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giovedì 12 ottobre 2017

LA DERIVA DELLE GIORNALISTE SPORTIVE (mostrare tette e culi per fare audience)

Vestiti che fasciano corpi scolpiti evidenziandone le forme, scollature abbondanti con seni che fanno capolino, gambe accavallate coperte da vestiti o gonne troppe corte. Fare giornalismo è diventato questo: mostrare tette e culi per fare audience.
La regina incontrastata è sicuramente Diletta Leotta  (che personalmente trovo simpatia) che ogni sabato pomeriggio su Sky conduce il programma dedicato sulla Serie B vestita con abiti buoni per una sfilata, non certo per un programma di calcio. 
Ma questo poco importa. L’importante è fare ascolti. E pazienza se il maschietto di turno è interessato più al fondoschiena della Diletta che ai gol del Frosinone o del Palermo.
Ma perché prendercela solo con la povera Leotta? Basta fare un pò di zapping ed ecco che su Sportitalia spunta Jolanda Di Rienzo (che se non ricordo male è sposata con un allenatore) che copre (vabbè, copre è una parola grossa, diciamo "cerca di coprire") il suo giunonico corpo con vestiti e scollature che lasciano ben poco spazio all’immaginazione.
Sportitalia alcune volte sembra più un’agenzia di modelle che un canale dedicato allo sport. Questa estate nel corso della trasmissione dedicata al calciomercato presentata da quel vecchio marpione di Criscitiello, ogni sera c’erano tre signorine sedute su un divanetto che con la scusa di contattare quell’agente o quel direttore sportivo mostravano le loro gambe ignude. Del resto se avete tempo e voglia andate a spulciare nella biografia delle tante giornaliste (o presunte tali...) che affollano i programmi sportivi. Sono quasi tutte modelle. Sarà un caso? Io dico di no.
In questo marasma “tettaculesco” mi viene quasi da sorridere pensando alle famose gambe di Alba Parietti che facevano bella mostra in un programma su Telemontecarlo (Galagoal, se non ricordo male). Messe a confronto con le giornaliste (o presunte tali) di oggi quelle gambe erano quasi pudiche.
Tra l’altro la Parietti era lì in qualità di valletta e si limitava a fare il minimo indispensabile. Non aveva la presunzione di farsi passare per giornalista (non sto difendendo la Parietti, me ne guarderei bene). E aldilà dei titoli universitari anche queste signorine hanno ben poco di “giornalistico”. Non è certo una laurea che trasforma una modella in una giornalista. E far passare per giornaliste quelle che sono delle semplici vallette è un’offesa alla categoria.
Ma l’importante è che le televisioni abbiano capito il giochino e si siano adeguate. Ogni trasmissione ormai ha la sua donnina da offrire al pubblico maschile (altro esempio, Melissa Satta che parla di calcio a Tiki Taka su Italia Uno: questa già fa ridere così). Perché il binomio calcio-donne funziona sempre. E allora perché non sfruttarlo?
 Lady Marianne 

9 commenti:

Mattia ha detto...

Non sono molto daccordo. Diletta Leotta indossa vestiti molto aderenti ma non mostra tette e culi come dici tu. Poi ovviamente avendo un bel fisico qualche forma si vede. Una bella donna è sempre un piacere da vedere e onestamente non ci vedo nulla di volgare nel loro modo di vestirsi.

Lady Marianne ha detto...

Punti di vista. A voi maschietti la vista della Leotta vi aggrada molto, ma quei vestiti troppo aderenti sono quasi come essere nudi, si vede ogni piccola piega della pelle. Dai, non dirmi che non è volgare.
E vogliamo parlare della Di Rienzo? E non cito le giornaliste di Mediaset Premium perché non ricordo i nomi...

Brother ha detto...

LadyMarianne, qual'é il problema? Una volta c'erano le vallette che stavano per soprammobile. Ora il soprammobile si è evoluto e conduce (in coppia o da solo). In fondo tutta sta grossa differenza tra l'Alba Parietti di Galagoal e la Diletta Leotta di Sky Sport io non la vedo...

Brother ha detto...

Ah, dimenticavo. Jolanda Di Rienzo è fidanzata con Niccolò Frustalupi, vice di Walter Mazzarri (o perlomeno ai tempi di Napoli e Inter era il vice di Mazzarri...)

Matrix ha detto...

Non è certo una colpa di queste ragazze essere belle. E poi sempre meglio queste modelle (ammesso che siano tutte modelle) che si sono impegnate, hanno studiato e preso una laurea per diventare giornaliste piuttosto che quelle quattro sgallettate che affollano reality e programmini vari.

Lady Marianne ha detto...

Certo, come no. E ora mi direte anche che sono lì per meriti loro e perché hanno grandi capacità e non perché sono belle e mostrano il corpo.

BobbyTime ha detto...

Quindi secondo il tuo metro di giudizio una bella donna non può fare la giornalista o l'avvocato o il medico perché ricoprirebbe quel ruolo non per meriti professionali ma per il corpo.

Lady Marianne ha detto...

Non credo che un avvocato donna si presenti in tribunale con abbondanti scollature o mini-minigonne. E se lo fa, il primo pensiero è che è poco professionale.
Inoltre stiamo parlando di modelle con in mano il patentino di giornaliste pubbliciste, quindi non hanno nemmeno studiato e non hanno una laurea.
Sia chiaro non sto contestando il fatto che facciano le giornaliste , ma che vadano in video vestite in modo poco professionale.

Anonimo Romanista ha detto...

Che vadano in televisione vestite come se dovessero andare in discoteca sono d'accordo con te. Ma da qui a scrivere che lo fanno per accaparrarsi audience ce ne passa...