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domenica 21 agosto 2016

DE BOER COME MANCINI: PARTE DA CHIEVO (speriamo con gli stessi risultati...)

Si parte. Stasera a Verona inizierà il campionato anche per l’Inter. Per Frank De Boer, allenatore dell’Inter solo da un paio di settimane, sarà sicuramente un avvio morbido. Almeno sulla carta. E comunque in ogni caso con un allenatore ingaggiato da così poco tempo ci può stare anche che le cose non vadano proprio benissimo (tradotto in linguaggio nerazzurro: nella malaugurata ipotesi che dovessimo perdere non facciamone un dramma, né iniziamo con i processi a De Boer o a questo o quel giocatore).

L’allenatore olandese ha le idee chiare sul tipo di Inter che vuole vedere in campo (“Voglio che la mia squadra giochi col cuore, abbiamo giocatori importanti e se riusciamo a giocare di squadra, possiamo fare qualcosa di importante. Vogliamo dominare le partite più possibile, sempre con rispetto per gli avversari") e anche sulla formazione ci sono ben pochi dubbi. Handanovic in porta, in difesa Ranocchia sostituirà Murillo squalificato accanto a Miranda (così se perdiamo sappiamo già con dobbiamo prendercela: sarà sicuramente colpa del centrale italiano) mentre D’Ambrosio e Nagatomo saranno gli esterni.
A centrocampo Medel e Kondogbia mentre dietro l’unica punta Icardi ci sarà sicuramente Banega con Eder, Candreva e Perisic a giocarsi le due maglie di esterni offensivi. Ci saranno quindi almeno 3 italiani in campo (addirittura quattro se giocheranno sia Eder che Candreva), una bella novità per l’unica squadra di Serie A che utilizza giocatori stranieri (ieri pomeriggio in Roma-Udinese c’era il solo El Shaarawy come giocatore italiano, ma nessuno lo fa notare…).

I precedenti sono nettamente favorevoli all’Inter che ha portato a casa otto vittorie in 14 sfide (tre pareggi e tre sconfitte completano il bilancio). Curioso notare che anche Mancini esordì a Verona contro il Chievo, 12 anni fa. Allora finì 2-2 e l’Inter iniziò in quella stagione a riprendere a vincere dopo anni di digiuno. E anche Mourinho impattò per 2-2 nel suo primo confronto con i clivensi a Verona (se anche stasera dovesse finire 2-2, iniziate ad incrociare le dita).
Ma precedenti e curiosità a parte, sono rimasto favorevolmente colpito dall’impatto iniziale di De Boer col mondo nerazzurro. Ha portato una ventata di novità, di freschezza, promette bel gioco oltre che risultati. Insomma una bella iniezione di fiducia di cui avevamo bisogno. Certo, le ultime settimane manciniane erano il manifesto della depressione e dell’intristimento. Chiunque sarebbe arrivato avrebbe dato la sensazione di essere il salvatore della patria. Ma, ad occhio, l’allenatore olandese rischia davvero di essere il salvatore della patria. Non mi pare uno sprovveduto, né uno che sia capitato per caso in una situazione più grande di lui. Sa quello che fa. Non ha la bacchetta magica, quindi non aspettatevi subito un Inter al top. Lui si è preso quattro mesi di tempo, ha detto che ci vuole gennaio per vedere la vera Inter. E noi aspettiamo fiduciosi. Magari nel frattempo portiamo a casa i tre punti da Verona. Così, giusto per iniziare col piede giusto. FORZA INTER !!!

2 commenti:

Brother ha detto...

Ok le belle parole e le promesse di spettacolo e bel gioco. Ma le chiacchiere stanno a zero. Adesso vogliamo i fatti. Purtroppo nel calcio contano i risultati e alle parole devono seguire i fatti.

Entius ha detto...

Questo sicuramente. Vediamo cosa combinerà l'olandese...