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mercoledì 30 novembre 2016

TRA IMPEGNO PER IL BLOG E ASSENZA DI PROGRAMMAZIONE DELL'INTER (Intervista a "Superscommesse")

Dopo quella di due anni fa, altra piacevole chiacchierata con il sito Superscommesse.it. Per discutere delle difficoltà nel gestire un blog ma soprattutto delle problematiche relative all'Inter. 
Dietro le Quinte ha il piacere di intervistare Vincenzo Spadafora, creatore e responsabile del sito calciomania90.com. Il portale, attivo dal 2007, è un vero e proprio punto di riferimento per i tifosi nerazzurri, è possibile trovarvi interviste, inchieste e tutte le news sull' Inter. Il direttore ci spiegherà quanto sia impegnativo far funzionare un format come questo, soprattutto quando è difficile ottenere interviste o informazioni da personaggi noti. Inoltre si soffermerà ad analizzare il percorso dell'Inter e i problemi che l'hanno portata a faticare di più nel corso delle stagioni. Buona lettura a tutti.

Buongiorno direttore, grazie per aver accettato il nostro invito. Da quanto tempo è in attività il suo portale? Cosa è mutato nel corso del tempo?
Il mio sito è online dal gennaio 2007. Fra meno di due mesi festeggeremo i dieci anni, quindi ormai siamo una piccola certezza nel web. Nel corso del tempo abbiamo cambiato nome, fino al 2013 si chiamava “De Rerum Calciorum, e abbiamo acquistato un dominio personalizzato. Dal punto di vista dei contenuti abbiamo cercato di migliorare e offrire sempre qualcosa di nuovo e di diverso rispetto ad altri siti, cercando di differenziarci dalla massa.

martedì 29 novembre 2016

DRAMMA IN COLOMBIA, CADE AEREO CON FORMAZIONE BRASILIANA

Un dramma che riporta alla mente antiche tragedie è avvenuto nella notte italiana in Colombia dove un aereo, che trasportava la squadra della Chapecoense, è scomparso dai radar precipitando a terra. I morti sono 75, solo sei invece i superstiti, di cui tre calciatori.
Sull'aereo volava tutta la Chapecoense, squadra brasiliana diretta a Medellin per giocare l'andata della finale della Copa Sudamericana (la corrispondente della nostra Europa League) mercoledì contro l'Atletico Nacional. Come riporta Eltiempo.com la squadra brasiliana è stata costretta a cambiare volo su ordine delle autorità brasiliane poco prima della partenza: il club doveva viaggiare su un volo charter ma poco prima di partire per Medellin non è arrivata l'autorizzazione al volo dell'aviazione civile brasiliana, che ha costretto la squadra a cambiare i biglietti e a imbarcarsi sul volo di linea poi precipitato.
Il volo CP2933, che aveva a bordo 72 passeggeri (ventidue giocatori, 28 membri dello staff e ventidue giornalisti) più nove membri dell'equipaggio, sarebbe dovuto atterrare a Medellin intorno alle 3.33 ma prima del suo arrivo è stato costretto a compiere un atterraggio d'emergenza nei pressi del comune di La Ceja, probabilmente per un guasto elettrico.

LUCI E OMBRE A SAN SIRO

Tagliamo subito la testa al toro. Il rigore su Gonzalo Rodriguez c’era, ma per l’arbitro era tutt’altro che facile vederlo e l’addizionale di porta non l’ha aiutato molto. L’espulsione di Gonzalo Rodriguez poteva starci. Icardi era lanciato a rete, era lontano dalla porta, non aveva il pallone tra i piedi, ma se il difensore viola non l’avesse fermato, il bomber argentino sarebbe arrivato in porta e quindi sarebbe stata una chiara occasione da rete. Il fallo di Ranocchia su Chiesa da cui poi scaturirà l’azione che porta al 4-2 è un contrasto di gioco, quindi non c’era nulla da sanzionare. Nel complesso l’arbitraggio non è stato impeccabile, ma le sbavature sono arrivate sia a favore dell’Inter che a favore della Fiorentina (per dire, c’è un’ammonizione a Brozovic per in contrasto che non era nemmeno fallo).

