Ci mancherà e quasi certamente mancherà anche ai giornalisti italiani. Quei giornalisti che l’hanno sempre criticato, ma intanto riempivano i giornali con i titoloni sulle sue dichiarazioni e sulle sue parole.
Già le parole. Mourinho se ne va ma le sue frasi e i suoi appellativi (da zeru tituli a prostituzione intellettuale) rimarranno. Ieri la Gazzetta dello Sport ha riassunto alcune delle sue frasi più famose, rileggiamole insieme.
"Io non sono pirla" (prima conferenza stampa con l’Inter, 3 giugno 2008)
"Ranieri ha detto che non ha bisogno di vincere. Lui a quasi 70 anni ha vinto una Supercoppa, una piccola coppa. Non ha mai vinto trofei importanti. Forse ha bisogno di cambiare la sua mentalità, ma forse è troppo vecchio per farlo" (4 agosto 2008)
"Monaco chi? Io conosco il monaco del Tibet, Monaco di Montecarlo, il Bayern Monaco, il GP di Monaco... Se qualche monaco vuole farsi conoscere perché parla di me, mi deve pagare" (dopo le accuse del d.g. del Catania, Lo Monaco, 15 settembre 2008)
"Io ho studiato cinque ore al giorno l'italiano per diversi mesi per poter comunicare con voi giornalisti, con i tifosi, e pensate che vi abbia mancato di rispetto? Parla poi Ranieri che dopo cinque anni in Inghilterra ha avuto difficoltà a dire 'good morning e 'good afternoon'" (27 settembre 2008)
"Barnetta ha parlato con me allo stadio e non mi ha detto niente. Se dopo ha detto qualcosa alla stampa a me non l'ha detta. Forse ha bisogno di lavorare un po' sulla personalità" (rivolto al collega Mario Beretta, 27 settembre 2008)
"C'è stata grandissima manipolazione intellettuale. Un grandissimo lavoro organizzato per manipolare l'opinione pubblica. Prostituzione intellettuale” (3 marzo 2009)
"Negli ultimi due giorni non si è parlato della Roma che ha grandissimi giocatori, con tanti giocatori che io volevo avere con me ma che finirà la stagione con zero tituli. Non si è parlato del Milan, che ha 11 punti meno di noi e chiuderà la stagione con zero tituli. Non si è parlato della Juve che ha conquistato tanti, ma tanti punti con errori arbitrali" (3 marzo 2009)
"Solo uno tra ventuno non voleva darmi la laurea honoris causa, ma è normale, anche Gesù non piaceva a tutti" (20 marzo 2009)
"Lavorerò di più, ma non posso fare miracoli. Non sono Merlino o Harry Potter" (10 luglio 2009)
"Una delle cose che mi piacciono veramente dell'Italia è il rumore dei nemici. Ho detto la mia opinione, come uomo libero in società libera e subito è arrivato il rumore dei nemici. Brrrrrrrr…" (22 agosto 2009)
"Balotelli, oggi, è stato vicino allo zero. Ho provato diverse strategie, gli sono stato più vicino, più lontano, sono stato più aggressivo, più comprensivo. Ora aspetto lui. Come va a finire? Che dallo psicologo ci finisco io" (8 novembre 2009)
"Chiuderò questa storia privatamente, magari con un po' di umorismo: mi aspetto un regalo da lui a Natale, perché fino ad oggi il Ramazzotti famoso era Eros, da qualche giorno Andrea" (dopo la lite con il giornalista Andrea Ramazzotti, 13 dicembre 2009)
"Juventus e Milan erano felicissimi all' 88’, ma erano felici anche al 93’. Al 95’ forse qualche tv è volata dalla finestra…" (dopo la rimonta di Inter-Siena 4-3, 9 gennaio 2010)
"Se ti alleni con Zanetti e Cambiasso e non migliori hai un solo neurone, e magari un po’ infortunato" (5 febbraio 2010)
