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venerdì 30 novembre 2018

Palla Al Centro. TUTTI (o quasi) TIFANO FIORENTINA !!!

 PALLA AL CENTRODiscussioni e commenti aspettando il fischio d’inizio 
Riflettori puntati su Fiorentina-Juventus. Le speranze dei tifosi e degli appassionati di calcio sono tutte concentrate sulla squadra toscana. Spetta ai viola fermare la capolista e provare a riaprire un campionato che al momento sembra chiuso col lucchetto. Altro big match di giornata in Serie A è Roma-Inter, con entrambe le squadre in cerca di riscatto. Imperdibile Arsenal-Tottenham in Inghilterra, mentre in Spagna occhio ad Alaves-Siviglia con gli ospiti che puntano a vincere per mantenere la testa della classifica. Da seguire con attenzione, infine, Feyenoord-Psv in Olanda (la squadra di Eindhoven finora ha vinto 13 partite su 13) e il derby Besikstas-Galatasaray in Turchia.
Tutti i Risultati IN TEMPO REALE 
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 I BIG MATCH DEL WEEKEND
Roma-Inter (Italia)
Fiorentina-Juventus (Italia)
Arsenal-Tottenham (Inghilterra)
Alaves-Siviglia (Spagna)
Feyenoord-Psv Eindhoven (Olanda)
Besikstas-Galatasaray (Turchia)

giovedì 29 novembre 2018

NON SIAMO PIÙ PADRONI DEL NOSTRO DESTINO

“Alzi la mano chi a fine agosto immaginava che due mesi dopo avremmo avuto sei punti nel girone di Champions League e che la qualificazione agli ottavi non sarebbe stato un miraggio. (…) Ricordo i commenti pessimisti o, peggio ancora, disfattisti. Inseriti in quarta fascia, ci era toccato Barcellona, Tottenham e Psv Eindhoven. Addirittura qualche commentatore televisivo sosteneva che anche arrivare terzi e finire in Europa League poteva essere un buon risultato. Invece a metà girone siamo secondi con sei punti e Tottenham e Psv sono distanti ben 5 punti. Se nelle restanti tre gare non crolliamo miseramente, direi che la qualificazione è alla nostra portata. Evitando calcoli che ad oggi sono alquanto complicati credo che vincendo con Psv e pareggiando con Tottenham e Barcellona saremmo tranquillamente secondi nel girone. Insomma niente male direi.”

Questo è quello che scrivevo un mese fa, subito dopo la sconfitta al Camp Nou. L’Inter era saldamente al secondo posto e sembrava che avesse la qualificazione in pugno. Un mese e due partite dopo la situazione è ben diversa.

mercoledì 28 novembre 2018

ERIKSEN BEFFA L'INTER, SI DECIDE TUTTO ALL'ULTIMA GIORNATA

Champions League 2018-2019 – Girone B Quinta Giornata
TOTTENHAM - INTER 1 - 0
80’ Eriksen

TOTTENHAM (4-2-3-1) Lloris; Aurier, Alderweireld, Vertonghen, Davies; Winks (dal 42' s.t. Dier), Sissoko; Lamela (dal 25' s.t. Eriksen), Alli, Lucas (dal 17' s.t. Son); Kane. (Gazzaniga, Rose, Walker-Peters, Llorente). All. Pochettino
INTER (4-2-3-1) Handanovic; D'Ambrosio, De Vrij (dal 37' s.t. Miranda), Skriniar, Asamoah; Vecino, Brozovic; Politano (dal 38' s.t. Keita), Nainggolan (dal 44' p.t. Borja Valero), Perisic; Icardi. (Padelli, Ranocchia, Candreva, L. Martinez). All. Spalletti
ARBITRO Cakir (Turchia)

Come speravamo che non finisse. Un gol di Eriksen a dieci minuti dalla fine regala tre punti preziosi al Tottenham che ci aggancia in classifica e che al momento sarebbe secondo perché in vantaggio negli scontri diretti. L’Inter torna da Londra con una sconfitta (che purtroppo poteva starci e per questo eviterei processi e drammi) e con la consapevolezza che nulla è perduto, ma che tutto dipenderà dall’ultima giornata quando non basterà solo battere il Psv Eindhoven a San Siro, ma bisognerà anche sperare che il Tottenham non vinca al Camp Nou.

Spalletti mette in campo la migliore Inter possibile con Handanovic in porta, D’Ambrosio, De Vrij, Skriniar e Asamoah in difesa, Vecino e Brozovic a centrocampo e Politano, Naingollan e Perisic dietro l’unica punta Icardi.

martedì 27 novembre 2018

CHAMPIONS LEAGUE & EUROPA LEAGUE: ECCO LA QUINTA GIORNATA

Penultimo turno della fase a gironi di Champions League ed Europa League. Questa tre giorni europea potrebbe già emettere le prime sentenze. Alla Juventus, impegnata in casa contro il Valencia, basta un pareggio per approdare agli ottavi. Un punto basta anche alla Roma per centrare la qualificazione (se il Cska Mosca non vince con Viktoria Plzen, sarebbe qualificata anche in caso di sconfitta), ma l’avversario è il Real Madrid campione d’Europa in carica, anche se i blancos sono in un periodo di crisi.
L’Inter dovrà affrontare la difficile trasferta di Londra contro il Tottenham. Ai nerazzurri basterebbe un punto per avere la certezza matematica di essere tra le prime 16 d’Europa, ma la formazione di Pochettino è un avversario molto duro e tornare dall’Inghilterra imbattuti non sarà per niente facile.
Tutto aperto il discorso nel girone del Napoli dove le quattro squadre sono racchiuse in due punti. I partenopei devono battere la Stella Rossa in casa e poi giocarsi tutto nell’ultimo turno a Liverpool fra due settimane.

