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mercoledì 31 agosto 2016

ULTIMI BOTTI DI MERCATO: MAKSIMOVIC-NAPOLI, FERNANDEZ-MILAN, BALOTELLI-NIZZA (e salta Witsel alla Juve)

Avete presente quei mercati rionali che settimanalmente si vede in qualche località? Con la gente che gira, guarda la merce esposta, cincischia, contratta il prezzo, compra qualcosa che conviene e costa poco. Poi si avvicina l’orario di chiudere baracca, i negozianti iniziano a raccogliere la mercanzia e parte l’assalto dove ognuno cerca di strappare la roba al prezzo più conveniente possibile. Qualche mercante che ha necessità di sbarazzarsi del superfluo cede a sconti e prezzi stracciati, altri invece resistono e non abbassano i prezzi.
Ecco il calciomercato funziona più o meno allo stesso modo (non a caso si chiama “calciomercato” e non “calciooutlet” o “calciocentrocommerciale”). E oggi che era l’ultimo giorno è partito l’assalto all’ultimo colpo di mercato con trattative frenetiche e colpi dell’ultimo minuto.

La Juventus sembrava avesse perfezionato l’acquisto di Witsel che invece è sfumato sul filo di lana. I bianconeri si consolano con l’arrivo in prestito (con diritto di riscatto) di Cuadrado. In uscita Stephan Lichsteiner che aveva già trovato l’accordo con l’Inter, ma la Juventus ha bloccato l’operazione (forse per vendicarsi dell’affare Brozovic).

martedì 30 agosto 2016

JOAO MARIO E GABIGOL: DOPPIO COLPACCIO NERAZZURRO MA...

E di colpo un venerdì d’agosto l’Inter si è svegliata e ha piazzato due colpi non da poco: Joao Mario e Gabigol. Non sono due colpi a sorpresa. Entrambi erano tra gli obiettivi nerazzurri da parecchio tempo. Il centrocampista portoghese doveva arrivare a metà luglio attraverso i cinesi dello Jiangsu (di proprietà di Zhang, patron nerazzurro) che l’avrebbero acquistato e poi girato in prestito all’Inter, mentre l’attaccante brasiliano era conteso da Inter, Juventus e un altro paio di squadre.
Diciamo che l’Inter ha messo a segno due colpi non da poco. Questi sono quegli acquisti che fanno sognare i tifosi e ridanno fiducia ed entusiasmo (e dopo le due magre figure contro Chievo e Palermo c’è parecchio bisogno di ritrovare fiducia). Tanto più che, a mio modesto parere, abbiamo portato a casa due giocatori che sulla carta potrebbero fare la differenza, ma…
C’è sempre un ma. E pur essendo molto soddisfatto degli acquisti fatti, voglio esternare delle perplessità e dei piccoli dubbi.

LUPI STORICI, DOPO 66 ANNI VINCONO IL DERBY A CATANZARO

PUNTO C – Notizie dalla Lega Pro
CATANZARO - COSENZA 0 - 3
52′ CACCETTA - 56′ GAMBINO - 77′ CACCETTA


CATANZARO: Grandi, Joao Francisco, Di Bari, Prestia, Esposito, Roselli, Baccolo (20′ st Cunzi), Van Ransbeeck (13′ st Icardi), Sabato (26′ st Pasqualoni), Saro, Giovinco A disposizione: Leone, Tavares, Moccia, Campagna, Basrak, De Lucia. Allenatore: Spader
 COSENZA: Perina; Corsi (46′ st Madrigali),Tedeschi, Blondett, Pinna; D’Anna (28′ st Capece), Caccetta, Criaco, Statella; Mungo (20′ st Cavallaro), Gambino. A disposizione: Saracco, Meroni, Appiah, Bilotta, Collocolo, Ranieri. Allenatore: Roselli 
Arbitro: Ranaldi di Tivoli

Ci sono voluti 66 anni al Cosenza per tornare alla vittoria al Ceravolo di Catanzaro. Gli eroi di allora si chiamavano Benigni e Gisberti, quelli di oggi portano i nome di Caccetta e Gambino. Sono loro le firme apposte su un tabellino che segna un risultato clamoroso: 0-3. Un tris pesante, pesantissimo, che poteva essere ancora più pesante se la formazione rossoblu non si fosse divorato un paio di occasioni sul finire del primo tempo.

In quattro minuti ad inizio ripresa si è deciso il match. Al 52esimo calcio d’angolo battuto dalla destra da Criaco per la testa di capitan Caccetta che manda il pallone nell’angolo basso. Proprio sotto la Curva Est, quella dei tifosi rossoblu.

lunedì 29 agosto 2016

C'E' QUALCOSA (o forse troppe cose) CHE NON VA...

