mercoledì 6 agosto 2025

DESNICA, IL GIOCATORE SORDOMUTO ESPULSO PER PROTESTE

Con la sua carriera ha rappresentato uno degli esempi più belli di come lo sport, nella fattispecie il calcio, consenta ad atleti afflitti da gravi disabilità, fisiche e mentali, di potersi esprimere alla pari con atleti normododati. 
Damir Desnica, giocatore croato classe 1956, è stato infatti uno dei pochi sordomuti a riuscire ad affermarsi nel calcio professionistico. Attaccante esterno mancino, aveva un grande talento, che nonostante il suo handicap gli consentirà di ottenere importanti risultati con il Rijeka, la squadra con la quale giocherà per 11 stagioni, e che gli permetterà anche di debuttare con goal nella Nazionale jugoslava. 
Ma legherà il suo ricordo ad una delle più assurde espulsioni che si siano mai viste nella storia del calcio. 
Nato ad Obrovac, nell'allora Repubblica Socialista Federale di Jugoslavia il 20 dicembre 1956, Desnica inizia a giocare a calcio nelle Giovanili delle Elektroprimorje Rijeka e, nonostante sia sordomuto dalla nascita, passa, sempre a livello di Settore giovanile, al Rijeka. 
Il ragazzo è forte e merita fiducia, cosicché passa in Prima squadra nel 1974, quando il Rijeka è promosso in Prva Liga, e ci resta per 11 lunghi anni, in cui totalizzerà quasi 200 partite ufficiali. In quest'arco temporale mette in bacheca 2 Coppe di Jugoslavia nel 1977/78 e nel 1978/79. In campionato gli anni migliori li vive a inizio anni Ottanta, che lo vedono essere il miglior realizzatore dei suoi in campionato nelle stagioni 1982/83 e nel 1983/84 (11 goal segnati in entrambe le occasioni), stagione che porta anche il miglior piazzamento nella Prva Liga, ovvero il 4° posto. 
Durante la sua lunga permanenza al Rijeka, disputa naturalmente anche le Coppe europee, giocando la Coppa delle Coppe nel 1978-79 e nel 1979-80, la Mitropa Cup e, soprattutto, la Coppa UEFA nel 1984-85, torneo che vede la squadra venire ingiustamente eliminata dal grande Real Madrid nei sedicesimi di finale. 
Proprio nel confronto di ritorno con i Blancos, allo Stadio Santiago Bernabeu, Desnica è vittima di una delle più assurde espulsioni che si ricordino nella storia del calcio. 
L'avventura del Rijeka nella Coppa UEFA 1984/85 parte con i croati che estromettono ai Trentaduesimi di finale un pesce grosso, il Valladolid, che nella stagione precedente aveva vinto la Copa de La Liga. Ai sedicesimi però l'asticella si alza vertiginosamente per il Rijeka, chiamato dal sorteggio a confrontarsi con il Real Madrid in un doppio confronto sulla carta improbo per i croati. 
L'andata si gioca in casa, mentre il ritorno è programmato al Bernabeu. Allo Stadio Cantrida però, il 24 ottobre 1984 i Blancos subiscono una dura lezione dagli Squali, e perdono a sorpresa per 3-1. Per i padroni di casa vanno a segno Fegic, autore di una doppietta, e Matrljan. Solo nel finale le merengues trovano la rete della speranza, con Isidoro che tiene aperti i giochi e rinvia tutto alla sfida di ritorno. 
Il 7 novembre 1984 il Rijeka vola a Madrid per disputare il match di ritorno. La remuntada appare alla portata del Real, che davanti al suo pubblico può, a detta di molti, ribaltare le sorti del confronto. Senonché il campo dice che l'impresa è molto più difficile del previsto per gli spagnoli, guidati in panchina da Amancio Amaro. In campo il vero protagonista, in negativo, è l'arbitro, Roger Schoeters. 
Il fischietto belga prima assegna un calcio di rigore ai padroni di casa per un fallo dubbio su Butragueño, trasformato da Juanito, poi ne nega uno solare agli ospiti, mandando i croati su tutte le furie. Non contento, inizia ad estrarre cartellini rossi come se piovesse. Naturalmente nei confronti dei giocatori del Rijeka: dopo aver cacciato già nel primo tempo il terzino Nikica Milenkovic per doppia ammonizione, nella ripresa la fa grossa ed espelle proprio Desnica, il calciatore sordomuto. Surreale la motivazione: "Per proteste". 
Peccato che l'attaccante non possa parlare dalla nascita. In 9 contro 11, il Rijeka va persino vicino al pareggio, prima di capitolare, trafitto dai goal di Santillana e Valdano. Nel finale anche la beffa della terza espulsione di giornata, con un rosso diretto ai danni di Ticic. 
Il Real Madrid passa quella partita e vincerà il trofeo, superando nella doppia finale gli ungheresi del Videoton. Ma finirà nuovamente nell'occhio del ciclone per i fatti della semifinale di ritorno, sempre al Bernabeu, contro l'Inter di Castagner. Dopo i fatti dei sedicesimi di ritorno, tuttavia, l'Uefa decide di sospendere a vita Schoeters dalle gare internazionali. A tutto il Rijeka rimase la grande amarezza per un'impresa sfiorata. Con l'episodio, a dir poco assurdo, dell'espulsione di un giocatore sordomuto "per proteste".
ENTIUS. Giornalista mancato, tifoso nerazzurro, blogger per passione. Appassionato di calcio da quando i Mondiali di Italia ’90 gli cambiarono la vita. Ha deciso che scriverà un libro prima o poi.
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