E alla fine è andato al Psg. Edison Cavani, capocannoniere in serie A nell’ultima stagione, da qualche mese era al centro di voci di mercato che lo volevano, a seconda dei periodi, al Chelsea, al Real Madrid, al Manchester City. Alla fine sono arrivati gli sceicchi parigini e hanno firmato l’assegno da 64 milioni di euro per portarlo all’ombra della Tour Eiffel.
Curioso il fatto che molti tifosi partenopei (ma non solo) abbiano sottolineato come Cavani a Napoli fosse osannato come un Dio, un gradito sotto San Gennaro e Maradona mentre in terra francese sarà uno dei tanti campioni (“Eh visto nessuno lo aspetta all’aeroporto. Non c’è nemmeno una persona a chiedergli un autografo? Da noi era un Dio lì è uno dei tanti”. “Parigi non è come Napoli, non vivono il calcio come noi”, “Ci è andato a perdere”). Affermazioni che sinceramente mi fanno sorridere. Alzi la mano chi per 10 milioni di euro all’anno (senza considerare bonus e premi vari) non si sposterebbe da Napoli per andare in Francia.
No, per favore non alzate quelle mani. Tanto lo sappiamo che state barando e che dichiarate di rifiutare solo perché non vi hanno mai offerto 10 milioni di euro. Credo che nessun essere umano dotato di un pizzico di senno avrebbe dubbi nel rifiutare una simile offerta.
Purtroppo noi tifosi spesso siamo convinti che i giocatori indossino la maglia per passione, per tifo, perché credono in quei colori. Magari per qualcuno di loro è così (per pochi, per molto pochi), ma non per la maggior parte (molti sostengono di amare quei colori semplicemente perché non hanno ricevuto un’offerta adeguata). Ricordiamoci sempre che i calciatori sono comunque degli essere umani che giocano a calcio per mestiere. E come qualunque essere umano il loro principale obiettivo è lo stipendio, la fama, il successo professionale. Per soldi si può anche rinunciare al sole e al mare di Napoli per andare a Parigi o, come nel caso di Eto’o per esempio, abbandonare Milano per un’anonima città russa.
E non sono da criticare più di tanto. In fondo se voi lavorate per l’azienda X e guadagnate 1000 euro al mese e ricevete un’offerta di 1500 euro mensili dall’azienda Y non vi spostereste? Non cambiereste azienda? E non credete che ci sarà qualche collega dell’azienda X che vi criticherà perché vi siete venduti al Dio Denaro? Ecco, uguale discorso vale per i nostri beniamini e, nel caso specifico, per Cavani.
I giocatori vanno e vengono, quello che conta è la maglia. E’ una frase che noi tifosi ripetiamo spesso. Gli interisti troveranno un nuovo Eto’o, i milanisti un nuovo Ibrahimovic, i napoletani un nuovo Cavani e via discorrendo.
L’importante è essere coscienti di questa cosa e non prendercela più di tanto di fronte a repentini cambi di opinione da parte dei giocatori, di quei giocatori che oggi giocano nell’Inter e hanno il sangue nerazzurro, domani giocano nel Milan ed erano tifosi rossoneri fin da bambini.
Nota a margine per Bobo Vieri che proprio oggi ha dichiarato di aver avuto due grandi amori: la Juventus e la Canalis. E chissenefrega se è stato sempre juventino. A me interessa solo che con la maglia dell’Inter l’ha buttata dentro 123 volte e che per 6 stagioni è stato tra i miei beniamini. Della sua passione juventina e di tutte le stronzate che ha detto dopo che è andato via dall’Inter nun me ne po’ frega de meno.
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3 commenti:
Per 10 milioni di euro l'anno chiunque farebbe follie. Sono tanti, tantissimi. Come si fa a rifiutarli?
www.pianetasamp.blogspot.com
A me disgustano quei giocatori che fanno la guerra a tutti per guadagnare 11 milioni quando magari ne prendono già 10 e mi mettono un pò di tristezza quelli alla Eto'o che si bruciano gli ultimi anni di carriera guardando solo il lato economico nonostante un conto in banca che ( presumo ) possa far star bene loro e le future 20 generazioni...ciao!
Vabbe, é un discorso trito e ritrito. Diamo la colpa a Tizio perché pretende 10 milioni di euro annui, ma ci sfugge il fatto che il problema é Caio disposto a dare quei 10 milioni. Tutti questi sceicchi e miliardari russi fanno il gioco dei campioni "affamati" di soldi.
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