva, l’Inter è brava a chiudere gli spazi ma a metà ripresa arriva quello che potrebbe essere la svolta della partita. M’Baye viene espulso lasciando l’Inter in 10. I nerazzurri soffrono ma riescono a non crollare. Si va così ai supplementari.

RAGAZZI, FATEVI ONORE!!!

Sarà una domenica intensa quella del popolo nerazzurro. Alle 14.30 c’è l’attesa finale della Next Generation Series che vedrà la Primavera nerazzurra affrontare i pari età dell’Ajax in quella che è stata definita la Champions dei giovani (sebbene il sommo Suma dica il contrario, probabilmente perché in finale ci siamo noi e non il “suo” Milan) mentre in serata l’atteso (atteso da chi?) derby d’Italia contro la Juventus che dovrà rispondere al Milan vittorioso ieri pomeriggio contro la Roma.
Come siamo arrivati a giocarci questa finale ne abbiamo già parlato. Abbiamo l’occasione di scrivere un’importante pagina della storia sia nerazzurra che del calcio giovanile. Di fronte avremo non un avversario qualsiasi ma l’Ajax che rappresenta il punto di riferimento in materia per tutta Europa. Da decenni ormai il settore giovanile degli olandesi sforna campioni e buoni giocatori. Al contrario della “cantera” del Barcellona (tra l’altro battuto proprio dagli olandesi) venuta alla ribalta solo negli ultimissimi anni.

sabato 24 marzo 2012

PALLA AL CENTRO. ROMA E INTER, SCHERZO A MILAN E JUVE?

PALLA AL CENTRODiscussioni e commenti aspettando il fischio d’inizio
SERIE A – 29^ giornata   Risultati Live
Sabato 24 marzo ore 18
MILAN-ROMA

Sabato 24 marzo ore 20.45
PALERMO-UDINESE

Domenica 25 marzo ore 12.30
ATALANTA-BOLOGNA

Domenica 25 marzo ore 15
CESENA-PARMA
CHIEVO-SIENA
GENOA-FIORENTINA
LAZIO-CAGLIARI
NAPOLI-CATANIA
NOVARA-LECCE

Domenica 25 marzo ore 20.45
JUVENTUS-INTER

venerdì 23 marzo 2012

EHI JULIO, CHE FAI DOMENICA SERA? (verso Juventus-Inter)

Mi piacerebbe che fosse un’altra partita. Magari un Cesena-Inter o un Inter-Fiorentina qualsiasi. Invece no, sarà proprio Juventus-Inter la partita si giocherà domenica sera allo Juventus Stadium.
Sto aspettando questa sfida col doppio stato d’animo di ogni interista in questo momento. Da un lato ci stuzzica l’idea di andare lì e fargli un bel scherzetto, dall’altro guardi la tua squadra e impietosamente temi che possa finire in goleada.
Neanche quando la Juventus era in piena crisi, nemmeno nell’anno del Triplete, siamo riusciti ad andare lì e strappargli i tre punti, come possiamo pretendere che ci riusciamo stavolta?
Quando noi eravamo forti e loro una mezza squadretta sono sempre riusciti a salvare la pelle, figuriamoci ora che le parti si sono invertite.
Non ricordo nemmeno quando è stato l’ultima volta che abbiamo vinto a Torino (mi pare di ricordare un gol di Cruz nell’aprile del 2005 ma non sono sicuro). Probabilmente non ce la faremo nemmeno fra due giorni.
Si fa fatica (parecchia fatica) a fantasticare su una vittoria in quel di Torino. Andare lì e infilare ai bianconeri la prima sconfitta nel loro stadio. Mi basterebbe questa goduria per questa stagione, nient’altro.

