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venerdì 12 giugno 2015

L'ITALIA SI ACCONTENTA DI POCO, IN CROAZIA E' 1-1

QUALIFICAZIONE EUROPEI 2016 – Girone H
CROAZIA-ITALIA 1-1
11’ Mandzukic – 36’ Candreva (rig.)

CROAZIA (4-2-3-1): Subasic; Srna, Vida, Schildenfeld, Pranjic (dal 28’ s.t. Vrsaljko); Brozovic, Rakitic; Olic (dal 1’ s.t. Rebic), Kovacic (dal 46’ s.t. Leovac), Perisic; Mandzukic. (Vargic, L. Kalinic, Jajalo, Leskovic, Pjaca, Kramaric, Sharbini, Badelj, N. Kalinic). All. Kovac.
ITALIA (4-3-3): Buffon (dal 1’ s.t. Sirigu); De Silvestri (dal 27’ p.t. De Sciglio), Bonucci, Astori, Darmian; Parolo, Pirlo, Marchisio; Candreva, Pellè, El Shaarawy (dal 35’ s.t. Ranocchia). (Padelli, Moretti, Pasqual, Bertolacci, Soriano, Vazquez, Gabbiadini, Sansone, Immobile). All. Conte
ARBITRO: Atkinson (Inghilterra)

A Spalato contro una buona Croazia l’Italia non va oltre l’1-1 grazie al gol su rigore di Candreva che rimedia al vantaggio di Madzukic

L'inizio degli Azzurri è di quelli da incubo. Già dopo sette minuti la Croazia ha la più clamorosa delle occasioni per passare in vantaggio: bella azione di Srna sulla destra che viene abbattuto in modo maldestro in area da Astori, è rigore. Sul dischetto va Mandzukic che si fa ipnotizzare da Buffon. Tre minuti dopo buona sortita offensiva dell'Italia, il pallone arriva ad El Shaarawy che da due passi dalla porta trafigge Subasic. Per l'arbitro Atkinson il goal non è regolare (grave errore il suo), i giocatori Azzurri si scagliano contro direttore di gara e guardalinee e non si accorgono che nel frattempo i croati sono ripartiti. Il contropiede della squadra di Kovac è spietato e Mandzukic, su assist di Rakitic, porta in vantaggio i padroni di casa.

Al 24esimo Mandzukic supera ancora un incerto Astori e serve Kovacic sul quale si deve immolare De Silvestri che sarà poi costretto ad uscire dal campo. Al 29esimo è Candreva a rendersi pericoloso mentre al 32esimo El Shaarawy conclude tra le braccia del portiere da ottima posizione.
A dieci minuti dall’intervallo l’Italia trova il pareggio.Fallo di mano in area croata di Mandzukic, il rigore è solare. Dagli undici metri va Candreva che batte Subasic con il più classico dei cucchiai.
Nella ripresa l'Italia non può contare sul suo capitano Buffon, messo ko da un brutto taglio al ginocchio procuratosi nel corso del primo tempo. Sono i croati a partire meglio e già al 50esimo Sirigu è chiamato all'intervento su un cross basso di Mandzukic. Al 68esimo strepitosa giocata di Candreva sull'out di desta, il gioiello della Lazio serve l'accorrente Pirlo che dal limite spara altissimo. Gli Azzurri ci sono e tre minuti dopo è ancora uno scatenato Candreva a trovare El Shaarawy che la appoggia a Parolo che dall'altezza del dischetto del rigore batte debolmente di prima.
La Croazia prova a rendersi pericolosa prima con una conclusione di sinistro di Perisic e poi con un'azione sull'asse Perisic-Rakitic con tiro di quest'ultimo alto sulla traversa. Sono gli ultimi acuti di un match i cui minuti finali scorrono via senza troppi sussulti e con qualche fallo di troppo. A pagarne le conseguenze è Srna che nel finale viene espulso dopo una serie di interventi.
Finisce 1-1. Risultato che va bene alla Croazia che mantiene il distacco sugli azzurri e che non dispiace all’Italia che a sua volta tiene a debita distanza la Norvegia.
Per quanto riguarda la prestazione non è stata una pessima Italia sebbene ci aspetteremmo qualcosa in più. Soprattutto magari nelle scelte del Ct che si ostina a puntare su Pirlo lasciando in panchina Verratti (e sorvoliamo sulla sostituzione Ranocchia per El Shaarawy, se devi recuperare non inserisci un difensore per un attaccante).
Appuntamento a settembre con la prima delle ultime decisive sfide. Anche se, come detto a suo tempo, con questo girone e questa formula rimanere fuori dall’Europeo è praticamente impossibile.

1 commento:

Matrix ha detto...

Loro hanno Kovacic, Perisic, Rakitic, Mandzukic, noi Pirlo (che ha 36 anni...), Parolo, Pellé, El Shaarawy.
L'Italia non si è accontentata di poco, anzi ha fatto più di quanto potesse fare visto la rosa che ha in mano Conte.