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lunedì 18 novembre 2019

BERGAMINI: UN MISTERO LUNGO 30 ANNI (ma la verità è vicina...)

Trent’anni. Sono passati tre decenni da quel triste pomeriggio di metà novembre quando Donato “Denis” Bergamini, promettente centrocampista del Cosenza (su di lui c’erano già gli occhi del Parma e della Fiorentina), trovò la morte sulla Statale 106 all’altezza di Roseto Capo Spulico. La vicenda è ormai nota ai più. Quel sabato pomeriggio di trent’anni fa la squadra del Cosenza, in ritiro in vista della sfida del giorno dopo contro il Messina, si recò in un cinema della città bruzia. Ma, questa la versione ufficiale, Bergamini lasciò il cinema in anticipo, prese la sua Mercedes bianca, passò a prendere la sua ex fidanzata Isabella Internò (con cui non aveva contatti da parecchio tempo) e insieme si recarono verso Roseto Capo Spulico. Lì si fermò in una piazzola di sosta e dopo un breve colloquio con la ragazza, il centrocampista del Cosenza decise di suicidarsi buttandosi sotto un camion che trasportava frutta guidato da Raffaele Pisano.
Questi, in modo molto sintetico, i fatti. In realtà si capì fin da subito che quello tutto era tranne un suicidio. Troppe incongruenze, troppe anomalie, troppe cose che non quadravano. Dalla posizione del corpo del giocatore, all’orologio e alle scarpe rimasti intatti dopo essere state trascinate dal peso del camion. E poi perché Bergamini decise di richiamare l’ex fidanzata che non vedeva da tempo? Lasciò il cinema di sua spontanea volontà o fu costretto? La tesi del suicidio poi non ha mai convinto nessuno. Né amici, né, familiari, né compagni di squadra. Perché mai un ragazzo di 27 anni, nel pieno della sua carriera calcistica e con una grande voglia di farla finita all’improvviso decide di togliersi la vita? E, ammesso che volesse suicidarsi, perché farlo davanti ad un ex fidanzata con cui i rapporti erano stati interrotti da tempo?
Ci sono voluti trent’anni e la grande caparbietà della famiglia del giocatore affinché si arrivasse finalmente alla verità. Verità che è sempre più vicina, visto che dalla riesumazione della salma del giocatore e da alcuni accertamenti tecnici fatti sul cadavere è emerso che il giocatore è stato strangolato con una sciarpa e poi adagiato sulla strada. Non più suicidio (come per anni hanno cercato di farci credere) ma omicidio. Da definire ancora il ruolo dei principali indagati di questa vicenda (l’ex fidanzata Isabella Internò e l’autista del camion Raffaele Pisano) e soprattutto chi e in che modo ha preso parte a questo efferato omicidio. Perché di omicidio si tratta. E dopo 30 anni la verità è finalmente sempre più vicina.

(…) Denis era un ragazzo molto solare, amava scherzare, era felice, sempre con il sorriso. (…)
(…) Al sabato sera quando era presente Denis, gli amici preferivano sempre una serata in casa con cene perché con Denis si sapeva che il divertimento era assicurato, scherzi a non finire, rispetto a serate in discoteca. (…)
(…) Denis gli piaceva ed era felice di vivere a Cosenza, diceva sempre che gli volevano un gran bene. Lo ha dimostrato il fatto che dopo il primo anno che arrivò a Cosenza, rimase. Se non si fosse trovato bene sarebbe tornato al Nord. (…)
(…) Quando parlava dei tifosi, aveva sempre il sorriso sulle labbra, il rapporto con i tifosi? Lo dimostra il fatto che quelle poche volte che alla domenica non era in campo, era con i tifosi ad osservare la partita, ancora oggi molti tifosi di allora mi scrivono su facebook per ricordare gli incontri con Denis anche fuori dallo stadio, a chi pagava una coca, a chi dava passaggi, a chi firmava autografi, ecc….(…)

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 Entius DenisBergamini 

9 commenti:

Mattia ha detto...

Dopo 30 anni sarebbe anche ora che si arrivasse alla verità. Purtroppo in Italia non sempre si arriva tempestivamente alla verità. Basti vedere il caso Cucchi...

DenisBergamini ha detto...

Non è proprio la stessa cosa. Stefano Cucchi era un delinquente che al momento dell'arresto venne trovato con un bel po’ di "robetta" addosso e che è stato ingiustamente massacrato da gente che ha disonorato la divisa che indossa. Denis Bergamini era un calciatore che non aveva fatto niente di male e che è stato assassinato da qualcuno.

Ciaskito ha detto...

@DenisBergamini. Il tuo ragionamento mi fa rabbrividire. Scommetto che tu sei tra quelli che sostengono che Cucchi "se l'è cercata".

DenisBergamini ha detto...

@Ciaskito. Assolutamente no, nel modo più assoluto. Credo però che mettere a confronto le due vicende è sbagliato. Era chiaro fin dall'inizio che Cucchi fosse morto per le percosse, mentre Bergamini ci sono voluti un bel po’ di anni per arrivare alla verità.

Pakos ha detto...

Essere vicini purtroppo non vuol dire riuscire ad arrivarci. Mi auguro che alla fine si riesca ad arrivare alla verità.

Alex ha detto...

Vicino alla verità. Intanto sono 30 anni e ancora non si riesce a venire a capo. Troppi interessi dietro secondo me…

Entius ha detto...

Comprendo il vostro scetticismo, ma credo che, considerando anche gli ultimi sviluppi, presto si potrà arrivare alla verità.

Salvatore ha detto...

Ormai sono passati 30 anni. Certe vicende o prendono subito la piega giusta oppure difficilmente si arriva ad una risoluzione.

Lady Marianne ha detto...

Mi sono già ampiamente espressa più volte sulla caparbietà della sorella. Se si arriverà alla verità sarà merito suo.