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lunedì 31 marzo 2008

RITORNIAMO A PARLARE DI CALCIO GIOCATO

Permettetemi di tornare a parlare del calcio che piace a me. Il calcio fatto di gol, giocate stupende ed emozioni pure.
L'Inter non se la passa troppo bene. Anche sabato abbiamo sofferto parecchio e rischiato di perdere. Comunque il primo tempo abbiamo giocato tutto sommato bene e avremmo anche potuto raddoppiare e chiudere la partita. Purtroppo continua a mancare l'apporto di giocatori importanti come Ibrahimovic, Stankovic, Vieira. L'Inter deve recuperare questi giocatori e svuotare l'infermeria. Il fatto che la Roma avrà la Champions League mentre l'Inter potrà allenarsi tranquillamente per una settimana potrebbe avere il suo peso nella corsa scudetto.
Intanto il vantaggio rimane inalterato e c'è una partita in meno da giocare. E' vero l'Inter ha buttato all'aria la preziosa occasione di allungare sulla Roma ma è pur vero che il turno era più favorevole alla Roma e quindi l'occasione l'ha persa più la Roma che l'Inter. Credo che possiamo essere abbastanza soddisaftti.
Chi, secondo me, sta messo male è il Milan. La squadra di Ancelotti appare molle e inconsistente. Considerando anche la concorrenza agguerrita di Fiorentina e Udinese (senza escludere la Sampdoria) le sarà molto difficile conquistare il posto per la prossima Champions League. E' fuor di dubbio che comunque vada questa stagione i rossoneri dovranno rifondare la squadra. Chi appare ben in forma è l'Udinese che ieri ha battuto la Fiorentina e scavalcato il Milan al quinto posto. I friulani si giocheranno l'accesso alla massima competizione europea con Milan e Fiorentina. Personalmente i viola sono i favoriti ma questa Udinese potrà dire la sua e il quarto posto non è un'utopia.
Appassionante appare anche la lotta per non retrocedere. Il Cagliari è in gran ripresa mentre sono in difficoltà Catania (che oggi ha esonerato Baldini), Empoli (Cagni oggi ha preso il posto dell'esonerato Malesani) e Livorno. A fasi alterne vanno Reggina e Parma. I ducali hanno un buon organico e sulla carta sono quelli che hanno maggiori possibilità di rimanere in A.
Mancano 7 giornate alla fine e il campionato è più che mai aperto su tutti i fronti. Ci sarà da divertirsi fino in fondo. Speriamo di poter continuare a parlare di buon calcio e non di episodi spiacevoli come quello di ieri.
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QUELLI CHE SE LA CERCANO

Un'altra giornata di sangue, un'altra vittima del calcio, un'altra famiglia che piange per una scomparsa prematura. Avevo già parlato ieri dell'argomento e non volevo tornare sull'accaduto poi però ho trovato questo interessante articolo di Stefano Olivari su "La Settimana Sportiva" e ho voluto riproporlo perché esprime alla perfezione il mio pensiero.
Non è vero che i morti sono tutti uguali: continuiamo a credere che gli atti delle persone abbiano una certa importanza anche nei paesi in cui la responsabilità individuale di fatto non esiste. Per questo l’ondata di retorica sulla morte del tifoso del Parma, condita dalla solita ipocrita decisione di non giocare la partita, ha avuto toni se possibile ancora più assurdi di quelli usati l’11 novembre scorso per la morte di Gabriele Sandri, un altro ragazzo di buona famiglia bisognoso psicologicamente di dare un inquadramento militare alla propria passione calcistica. Come nel caso del tifoso laziale, Matteo Bagnaresi e i suoi compagni avevano attaccato briga con tifosi della Juventus durante una sosta all’autogrill: non erano insomma passanti o appassionati di calcio che si stavano facendo gli affari loro, fra una rustichella fredda ed un very best di Pupo pescato nel cestone. Rispetto all’episodio di quasi cinque mesi fa, nato da un litigio fra cani sciolti ormai terminato e male interpretato da un poliziotto, quello dell’area di servizio Crocetta Nord ha una connotazione più classicamente da tifo organizzato. Un centinaio di Boys del Parma incrocia un gruppo di juventini lontani dal mondo ultrà (Juventus Club Crema) e dopo averli 'avvertiti' già in autostrada, assedia il loro pullmann con le solite modalità. Pezzi di vetro, cinghie, bottiglie, minacce, con tentativo di salire sull’automezzo: intenzioni al centodieci per cento non pacifiche, paura fra gli occupanti, alcuni dei quali già colpiti mentre erano allo scoperto, ed ovvia richiesta all’autista di scappare il più in fretta possibile. Qui Bagnaresi si piazza davanti al pullmann con le mani alzate: un pacifista sfortunato? Non escludiamo niente, ma di sicuro non si trovava lì per caso come sarebbe potuto essere, ad esempio, per un qualunque altro cliente dell'autogrill. Poi l’incidente e tutte le cose che si sono dette, con l’italianissimo tentativo di mettere tutto e tutti sullo stesso piano quando invece ci sono stati aggressori e aggrediti, professionisti della provocazione senza causa (ci riferiamo a tutti gli ultras del mondo, non solo i Boys) e tifosi normali, gente che veniva da tre anni di Daspo (come Bagnaresi) e persone che volevano solo occupare la propria domenica. Poi la nostra cultura-blob può mettere Sandri e Bagnaresi sullo stesso piano morale di Salvo D’Acquisto, anzi lo sta già facendo, con annessi minuti di silenzio, trofei alla memoria e sociologia del ‘siamo tutti colpevoli’, dimenticando che qualche volta alla morte si va incontro.
Non si può far passare un carnefice per vittima, né mettere sullo stesso piano chi ha perso la vita mentre stava facendo il proprio dovere (Filippo Raciti, per esempio), chi l'ha persa per cause che non dipendono da lui (Vincenzo Claudio Spagnolo, accoltellato nel gennaio del 1995) e chi in un certo senso se l'è andata a cercare con un comportamento tutt'altro che sportivo.