giovedì 22 marzo 2012

LA PICCOLA GRANDE INTER ALLA CONQUISTA DELL'EUROPA


Siamo in finale!!! No, non sto delirando. Sto parlando della NextGen Series. Una sorta di Champions League giovanile dove hanno partecipato 16 formazioni giovanili tra le più promettente. A rappresentare l’Italia è stata invitata l’Inter.
L’inizio è stato da incubo: 1-7 contro il Tottenham, un risultato che non faceva presagire niente di buono e che faceva intendere che saremmo stati eliminati a colpi di figuracce. Invece da lì in poi è iniziata la nostra risalita. 3-2 al PSV, 1-0 al Basilea due pareggi con Tottenham (1-1) e Basilea (0-0) inframezzati dalla vittoria ottenuta in Olanda di nuovo ai danni del PSV (1-2).
Il secondo posto nel girone conquistato e il diritto di accedere alla fase ad eliminazione diretta in cui ci aspettava l’imbattibile Sporting Lisbona. Un’eliminazione annunciata contro un avversario nettamente più forte. Risultato? 1-0 per i nerazzurri e semifinale conquistata.
Nel penultimo atto della manifestazione i ragazzi di Stramaccioni si sono ritrovati di fronte il Marsiglia, un altro avversario molto duro che sul suo cammino aveva fatto fuori l’Aston Villa e nel girone aveva battuto il Barcellona.

mercoledì 21 marzo 2012

CERCI, UN TALENTO SPRECATO

Lo chiamavano l'Henry di Valmontone. Quando, con le sue accelerazioni, saltava l'uomo. E sembrava uno dei prossimi pilastri delle nazionali a venire. Perché Alessio Cerci aveva tutti i crismi del predestinato, dalla Primavera all'esordio niente meno che con Fabio Capello nel 2004. Esattamente 7 anni fa, il 21 marzo 2005, firmava il suo primo contratto da professionista, a nemmeno diciotto anni.
Ora, che di anni ne ha quasi venticinque, Cerci è a un bivio della sua carriera. L'ennesimo perché dai tempi di Roma ne è passata di acqua sotto i ponti, da Brescia a Bergamo (sponda Atalanta) passando per Pisa. Giampiero Ventura è la porta girevole di una carriera che potrebbe decollare a brevissimo giro di posta. Infortuni e un carattere particolare lo hanno frenato più o meno ovunque.
Il trasferimento a titolo definitivo alla Fiorentina, per quattro milioni di euro e spicci, sembrava la possibile svolta. Niente da fare, il carattere rimane quello che è (ha dato dello str... a un tifoso toscano non più tardi di due giorni fa) e le frasi da "romano ferito" di quest'estate stonano con il rendimento in questa stagione.

martedì 20 marzo 2012

JUVE IN FINALE, MILAN CIAO CIAO TRIPLETE

Coppa Italia – Semifinale di ritorno
JUVENTUS-MILAN 2-2 (d.t.s.) 28' Del Piero - 51’ Mesbah - 81' Maxi Lopez - 96’ Vucinic
La prima semifinale di Coppa Italia premia la Juventus che nei supplementari trova il gol che vale la finale e spedisce a casa il Milan che anche quest’anno dovrà rinunciare all’idea di fare il Triplete (in attesa che il Barcellona gli impedisca anche di fare doppietta).
La partita si mette subito in salita per la Juventus che, forte del 2-1 ottenuto a San Siro, trova il gol del vantaggio con Del Piero. I bianconeri cercano disperatamente di chiudere definitivamente il discorso qualificazione ma a inizio ripresa Mesbah trova il pareggio e a 10 minuti dal termine Maxi Lopez trova il gol che porta la sfida ai supplementari e infligge ai bianconeri la prima sconfitta stagionale (nella speranza che domenica sera possa arrivare il bis).
Dopo 6 minuti del primo tempo supplementare Vucinic trova il gol del pareggio che consente ai bianconeri di conquistare il pass per la finale.
La Juventus approda in finale nell’unico trofeo che, Napoli permettendo, potrà vincere. Il Milan invece deve ancora una volta abbandonare il sogno di fare il Triplete (mica sono tutti capaci di farlo…).

