Rieccomi. Negli ultimi giorni avevate un po’ perso le mie tracce. Ma mi sono concesso un meritato weekend romano e per tre giorni ho staccato la spina da web e blog. E così non ho nemmeno commentato la meritata vittoria ottenuta a Chievo al termine di una partita che per 87 minuti ci ha visto attaccare infruttuosamente. Poi ci hanno pensato Samuel e Milito a fare in modo che l’Inter festeggiasse nei migliori dei modi il suo 104esimo compleanno conquistando una vittoria che mancava da quasi due mesi (caspita, un’eternità).
Una vittoria molto importante perché ci permette di conquistare la fatidica soglia dei 40 punti. Tutto quello che arriverà da ora in avanti andrà bene (no, vi prego, non ricominciate a dire che possiamo puntare al terzo posto).
Se in Italia gli obiettivi nerazzurri sono ormai utopia, discorso ben diverso fuori dai confini nazionali. L’obiettivo che ci eravamo prefissati erano i quarti di finale e possiamo ancora farcela.
Tappa importantissima sarà il ritorno degli ottavi di finale che giocheremo domani sera a San Siro contro il Marsiglia che all’andata ci ha beffati sul gong finale.
Senza quel gol domani sera sarebbe potuta essere un’altra gara. Ma, purtroppo è inutile piangere sul latte versato, il gol di Ayew è arrivato e allora non ci basterà vincere ma dovremo farlo segnando due gol più degli avversari. Non è un’impresa proibitiva. Il Marsiglia in campionato è reduce da quattro sconfitte e già nella partita dell’andata si era visto che i francesi non erano certi avversari temibili. Ma, a voler essere razionali, neanche noi ce la passiamo troppo bene. Credo che tra Catania e Chievo abbiamo avuto una reazione d’orgoglio. Ho visto un’Inter più convinta, più determinata. Ranieri ha finalmente scoperto l’acqua calda piazzando Sneijder dietro le punte e facendo rifiatare Cambiasso dando spazio a Poli.
E con questi presupposti domani sera ci giocheremo l’accesso ai quarti. Se disputeremo una partita da vera Inter possiamo centrare sicuramente l’obbiettivo. Servirà una bella prestazione del muro difensivo Samuel-Lucio, servirà il Maicon dei giorni migliori, servirà uno Sneijder illuminato come non mai e soprattutto serviranno un Milito-Pazzini-Forlan cecchini infallibili. Perché non basterà una bella prestazione, dovremo anche buttarla dentro. Anzi al limite la prestazione può anche essere deludente ma dovremo comunque buttarla dentro.
Domani sera potrebbe essere la nostra ultima gara europea prima di qualche anno di digiuno. Dubito che l’anno prossimo riusciremo ad andare in Europa e nei prossimi anni l’accesso alla Champions League potrebbe diventare un sogno. Non che questo possa essere un problema grave. In fondo se hai un progetto da seguire, restare fuori dall’Europa per un paio di stagioni potrebbe anche starci.
Dicevo, potrebbe essere la nostra ultima gara europea. E allora vorrei che la giocassimo con onore, che ci congedassimo a testa alta, da squadra che non più tardi di due anni fa era diventata Campione d’Europa.
Un’ultima partita da vera Inter. Non chiedo di più. Se poi arrivassero anche i quarti e la possibilità di rimandare il congedo… FORZA INTER!!!
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2 commenti:
Speriamo che non sia l'ultima partita. Dai, ragazzi. Regalateci altre due serate europee... FORZA INTER !!!
Per evitare rischiosi assalti finali che significherebbe lasciare spazio ai contropiedi avversari, servirà un gol nei primi 25-30 minuti e cercare poi con calma il gol qualificazione e quello della sicurezza.
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