domenica 30 marzo 2008

E' DI NUOVO LUTTO NEL CALCIO

Il calcio deve assistere ad un'altra triste domenica di lutto. La dodicesima giornata del campionato 2007-2008 verrà ricordata come una giornata maledetta. All'andata, l'11 novembre, ci fu la tragica morte Gabriele Sandri. Stavolta a morire è stato un tifoso del Parma, Matteo Bagnaresi di 27 anni, travolto da un pulmino di juventini in una stazione di servizio tra Alessandria e Asti. Da una frammentaria ricostruzione sembra che alcuni supporter del Parma abbiano aggredito un pulmino di juventini. L'autista per uscire da quella situazione è ripartito travolgendo il supporter gialloblu. La partita fra Juventus e Parma è stata rinviata mentre sugli altri campi si è osservato un minuto di silenzio.
Un tragico episodio, l'ennesimo. La fatalità ha voluto che succedesse alla stessa giornata (la dodicesima) e in un luogo simile (una stazione di servizio).
Non trovo giusto fermare il campionato e rinviare le partite. A che serve? Si continua a rinviare le partite e a a voler fermare il campionato ma non mi pare che sia cambiato qualcosa. Si continua a vedere il tifoso avversario come un nemico da aggredire, si continua a saccheggiare e devastare autogrill, treni, stazioni di servizio.
Siamo tutti bravi a fare discorsi quando succedono queste cose poi passato l'eco mediatico ci dimentichiamo di tutto e tutti. Si ricomincia a gettare benzina sul fuoco delle polemiche, si continua ad inasprire i toni delle discussioni. Non bisogna solo trovare soluzioni per i tifosi violenti, bisogna anche e soprattutto cambiare la cultura sportiva. Il calcio è un gioco e va preso come un gioco non come una guerra crudele.
L'ho già detto in altre occasioni e lo ripeto ancora un'altra volta. Non è questo il calcio che ci piace, non è questo il calcio che vogliamo. Non si può e non si deve morire per un pallone.

sabato 29 marzo 2008

UNA GROSSA OCCASIONE PERSA

LAZIO - INTER 1 - 1
11' CRESPO - 59' Rocchi
Alla fine tutto sommato c'è da essere contenti per aver superato indenni una trasferta dura e il vantaggio sulla Roma è rimasto invariato. Però, cazzo, siamo andati in vantaggio, abbiamo sfiorato più volte il raddoppio, poi è arrivato il gol di Rocchi e ci siamo spenti. Un'altra Inter, quella cinica pre-natalizia avrebbe chiuso la partita o dopo il pareggio si sarebbe risollevata e portato a casa i tre punti. Il pareggio della Roma a Cagliari era un assist da sfruttare in pieno. E per buona parte della partita l'abbiamo sfruttato. Poi ci siamo sciolti come neve al sole.
Julio Cesar (per l'ennesima volta) e la traversa ci hanno salvato dal tracollo. Questa Inter non andrà da nessuna parte. Mancano gli uomini di peso a centrocampo e l'attacco è diventato troppo leggero. Bisogna recuperare uomini, forma e condizione fisica (e mentale). Ma bisogna farlo con una certa urgenza. La Roma è un leone assetato di sangue e se continuiamo a fare la parte della gazzella non avremo vita lunga. Rimango fiducioso, almeno finché restiamo avanti. Ma fino a quando resteremo avanti?
Votami !!!