"Perché adesso tutti parliamo di Bayern Monaco-Fiorentina? Ci vuole coerenza. Non mi piace fare lo struzzo. La realtà è che in Italia c'è una sola area da 25 metri" (riferito alla Juve, 19 febbraio 2010)
"Per me vergogna è rubare e chi ha avuto la fortuna di nascere in una culla d'oro deve rispettare me, il mio staff, la mia squadra. Si può essere donna, dottoressa, presidentessa, si può essere nate in una culla d'oro, ma se oggi noi siamo dove siamo, io non dico che meritiamo rispetto: dico che esigo rispetto" (riferito a Rosella Sensi, 4 maggio 2010)
"Se prima di una partita metto la squadra a guardare “Il Gladiatore”, i miei giocatori si mettono a ridere o chiamano il dottore chiedendogli se sono malato" (riferito a Ranieri, 8 maggio 2010)
"Io non conosco la noia di Ranieri, conosco solo "La nausea" di Juan Paul Sartre che è stato un grande filosofo e un grande appassionato di calcio" (15 maggio 2010)
* Mourinho Scatenato, Ne Ha Per Tutti !!! (la famosa conferenza stampa dei zeru tituli e della prostituzione intellettuale)
* E' Sempre Mourinho Show
* Adoro Quest'uomo
* Mourinho, Il Messia Dei Giornalisti
* Benvenuto Mister Mourinho
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domenica 30 maggio 2010
E' UFFICIALE, SARA' PRANDELLI IL NUOVO CT AZZURRO
Questa mattina, nella sede della Federcalcio, è avvenuto l’incontro decisivo tra l’ex gigliato e il presidente Giancarlo Abete, che ha portato alla fumata bianca e all’accordo per allenare la nazionale azzurra. L'accordo raggiunto questa mattina la durata del contratto quadriennale: restano da definire dettagli e staff tecnico del nuovo commissario tecnico.
Ecco il comunicato della Figc: "Sarà Cesare Prandelli a ereditare la panchina di Marcello Lippi dopo i Mondiali in Sudafrica. Il presidente Abete ha definito, in un incontro che si è svolto a Roma, il contratto con il prossimo commissario tecnico della Nazionale, dopo la decisione di Lippi di lasciare l'incarico. A Cesare Prandelli la Figc garantirà un contratto di 4 anni. I dettagli dell'operazione saranno definiti nei prossimi giorni. La presentazione ufficiale del nuovo Commissario tecnico avverrà a conclusione dei campionati del mondo".
Sarà dunque l’ex tecnico di Parma e Fiorentina a raccogliere l’eredità di Marcello Lippi dopo i Mondiali sudafricani. Prandelli corona una carriera cominciata nel 1993 da allenatore della Primavera dell'Atalanta. Da lì in avanti si sono susseguite, oltre alla stessa società bergamasca, Lecce, Verona, Venezia, Parma e Fiorentina, dopo aver dovuto rinunciare alla chiamata della Roma per le condizioni di salute della moglie.
Sinceramente è una scelta che mi soddisfa. Non erano molte le alternative. Considerato che Carlo Ancelotti e Fabio Capello non si muovono dall’Inghilterra (anche se per il tecnico di Pieris si fa sempre più insistente la voce che lo vorrebbe all’Inter) e che Roberto Mancini non è mai stato preso in considerazione.
Da agosto quindi si cambia musica. Prandelli porterà sicuramente un po’ di novità e soprattutto ringiovanirà il gruppo azzurro (molti dei convocati di Lippi non si reggono più in piedi). E soprattutto credo che molti (io per primo) torneranno a tifare Italia dopo aver “rinnegato” la fede azzurra per una profonda antipatia (anzi diciamo pure per un profondo odio) nei confronti dell’attuale Commissario Tecnico.
Sono convinto che Prandelli saprà far bene e che riuscirà a tenere alti i colori azzurri. Per il momento non posso che augurargli un caloroso in bocca al lupo.
