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domenica 23 aprile 2017

INDEGNI DI INDOSSARE QUESTA MAGLIA

Due punti nelle ultime cinque gare. Dopo aver sognato di poter addirittura puntare al terzo posto ci ritroviamo a sperare in un sesto posto (e dobbiamo ringraziare l’Empoli che ha battuto in casa il Milan mantenendo i rossoneri a soli due punti da noi, altrimenti anche il sesto posto era bello che andato) che personalmente non mi entusiasma affatto ma che tutto sommato devo accettare perché è sempre meglio un sesto posto che niente.
Quello che invece non accetto minimamente è come i nostri ragazzi stanno affrontando le ultime gare. Con presunzione e superficialità. Giochiamo bene per un tempo o per uno scorcio di partita, poi il black out totale e così la Sampdoria ha ribaltato il risultato dopo che avevamo chiuso il primo tempo in vantaggio, nel derby ci siamo fatti rimontare dopo che al 85esimo eravamo sul 2-0, e ieri sera dopo un buon primo tempo e dopo che la Fiorentina ha sbagliato un rigore (episodio che avrebbe stroncato le gambe a chiunque) ci siamo fatti rivoltare come un calzino prendendo gol da pivelli.

Sapete come la penso, si vince e si perde tutti insieme. Quindi non è solo colpa di Pioli, così come non è colpa dei singoli (che sia Medel, Kondogbia o chicchessia). L’Inter fino a un mese e mezzo fa viaggiava ad un buon ritmo e tutti eravamo convinti che se non avessimo centrato la Champions League di sicuro saremmo arrivati quarti (e visto le forze del campionato era un piazzamento più che onorevole). Di colpo la luce si è spenta. Dopo aver inondato di gol Cagliari e Atalanta siamo andati completamente in tilt. E se il pareggio a Torino tutto sommato poteva starci, quello che è successo dopo la sosta è inconcepibile ed inaccettabile. Non è possibile che gente che finora aveva avuto un certo rendimento di colpo vada in tilt. Non è possibile scendere a Crotone con la presunzione di aver già fatto nostra la partita, non è possibile non riuscire a portare a casa un derby che di fatto era quasi vinto (al netto di certe decisioni arbitrali molto discutibili), non è possibile farsi a prendere a pallate da una Fiorentina che da mesi rema contro il suo allenatore e che ieri sera non ha certo fatto cose fenomenali per segnarci cinque reti. Soprattutto non è possibile che questi giocatori non capiscano l’importanza di indossare questa maglia e non riescano ad onorarla come merita. Ha ragione Nerazzurro, si dovrebbero solo vergognare per come stanno in campo (dire “per come giocano” mi sembra esagerato) e meriterebbero di andare in miniera domani mattina alle sei per capire cosa vuol dire sudarsi lo stipendio. E invece la società li ha premiati con due giorni di riposo.
E qui si apre un altro capitolo. Dalle mie parti si dice che il pesce puzza dalla testa. E in questi momenti si sente forte la mancanza di una società forte, di una società seria, di una dirigenza che prende in mano la situazione e richiami all’ordine i giocatori. Quello che purtroppo non abbiamo e ci manca da un po’ di anni. I giocatori sono liberi di fare quello che vogliono, anche di boicottare l’allenatore. È successo con Stramaccioni qualche anno fa, è successo con De Boer ad inizio stagione e non mi meraviglierei se stia succedendo anche adesso con Pioli. Anzi vedendo certi atteggiamenti mi viene quasi il sospetto che, tanto per cambiare, la squadra remi contro l’allenatore. Voglio fare il complottista della situazione. Società e giocatori boicottano l’allenatore per poterlo mandare via ed essere liberi di ingaggiare l’allenatore top player che vorrebbero (Conte o Simeone). Dite che ho scritto una stronzata? Vedremo… 
FORZA INTER !!! Fanculo a questi indegni indossatori di maglie gloriose!!! (certi concetti vanno ribaditi con forza)

3 commenti:

Brother ha detto...

Il problema è che alla fine non arriverà né Conte né Simeone ma un allenatore qualsiasi tipo Spalletti, Jardim o Marcelinho.

Winnie ha detto...

Serve una dirigenza forte. Certe cose in altre società non succedono. Non succede che una squadra, una grande squadra, non dia il massimo nei 90 minuti. Come più volte è stato detto e scritto, non bastano i soldi a fare una grande squadra. Serve anche e soprattutto una dirigenza con le palle.

Entius ha detto...

Verissimo. Serve gente di polso. All'epoca di Mourinho avevamo anche Oriali che faceva da tramite tra società e squadra. Non dimentichiamolo. Sembra una sciocchezza ma in questo momento manca anche questa figura nell'Inter, uno che faccia da anello di congiunzione tra dirigenza e giocatori.