AD UN BIVIO

Mai come stasera siamo ad un bivio, al grande bivio della nostra stagione. Vincendo contro la Lazio riusciremmo a rialzare la testa e a ritrovare le energie fisiche e mentali per conquistare lo scudetto. Diversamente credo che sarà dura, molto dura. Certo molto dipenderà dal risultato dalla Roma. Se i giallorossi perdono a Cagliari e noi pareggiamo all’Olimpico guadagniamo un punto e in teoria potrebbe andare bene. Potrebbe. In realtà stasera è fondamentale vincere per dimostrare che siamo vivi, che siamo ancora la capolista, che abbiamo energie, forze e palle per chiudere questo campionato in testa. L’avversario è di quelli tosti. La Lazio è in gran forma, ha vinto il derby, ha resistito in 10 contro la Fiorentina. Insomma sta bene. Inoltre la squadra di Rossi evoca sempre il 5 maggio e quel strano pomeriggio di 6 anni fa. Benché sia ormai acqua passata e nonostante credo che i paragoni dei giornalisti tra quella stagione e questa siano stronzate, l’incubo aleggia sempre sull’Olimpico. Ecco perchè una vittoria all’Olimpico stasera avrebbe un valore grandissimo e varrebbe tre punti per la classifica e parecchi punti per il morale della truppa nerazzurra e per le quotazioni dei nerazzurri nella lotta scudetto. In caso di pareggio o sconfitta molto dipenderà dal risultato dalla Roma. Se il vantaggio rimanesse invariato o aumentasse di un punto sarebbe comunque positivo. Ma vincere all’Olimpico potrebbe essere la svolta della nostra stagione. Sinceramente il mio ottimismo da tifoso è in calo. Battere la Lazio non è un’utopia ma di sicuro bisognerà giocare una partita perfetta, tutti dovranno dare il massimo e dovremo sperare che l’arbitro (Rosetti, uno che non mi ispira fiducia) non ci penalizzi ancora una volta con decisioni discutibili. L’Inter deve ritrovarsi, deve fare gruppo, ritrovare unità, fame di vittoria e grinta. E il momento di dare tutto, di giocare con le palle prima che con la testa. Abbiamo disputato una stagione straordinaria fino ad un mese fa, non possiamo mandare tutto all’aria ora. Forza Ragazzi. Cuore, grinta, palle, fame da vittoria. Togliete fuori tutto!!!
FORZA INTER
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venerdì 28 marzo 2008

PATO, BALOTELLI E GLI ALTRI...

Di seguito vi riporto la lettera che ho scritto a Fabrizio Ponciroli, Direttore del mensile Calcio2000 e la sua risposta pubblicata sul numero 124 del mensile stesso. Ringrazio ancora una volta il Direttore Ponciroli per la cortesia e la disponibilità espressa.
Carissimo Direttore, mi piacerebbe sapere il suo parere sui due giovani del momento ovvero il milanista Pato e l'interista Balotelli. Io credo che potenzialmente siano due campioni ma sono ancora troppo giovani. C'è il rischio di bruciarli troppo presto o che si perdano per strada (giusto per rimanere in nerazzurro mi viene in mente ad Adriano). Entrambi hanno fatto vedere ottime cose e sinceramente non mi dispiacerebbe vedere in futuro accesi derby con questi due ragazzi protagonisti. Lei cosa ne pensa? Sono un fuoco di paglia o diventeranno dei campioni? Chi dei due reputa più forte o l'ha convinto di più?La ringrazio per la disponibilità e la cortesia.Vincenzo

giovedì 27 marzo 2008

E SE QUEL CIELO AZZURRO ERA SOLO UN' ILLUSIONE?

Campioni del Mondo. Dolce urlo assaporato, goduto, voluto. Se però vinciamo con Barone e perdiamo con Camoranesi vuol dire che qualcosa va male. Perché la nazionale di Barone e Zaccardo avrebbe battuto la Spagna, cosa che non ha fatto la nazionale di Camoranesi e Panucci. Il problema non è solo Donadoni. Certo, il nuovo CT c'ha messo del suo, ma i suoi errori sono nulla in confronto a quelli dei nostri giocatori. Abbiamo giocato in una maniera scandalosa a Elche. Tanto che alla partita ho preferito Amici, programma che personalmente non sopporto. Ma continuare a guardare un branco di incapaci vestiti di azzurro che si spacciano per calciatori sinceramente non mi andava. Sarò troppo duro, sarò antipatico, sarò un criticone, sarò quello che vi pare, ma racconto la realtà. Inutile continuare a dire che siamo i Campioni del Mondo. Tanto nel 2010 la coppa non tornerà da noi. Non illudiamoci. Sarà un completo flop. Almeno se si continua così.
Il post mandatomi da Andrea mi trova pienamente daccordo. Purtroppo (è non è un mistero) per i giocatori italiani la Nazionale è solo un fastidioso impegno. Mentre nelle altre Nazioni i giocatori danno l'anima sempre e comunque, in Italia si fa solo quando è strettamente necessario (come contro la Scozia a novembre, per esempio). Ieri sera i vari Materazzi, Cannavaro, Grosso, Panucci, Perrotta, De Rossi, Toni, Camoranesi si sono preoccupati solo di non infortunarsi e di non spendere troppe energie. Vincere o perdere per loro ieri sera non aveva alcuna importanza.
Visita il sito di Andrea:

mercoledì 26 marzo 2008

PERPLESSITA'

Siamo:
- La squadra con più punti: 68
- La squadra con più vittorie: 20
- La squadra con meno sconfitte: 2
- La squadra con il miglior attacco: 56
- La squadra con la miglior difesa: 20
- La squadra con il maggior numero di vittorie in casa: 13
- La squadra con il maggior numero di gol segnati in casa: 35
- La squadra con il minor numero di reti subite fuori casa: 9
- La squadra con il minor numero di sconfitte fuori casa: 1
Eppure siamo nel pieno di una gravissima crisi.
Il calcio, insieme alle donne, rimane per me un grandissimo mistero...
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martedì 25 marzo 2008

CRISI INTER. PERCHE'?