IDDA-GOL: L'ULULATO DEL LUPO SILANO... E TANTI SALUTI A PITAGORA

 LATO BAppunti sulla Serie Cadetta 
Serie B 2018-2019 – 13^ Giornata
 CROTONE-COSENZA 0-1 
74’ Idda

CROTONE (4-3-3): Cordaz; Sampirisi, Vaisanen, Curado, Martella; Molina (78′ Simy), Barberis, Rohden, Firenze, Budimir (69′ Spinelli), Stoian (46′ Marchizza).
A disp.: Festa, Cuomo, Golemic, Tripicchio, Crociata, Zanellato, Valietti, Aristoteles.
Allenatore: Massimo Oddo.
COSENZA (4-3-3): Perina; Corsi, Idda, Legittimo, D’Orazio (78′ Pascali); Bruccini, Mungo, Garritano (59′ Baclet); Baez (76′ Verna), Maniero, Tutino.
A disp.: Cerofolini, Saracco, Palmiero, Perez, Di Piazza, Schetino, Varone, Bearzotti, Anastasio.
Allenatore: Piero Braglia.
Arbitro: Aureliano di Tivoli

Il derby di Calabria parla rossoblu silano (da non confondere col rossoblu pitagorico). Ancora una volta (ed è la quinta volta in cinque precedenti in serie B), il Cosenza vince il derby con il Crotone. L’eroe della serata risponde al nome di Riccardo Idda, di mestiere difensore, bomber per una sera. È lui a regalare tre punti pesantissimi al Cosenza che dà ossigeno a Braglia e alla classifica dei lupi silani che si sono ora portati a -1 dalla zona salvezza. Un successo ottenuto con il minimo sforzo dopo aver a lungo badato principalmente a contenere gli avversari.

lunedì 26 novembre 2018

AVETE ROVINATO TUTTO!!! (la folle serata dei tifosi del River)

Dove essere una grande serata di calcio. River Plate-Boca Juniors, finale di ritorno della Coppa Libertadores. Due rivali storiche che si affrontano, con in palio il trofeo sudamericano più prestigioso. Milionarios contro Xeneizes, una serata storica, una delle pagine più belle del calcio argentino. Doveva essere. Invece alla fine è diventata sì una serata storica, ma perché rappresenta una delle pagine più brutte del calcio argentino (e, oserei dire, del calcio mondiale).

Sabato 24 novembre, alle 15.20 ora locale, le tribune del Monumental già contavano 50mila presenti quando, a 500 metri dall’impianto, un gruppo di ultras ha iniziato a lanciare sassi e bottiglie in direzione del bus degli Xeneizes. All’interno del mezzo balli e cori hanno presto lasciato spazio alle grida dei giocatori colpiti dalle schegge dei vetri andati in frantumi. Sei membri della squadra del Boca Juniors hanno raggiunto la pancia del Monumental in preda ad attacchi di vomito, presentando sintomi d’intossicazione e difficoltà respiratorie. Alcuni frammenti di vetro avevano colpito agli occhi il centrocampista Gonzalo Lamardo e il capitano Pablo Perez, costringendoli al trasferimento in ospedale.

domenica 25 novembre 2018

SÌ, SIAMO PRONTI AD AFFRONTARE IL TOUR DE FORCE


Scriveva bene chi (mi sfugge l’autore, sorry) ieri sera (o stamattina, non ricordo bene, la memoria inizia a vacillare) ha scritto che "Le partite facili sono facili solo quando le vinci". Dopo che hai vinto 3-0 sembra tutto semplice, ma in 90 minuti tutto può succedere e se quel colpo di testa di Ciofani ad inizio ripresa fosse entrato, magari ora saremmo qui a raccontare e commentare ben altra partita o, peggio ancora, ben altro risultato. Invece siamo stati bravi a non farci prendere dal panico, a gestire bene la partita e a portare a casa i tre punti senza particolari problemi e affanni. Il fatto che di fronte avevamo il Frosinone non deve certo sminuire i nostri meriti, altrimenti potrebbe sembrare che la Juventus è stata bravissima nel battere la fortissima Spal, mentre noi abbiamo vinto perché di fronte c’era un modesto avversario. Tanto più che, per fare un esempio, anche il Napoli oggi aveva una partita alla sua portata (il fanalino di coda Chievo in casa) eppure non è andato oltre lo 0-0. Si fa presto a dire “partite facili”, poi però bisogna giocarle le partite e nei 90 minuti può succedere di tutto.

sabato 24 novembre 2018

KEITA-MARTINEZ: FINALMENTE (e portiamo a casa i tre punti)

Serie A 2018-2019 – 13^ Giornata
INTER - FROSINONE 3 - 0
10' KEITA – 57’ L. MARTINEZ – 83’ KEITA

INTER (4-2-3-1): Handanovic; D'Ambrosio, Skriniar, De Vrij, Asamoah; Gagliardini, Borja Valero; Politano (38' st Candreva), Nainggolan (25' st Joao Mario), Keita Baldé; Lautaro (32' st Icardi).
A disp.: Padelli, Miranda, Ranocchia, Vecino, Perisic.
All.: Spalletti
FROSINONE (3-5-2): Sportiello; Goldaniga, Ariaudo, Capuano; Zampano, Chibsah, Crisetig, Cassata (10' st Gori), Beghetto (26' st Ghiglione); Ciofani, Pinamonti (30' st Campbell).
A disp: Bardi, Salamon, Brighenti, Krajnc, Molinaro, Besea, Maiello, Vloet, Perica.
All.: Longo
Arbitro: Pairetto

Non doveva essere una partita particolarmente insidiosa e così è stato. L’Inter porta a casa i tre punti senza troppi affanni (eccezion fatta per un piccolo brivido sull’1-0), sbloccando la gara dopo pochi minuti con Keita e raddoppiando nel secondo tempo con Lautaro Martinez, prima del definitivo 3-0 ancora di Keita nei minuti finali. L'Inter aggancia momentaneamente il Napoli al secondo posto riportandosi così a -9 dalla Juventus capolista. Inizia dunque nel migliore dei modi il tour de force che nell’arco di poco più di una settimana, come scrivevo anche stamattina, ci vedrà affrontare Tottenham, Roma e Juventus tutte e tre in trasferta.