* Ma Il Signor Lippi Chi Si Crede Di Essere?
* L'Italia Di Lippi E Mancini Ct Azzurro. Ecco Le Mie Rivincite
* Ancora Tu? Ma Non Dovevamo Vederci Più?
* Roberto Mancini Allenatore Della Nazionale Italiana
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LA QUIETE DOPO LA TEMPESTA (ovvero la prima domenica senza calcio)
Quelle due ore ci riempivano la giornata. L’attesa per la sfida, i 90 minuti vissuti in tensione, il dopo gara con commenti e giudizi vari. E anche quando si giocava di sabato, la domenica era comunque la giornata dei commenti, della lettura dei giornali, della visione dei servizi nelle varie trasmissioni. E quest’anno non è stato come gli altri anni. Gli altri anni le domeniche erano più tranquille, c’era un vantaggio da difendere e gestire, anche nel 2008 quando vincemmo all’ultima giornata, solo la sfida col Parma fu carica di tensione. Pertanto una volta vinto lo scudetto, iniziavi a seguire più tranquillamente le partite, spesso a scudetto raggiunto la domenica facevi zapping fra tutte le sfide di giornata. No, quest’anno non è stato così. Questa stagione è stata vissuta intensamente fino all’ultimo minuto dell’ultima partita.
E oggi a palla ferma, nella prima domenica senza calcio (aspettando i Mondiali, ma chissenefrega del Mondiali) ci rendiamo conto che questa primavera è stata bellissima, emozionante, indescrivibile. Più di quanto si possa immaginare, più di quanto abbiamo detto.
E’ stato come fare un viaggio nelle emozioni più belle che il calcio possa regalarti. Un viaggio nel cuore del tifoso, un viaggio che il tempo renderà indimenticabile.
Ho sempre sostenuto che certe emozioni vanno assimilate col tempo e ciò che abbiamo vissuto in questi ultimi mesi lo capiremo col tempo. E’ stata una primavera fantastica ma fra qualche mese, fra qualche anno, ci renderemo conto che è stata più fantastica di quanto pensavamo.
Oggi mi sento un po’ come nella pubblicità di Costa Crociere dove delle persone sono appena tornate e piangono perché vorrebbero ripartire.
Anche io vorrei piangere perché vorrei ripartire, ora, subito. E invece ci vogliono ancora tre mesi, altre dodici domeniche così, senza calcio, senza Inter, senza emozioni.
Per fortuna non tutte le domeniche saranno così. Il primo giorno di pioggia dopo tanto sole è sempre il più brutto ma poi piano piano ci fai l’abitudine. Con l’arrivo dell’estate e del mare magari non peserà affatto l’assenza di calcio.
E ora scusate, sono in crisi d’astinenza da emozioni, vado a seguire Lecce-Sassuolo e dopo, se il Lecce non perde, vado a fare la sfilata per festeggiare la promozione dei pugliesi. Dite che va bene se vado con la maglia di Zanetti e la bandiera dell’Inter?
POST CONSIGLIATI
* Una Primavera Da Raccontare
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sabato 29 maggio 2010
PAGA PEREZ, MOURINHO E' LIBERO DI ANDARE AL REAL
Pertanto, contratto alla mano, Mourinho è libero di andare al Real Madrid ma deve pagarci la penale di 16 milioni di euro.
Ma è su questo punto che nascono i problemi. Perché Moratti i 16 milioni li vuole tutti fino all’ultimo centesimo (e fa benissimo…), Mourinho non vuole pagarli e Perez non vorrebbe sborsare dei soldi per una questione che non gli riguarda e di cui quasi certamente non era nemmeno a conoscenza. Ma alla fine è stato proprio il presidente madrileno a dover aprire il portafogli per potersi assicurare l’allenatore portoghese. 10 milioni di euro in contanti: altri 3 sono quelli che i nerazzurri devono per Sneijder e i restanti 3 rientreranno in una futura cessione di giocatori. Queste le cifre comunicate proprio da Moratti anche se dalla Spagna rimbalzano voci di cifre lievemente abbassate.