Ho voluto partire dall’arbitraggio perché stamattina in macchina ascoltavo una discussione di un’emittente sportiva riguardo Inter-Fiorentina e si parlava solo e soltanto dell’arbitraggio. La vittoria dell’Inter e il bel secondo tempo della Fiorentina erano passati completamente in secondo piano.

lunedì 28 novembre 2016

INTER A DUE FACCE, MA ALLA FINE ARRIVANO I TRE PUNTI

Serie A 2016-2017 – 14^ Giornata
INTER - FIORENTINA 4 - 2
3’ BROZOVIC – 9’ CANDREVA – 19’ ICARDI – 37’ Kalinic – 62’ Ilicic – 91’ ICARDI

INTER (4-2-3-1): Handanovic; D'Ambrosio, Ranocchia, Miranda, Ansaldi; Brozovic, Kondogbia (dal 1' s.t. Joao Mario); Candreva (dal 33' s.t. Eder), Banega (dal 23' s.t. Melo), Perisic; Icardi.
A Disposizione: Carrizo, Andreolli, Nagatomo, Miangue, Murillo, Gnoukouri, Biabiany, Jovetic, Gabriel Barbosa.
All. Pioli.
FIORENTINA (4-2-3-1): Tatarusanu; Salcedo, Gonzalo Rodriguez, Astori, Milic (dal 1' s.t. Tomovic); Badelj, Borja Valero; Tello (dal 30' s.t. Perez), Ilicic, Bernardeschi (dal 20' s.t. Chiesa); Kalinic.
A Disposizione: Lezzerini, Dragoswki, De Maio, Sanchez, Cristoforo, Maxi Olivera, Zarate, Babacar.
All. Paulo Sousa.
ARBITRO: Damato di Barletta.

Dopo 20 minuti perfetti in cui l’Inter si porta 3-0, la squadra nerazzurra si complica la vita e nonostante la superiorità numerica nella ripresa (espulso Gonzalo Rodriguez nei minuti finali del primo tempo) rischia di farsi clamorosamente recuperare. Solo in pieno recupero Icardi chiude i conti.
Ranocchia e non Murillo, Banega e non Joao Mario: queste le scelte di Stefano Pioli che ripropone Kondogbia titolare e si affida al tridente composto da Candreva, Icardi e Perisic. Bastano 3 minuti all’Inter per passare in vantaggio: percussione sulla sinistra di Ansaldi, il pallone termina sui piedi di Brozovic che lascia partire un destro di controbalzo che termina la sua corsa sotto l’incrocio dei pali e rompe subito gli equilibri.

La partenza nerazzurra è a mille e al minuto 9 arriva il raddoppio. Cross basso di Perisic, Tatarusanu sbaglia l’intervento e consegna a Candreva il più comodo dei tap-in a porta vuota che vale il 2-0.

domenica 27 novembre 2016

RISCATTO O FIGURACCIA: COSA ASPETTARSI DOMANI SERA?

Che partita dobbiamo aspettarci domani sera? Me lo chiedo e ve lo chiedo anche a voi. Ovvio, da tifosi ci aspetteremmo una partita da riscossa. La nostra speranza (o se preferite il nostro sogno) sarebbe un’Inter che gioca una partita pressoché perfetta, tutta cuore e grinta, che dimostra tutto il suo valore e che, ovviamente, porta a casa i tre punti.
Ma l’Inter di questi primi tre mesi non induce all’ottimismo e ci sono ottime probabilità che vedremo un’Inter confusionaria, che fa molto possesso palla senza rendersi mai veramente pericolosa e che alla prima occasione si fa infilare a causa di un errore difensivo.
Bisogna vedere che strascichi ha lasciato la sfida (scellerata) con l’Hapoel Beer Sheva. Prevarrà la voglia di riscatto o la paura di rimediare un’altra figuraccia?
Pioli sembrerebbe abbia le idee chiare sulla formazione. Il suo 4-2-3-1 ha pochi dubbi e ballottaggi. In difesa sicuro l’impiego come esterni di D’Ambrosio e Ansaldi (risolveremo prima o poi l’annoso problema dei terzini?) con Murillo e Ranocchia a giocarsi una maglia da titolare vicino a Miranda (io faccio il tifo per il difensore umbro…).

VEDERLA PERDERE E' SEMPRE UN PIACERE...

Serie A 2016-2017 – 14^ Giornata
GENOA-JUVENTUS 3-1
3’ Simeone - 13’ Simeone – 29’ Alex Sandro (autorete) – 82’ Pjanic

GENOA (3-4-1-2) Perin; Izzo, Burdisso, Muñoz; Lazovic (dal 22’ s.t. Edenilson), Cofie, Rincon, Laxalt; Rigoni (dal 41’ s.t. Gakpé); Simeone, Ocampos (dal 43’ s.t. Biraschi). (Lamanna, Zima, Fiamozzi, Gentiletti, Ninkovic, Ntcham, Pandev). All. Juric.
JUVENTUS (3-5-2): Buffon; Dani Alves, Bonucci (dal 33’ p.t. Rugani), Benatia; Liechtsteiner (dall’8’ s.t. Higuain), Khedira (dal 25’ s.t. Sturaro), Hernanes, Pjanic, Alex Sandro; Cuadrado, Mandzukic (Audero, Neto, Chiellini, Evra, Marchisio, Asamoah, Kean). All. Allegri.
ARBITRO Mazzoleni di Bergamo

"Con quella faccia un po' così
Quell'espressione un po' così
Che abbiamo noi prima d'andare a Genova..."

