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mercoledì 31 gennaio 2018

MILAN E LAZIO NON SI FANNO MALE: SI GIOCANO TUTTO AL RITORNO

COPPA ITALIA 2017-2018 – Semifinale d’Andata
MILAN-LAZIO 0-0

MILAN (4-3-3): G. Donnarumma; Abate, Bonucci, Romagnoli, Borini; Kessie, Biglia, Locatelli (dal 12' s.t. Calhanoglu); Suso, Kalinic (dal 38' s.t. André Silva), Bonaventura (dal 26' s.t. Cutrone). (A. Donnarumma, Guarnone, Antonelli, Bellanova, Calabria, Musacchio, Zapata, Mauri, Montolivo). All. Gattuso.
LAZIO (3-5-1-1): Strakosha; Caceres, Luiz Felipe, Radu; Basta, Parolo (dal 31' s.t. Nani), Leiva, Milinkovic-Savic, Lukaku; Felipe Anderson (dal 18' s.t. Luis Alberto); Immobile (dal 38' s.t. Lulic). (Guerrieri, Vargic, Patric, Wallace, Bastos, Marusic, Murgia, Jordao, Caicedo). All. S. Inzaghi.
ARBITRO: Guida di Torre Annunziata.

Il primo atto della semifinale di Coppa Italia finisce senza gol e lasciando a maggior ragione aperti i conti per il ritorno, il 28 febbraio. Nessun gol, un’occasione clamorosa mancata da Calhanoglu e altri tentativi divisi tra le due squadre, ma più della Lazio.
Al 62esimo Donnarumma si supera per respingere il colpo di testa a colpo sicuro di Immobile, imitato da Strakosha al 75esimo di istinto su Cutrone. Sulla ribattuta Çalhanoglu si è divorato il gol-vittoria sparando in tribuna il pallone a porta vuota.
Il discorso finale di Coppa Italia è rimandato alla gara di ritorno in casa della Lazio. L'andata di San Siro ha una doppia valenza tanto per il Milan quanto per la Lazio, incapaci di trovare la via del gol con decisione ma alla fine abili nel portare a casa un risultato positivo per entrambe.

NOTTI MAGICHE... SALUTANDO IL GRANDE AZEGLIO

Notti magiche, inseguendo un gol”. Basta un incipit e subito partono i ricordi di quella fantastica estate, l’estate dei Mondiali di Italia ’90. I gol di Schillaci, le parate di Zenga, le giocate di Baggio, e ancora Giannini, Berti, Serena, capitan Bergomi, Maldini, De Napoli, Donadoni.
Perché oggi mi sono messo a scrivere proprio di Italia ’90? Perché stamattina a Brescia è morto Azeglio Vicini, ex commissario tecnico della Nazionale e condottiero di quella Italia che ci fece sognare in quella estate di 28 anni fa. Avrebbe compiuto 85 anni a marzo. È stato il tecnico degli azzurri dal 1986 fino al 1991, prima di lasciare il posto ad Arrigo Sacchi. Guidò gli azzurri ai Mondiali di Italia '90. In quelle Notti Magiche del Mondiale di casa guidò la Nazionale al terzo posto: dopo la delusione in semifinale con l'Argentina ai rigori gli azzurri vinsero la finalina contro l'Inghilterra.

martedì 30 gennaio 2018

HIGUAIN-BUFFON: JUVE, FINALE VICINA

COPPA ITALIA 2017-2018 – Semifinale d’Andata
ATALANTA-JUVENTUS 0-1
3' Higuain

ATALANTA (3-4-1-2): Berisha; Toloi, Palomino, Masiello; Hateboer, de Roon, Freuler, Castagne; Cristante (32'st Barrow); Cornelius (1'st Ilicic), Gomez (37'st Petagna). (Gollini, Rossi, Orsolini, Gosens, Caldara, Mancini, Haas, Schmidt, Bastoni). All. Gasperini
JUVENTUS (4-3-3): Buffon; De Sciglio, Benatia (37'st Barzagli), Chiellini, Alex Sandro; Khedira, Pjanic (45'st Bentancur), Matuidi; Douglas Costa (18'st Bernardeschi), Higuain, Mandzukic. (Szczesny, Pinsoglio, Lichtsteiner, Rugani, Asamoah, Marchisio, Sturaro). All. Allegri
ARBITRO: Valeri di Roma

