Stasera sono rientrato a casa dopo le 22 e dopo 13 ore di lavoro. Non ho spaccato pietre in miniera né arato i campi ma 13 ore lavorative sono comunque tredici ore, indipendentemente dal lavoro che fai.
In macchina mentre tornavo a casa pensavo a cosa avrei scritto stasera sul blog e pensavo che forse non avrei scritto niente perché ero troppo stanco.
Poi mi è venuto in mente che mi piacerebbe avere l'opportunismo lavorativo di Recoba. Il Chino gioca un paio di partite da fuoriclasse, a ridosso del rinnovo del contratto, e poi per tutta la durata del contratto stesso sparisce. E' infortunato, se gioca fa cagare. Considerando che una partita dura un'ora e mezza, l'uruguaiano lavora all'incirca 4 ore l'anno (e mi sono tenuto generoso). Non male, veramente non male.
Ho fatto questo ampio preambolo per dire che Recoba ieri sera ha giocato una partita strepitosa, da fuoriclasse e, conoscendo Moratti, la prestazione sarà sufficiente a garantirgli il rinnovo del contratto per altri due, tre anni. Sono stato un sostenitore di Recoba, mi piace, ha la faccia simpatica e un piede sinistro strepitoso. Poi mi sono reso conto che non sarebbe mai diventato un campione, che vivacchiava (e vivacchia tuttora) nel limbo, a metà fra il fuoriclasse e il buon giocatore, e non farà mai il salto, né in un senso né nell'altro.
Credo che sia giunto il momento di cambiare aria.Andare a cercare gloria da qualche altra parte, magari all'estero. E credo che ora è il momento giusto per andare via. Se ne va da campione d'Italia. Oddio, lui questo scudetto l'ha vissuto dalla tribuna ma fa parte della rosa e può fregiarsi del titolo. Come disse quel tale "Mi fa molto piacere per te, ma ora esci fuori dalle p...e"