Che l’inizio di stagione nerazzurro non sarebbe stato dei più facili l’avevamo pensato-immaginato-temuto. Ma obiettivamente questa Inter sta trovando difficoltà ben più grandi di quelle che avevamo pensato-immaginato-temuto. Già domenica scorsa non si era vista una grande Inter. Ma, vabbé pazienza, può capitare.
Però dopo il passo falso della prima giornata ci aspettavamo un riscatto ieri pomeriggio contro il Palermo. E invece non siamo andati oltre l’1-1, tra l’altro passando pure in svantaggio ad inizio ripresa come successo sette giorni fa.
Qualche inguaribile ottimista farà notare che lo scorso anno anche la Juventus non era partita benissimo. E poi… Ma noi non siamo la Juventus. Non abbiamo una struttura solida alla base, non abbiamo una rosa di giocatori capaci di fare la differenza e soprattutto, particolare non da poco, non abbiamo un allenatore che conosce bene le insidie del campionato italiano.

venerdì 26 agosto 2016

EUROPA LEAGUE: BENONE FIORENTINA E ROMA, BENINO INTER E SASSUOLO

E’ andata bene per Fiorentina e Roma, ma tutto sommato anche Inter e Sassuolo non possono lamentarsi. I sorteggi dei gironi di Europa League hanno affidato ai viola i greci del PAOK, i cechi dello Slovan e gli azeri del Qarabag, mentre la Roma partita dalla seconda fascia, se la vedrà con Viktoria Plzen, Austria Vienna e Astra Giurgiu, capace di eliminare il West Ham ai playoff.
I cechi dello Sparta Praga, gli inglesi del Southampton e gli israeliani dell'Hapoel Beer-Sheva saranno gli avversari dell’Inter. C'era grande curiosità per scoprire il gruppo della matricola Sassuolo, a cui non è andata affatto male: Athletic Bilbao, Genk e Rapid Vienna.
Per la prima volta nella storia, tre squadre ceche affrontano nello stesso turno di coppa tre squadre italiane. Nel 1992-93, invece, i nostri club trovarono sulla propria strada tre rappresentanti della Cecoslovacchia, ovvero Slovan Bratislava, Sigma Olomouc e Sparta Praga.

giovedì 25 agosto 2016

JUVENTUS E NAPOLI: L'URNA DI NYON VI SORRIDE

Un sorriso o meglio una strizzatina d’occhio, è quello che ricevono Juventus e Napoli dall’urna di Nyon. Il sorteggio dei gironi di Champions League non poteva andare meglio alle due squadre italiane che se la vedranno con avversarie nettamente alla loro portata (se poi decideranno, come ha fatto la Roma, di suicidarsi facendosi eliminare è un altro discorso).
I bianconeri sono finiti nel girone H con Siviglia, Lione e Dinamo Zagabria (evitati Arsenal e City, ma anche L’Atletico Madrid). Da parte sua, la squadra di Maurizio Sarri è finita nel gruppo B insieme a Benfica, Dinamo Kiev e Besiktas, evitando Bayern Monaco e Barcellona.

JUVENTUS - La Juventus ritrova il Siviglia, vincitore delle ultime tre edizioni di Europa League, già affrontato nella fase a gironi della scorsa edizione di Champions: 2-0 bianconero all'andata e ko per 1-0 in Andalusia, sconfitta che costò ai bianconeri il primo posto nel girone con conseguenze nel sorteggio degli ottavi.

mercoledì 24 agosto 2016

CHI SARA' LA SORPRESA DELLA SERIE B?

 LATO B – Appunti sulla Serie Cadetta 
Domenica riparte il campionato di Serie B che negli ultimi anni non ha certo lesinato sorprese e colpi di scena. Basti pensare che nelle ultime due stagioni hanno provato l’ebbrezza della promozione per la prima volta ben 3 squadre: Carpi, Frosinone e Crotone.
Aspettando il fischio d’inizio che arriverà venerdì, proviamo a fare le carte al campionato cadetto.

Candidate alla promozione
Anche questa stagione si prospetta alquanto incerta riguardo la lotta per la promozione. A mio parere, pole position per Verona e Cesena. Mentre in seconda fila collocherei Perugia, Bari e Frosinone, con Spezia e Trapani che potrebbero confermarsi le outsider nella corsa ai playoff. Come possibile sorpresa, che in serie B non manca mai, direi la Salernitana guidata da Sannino.

Le retrocesse
Come detto il Verona è candidato ad una stagione da protagonista. Frosinone e Carpi potrebbero dire la loro ma in questo momento ho la sensazione che non possano competere con le altre candidate alla promozione.

martedì 23 agosto 2016

SUICIDIO ROMA, E TANTI SALUTI ALLA CHAMPIONS LEAGUE

Champions League 2016-2017 – Ritorno dei Playoff
ROMA-PORTO 0-3
8’ Felipe – 73’ Layun – 75’ Corona

ROMA (4-2-3-1) Szczesny; Bruno Peres, Manolas, De Rossi, Juan Jesus; Strootman, Paredes (dal 42’ p.t. Emerson); Salah, Nainggolan, Perotti (dal 41’ s.t. Gerson); Dzeko (dal 14’ s.t. Iturbe). (Alisson, Totti, Fazio, El Shaarawy). All. Spalletti.
PORTO (4-1-4-1) Casillas; Maxi Pereira (dal 47’ p.t. Layun), Felipe, Marcano, Telles; Danilo; Corona, Herrera, André André, Otavio (dal 12’ s.t. S. Oliveira); André Silva (dal 21’ s.t. A. Lopez). (José Sà, R. Neves, Varela, Evandro). All. Espirito Santo.
ARBITRO Marciniak (Polonia).