La Juventus batte 1-0 l'Atalanta nell'andata delle semifinali di Coppa Italia e mette un piede in finale (la quarta consecutiva). A Bergamo il match è deciso da un gol di Gonzalo Higuain dopo appena tre minuti (scatta sul filo del fuorigioco, dribbla Masiello e fa secco Berisha). La Dea ha la più grossa occasione per pareggiare al 25esimo, dopo che Valeri, con l'ausilio del Var, fischia un rigore per un fallo di mano di Benatia. Buffon, al rientro dopo due mesi, battezza l'angolo giusto e nega a Gomez la gioia della rete. Nella ripresa, sostanzialmente, non emerge granché.

ELEZIONI FIGC: NIENTE PRESIDENTE (l'ennesima sconfitta del calcio italiano)

Non c'è il presidente della Figc. Ci sarà il commissario della Figc. La giornata di elezioni a Roma si chiude senza che uno dei tre candidati (Sibilia, Gravina e Tommasi) abbia ottenuto la maggioranza. Così resta la necessità che la Federcalcio venga commissariata. In tempi brevi. L'ultimo sussulto di far eleggere Gravina (proposta di Sibilia) è saltato. Giovedì si riunirà il Coni per nominare il commissario.
Dodici ore. Tanto è durata la giornata della "non elezione" del presidente della Federcalcio. Quattro votazioni per sancire il disaccordo totale, coi tre candidati (Sibilia, Gravina e Tommasi) impegnati a trovare un'intesa e al contempo a non trovarla. "Una buffonata", il commento finale del sempre colorito Ferrero (presidente della Samp). "Una perdita di tempo", le parole di De Laurentiis.
C'è stato un po' di tutto. Dopo la prima votazione, Tommasi (Aic) ha incontrato i suoi due rivali: "Per una convergenza su un programma e con la condizione che il presidente dovevo essere io". Risposta? "Non ho ricevuto risposta".

lunedì 29 gennaio 2018

BEFFATI ANCORA, SIAMO SENZA PAROLE

Serie A 2017-2018 - 22^ Giornata
SPAL-INTER 1-1
48' Vicari (aut.) - 90' Paloschi

Due mesi senza vincere. Ormai siamo senza parole e non abbiamo più nulla da aggiungere rispetto alla volta precedente. Questa Inter gioca male, non ha cuore, non ha grinta e sinceramente ieri non è che avesse meritato di vincere, però grazie al goffo autogol di Vicari c'eravamo ritrovati in vantaggio e al novantesimo stavamo per portare a casa finalmente i tre punti dopo due mesi. E invece ecco puntualmente allo scadere la beffa che ci costringe al quarto pareggio consecutivo e soprattutto rimanda l'appuntamento con il ritorno alla vittoria.

sabato 27 gennaio 2018

ALLA RICERCA DELLA VITTORIA PERDUTA

Considerando che non vinciamo dal 3 dicembre (quindi praticamente dall'anno scorso), considerando che siamo riusciti a non perdere contro Juventus, Lazio e Roma, considerando che... vabbé, dai, ci siamo capiti. Ragazzi, poche chiacchiere. "Fatti non pugnette" direbbe un famoso comico. Portiamo a casa questi tre punti e non ne parliamo più. FORZA INTER !!!

Probabile Formazione (4-2-3-1): Handanovic, Cancelo, Miranda, Skriniar, Santon; Vecino, Gagliardini; Candreva, Borja Valero, Perisic; Icardi.

Bilancio: 8 vittorie nerazzurre. 4 pareggi, 4 vittorie dei padroni di casa.

venerdì 26 gennaio 2018

Palla Al Centro. MILAN E SAMP, FAVORE ALL'INTER?