lunedì 19 marzo 2012

C'ERAVAMO TANTO AMATI... (l'inutile polemica tra Branca e Oriali)

Marco Branca: "Stiamo lavorando già da tempo sul nostro futuro, lo stiamo pianificando per il bene dell'Inter, dei tifosi, e del mio presidente. Dobbiamo essere concentrati sul finale di stagione perché possiamo fare bene. Mi prendo le mie responsabilità, le spiegazioni di questa stagione la darò alla fine magari con una conferenza stampa, ho sentito dire delle cose giuste e delle cose sbagliate. Io ora sono solo concentrato sul finale di campionato, voglio stare vicino alla squadra e i tifosi devono fare la stessa cosa perché siamo a 8 punti dal terzo posto, tutte le squadre sono vicine, dobbiamo finire bene la stagione e poi vedremo, per le spiegazioni c'è tempo. L'impianto di squadra è stato meno brillante degli altri anni. Ma, allora, mi chiedo: cosa dovrebbero dire altre squadra che negli anni scorsi hanno fatto bene senza vincere nulla?
Oriali? Anche quando era qua, lui non s'è occupato mai di mercato se non i primi 2 anni della mia gestione. Non conosceva le cose della società come le conoscevamo io e il mio presidente.”

domenica 18 marzo 2012

INTER, L’AGONIA CONTINUA…

Serie A 2011-2012 – 28^ Giornata
INTER - ATALANTA 0 - 0

Inter: Julio Cesar; Maicon, Lucio, Samuel, Nagatomo; Zanetti, Poli (32′ st Castaignos), Cambiasso, Obi (21′ st Faraoni); Milito (18′ st Zarate), Pazzini;
A disposizione: Castellazzi, Ranocchia, Palombo, Forlan:
Allenatore: Claudio Ranieri.
Atalanta: Consigli; Raimondi, Ferri, Manfredini, Bellini (41′ st Stendardo); Schelotto, Cigarini, Carmona, Moralez; Carrozza (32′ st Ferreira Pinto), Marilungo (9′ st Gabbiadini);
A disposizione: Frezzolini, Bonaventura, Cazzola, Tiribocchi;
Allenatore: Stefano Colantuono.
Arbitro: Gabriele Gava (sez. Conegliano Veneto)

La stagione tribolata dei nerazzurri non conosce pause. Dopo l’eliminazione dalla Champions League ci aspettavamo quanto meno una reazione d’orgoglio. Tanto più che l’avversario non era certo proibitivo.
E invece usciamo da San Siro con un misero punticino frutto di un deludente 0-0 su cui pesa (e non poco) il secondo rigore consecutivo sbagliato dal Milito.
Ranieri deve fare i conti con le assenze di Sneijder e Stankovic (oltre ad Alvarez) e schiera il consueto 4-4-2. Maicon, Lucio, Samuel e Nagatomo formano la linea difensiva, a centrocampo Cambiasso ritrova una maglia da titolare al fianco di Poli con Zanetti e Obi sugli esterni. In avanti Milito e Pazzini, preferito a Forlan.

sabato 17 marzo 2012

CALCIO D'INIZIO (ovvero le donne e il calcio)

Stavo vagando nel vuoto del web, cercando l’ispirazione (da interista non è mica facile toccare certi argomenti) per scrivere un articolo sulla vittoria di Milan (2-0 a Parma) e Juventus (5-0 a Firenze con la Fiorentina in dieci per 70 minuti). All’improvviso mi sono imbattuto in questo simpatico articolo riguardo le donne e il calcio. Massì, chissenefrega di Milan e Juventus, meglio parlare del binomio donne-calcio.
Calcio d’inizio… al rapporto di coppia. Nel senso che spesso – molto spesso – quando lui ama il calcio lei dà un calcio a lui. Ma ogni quattro anni accade il miracolo: per spirito patriottico le donne si mettono sedute sul divano accanto al loro uomo per guardare le partite dei mondiali. Il vero anno bisestile per i maschi, infatti, segue un altro calendario: non quello gregoriano, ma quello sportivo. Anno bisesto, anno funesto. E così subiscono quelle vocine squillanti che ripetono sempre le stesse domande: «Ma i nostri chi sono?». E magari si sta giocando la partita Svizzera-Honduras.