Sull’orlo del precipizio, sul ciglio di un burrone. Si può usare qualsiasi espressione per descrivere la situazione dell’Inter, ma la sostanza non cambia. Quattro punti non sono pochi. Ma quattro punti non sono nemmeno tanti se consideriamo che fino a un mese fa il vantaggio era di 11 punti. L’Inter che perde 7 punti in poco più di un mese è solo lontana parente dell’Inter fantastica vista sul finire del 2007.
Cosa è successo? Probabilmente una serie di situazioni si sono incastrate fra loro e il risultato finale è ben evidente. Innanzitutto la difesa. L’Inter ha perso due elementi fondamentali come Samuel e Cordoba. Non a caso l’Inter ha iniziata a zoppicare dopo l’infortunio di Samuel nel derby ed è definitivamente crollata dopo il ko di Cordoba con il Liverpool. I sostituti non sono all’altezza. Materazzi non è quello visto la scorsa stagione, Burdisso ha dei limiti, Rivas è solo un buon rincalzo.

Altro fattore: gli infortuni. L’Inter ha l’infermeria piena da novembre, guarisce un giocatore e se ne infortuna un altro. Ai già citati Cordoba e Samuel bisogna aggiungere Dacourt. Chivu, Stankovic, Maicon, Maxwell sono rientrati ma sono lontani dalla forma migliore, Figo e Vieira sono un'incognita, lo stesso Ibrahimovic non è al meglio.
Alcuni giocatori chiave non rendono come dovrebbero. Cruz ha perso la vena realizzativa, Suazo è un'oggetto misterioso, Ibrahimovic e Materazzi, decisivi lo scorso anno, quest'anno non hanno reso al meglio. Solo Cambiasso, Zanetti e Julio Cesar rimangono decisivi e a livelli strepitosi.
La condizione psicologica. Liverpool e la posizione di Mancini pesano come un macigno nella testa dei giocatori. La Champions League era l'obiettivo primario e averlo perso in malo modo con un'avversario che tutto sommato era abbordabile ha fatto scattare qualcosa di negativo nella testa dei nerazzurri.
Infine la situazione arbitrale. Non si può negare che l’Inter ha avuto delle decisioni a favore, ma erano comunque ininfluenti. In una partita che vinci con 2-3 gol di scarto e che comunque dimostri di dominare, il rigore a favore non pesa più di tanto. Viceversa le decisioni contro sono state tutte influenti e decisive. Con la Juventus abbiamo giocato alla pari e senza quella svista arbitrale clamorosa non avremmo perso di certo. Stesso discorso nella sfida contro il Genoa. Senza l’espulsione di Pelè avremmo continuato a dominare la partita e avremmo vinto tranquillamente.
Che fare a questo punto? La situazione non è delle migliori. L'Inter è in caduta libera e i pensieri pessimistici galoppano nelle nostre teste. Adesso è il momento di rialzarsi. La situazione fisica può solo migliorare, possiamo (anzi dobbiamo) recuperare uomini e soprattutto morale. 4 punti sono un buon bottino ancora. Dobbiamo farne tesoro e farlo fruttare. Bisogna togliere fuori gli attributi e dare il meglio. Bisogna farlo ora e subito. Cazzo, siamo ancora la capolista e se continuano a crederci quelli là dietro possiamo farlo anche noi.
FORZA INTER
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sabato 22 marzo 2008

TANTI AUGURI DI BUONA PASQUA

AUGURO A TUTTI I VISITATORI E AGLI AMICI DEL BLOG
UNA FELICE E SERENA PASQUA.

E' UNA VERGOGNA !!!

VERGOGNA, E' UNA GRANDISSIMA VERGOGNA !!!
INTER - JUVENTUS 1 - 2
49' Camoranesi - 63' Trezeguet - 83' MANICHE
L'Inter perde grazie all'ennesima prodezza arbitrale. Stavolta niente espulsione affrettata (o, per meglio dire, inventata) ma un fuorigioco chilometrico non rilevato che ha permesso a Camoranesi di segnare il gol dell'1-0. Del resto l'arbitro era Farina, lo stesso che in Coppa Italia espulse Burdisso per fallo da penultimo uomo. Un fuorigioco così evidente non ha bisogno nemmeno della segnalazione del guardalinee. Aggiungiamo che Nedved lancia Chivu, che è al di là dei difensori, e il segnalinee alza la bandierina per segnalare il fuorigioco. E infine solo 3 minuti di recupero quando dovevano essere almeno 5. L'Inter e Mancini ci hanno messo del loro facendosi schiacciare da una Juventus mediocre. Ma a che serve lottare se è già tutto scritto?
Io lo dissi in tempi non sospetti: se si mettono di impegno gli arbitri riusciranno a farci perdere lo scudetto. Finora ci stanno riuscendo...
Ma non è ancora finita e l'Inter non mollerà facilmente. 4 punti non sono tanti, ma non sono nemmeno pochi.
FORZA INTER

INTER-JUVENTUS. TIFO DA SOLO

Sono tranquillo. Quest'anno in occasione delle sfide con Juventus e Milan ho sempre avuto altro a cui pensare. Con la Juventus all'andata c'erano i festeggiamenti per il compleanno di papà, contro il Milan eravamo in prossimità di Natale e stavolta siamo alla vigilia di Pasqua.
Questi bigmatch a ridosso delle feste sono ad alto rischio. Se vinci trascorri una festività fantastica ma se perdi... E visto che la Roma ha vinto, stasera sarà obbligatorio vincere.
Cosa dice il mio cuore? Nulla. Non ho sensazioni strane, premonizioni, sensazioni sgradevoli o positive. Sono tranquillo, non ho adrenalina che sale, tensioni e robe del genere. Insomma il mio stato psicofisico è ottimale. So già che fra poche ore non sarà così. E il fatto che seguirò la partita in solitudine non aiuterà di certo il mio equilibrio interiore. In queste occasioni è importante condividere la partita con altri tifosi per potersi sfogare, commentare, urlare insieme. Seguire Inter-Juventus da soli è deprimente. Con chi sfogarsi? Con chi commentare l'andamento della partita? Con chi abbracciarsi in caso di gol? Non importa. Ho superato indenne la doppia sfida con il Liverpool. Supererò alla grande anche Inter-Juventus.
FORZA INTER
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venerdì 21 marzo 2008