 PALLA AL CENTRODiscussioni e commenti aspettando il fischio d’inizio (versione extralight) 
Milan-Lazio e Roma-Sampdoria in Serie A, Tottenham-Manchester United in Inghilterra, Valencia-Real Madrid in Spagna e Marsiglia-Monaco in Francia. Questo il menù del fine settimana. Emozioni e gol non mancheranno.
 Tutti i Risultati IN TEMPO REALE 
 per non perderti nessun gol 

 SERIE A (Italia) – 22^ Giornata 
Sabato 27 Gennaio ore 18
SASSUOLO-ATALANTA

Sabato 27 Gennaio ore 20.45
CHIEVO-JUVENTUS

mercoledì 24 gennaio 2018

RIPARTE “GATORADE PREMIA LA SCUOLA”: L’INIZIATIVA PER LE SCUOLE SECONDARIE

“Gatorade premia la scuola” è un progetto che unisce la didattica a un torneo scolastico amatoriale di calcio a cinque con in palio la possibilità di vivere un’esperienza esclusiva a livello Globale, in collaborazione con la UEFA Champions League. Lo scorso anno la squadra vincitrice è volata a Londra per sfidare le altre nazioni in un torneo Globale con in palio la possibilità di assistere dal vivo all’evento sportivo dell’anno, la Finale della UEFA Champions League.
La seconda edizione del Gatorade 5v5 riparte in grande, coinvolgendo oltre a Milano e alla Lombardia anche le regioni di Lazio e Piemonte, permettendo a ben 180 scuole di partecipare al torneo.

Le scuole potranno registrarsi gratuitamente entro il 4 febbraio 2018 sul portale www.gatoradepremialascuola.it e scaricare materiale didattico sul tema della corretta idratazione durante lo sport. Il fine del progetto è infatti quello di promuovere all’interno degli Istituti Scolastici Secondari di Secondo Grado la tematica della corretta idratazione legata all’attività sportiva e al contempo di arricchire il patrimonio motorio e culturale di alunni e sportivi, gettando le basi per l’assunzione di corretti stili di vita.

martedì 23 gennaio 2018

IO STO CON SANTON !!! (Errare è umano, offendere chi sbaglia un pò meno)

Siamo tutti bravi a fare i fenomeni comodamente seduti sul divano di casa.
Siamo tutti grandi intenditori di calcio, sempre pronti a giudicare Tizio che non è da Inter, Caio che ha fatto l’errore grossolano.
Siamo tutti dei Cristiano Ronaldo della tastiera quando si tratta di ricoprire d’insulti un giocatore che ha sbagliato nell’arco della partita.
Siamo tutti degli esperti di calcio nel sentenziare che l’allenatore non deve più far giocare Calabrone o che è meglio se schiera Zanzara al posto di Scarafaggio.

lunedì 22 gennaio 2018

LA VITTORIA SMARRITA E IL FATTO CHE SAPEVAMO TUTTO FIN DALL’INIZIO

Cinquanta giorni. Incredibile, ma vero. L’Inter non vince una partita da cinquanta giorni. Vado a memoria, credo che in questo arco di tempo tutte le altre 19 squadre di Serie A abbiano fatto almeno una vittoria. Persino il Benevento ci è riuscito.
A leggerlo così sembrerebbe un dramma. E forse in parte lo è. Ma non bisogna trascurare che in questo arco di tempo abbiamo incontrato Juventus, Lazio, Roma, Fiorentina e con nessuna di loro abbiamo perso (le sconfitte, ahimé, sono arrivate con Udinese e Sassuolo, le avversarie più abbordabili che abbiamo affrontato in questo lasso di tempo). Come già facevo notare ieri sera, siamo l’unica squadra che non ha perso nessun scontro diretto con le prime della classe. Una piccola soddisfazione, per quanto possa sembrare superflua e inutile.

Ieri sera ci è mancato qualcosa. Di sicuro non il carattere. E nemmeno la voglia di vincerla a tutti i costi. E’ mancato un pizzico di fortuna, forse quel po’ di cinismo sotto porta.

domenica 21 gennaio 2018

BRIVIDO EL SHAARAWY, CI PENSA VECINO (ma l'Inter meritava di più...)