Ciò non toglie che alla fine è stato Mourinho, bravo (anzi bravissimo) a far sborsare ad altri i soldi che avrebbe dovuto cacciare lui. L’Inter invece ne esce vittoriosa. Bravo Moratti ad essere inflessibile e a pretendere i soldi della clausola. Il presidente nerazzurro finalmente inizia a farsi rispettare e ad essere inamovibile di fronte a certe questioni.
E come si dice in questi casi, tutti vissero felici e contenti. Moratti ha avuto i suoi soldi (che serviranno ad ingaggiare l’erede di Mou), Mourinho ha ottenuto la panchina del Real Madrid e Perez si è assicurato l’allenatore campione d’Europa.
Ora però sorge il problema più grande per l’Inter. A chi affidare la panchina nerazzurra? Chi è l’uomo più adatto per continuare egregiamente il lavoro intrapreso da Mourinho? Chi può essere il generale che trascini l’armata nerazzurra ad altre vittorie?
Presto sapremo il nome. Per sapere se è stata una scelta giusta, invece dovremo aspettare un po’ di più.
* Chi Sarà Il Successore Di Mou?
* La Moglie Mourinho E L’Amante Blanc
* 10 Motivi Per Amare (O Almeno Apprezzare) Mourinho
* Inizia L’Era Mourinho
* Benvenuto Mister Mourinho
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venerdì 28 maggio 2010
CHAMPIONS NERAZZURRA, I TRE MOMENTI CRUCIALI
Ed è quello che voglio fare stasera. Per vincere bisogna essere forti, imbattibili ma ci vuole anche una buona dose di fortuna e di episodi che indirizzano la partita verso certi binari. Ho isolato quelli che per me sono i tre momenti clou del nostro cammino europeo. I tre episodi che hanno cambiato il corso delle cose indirizzando l’armata nerazzurra verso il trionfo.
3) Il gol di Sneijder al 92esimo in Dinamo Kiev-Inter. Senza quel gol, senza quei tre punti probabilmente non avremmo superato il turno. Probabilmente senza quel tocco sotto porta dell’olandese avremmo vissuto un'altra storia. Come i gobbi, ci saremmo dovuti accontentare dell’Europa League (orrore!!!) e invece Wesley l’ha buttata dentro riscrivendo un altro finale.
2) Il gol di Pedro in Inter-Barcellona. Contro il Barcellona eravamo entrati contratti, quasi intimoriti. Quel gol ci ha sbloccati, abbiamo iniziato a macinare gioco, a pareggiare e poi vincere quella che è stata senza dubbio la partita più bella della nostra strepitosa stagione. Essere passati in svantaggio ci ha liberato di un peso.
1) Il gol di Milito dopo tre minuti contro il Chelsea. L’Inter negli ultimi anni aveva una sorta di blocco psicologico che le impediva di giocare come sapeva, di affrontare alla pari le grandi d’Europa. Da Villareal a Barcellona passando per Valencia, Liverpool e Manchester, i nerazzurri in Europa si sono persi nel momento cruciale.
Quel gol del Principe praticamente a freddo ha fato crollare quel blocco. Il momento della svolta è stato lì. Senza quel gol non avremmo vinto, non saremmo andati a Stamford Bridge a giocarcela a testa alta, a dare una lezione di calcio al Barcellona, a reggere per 60 minuti in 10 contro i campioni d’Europa. Nelle ultime settimane l’ho ripetuto fino allo sfinimento. Noi la Champions League l’abbiamo vinta lì, in quel momento.
E ora tocca a voi. Quali sono stati per voi i momenti cruciali del nostro cammino?