E anche quest’anno i preliminari di Champions League restano un tabù per le squadre italiane. L’ottimo primo tempo dell’andata e l’1-1 con cui si era concluso il match giocato in terra lusitana aveva fatto ben sperare per la Roma. Ma i giallorossi stasera all’Olimpico sono andati incontro ad un vero e proprio suicidio.
Una partita nata male a causa di un gol subito dopo appena 8 minuti, ma il vero suicidio lo compiono De Rossi al 40esimo (entrata col piede a martello su Maxi Pereira) e Emerson Palmieri ad inizio ripresa (intervento scomposto su Corona) quando si beccano due rossi diretti per falli scellerati. Con la formazione giallorossa ridotta in nove, rimontare lo svantaggio è diventato una montagna ardua da scalare (anche se sarebbe bastato un gol per andare ai supplementari). Il gol di Layun, con la complicità di Szczesny, al minuto 73 chiude i conti e il tris firmato da Corona due minuti dopo serve solo per il tabellino e per appesantire un bilancio già parecchio pesante.

lunedì 22 agosto 2016

E' COLPA DI... (la necessità di dare la colpa a qualcuno)

E’ colpa di Thohir che ha scelto De Boer. Uno che ha come giocatore preferito Nicola Ventola figuriamoci se capisce di calcio. Che errore avergli permesso di decidere il nuovo allenatore.
E’ colpa della società che ha cambiato allenatore a 10 giorni dall’inizio del campionato quando doveva capirlo fin da subito che il tempo di Mancini era finito e che bisognava puntare su altro.
E’ colpa di De Boer che non capisce nulla di calcio. Ok, ha vinto quattro scudetti consecutivi. Ma in Olanda. E poi se era un allenatore buono ti pareva che le grandi squadre europee non gli avrebbero fatto la corte.
E’ colpa del 3-5-2 messo in campo da De Boer. Ma si puoi mai fare mettere in campo la difesa a tre senza avere gli uomini giusti? E poi Banega fuori ruolo e Candreva costretto a ripiegare in difesa.
E’ colpa di Ranocchia. E’ sempre colpa di Ranocchia. Anche quando piove ad agosto, anche quando prendi una multa, anche quando il pollo nel forno si brucia. E’ sempre colpa di Ranocchia. E’ lui la causa di tutti i mali.

domenica 21 agosto 2016

DE BOER, PEGGIO DI COSI’ NON POTEVA INIZIARE

Serie A 2016-2017 – 1^ Giornata
CHIEVO - INTER 2 - 0
49’ Birsa – 81’ Birsa

CHIEVO (4-3-1-2): Sorrentino; Cacciatore, Dainelli, Cesar, Gobbi; Castro (dal 17' s.t. Rigoni), Radovanovic, Hetemaj; Birsa (dal 41' s.t. Parigini); Inglese, Meggiorini (dal 31' s.t. Pellissier). (Seculin, Bressan, Spolli, Gamberini, Sardo, Frey, Costa, Jallow, De Paoli). All. Maran.
INTER (3-4-1-2): Handanovic; D'Ambrosio, Ranocchia, Miranda; Candreva (dal 16' s.t. Perisic), Kondogbia, Medel, Nagatomo; Banega (dal 25' s.t. Brozovic); Eder (dal 30' s.t. Palacio), Icardi. (Carrizo, Berni, Melo, Jovetic, Biabiany, Erkin, Santon, Gnoukouri, Yao). All. De Boer.
ARBITRO: Irrati di Pistoia

Nella malaugurata ipotesi che dovessimo perdere non facciamone un dramma, né iniziamo con i processi a De Boer o a questo o quel giocatore.”
Va bene stamattina scrivevo così e voglio provare ad essere coerente con me stesso. Non addosserò quindi le colpe a De Boer che di punto in bianco stasera se ne è uscito con un 3-5-2 di mazzarriniana memoria, né criticherò gente come Ranocchia, Nagatomo e D’Ambrosio che in questa Inter c’entrano poco e ignorerò anche che c’è gente che pretende adeguamento di contratto senza dimostrare sul campo di meritarselo.
La prima Inter di De Boer (che poi è anche la prima Inter di Suning) esce sconfitta da Verona per 2-0 (doppietta di Birsa, uno che ha segnato più stasera in 45 minuti che in tutta la sua carriera) e se possiamo chiudere un occhio sul risultato in sé, gli occhi dovremmo spalancarli sulla prestazione e soprattutto su chi scende in campo.

DE BOER COME MANCINI: PARTE DA CHIEVO (speriamo con gli stessi risultati...)

Si parte. Stasera a Verona inizierà il campionato anche per l’Inter. Per Frank De Boer, allenatore dell’Inter solo da un paio di settimane, sarà sicuramente un avvio morbido. Almeno sulla carta. E comunque in ogni caso con un allenatore ingaggiato da così poco tempo ci può stare anche che le cose non vadano proprio benissimo (tradotto in linguaggio nerazzurro: nella malaugurata ipotesi che dovessimo perdere non facciamone un dramma, né iniziamo con i processi a De Boer o a questo o quel giocatore).