PALLA AL CENTRO. NAPOLI-UDINESE, SFIDA CHE VALE L'EUROPA

PALLA AL CENTRO – Discussioni e commenti aspettando il fischio d’inizio
SERIE A – 28^ GIORNATA
Sabato 17 marzo ore 18
PARMA-MILAN
Sono 41 i precedenti tra queste due squadre nella massima serie: ducali alla ricerca del 10ª successo, 21 le gare già vinte dal Milan, 11 pareggi.

Sabato 17 marzo ore 20.45
FIORENTINA-JUVENTUS
Sono 145 i precedenti in Serie A tra queste due squadre: 66 vittorie dei bianconeri, 31 successi viola, 48 pareggi. Nelle ultime 20 sfide, i viola sono riusciti a battere la Juventus una sola volta, 3-2 a Torino nel marzo 2008.
La Juventus resta imbattuta quest’anno, ma ha pareggiato 14 partite in questo campionato, solo i francesi del Brest hanno pareggiato di più in Europa finora (15).

Domenica 18 marzo ore 12.30
CAGLIARI-CESENA
Il Cagliari non ha mai vinto contro il Cesena in Serie A: sei le vittorie dei romagnoli e nove pareggi finora.

Domenica 18 marzo ore 15
BOLOGNA-CHIEVO
15 i precedenti tra Bologna e Chievo in Serie A: perfetto equilibrio finora, con cinque vittorie per parte e cinque pareggi,

venerdì 16 marzo 2012

ACCONTENTATO!!! IL MILAN PESCA IL BARCELLONA

E va bene me la sono chiamata. Ieri sera scrivevo che mi avrei avuto piacere se il Milan avesse pescato Barcellona o Real Madrid e il Milan chi ha pescato? Il Barcellona.
Ok, l’ammetto, quando alle 12 e 30 ho letto gli accoppiamenti dei quarti avrei voluto saltare di gioia come quando segna Milito ma mi sono trattenuto dal farlo (le mie colleghe non avrebbero approvato e se nei paraggi ci fosse stato anche il titolare avrei fatto anche una discreta figura di merda).
Non poteva capitare sorteggio peggiore per i cugini rossoneri che sicuramente speravano in un Apoel o in un Marsiglia ma sarebbero stati soddisfatti anche di una sfida alla pari con Chelsea o Bayern Monaco.

giovedì 15 marzo 2012

SORTEGGI CHAMPIONS, IL MILAN PUNTA SULLA BUONA SORTE

Due spagnole (Barcellona e Real Madrid), un’italiana (Milan), un inglese (Chelsea), una tedesca (Bayern Monaco), una francese (Marsiglia), una portoghese (Benfica) e una cipriota (Apoel Nicosia). Sette nazioni rappresentate negli ottavi di Champions League, come non succedeva da un po’ di tempo.
Raramente si è avuto uno schieramento così equilibrato. Frutto della mancata egemonia inglese (il Chelsea si è qualificato solo nei supplementari con il Napoli, l’Arsenal è stato sbattuto fuori dal Milan e le due squadre di Manchester avevano salutato la compagnia dopo la fase a gironi) e di alcuni fattori positivi.
Scontato dire che le grandi favorite rimangono Real Madrid (che ha avuto la meglio sul Cska Mosca) e Barcellona (che si è sbarazzato del Bayer Leverkusen con un complessivo 10-2) con il Bayern Monaco (che dopo aver perso 1-0, ha seppellito il Basilea sotto un pesante 7-0) un tantino più sotto e Milan e Chelsea a fare da mine vaganti. 