* Dopo 45 Anni L'Inter E' Sul Tetto D'Europa
* Inter Campione D'Europa !!!
* Un'Indimenticabile Bellissima Serata Da Sogno!!!
* Finalmente E' Grande Inter Anche In Europa
* All'Inferno E Ritorno
* La Partita Della Svolta (Per una volta avevo visto giusto)
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giovedì 27 maggio 2010
ECCO IL CAMPIONATO "ZERU TITULI"
Un dato che fa una certa impressione ma, soprattutto, un'evidenza con cui fare i conti. Il nostro, da sempre, è il Paese dei ct e degli allenatori. Lo sono tutti i tifosi, lo sono i giornalisti, lo sono i dirigenti. Tutti hanno la verità in pugno e tutti sanno come risolvere i problemi di questa o quella squadra. Tra i milioni di "professionisti del pallone", fortunatamente, abbiamo partorito allenatori da prima pagina: Lippi, campione del mondo in carica almeno fino alla fine di questo Mondiale; Capello, pluridecorato in Italia e Spagna e, ora, ct apprezzatissimo Oltremanica; Ancelotti, bi-campeao europeo con il Milan e double-man al Chelsea; infine, andando un po' indietro nel tempo, Giovanni Trapattoni, il padre dei nostri tecnici da esportazione. Tutta gente di cui andare fierissimi.
Il problema, però, è quel che è restato. Per carità, niente da dire sui molti allenatori emergenti, e bravi, della nuova generazione, ma basta dare un'occhiata alla Serie A che comincerà a fine agosto per capire che qualcosa non va: il migliore, tituli alla mano, è Ranieri. L'uomo che, secondo Mourinho, il Chelsea aveva cacciato perché non vinceva. O, per dirla come in molti la pensano, quello che arriva sempre secondo. Sarà, ma domani "Er fettina", come lo chiamavano nella Capitale, sarà l'allenatore più titolato del nostro torneo. Il suo palmares parla chiaro: una Coppa Italia e una Supercoppa italiana con la Fiorentina, una Supercoppa europea e una Coppa di Spagna con il Valencia. In Italia non è pervenuto, ma pazienza, avrà tempo per rifarsi.
Già, di tempo ce n'è, soprattutto perché la concorrenza non è troppo abituata alle lotte scudetto. Delneri non ha mai vinto nulla; Allegri, sempre che sia poi Allegri il prossimo allenatore del Milan, nemmeno; Mihajlovic ha un palmares lungo così da secondo della classe, ma come primo allenatore può vantare al massimo ottime salvezze; Di Carlo, che sbarcherà in Champions con la Samp, ha un ruolino di tutto rispetto da metà classifica in giù; Mazzarri, che guiderà il Napoli in Europa, lo scudetto per ora lo può sognare. Dietro a Ranieri, conti alla mano, il più vincente è Delio Rossi, che un anno fa ha strappato proprio ai blucerchiati dell'allora tecnico Mazzarri la Coppa Italia. Il resto è una lista lunga così di mister bravi, ma non abbastanza fortunati da poter lottare per lo scudetto. (SportMediaset.it)
STAGIONE 2009-2010. IN MEZZO ALLA CLASSIFICA
CAGLIARI. Ottima prima parte di stagione prima di crollare negli ultimi mesi dopo aver conquistato agevolmente i punti necessari alla salvezza. Il pessimo finale non rovina però il buon lavoro svolto da Allegri. Voto 6
CHIEVO. Di Carlo porta alla salvezza i clivensi dopo una stagione tutto sommato positiva. Non si poteva chiedere di più a questa squadra. E la salvezza da queste parti vale quanto uno scudetto. Voto 6,5
PARMA. Stagione molto positiva per i ducali che, da neo promossi, disputano un eccellente campionato attestandosi a metà classifica per tutto il torneo. Voto 7
GENOA. Dopo l’ottima stagione scorsa ci aspettavamo qualcosina in più dagli uomini di Gasperini. Probabilmente sono mancati i gol di Milito. Voto 6
BARI. Altra neopromossa ampiamente… promossa. Anche i pugliesi, come il Parma, giocano un ottimo campionato. Gli uomini di Ventura per ampi tratti sono quelli che hanno giocato il calcio più spettacolare. Voto 7
FIORENTINA. Stagione da dimenticare. Soprattutto nel finale infila una serie di risultati negativi che la proiettano al di fuori dalla zona europea. Peccato perché in Europa aveva fatto vedere buone cose. Voto 5.