Che ci posso fare? Vedere perdere la Juventus è sempre motivo di goduria. Lo so, dovrei pensare ai miei guai, ad una squadra talmente scellerata da farsi recuperare due gol da un’anonima formazione israeliana, talmente scellerata da arrivare ultima in un girone che avrebbe vinto anche il Crotone. Dovrei preoccuparmi della mia Inter che non ha né arte né parte, che sta buttando alle ortiche l’ennesima stagione. Dovrei meditare sul caos che regna in casa Inter e sulle prospettive che sono tutt’altro che rosee.

Dovrei. Ma che ci vuoi fare? Di fronte ad una sconfitta della Juventus non resisto. E’ come un buon gelato, è come una bella ragazza: non riesco a rimanere indifferente e a dire “vabbè” voltandomi dall’altra parte.

sabato 26 novembre 2016

Palla Al Centro. INTER-FIORENTINA, IL MONDAY NIGHT DEL RISCATTO

 PALLA AL CENTRO – Discussioni e commenti aspettando il fischio d’inizio 
Dopo la scorpacciata della scorsa settimana, questo weekend è più tranquillo e con un menù meno ricco. Tra le sfide da non perdere il derby londinese tra Chelsea-Tottenham in Premier League, Inter-Fiorentina in Serie A, Bayern Monaco-Bayer Leverkusen in Bundesliga e Lione-Psg in Francia.

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 SERIE A (Italia) – 13^ Giornata 
Inter-Fiorentina è la sfida principale di questo turno di campionato con i nerazzurri chiamati al pronto riscatto dopo l’eliminazione dall’Europa League. La capolista Juventus va a Genova sponda rossoblu, turno casalingo per Napoli (Sassuolo) e Roma (Pescara). Milan ad Empoli, Lazio va a Palermo.
Sabato 26 Novembre Ore 18
TORINO-CHIEVO
Dalla stagione 2001/02 (primo campionato di Serie A disputato dal Chievo) ad oggi Torino e Chievo si sono sfidate in Piemonte in Serie A in otto circostanze. Cinque le vittorie casalinghe, con due pareggi e una sola vittoria gialloblù (il 2-1 dello scorso Campionato).

Sabato 26 Novembre Ore 20.45
EMPOLI-MILAN
Sono undici gli scontri complessivi nella massima serie, 6 sono i pareggi e 5 le vittorie esterne. Complice anche l’assenza in A dei toscani, il Milan si è imposto l’ultima volta solo nel 2008.

venerdì 25 novembre 2016

COPPE EUROPEE, ECCO CHI HA GIA' OTTENUTO LA QUALIFICAZIONE

Sono 10 le formazioni che hanno ottenuto la qualificazione agli ottavi di Champions League, tra queste anche la Juventus di Allegri.
Se nel girone A Paris Saint Germain e Arsenal volano a braccetto ai quarti, nel girone B regnano equilibrio e incertezza. Napoli e Benfica a quota 8 si sfideranno in quella che sarà a tutti gli effetti uno sfida qualificazione con il Besikstas (a quota 7) che andrà a Kiev dove troverà la Dinamo già eliminata.
Nel girone C, come da pronostico, sono state Barcellona e Manchester City a strappare il pass per gli ottavi. Stesso discorso per il girone D con Atletico Madrid e Bayern Monaco che non hanno avuto particolari problemi a conquistare la qualificazione. La sorpresa di questo girone è però il fatto che i colchoneros passano da primi del girone con i tedeschi, reduci da una sconfitta a Rostov, che si accontentano della seconda piazza.

giovedì 24 novembre 2016

A LAVORARE, ANDATE TUTTI A LAVORARE!!!

Europa League 2016-2017 – Girone K Quinta Giornata
HAPOEL BEER SHEVA - INTER 3 - 2
12’ ICARDI – 25’ BROZOVIC – 58’ Maranhao – 70’ Nwakaeme (rig.) – 93’ Sahar

HAPOEL (5-4-1): Goresh; B. Bitton, Taha (dal 36' p.t. Radi), Miguel Vitor, Tzedek, Korhut; Bar Buzaglo, Hoban (dal 36' s.t. Ghadir), Ogu, Nwakaeme; Maranhao (dal 30' s.t. Sahar).
A Disposizione: Haimov, Ohayon, Turjman, Shabtai.
All. Bakhar.
INTER (4-2-3-1): Handanovic; D'Ambrosio, Miranda, Murillo, Nagatomo; Brozovic, Felipe Melo (dal 17' s.t. Gnoukouri); Candreva, Banega (dal 25' s.t. Carrizo), Eder (dal 15' s.t. Perisic); Icardi.
A Disposizione: Ranocchia, Ansaldi, Biabiany, Pinamonti.
All. Pioli.
ARBITRO: Estrada (Spagna).

