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mercoledì 15 ottobre 2014

BOLOGNA A STELLE E STRISCE


Sliding Doors. Ironica e paradossale riflessione, la quale ci induce a riconsiderare come taluni eventi in determinate circostanze si rivelino alla lunga circostanze provvidenziali e viceversa. Si chiudono due storie nazionali, se ne apre una nuova, di caratura globale. In America è da poco trascorso il Columbus Day. Negli States gli Italo-americani celebrano la ricorrenza di Colombo e sono particolarmente orgogliosi del fatto che sia stato un navigatore italiano a scoprire il continente americano. Di cosa stiamo parlando ? Per noi italiani in questi giorni a Wall Street si sono chiuse molte pagine della nostra storia economica, sociale, emotiva,nazionale per dare vita ad una compagine mondiale: Fiat esce fuori dai listini borsistici europei e approda in quelli americani. Il passaggio è epocale. Oltrepassando l’oceano e arrivando qui nel Bel Paese, uno statunitense di origine italiana acquista un società calcistica. Tali recenti avvenimenti sembrano estranei. In realtà hanno ambedue una linea rossa di collegamento. Sliding Doors,dicevo prima. Chi viene e chi va. Ecco qual è la relazione. Chi si muove dall’Italia per continuare e incrementare un business già noto e chi arriva in Italia per ridare smalto ad un contesto, dal glorioso passato, ma attualmente sotto luci e ombre.

Rivolgiamo lo sguardo ad una città del nord Italia. Bologna. Interprete primario di questa storia, Joe Tapino. Focalizziamo il contesto. Il Bologna Football Club 1909, squadra rossoblu ha un nuovo establishment societario. Joe Tapino, il quale rappresenta inoltre una cordata di imprenditori statunitensi e canadesi, tra cui l’imprenditore Joey Saputo, rappresenta la nuova figura presidenziale del club felsineo.