ASPETTANDO INTER-JUVENTUS

Neanche il tempo di respirare ed è già tempo di Inter-Juventus. E' una sfida delicata, non sarà una sfida come le altre. C'è sempre stata rivalità fra le due squadre ma negli ultimi due anni la rivalità si è ancora più inasprita. Loro non stanno meglio di noi ma non hanno nulla da perdere e poi hanno sempre il dente avvelenato. Noi non staremo certo a guardare. Si preannuncia una sfida intensa e bella da vedere.
Nel frattempo vediamo un po' di statistiche. Le due squadre si sono incontrate a Milano in sfide di campionato 78 volte. I nerazzurri hanno prevalso 32 volte (l'ultima volta il 4 aprile 2004, Inter-Juventus 3-2), i bianconeri hanno avuto la meglio 18 volte (l'ultimo successo è datato 12 febbraio 2006 Inter-Juventus 1-2) 24 infine i pareggi ( 2-2 il 28 novembre 2004 l'ultimo).
Da sottolineare il netto 6-0 con cui battemmo la Juventus nella stagione 1953-54 (non ricordavo questo risultato...) che rappresenta la vitoria con più scarto.
Tra le partite che ricordo con più piacere l'1-0 del 4 gennaio 1998 (gol partita di Djorkaeff), il 2-2 del 9 marzo 2002 (pareggio di Seedorf al 92'), l'1-1 del 19 ottobre 2002 (rigore di del Piero all'88esimo, pareggio di Vieri al 95esimo) e, in tono minore, il 2-2 del 28 novembre 2004 (A Zalayeta e Ibrahimovic risposero Vieri e Adriano nei minuti finali)
Come finirà domani sera? Boh... Vinca il migliore (e i migliori siamo noi...).

giovedì 20 marzo 2008

SE IL VANTAGGIO CRESCE

Se in una serata storta invece di perdere punti ne guadagni, non può non essere contento. E io personalmente sono contento, anzi diciamo soddisfatto. Perché giocando una partita diversa avremmo recuperato 3 punti e non 1. L'Inter del primo tempo mi è piaciuta molto. Non posso dire la stessa cosa dell'Inter del secondo tempo che ha pensato solo ed esclusivamente a difendersi. Anche se l'ennesima espulsione ha pesato e non poco. Alla fine ci ha pensato Behrami a rendere positiva la serata nerazzurra.
Non è stato positivo invece l'arbitro Rocchi. Le due ammonizioni di Pelè erano quanto meno discutibili. C'è gente che continua ad insistere sul fatto che l'Inter è aiutata dagli arbitri. Aiutata dagli arbitri??? Meno male, perché altrimenti finiremmo le partite in 8.
La Roma è in un momento di forma straordinario. Gioca benissimo e i risultati si vedono. Ecco perché non aver perso terreno nei confronti dei giallorossi è importantissimo. Hanno trovato di fronte un'ottima Lazio che l'ha messa in difficoltà e l'ha beffata a tempo scaduto. Gli uomini di Spalletti credono nello scudetto. Hanno i mezzi per farlo e l'Inter non è più quel rullo compressore di novembre-dicembre. Ma la sconfitta di ieri sera (e quel punto in più di distacco) hanno leggermente scalfito le certezze romaniste. Ecco perché la vittoria biancoceleste nel derby ha un peso specifico importante.
Ora siamo attesi da un trittico impegnativo: Juventus in casa, Lazio in trasferta, Atalanta in trasferta. Potrebbero essere decisive per lo scudetto. Anzi, quasi sicuramente lo saranno. Ecco perché sarà importante restare concentrati e recuperare uomini e condizione fisica. Nelle ultime partite ho visto un'Inter positiva, padrone del campo, che ha creato molte occasioni da gol. La stessa Inter che vorrei vedere nelle prossime partite. Se la Roma non recuperasse punti crescerebbe la fiducia nerazzurra e molte certezze aumenterebbero. Forza ragazzi, ora è il momento di togliere fuori gli attributi.


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mercoledì 19 marzo 2008

GRAZIE LAZIO!!!

LAZIO-ROMA 3-2
30' Taddei - 44' Pandev - 56' st Rocchi (rig.) - 60' Perrotta - 92' Behrami
La Lazio vince il derby con un gol di Behrami al 92esimo.
In definitiva pareggiamo e guadagniamo punti sulla Roma. Fantastico.
Potevamo essere a +9 dobbiamo accontentarci di un +7. Per stasera va bene così...

Da Interisti.org: Milan sconfitto, Roma sconfitta, Fiorentina sconfitta, Juve pari con l'Empoli. E' crisi Inter.
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NO. COSI' NON VA...