Serie A 2017-2018 – 21^ Giornata
INTER - ROMA 1 - 1 
31’ El Shaarawy - 86’ VECINO

INTER (4-2-3-1): Handanovic; Joao Cancelo, Skriniar, Miranda, Santon (dal 76’ Dalbert); Vecino, Gagliardini (dal 46’ Brozovic); Candreva (dal 69’ Eder), Borja Valero, Perisic; Icardi. 
A disposizione: Padelli, Berni, Ranocchia, Lisandro Lopez, D'Ambrosio, Nagatomo, Joao Mario, Karamoh, Pinamonti. 
Allenatore: Luciano Spalletti.
ROMA (4-3-3): Alisson; Florenzi, Manolas, Fazio, Kolarov; Pellegrini, Strootman, Gerson (dal 69’ Bruno Peres); Nainggolan, Dzeko (dall’83’ Schick), El Shaarawy (dal 74’ Juan Jesus). 
A disposizione: Skorupski, Lobont, Moreno, Emerson Palmieri, Nura, Cengiz Under, Defrel, Antonucci. 
Allenatore: Eusebio Di Francesco.
Arbitro: Davide Massa (sez. Imperia).

L’Inter esce indenne dalla sfida-Champions contro la Roma (i nerazzurri sono l’unica squadra che finora non ha perso nessun scontro diretto contro le prime della classe) grazie ad un gol di Vecino nel finale, che pareggia il vantaggio giallorosso siglato da El Shaarawy nel primo tempo (grazie anche ad un errore di Santon). Inter che ha giocato un’ottima gara, che ha impensierito più volte Alisson (gol a parte Handanovic quasi inoperoso) e che può recriminare per un rigore netto per fallo su Icardi a metà primo tempo (ovviamente l’arbitro Massa non si è nemmeno preoccupato di andare a verificare sul monitor il contatto).

Spalletti conferma la formazione ipotizzata alla vigilia con Gagliardini preferito a Brozovic, il ritorno di Miranda al centro della difesa e il solito terzetto Candreva-Borja Valero-Perisic dietro bomber Icardi.

UNA SFIDA CHE IN QUESTO MOMENTO VALE LA STAGIONE

Un paio di settimane fa scrissicredo che la sosta arrivi più che mai opportuna. Servirà a ricaricare le pile, a chiarirci le idee, forse anche a spezzare questo fastidioso trend negativo che ci attanaglia da più di un mese”. Sì, ero convinto, anzi sono convinto, che una pausa potesse avere una sua utilità e che, sì, era più che mai opportuna.
Domani sera la parola passa al campo. Ci dirà il prato di San Siro se questa sosta è servita a qualcosa o se invece è stata perfettamente inutile. E non ce lo dirà in una partita qualsiasi. San Siro emetterà il suo verdetto in quella che in questo momento è la partita più importante della stagione: Inter-Roma. Partita più importante della stagione per noi, ma anche per i giallorossi. Entrambe non possono permettersi passi falsi, entrambe devono portare a casa i tre punti, entrambe puntano forte sulla qualificazione in Champions League e non possono permettersi passi falsi in uno scontro diretto. Sarà insomma una sfida ad alta tensione dove probabilmente la paura di perdere avrà il sopravvento sul desiderio di vittoria. E dove non mi meraviglierei se fosse un episodio a decidere il match.

sabato 20 gennaio 2018

Palla Al Centro. INTER-ROMA, CROCEVIA CHAMPIONS

 PALLA AL CENTRODiscussioni e commenti aspettando il fischio d’inizio 
Dopo la sosta (la cui utilità è tutta da capire) la Serie A riparte con un’interessante Inter-Roma, crocevia per la qualificazione in Champions League. Da non perdere Lione-Psg in Francia e Ajax-Feyenoord in Olanda.
Non vuoi perderti nessun gol?
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 SERIE A (Italia) – 21^ Giornata 
E’ sicuramente Inter-Roma la partita su cui sono puntati tutti gli occhi. La sfida tra nerazzurri e giallorossi ci dirà molto della corsa alla Champions League. A riaprire i giochi sarà Atalanta-Napoli, una sfida che ultimamente ha sempre regalato emozioni e sorprese. A chiudere il turno Juventus-Genoa. In mezzo, tra le altre, Lazio-Chievo, Cagliari-Milan e soprattutto Sampdoria-Fiorentina.

