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mercoledì 22 febbraio 2017

JUVE, QUARTI IPOTECATI MA CHE FATICA (nonostante l’uomo in più…)

Champions League 2016-2017 - Andata degli degli Ottavi Di Finale
PORTO-JUVENTUS 0-2 
72’ Pjaca – 79’ Dani Alves

PORTO (4-1-3-2): Iker Casillas; Maxi Pereira, Felipe, Marcano, Alex Telles; Danilo; Herrera, Ruben Neves (16'st Corona), Brahimi (28'st Diogo Jota); André Silva (30'pt Layun), Soares. (José Sá, Boly, André André, Oliver Torres). All. Espirito Santo.
JUVENTUS (4-2-3-1): Buffon; Lichtsteiner (28'st Dani Alves), Barzagli, Chiellini, Alex Sandro; Khedira, Pjanic; Cuadrado (22'st Pjaca), Dybala (40'st Marchisio), Mandzukic; Higuain. (Neto, Asamoah, Benatia, Rugani) All. Allegri.
ARBITRO: Brych (Germania)


Una netta vittoria per 2-0 e la Juventus torna a casa con la qualificazione ai quarti ipotecata. Ma non è stato tutto rose e fiori per la squadra bianconera aiutata dall’ingenuità di Telles e dall’eccessiva fiscalità dell’arbitro Brych che poco prima della mezz’ora nell’arco di due minuti ammonisce due volte il terzino brasiliano spedendolo anzitempo negli spogliatoi. Il Porto si difende bene e riesce a respingere gli attacchi bianconeri fino al 72esimo quando Pjaca sblocca il risultato. Due minuti dopo arriva il raddoppio di Dani Alves che ipoteca la qualificazione. La vigilia turbolenta (Bonucci spedito in tribuna dopo l’acceso litigio con Allegri venerdì scorso durante Juventus-Palermo) viene così cancellata dalla quarta vittoria consecutiva in Europa.

Il Porto parte forte ma l'occasione più pericolosa della prima mezzora la crea la Juventus con Dybala, che si mangia un gol calciando alto. La svolta della partita arriva al 27esimo, quando Telles prende il secondo giallo per un brutto fallo su Lichtsteiner (il primo era stato poco prima su Cuadrado): intervento duro e ingenuo, ma l’arbitro pecca di eccessivo zelo. Anche perché non usa lo stesso metro di giudizio dall’altra parte dove spesso lascia correre su interventi al limite della regolarità da parte dei difensori bianconeri.
La Juventus cerca di trovare subito il gol che sblocchi la partita ma il Porto è bravo a chiudersi e a non concedere nulla agli avversari.
Il secondo tempo è un assedio della Juve. Il Porto si difende con caparbietà e attenzione, la Juve è meno lucida e meno brillante del solito. Però la superiorità numerica alla lunga aiuta e al 73esimo ci pensa Pjaca, che trova il primo gol con la Juventus nella serata più importante. Subito dopo raddoppia Dani Alves su cross di Alex Sandro. Partita finita e qualificazione a un passo.
Ma non è stata una Juventus brillante e probabilmente in 11 contro 11 fino al 90esimo la qualificazione difficilmente sarebbe stata ipotecata. Servirà qualcosina in più se vuole arrivare fino a Cardiff. Senza scomodare le solite big europee, onestamente anche il Monaco visto ieri sera è superiore a questa Juventus. Se poi godrà sempre di colpi di fortuna, ingenuità degli avversari e eccessiva fiscalità arbitrale ad hoc, lo scenario potrebbe cambiare completamente.

5 commenti:

Alex ha detto...

Forse non abbiamo fatto una partita spettacolare, ma l'importante era vincere. E ci siamo riusciti. Vedere una squadra che fa spettacolo e diverte può essere esaltante, ma noi abbiamo scelto la via della praticità. E sinceramente mi tengo stretto la Juventus brutta e vincente piuttosto che il Monaco spettacolare e sconfitto.

BlackWhite ha detto...

Non capisco perché devi sempre sminuire i meriti della Juventus e, in questo caso, di Allegri.
Abbiamo giocato una eccellente partita e abbiamo meritato di vincere. Punto.
Tutto il resto sono chiacchiere da rosicone del bar.

Nerazzurro ha detto...

Chissà come sarebbe finita in 11 contro 11...
Non lo sapremo mai grazie ad un arbitro eccessivamente fiscale...

