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martedì 8 novembre 2016

UNA SCALA A... PIOLI PER RISALIRE LA CHINA

Habemus allenatorem: Stefano Pioli da Parma. In realtà già da ieri era circolata la voce che l’ex tecnico della Lazio era stato designato come il successore di Frank De Boer sulla panchina nerazzurra, ma essendo ancora sotto contratto con la società biancoceleste si attendeva la rescissione del contratto con la società di Lotito per dare l’ufficialità. Ufficialità che è arrivata nel pomeriggio attraverso il sito dell’Inter.
F.C. Internazionale annuncia di aver trovato un accordo con l'allenatore Stefano Pioli. Il tecnico emiliano si legherà ai colori nerazzurri fino al 30 giugno 2018 e sarà accompagnato a Milano da alcuni nuovi collaboratori che entreranno a far parte dello staff della prima squadra: Giacomo Murelli (allenatore in seconda), Davide Lucarelli (collaboratore tecnico), Matteo Osti (preparatore atletico) e Francesco Perondi (preparatore atletico)”.

Pioli sarà di fatto il quarto tecnico a sedersi sulla panchina dell’Inter in questa stagione. Dopo Roberto Mancini, che ha guidato la squadra nel precampionato prima di rescindere il suo contratto l’8 agosto, Frank De Boer che è stato in carica fino al 1° novembre prima di essere esonerato dopo una serie di risultati non soddisfacenti e Stefano Vecchi che ha condotto il gruppo in questa fase di transizione.
Stefano Pioli, classe 1965, nel corso della sua carriera ha allenato Salernitana, Modena, Parma, Grosseto, Piacenza, Sassuolo, Chievo, Palermo, Bologna e Lazio.
Proprio alla guida della compagine capitolina i suoi risultati migliori con la Coppa Italia sfiorata nel 2015 e la qualificazione ai preliminari di Champions League colta al termine di un campionato esaltante nella stessa stagione.
Come già accennavo ieri pomeriggio non avevo particolari preferenze per quanto riguarda il nuovo allenatore nerazzurro. E’ ovvio che un tecnico italiano è sempre meglio di uno straniero che magari non conosce il nostro calcio e che, come nel caso di De Boer, ha bisogno di tempo per ambientarsi. E purtroppo in questo momento di tempo per ambientarsi non ce ne era. Inoltre i nomi stranieri non mi entusiasmavano particolarmente. Hiddink è un ottimo allenatore con un discreto curriculum ma la carta d’identità non giocava a suo favore, Leonardo si era tirato fuori da solo (e in ogni caso lo vedo bene più come dirigente che come allenatore) e i vari Marcelino, Vitor Pereira e Mauro Silva erano abbastanza sconosciuti. Marcelino, che fino all’ultimo ha conteso la panchina a Pioli, aveva fatto molto bene a Villareal, ma in precedenza il suo curriculum era fatto più di insuccessi che di successi.
Non che i nomi di allenatori italiani circolati in questi giorni accendesse la fantasia per popolo nerazzurro. L’ultimo in ordine di tempo è stato quel Gianfranco Zola che non ha certo fatto vedere grandi cose in Inghilterra. Certo un Andrea Mandorlini avrebbe raccolto parecchi consensi per il suo passato nerazzurro (tra l’altro lui è un tifoso dell’Inter), ma non stiamo parlando di un allenatore con un curriculum “da Inter”. L’unico che poteva fare al caso nostro era Capello, ma il tecnico friuliano non aveva intenzione di venire all’Inter.
Dunque, benvenuto Pioli. Il suo compito sarà compattare il gruppo, portare grinta nello spogliatoio e riportare l’Inter in una situazione di classifica più consona. Parliamoci chiaro, la squadra c’è, tocca al tecnico emiliano riuscire a fare quello che non ha fatto (o non è riuscito a fare) Frank De Boer. Sarà capace? Ai posteri l’ardua sentenza visto che, come scrivevo ieri, a priori non si può mai sapere se un allenatore farà bene o farà male. In bocca al lupo Stefano. Ne avrai bisogno…

2 commenti:

Winnie ha detto...

Purtroppo a metà novembre non è che vi sia tutta questa scelta. Bisogna arrangiarsi con quello che c'è disponibile. Pioli è una scelta giusta. Sperando che faccia bene.

Malati di calcio Blog ha detto...

Per me non cambierà nulla, finchè l'Inter non migliora come dirigenza e come club può venire chiunque, e lo vediamo da anni...

Un saluto amico mio :)