Domenica 21 Gennaio ore 12.30
ATALANTA-NAPOLI
46 i precedenti a Bergamo in Serie A tra Atalanta e Napoli, con i nerazzurri nettamente in vantaggio e vittoriosi 20 volte a fronte delle sole 8 affermazioni azzurre (18 i pareggi). Gli orobici sono diventati la bestia nera dei partenopei, lo scorso campionato vinsero entrambi gli scontri diretti, mentre ad inizio anno la formazione di Gasperini ha eliminato il Napoli dalla Coppa Italia.

venerdì 19 gennaio 2018

INTER, E DUE: ARRIVA ANCHE RAFINHA

Inter-Rafihna, è fatta. Il Mundo Deportivo ha annunciato che il Barcellona ha detto sì. Rafinha arriva in prestito, con diritto di riscatto fissato a 38 milioni (35+3 di bonus), riscatto che diventa obbligatorio in caso di qualificazione dei nerazzurri alla prossima Champions League.
Secondo quanto riportato dal Mundo Deportivo, i dirigenti catalani questa mattina avevano chiesto un margine per riflettere, dopo l'ultimatum nerazzurro per la risposta, ultimatum fissato per mezzogiorno. Margine concesso, il lavoro è proseguito nel pomeriggio. L'Inter ha avanzato un'offerta per il prestito con diritto di riscatto fissato 35 milioni di euro da pagare a fine stagione. La cifra è salita fino a 38 milioni, i 3 milioni sono la parte variabile legata ai bonus. Diritto che diventerà obbligo se i nerazzurri si qualificheranno in Champions League.

Quanto a Rafinha, il suo approdo a Milano è previsto per domenica mattina e le visite mediche saranno effettuate lunedì. A visite mediche ultimate, potrà sottoscrivere l'accordo di prestito all'Inter fino al 30 giugno 2018. Se poi l'Inter eserciterà il diritto di riscatto, il contratto sarà valido fino al 30 giugno 2021.

TOMMASI "ECCO LE MIE PROPOSTE PER LA FIGC"

In occasione dell’elezione del presidente della FIGC che si terrà il 29 gennaio, SuperNews ha intervistato il candidato alla presidenza e attuale presidente dell’Assocalciatori, Damiano Tommasi. L’ex calciatore di Verona e Roma ha esposto i punti chiave del suo programma, presentando quelli che a suo parere potrebbero essere i provvedimenti giusti per il rilancio del movimento calcistico italiano. Ecco alcuni passaggi dell’intervista.
Differenze fra il suo programma e quello degli altri candidati.
L’attenzione che possiamo dare noi all’aspetto sportivo è diversa da quella che è stata data fino ad ora dalla federazione e che gli altri candidati vorrebbero portar avanti. Cercheremo di dare il giusto risalto all’aspetto sportivo di qualsiasi prospettiva ovviamente tenendo conto dell’aspetto giuridico ed economico, dovrà essere tutto declinato verso un potenziamento del progetto sportivo a livello nazionale.

giovedì 18 gennaio 2018

ESCOBAR, DOPO 24 ANNI ARRESTATO IL MANDANTE

Dopo 24 anni è stato arrestato il mandante dell'omicidio di Andres Escobar, avvenuto la notte del 2 luglio 1994, cinque giorni dopo l'eliminazione della Colombia dai Mondiali di Usa 1994.
È il 2 luglio del 1994, il giocatore Andres Escobar Saldarriaga viene assassinato con sei colpi di pistola. In qualche modo è ritenuto l'unico colpevole per l’eliminazione della Colombia dal Mondiale americano. Un suo autogol sancisce l’uscita definitiva al primo turno per mano degli Stati Uniti padroni di casa. Sconfitta per 2-1. Lui, capitano 27enne e leader di quel gruppo, torna a casa triste per il risultato. Ma ancora non sa di aver firmato la sua condanna a morte.