ANDATE A LAVORARE!!!
No, perché dopo che uno si fa recuperare due gol dall’Apoel Beer Sheva deve sicuramente cambiare mestiere perché non è in grado fare il calciatore. Tra l’altro porca zozza, abbiamo lasciato sei punti su sei a questa anonima formazione israeliana che fino a due mesi fa non conosceva nessuno. E poi magari pretendevamo anche di andare avanti in Europa League, o magari ci appelliamo al fatto che tre settimane fa con il Southampton abbiamo perso l’unica partita del girone che poteva starci perdere.

Che poi magari questa vittoria non serviva ad una beata mazza perché fra quindici giorni il Southampton vinceva con l’Apoel Beer Sheva in casa e noi… tanti saluti all’Europa League. In fondo la qualificazione in Europa League l’abbiamo già persa a settembre perdendo con Apoel Beer Sheva a San Siro e a Praga con lo Sparta Praga, ma porca troia un po’ di dignità.

lunedì 21 novembre 2016

SAPESSI CHE GODURIA SEGNARE AL 92ESIMO NEL DERBY...

Il grande Peppino Prisco sosteneva che “il mio sogno? Vincere un derby allo scadere grazie a un gol segnato in fuorigioco o con la mano. Meglio se in fuorigioco e con la mano". È vero che ieri sera non abbiamo vinto e non abbiamo segnato né in fuorigioco e né di mano, ma quel tocco di Perisic sotto porta a superare Donnarumma (tra l’altro sul suo palo) quando il cronometro segnava che eravamo ormai al minuto 92, avrebbe fatto godere di gioia anche il nostro mitico avvocato.

Perché volenti o nolenti quel gol di Perisic è stato comunque una beffa per il Milan che pregustava già la vittoria nel derby. E una vittoria nel derby è pur sempre una vittoria nel derby. Checché ne dica chi sostiene che alla fine il derby non è altro che una partita come le altre e che vincere il derby o vincere una qualsiasi altra partita è la stessa cosa (forse ho usato già troppe volte la parola “derby”, facciamo che da questo momento uso un altro termine).

domenica 20 novembre 2016

LAMPO PERISIC AL 92ESIMO: L'INTER SI SALVA IN EXTREMIS

Serie A 2016-2017 – 13^ Giornata
MILAN - INTER 2 - 2
43’ Suso – 53’ CANDREVA – 58’ Suso – 92’ PERISIC

MILAN (4-3-3): Donnarumma; Abate, Paletta, Gustavo Gomez, De Sciglio; Kucka, Locatelli, Bonaventura (43' st Pasalic); Suso, Bacca (26' st Mati Fernandez), Niang (34' st Lapadula).
A disp.: Gabriel, Plizzari, Ely, Zapata, Antonelli, Honda, Poli, Sosa, Luiz Adriano.
All.: Montella
INTER (4-2-3-1): Handanovic; D'Ambrosio, Miranda, Medel (37' Murillo), Ansaldi (20' st Nagatomo); Brozovic (30' st Jovetic), Kondogbia; Candreva, Joao Mario, Perisic; Icardi.
A disp.: Carrizo, Ranocchia, Santon, Felipe Melo, Gnoukouri, Banega, Biabiany, Eder, Gabigol.
All.: Pioli
Arbitro: Tagliavento

Un gol di Perisic in pieno recupero (che avrebbe fatto godere anche il compianto Peppino Prisco) regala all’Inter un meritato pareggio nel derby al termine di una partita che la squadra nerazzurra ha giocato abbastanza bene nonostante continui a palesare sempre le stesse problematiche (difesa ballerina, centrocampo in difficoltà, attacco poco cinico).
Pioli per il suo esordio sulla panchina nerazzurra opta per un 4-2-3-1. Le sorprese sono rappresentate da Medel centrale di difesa accanto a Miranda e il rilancio di Kondogbia a centrocampo al fianco di Brozovic con Joao Mario nel tridente dietro ad Icardi.

E’ l’Inter a prendere il sopravvento nel derby e a dominare il gioco per buona parte del primo tempo e a creare alcune occasioni da rete che però non riesce a concretizzare. Al 14esimo Perisic chiama alla parata Donnarumma. Al 24esimo D'Ambrosio sfonda sulla destra e crossa a centro area: Perisic di testa in tuffo sbaglia incredibilmente un’occasione ghiotta.