L’allenatore olandese ha le idee chiare sul tipo di Inter che vuole vedere in campo (“Voglio che la mia squadra giochi col cuore, abbiamo giocatori importanti e se riusciamo a giocare di squadra, possiamo fare qualcosa di importante. Vogliamo dominare le partite più possibile, sempre con rispetto per gli avversari") e anche sulla formazione ci sono ben pochi dubbi. Handanovic in porta, in difesa Ranocchia sostituirà Murillo squalificato accanto a Miranda (così se perdiamo sappiamo già con dobbiamo prendercela: sarà sicuramente colpa del centrale italiano) mentre D’Ambrosio e Nagatomo saranno gli esterni.

sabato 20 agosto 2016

SI PARTE... BUON CAMPIONATO A TUTTI !!!

Meno dieci… Fammi dare un'altra occhiata al calendario e alle rose delle squadre, vabbè che il mercato è ancora aperto quindi può cambiare ancora tanto.
Meno nove… E comunque quest’anno lo scudetto lo vince ancora la Juventus.
Meno otto… Chissà cosa combinerà il Napoli senza Higuain. E la Roma di Spalletti.
Meno sette... Il Sassuolo secondo me farà un altro grande campionato.
Meno sei… Sto De Boer mi piace, secondo me farà molto bene all’Inter. Sempre se lo fanno lavorare in pace.
Meno cinque… Pescara e Crotone non combineranno granché. Per me retrocederanno…

AL VIA UN CAMPIONATO GIA’ DECISO. O FORSE NO

Rullino le trombe e squillino i tamb… No, scusate, ho sbagliato. Rullino i tamburi e squillino le trombe, l’ottantacinquesimo campionato a girone unico sta ormai per iniziare. Roma-Udinese fra poco ore darà il via alla nuova stagione di calcio. E pazienza se, come scriveva Lady Marianne ieri sera, siamo ancora al 20 agosto e molta gente è ancora al mare, in ferie o comunque in vacanza. È tempo di pensare al campionato. Anche perché stasera c’è un interessante Juventus-Fiorentina e il menù di domani non è neanche da buttare tra un Milan-Torino, un Chievo-Inter e un Pescara-Napoli. Più che altro c’è la curiosità di vedere come partiranno le big. Sebbene tutto sia relativo. La Juventus lo scorso anno partì con due sconfitte e poi ha vinto il campionato a suon di record, viceversa l’Inter iniziò con cinque vittorie consecutive ed è arrivato quarto a fine stagione.

In queste ore è tutto un fiorire di pronostici e chi sono io per sottrarmi a questo rituale? Anche perché, parliamoci chiaro, tutti gli anni ad inizio stagione io spiattello i miei pronostici. Qualche volta ci azzecco, qualche volta no. Ma del resto se indovinassi tutti i pronostici li giocherai alla Snai, mica li scriverei sul blog.

venerdì 19 agosto 2016

TI DISTRAI UN ATTIMO E... E' SUBITO CAMPIONATO!!!

Non puoi distrarti un attimo che subito ti ritrovi un campionato alle porte. Pochi giorni fa ero ancora sotto l’ombrellone a prendere la tintarella in bikini (e non è per vantarmi, ma pur non essendo una gran gnocca, in bikini faccio la mia discreta figura) e… bum!!! domani ricomincia il campionato di calcio. Che quando me l’hanno detto quasi nemmeno volevo crederci. “Cosa??? Domani ricomincia già il campionato???”
Voi pensate che io mi senta impreparata? Sì, mi sento impreparata. Non che ci voglia una preparazione particolare nel seguire il campionato di calcio. Però uno si deve pure preparare psicologicamente, organizzarsi un attimino. Devi pianificare il weekend, togliere la sciarpa dall’armadio, comprare gli stuzzichini da sgranocchiare durante la partite.

Se devi gufare contro questa o quella squadra, volete dare il tempo di preparare la bambola con la maglia della squadra da gufare e comprare lo spillone per fare la macumba?

martedì 16 agosto 2016

STORIE DI BIDONI - CAIO Ribeiro Decoussau

Acquistati con la fama di campioni in grado di fare la differenza e finiti presto nel dimenticatoio. Sono tanti i bidoni arrivati in Italia preceduti e/o seguiti da grandi titoli di giornali e grandi aspettative dei propri tifosi e andati via senza troppo rimpianti. Elencarli tutti è impossibile, proveremo a ricordarne qualcuno.

CAIO Ribeiro Decoussau
Luogo di Nascita: San Paolo (Brasile)
Data di Nascita: 16/08/1975
Ruolo: Attaccante
Squadra: Inter

Caio (Ribeiro Decoussau) fu uno dei primi, magrissimi acquisti dell’era Moratti. Stella del San Paolo e protagonista del Mondiale Under 20 disputato con la maglia del Brasile, fu pagato dal Patron nerazzurro circa 5 milioni di Dollari.
Arrivò quasi in contemporanea agli argentini Javier Zanetti e Sebastian Rambert (due giocatori dai destini alquanto contrapposti, ma questa è un’altra storia). Faccia da perenne bambino, sguardo sorridente e apparentemente rassicurante, in campo si dimostrò l’esatto contrario di quel che poteva far trasparire con la sua innocente tranquillità. Evanescente come il vapore acqueo, con la maglia nerazzurra debuttò il 29 Novembre 1995, in un Inter-Lazio di Coppa Italia.

domenica 14 agosto 2016

Summer Goal. IL MIRACOLO VICENZA E ORONZO PUGLIESE


 FINAL…MENTE 
29 Maggio 1997 – Vicenza
COPPA ITALIA 1996-97 – Finale di ritorno
VICENZA-NAPOLI 3-0 d.t.s. (1-0 dopo tempi regolamentari)
20' Maini - 118' M. Rossi - 120' Iannuzzi.

