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lunedì 23 dicembre 2013

VINCERE UN DERBY COSI' (cosa chiedere di più a Babbo Natale?)

Vincere un derby a quattro minuti dalla fine grazie ad un gol di tacco. Cosa potevamo chiedere di più a Babbo Natale? Credo nulla (sia chiaro sto parlando dal punto di vista sportivo-nerazzurro). 
 Sei anni fa vincemmo il derby due giorni prima di Natale ma fu una partita diversa. Stavolta è arrivato il gol quasi sul gong dopo una sfida tutto sommato equilibrata. E battere le nostre acerrime rivali (Juventus e Milan, naturalmente) in zona Cesarini è sempre motivo di goduria massima che rende fantastico e stupendo anche il più normale dei Natale.
Adesso possiamo festeggiare il Natale tutti felici nella speranza che dopo il regalo di Babbo Natale arrivi quello della Befana (leggasi, innesti sul mercato).
L’euforia per la bellissima vittoria è ancora tanta, anzi tantissima (temo che durerà fino a dopo Natale), ma forse iniziamo ad essere abbastanza lucidi da poter fare qualche riflessione.

Innanzitutto il gioco. Non è stata una grande partita. Attualmente sia l’Inter che il Milan lasciano a desiderare pertanto alla fine i novanta minuti sono stati lo specchio del momento di (poca) forma delle due squadre.

L’Inter del primo tempo mi è piaciuta molto poco. Zanetti e Cambiasso lì in mezzo non sono presentabili e sinceramente non capisco il perché di questa scelta (scelta che tra l’altro mi è costata anche una scommessa, che ho perso). In realtà, se proprio vogliamo dirla tutta, fatico a comprendere molte delle scelte del nostro tecnico. L’atteggiamento difensivista spesso ci si ritorce contro, soprattutto perché la difesa non è coperta adeguatamente dal centrocampo e viene lasciata in balia degli eventi. Ieri sera Handanovic ha mantenuto la porta imbattuta forse più per demeriti degli avversari che per meriti nostri (lo stesso portiere sloveno nella prima frazione ha mostrato qualche incertezza di troppo).
E’ anche vero che dopo un primo tempo orripilante, abbiamo fatto un secondo tempo molto buono e nell’ultima mezzora sono stati i rossoneri ad essere in balia dei nostri attacchi. Già pochi minuti prima del gol Palacio aveva avuto una ghiotta doppia occasione per portare in vantaggio i nostri e nel complesso la retroguardia rossonera ha avuto il suo bel da fare. Il gol, in fin dei conti, non è stato frutto solo di un episodio.
A proposito di episodi non possiamo non soffermarci su quel fallo in piena area di rigore milanista al 40esimo del primo tempo. Era un rigore sacrosanto che Mazzoleni (da novello Rocchi) si è guardato bene dal decretare. Eppure era un fallo limpido, in un azione chiara. Non c’era una situazione confusa né mischie varie. Erano in due Zapata e Palacio con il primo che ha commesso un chiaro, anzi chiarissimo fallo da rigore in piena area. Cosa c’è di poco chiaro? Quali erano i dubbi? E soprattutto su che basi non l’ha assegnato? Su quest’ultimo interrogativo qualche risposta ce l’avrei anche io. Anche se la madre di tutti i quesiti rimane il motivo per cui dopo diciassette giornate non c’è ancora stato dato un rigore a favore. Misteri che prima o poi risolveremo.
Intanto arriva la pausa. Per riorganizzare le idee, per ricaricare le batterie e per recuperare uomini. Questo 2013 non è stato un anno che ricorderemo con piacere (l’avvento di Thohir è ancora tutto da giudicare). Ma averlo chiuso con una vittoria nel derby grazie ad un gol a quattro minuti dalla fine mi sembra un buon punto di partenza per il nuovo anno. Buone Feste, popolo nerazzurro !!!

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1 commento:

Winnie ha detto...

Babbo Natale Palacio ci ha fatto un regalo fantastico.
Per tutto il resto ripassate un'altra volta.