sabato 19 novembre 2016

SPERIAMO CHE SIA UN DERBY CHE CI RIMANGA NEL CUORE

Come due anni fa. Derby dopo la sosta di novembre con allenatore nuovo di zecca sulla panchina nerazzurra. Esordire in un derby può essere un’arma a doppio taglio per un tecnico. Se vinci sei praticamente già un eroe, se perdi non inizi certo nel migliore dei modi. E poi c’è il pareggio. Che non è né carne né pesce e ti lascia nel limbo del “vediamo cosa combinerà strada facendo”.
Intanto Stefano Pioli mi pare abbia riportato entusiasmo e serenità all’interno del pianeta Inter. Lo stesso Icardi ieri in conferenza stampa ha fatto capire che durante la gestione De Boer regnava il malumore nello spogliatoio nerazzurro e che ora la situazione è cambiata. Questo mette i giocatori di fronte alle loro responsabilità perché ora non potranno più nascondersi dietro presunti alibi. Ora bisogna rimboccarsi le maniche e togliere fuori gli attributi. Perché il derby è solo l’inizio, dopo ci spettano Fiorentina e Napoli e non possiamo certo permetterci di perdere altri punti.

venerdì 18 novembre 2016

Palla Al Centro. MILANO-MADRID: SUPERDERBY!!! MANCHESTER-DORTMUND: SUPERSFIDE!!!

 PALLA AL CENTRODiscussioni e commenti aspettando il fischio d’inizio 
È un weekend che promette emozioni e spettacolo in tutti I campionati. In Serie A riflettori puntati sul derby di Milano. Derby anche in Spagna con la scoppiettante sfida tra Real Madrid e Atletico Madrid. In Inghilterra scontro tra Mourinho e Wenger con quest’ultimo che deve dimostrare che questo è l’anno buono per giocarsi lo scudetto. Imperdibile Borussia Dortmund-Bayern Monaco in Germania. E vale infine dare un’occhiata al derby di Instanbul in Turchia e al derby veneto in Serie B.

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 SERIE A (Italia) – 13^ Giornata 
Occhi puntati sul derby milanese tra il Milan che sogna in grande e l’Inter che inaugura l’era Pioli. Turno agevole per la Juventus che ospita il Pescara. Insidie per il Napoli (che va ad Udine) e la Roma (che fa visita all’insidiosa Atalanta).
Sabato 19 Novembre Ore 15
CHIEVO-CAGLIARI
Verona non è terra di conquista per i rossoblù, che in casa del Chievo hanno racimolato quattro sconfitte e sei pareggi in dieci precedenti, con solamente quattro gol fatti (l’ultimo nel 2010) e nove subiti.

Sabato 19 Novembre Ore 18
UDINESE-NAPOLI
Le due squadre si sono incontrate in totale 34 volte in casa dell’Udinese, con un bilancio alquanto strano: solo 4 infatti le vittorie degli azzurri, a fronte delle 13 bianconere. Ben 17 invece i pareggi, sei dei quali finiti a reti bianche. Per ritrovare una vittoria degli ospiti dobbiamo tornare indietro fino alla stagione 2007/2008, quando i partenopei regolarono la pratica con un inappellabile 0-5.

giovedì 17 novembre 2016

IL CITTADELLA, L'ENNESIMA SORPRESA DELLA SERIE CADETTA

 LATO B – Appunti sulla Serie Cadetta 
E’ ancora molto presto per dire se il Cittadella seguirà la scia di Sassuolo, Carpi, Frosinone e, da ultimo, Crotone; tuttavia c’è già chi ha cominciato a crederci. Soprattutto dopo un inizio di campionato che ha visto i granata raggiungere la vetta con una sfrontatezza disarmante, sino a sfiorare il record delle sei vittorie su sei, disatteso contro il Brescia. Un tre a zero pesante, a ciel sereno, per giunta in casa e per di più contro la stessa squadra che nella stagione 2009/2010 negò al Cittadella il sogno della finale playoff. Fu quello il momento più alto della storia del club, raggiunto dopo un indimenticabile e altrettanto unico sesto posto in Serie B, sotto la guida di Foscarini.
Questa volta però, passate le rondinelle, il Cittadella ha avuto il tempo di riprendersi e, dopo la vittoria a Trapani nella settima giornata, di ricadere, per poi riassestarsi. A causa di una striscia negativa di tre sconfitte consecutive (Frosinone, Perugia e Ascoli) ha perso il primato, scalzato dal Verona, mentre nelle ultime quattro uscite ha raccolto il primo pareggio (contro lo Spezia), altre due vittorie (contro il Latina e la Salernitana) e infine una sconfitta (a Benevento).

venerdì 11 novembre 2016

DON’T CRY FOR ME ARGENTINA…

Solo poco più di due anni fa l’Argentina di Messi e Higuain arrivava in finale al Mondiale di Sudafrica. Ad un passo dal titolo mondiale, l’Albiceleste dovette arrendersi alla Germania, ma solo nei tempi supplementari.