GENOA - INTER 1 - 1
11' SUAZO - 85' Borriello
Partita a due facce. Primo tempo strepitoso con l'Inter che è padrona del campo,domina la partita e trova il vantaggio. Ma al 40esimo la svolta. Pelè si becca la seconda ammonizione e lascia per l'ennesima volta l'Inter in 10. Nel secondo tempo Mancini inserisce un altro difensore. La squadra nerazzurra gioca con 5 difensori e praticamente tutta la squadra rintanata nella propria tre quarti. Inevitabile il gol del Genoa che arriva a 5 minuti dalla fine.
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martedì 18 marzo 2008

SE IL MILAN ARRIVA SECONDO E L'INTER PENULTIMA?

Senza perdermi in lunghi discorsi, vi ripropongo ciò che scrive Franco Rossi sul suo sito e che, ovviamente, mi trova concorde.
Goebbels era un dilettante che tanto avrebbe avuto da imparare se fosse vissuto oggi. Forse per capire come si può presentare una verità opposta ad un’altra è bene tenere a mente una classica storiella che ogni buon giornalista conosce. Ovviamente i nomi si possono adattare a qualsiasi situazione. Esempio: Inter e Milan partecipano a un campionato di sole due squadre in dieci partite di andata e altrettante di ritorno. Alla fine l’Inter vince il campionato totalizzando 51 punti e il Milan arriva secondo con 39 punti. E come titoleranno alcuni giornali di “Cosa loro”?Semplice, titoleranno così: “Trionfo in campionato del Milan che arriva secondo mentre delude l’Inter che si classifica penultima.” E’ una bugia? No, perché il Milan è effettivamente arrivato secondo e l’Inter penultima anche se ha vinto. Non è una bugia, ma è una verità semplicemente raccontata in malafede…E poi altri modi di mascherare, archiviare, dimenticare se necessario. Sabato sera il Milan è stato sconfitto e in classifica è quinto a quattro punti dalla zona Champions League e a ventun punti dalla prima. Nel 2008 sicuramente non vincerà niente e per una squadra di tale lignaggio, con tutti i giocatori tesserati negli ultimi dodici mesi, da Ronaldo a Emerson, da Grimi a Oddo per finire a Pato, non sarà certo un’annata positiva. Ma nessun “caso Milan”, anzi una serie di “Casi Inter”: da Mancini che se ne vuole andare (mai detto “Me ne vado” come ha titolato la Gazzetta dello sport), per finire ai casi Vieira, Figo e Ibra, giocatori forse insofferenti ma che quando vanno in campo danno quel che possono. La squadra che sinora ha perso una sola partita (su una scelleratezza del portiere) e che è quella che ha segnato di più e con la difesa meno battuta, dopo la sconfitta con il Livepool che ha giocato una partita su due in superiorità numerica e che undici contro undici non ha subito un tiro in porta, è sta descritta come destabilizzata dalle parole di Moratti, di Mancini e del comportamento di alcuni giocatori. Questa squadra contro il Palermo non è apparsa per niente destabilizzata e ha mantenuto il vantaggio sulla Roma, un vantaggio che a otto partite dalla fine del campionato (avendo sei punti di vantaggio due le può anche perdere essendo in vantaggio negli scontri diretti. Ma i casi Ibra, Vieira e Figo la descrivono come preda di nevrastenie che le possono far perdere lo scudetto. Il Milan che non deve amministrare sei punti, ma ne deve recuperare quattro invece ha giocato una partita meravigliosa. L’Inter contro il Palermo ha fatto più del suo e il Milan con la Roma molto meno del suo visto che peggio che perdere non poteva. Ma se la Roma viene inondata di lodi, giustamente e Spalletti esaltato, giustamente, come grande stratega, per i cambi che ha fatto, perché non si deve fare altrettanto con l’Inter che ha giocato molto bene e per Mancini che ha azzeccato anche lui i cambi, visto che li ha fatti quando doveva difendere la vittoria e che sono andati a buon fine come quelli dell’allenatore giallorosso. La mia sensazione è che Mancini da una parte dell’Inter non si ben visto perché evidenzia il complesso di Erostrato del quale è vittima la società, ma soprattutto gli è ostile una grande società che lo vorrebbe esonerato. Per un semplice motivo: che senza di lui ci sarebbe spazio anche per questa grande storica del calcio italiano.