In Colombia ora comandano quelli del cartello di Cali. Il calcio è nelle loro mani, come è successo anni prima con Pablo Escobar, re dei narcotrafficanti del cartello di Medellin. Pablo, che con le sue fortune ha finanziato l’Atletico Nacional, dove proprio Andres Escobar milita.

mercoledì 17 gennaio 2018

CASO BERGAMINI, SPUNTA UN TERZO INDAGATO

C’è un terzo indagato nell’inchiesta sulla morte di Donato Bergamini, il giocatore del Cosenza trovato cadavere il 18 novembre 1989 sulla statale 106 nei pressi di Roseto Capo Spulico. È questa la grande novità, ma non l’unica, delle indagini condotte da Eugenio Facciolla, il procuratore capo di Castrovillari che 9 mesi fa ha riaperto il caso con un’ipotesi di reato pesantissima nei confronti di Isabella Internò (l’ex ragazza del calciatore) e Raffaele Pisano (l’autista del camion sotto il quale Bergamini si sarebbe suicidato, come da racconto della donna presente alla tragedia): omicidio volontario in concorso, aggravato dalla premeditazione. Proprio "in concorso" apriva la strada a presunti complici, quelli che probabilmente secondo il pm avevano ucciso il giocatore. Adesso la ricerca ha portato a un primo risultato.

C’è infatti un altro nome nel registro degli indagati, una persona da individuare nella cerchia familiare della Internò. Avrebbe avuto secondo gli investigatori un ruolo primario nella vicenda e sarebbero diversi i riscontri a suo carico trovati in questi mesi di attività dell’inchiesta.

martedì 16 gennaio 2018

"NAPOLI? NO GRAZIE". LA SCELTA IMPOPOLARE MA GIUSTA DI VERDI

E’ sicuramente la notizia più interessante di questo periodo di sosta (per fortuna mancano pochi giorni alla ripresa del campionato, personalmente mi sono già rotto le scatole di questa pausa: mai come stavolta è stata noiosa e pesante. Ridateci il campionato!!!): Simone Verdi rifiuta il trasferimento al Napoli. Non era mai stato troppo convinto di questa scelta. Lasciare Bologna a metà stagione non era una prospettiva che lo allettava e così ha preferito rimanere in maglia rossoblù fino a giugno e rinunciare di fatto ad un ingaggio di tutto rispetto.

Come era facile immaginare i tifosi partenopei non l’hanno presa bene, al contrario dei supporter rossoblu che stanno già raccogliendo le firme per far costruire una statua alla loro nuova bandiera e per proporne la santificazione (poi magari a giugno se ne andrà e i tifosi bolognesi si rimangeranno tutto…).

domenica 14 gennaio 2018

SPACCIATI A GENNAIO, SALVI A GIUGNO: QUANDO IL MERCATO E’ DAVVERO DI RIPARAZIONE

Spacciati a gennaio, salvi a giugno. No, non è un’utopia. A volte succede, non molto spesso per la verità, ma qualche volta il miracolo avviene. Per intercessione di qualche Santo, o semplicemente grazie all’arrivo di un giocatore che si rivela decisivo.
Per informazioni chiedere al Parma che un paio di lustri fa si salvò grazie all’arrivo di Ranieri e Pepito Rossi. È il 2006-07, i gialloblù inizialmente affidati a Pioli alla 23ª giornata sono praticamente spacciati. Il presidente Ghirardi, dopo il 3-0 incassato all'Olimpico con la Roma, chiama Ranieri (Giuseppe Rossi era arrivato in prestito dal Manchester United nel mercato di gennaio) e il Parma si trasforma. Rossi fa 9 gol in 19 partite, Budan chiude a 13 e gli emiliani diventano una squadra spettacolare. La salvezza matematica arriva all'ultima giornata (successo sull'Empoli). A fine stagione Ranieri si trasferisce alla Juve e Rossi migra verso la Spagna, con la maglia del Villarreal.