Gaetano ha detto...

@Nerazzurro
Ho pensato che non avrei scritto nulla dopo l'articolo fazioso di entius. Un articolo del genere ci sta, non posso pensare di leggere cose diverse. Fa parte della rivalità e non sono stupido da illudermi che possa accadere il contrario, a parti invertite su un sito bianconero avremmo letto le stesse cose, esattamente come accade tra milanisti ed interisti o romanisti e laziali, ma nonostante una strenua lotta interiore, dopo aver letto il tuo commento non ho potuto davvero più resistere.
Hai ragione, non sapremo mai come sarebbe finita in 11 contro 11, così come non sapremo mai come sarebbe finita nel 2003 se un arbitro troppo fiscale non avesse ammonito all'82°di una partita oramai chiusa il di li a poco pallone d'Oro Pavel Nedved nella semifinale di CL, che costò al ceco la finale (il fallo era a centrocampo), così come non sapremo mai come sarebbe finita Bologna Inter se Mazzoleni invece che pensare ai 13-14 rigori non assegnati all'Inter a Torino, avesse assegnato un sacrosanto rigore ai felsinei.
Mi fa specie però ricordare che in questo mare di dubbio una certezza tu e quelli come te l'avete....se fosse stato assegnato il rigore in occasione del contatto Ronaldo Juliano lo scudetto era vostro al 100%....strana la vita vero?
Poi rifletto un attimo e ricordo che nel girone eliminatorio Lemina viene cacciato a Lione per un falletto a centrocampo e li tutti ad esultare ed a ricordare che gli arbitri in Europa non sono come quelli italiani....per la cronaca nonostante l'inferiorità si riuscì a vincere comunque.
Allora mettiamoci d'accordo perché mi sembra di capire che gli arbitri in Europa sono bravi solo quando ci fischiano contro, al contrario sono fiscali e di parte.
Si sa, per voi l'arbitro è la panacea di tutti i mali.....lo tirate in ballo ogniqualvolta non vincete e, come accaduto a Bologna, anche quando vi favorisce imputate l'errore alla Juve....Unici ed inimitabili.
Detto questo vorrei approfittare, caro Nerazzurro, per fare una riflessione in merito alle società Juventus ed Inter, che denota molto bene la differenza che oggi e sottolineo oggi per non essere tacciato di presunzione, esiste tra noi e voi.
In occasione di una partita fondamentale, un ottavo di finale di CL in trasferta, neppure in casa, non di una partita contro il Crotone, la Juve lascia fuori per motivi disciplinari uno dei suoi giocatori più carismatici, sapendo che in caso di insuccesso la critica l'avrebbe massacrata ed i tifosi avrebbero contestato, ma la società ed i valori di rispetto al suo interno vengono prima di qualsiasi altra cosa, anche della tanto agognata coppa. Di contro la vostra a seguito di un bestsellers, ops autobiografia del proprio MI9, che genera un putiferio tra società, giocatore e tifoseria UCN arrivando anche ad una contestazione ufficiale degli stessi e con il vicepresidente che si schiera apertamente a loro favore, cosa fa? Gli consente di portare al braccio la fascia di capitano.
Vedi nerazzurro, forse non vinceremo neppure quest'anno la CL (motivo per cui proverai la tua più grande gioia stagionale, come spesso ti capita, ma ti è concesso ci mancherebbe), ma una grande società si vede da queste piccole ma importanti cose e non ha bisogno di appendere negli armadietti dei propri giocatori il vademecum del buon interista (Gabigol è un grande. Ma è vero che è ancora in giro per Bologna a gridare gol gol gol sventolando la maglietta?).
Tornando al prox turno di campionato è stato designato Tagliavento. Ti sta bene? O preferivi quell'altro?
Dai, fateci un favore domenica, battete la Roma che sarà anche un po' stanca per la partita di ieri, augurandoci che Tagliavento abbia parlato con Mazzoleni degli episodi scandalosi di Torino.

pippo ha detto...

questa partita insegna una lezione.in italia o in europa,con arbitri italiani o stranieri....gli interisti e gli ex-interisti vengono comunque espulsi.
e protestano......per un arbitro europeo "eccessivamente fiscale" dopo due fallacci di alex telles (come diceva la cazzetta il nuovo roberto carlos.)