Walter il giramondo riparte dall’Inghilterra. Dopo la deludente parentesi blucerchiata (terminata lo scorso novembre con l’esonero) e la positiva esperienza come commentatore della Nazionale ai recenti Europei di calcio, Walter Zenga ritorna in panchina e lo fa ripartendo dal Championship, la serie B inglese, e dalla panchina del Wolverhampton, abbandonata venerdì sera dal tecnico Kenny Jackett, che ha annunciato il proprio addio insieme al vice Joe Gallo.
Per Zenga l'Inghilterra rappresenta una nuova sfida professionale, dopo le esperienze in giro per il mondo tra Italia, Stati Uniti, Romania, Serbia, Turchia, Emirati Arabi e Arabia Saudita: nel suo palmares anche un campionato rumeno con la Steaua Bucarest nel 2005, seguito dalla doppietta campionato-coppa nazionale in Serbia con la Stella Rossa l'anno successivo.
Un'estate fa Walter Zenga si preparava a subire una delle umiliazioni più cocenti della sua carriera da allenatore. Appena sbarcato a Genova, sponda Sampdoria, l'Uomo Ragno affrontò il preliminare di Europa League contro il Vojvodina uscendone con le ossa rotte e avviandosi verso l'ennesimo esonero della sua carriera.
Ora, a distanza di 11 mesi è pronto a ripartire dall'Inghilterra. Da una società che è appena stata acquistata dal colosso cinese Fosun, di proprietà del magnate Guo Guangchang, che ha già promesso ai tifosi di riportare la squadra in Premier e rimanerci stabilmente.
Si allunga così la lista degli allenatori italiani in Inghilterra: dopo Antonio Conte al Chelsea, Claudio Ranieri al Leicester, Francesco Guidolin allo Swansea e Walter Mazzarri al Watford in Premier League, oltre a Roberto Di Matteo all'Aston Villa in Championship.
"Walter per noi rappresenta una prima scelta – racconta il direttore sportivo dei Wolves Jeff Shi – ha maturato nella sua carriera tantissime esperienze importanti sia da calciatore che da coach e questa esperienza gli sarà utile per questa nuova sfida. Ci ha colpiti la sua passione con la quale vive il calcio e la sua determinazione di conseguire successi e tagliare traguardi. Lavoreremo insieme per provare a riportare il Wolverhampton dove merita di stare, in Premier League."
Sicuramente una bella sfida per uno come Zenga che non si è mai tirato indietro di fronte alle nuove sfide. Soprattutto finalmente potrà confrontarsi con un campionato competitivo come quello della Serie B inglese e dimostrare le sue capacità. Non è un mistero che abbia grande affetto e stima verso l’ex portierone nerazzurro. Ma, ahimè, non ha mai dimostrato veramente le sue capacità da allenatore. Tranne una parentesi positiva in Sicilia tra Catania e Palermo, si è confrontato sempre con realtà minori e lo scorso anno a Genova non gli è stata data la possibilità di poter portare al termine il suo lavoro (tra l’altro Montella, che lo ha sostituito a metà stagione, non ha certo fatto meglio di lui).
Ecco perché al Wolverhampton, se gli verrà data la possibilità di lavorare in tranquillità, potrà finalmente dimostrare se e quanto vale. E magari capiremo se può meritarsi la panchina nerazzurra a cui ambisce…
7 commenti:
Allenatore mediocre. Ci sarà pure un motivo se finora si è confrontato con realtà minori senza fare il tanto sospirato salto di qualità.
E anche in Championship non va certo ad allenare una grande squadra, ma un club che lo scorso anno è arrivato tredicesimo nella serie cadetta.
Questo è vero. Ma in Italia per allenare devi essere in determinati giri. Parliamoci chiaro, ci sono allenatori peggiori di Zenga che allenano in Italia.
www.pianetasamp.blogspot.com
"Ma in Italia per allenare devi essere in determinati giri."
Mi piacerebbe sapere quali particolari giri avrebbero i vari Iachini, Giampaolo, Nicola, Rastelli, Ballardini e altri ancora che allenano in serie A, direi che la storia di Sarri spiega perfettamente come alla lunga venga premiata la meritocrazia...ciao!
Anche Conte prima del grande palcoscenico aveva allenato solamente squadre mediocri...
X Mark. Per grande palcoscenico intendi la Nazionale o il Chelsea?
Evita di fare lo spiritoso circa tesserati ed ex tesserati della juventus, Nerazzurro, altrimenti arriva Gaetano e inizia a menarcela con i suoi soliti papiri di lagne e piagnistei.
Dopo il caldo africano e afoso dei giorni scorsi temo sarebbe il colpo finale.
Non credo sopravvivremmo.
Pertanto faccio umilmente ammenda per essere stato così vago e specifico il concetto: per "grande palcoscenico" intendevo la juventus spa.
È chiaro a tutti?
Ripeto: la juventus spa.
E che il Signore abbia pietà di noi...
Hai ragione. Chiedo umilmente scusa e corro a fustigarmi con il cilicio...
Posta un commento