lunedì 17 marzo 2008

DE IBRORUM LABIALEM

Rassegniamoci. Quest'anno fanno di tutto per polemizzare contro l'Inter. In una domenica in cui l'arbitro non ci ha concesso rigori dubbi e non ci sono state sanzioni discutibili ecco spuntare il caso Ibrahimovic. Sicuramente Ibrahimovic uscendo non l'ha presa bene e quel mormorio tra i denti non erano certo complimenti per il Mancio ma cerchiamo di essere obiettivi. Da quando in qua il giocatore sostituito esce volentieri? Magari non tutti lo danno a vedere palesemente ma essere sostituito dà fastidio sempre e comunque.
La cosa tragica (o se preferite la cosa comica) è che quelli di "Controcampo" ci hanno montato su un caso leggendo nel labiale dello svedese "Speriamo che vada via" riferito all'allenatore nerazzurro. Ho visto e rivisto le immagini mille volte ma dal labiale non riesco a dedurre che abbia detto questo. Credo si sia espresso in svedese o in milanese stretto. Altrimenti trovo difficile leggere nelle labbra di Ibrahimovic quella frase.
Più facile dedurre che sia l'ennesima messa in scena per creare polemiche e insinuare fratture nello spogliatoio nerazzurro. Messa in scena che è alquanto ridicola. Era talmente evidente che era una stronzata che gli ospiti in studio non sapevano cosa dire.
Non importa. Le polemiche stupide lasciamole ai giornalisti. L'importante è aver vinto, aver ritrovato gioco e convinzione e aver recuperato giocatori determinanti come Vieira e Jimenez. Dopo l'eliminazione dalla Champions League e il terremoto per l'addio di Mancini era fondamentale ritrovare fiducia e risultati. Ci siamo riusciti. Ora andiamo avanti su questa strada. E pazienza se ogni domenica dovremo sorbirci le polemiche delle trasmissioni sportive legate a Juventus e Milan.
DE VOTAREM BLOGUM !!!

domenica 16 marzo 2008

JIMENEZ-VIEIRA, RISCOSSA NERAZZURRA


INTER - PALERMO 2 - 1
5' VIEIRA - 25' Materazzi (aut.) - 35'
JIMENEZ
L'Inter risolleva la testa, batte il Palermo e ricaccia la Roma a -6. Partita perfetta dei nerazzurri che passano in vantaggio dopo soli 5 minuti con un perfetto colpo di testa di Vieira imbeccato da Ibrahimovic. L'Inter macina gioco ma al 25esimo subisce il pareggio con un'autorete sfortunata di Materazzi. La banda di Mancini non perde la calma, costruisce azioni e sfiora il nuovo vantaggio che trova dopo la mezzora con Jimenez. Nel secondo tempo i nerazzurri fanno una partita di contenimento, abbassano il ritmo ma sfiora in un paio di occasioni il terzo gol. Da segnalare la sostituzione di Ibrahimovic che non la prende bene (e tanto per cambiare manda a quel paese il tecnico) e il fischio finale arrivato al 97esimo (!!!).
L'Inter ha giocato un'ottima partita, strepitoso Vieira che non era così attivo ed incisivo da tempo immemore. L'Inter c'è, la Roma è avvisata.
Per festeggiare la vittoria dell'Inter... VOTAMI!!!

L'ORA DI RIPARTIRE

Mettiamo da parte la serata di Champions League, mettiamo da parte l'addio annunciato e poi ritirato (fino a quando?) di Mancini, mettiamo da parte le bizze dei fuoriclasse come Vieira e Figo.
Mettiamo da parte tutto e pensiamo solo al Palermo e alla nostra corsa scudetto. La Roma corre ma rimane ancora indietro. A questo punto è fondamentale non perdere ancora punti rispetto ai giallorossi. Sarebbe un danno per la classifica ma soprattutto una catastrofe per l'umore della squadra. Dobbiamo ricominciare a giocare e vincere come sappiamo. Siamo o non siamo ancora la capolista? E' ora di dimostrarlo. A noi stessi prima che agli altri.
FORZA INTER
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sabato 15 marzo 2008

CUGINI???

ROMA-MILAN 2-1 55' Kakà - 78' Giuly - 81' Vucinic
Che razza di cugini sono questi? Preferiscono perdere e magari rischiare di non raggiungere il quarto posto (cosa che gli auguro di tutto cuore) piuttosto che vincere e rischiare di aiutarci nella lotta scudetto.
In ogni caso per noi non cambia nulla. Domani contro il Palermo dovremo comunque vincere. E non dovremo ringraziare nessuno. Tanto meno dei "presunti" parenti.

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ANCORA ROMA-MANCHESTER

L'urna di Nyon non è benevola con la Roma che si ritrova di nuovo di fronte l'incubo Manchester. Dopo il secco 7-1 dello scorso aprile (ed erano anche lì quarti di finale...) le squadre si sono rincontrate anche quest'anno nel girone F della prima fase e ora si ritrovano di fronte ai quarti.
Aldilà dei proclami ottimistici dei romanisti, non sarà una sfida facile. Del resto quando si arriva ai quarti non esistono più sfide facili. Anche Fenerbahce e Schalke04 possono nascondere delle insidie. Di contro c'è da dire che nemmeno per i Red Devils sarà una sfida facile. La Roma ha già dato prova di maturità ed eliminarla non sarà un compito così agevole. Sarà interessante vedere quanto peserà il pensiero della sfida col Manchester sul campionato giallorosso. Si concederanno qualche distrazione o resteranno concentrati? Roma-Milan di questa sera ci darà già qualche risposta.
Per quanto riguarda le altre sfide dei quarti c'è da sottolineare il derby inglese fra Arsenal e Liverpool che hanno eliminato agli ottavi le due milanesi. Con 4 squadre inglesi ancora in gioco era quasi ovvio che ci sarebbe stato un derby inglese. Chelsea-Fenerbahce e Barcellona-Schalke04 dovrebbero essere sfide dall'esito scontato ma, come detto prima, a questo punto della manifestazione non si può dare nulla per scontato. Vorrei sbilanciarmi i pronostici ma non lo faccio perché in tutte e 4 le sfide non riesco a trovare una favorita. Non mi meraviglierei di ritrovare in semifinale il Fenerbahce o lo Schalke04. E pensare che nell'urna di Nyon potevamo esserci anche noi...
CHAMPIONS LEAGUE - Quarti di Finale
Roma-Manchester Utd
Arsenal-Liverpool
Schalke 04-Barcellona
Fenerbahçe-Chelsea

