Come due anni fa. Derby dopo la sosta di novembre con allenatore nuovo di zecca sulla panchina nerazzurra. Esordire in un derby può essere un’arma a doppio taglio per un tecnico. Se vinci sei praticamente già un eroe, se perdi non inizi certo nel migliore dei modi. E poi c’è il pareggio. Che non è né carne né pesce e ti lascia nel limbo del “vediamo cosa combinerà strada facendo”.
Intanto Stefano Pioli mi pare abbia riportato entusiasmo e serenità all’interno del pianeta Inter. Lo stesso Icardi ieri in conferenza stampa ha fatto capire che durante la gestione De Boer regnava il malumore nello spogliatoio nerazzurro e che ora la situazione è cambiata. Questo mette i giocatori di fronte alle loro responsabilità perché ora non potranno più nascondersi dietro presunti alibi. Ora bisogna rimboccarsi le maniche e togliere fuori gli attributi. Perché il derby è solo l’inizio, dopo ci spettano Fiorentina e Napoli e non possiamo certo permetterci di perdere altri punti.
Pioli dovrebbe affidarsi al 4-3-3 (anche se addirittura si vociferava di un classico 4-4-2), ma ha ancora qualche dubbio da chiarire. In difesa Ansaldi e Miranda sono sicuri con Santon e D’Ambrosio che si giocano una maglia da titolare sull’out destro e Ranocchia che potrebbe vincere il ballottaggio con Murillo in mezzo. A centrocampo Brozovic è in vantaggio su Banega per una maglia da titolare accanto a Medel e Joao Mario. Pochi dubbi in attacco: Candreva-Icardi-Perisic sarà il tridente che dovrà abbattere il fortino rossonero. In particolare Maurito dovrà colmare la lacuna di non aver mai segnato ai cugini e riscattare l’errore che fece a gennaio nell’ultimo derby quando sbagliò un rigore quando il risultato era ancora in bilico (1-0 per il Milan che poi vinse 3-0).
Se nel computo degli 82 precedenti il bilancio sorride all’Inter con 31 vittorie, 23 pareggi e 28 sconfitte, nelle sfide giocate a novembre il bilancio è di perfetta parità con otto vittorie nerazzurre, otto vittorie, rossonere e otto pareggi. L’Inter però non vince un derby in casa del Milan a novembre dal lontano 1990 quando Berti (e chi se no…) segnò il gol vittoria a cinque minuti dalla fine. Una curiosità: tre volte in precedenza si è giocato il 20 novembre. Nel 1960 Picchi firmò l’1-0 nerazzurro, sei anni dopo fu un’autorete di Maddé a regalare la vittoria ai nerazzurri mentre nel 1994 finì 1-1 con reti di Fontolan e Maldini.
Sarò ripetitivo ma difronte a “derby Milan-Inter” il mio primo pensiero è sempre lo stesso: 29 agosto 2009 Milan-Inter 0-4, la prima esaltante vittoria dell’Inter che a fine stagione avrebbe vinto poi tutto ciò che c’era da vincere. Anche se, come spesso accade, di derby che rimangono nel cuore ce ne sono tanti. Come il sonoro 3-0 con cui Simeone e Ronaldo asfaltarono il Diavolo nel marzo 1998, come il gol di Branca dopo cinque minuti nel 1996, come il 4-3 nell’ottobre 2006, come l’1-0 firmato Milito nel gennaio 2012. Insomma ogni vittoria è quasi sempre un derby che rimane nel cuore. E spero tanto che anche la sfida di domani sera rimanga nel cuore. Nonostante le difficoltà e tutti i fattori negativi (leggasi cambio allenatore) spero fortemente nel trionfo nerazzurro nel derby. Un derby che, come leggevo di sfuggita qualche giorno fa, ad agosto ci avrebbe visto favoriti e che invece ora ci vede, ahimè, abbastanza in svantaggio. I cugini stanno meglio, Montella ha trovato la quadratura del cerchio, qualche colpo di fortuna ha fatto sì che a loro la classifica sorrida. Ma nel derby non sempre vince chi è favorito. E noi ci affidiamo a questa scaramanzia nella speranza che domani sera a trionfare siano i colori nerazzurri. FORZA INTER!!!
3 commenti:
Non mi sbilancio. Spero che sia un bel derby e che alla fine, come scrive Entius, rimanga nel cuore. ;-)
Finirà in parità 1-1.
La vedo nera ma sono fiducioso. Pioli mi ispira ottimismo. Spero che si riesca a portare il derby a casa. O almeno che non si faccia una figuraccia.
Posta un commento