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domenica 4 novembre 2018

CLAMOROSO A SAN SIRO !!! (se segnano Gagliardini e Joao Mario…)

Gagliardini e Joao Mario. Dopo un 5-0 in casa ti aspetti che i protagonisti, gli uomini in vetrina, siano Icardi, Perisic, Naingollan, tutt’al più Lautaro Martinez, Politano, Keita. E invece stavolta gli uomini sugli scudi sono Roberto Gagliardini e Joao Mario, i due centrocampisti più bistrattati finora di questa Inter. Il portoghese addirittura era da considerarsi ai margini della rosa dopo che questa estate aveva rifiutato in più di un’occasione una nuova destinazione. Entrambi fuori dalla lista Champions League, entrambi poco utilizzati da Spalletti che aveva trovato in Brozovic-Vecino la cerniera di centrocampo con Borja Valero pronto a subentrare a partita in corso. Poi capita che nel derby si infortuni Naingollan e al tecnico nerazzurro tocca inventarsi qualcosa. Borja Valero trequartista, bene, ma non benissimo. E allora ecco che contro la Lazio il buon Lucianone decide di rispolverare Joao Mario facendo storcere il naso a quasi tutti i tifosi nerazzurri (basterebbe leggere i commenti del prepartita per tastare l’ “entusiasmo” dei sostenitori interisti alla lettura della formazione ufficiale).
E invece l’ex centrocampista dello Sporting Lisbona sfodera una prestazione più che sufficiente. Tanto che contro il Genoa Spalletti decide di confermarlo accanto a Brozovic e a Gagliardini che per l’occasione fa rifiatare Vecino. Risultato? Joao Mario risulta il migliore in campo per i nerazzurri, confeziona due assist e mette il sigillo personale sulla gara. E Gagliardini? Prima doppietta in Serie A e prestazione molto positiva anche per lui. Così, tanto per gradire. E come se non bastasse anche Dalbert fa una gara eccellente sulla corsa sinistra non facendo rimpiangere Asamoah e soprattutto tutti i soldi spesi la scorsa estate per il suo acquisto.
Il resto è puro contorno. Come l’ennesima prestazione positiva di Brozovic e Politano, come la saracinesca tirata su da Skriniar e De Vrij, come il rientro (festeggiato con boato) di Naingollan, come l’amarezza di Lautaro Martinez per non essere riuscito a segnare (ma la sua prestazione è comunque positiva). Il tutto sotto lo sguardo di 67.532 spettatori.
Un’affluenza straordinaria considerando che non si trattava di un big match e che si giocava in un orario non accessibile a tutti. Ecco, questo è un altro elemento importante che in pochi sottolineano: la passione del popolo nerazzurro. Siamo per distacco la formazione di Serie A con più affluenza di tifosi allo stadio, tanto che anche per un semplice Inter-Genoa giocata il sabato pomeriggio alle 15 facciamo registrare numeri da record. Il tutto considerando che sono otto anni che non vinciamo uno scudetto e che nelle ultime stagioni non abbiamo lottato per posizioni di vertice. Il tifoso nerazzurro c’è, sempre e comunque (non tutti possono dire la stessa cosa, nonostante anni di trionfi e fuoriclasse nella rosa). Ed è giusto che sia così. Perché il tifoso deve esserci sempre, nella buona e nella cattiva sorte, quando si vince un derby al 92esimo e quando si perde in casa con l’Apoel Beer Sheva. E noi tifosi nerazzurri ci siamo. Pronti a vivere una stagione che a metà settembre si preannunciava piena di cupe nubi e che invece oggi ha la fisionomia di una splendida giornata di sole. Questa Inter è sempre più in crescita, sempre più solida, sempre più tosta. Se, per usare un’espressione di un tifoso non-interista, non “ci scioglieremo come neve al sole” strada facendo, vivremo una stagione da protagonista e possiamo tranquillamente puntare al podio della Serie A. E perché no, potremo prenderci anche qualche piccola grande soddisfazione. FORZA INTER !!!

1 commento:

Winnie ha detto...

Come faceva notare Brother, diamo i giusti meriti ad un allenatore come Spalletti che sta rigenerando un'intera rosa dando spazio a tutti e motivando uno ad uno ogni singolo giocatore.