mercoledì 14 marzo 2012

DAL TRAMONTO (di un'era) ALL'ALBA (di nuovi successi)

Sapevamo che prima o poi sarebbe successo. Sapevamo che nulla dura in eterno e che questo ciclo vincente prima o poi sarebbe giunto alla fine. La Grande Inter tramontò dopo che in quattro giorni perse la finale di Coppa Campioni con Celtic e lo scudetto con la sciagurata partita di Mantova (una sorta di 5 maggio degli anni’ 60). L’Inter del Triplete (mi piace ricordarla così) è giunta alla fine dopo essere eliminata dal Marsiglia, capace di beffarci dopo il 90esimo sia all’andata che al ritorno. In fondo siamo alla frutta e superare il turno voleva dire rimandare i titoli di coda di un mese. Magari ai quarti ci sarebbe capitato il Barcellona e ci avrebbe fatto a fettine sotterrandoci sotto una valanga di gol. No, meglio fermarci qui. Meglio chiude il sipario contro un Marsiglia che non avrebbe meritato il passaggio del turno e che si ritrova ai quarti anche grazie ad una buona dose di fortuna.

martedì 13 marzo 2012

ARRIVEDERCI AMORE CIAO, L'INTER SALUTA LA CHAMPIONS

Champions League 2011-2012 – Ritorno degli Ottavi di Finale
INTER - OLYMPIQUE MARSIGLIA 2 - 1
75’ MILITO – 92’ Brandao - 95’ PAZZINI

Inter (4-3-1-2): Julio Cesar; Maicon, Lucio, Samuel, Nagatomo; Poli (29' st Cambiasso), Stankovic, Zanetti; Sneijder (13' st Obi); Milito, Forlan (13' st Pazzini).
A disposizione: Castellazzi, Ranocchia, Faraoni, Zarate.
All.: Ranieri
Olympique Marsiglia (4-2-3-1): Mandanda; Azpilicueta, Diawara, N'Koulou, Morel; Diarra, Mbia; Amalfitano, Valbuena (31' st Cheyrou), A. Ayew; Remy (43' st Brandao).
A disposizione: Bracigliano, Traoré, Fanni, Kaboré, J. Ayew.
All.: Deschamps
Arbitro: Proença (POR)

E alla fine Inter-Marsiglia si rivela davvero l’ultima serata europea per i colori nerazzurri. L’Inter vince 2-1 ma in virtù dello 0-1 dell’andata è una vittoria amara perché elimina i nerazzurri dalla competizione europea.
Ranieri conferma la formazione che ha battuto il Chievo con Cambiasso che si accomoda in panchina. La partenza nerazzurra è bruciante. Al minuto sette inserimento sulla destra di Zanetti, palla a Sneijder che tira addosso al portiere. Passano quattro minuti e l’olandese fa un cross al bacio in area dove di petto Milito impegna Mandanda.
L’Inter è viva, ha voglia di recuperare il risultato e spinge forte. Il Marsiglia si limita al “tutti-giù-per-terra” con i giocatori francesi che stramazzano al suolo ad ogni occasione, in alcuni casi simulando anche gravi traumi. La spinta nerazzurra si affievolisce con il passare dei minuti e all’intervallo si va sullo 0-0.

lunedì 12 marzo 2012

VOGLIAMO UN'ULTIMA PARTITA DA VERA INTER

Rieccomi. Negli ultimi giorni avevate un po’ perso le mie tracce. Ma mi sono concesso un meritato weekend romano e per tre giorni ho staccato la spina da web e blog. E così non ho nemmeno commentato la meritata vittoria ottenuta a Chievo al termine di una partita che per 87 minuti ci ha visto attaccare infruttuosamente. Poi ci hanno pensato Samuel e Milito a fare in modo che l’Inter festeggiasse nei migliori dei modi il suo 104esimo compleanno conquistando una vittoria che mancava da quasi due mesi (caspita, un’eternità).
Una vittoria molto importante perché ci permette di conquistare la fatidica soglia dei 40 punti. Tutto quello che arriverà da ora in avanti andrà bene (no, vi prego, non ricominciate a dire che possiamo puntare al terzo posto).
Se in Italia gli obiettivi nerazzurri sono ormai utopia, discorso ben diverso fuori dai confini nazionali. L’obiettivo che ci eravamo prefissati erano i quarti di finale e possiamo ancora farcela.
Tappa importantissima sarà il ritorno degli ottavi di finale che giocheremo domani sera a San Siro contro il Marsiglia che all’andata ci ha beffati sul gong finale.

