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lunedì 10 aprile 2017

CONSIDERAZIONI SPARSE DOPO CROTONE-INTER

ü E’ tutta colpa di Ausilio. Il capro espiatorio di tutto è diventato il nostro Direttore Sportivo, reo secondo alcuni di non aver costruito una squadra all’altezza, scegliendo allenatori e giocatori che non meritano di indossare questa maglia. Secondo me dovremmo smetterla di prendercela con la vittima di turno e renderci conto che la colpa è di tutti, senza distinzioni. Della dirigenza che non si fa sentire quando dovrebbe, dell’allenatore che fa i suoi errori, di chi va in campo che non comprende l’importanza di questa maglia e di questi colori.

ü Facile parlare col senno di poi ma alcune scelte di Pioli sembravano errate fin dall’inizio. Come schierare Brozovic contro la Sampdoria dividendo la coppia Gagliardini-Kondogbia che ha sempre reso al massimo. Come mettere in campo contemporaneamente i diffidati Medel e Murillo, come insistere su Candreva oggettivamente inguardabile nelle ultime settimane, come prendersi il lusso di tenere in panchina gente come Joao Mario e Gabigol.


ü Il rigore dato al Crotone non era nettissimo e di contro c’era un fallo su Icardi che ovviamente Guida non ha visto. La direzione di gara ha lasciato molto a desiderare e, rigori a parte, ci sono stati 3-4 episodi abbastanza controversi. Ma se affronti la terz’ultima in classifica e il tuo primo tiro in porta arriva al 45esimo non puoi prendertela con l’arbitro. Se affronti Roma o Juventus la decisione arbitrale può essere determinante ai fini del risultato finale, ma se giochi contro il Crotone il rigore non dato o il fallaccio non visto non può essere una motivazione valida per giustificare la sconfitta.

ü Per sperare di raddrizzare la partita ci affidiamo ancora a Palacio, un giocatore che ci mette sempre molta buona volontà, ma che purtroppo è a fine corsa e non è più il giocatore incisivo di un paio di stagioni fa. Quando lo capirà Pioli?

ü Sempre a proposito di Palacio, in ogni caso è stato il migliore del reparto offensivo. Il che dovrebbe far riflettere. Candreva (e lo sto ripetendo fino allo sfinimento) fa 400 cross a partita, ma ne azzecca si e no uno, Icardi avrebbe bisogno di rifiatare ma non abbiamo un’altra prima punta (ci sarebbe Gabigol ma nessuno ha informato Pioli della presenza dell’attaccante brasiliano nella rosa nerazzurra), Perisic va a correnti alternate.

ü Chi ha dato fiducia a Mancini fino al 10 agosto? Chi ha scelto De Boer che in quanto a conoscenza della Serie A era totalmente all’oscuro di tutto? Chi ha permesso allo spogliatoio di prendere il sopravvento liquidando il tecnico olandese dopo due mesi? Continuiamo a buttare la croce su Pioli, ma non dobbiamo dimenticarci che questa situazione è anche figlia delle scelte scellerate fatte ad inizio stagione. Come sempre è l’allenatore che paga per tutti ma la dirigenza non è esente da colpe, ad iniziare da Zhang.


ü Molti, ad iniziare da Zhang, sono convinti che basti un allenatore di prestigio e qualche top player pagato a peso d’oro per fare una squadra vincente. Temo che non sia così. Le grandi squadre si creano innanzitutto con una società solida (a meno che non hai Mourinho che fa da factotum, ma quello è un altro discorso), con un allenatore che abbia in mente un progetto ben chiaro e con dei giocatori forti che siano funzionali al progetto del tecnico. Guardando l’Inter attuale direi che bisogna partire praticamente da zero (tranne qualche eccezione). Temo che ci tocchi aspettare ancora prima di tornare a fare festa.

ü A questo punto piuttosto che partire a luglio con un doppio preliminare di Europa League non sarebbe meglio rimanere fuori dall’Europa?


2 commenti:

Brother ha detto...

Ti ribadisco quello che ho scritto una settimana fa. Questa estate avverrà l'ennesima rivoluzione, arriverà un allenatore di grido, mezza rosa sarà rivoluzionata, arriveranno (ex) campioni presi in modalità random e a novembre saremo già distanti anni luce dalle prime posizioni.

Matrix ha detto...

La colpa è di Pioli, sei mesi fa era di De Boer, la stagione scorsa di Mancini, tre anni fa di Mazzarri, prima ancora di Stramaccioni e ancora prima di Ranieri.
Ma soprattutto è colpa di Ausilio come in precedenza era di Branca.
Iniziamo a farci qualche domanda. Iniziamo a chiederci come mai la colpa è sempre del Direttore Sportivo o dell'allenatore di turno. Possibile che tutti gli allenatori colpevoli li becchiamo noi?