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lunedì 21 novembre 2016

SAPESSI CHE GODURIA SEGNARE AL 92ESIMO NEL DERBY...

Il grande Peppino Prisco sosteneva che “il mio sogno? Vincere un derby allo scadere grazie a un gol segnato in fuorigioco o con la mano. Meglio se in fuorigioco e con la mano". È vero che ieri sera non abbiamo vinto e non abbiamo segnato né in fuorigioco e né di mano, ma quel tocco di Perisic sotto porta a superare Donnarumma (tra l’altro sul suo palo) quando il cronometro segnava che eravamo ormai al minuto 92, avrebbe fatto godere di gioia anche il nostro mitico avvocato.

Perché volenti o nolenti quel gol di Perisic è stato comunque una beffa per il Milan che pregustava già la vittoria nel derby. E una vittoria nel derby è pur sempre una vittoria nel derby. Checché ne dica chi sostiene che alla fine il derby non è altro che una partita come le altre e che vincere il derby o vincere una qualsiasi altra partita è la stessa cosa (forse ho usato già troppe volte la parola “derby”, facciamo che da questo momento uso un altro termine).

Non ho esultato come un matto al gol di Perisic (ero da solo e se qualche anno fa urlavo e saltavo come un matto sia se ero da solo sia se ero in compagnia, crescendo, negli ultimi tempi mi risulta difficile, fatta qualche eccezione, saltare come un invasato se sono da solo) ma ho provato un sottile brivido di piacere e di goduria. Su quel calcio d’angolo ho quasi imprecato quando ho visto Handanovic in area avversaria (sta cosa che si va all’assalto compreso il portiere mi infastidisce, sembra una cosa da squadretta di metà classifica, non da big) e onestamente ero scettico sul fatto che si potesse raddrizzarla all’ultimo respiro. Pensare poi che Perisic riuscisse a buttarla dentro dopo i due errori clamorosi del primo tempo era quasi fantascienza. A dirla tutta non sapevo neanche come impostare il mio consueto articolo. Puntare sulla sfortuna? Sottolineare che non meritavamo di perderla? Oppure prendersela con il reparto difensivo che combina le solite frittate? Puntare il dito sulle scelte di Pioli o sorvolare visto che era all’esordio?
Per fortuna Perisic mi ha tolto anche da questo imbarazzo e ho fatto anche finta di non vedere certe sostituzioni (Jovetic??? Giochiamo ancora con Jovetic???). Pareggio al novantesimo (anzi novantaduesimo) e tutti contenti o quasi.
Detto questo, credo che ci sia ben poco da aggiungere all’analisi fatta ieri sera a partita appena finita. Si è vista un’Inter più determinata e più vogliosa di fare, ma le lacune (o se preferite i problemi) dell’era De Boer si sono visti anche ieri sera. Come il reparto difensivo dove Murillo somiglia sempre più al gemello sudamericano di Ranocchia e dove Medel è stato più incisivo de colombiano. Il centrocampo convince poco (Kondogbia ad alcuni è piaciuto, ad altri no, a me ha dato la solita sensazione del “potrei ma non riesco”), anche perché ieri sera pure Brozovic non era in serata positiva. Per dirla tutta anche Icardi ieri sera non mi ha entusiasmato più di tanto. Troppo isolato dal gioco, si è fatto vedere poco, non ha fatto valere i suoi centimetri in area avversaria. E poi continuiamo ad avere questa difficoltà a renderci pericolosi. Il primo tempo abbiamo dominato senza creare pericoli, alla prima occasione il Milan ha subito fatto centro. Ecco, questa è una grossa lacuna che va risolta al più presto perché non possiamo continuare a farci beffare in questo modo. Ieri sera tutto sommato ci è andata bene ma non sarà sempre così. È bene ricordarselo.
Mi auguro che Pioli abbia preso appunti. E raddrizzi al più presto la baracca. Perché se vogliamo risalire la china non possiamo permetterci di perdere altri punti. FORZA INTER !!!

1 commento:

Nicola ha detto...

Goduria allo stato puro. Anche se vale solo un pareggio.