venerdì 9 marzo 2012

BUON COMPLEANNO INTER (e speriamo che festa sia...)

Ok, abbiamo passato compleanni migliori, soprattutto negli ultimi anni. Ma cosa volete farci? Ormai la stagione attuale ha preso questa piega. Speriamo almeno di festeggiare un buon compleanno questa sera. E speriamo che non sia il Chievo a farci la festa….
BUON COMPLEANNO INTER!!!



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giovedì 8 marzo 2012

IL MARCIUME DEL CALCIO CHE NESSUNO VUOLE PUBBLICARE

Alcuni articoli o interviste meriterebbero più visibilità e più attenzione. Come questa intervista realizzata da Alec Coldocini a Jeannine Koevoets, ex signora Tonellotto nonché presidente della Triestina per un mese, che è stata rifiutata da quattro testate italiane prima di essere pubblicata, parzialmente, da Il Giornale. Eppure non ci sembra riveli chissà quali verità nascoste, né che il suo contenuto sia particolarmente scomodo.
L’ex signora Tonellotto racconta del suo approdo traumatico con il nostro calcio, del suo rapporto tutt’altro che idilliaco con tifosi e stampa e di come, a suo avviso, le idee innovative del sue ex consorte non siano state capite ed anzi siano state ostacolate.
Conosco poco le vicende della Triestina calcio ma mi pare di ricordare che Tonellotto non fosse proprio quello che si definisce un presidente modello e che nel recente fallimento della Triestina ricopra un ruolo decisivo anche la sua fallimentare gestione.

mercoledì 7 marzo 2012

ARCARI E CALDIROLA, I SEGRETI DI UN BRESCIA IMBATTUTO

LATO B – Appunti sulla Serie Cadetta
E' il Brescia dei record quello che sta scalando la classifica di Serie B, sentendo profumo di playoff. Dieci risultati utili consecutivi, cinque vittorie esterne consecutive e soprattutto un’imbattibilità che (recuperi esclusi) è di bel 900 minuti.
Michele Arcari, estremo difensore delle Rondinelle, infatti non subisce gol da dieci gare. Nella stagione in corso ha fatto meglio anche di Manuel Neuer, numero uno del Bayern Monaco, che in autunno lasciò inviolata la sua porta per 771 minuti.
I prossimi traguardi sono i 1.251 minuti di Mantovani, primato della serie cadetta datato 1972-1973 con il Cesena, e i 929 minuti di Sebastiano Rossi, record di A stabilito con il Milan nel 1993-1994. Rimangono lontani e, probabilmente irraggiungibili, i record di Tarabocchia e Mazaropi che riuscirono a mantenere l'imbattibilità rispettivamente per 1791 e 1816 minuti. Il primo difendeva la porta del Lecce nel campionato di Serie C del 1974-1975 il secondo, due stagioni dopo, teneva serrata la saracinesca del dei brasiliani Vasco da Gama.