Rispetto alla formazione ipotizzata alla vigilia Spalletti conferma difesa (D’Ambrosio-Skriniar-De Vrij-Asamoah) e centrocampo (Borja Valero e Gagliardini), ma cambia il reparto offensivo con Politano, Naingollan e Keita Balde dietro l’unica punta Lautaro Martinez. Panchina per Icardi, Perisic e Joao Mario.

NIENTE SCHERZI, VOGLIAMO TRE PUNTI PRIMA DEL TOUR DE FORCE


Due settimane, si spera, sono state sufficienti per riflettere sugli errori della trasferta di Bergamo e per trovare le correzioni più opportune affinché certe prestazioni, più che certi risultati, non si ripetano più. La sosta per le Nazionali ci restituisce un Vrsaljko infortunato (ed è la seconda volta che succede in pochissimi mesi…), ma anche un Politano e un Icardi rinfrancati dal primo gol con la maglia delle rispettive Nazionali. La sfida di stasera contro il Frosinone è solo l’antipasto di un tour de force che ci verrà affrontare in rapida successione Tottenham, Roma e Juventus, tre trasferte in poco più di una settimana, a cui si aggiunge la sfida col Psv Eindhoven nell’ultima giornata della fase a gironi della Champions League. Quattro sfide che ci diranno molto, se non tutto, su che tipo di stagione ci toccherà vivere. Ma, occhio, bisogna andare avanti per piccoli passi e prima di pensare al Tottenham dobbiamo concentrarci su questo Frosinone, che magari sulla carta sembra poco più che una formalità, ma che sul campo potrebbe darci più di una preoccupazione (e dopo la debacle bergamasca dobbiamo subito ripartire forte).

venerdì 23 novembre 2018

Palla Al Centro. BUENOS AIRES, GENOVA, LONDRA, MADRID: SARA' GRANDE WEEKEND

 PALLA AL CENTRODiscussioni e commenti aspettando il fischio d’inizio 
Aspettare due settimane per un weekend così ricco di grandi sfide ne è valsa sicuramente la pena. Il menù è di quelli succulenti con Lazio-Milan e il derby della Lanterna in Serie A, Tottenham-Chelsea in Inghilterra, supersfida al vertice nella Liga spagnola tra l’Atletico Madrid e il Barcellona, gli ultimi intensi novanta minuti della finale di Coppa Libertadores tra River Plate e Boca Juniors. Non resta che metterci comodi e goderci lo spettacolo.
 Per non perderti nessun gol, segui...
Tutti i Risultati IN TEMPO REALE 
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⇒ I BIG MATCH DEL WEEKEND ⇐
Atletico Madrid-Barcellona (Spagna)
River Plate-Boca Juniors (Finale Coppa Libertadores)
Tottenham-Chelsea (Inghilterra)
Lazio-Milan (Italia)
Genoa-Sampdoria (Italia)
Crotone-Cosenza (Serie B – Italia)

QUEL GOL DI BERTI... TRENT'ANNI DOPO

23 novembre 1988 (trent’anni fa, praticamente una vita). Mercoledì. A quel tempo il mercoledì era il giorno delle coppe europee. Coppa Campioni, Coppa delle Coppe, Coppa Uefa, tutte lo stesso giorno. Mercoledì 23 novembre 1988, dicevamo. Ottavi di finale di Coppa Uefa. Dopo aver eliminata l’Ik Braga e il Malmoe, l’Inter pesca un avversario molto ostico: il Bayern Monaco. L’andata è a Monaco di Baviera. Dopo un primo tempo in cui nessuna delle due squadre riesce a segnare, al 60esimo è Aldo Serena a sbloccare il risultato e a portare, quasi a sorpresa, in vantaggio l’Inter. Ma ciò che succede 11 minuti dopo è destinato a rimanere negli annali del calcio. I padroni di casa sono tutti in avanti alla disperata ricerca del gol, Nicola Berti prende palla nella propria area, si invola verso l’area avversaria, supera gli avversari come fossero birilli e dopo una corsa solitaria di 70 metri si presenta da solo davanti al portiere e lo trafigge: Gooolll !!! Bayern Monaco 0 Inter 2.

mercoledì 21 novembre 2018

UEFA NATIONS LEAGUE: I VERDETTI DEFINITIVI (con qualche sorpresa)


Saranno Portogallo (che ha avuto la meglio sull’Italia e la Polonia), Inghilterra (superate Spagna e Croazia), Olanda (beffata la Francia in un girone che vede a sorpresa la retrocessione della Germania) e Svizzera (battute Belgio e Islanda) le quattro Nazionali che si giocheranno il prossimo giugno la Final Four di Nations League. Il sorteggio della fase finale, che assegnerà la prima edizione della competizione e sarà ospitata dal Portogallo, si svolgerà a Dublino lunedì 3 dicembre alle 14:30. Le semifinali si giocheranno il 5-6 giugno, mentre il 9 giugno sarà la volta della finale per il terzo posto e della finalissima che assegnerà il trofeo e un assegno da 7,5 milioni di euro alla nazionale vincitrice. Non male anche i "premi di consolazione": 6,5 milioni di euro alla seconda classificata 5,5 milioni di euro alla terza e 4,5 milioni di euro alla quarta. Qualche novità anche a livello regolamentare: niente Var (ci sarà invece la Goal Line Technology), ma le squadre partecipanti avranno quattro cambi a disposizione.