Vicenza: Brivio, Sartor, Viviani, Lopez, Beghetto M.; Gentilini (97' M. Rossi), Di Carlo, Maini, Ambrosetti (18' Iannuzzi), Murgita, Cornacchini (72' D'Ignazio). Allenatore: Guidolin.
Napoli: Taglialatela; Ayala, Boghossian, Baldini F., Milanese, Crasson, (98' Panarelli), Bordin (62' Aglietti), Longo R. (72' Altomare), Esposito M. Pecchia, Caccia. Allenatore: Montefusco.
Arbitro: Braschi di Prato.

A dieci anni di distanza dalla favola dell’Atalanta, sconfitta in finale dal Napoli scudettato di Maradona, un’altra esponente del calcio di periferia si affaccia all’evento conclusivo. Protagonista è questa volta il Vicenza di un giovane allenatore, Francesco Guidolin.
Di fronte ai biancorossi veneti c’è il Napoli. All’andata, nella bolgia di un San Paolo stracolmo, gli uomini di Guidolin riescono a limitare il passivo. 1-0, con rete di Pecchia.
Al vecchio “Menti” vestito a festa e pieno come un uovo, i partenopei subiscono una rimonta pesante in 120 minuti.

sabato 13 agosto 2016

SIMPLY THE BEST - I Campioni Del Passato. DINO ZOFF

 Viaggio tra alcuni campioni del passato che hanno fatto la storia del calcio 

 DINO ZOFF 
 Luogo e Data di Nascita: Mariano del Friuli (GO), 28 febbraio 1942 
 Nazionalità: Italiana 
 Ruolo: Portiere 
 Altezza: 184 cm – Peso: 79 kg 

Considerato uno dei più grandi portieri nella storia del calcio, legò la propria attività calcistica principalmente alla Juventus, squadra in cui militò per undici anni a cavallo degli anni 1970 e 1980, senza mai saltare una partita di campionato; con i bianconeri collezionò 479 presenze (330 in Serie A), vincendo sei campionati italiani, due Coppe Italia e una Coppa UEFA, e disputò due finali di Coppa dei Campioni e una di Coppa Intercontinentale. Zoff formò insieme al libero Gaetano Scirea e ai terzini Claudio Gentile e Antonio Cabrini, (tutti e tre compagni di squadra e Nazionale) una delle migliori linee difensive nella storia della disciplina.
È il vincitore più anziano della Coppa del mondo, conquistata nel 1982 all'età di quarant'anni, come capitano della Nazionale italiana; è inoltre l'unico giocatore italiano ad aver ottenuto il titolo sia di campione europeo che del mondo, a livello di Nazionale.

venerdì 12 agosto 2016

STORIE DI BIDONI - MARTIN DAHLIN

Acquistati con la fama di campioni in grado di fare la differenza e finiti presto nel dimenticatoio. Sono tanti i bidoni arrivati in Italia preceduti e/o seguiti da grandi titoli di giornali e grandi aspettative dei propri tifosi e andati via senza troppo rimpianti. Elencarli tutti è impossibile, proveremo a ricordarne qualcuno.

MARTIN DAHLIN
Luogo di Nascita: Uddevalla (Svezia)
Data di Nascita: 16/04/1968
Ruolo: Attaccante
Squadra: Roma

Caso più unico che raro di calciatore svedese colored (il padre è di origine venezuelana) esordì da professionista con la maglia del Malmoe nel 1987. Resta in Patria fino al 1991, quando si accorge di lui il Borussia Monchengladbach, e lo porta in Bundesliga, torneo che contraddistinguerà maggiormente la sua carriera e dove meglio si esprimerà.

Fu a lungo osservato e seguito dagli addetti di mercato della Roma che lo avevano ammirato anche ai Mondiali in Usa dove aveva favorevolmente impressionato da assoluto protagonista: era il centravanti titolare della Nazionale svedese (con cui gioca complessivamente 60 gare e mette a segno 29 centri) e aveva disputato delle gare eccezionali, segnando la bellezza di 4 reti nella competizione. L’anno precedente (1993) era anche stato nominato miglior giocatore svedese. Insomma, in breve tempo, grazie anche ai 50 gol realizzati in Germania, diventa un oggetto del desiderio: Dahlin quindi, alla scadenza del suo contratto con i tedeschi si accorda segretamente con la Juventus.

giovedì 11 agosto 2016

SIMPLY THE BEST - I Campioni Del Passato. GIANNI RIVERA

 Viaggio tra alcuni campioni del passato che hanno fatto la storia del calcio 

 GIANNI RIVERA
 Luogo e Data di Nascita: Alessandria , 18 agosto 1943  
 Nazionalità: Italiana  
 Ruolo: Trequartista  
 Altezza: 175 cm – Peso: 68 kg