* Stagione 2009-2010. La Lotta Salvezza
* Stagione 2009-2010. Dal Trionfo Inter Alla Delusione Juve
* La Stagione 2009-2010 E' Finita Cosi'
* I Campioni D'Italia Siamo Sempre Noi !!!
* Povero Ma Bello. Al Via Il Campionato Di Calcio
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mercoledì 26 maggio 2010
CHI SARA' IL SUCCESSORE DI MOU?
E chi siederà sulla panchina nerazzurra? Si stanno facendo molti nomi, vado a memoria, Capello, Hiddink, Mihaijlovic, Guardiola, Benitez, Hodgson, Leonardo. Fra non molto sapremo chi sarà l’erede del nostro Vate di Setubal.
Personalmente, come molti nerazzurri del resto, preferirei Capello. L’Inter ha una rosa di giocatori che possono puntare alla vittoria immediata e nessuno più di Don Fabio sarebbe l’allenatore ideale per l’Inter. Il problema è che Capello è legato alla nazionale inglese almeno fino a fine Mondiale il che potrebbe escludere un arrivo immediato e anche il semplice annuncio potrebbe scatenare il putiferio oltremanica.
Non vedrei bene invece Mihaijlovic. E’ giovane e non ha ancora l’esperienza necessaria per guidare questa squadra ad altri trionfi. Se bisogna prendere Sinisa tanto vale puntare su Walter Zenga che, se non altro, ha già vinto ed ha sicuramente più esperienza del serbo.
Vedrei bene anche Guardiola. E’ un allenatore vincente e uno che ha vinto sei trofei su sei in un anno può certamente essere un candidato autorevole alla panchina nerazzurra.
Su Leonardo ho qualche perplessità. Dal punto di vista umano mi piace tantissimo, è un gran signore, ma come allenatore non so fino a che punto potrebbe essere una scelta opportuna.
Hodgson credo sia solo un rumors, non credo che il tecnico britannico possa nuovamente tornare a sedersi sulla panchina nerazzurra.
Su Hiddink e Benitez non mi esprimo. Sono ottimi allenatori ma personalmente a me non piacciono.
E a voi chi piacerebbe sulla panchina nerazzurra? Come giudicate i candidati da me citati? C’è qualcuno, tra quelli che nessuno ha nominato, che vedrete bene come successore di Mourinho? Dite la vostra.
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STAGIONE 2009-2010. LA LOTTA SALVEZZA
LIVORNO. Mesto ritorno in serie B dopo un anno da dimenticare. Probabilmente paga la scelta (per certi versi scellerata) di affidarsi ad un inesperto Ruotolo per cercare la salvezza. Voto 5
SIENA. Dopo 6 anni arriva la prima retrocessione. Stagione difficile culminata con la discesa nella serie cadetta. Piccola annotazione. Se avesse giocato per 9 mesi con lo stesso impegno messo all’ultima di campionato contro l’Inter si sarebbe salvato agevolmente. Voto 5,5
ATALANTA. L’ultima a mollare la serie A. Non sono arrivati i gol di Acquafresca ma riduttivo attribuire tutte le colpe all’attaccante ex Cagliari. Voto 5,5
BOLOGNA. Pur senza i gol di Di Vaio riesce a salvarsi dopo una stagione tutto sommato positiva. Colomba ha svolto un buon lavoro. Voto 6,5
LAZIO. Inizio di stagione col botto con la vittoria della Supercoppa e la conquista di 6 punti nelle prime due partite, poi entra in un tunnel dal quale esce a fatica solo nel finale di stagione. Obiettivamente ci aspettavamo molto di più da questa squadra. Voto 5
UDINESE. Altra delusione stagionale. Nonostante un Di Natale strepitoso capocannoniere con 28 gol, i friulani giocano una stagione al di sotto delle attese conquistando solo nel finale di stagione la salvezza matematica. Voto 5,5
* Stagione 2009-2010. Dal Trionfo Inter Alla Delusione Juve
* La Stagione 2009-2010 E' Finita Cosi'
* I Campioni D'Italia Siamo Sempre Noi !!!
