BRASILE-SPAGNA 3-0
2’ Fred – 44’ Neymar – 47’ Fred
BRASILE (4-2-3-1): J. Cesar; D. Alves, Luiz, T. Silva, Marcelo; Luiz Gustavo, Paulinho; Hulk (27' st Jadson), Oscar, Neymar; Fred (34' st Jo)
A disp.: Jefferson, Cavalieri, Rever, F. Luis, Dante, Bernard, Jean, F. Lucas, L. Moura, Hernanes, Damiao. All.: Scolari
SPAGNA (4-3-3): Casillas; Arbeloa (1' ST Azpilicueta), Ramos, Piqué, Alba; Busquets, Xavi, Iniesta; Pedro, Mata (6' st J. Navas), Fernando Torres (14' st Villa). A disp.: Reina, Valdes, J. Martinez, Monreal, Albiol, Cazorla, Fabregas, D. Silva, Soldado. All.: Del Bosque
Arbitro: Kuipers (Ola)
Il Brasile conquista la Confederations Cup 2013. Dopo 90’ minuti a senso unico, la formazione allenata da Felipe Scolari si aggiudica la sua quarta Confederations Cup, la terza consecutiva, piegando una Spagna irriconoscibile. Sarà stato per colpa della sfiancante maratona in semifinale contro l’Italia e del giorno in meno di riposo rispetto alla Seleção, fatto sta che la Spagna esce a pezzi dal Maracanã, sommersa dalla doppietta di Fred e dal sigillo di Neymar, tra i migliori in campo. Fred, autore di una doppietta, e il fenomeno Neymar travolgono con le loro accelerazioni la spaesata difesa delle Furie Rosse, che nel secondo tempo sprecano anche un calcio di rigore con Sergio Ramos.
Partita subito in discesa per i padroni di casa, che vanno in vantaggio dopo appena un minuto grazie a una zampata di Fred, abile ad avventarsi su un pallone vagante in piena area dopo un rimpallo tra Neymar e Arbeloa e a trafiggere Casillas da terra con un tocco di destro.
L’immediato vantaggio mette le ali alla Seleção, che sfonda facilmente lungo l’out di sinistro e, dopo un timido reclamo spagnolo per un tocco di mano in area di Marcelo (apparentemente involontario), sfiora il raddoppio all’ottavo minuto con un destro rasoterra di Oscar su assist di Neymar. Tramortita, e con appena il 38% di possesso palla nel primo quarto d’ora, la Spagna rischia di capitolare nuovamente su un morbido pallonetto dalla distanza di Paulinho, ma Casillas ci mette una pezza con l’aiuto della traversa.
Il primo squillo spagnolo arriva al 19’, con un tiro dalla distanza di Iniesta su cui Julio Cesar interviene in tuffo, ma il Brasile dà la sensazione di poter colpire ogni volta che tenta l’affondo e alla mezz’ora Casillas deve salvare su Fred, che spara centralmente da posizione favorevole. La Spagna si rende pericolosa per la prima volta al 40’, Torres difende palla e verticalizza per Mata, che allarga per Pedro, il cui tiro viene respinto poco prima della linea da un grande David Luiz. E due minuti dopo arriva il raddoppio verdeoro, che sull'ennesimo pallone perso dal centrocampo avversario mette in mostra le qualità di Neymar: scambio nello stretto con Oscar e sinistro devastante che si infila sotto la traversa.
Partita archiviata in avvio di ripresa. Il solito Neymar riparte in velocità e apre a sinistra, da dove Fred pesca l'angolo più lontano. Doppeitta per il centravanti del Fluminense che raggiunge Torres in cima alla classifica marcatori della competizione.
Del Bosque prova a dare la scossa inserendo Jesùs Navas per Mata e il neo giocatore del Manchester City si guadagna il rigore per il fallo di Marcelo. Ma dal dischetto Sergio Ramos sbaglia tutto sparando fuori.
La gara si conclude di fatto quando lo scatenato Neymar corre verso l'area di rigore e costringe Piquè al fallo da rosso diretto.
Prima del fischio finale il Brasile va addirittura vicino al quarto gol con Hulk, che costringe Casillas all’uscita disperata, ma la festa brasiliana è già completa così.
Il Brasile porta a casa il trofeo e lo fa infliggendo alla Spagna una pesante e sonora lezione di calcio.
Le Furie Rosse già in semifinale contro l’Italia avevano dato qualche segno di cedimento e ieri sera hanno confermato di essere tornati ad una dimensione più “umana”.
Ma fra un anno sempre qui in Brasile sia la Selecao che le Furie Rosse partiranno tra i favoriti.
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2 commenti:
Andiamoci piano col dare per morta la Spagna... Le ultime due partite non sono state all'altezza della sua fama ma rimane sempre una delle Nazionali più forti in circolazione.
Direi che é stata una partita da non prendere in considerazione. La Spagna é tutt'altro che sul viale del tramonto e il Brasile non é quella nazionale di campioni come é apparsa l'altra sera.
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