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giovedì 16 maggio 2013

CASO BERGAMINI, INDAGATA PER OMICIDIO L'EX FIDANZATA

Dopo 24 anni di lunga attesa finalmente uno spiraglio di luce si affaccia nella vicenda di Donato Bergamini, calciatore morto in circostanze misteriose il 18 novembre 1989.
Un avviso di garanzia per concorso in omicidio volontario e' stato notificato a Isabella Internò, ex fidanzata del calciatore rossoblu e unica testimone di ciò che successe quel pomeriggio di 24 anni fa sulla Statale 106 all’altezza di Roseto Capo Spulico.L'avviso di garanzia alla donna è stato notificato dai carabinieri del Comando provinciale di Cosenza dopo le indagini avviate dalla Procura di Castrovillari dalle quali sarebbe emerso che Bergamini era già morto quando fu investito, e non si gettò sotto il mezzo, come invece stabilì la prima inchiesta
L'ex fidanzata del calciatore era stata sentita nella nuova inchiesta che la Procura di Castrovillari ha avviato ipotizzando il reato di omicidio. Isabella Internò è l'unica testimone oculare di quel presunto incidente stradale che, fino a qualche anno fa, era ritenuto la causa della morte del calciatore.
Ad avvalorare la tesi che il calciatore si fosse suicidato erano state, all'epoca, proprio le testimonianze dell'ex fidanzata di Bergamini e del camionista che era alla guida del mezzo carico di agrumi che avrebbe investito il calciatore, provocandone la morte.

L'anno scorso, nell'ambito della nuova inchiesta avviata dopo le denunce dei familiari, la Procura di Castrovillari affidò ai Ris di Messina e ad un medico legale l'incarico di effettuare perizie ed accertare le cause della morte. Dagli accertamenti scientifici era emerso che Bergamini era già morto nel momento in cui fu investito dal camion.
Si fa dunque sempre meno credibile la tesi secondo la quale Denis Bergamini, il calciatore del Cosenza morto il 18 novembre del 1989, si sia suicidato. Bergamini, secondo quanto stabilì l'inchiesta condotta all'epoca dei fatti dalla Procura della Repubblica di Castrovillari, si sarebbe ucciso facendosi investire volontariamente da un camion lungo la statale 106 jonica, a Roseto Capo Spulico.
Una serie di elementi che stanno emergendo dalla nuova inchiesta aperta sulla morte di Bergamini dalla stessa Procura di Castrovillari fanno vacillare la tesi del suicidio ed avvalorano sempre più quella che in realtà il calciatore sia stato ucciso.
Circa un anno fa si scoprì che Bergamini, secondo una perizia redatta nel 1990 dal medico legale Francesco Maria Avato che venne ignorata dai magistrati che hanno svolto la prima inchiesta, fu evirato e morì dissanguato. Perché la perizia non fu presa in considerazione dagli inquirenti rappresenta un altro dei tanti misteri che circondano questa vicenda sulla quale, in tutti questi anni, si sono fatte mille ipotesi.
Negli ambienti investigativi si fa strada sempre di più l'ipotesi che l'ex fidanzata fosse presente all'omicidio ma che ad eseguirlo materialmente sarebbe stata qualche altra persona. E proprio sulla base di questa ipotesi che l'attenzione investigativa si sta soffermando sui conoscenti e gli amici della ragazza che a breve potrebbero essere invitati a comparire davanti ai carabinieri ed ai magistrati della Procura di Castrovillari per raccontare quanto è a loro conoscenza. Diventa sempre più accreditata, invece, la ricostruzione secondo la quale l'autista del camion che investì Bergamini è estraneo a tutta la vicenda. Anche sul fronte del movente del delitto negli ambienti investigativi sembra esserci una idea ben precisa che sarebbe riconducibile a motivi privati-passionali. L'omicidio di Bergamini potrebbe essere scaturito proprio a causa di quel rapporto 'turbolento' che il calciatore aveva con la sua ragazza.


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2 commenti:

Pakos ha detto...

Non era poi così difficile da capire. Se non si tratta di suicidio, l'ex fidanzata é coinvolta nella vicenda. Nelle migliori delle ipotesi sapeva ed ha taciuto. E questo mi pare che si chiami favoreggiamento.

Stefano ha detto...

Non sto seguendo con attenzione la vicenda ma da quello che ho letto mi pare improbabile che sia un delitto passionale. Secondo me sapeva qualcosa che non doveva sapere. Sul coinvolgimento della Internò ci sono pochi dubbi. E non escluderei che anche qualche compagno di squadra (Padovano?) sia coivolto.