Calciatore di fama mondiale, poi anche politico italiano, è passato alla storia per essere stato il primo calciatore italiano ad aver vinto il Pallone d'Oro, nel 1969: il più ambito riconoscimento individuale che si assegna ad un giocatore di calcio.
L'esordio in serie A arriva il 2 giugno del 1959, quando ancora non ha compiuto sedici anni. Quello stesso anno, con un gol segnato, diventa anche il secondo giocatore più giovane della Serie A ad aver fatto gol, dopo il collega Amedeo Amadei.
Nella stagione 1960/1961, passa al Milan nel quale militò per diciannove stagioni (dodici da capitano), fu tre volte campione italiano, due volte europeo e una volta intercontinentale. Undicesimo per numero di presenze in Serie A (527), con 128 reti è il centrocampista più prolifico nella storia della massima serie.

martedì 9 agosto 2016

INCREDIBILE REAL, SUPERCOPPA LAST MINUTE

SUPERCOPPA EUROPEA 2016 – FINALE
REAL MADRID-SIVIGLIA 3-2 d.t.s. (2-2 d.t.r.)
21’ Asensio – 41’ Franco Vazquez - 72’ Konoplyanka (rig.) – 93’ Sergio Ramos – 119’ Carvajal

REAL MADRID (4-3-3): Casilla; Carvajal, Varane, Ramos, Marcelo; Isco (dal 21' s.t. Modric), Casemiro, Kovacic (dal 28' s.t. James Rodriguez); Lucas Vazquez, Morata (dal 17' s.t. Benzema), Asensio. (Ruben Yanez, Marcos Llorente, Nacho, Danilo). All. Zidane
SIVIGLIA (4-2-3-1): Sergio Rico; Mariano, Nico Pareja, Daniel Carriço (dal 6' s.t. Rami), Kolodziejczak; N'Zonzi, Iborra (dal 29' s.t. Kranevitter); Kiyotake, Franco Vazquez, Vitolo; Vietto (dal 22' s.t. Konoplyanka). (Soria, Ben Yedder, Escudero, Sarabia). All. Sampaoli
ARBITRO: Mazic (Serbia)

Potete chiamarlo colpo di fortuna. Oppure bravura (io ho una vaga sensazione che sia valida più la prima opzione, ma sono sensazioni che mi tengo per me…). Sta di fatto che il Real Madrid non molla mai e anche in situazioni di difficoltà continua a crederci fino alla fine. Come stasera a Trondheim (in Norvegia) dove, sotto una pioggia battente, fa suo il primo trofeo stagionale, la Supercoppa Europea. A farne le spese un Siviglia che era un vantaggio fino al novantesimo e poi si è dovuto arrendere prima al gol di Sergio Ramos in pieno recupero e poi di Dani Carvajal ad un minuto dalla fine dei supplementari.

La partenza è tutta merengues ma col passare dei minuti il Siviglia prende le misure e mette in difficoltà i Campioni d’Europa. La gara nella prima frazione viene impreziosita da due perle. La prima, di Marco Asensio, con un sinistro da distanza siderale che porta in vantaggio la squadra di Zidane (e il talento spagnolo che subito si prende la scena europea). La seconda, con Franco Vazquez, che firma la sua prima gioia spagnola con un tiro fulmineo di collo sinistro (ai tifosi del Palermo sarà scesa una lacrimuccia).

E ANCHE QUEST’ANNO VINCIAMO L’ANNO PROSSIMO… (forse)

Lo sapevamo già da ieri sera ma oggi è arrivata anche l’ufficialità: Roberto Mancini non è più l’allenatore dell’Inter. In mattinata sul sito della società nerazzurra è apparsa la notizia ufficiale della rescissione consensuale col tecnico jesino (con le immancabili belle parole nei confronti del tecnico e gli auguri per il futuro). Al Mancio andrà 2,5 milioni di euro di buonuscita (buttali via…). Il suo posto sulla panchina nerazzurra verrà preso da Frank De Boer. L’olandese è arrivato oggi pomeriggio a Milano e tra stasera e domani firmerà il contratto triennale che lo legherà all’Inter.
“A me una società che cambia allenatore a due settimane dal campionato e con un mercato fatto per quello prima mi sembra un branco di dilettanti allo sbaraglio.”
Direi che il commento di Gabriele Borzillo racchiude perfettamente il mio pensiero. Non puoi assolutamente cambiare allenatore a 13 giorni dall’inizio di stagione. E sia chiaro non è un problema di Mancini o De Boer, avrei scritto la stessa cosa se l’allenatore esonerato fosse stato Mazzarri o se il subentrante fosse stato Mourinho o Stramaccioni.

lunedì 8 agosto 2016

E ALLA FINE MANCINI SE NE VA…

Roberto Mancini e l'Inter si stanno separando. La frattura durata un'estate tra il tecnico e la società nerazzurra, in primis Thohir, non è stata risanata e le rispettive strade si sono separate nel peggiore dei modi. Dopo l'1-6 con il Tottenham la situazione è degenerata e la proprietà cinese avrebbe ceduto alla pressione dell'indonesiano per il cambio tecnico.
La situazione è degenerata rapidamente e difficilmente Roberto Mancini sarà l'allenatore dell'Inter per la stagione in arrivo. La rottura è seria e il pessimo rapporto tra il tecnico e Thohir ha fatto sì che l'aria diventasse irrespirabile, fino al probabile addio. Quasi certo. Gli avvocati delle parti, infatti, stanno discutendo una transazione per chiudere definitivamente il rapporto con Mancini che non ha alcuna intenzione di dimettersi, così come la società non vorrebbe pagare i 10 milioni lordi dell'ingaggio del tecnico. Si parla di 2 milioni di euro messi sul piatto da Suning.

domenica 7 agosto 2016

Summer Goal. LA SAMPDORIA EUROPEA, TARIBO WEST E...