sabato 13 gennaio 2018

IL MERCATO DEI PARAMETRI ZERO: I POTENZIALI MIGLIORI AFFARI TRA I GIOCATORI IN SCADENZA

Il calciomercato non si ferma mai e, mentre impazzano le trattative della sessione invernale (da pochi giorni si è concluso il trasferimento record di Coutinho dal Liverpool al Barcelona), alcune squadre iniziano già pensare ai colpi per la prossima stagione.
Uno dei “mercati” più interessanti per i club italiani, sempre più legati al rispetto dei vincoli economico/finanziari e che quindi più necessità hanno rispetto al passato di far quadrare i loro bilanci, è il mercato dei parametri zero, ossia i giocatori “in scadenza di contratto al 30/06/2018”.
Quando si parla di parametri zero, non si può che far riferimento a colpi come Andrea Pirlo, “scaricato” nell’estate del 2011 dal suo Milan e subito accasatosi alla Juventus o a quel Paul Pogba, frettolosamente lasciato partire dal Manchester United e poi ricomprato a suon di milioni nell’estate del 2016. In tempi meno recenti, invece, parametri zero sono stati anche calciatori del calibro di Cambiasso, Ballack, Steve McManaman, Raul, Campbell, Larsson, Luis Enrique, Robert Lewandowski e Roberto Baggio (dal Milan al Bologna nell’estate del 1997).

venerdì 12 gennaio 2018

INTER, ECCO IL PRIMO RINFORZO: LISANDRO LOPEZ

Affare lampo in casa nerazzurra con Luciano Spalletti che può finalmente accogliere un rinforzo per la difesa. E’ infatti tutto fatto per Lisandro Lopez. Il centrale argentino, classe '89, arriva dal Benfica: accordo per un prestito oneroso da 500mila euro fino a giugno, con riscatto fissato a 9 milioni di euro. Lopez sarà in Italia domenica per le visite, lunedì la presentazione.
Argentino, classe 1989, è in cerca di riscatto e ha tutti i mezzi per esplodere definitivamente. Alto 189 cm per 80 kg è un gigante dentro l'area di rigore e, naturalmente, il colpo di testa è la sua arma migliore.

Sette anni fa in patria era considerato il nuovo pilastro difensivo della nazionale. Le ottime prestazioni con l'Arsenal Sarandì lo avevano portato a vestire la maglia dell'Albiceleste (solo 4 presenze) e avevano attirato le attenzioni dei grandi club d'Europa.

LA SERIE C PERDE I PEZZI, VICENZA VICINO AL FALLIMENTO

PUNTO C Notizie dalla Serie C
A poche settimane dal fallimento del Modena, un'altra ultracentenaria e gloriosa società italiana rischia di ritirarsi dai ranghi prima della fine del campionato: il Vicenza. I giocatori hanno annunciato lo sciopero e la volontà di non scendere in campo sabato contro il Padova poiché la nuova proprietà, capitana da Sanfilippo, non ha manifestato alcuna volontà di pagare gli stipendi. Salvo soluzioni dell’ultima ora, la partita non sarà disputata e i biancoscudati si aggiudicheranno la vittoria a tavolino. Dopo tre assenze consecutive (compresa l’eventuale partita di Coppa) il Vicenza rischia l’esclusione dal campionato in corso, come già avvenuto quest’anno nello stesso girone al Modena.

116 anni di storia destinati a finire nel modo più brutto. Nelle prossime 24 o 48 ore il Vicenza (club per il quale hanno giocato i Palloni d'oro Paolo Rossi e Roberto Baggio e che ha scritto pagine importanti nella storia del calcio italiano) salvo miracoli è destinato a fallire.

giovedì 11 gennaio 2018

IL CALCIATORE PIU’ RICCO AL MONDO? VIENE DAL BRUNEI

Né Messi, né Ronaldo, né Neymar. Il calciatore più ricco del pianeta ha un nome e un volto che probabilmente non vi dirà molto. Si chiama Faiq Jefri Bolkiah, ha 19 anni e di mestiere fa l'attaccante nella Primavera del Leicester City. Non ha un ingaggio da top player vista l'età, ma un patrimonio di famiglia che raggiunge i 20 miliardi di dollari, circa 17 miliardi di euro: Faiq è il nipote del sultano del Brunei, Hassanal Bolkiah, e sogna di fare il calciatore.
Suo padre Jefri, principe del Brunei, possiede oltre 2.300 vetture e in occasione del suo cinquantesimo compleanno ingaggiò Michael Jackson per un concerto privato spendendo 14 milioni di dollari. Eccessi che il figlio Faiq sembra non voler ripetere (passione per le tigri a parte) per concentrarsi esclusivamente sulla carriera di calciatore.

martedì 9 gennaio 2018

COUTINHO, CHE ABBAGLIO DELL’INTER !!! (ma siamo sicuri che…)

Il passaggio di Coutinho dal Liverpool al Barcellona per 160 milioni di euro riapre l’eterna discussione sui giovani che all’Inter non vengono adeguatamente valorizzati (fermo restando che il problema non riguarda solo l’Inter, capita a tutte le squadre di prendere degli abbagli).