POLITANO LAST MINUTE: ITALIA, CHE FATICA SEGNARE

Amichevole
ITALIA-USA 1-0
94’ Politano

ITALIA (4-3-3) Sirigu; De Sciglio, Bonucci, Acerbi, Emerson; Barella (dal 31' s.t. Gagliardini), Sensi, Verratti; Chiesa (dal 1' s.t. Grifo), Lasagna (dal 42' s.t. Politano), Berardi (dal 17' s.t. Kean). (Donnarumma, Cragno, Rugani, Mancini, Biraghi, Tonali, Politano, Pavoletti). All. Mancini
STATI UNITI (3-5-2) Horvath; Carter-Vickers, Zimmermann, Long; Cannon (dal 31' s.t. Villafana), Delgado (dal 17' s.t. Trapp), Adams, Acosta (dal 38' s.t. Gall), Moore; Pulisic (dal 38' s.t. Lletget), Sargent (dal 17' s.t. Wood). (Guzan, Miazga, Green, Weah). All. Sarachan
ARBITRO Cakir (Turchia)

È un’Italia last minute. Dopo il gol di Biraghi in pieno recupero contro la Polonia ad ottobre, ecco il gol di Politano al 94esimo contro gli Stati Uniti in amichevole, che regala agli azzurri la vittoria dopo una gara dominata in lungo e in largo dalla Nazionale azzurra. Terza gara consecutiva senza subire reti.
Mancini schiera un'Italia sperimentale. In difesa spazio ad Acerbi accanto a Bonucci con De Sciglio e Emerson sugli esterni. A centrocampo esordio assoluto per Sensi al fianco di Verratti e Barella. In avanti Chiesa e Berardi assieme a Lasagna.

La partenza dell'Italia lascia ben sperare. Chiesa dopo tre minuti ha subito una chance per il vantaggio ma calcia addosso al portiere Horvath in uscita. Il gioco azzurro si vede, agevolato anche dai ritmi tutt'altro che forsennati degli avversari. Berardi di testa ha un'altra occasione al quarto d'ora. Il gioco passa tutto per i piedi di Verratti che, pur senza dannarsi l'anima, riesce comunque a restare nel vivo del gioco. Berardi e Verratti hanno poi altre due chance per liberare l'Italia dalla maledizione del gol ma il portiere Horvath in entrambe le circostanze chiude di nuovo la saracinesca.

martedì 20 novembre 2018

MAROTTA SI’, MAROTTA NO, MAROTTA FORSE

Ormai è quasi fatta, anche se l’annuncio ufficiale arriverà nelle prossime settimane: Giuseppe Marotta è il nuovo amministratore delegato dell’Inter. È rientrato questa mattina dalla Cina dove ha incontrato Zhang senior. Come scrive Fabrizio Biasin nel suo editoriale per TuttoMercatoWeb “L’incontro è servito a mister Suning per fare la conoscenza del suo prossimo amministratore delegato (pronto un triennale alle stesse cifre juventine) e a Marotta per capire quali siano le intenzioni della proprietà quanto ad “ambizioni”. Ebbene, le parti si sono piaciute assai, in particolare Zhang avrebbe chiarito all’ex dg bianconero di voler puntare altissimo e di non avere problemi quanto a mezzi per farlo (ovviamente, fairplay finanziario permettendo). Marotta rientrerà in Italia nella ‪mattina di domani‬, firmerà il suo accordo entro la fine del mese (25 o 26 le date più probabili), quindi darà l’annuncio formale. Probabile che l’incarico possa partire dal prossimo ‪15 dicembre‬, ovvero dopo Juve-Inter di ‪venerdì 7‬: la sera del big match il sette volte campione d’Italia con la Juve sarà al fianco del presidente Steven Zhang, ma non ancora in veste ufficiale. Il resto è un libro tutto da scrivere, a partire dal mercato di gennaio”.

lunedì 19 novembre 2018

L'ANNUS HORRIBILIS DELLA GERMANIA (ma il futuro...)

Il 2018 sarà ricordato in Germania come un anno da dimenticare per quanto riguarda la Nazionale di calcio. Un anno disastroso, con sei sconfitte, un Mondiale perso nella fase a gironi e l’ultimo posto conclamato nel gruppo di Nations League. Questi ultimi 12 mesi stanno passando agli archivi come qualcosa di veramente orribile.
E inevitabilmente tornano alla memoria gli articoli, le opinioni e le sentenze di quattro anni fa (praticamente l’altro ieri), quando la Germania andò a vincere il mondiale in Brasile, prima svergognando e umiliando i padroni di casa con sette gol sette e poi liquidando l'Argentina nei supplementari della finale. In contemporanea l'Italia, dopo un debutto trionfale con l'Inghilterra, le buscò da Costarica e Uruguay. Fu l'occasione per dire e scrivere che la Germania aveva dimostrato al mondo come si dovesse costruire una squadra, una scuola calcistica, un intero Paese di football. La Bundesliga venne indicata come modello di sviluppo, tecnico e commerciale.