 CALCIOMANIA RELOADED 
Ho voluto provare a fare un piccolo esperimento (Summer Goal è fondamentalmente un'officina di esperimenti), ovvero raccogliere tutti gli articoli pubblicati ogni anno a questa data. Il risultato eccolo qua. 
giovedì 7 agosto 2008 - INDOVINA IL BIDONE-4

sabato 6 agosto 2016

STORIE DI BIDONI - CARLOS ALBERTO BIANCHEZI

Acquistati con la fama di campioni in grado di fare la differenza e finiti presto nel dimenticatoio. Sono tanti i bidoni arrivati in Italia preceduti e/o seguiti da grandi titoli di giornali e grandi aspettative dei propri tifosi e andati via senza troppo rimpianti. Elencarli tutti è impossibile, proveremo a ricordarne qualcuno.

CARLOS ALBERTO BIANCHEZI
Luogo di Nascita: San Paolo (Brasile)
Data di Nascita: 25/08/1964
Ruolo: Attaccante
Squadra: Atalanta

Soprannominato stranamente “Careca” proprio come il ben più famoso centravanti del Napoli e della Selecao, per una sua, non certo evidente, somiglianza, Carlos Alberto Bianchezi era un anch'egli un attaccante molto veloce e dalla tecnica discreta, che fu acquistato nell’estate del 1991 dai dirigenti atalantini per sostituire il vuoto lasciato dal connazionale Evair. Non riuscì in questo ingrato compito, tant’è che rimase a Bergamo una sola stagione.
Le promesse non le mantenne mai, giocò insieme a Caniggia e Piovanelli, due grandissimi giocatori, e forse per questo motivo riuscì a segnare 8 reti, un bottino fin troppo generoso, per questo giocatore quasi sempre mediocre in campo e bizzarro fuori, oltre che poco portato alla marcatura su azione: rimediò il cartellino rosso in ambo le sfide con il Parma.

venerdì 5 agosto 2016

NOOOOO, NON COSI’ !!!!! (libero sfogo dopo aver preso sei pere in amichevole)

Perdi 3-1 col Paris Saint Germain e va bene, ci può stare. I francesi sono più forti, siamo a luglio, è un’amichevole: ok, va bene così.
Perdi 4-1 col Bayern Monaco e ci può stare. Stiamo parlando di una delle formazioni più forti d’Europa, noi siamo “work in progress”, mancano alcuni elementi: va bene dai. Andrà meglio la prossima volta.
Perdi 6-1 col Tottenham e va ben… No aspettate un attimo, va bene un paio di balls. Ma stiamo scherzando? No, dico, che stiamo a fare? A passare la lacca ai fiori? Va bene che è un’amichevole, va bene che è agosto, ma siamo l’Inter porco zio, non può prendere sei gol nemmeno se giochi contro il Brasile di Pelé.
Ma che cavolo sta succedendo? Qui invece di fare progressi faccio regressi. Ma è mai possibile?
Ok, le amichevoli estive lasciano il tempo che trovano e infatti non me la sto prendendo più di tanto per i risultati o al limite per le prestazioni deludenti. Ma lo dico e lo ripeto: NON POSSIAMO PRENDERE SEI GOL.

E ORA ANCHE IL MILAN PARLA CINESE (dopo 2801 tentativi Berlusconi ce l'ha fatta)

Dopo trent'anni Silvio Berlusconi ha venduto il Milan. Accordo raggiunto tra Fininvest, proprietaria del 99,93% delle quote del club rossonero, e una cordata d'investitori cinesi che versano 740 milioni (compresi i 220 milioni di debiti: ma le cifre sono ancora da confermare) per acquistare tutte le azioni in mano alla holding della famiglia Berlusconi. Dopo l'intesa, in mattinata le parti hanno firmato il preliminare di cessione del 99,93% delle quote, poi entro fine anno ci sarà il closing.
Una firma col colpo di scena: perché ad acquistare non è stata la cordata cinese rappresentata dai manager Gancikoff e Galatioto (che sono fuori da questa operazione) né il gruppo Fosun (alle spalle del quale c'è il super procuratore portoghese Jorge Mendes) entrato in contatto con Silvio Berlusconi negli ultimi tempi, ma un terzo e nuovo gruppo orientale rappresentato dal manager Yonghong Li che ha trattato l'acquisto del club in gran segreto.

giovedì 4 agosto 2016

BERARDI DA' SPETTACOLO: IL SOGNO EUROPEO DEL SASSUOLO CONTINUA

EUROPA LEAGUE - Ritorno del Terzo Turno Preliminare
SASSUOLO-LUCERNA 3-0
19’ Berardi – 39’Berardi (rig.) – 64’ Defrel

SASSUOLO (4-3-3): Consigli; Gazzola, Cannavaro, Acerbi, Peluso; Biondini (dal 28' s.t. Sensi), Magnanelli, Duncan; Berardi (dal 28' s.t. Politano), Defrel (dal 37' s.t. Falcinelli), Sansone. (Pegolo, Antei, Dell'Orco, Mazzitelli). All. Di Francesco
LUCERNA (4-2-3-1): Zibung; C. Schneuwly, Ricardo Costa, Puljic (dall11' p.t. Sarr), Lustenberger; Hass, Kryeziu; Hyka (dal 27' s.t. Joao Oliveira), Neumayr (dal 27' s.t. Arnold), Jantscher; M. Schneuwly. (Omlin, Grether, Itten, Juric). All. Babbel
ARBITRO: Palabiyik (Turchia)