* Povero Ma Bello. Al Via Il Campionato Di Calcio
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martedì 25 maggio 2010
STAGIONE 2009-2010. DAL TRIONFO INTER ALLA DELUSIONE JUVE
INTER. Riconfermarsi a certi livelli non era per niente facile. E’ partita forte, facendo il vuoto dietro di se a gennaio, poi l’inflessione che a fatto sì che la lotta scudetto rimanesse aperta fino all’ultima giornata. Alla fine, seppur con qualche patema d’animo di troppo, ha portato a casa il quinto titolo consecutivo entrando nella storia. Voto 8,5
SAMPDORIA. Dopo una partenza sprint si era persa nelle retrovie inanellando una serie di partite senza vittorie. Ha saputo riprendersi alla grande trascinata dalla fantasia di Cassano e dai gol di Pazzini. Voto 9,5
JUVENTUS. Stagione disastrosa. 15 sconfitte in 38 giornate non si vedevano da un’eternità in casa bianconera. Era accreditata come la rivale principale dell’Inter nella lotta scudetto. Ha retto fino a fine novembre prima di crollare. La qualificazione ai turni preliminari di Europa League era il minimo che potesse ottenere. Voto 4
* La Stagione 2009-2010 E' Finita Cosi'
* I Campioni D'Italia Siamo Sempre Noi !!!
* Povero Ma Bello. Al Via Il Campionato Di Calcio
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IL PAGELLONE. DIAMO I VOTI ALLA STAGIONE NERAZZURRA
BALOTELLI voto 7,5 – Se non avesse dei colpi di testa, sarebbe un grande fuoriclasse. Si capisce quando gioca. Spesso è risultato decisivo sia partendo dall’inizio che a partita in corso.
CAMBIASSO voto 9 – Se Sneijder è la fantasia, lui è la concretezza, il mediano che mette ordine a centrocampo e lotta su ogni pallone. Pur tra alti e bassi si conferma una colonna di questa Inter.
CHIVU voto 7,5 – Ha rischiato di concludere la sua carriera all’Epifania. Invece è tornato alla grande. Peccato che ogni tanto si prenda delle pause e commetta qualche errore di troppo.
CORDOBA voto 6,5 – La prima alternativa alla coppia centrale. Quando è stato chiamato in causa, ha sempre svolto bene il suo compito.
ETO’O voto 9 – Campione affermato preso per fare i gol, si è adattato ad un ruolo non suo. Da prendere esempio per tutti quei ragazzetti convinti di essere dei fuoriclasse. Si adegua a giocare sulla fascia e se serve un gol, lui c’è sempre.
JULIO CESAR voto 7,5 - Alcuni suoi errori potevano costarci caro. Le papere contro Fiorentina e Roma hanno seriamente rischiato di farci perdere lo scudetto. Più decisivo in Champions. Una sua parata contro il Barcellona al ritorno è valsa come un gol.
LUCIO voto 9 – Il leader della difesa. Con Samuel hanno formato una coppia fortissima e impenetrabile. Bravissimo anche nel ripartire e nel far ripartire la squadra.