domenica 18 novembre 2018

BELLA MA SPUNTATA, E L’ITALIA PAREGGIA ANCORA

UEFA NATIONS LEAGUE – Lega A Girone 3
ITALIA-PORTOGALLO

ITALIA (4-3-3) Donnarumma; Florenzi, Bonucci, Chiellini, Biraghi; Barella, Jorginho, Verratti (dal 36' s.t. Pellegrini); Chiesa (dal 43' s.t. Berardi), Immobile (dal 29' s.t. Lasagna), Insigne. (Sirigu, Cragno, Rugani, Acerbi, De Sciglio, Emerson, Gagliardini, Grifo, Politano). All. Mancini
PORTOGALLO (4-3-3) Rui Patricio; Cancelo, Fonte, Dias, Mario Rui; Pizzi (dal 23' s.t. Joao Mario), Neves, W. Carvalho; B. Silva, A. Silva (dal 46' s.t. Danilo), Bruma (dal 41' s.t. Guerreiro). (Beto, Neto, Cedric, Sanches, Guedes, Fernandes, Rafa, Eder). All. Santos
ARBITRO Makkelie (Olanda)

L’Italia torna sul luogo del delitto. Un anno dopo quell’infelice Italia-Svezia la nazionale italiana torna in quel di San Siro, ma a distanza di 12 mesi ancora una volta la partita finisce 0-0. Un anno fa perdemmo il treno per i Mondiali, stavolta perdiamo quello per le Final Four di Nations League. Alla fase finale del torneo andrà il Portogallo che frena gli attacchi azzurri e riesce ad uscire indenne da San Siro.
Gli azzurri si schierano senza sorprese. Al centro dell'attacco c'è Immobile, supportato da Chiesa e Insigne. Dietro Florenzi, Bonucci, Chiellini (centesima presenza in azzurro) e Biraghi. A centrocampo i piedi buoni di Jorginho e Verratti "scortati" dai polmoni di Barella.

venerdì 16 novembre 2018

DA MARTIAL A BALOTELLI, QUANTE OCCASIONI A COSTO ZERO

Le soste per le Nazionali puntualmente sono l’occasione per dare spazio al calciomercato, tra affari probabili, sogni di metà inverno e suggestioni da fantacalcio. E in tempi di vacche magre a far la differenza spesso è un parametro zero (per fare qualche esempio, la Juventus nel recente passato ci ha costruito dei grandi colpi, come Khedira e Emre Can, l’Inter la scorsa stagione si è assicurata De vrij e Asamoah). Occasioni da prendere al volo per convincere i giocatori e il loro staff, ma anche per anticipare la concorrenza.
La lista dei giocatori in scadenza a giugno 2019 è piuttosto ricca, anche se ogni situazione andrebbe analizzata caso per caso per comprendere la effettiva fattibilità. Vertonghen e Alderweireld del Tottenham, per esempio, sarebbero ottimi colpi in difesa per diversi club italiani, ma sarebbero allo stesso tempo una scommessa piuttosto costosa in termini di ingaggio. Sempre restando in Premier League è da monitorare la situazione di Smalling del Manchester United e Giroud del Chelsea, così come Sturridge del Liverpool e Welbeck dell’Arsenal che a fine stagione potrebbero cambiare aria volentieri.

giovedì 15 novembre 2018

IL SOLDATO DI (S)VENTURA (l’ultimo burrascoso anno dell’ex ct azzurro)

Quando un mese fa Giampiero Ventura è approdato sulla panchina del Chievo credo di essere stato tra i pochi che si è augurato che potesse avere un pronto riscatto dopo il disastro con la Nazionale.

Il fatto di aver fallito con la Nazionale una qualificazione Mondiale (evento che non si verificava da 60 anni) lo ha fatto entrare immediatamente nella storia del calcio italiano e, purtroppo per lui, sul podio dei personaggi calcistici più odiati. Dopo le ottime cose che aveva fatto vedere sulla panchina di Bari e Torino (giusto per citare le ultime due esperienze) ci saremmo aspettati che anche in Nazionale le cose sarebbe andate bene. E così è stato, fino ad un certo punto. Non scordiamoci che lo scorso anno fino a settembre ci siamo giocati la vittoria del girone di qualificazione con la Spagna. La sconfitta in terra spagnola ha fatto un po’ da spartiacque tra il prima e il dopo. Le ultime prestazioni azzurre non furono eccellenti, ma in fin dei conti centrammo l’obiettivo realistico degli spareggi (in un girone con la Spagna sognavamo tutti di arrivare primi, ma era più concreto pensare di arrivare secondi).

mercoledì 14 novembre 2018

DALLA GERMANIA CON L’ITALIA NEL CUORE: ECCO CHI E’ VINCENZO GRIFO

Italiano nel nome, tedesco di nascita. Si chiama Vincenzo Grifo l'ultima novità (insieme a Tonali del Brescia) del commissario tecnico della Nazionale italiana Roberto Mancini che, in vista del match di Nations League con il Portogallo e dell'amichevole con gli Stati Uniti, ha convocato il centrocampista dell'Hoffenheim, squadra di Bundesliga che gioca quest'anno anche in Champions.

Nasce a Pforzheim da genitori italiani (siciliani, per la precisione) il 7 aprile 1993, nei pressi di Karlsruhe e proprio con la squadra della città tedesca muove i primi passi nel mondo del calcio. Nel luglio 2012 fu vicino alla Lazio ma poi preferì rimanere vicino casa e passa a parametro zero all’Hoffenheim che lo inserisce inizialmente nella rosa della seconda squadra, che disputa la Regionalliga Südwest. Il 19 ottobre 2012 esordisce in Bundesliga nella partita Hoffenheim-Greuther Fürth (3-2), subentrando nel secondo tempo a Takashi Usami.