Il Bologna è a stelle e strisce ma riavvolgiamo per un secondo il nastro.
Il Bologna è stato fondato nel 1909, nella sua storia ha vinto 7 scudetti – tutti fra il 1924 e il 1964 – e si trova attualmente in Serie B, dopo aver giocato in Serie A nelle ultime sette stagioni. Membro fondatore della società Louis Rauch, un odontoiatra svizzero, mentre vicepresidente fu Guido Della Vallee capitano Arrigo Gradi. Il dna cromosomico della società aveva fin dai primi allori un carattere extranazionale. Arrigo Gradi andava agli allenamenti con la maglia a quarti rosso e blu del collegio svizzero Schönberg di Rossbach nel quale aveva studiato, e presto questi colori divennero quelli della divisa sociale.
Negli ultimi dieci anni ha cambiato sette presidenti, nessuno dei quali è riuscito a trovare una gestione economica e sportiva efficace. Ma finalmente e dopo 103 anni il Bologna trova quindi un presidente e ne ritrova uno straniero.
Da settimane i giornali locali raccontavano che il consiglio di amministrazione della squadra – fin qui di proprietà di una cordata con a capo l’imprenditore Albano Guaraldi – doveva decidere tra due opzioni: accettare l’offerta di ricapitalizzazione di Massimo Zanetti oppure cedere la squadra alla cordata con a capo l’avvocato Tacopina, che ha fra i soci di maggioranza l’imprenditore canadese Joseph “Joey” Saputo. L’interesse di Tacopina – che già nel 2008 aveva tentato di comprare la squadra e fino a un mese fa era il vicepresidente della Roma – circolava già da alcune settimane. L’offerta di ricapitalizzazione di Zanetti, invece, è arrivata solo di recente, a fine settembre.
La mattina dell’8 ottobre, però, Tacopina e i suoi soci hanno presentato una nuova offerta, più alta delle precedenti: 6 milioni per acquisire il 99 per cento delle quote in possesso dei soci dell’attuale CDA (l’1 per cento rimarrebbe in mano a un’associazione di tifosi), un nuovo aumento di capitale di 12 milioni di euro – di cui 6 da versare subito per ripagare alcuni debiti. . Il consiglio di amministrazione ha deciso di accettare l’offerta di Tacopina.
Secondo indiscrezioni Tacopina sarà il presidente, mentre l’amministratore delegato dovrebbe essere Claudio Fenucci, in uscita dalla Roma, mentre per il ruolo di dirigente che si occuperà del calciomercato sono circolati i nomi di Pantaleo Corvino – uno dei più stimati dirigenti di calcio in Italia, noto soprattutto per il suo lavoro al Lecce e alla Fiorentina – Pasquale Sensibile e Giorgio Perinetti, ex dirigente di Napoli, Siena e Palermo.
Inoltre che nel consiglio di amministrazione, oltre a Saputo, ci sarà anche Nick De Santis – fino a pochi mesi fa direttore sportivo del Montreal Impact – e Andrew Nestor, il proprietario dei Tampa Bay Rowdies, che giocano nell’equivalente della Serie B nordamericana. Il Bologna è tenuto a versare 6 milioni di euro entro mercoledì 15.
Ora però cerchiamo di capire chi è tale Mr. Tacopina.
“Joe” , cosi soprannominato, è un avvocato statunitense di origini italiane. Membro fondatore dello studio di avvocati Tacopina Seigel & Turano, che ha sede a Manhattan e si occupa di «diritto penale, civile e processi finanziari». È uno degli avvocati più noti a New York e appare spesso come esperto legale in molte trasmissioni americane (ha collaborato con canali televisivi MSNBC, CNN, Fox News, e NBC). Il tabloid New York Post, in un’intervista del 2011, lo descriveva così: «Indossa un vestito a quadri e un orologio Panerai da 6.500 dollari. Ama il calcio italiano. Guida una Maserati. Possiede e conduce il suo yacht da 15 metri»
Braccio destro di Tacopina, che ha condotto personalmente le trattative con la vecchia proprietà e con il comune, c’è anche Joey Saputo, imprenditore canadese e proprietario della squadra di calcio canadese dei Montreal Impact.
Nel 1993, a 29 anni, Joey Saputo fondò la squadra di calcio dei Montreal Impact e costruì uno stadio da circa 20 mila posti, il “Saputo Stadium”. All’inizio la squadra giocava in una specie di Serie B della Major League Soccer (MLS), il principale campionato nordamericano di calcio. Nel 2012 la squadra è stata poi ammessa alla MLS. Il primo grande acquisto in vista del nuovo torneo è stato l’ex attaccante della Nazionale italiana Marco di Vaio, allora 36enne: è il primo legame tracciabile fra Saputo e il Bologna. Negli anni successivi il Bologna ha reso più solidi i legami con la squadra di Saputo: nel novembre del 2012 i Montreal Impact hanno giocato una partita amichevole contro il Bologna.
Ora si attende il 15 ottobre, ultimo giorno per l’ufficialità della ricapitalizzazione della società controllante del Bologna FC.
La nuova proprietà farà il suo debutto nella tribuna del Dall’Ara sabato prossimo per la sfida di cadetteria col Varese. Il duo ha promesso investimenti faraonici destinati alla ristrutturazione dello stadio e alla squadra per tornare immediatamente in A. Hanno gia le idee chiare. Affidare la direzione tecnica a Roberto Mancini, cresciuto calcisticamente a Bologna nella stagione 1981, disputando 30 partite stagionali segnando 9 reti per poi diventare miglior marcatore della squadra della stagione.
American Dream. Qualcuno ancora ci crede. In fondo i colori sociali sono rosso e blu e basta poco per aggiungerci delle stelle. Il Bologna insomma è a stelle e strisce. Good Luck!
 Marco Ianne 


4 commenti:

El Cabezon ha detto...

www.pianetasamp.blogspot.com

L'importante è che siano persone serie e che abbiano voglia, ma soprattutto mezzi, da investire per il rilancio del glorioso sodalizio felsineo, poi la provenienza è a mio parere un dettaglio secondario...ciao!

Anonimo ha detto...

Gran bell'articolo, continua a proporre queste chicche!

Anonimo ha detto...

Grande marco!!!!continua così :-)

Tifosi_si_nasce ha detto...

Stanno diventando tutti "internazionali", ma la speranza è che si facciano le cose per bene però...