Prosegue il sogno Europa League del Sassuolo. Nel ritorno del terzo turno preliminare la squadra di Di Francesco supera brillantemente lo scoglio Lucerna con un secco 3-0 ed accede così ai playoff validi per la fase a gironi dell'Europa League. Mattatore del match Berardi con una doppietta (di cui uno su calcio di rigore), ma il merito non è solo del talento calabrese. L'attaccante segna due gol e di fatto chiude la pratica ben prima che la partita finisca, ma è tutto il Sassuolo a dimostrare di essere di un'altra categoria. Il 3-0 al Lucerna è la conseguenza diretta di questa differenza: le reti potevano essere anche di più se Defrel fosse stato più cinico sotto porta nella ripresa.
Il sogno europeo continua... VOTACI SU NET PARADE !!!

mercoledì 3 agosto 2016

CANDREVA-INTER: FINALMENTE IL MATRIMONIO E' FATTO

Finalmente ce l’abbiamo fatta. Antonio Candreva è un giocatore dell'Inter. Dopo settimane di trattative con la Lazio e con il suo Presidente Lotito intenzionato a non mollare di un centimetro, finalmente oggi pomeriggio è arrivata l’ufficialità che pone fine ad una telenovela che si trascinava già da un pò. Alla fine si è trovato l’accordo per 22 milioni di euro più 3 bonus. Il giocatore invece firmerà un quadriennale fino al 2020 da 2,7 milioni a stagione più bonus.
Candreva, che indosserà la maglia numero 87, sarà a disposizione di Roberto Mancini da domani e a meno di cambi di programma partirà con la squadra per Oslo per la gara contro il Tottenham.CANDREVA
L’ex esterno biancoceleste non ha nascosto il suo entusiasmo per la riuscita della trattativa: "Sono davvero orgoglioso e felice di essere qui. Ho sempre voluto l'Inter ed è un'emozione fortissima essere arrivato in nerazzurro. Ringrazio la Lazio per le stagioni vissute insieme e per avermi dato la possibilità di coronare questo sogno. Adesso non vedo l'ora di giocare a San Siro e di sentire il calore dei tifosi interisti".

martedì 2 agosto 2016

COSENZA CAPITALE D’EUROPA PER UNA NOTTE: OSPITERA’ CROTONE-ATLETICO MADRID

Il calcio d’agosto è anche questo. Tra mille amichevoli di prestigio e tornei in giro per il mondo può capitare che una città come Cosenza diventi il palcoscenico di una grande evento. Sabato prossimo 6 agosto alle ore 20 infatti allo Stadio San Vito scenderanno in campo il Crotone neopromosso in Serie A e, niente-poco-di-meno-che l’Atletico Madrid di Simeone, vice campione d’Europa.
E' ufficiale. Gli squali del Crotone affronteranno l'Atletico Madrid in un incontro amichevole che si terrà sabato 6 agosto alle ore 20.00 presso lo Stadio San Vito-Gigi Marulla di Cosenza. La Società FC Crotone ringrazia il Sindaco Mario Occhiuto e l'Amministrazione del Comune di Cosenza per l'ospitalità e la collaborazione”. Con questo comunicato sul sito ufficiale, il club rossoblù ha ufficializzato la prestigiosa amichevole precampionato contro i vicecampioni d'Europa. La partita si svolgerà a Cosenza per l'indisponibilità dello stadio di Crotone, interessato attualmente dai lavori di ristrutturazione necessari per adeguarlo ai parametri tecnici della serie A.

lunedì 1 agosto 2016

DESTINAZIONE INGHILTERRA PER IL "GIRAMONDO" ZENGA

Walter il giramondo riparte dall’Inghilterra. Dopo la deludente parentesi blucerchiata (terminata lo scorso novembre con l’esonero) e la positiva esperienza come commentatore della Nazionale ai recenti Europei di calcio, Walter Zenga ritorna in panchina e lo fa ripartendo dal Championship, la serie B inglese, e dalla panchina del Wolverhampton, abbandonata venerdì sera dal tecnico Kenny Jackett, che ha annunciato il proprio addio insieme al vice Joe Gallo.
Per Zenga l'Inghilterra rappresenta una nuova sfida professionale, dopo le esperienze in giro per il mondo tra Italia, Stati Uniti, Romania, Serbia, Turchia, Emirati Arabi e Arabia Saudita: nel suo palmares anche un campionato rumeno con la Steaua Bucarest nel 2005, seguito dalla doppietta campionato-coppa nazionale in Serbia con la Stella Rossa l'anno successivo.
Un'estate fa Walter Zenga si preparava a subire una delle umiliazioni più cocenti della sua carriera da allenatore. Appena sbarcato a Genova, sponda Sampdoria, l'Uomo Ragno affrontò il preliminare di Europa League contro il Vojvodina uscendone con le ossa rotte e avviandosi verso l'ennesimo esonero della sua carriera.