Ventotto mesi dopo l’Argentina è diventata una nazionale irriconoscibile. Nell'11esima giornata del girone sudamericano di qualificazioni in vista di Russia 2018 la formazione allenata da Bauza (che da vecchio volpone intelligente convoca Lavezzi che non gioca da cinque mesi e lascia a casa Mauro Icardi) rimedia un pesante e netto 3-0 (di Coutinho, Neymar e Paulinho le reti) dai odiati rivali del Brasile che allo Stadio Mineirão di Belo Horizonte scaccia i fantasmi dei Mondiali 2014, (qui rimediò il ko per 7-1 con la Germania) e si conferma in vetta al Girone di qualificazione sudamericano, complicando notevolmente il cammino dell'Albiceleste verso la qualificazione (con Tite in panchina la Selecao viaggia a mille: cinque vittorie su cinque da quando il ct brasiliano ha sostituito Dunga sulla panchina verdeoro). Messi e compagni al momento sono infatti sono sesti, a un punto dal 5° posto, che varrebbe lo spareggio con una squadra dell'Oceania. Nella prossima giornata sfiderà la Colombia in una gara da vincere a tutti i costi.

giovedì 10 novembre 2016

NIZZA, LIPSIA E LE ALTRE: SORPRESE AL COMANDO

Piccoli Leicester crescono. Dopo l'exploit in Premier League culminato nella conquista del titolo nazionale della formazione guidata da Claudio Ranieri nella scorsa stagione, quest’anno sono in tante a candidarsi a possibili sorprese nei vari campionati europei. In Francia il Nizza di Balotelli sta sbalordendo e guarda tutti dall’alto, in Bundesliga il neopromosso RB Lipsia sta tenendo testa al Bayern Monaco di Carlo Ancelotti. Ma sorprese arrivano anche dalla Turchia e dal Belgio.
Ma andiamo con ordine.

L'exploit più sorprendente fino a questo momento arriva dalla Germania dove l'RB Lipsia, famosa fino all'altro giorno più per questioni di marketing ed extracalcistiche riguardanti la Red Bull (è bene ricordare che un paio di anni fa questo blog, grazie a Marco Ianne, fu uno dei primi a parlare della formazione tedesca), ha agganciato il potentissimo Bayern Monaco in vetta al campionato, contro tutto e tutti. Sì perché l'RB Lipsia dove "RB" sta per "RasenBallsport" e non Red Bull come strategicamente fatto credere dall'azienda austriaca, in patria non ha estimatori e i contorni della favola si limitano dentro al campo.

martedì 8 novembre 2016

UNA SCALA A... PIOLI PER RISALIRE LA CHINA

Habemus allenatorem: Stefano Pioli da Parma. In realtà già da ieri era circolata la voce che l’ex tecnico della Lazio era stato designato come il successore di Frank De Boer sulla panchina nerazzurra, ma essendo ancora sotto contratto con la società biancoceleste si attendeva la rescissione del contratto con la società di Lotito per dare l’ufficialità. Ufficialità che è arrivata nel pomeriggio attraverso il sito dell’Inter.
F.C. Internazionale annuncia di aver trovato un accordo con l'allenatore Stefano Pioli. Il tecnico emiliano si legherà ai colori nerazzurri fino al 30 giugno 2018 e sarà accompagnato a Milano da alcuni nuovi collaboratori che entreranno a far parte dello staff della prima squadra: Giacomo Murelli (allenatore in seconda), Davide Lucarelli (collaboratore tecnico), Matteo Osti (preparatore atletico) e Francesco Perondi (preparatore atletico)”.

lunedì 7 novembre 2016

TRE PUNTI E DA DOMANI SI VOLTA PAGINA

Tre punti sono pur sempre tre punti. Anche se, come in questo caso, fanno storia a sé e non sono facilmente collocabili in un contesto. Stefano Vecchi doveva portare a casa queste due gare (Southampton e Crotone) senza particolari scossoni, in attesa del nuovo allenatore.
Non possiamo dire che abbiamo visto un’Inter diversa da quella che aveva fin qui proposto De Boer (obiettivamente anche l’Inter proposta dal tecnico olandese sarebbe riuscita ad avere la meglio sul Crotone), ma tutto sommato non era questo che chiedevamo a Vecchi. Il tecnico della Primavera ha comunque provato a metterci del suo preferendo Ranocchia e D’Ambrosio a Murillo e Nagatomo e accantonando per il momento Eder per dar spazio al miglior tridente possibile (Candreva-Icardi-Perisic). Il resto l’ha fatto una squadra che, come abbiamo visto anche in altre occasioni, quando vuole sa come si gioca a calcio. In difesa abbiamo preso pochi rischi e Handanovic ha avuto una serata tranquilla senza straordinari (dove finiscono i nostri meriti e iniziano i demeriti dell’ultima in classifica non è dato sapere) e là davanti abbiamo fatto molto possesso palla e nella ripresa abbiamo provato a creare le occasioni da rete.