SALERNITANA E CITTADELLA: SORPRESE, FLOP CROTONE E TANTI ESONERI

 LATO BAppunti sulla Serie Cadetta 
Sono sicuramente Salernitana e Cittadella le due rivelazioni di questo inizio di stagione in Serie B. Dietro il lanciatissimo Palermo e il Pescara c’è la formazione allenata da Stefano Colantuono e subito dopo i veneti di Roberto Venturato. C’è però da dire che per i veneti non è una novità lottare per i piani alti della classifica visto che anche negli anni scorsi è capitato di essere in lotta per le prime posizioni. Chissà se questo è l’anno buono….

Chi finora ha abbastanza deluso è sicuramente il Benevento. La formazione sannita, retrocessa della serie A, in estate era vista come una delle principali candidate alla promozione. Invece la formazione guidata da Cristian Bucchi sta avendo qualche difficoltà di troppo. In particolare è capitato in più di un’occasione di buttare al vento i tre punti facendosi recuperare dall’avversaria di turno. Discorso analogo anche per il Verona di Fabio Grosso, partito bene nelle prime giornate e ora in leggera difficoltà. Entrambe le formazioni però rimangono in zona play-off.

domenica 11 novembre 2018

INTER, CHE BRUTTA FRENATA !!!

Serie A 2018-2019 – 12^ Giornata
ATALANTA - INTER 4 - 1
8' Hateboer - 46' ICARDI (rig.) - 62' Mancini - 89' Dijmsiti - 93' Gomez

ATALANTA (3-4-1-2): Berisha; Toloi (55′ Castagne), Dijmsiti, Mancini; Hateboer, De Roon, Freuler, Gosens; Gomez; Ilicic, Zapata (70′ Pasalic).
A disp.: Gollini, Rossi, Bettella, Ali Adnan, Valzania, Pessina, Kulusevski, Rigoni, Barrow.
Allenatore: Gasperini
INTER (4-3-3): Handanovic; D’Ambrosio, Skriniar, Miranda (70′ Vrsaljko), Asamoah; Vecino (45′ Borja Valero), Brozovic, Gagliardini; Politano (65′ Keita), Icardi, Perisic.
A disp.: Padelli, De Vrij, Ranocchia, Dalbert, Joao Mario, Nainggolan, Candreva, Martinez.
Allenatore: Spalletti

Bruttissima battuta d’arresto per l’Inter che contro l’Atalanta perde per 4-1 dopo una gara dominata alla grande dai padroni di casa e dove la squadra di Spalletti è sembrata in evidente difficoltà. Agli orobici erano bastati otto minuti per passare in vantaggio, ad inizio ripresa Icardi su rigore aveva acciuffato la Dea, ma intorno all’ora di gioco Mancini aveva riportato in avanti i padroni di casa prima che Djimsiti e Gomez arrotondassero nel finale. Niente di grave, per il momento. Un passaggio a vuoto ci può stare dopo un filotto di sette vittorie consecutive. A patto che dopo la sosta si riprenda alla grande a pedalare.
Spalletti sceglie Vecino per completare il centrocampo con Gagliardini e Brozovic, Politano preferito a Candreva nel tridente offensivo insieme a Perisic e Icardi mentre il quartetto difensivo è composto da D’Ambrosio, Miranda, Skriniar e Asamoah.

sabato 10 novembre 2018

NIENTE DISTRAZIONI, SERVONO I TRE PUNTI

"La difficoltà della partita è massima, perché è quella che viene prima della sosta al contrario di quella di martedì. Farsi ritrovare nella condizione mentale di valutare la prossima partita un'estensione della Champions è fondamentale.
Le parole di Luciano Spalletti in conferenza stampa rispecchiano perfettamente questo Atalanta-Inter e invitano a non sottovalutare l’avversario. Il rischio è di sentirsi appagati dopo la sfida di martedì, di pensare già alla sosta e di prendere sottogamba una partita che può rivelarsi determinante per la nostra stagione. Ecco perché non sono ammesse distrazioni e la concentrazione domani all’ora di pranzo dovrà essere massima.

Anche perché dall’altro lato troveremo un’Atalanta in crescita, reduce da tre vittorie consecutive, che spesso ci ha messo in difficoltà e che anche domani farà di tutto per renderci la vita impossibile. Ma noi siamo l’Inter, non dimentichiamolo, abbiamo vinto le ultime sette gare, siamo secondi in classifica insieme al Napoli e domani abbiamo tutta l’intenzione di puntare a vincere la nostra ottava partita consecutiva come non succede da 10 anni (ultima volta nel dicembre 2008).

venerdì 9 novembre 2018

Palla Al Centro. MILAN-JUVE CITY-UNITED BOCA-RIVER: TRIS D’ASSI !!!

 PALLA AL CENTRO Discussioni e commenti aspettando il fischio d’inizio 
Il menu di calcio offre un tris di supersfide tutte da seguire. Milan-Juventus in Italia, il derby di Manchester in Inghilterra e sopprattutto l’attesissima finale di Coppa Libertadores tra il Boca Juniors e il River Plate, una sfida dal grande fascino, un’appuntamento imperdibile per tutti gli appassionati di calcio.
Ma come sempre il menù è vario e accontenta tutti. Si passa da un Borussia Dortmund-Bayern Monaco in Germania a un Monaco-Psg in Francia, dal derby di Zagabria a quello di Bucarest, senza disdegnare un Palermo-Pescara, sfida al vertice in Serie B.
 Tutti i Risultati 
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⏩ I BIG MATCH DEL WEEKEND
Milan-Juventus (Italia)
Manchester City-Manchester United (Inghilterra)
Boca Juniors-River Plate (Finale Coppa Libertadores)
Borussia Dortmund-Bayern Monaco (Germania)
Monaco-Paris Saint Germain (Francia)
Palermo-Pescara (Serie B Italiana)

giovedì 8 novembre 2018

COME QUANDO PARCHEGGI IN DIVIETO DI SOSTA...