martedì 6 marzo 2012

I TIFOSI ROSSONERI DI IERI, I TIFOSI NERAZZURRI DI OGGI

Mi capita ogni tanto di andare a rileggere vecchi post che ho scritto. Questo è dell’estate 2009. Leggetelo.
Se fossi un tifoso milanista sarei incazzato nero (anzi nerissimo) come quei tifosi rossoneri che oggi hanno contestato la propria squadra nel giorno del raduno.
Insomma vendi il nostro giocatore più forte, non compri nessuno e probabilmente alla fine ci dovremo accontentare di qualche buon giocatore pescato qua e là rassegnandoci all'idea di fare un altro campionato mediocre, ma senza Kakà. E sperando che altri (Pato e Pirlo per esempio) non abbandonino la nave.
E come se non bastasse il mio presidente in un'intervista dichiara che siamo forti come l'Inter. Come l'Inter??? No, dico l'Inter Ibrahimovic non l'ha venduto, noi Kakà si. L'Inter era già forte e ha cercato di colmare le sue lacune, noi invece eravamo molto indietro rispetto ai nerazzurri e ci siamo indeboliti.
Mi sarei sentito preso per i fondelli, ma di brutto. Del resto gli abbonamenti per la nuova stagione parla chiaro, c'è stato un calo tremendo. Se non ricordo male qualche giorno fa il Milan non era ancora a mille tessere mentre, per fare un confronto, l'Inter era già a 20mila circa. Numeri che dicono tutto sul mio stato da tifoso rossonero.
Ma non sono un tifoso milanista. E allora vi dico che tutto sommato mi piace questa situazione, mi piace che il Milan abbia ceduto l'unico fuoriclasse che aveva e che non abbia comprato nessuno, mi piace che i cugini non si siano rinforzati. E mi piace che il giorno del raduno, che in genere dovrebbe essere un giorno di festa, sia stato caratterizzato da questa contestazione. Lo so, vincere senza rivali non è poi così divertente ma vi ricordo che c'è stato un tempo in cui loro vincevano e noi annaspavamo dietro. Ora le parti si sono invertite. Fatemi godere questa gioia...
L’avete letto? Bene. Se siete tifosi nerazzurri vi sarete sicuramente riconosciuti nel tifoso rossonero che io descrivevo. Magari meno incazzati (veniamo da un lustro di vittorie, non scordiamolo) ma per il resto credo che ci siano ben poche differenze. Vero?



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lunedì 5 marzo 2012

IL PUNTO GUADAGNATO E LE LACRIME DI CAMBIASSO

Qualcuno oggi si chiedeva se il pareggio ottenuto ieri sera fosse un punto guadagnato o un punto perso. Io credo decisamente che sia un punto guadagnato. Innanzitutto perché all’intervallo la partita aveva preso una piega molto negativa e bisogna dare merito alla squadra che nella ripresa ha reagito alla grande.
La grande reazione nerazzurra ha tra i fattori determinanti la sostituzione di uno spento Cambiasso con un Poli più giovane e più fresco (e, particolare non trascurabile, l’ex centrocampista sampdoriano ieri sera ha giocato una partita eccellente dimostrando di essere un degno erede del Cuchu). E’ innegabile che da quel momento la partita ha preso una piega totalmente diversa e senza l’ennesimo erroraccio sotto porta di Pazzini avremmo portato a casa addirittura la vittoria.
Lo so, un pareggio in casa col Catania è davvero poca cosa ma se lo rapportiamo al momento poco felice dei nerazzurri credo che possiamo almeno accontentarci. Con o senza Ranieri da qui a giugno l’andazzo dei nostri ragazzi sarà questo. Un punto strappato qua, una vittoria conquistata là, e tutto intorno prestazioni incolori e sconfitte che fanno venire voglia di prendere tutti a calci nel sedere.

domenica 4 marzo 2012

SEMPRE MEGLIO DI NIENTE

Serie A 2011-2012 – 26^ Giornata
INTER - CATANIA 2 - 2
19' Gomez - 38' Izco – 71’ FORLAN – 80’ MILITO