domenica 6 novembre 2016

PERISIC-ICARDI: L'INTER DILAGA NEL FINALE

Serie A 2016-2017 – 10^ Giornata
INTER - CROTONE 3 - 0
84’ PERISIC - 88' ICARDI (rig.) – 93’ ICARDI

INTER (4-4-1-1): Handanovic; D'Ambrosio, Miranda, Ranocchia (20'pt Murillo), Santon; Candreva (38'st Jovetic), Joao Mario, Brozovic, Perisic; Banega (19'st Eder); Icardi.
A Disposizione: Carrizo, Andreolli, Nagatomo, Felipe Melo, Kondogbia, Gnoukouri, Biabiany, Gabriel Barbosa.
All. Vecchi
CROTONE (4-4-2): Cordaz; Rosi, Ceccherini, Ferrari, Mesbah; Rohden (41'st Sampirisi), Capezzi, Barberis (42'st Tonev), Palladino; Trotta (26'st Crisetig), Falcinelli.
A Disposizione: Cojocaru, Festa, Claiton, Dussenne, Fazzi, Martella, Salzano, Nalini, Simy.
All. Nicola
ARBITRO: Calvarese di Teramo

Tanta sofferenza per 84 minuti e solo nel finale l’Inter riesce a venire a capo di una partita complicata con Perisic e Icardi.
Vecchi sorprende tutti preferendo Ranocchia a Murillo e sceglie D’Ambrosio e Santon sulle corsie laterali. In avanti Perisic-Candreva-Icardi, con Eder e Gabigol che si siedono in panchina.
Primo tempo in cui l’Inter fa molto possesso palla ma non riesce a rendersi pericolosa. Dopo 20 minuti Vecchi deve ricorrere anche ad un cambio: Ranocchia accusa un problema fisico e lascia il posto a Murillo.

Alla mezzora un lampo: Candreva calcia da fuori, Cordaz respinge male e D’Ambrosio realizza il gol del vantaggio: tutto inutile però perché il guardalinee ravvisa un fuorigioco molto dubbio e annulla la segnatura. Pochissimi minuti dopo è Miranda a sfiorare il vantaggio, ma il suo colpo di testa viene deviato in angolo da un Cordaz stavolta molto reattivo. Fino all’intervallo non succede più nulla.

sabato 5 novembre 2016

IL CROTONE SOGNA MA NOI VOGLIAMO I TRE PUNTI

Ad un certo punto ti fanno anche passare la voglia di parlare d’Inter. Parlare poi di cosa? Di una stagione che al 5 novembre è già bella che andata a puttane? Di un allenatore esonerato dopo 84 giorni senza avergli dato il tempo di esprimere il proprio calcio? Di uno spogliatoio che crede di poter fare quello che vuole? Di una dirigenza assente? Di una società che non riesce a decidere chi debba essere il nuovo allenatore e che per sceglierlo ha deciso di fare dei casting in stile Grande Fratello? Di un nuovo allenatore che probabilmente sarà uno sconosciuto ai più?

E intanto, sebbene non tutti se ne siano accorti, domani pomeriggio si gioca. Affrontiamo il Crotone, neopromosso in Serie A. Piccola parentesi. Due settimane fa dopo l’ennesima sconfitta i tifosi pitagorici volevano la testa dell’allenatore Davide Nicola. Ma la società non ha voluto sentire ragioni confermando il tecnico e il Crotone ha guadagnato quattro punti in due gare pareggiando a Firenze e vincendo col Chievo. No, per dire che ogni tanto esistono anche dirigenze con la testa sulle spalle (e che magari capiscono un pizzico di calcio).

Palla Al Centro. CHIEVO, SCANSATI ANCHE TU…

 PALLA AL CENTRODiscussioni e commenti aspettando il fischio d’inizio 
Arsenal-Tottenham in Inghilterra e Siviglia-Barcellona in Spagna sono le sfide imperdibili del weekend calcistico europeo. Da non perdere nemmeno Porto-Benfica e Olimpiakos-Panathinaikos

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 per non perderti nessun gol 

 SERIE A (Italia) – 12^ Giornata 
La sfida principale di questo turno è Napoli-Lazio. La capolista Juventus va a Verona contro il Chievo (che, come ha lasciato intendere Buffon si scanserà). Trasferta siciliana per il Milan mentre la Roma ospita il Bologna. L'Inter, aspettando il nuovo allenatore riceve il Crotone che sogna l'impresa (e come dargli torto?)
Sabato 5 Novembre Ore 18
TORINO-CAGLIARI
All’Olimpico di Torino si è giocato 29 volte. I piemontesi hanno ottenuto la maggior parte delle vittorie: sono 15 infatti le vittorie interne, mentre solo 6 quelle esterne; si è assistito a parità in 8 occasioni. Lo 0-0 all’ombra della Mole manca dal 1980.