Se parcheggi la macchina in divieto di sosta, è altamente probabile che ti becchi una multa. Per carità, può andarti bene e la fai franca, ma se prendi la multa non puoi incazzarti col vigile che te l’ha fatta, perché è colpa tua. Quindi non ha senso inveire contro il vigile e dire “ma che stronzo”.
Se un cane sta riposando e lo fai a stuzzicare ci sono buone possibilità che ti morda. Può succedere che l’animale in questione non abbia tanta voglia di farti assaggiare i suoi denti e allora, vabbé. Ma se ti azzanna non puoi arrabbiarti col cane e dire che quell’animale è pericoloso (del resto se si dice “non stuzzicare il can che dorme” un motivo ci sarà…).
Allo stesso modo (e finalmente arriviamo al punto), se per 90 minuti fai cori contro l’allenatore avversario e a fine partita la tua squadra perde e il tecnico avversario accosta la mano all’orecchio come per dire “fatemi sentire ancora”, non puoi arrabbiarti, ma devi semplicemente incassare e portare a casa. Figuriamoci se l’allenatore avversario è José Mourinho.

mercoledì 7 novembre 2018

SCUSI, CHI HA FATTO PALO? (mamma, mi sono perso Inter-Barcellona)

San Siro ieri sera traboccava di tifosi, quasi 74 mila persone a vedere dal vivo quella che si preannunciava come una partitissima. A queste 74 mila anime aggiungete quelle persone che l’hanno vista in televisione. E poi ci sono quelli che l’hanno vista in streaming e quelli che sono stati due ore con l’orecchio attaccata alla radiolina (scusate sono romantico e mi piace immaginare che chi l’ha ascoltata in radio l’abbia fatto utilizzando la vecchia radiolina e non, magari, un impianto in filo diffusione che trasmettesse la partita in ogni stanza della casa).
Avete fatto il conteggio totale di quante persone abbiano seguito Inter-Barcellona ieri sera? No, ovviamente no. Però posso immaginare che siano stati tanti, tantissimi.

Ebbene, in questi “tanti, tantissimi” non è incluso il sottoscritto. Sì, purtroppo è tutto vero, ieri sera io non ho seguito la partita.

CUORE INTER, IL BARCA DOMINA, MA ICARDI STRAPPA UN PUNTO PREZIOSO

Champions League 2018-2019 – Girone B Quarta Giornata
INTER - BARCELLONA 1 - 1
83’ Malcom – 87’ ICARDI

INTER (4-3-3) Handanovic; Vrsaljko, De Vrij, Skriniar, Asamoah; Vecino, Brozovic (dal 40' s.t. L. Martinez), Nainggolan (dal 18' s.t. Borja Valero); Politano (dal 36' s.t. Candreva), Icardi, Perisic. (Padelli, Miranda, D'Ambrosio, Keita). All. Spalletti
BARCELLONA (4-3-3)Ter Stegen; Sergi Roberto, Piqué, Lenglet, Jordi Alba; Rakitic, Busquets, Arthur (dal 29' s.t. Vidal); Dembelé (dal 36' s.t. Malcom), L. Suarez, Coutinho. (Cillessen, Semedo, Aleña, Rafinha, Chumi). All. Valverde
ARBITRO Marciniak (Pol)

Di fronte a quasi 74 mila spettatori (incasso storico per San Siro) l'Inter strappa contro il Barcellona un punto d'oro in ottica qualificazione al termine di una gara di totale sofferenza con un finale da fantascienza. I catalani giocano meglio, creano di più, tengono costantemente il possesso palla ma non riescono mai a sfondare fino all'83esimo quando il neo entrato Malcom supera Handanovic. Sembra fatta per la squadra di Valverde ma passano quattro minuti e capitan Icardi riequilibra tutto con una zampata delle sue. E' il gol che manda in estasi San Siro e consegna nelle mani di Spalletti un 1-1 preziosissimo.

C'è un dato che più di tutti spiega il primo tempo di Inter-Barça: 35 a 65. E' la percentuale di possesso palla. Il Barcellona domina il campo e fa passare 45 minuti da incubo a Handanovic che, per fortuna dei padroni di casa, è reattivo e in palla.

martedì 6 novembre 2018

CHAMPIONS LEAGUE & EUROPA LEAGUE: ECCO LA QUARTA GIORNATA

Tutta da seguire la tre giorni europea che si preannuncia interessante. L’Inter, galvanizzata dal buon momento in campionato, riceve in un San Siro bollente (previsti 80.000 spettatori) il Barcellona che, in extremis, dovrebbe ritrovare Messi. Dopo la vittoria all’Old Trafford, la Juventus ospita il Manchester United del rivale Mourinho per bissare il successo e ipotecare ulteriormente la qualificazione agli ottavi. Turno casalingo anche per il Napoli che in casa contro il Paris Saint Germain punta a centrare quella vittoria che due settimane fa ha solo sfiorato al Parco dei Principi. La Roma va a Mosca per cercare quei tre punti che le permetterebbero di ipotecare la qualificazione.
Ma le emozioni non mancheranno nemmeno in Europa League dove la Lazio punta a bissare il successo ottenuto in terra francese contro il Marsiglia e il Milan, rilanciato dalle ultime due vittorie arrivate in pieno recupero, va a Siviglia per vendicarsi della sconfitta casalinga subita in casa quindici giorni fa.

