Il calcio moderno miete un'altra vittima: 90° Minuto, una delle trasmissioni più leggendarie che la televisione italiana abbia mai proposto sul calcio, cesserà di esistere. Almeno come l'abbiamo conosciuto fino a oggi.
Al posto del 90° Minuto originale, peraltro già sminuito nel corso dei decenni dopo l'avvento del calcio spezzatino, verranno introdotte due versioni diverse: una il sabato, l'altra il lunedì. Entrambe in tarda serata, dopo i due posticipi.
La motivazione dello spezzettamento di 90° Minuto, e della sua scomparsa dal palinsesto domenicale della Rai, è evidentemente legata all'altro spezzettamento: quello della Serie A (e del calcio in generale) che ormai prende spesso il via di venerdì per concludersi di lunedì.
Un cambio di rotta iniziato diversi anni fa, tanto da portare a un chiaro impoverimento di un programma a suo tempo leggendario. E, alla fine, alla decisione della Rai di modificare il proprio palinsesto sportivo.
90° minuto chiude, almeno nella sua versione originale, dopo la bellezza di 54 anni.
La prima puntata del contenitore di goal e immagini della domenica, nata da un'idea di Maurizio Barendson e Paolo Valenti, risale infatti al 1970.
Proprio Valenti ne è stato il simbolo per più di due decenni, fino alla morte nel 1991. Da Fabrizio Maffei a Gian Piero Galeazzi, sono tanti i conduttori che ne hanno raccolto l'eredità.
Un vero e proprio cambiamento epocale che arriva proprio nel 70esimo anniversario dalla nascita della televisione italiana. “Novantesimo minuto” ha raccontato tante pagine della storia della Serie A: dagli storici scudetti di Lazio, Torino, Verona, Sampdoria, ai più “tradizionali” campionati vinti da Juventus, Inter e Milan.
Ma non solo. Come dimenticare le immagini dell’auto della polizia che, il 23 marzo 1980, entrava sulla pista dello stadio d’atletica dello stadio “Olimpico” al termine di Roma-Perugia. Non per un’escursione, non per sedare violenze tra tifosi, ma il momento simbolo dello scandalo scommesse che colpì il calcio italiano.
E ancora. La lettura della schedina, le immagini delle partite di Serie B. E poi gli iconici inviati...
I giovani appassionati di calcio sono cresciuti a pane e Sky, ma per noi un po’ più “grandicelli 90° minuto (con quella sigla simpatica ma non assillante, che a chiamarla con il suo nome vero, "Pancho", non la conosce nessuno, ma a dire "La sigla di 90°" era tutto un annuire) rappresenta un ricordo incancellabile. è stata una trasmissione mitica della Rai, ormai surclassata dalle pay-tv.
Una volta, sembra un secolo fa invece è roba di 25-30 anni fa, non si vedevano le partite del campionato in diretta e, dopo aver ascoltato con trepidazione “Tutto il calcio minuto per minuto” alla radio, ci si catapultava davanti alla tv di Stato per godersi i gol della serie A. Anche perché, accanto alle prodezze dei bomber, c'erano giornalisti-inviati assolutamente spettacolari come l'indimenticabile Beppe Viola (numero uno per ironia e competenza), il simpatico Tonino Carino da Ascoli, Gianni Vasino da Milano (ma si vedeva anche a Bergamo, così come Franco Zuccalà), Giorgio Bubba da Genova, Luigi Necco da Napoli, Franco Strippoli dalla Puglia, Cesare Castellotti da Torino e Giampiero Galeazzi da Roma. Successivamente arrivarono anche Alfredo Liguori da Genova, Carlo Nesti da Torino, Marcello Giannini da Firenze, la mia conterranea Donatella Scarnati (una donna??) sempre da Roma e Lamberto Sposini da Perugia.
Volti che col tempo sono diventati di famiglia, invitati domenicali per raccontare quelle domeniche che avevano qualcosa di speciale, di magico. Senza “90°Minuto” non sarà più domenica, o almeno, non sarà più la domenica del pallone.
ENTIUS. Giornalista mancato, tifoso nerazzurro, blogger per passione. Appassionato di calcio da quando i Mondiali di Italia ’90 gli cambiarono la vita. Ha deciso che scriverà un libro prima o poi.
6 commenti:
Inevitabile conseguenza del calcio spezzatino attuale. Una trasmissione così non ha più senso già da qualche anno.
Gli ultimi anni era diventata una trasmissione che non aveva nulla a che vedere con quella di 20-30 anni fa.
Il calcio si evolve e con lui anche certe trasmissioni. 90° minuto è stato una colonna portante del calcio in televisione per moltissimi anni, ma ormai non aveva più alcun senso. Come, a mio avviso, ha poco senso anche questo doppio appuntamento sabato-lunedì.
Quanti ricordi... Solo chi ha vissuto certe cose può capirle....
Giusto comunque chiudere il programma. Come avete già scritto voi, non aveva più alcun senso.
Come direbbe qualcuno, che amarezza...
Come direbbe qualcuno, che amarezza...
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