giovedì 13 marzo 2008

IL RITORNO DELL'HOMBRE VERTICAL

Con tutto il trambusto per la vicenda Mancini ho dimenticato di dare il benvenuto al mitico Hector Cuper.
El hombre vertical argentino, famoso per la pacca sul petto dei suoi giocatori prima di entrare in campo, è approdato, come saprete, sulla panchina del Parma. Ho avuto sempre una certa simpatia per l'ex allenatore nerazzurro. Se quel 5 maggio le cose sarebbe andare come dovevano andare magari saremmo qui a celebrare il nuovo Helenio Herrera. Invece stiamo qui a parlare di un'allenatore sfortunato che all'Inter non ha lasciato ricordi eccezionali.
Ora ci riprova in Italia e lo fa a Parma dove cercherà di portare la squadra alla salvezza. Gli emiliani hanno un buon organico e credo che con i mezzi a disposizione Cuper riuscirà a trascinarli alla permanenza nella massima serie. In bocca al lupo, Hector
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mercoledì 12 marzo 2008

TANTO RUMORE PER NULLA

Certi giorni non puoi distrarti un attimo che subito perdi il controllo della situazione. Tra una cosa e l'altra oggi avevo trovato il tempo di preparare mentalmente il mio bel post. Volevo parlare dell'addio di Mancini, provare a dare delle motivazioni. Giustificare la scelta del tecnico sottolineando i disaccordi con la società e con alcuni giocatori.
E invece cosa ti ritrovo? Che Moratti e Mancini oggi pomeriggio si sono incontrati, si sono parlati e quasi certamente il mister resterà ancora in nerazzurro anche dopo giugno. Allora sarebbe normale che io tifoso nerazzurro mi incazzi. E anche di brutto. Ho passato una notte di merda tra eliminazione e addio di Mancini. Ho passato una giornata a farmene una ragione e a cercare dei motivi perché Mourinho mi diventasse simpatico.
E alla fine che ti ritrovo? Tutto è tornato alla normalità. Mancini resta. Non riesco nemmeno ad incazzarmi più di tanto. Sono troppo contento che il Mancio rimanga. Avevo ragione stamattina quando ipotizzavo che magari era un modo per rimettere il suo mandato nelle mani di Moratti e che magari bastava un colloquio chiarificatore con il Presidente. Oddio non sono pienamente tranquillo. Nel calcio niente può essere certo e finché non vedrò Mancini partire con la squadra per il ritiro estivo non lo sarò.
Mancini magari non sarà un bravissimo allenatore però bisogna riconoscergli alcuni meriti. Ha creato uno spogliatoio unito, ha valorizzato alcuni giocatori (Rivas, Jimenez, Cesar, Pelè), ha guidato una campagna acquisti mirata e ben organizzata e soprattutto quando si è trattato di metterci la faccia non si è tirato mai indietro coprendo una mancanza dei dirigenti nerazzurri. Ok, in Europa lascia a desiderare ma sia lo scorso anno a Valencia che quest'anno con il Liverpool gli infortuni, le assenze e la sfortuna hanno ricoperto un ruolo importante.
Andiamo avanti con Mancini dunque. Mettiamo da parte Liverpool, rinsaldiamo le fila e ripartiamo. C'è uno scudetto e una coppa Italia ancora da conquistare. FORZA INTER
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CHOC

"I prossimi due mesi e mezzo saranno gli ultimi alla guida della squadra. Una decisione che avevo già preso, non dipende dalla sconfitta con il Liverpool". (Roberto Mancini, ieri sera in sala stampa)
Non bastava la delusione per l'eliminazione in Champions League. Il povero tifoso nerazzurro ieri sera ha dovuto subire anche questo choc inaspettato e pertanto più doloroso. E' stato lo stesso tecnico nerazzurro a dare l'annuncio clamoroso. Notizia che mi lascia senza parole. Innanzitutto perché è completamente sbagliato il momento. Se l'annuncio fosse arrivato oggi avrebbe avuto già un'altro sapore. Ma a caldo, appena eliminati dalla Champions League, è il momento meno opportuno per dare certe notizie. Inoltre l'Inter sta lottando ancora per lo scudetto. Non vorrei che l'addio annunciato di Mancini si ripercuotesse anche sull'ambiente nerazzurro e alla fine l'Inter rimanesse con un pugno di mosche. Infine il matrimonio fra l'Inter e Mancini sembrava destinato a durare a lungo e invece è finito molto presto. Chissà, magari era un modo per rimettere il suo mandato nelle mani di Moratti, magari basterà un colloquio chiarificatore con il Presidente e il Mancio resterà sulla panchina nerazzurra. Vedremo. Mi piace essere ottimista anche se non credo che Mancini ritornerà sui suoi passi.
Ci sarà tempo per assimilare la notizia, capire le motivazioni (o almeno provarci), farsene una ragione (se ci riusciremo) e ipotizzare il successore (a me non piacciono né Mourinho né Benitez). Ora sono solo malinconicamente incredulo. Questa mazzata, no, non me l'aspettavo...
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