domenica 4 novembre 2018

CLAMOROSO A SAN SIRO !!! (se segnano Gagliardini e Joao Mario…)

Gagliardini e Joao Mario. Dopo un 5-0 in casa ti aspetti che i protagonisti, gli uomini in vetrina, siano Icardi, Perisic, Naingollan, tutt’al più Lautaro Martinez, Politano, Keita. E invece stavolta gli uomini sugli scudi sono Roberto Gagliardini e Joao Mario, i due centrocampisti più bistrattati finora di questa Inter. Il portoghese addirittura era da considerarsi ai margini della rosa dopo che questa estate aveva rifiutato in più di un’occasione una nuova destinazione. Entrambi fuori dalla lista Champions League, entrambi poco utilizzati da Spalletti che aveva trovato in Brozovic-Vecino la cerniera di centrocampo con Borja Valero pronto a subentrare a partita in corso. Poi capita che nel derby si infortuni Naingollan e al tecnico nerazzurro tocca inventarsi qualcosa. Borja Valero trequartista, bene, ma non benissimo. E allora ecco che contro la Lazio il buon Lucianone decide di rispolverare Joao Mario facendo storcere il naso a quasi tutti i tifosi nerazzurri (basterebbe leggere i commenti del prepartita per tastare l’ “entusiasmo” dei sostenitori interisti alla lettura della formazione ufficiale).

sabato 3 novembre 2018

POKERISSIMO INTER: E' FORZA SETTE!!!

Serie A 2018-2019 – 11^ Giornata
INTER - GENOA 5 - 0
14’ GAGLIARDINI – 16’ POLITANO – 50’ GAGLIARDINI – 91’ JOAO MARIO – 93’ NAINGOLLAN

INTER (4-3-3): Handanovic; D'Ambrosio, De Vrij, Skriniar, Dalbert; Brozovic (42' st Nainggolan), Gagliardini, Joao Mario; Politano (13' st Keita), Lautaro Martinez, Perisic (31' st Borja Valero).
A disposizione: Padelli, Vrsaljko, Vecino, Icardi, Ranocchia, Asamoah, Miranda, Candreva.
Allenatore: Spalletti
GENOA (3-5-2): Radu; Biraschi, Romero, Gunter; Pereira, Romulo (35' st Omeonga), Sandro (13' st Veloso), Bessa, Lazovic; Pandev (6' st Piatek), Kouamé.
A disposizione: Vodisek, Russo, Lisandro Lopez, Lapadula, Mazzitelli, Lakicevic, Medeiros, Zukanovic, Hiljemark.
Allenatore: Juric.
Arbitro: Valeri

Come un treno che fila liscio, come un uragano che spazza via tutto quello che trova sulla sua strada. Questa Inter vince e convince. Si sbarazza del Genoa con estrema facilità piazzando un 1-2 a metà primo tempo con Gagliardini e Politano (erano 22 anni che l’Inter non segnava due gol con due giocatori italiani nei primi 20 minuti) e arrotondando nella ripresa ancora con Gagliardini, prima dei gol nel finale di Joao Mario (una rete che suggella una prestazione eccellente) e Naingollan entrato pochi minuti prima. Settima vittoria consecutiva in campionato, miglior difesa del campionato. Questa Inter sembra non volersi fermare più. E per le dirette concorrenti è un bel guaio.
Spalletti, come detto, applica il turnover schierando una sorta di 4-3-3 con D’Ambrosio, Skriniar, De Vrij in difesa, Gagliardini, Joao Mario e Brozovic a centrocampo e Politano, Perisic e Lautaro Martinez in attacco.

ALL'ASSALTO DEL GRIFONE PER CONTINUARE A CORRERE

Tra un Lazio-Inter perfettamente superato e un suggestivo Inter-Barcellona si incastra questo Inter-Genoa, che non sarà una passeggiata, né tantomeno un impegno da prendere sotto gamba. Il Napoli ieri sera ne ha infilati cinque all’Empoli e oggi pomeriggio ci toccherà rispondere portando a casa anche noi i tre punti (con o senza goleada ha poca importanza). I rossoblu non vincono da quattro giornate, ma mercoledì sera nel recupero della prima giornata hanno fatto sudare più del dovuto il Milan, vittorioso solo al 92esimo.
Queste partite che all’apparenza sembrano alla portata si rivelano poi sempre molto insidiose. Forse perché quando affronti una big c’è quella carica emotiva e quella grinta che invece poi viene a mancare se ti tocca un Genoa in casa. Ma purtroppo noi che stiamo inseguendo non possiamo permetterci passi falsi e oggi pomeriggio c’è un solo risultato alla nostra portata ed è quello che dobbiamo ottenere.

venerdì 2 novembre 2018

Palla Al Centro. GUNNERS-REDS: IL GRANDE MATCH

 PALLA AL CENTRODiscussioni e commenti aspettando il fischio d’inizio 
È Arsenal-Liverpool il piatto più succulento di questo weekend di calcio europeo. I Gunners proveranno a fermare la corsa degli uomini di Klopp, primi in classifica insieme al City. In Italia gli occhi sono puntati su Fiorentina-Roma e su Napoli e Inter, dirette inseguitrici della capolista Juventus. Da non perdere il derby di Istanbul tra Galatasaray e Fenerbahce.
 Tutti i Risultati 
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I BIG MATCH DEL WEEKEND
Fiorentina-Roma (Italia)
Arsenal-Liverpool (Inghilterra)
Paris Saint Germain-Lille (Francia)
Genk-Club Brugge (Belgio)
Galatasaray-Fenerbahce (Turchia)