INTER (4-4-2): Julio Cesar; Nagatomo, Lucio, Samuel, Zanetti; Faraoni (1' st Sneijder), Cambiasso (16' st Obi), Palombo (16' st Poli), Forlan; Milito, Pazzini.
A disposizione: Castellazzi, Cordoba, Juan Jesus, Zarate
All.: Ranieri
CATANIA(4-3-3): Carrizo; Motta, Legrottaglie, Spolli, Marchese; Izco, Lodi, Almiron; Gomez (42' st Llama), Bergessio (24' st Ebagua), Barrientos (31' st Seymour).
A disposizione: Kosicky, Bellusci, Capuano, Ricchiuti.
All.: Montella
Arbitro: Celi di Bari

Se non altro non abbiamo perso interrompendo la striscia negativa di sconfitte consecutive (anche se rimane la striscia senza vittorie, l’ultima volta che abbiamo vinto io avevo ancora 32 anni).

L'AQUILA BIANCOCELESTE SVETTA NEL DERBY ROMANO

Come promesso da questa settimana al posto di commentare le partite dell’Inter commenterò un’altra partita. Si inizia col derby che ha regalato spettacolo ed emozioni.
Serie A 2011-2012 – 26^ Giornata
ROMA - LAZIO 1 - 2
10' Hernanes (rig.) – 16’ Borini – 61’ Mauri

La Lazio terza in classifica ha l’occasione di rafforzare la sua posizione e, dopo la vittoria dell’andata, fare il bis. La Roma, a meno 7 dai cugini, devono vincere per rilanciarsi nella lotta al terzo posto che vale Champions League.
Partita che si decide dopo 10 minuti. Hernanes pesca in area Klose, su quale esce a valanga Stekelenburg. Il tedesco va a terra, guadagnandosi un giusto rigore, ma anche un rosso severo per il portiere avversario. Dal dischetto lo stesso Hernanes batte Lobont, subentrato a Lamela.
Lazio in vantaggio e con l’uomo in più, ma la Roma non ha certo intenzione di mollare e dopo appena sei minuti trova il meritato pareggio. Uno strepitoso Juan coglie la traversa su un traversone dalla destra e sulla respinta Borini è lesto a insaccare di sinistro. Inutile il tentativo di respinta di Biava, abbondantemente oltre la linea di porta. Caricata dal pareggio, la Roma spinge al massimo nel primo tempo, ma con un uomo in meno è molto dura.

I DIECI PUNTI IN PIU' DELLO JUVENTUS STADIUM

“Lo Juventus Stadium porterà almeno 10 punti in più".
21 settembre - Juventus-Bologna 1-1
22 ottobre - Juventus-Genoa 2-2
15 gennaio - Juventus-Cagliari 1-1
5 febbraio - Juventus-Siena 0-0
3 marzo - Juventus-Chievo 1-1
Per ora ha portato 10 punti in meno. A meno che i 10 punti in più erano riferite alle avversarie…



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sabato 3 marzo 2012

PALLA AL CENTRO. RIFLETTORI SUL DERBY ROMANO

PALLA AL CENTRO – Discussioni e commenti aspettando il fischio d’inizio
E’ sicuramente il derby romano di domani pomeriggio il piatto forte della giornata di campionato che aprirà oggi pomeriggio con la trasferta del Milan a Palermo (dove non vince da 6 anni) e la Juventus che ospita il Chievo. Giornata che verrà conclusa dall’Inter che contro il Catania a San Siro proverà a interrompere la striscia negativa di risultati. Interessante anche Parma-Napoli mentre Bologna-Novara è stata spostata alle 18.30 per i funerali di Lucio Dalla che si terranno nel capoluogo emiliano domani pomeriggio.
In Serie B occhio all’interessante sfida tra Sassuolo e Pescara, due tra le più serie candidate alla promozione mentre nei campionati esteri il match più importante inizierà fra pochi minuti e vedrà difornte Liverpool e Arsenal.

SERIE A – 26° Giornata
Sabato 3 marzo ore 18
PALERMO-MILAN

Sabato 3 marzo ore 20.45
JUVENTUS-CHIEVO

Domenica 4 marzo ore 12.30
PARMA-NAPOLI