MAICON voto 7,5 – Che fine ha fatto il Maicon dello scorso anno? Spesso è stato irritante e svogliato incidendo in negativo sulla manovra nerazzurra.
MARIGA voto 6,5 – In prospettiva futura mi sembra un buon elemento. Deve crescere e migliorare ma le basi ci sono.
MATERAZZI voto 6,5 – Ultimi spiccioli di una carriera arrivata verso la fine. Non è il Materazzi di qualche anno fa ma all’occorrenza si può ancora puntare su di lui.
MILITO voto 10 – L’Inter si affida a lui per rimediare alla partenza di Ibrahimovic (Ibrahimovic chi?) . Ripaga con una stagione indimenticabile segnata dai suoi gol in tutte e tre le finali dei trofei vinti. Da Pallone d’oro.
MUNTARI voto 7 – Stagione così così. Forse anche per il fatto che rispetto alla scorsa stagione ha giocato meno.
PANDEV voto 8 – Fermo da sei mesi arriva a gennaio e dà il suo prezioso contributo. Nel finale paga la lunga inattività.
QUARESMA voto 6 – Un buon primo tempo contro la Fiorentina a novembre è l’unica prestazione degna di nota. Visto quanto è costato davvero pochissimo.
SAMUEL voto 9 – Un muro. Il suo soprannome la dice tutta. Con Lucio si integrano alla perfezione e per gli attaccanti passare diventa impossibile.
SANTON voto 6 – Ha fatto una netta involuzione rispetto alla scorsa stagione, a causa anche di problemi fisici. Lo aspettiamo a settembre per il pronto riscatto.
SNEIJDER voto 9,5 – Un trequartista che illuminasse il gioco. Ecco cosa ci mancava. Ed eccolo qua. Ha preso in mano la squadra da vero leader, dettando i tempi e dando quel pizzico di fantasia che mancava alla manovra nerazzurra.
STANKOVIC voto 8 – La sua duttilità tattica lo rende prezioso dappertutto. Gioca a centrocampo, sulla fascia, da trequartista. Proprio il tipo di giocatore che piace a Mourinho.
THIAGO MOTTA voto 8,5 – Inizio di stagione sottotono. Ma da Stamford Bridge in poi cresce costantemente diventando quel giocatore indispensabile a centrocampo apprezzato al Genoa.
TOLDO sv – Gioca pochissimo. Da ricordare solo la papera in Coppa Italia contro la Juventus.
ZANETTI voto 9 – Sicuro che questo qua abbia 37 anni? Sembra un ragazzino per grinta e voglia di fare. Una colonna di questa squadra. E vedergli alzare la Coppa a Madrid è stata un’emozione bellissima.
MOURINHO 10 – Preso perché doveva farci vincere la Champions League. Ci ha regalato un’indimenticabile tripletta. Cosa volevate di più?
* Dopo 45 Anni L'Inter E' Sul Tetto D'Europa
* Inter Campione D'Europa !!!
* I Campioni D'Italia Siamo Sempre Noi !!!
* Milito-Gol, La Coppa Italia Si Tinge Di Nerazzurro
* L’Inter Fa Festa, La Caccia Al Grande Slam Inizia Dalla Sesta
* Il Pagellone Dello Scudetto
* Il Pagellone
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domenica 23 maggio 2010
SE E' UN SOGNO NON SVEGLIATECI !!!
Per anni abbiamo visto gli altri trepidare per una finale, esultare per una Champions vinta. Per anni abbiamo subito sfottò in silenzio con l’ostinata speranza che un giorno potesse capitare anche a noi.
E quel giorno è arrivato ieri. Un sabato sera bellissimo che sarebbe stato da raccontare comunque fosse finito. Ero più tranquillo rispetto a domenica scorsa. Forse perché un paio di trofei erano già in cassaforte e inoltre mentre domenica scorsa lo scudetto non poteva essere buttato via, ieri sera eravamo tutti coscienti del fatto che una finale si può vincere o perdere.