Sabato 5 Novembre Ore 20:45
NAPOLI-LAZIO
Su un totale di 60 incontri disputati in terra partenopea dal 1930 a oggi, il Napoli ha esultato al novantesimo in 29 occasioni; I pareggi sono 21 (l'ultimo è datato stagione 2011-2012, finita 0-0), e solo 10 le vittorie laziali, 3 delle quali ottenute dal 2000 in avanti.

giovedì 3 novembre 2016

CROLLO SENZA FINE, INTER BYE BYE EUROPA

Europa League 2016-2017 – Girone K Quarta Giornata
SOUTHAMPTON - INTER 2 - 1
33’ ICARDI – 64’ Van Dijk – 69’ Nagatomo (aut.)

SOUTHAMPTON (4-2-3-1): Forster; Martina, Yoshida, Van Dijk, McQueen; Romeu, Ward-Prowse; Hojbjerg, Tadic (dal 29' s.t. Davis), Redmond; Rodriguez (dal 14' s.t. Austin). (Lewis, José Fonte, Bertrand, Clasie, Boufal). All. Puel.
INTER (4-4-1-1): Handanovic; D'Ambrosio, Ranocchia, Miranda, Nagatomo; Candreva (dal 43' s.t. Biabiany), Medel (dal 28' s.t. Eder), Gnoukouri (dal 37' Melo), Perisic; Banega; Icardi. (Carrizo, Murillo, Ansaldi, Santon). All. Vecchi.
ARBITRO: Gil (Polonia).

Non basta un primo tempo giocato bene in cui Icardi aveva portato in vantaggio la formazione nerazzurra e Handanovic aveva salvato il risultato sul gong parando un rigore (peraltro inesistente). Nel secondo tempo l’Inter crolla e subisce prima il pareggio e poi il gol della sconfitta che arriva per mano (anzi per piede) di Nagatomo che mette dentro un clamoroso autogol.
L’Inter saluta l’Europa League (la matematica non ci condanna ma servirebbe un miracolo per qualificarsi) e conferma che questa annata è stregata, aldilà di chi siede sulla panchina nerazzurra.

Stefano Vecchi non stravolge la squadra che è stata fino a due giorni fa di Frank De Boer. Spazio a quasi tutti i titolari: riposa Murillo in difesa, a favore di Ranocchia. Sulle fasce ci sono D'Ambrosio e Nagatomo. A centrocampo spazio a Gnokouri accanto a Medel. In attacco Banega supporta Icardi.

mercoledì 2 novembre 2016

SE AVESSIMO AVUTO UNA SOCIETA' SERIA...

«Questo allenatore l'ho scelto io, gode della massima fiducia. Chi non segue le sue indicazioni non rimarrà». È il 22 ottobre 1987, il Milan è stato appena umiliato in casa dall'Espanyol, uno 0-2 che preannuncia una precoce eliminazione dalla Coppa Uefa. In campionato, battute Pisa e Ascoli, le prime cinque giornate hanno lasciato due pareggi, a Cesena e nella Genova blucerchiata, e una sconfitta interna con la Fiorentina. Poco, troppo poco per una proprietà entrata nel calcio con l'elicottero, per un manipolo di uomini con l'ambizione di dominare il calcio in lungo e in largo. Eppure, nella rosa di possibilità a disposizione della società rossonera, Berlusconi sceglie di entrare a gamba tesa sullo spogliatoio, schierandosi con il tecnico e legittimandone l'operato passato, presente e futuro.

VIA DE BOER, SOTTO A CHI TOCCA (se riescono a mettersi daccordo...)

F.C. Internazionale Milano annuncia di aver risolto nella giornata di oggi il contratto dell'allenatore Frank de Boer. La guida della prima squadra viene affidata momentaneamente al tecnico della Primavera Stefano Vecchi, che sarà sulla panchina nerazzurra per il match di UEFA Europa League contro il Southampton. La Società ringrazia Frank e il suo staff per il lavoro svolto con il Club, augurando loro il meglio per il futuro. Ulteriori aggiornamenti riguardanti la guida tecnica della prima squadra verranno comunicati successivamente.

E alla fine il tanto sospirato comunicato è arrivato. Frank De Boer da ieri non è più ufficialmente il nuovo allenatore dell’Inter. Dopo una settimana tribolata fatta di indiscrezioni, voci di esonero, conferme e poi smentite, fiducia nell’allenatore (che col senno di poi sfiora il ridicolo…) e blablabla vari, si è arrivati alla risoluzione del contratto con Frank De Boer.
Ahimè, scelta purtroppo inevitabile. L’allenatore era ormai stato abbandonato a se stesso e la squadra non lo seguiva più.