È facile puntare il dito adesso o scadere nel classico “io l’avevo detto”, ma in effetti il sottoscritto ha sempre sostenuto che Coutinho fosse un grande campione e in tempi non sospetti dissi (e forse lo scrissi pure…) che tempo qualche anno e il Liverpool avrebbe rivenduto a peso d’oro il giocatore brasiliano (ovviamente non così a peso d’oro, io avevo immaginato 50-60 milioni di euro). Sarebbe bastato dargli un po’ più di fiducia, puntarci e soprattutto avere tempo e pazienza. Già, tempo e pazienza: quello che spesso e volentieri manca all’Inter.

lunedì 8 gennaio 2018

DIVIETO DI SOSTA (un paio di appunti sulla Serie A…)

 CLASSE AAnalisi e commenti sul Campionato Italiano 
Alla faccia di chi pensava che il Benevento non ne avrebbe vinta una. Ci ha messo quasi un girone, ma alla fine ci ha preso gusto. Due vittorie consecutive. E se contro il Chievo era ipotizzabile, contro la Sampdoria è una vera sorpresa, considerando anche che a fine primo tempo le Streghe, tanto per cambiare, stavano perdendo.

domenica 7 gennaio 2018

UNA SOSTA PIU’ CHE MAI OPPORTUNA

Esattamente 35 giorni fa prendevamo a pallate il Chievo. Un 5-0 netto, deciso, che ci permetteva di issarci solitari in testa alla classifica dopo che due giorni prima il Napoli aveva perso in casa con la Juventus.

Da quella domenica di inizio dicembre è iniziata la nostra odissea. Sette partite senza vittorie, inclusi le due sfide di Coppa Italia. E se il pareggio a Torino contro la Juventus è grasso che cola, se la sconfitta in casa contro l’Udinese può starci (prima o poi dovevamo perdere, quindi… pazienza), tutto il resto è rivedibile. Farsi trascinare ai rigori dal Pordenone, perdere col Sassuolo dopo aver dominato la partita, essere eliminato da un Milan disastrato, sono cose inaccettabili. Al contrario del pareggio casalingo contro la Lazio (risultato che reputo positivo solo perché arrivato tre giorni dopo il disastro del derby) e del pareggio a Firenze (risultato onesto, anche se prendere un gol al 90esimo provoca notevoli giramenti di “pelotas”).

martedì 2 gennaio 2018

UNDICI ANNI DI CALCIOMANIA 90

Ridendo e scherzando un altro anno è passato. E ora sono undici. Undici anni di blog. Mica bruscolini. E se penso a quanta acqua è passata sotto i ponti… (perché di acqua sotto i ponti ne è passata tanta…)
Sembra niente, ma undici anni sono tantissimi. 132 mesi, 4015 giorni (anzi 4017 per via degli anni bisestili). E se penso ai 4570 articoli pubblicati in tutto questo tempo…
Insomma, l’esperienza “De Rerum Calciorum/Calciomania 90” comincia ad assumere un suo peso. Anche perché, e correggetemi se sbaglio, credo che sul web di blog così longevi non ce ne sono poi così tanti.
A fare la differenza probabilmente è la mia passione per la scrittura. Una passione che in tutti questi anni è rimasta intatta. Certo, come tutte le cose ha vissuto degli alti e dei bassi e qualche volta ho anche pensato di smettere, ma è ancora forte e mi spinge sempre ad andare avanti, a far crescere e migliorare questo blog (vi ricordo che sono reduce dal terzo posto nella categoria “calcio” come “Blog dell’Anno”, un’altra piccola soddisfazione da aggiungere a tutte quelle conquistate dal 2007 ad oggi).