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mercoledì 2 ottobre 2024

VICENDA BERGAMINI, GIUSTIZIA E' FATTA!!! 16 ANNI ALL'EX FIDANZATA

Sedici anni di reclusione: è questa la condanna inflitta dai giudici della Corte d'assise di Cosenza a Isabella Internò, accusata di omicidio in concorso con ignoti per la morte dell'ex fidanzato, il calciatore del Cosenza Donato Denis Bergamini, avvenuta a Roseto Capo Spulico il 18 novembre del 1989. 
La sentenza è stata letta dalla presidente della Corte dopo 8 ore di camera di consiglio. I giudici hanno ridimensionato la richiesta dell'accusa (23 anni) concedendo le attenuanti prevalenti sulle aggravanti. 
L'imputata ha assistito alla lettura del dispositivo a fianco dei suoi legali. La corte ha anche escluso le aggravanti della crudeltà e dell'uso di sostanze venifiche. La Corte ha poi condannato Internò all'interdizione perpetua dai pubblici uffici e dei diritti civili per la durata della pena. L'imputata è stata quindi condannata al risarcimento dei danni da quantificare in separata sede. 
Prima della sentenza l'imputata aveva detto: "Voglio solo dire che sono innocente e non ho commesso niente. Lo giuro davanti a Dio. Dio è l'unico testimone che non posso avere al mio fianco". A dirlo Isabella Interno', imputata per l'omicidio dell'ex fidanzato, il calciatore Donato Denis Bergamini, con una breve dichiarazione spontanea al termine delle repliche di accusa e difesa. 
A 35 anni dal dramma, derubricato per oltre trent'anni a suicidio e dopo tre anni di processo, la sentenza riscrive la storia della morte del centrocampista, che aveva 27 anni quando fu trovato morto sulla strada statale 106 Jonica in provincia di Cosenza, secondo le testimonianze per essersi buttato sotto a un camion. 
Su impulso della famiglia, degli amici e di ex compagni di squadra, nel giugno 2017 il gip del tribunale di Castrovillari, su richiesta dell’allora procuratore Eugenio Facciolla, ha disposto la riesumazione del corpo di Bergamini, avviando le indagini per chiarire la causa del decesso, stabilita infine non in un gesto volontario dell'uomo ma nel suo soffocamento (con una sciarpa, secondo l'autospia) a seguito del quale il suo corpo è stato gettato sotto un camion per inscenare il suicidio. 
La procura di Castrovillari, chiuso questo primo capitolo riguardante Isabella Internò, dovrà ora vagliare la posizione di altre sette persone nell'ambito dell'inchiesta sulla morte di Bergamini. La corte di assise di Cosenza ha deciso di trasmettere gli atti all'ufficio del pubblico ministero affinchè valuti le dichiarazioni, ritenute dubbie all'esito del dibattimento, rese in udienza da sette testimoni. 
"Finalmente la Corte ci ha dato ragione. Quando ho capito che la giustizia arrivava, la mia testa è andata a mio fratello, a mio padre e a mia madre che è ancora in vita ma che probabilmente non riuscirà a capire per la sua malattia". Così Donata Bergamini, sorella di Denis, ha commentato, trattenendo a stento le lacrime, la sentenza. "Ho pensato subito - ha aggiunto - ai miei figli che hanno finalmente smesso di portarsi dietro questa macchia. Gli ho sempre detto che nella giustizia bisogna avere fiducia che prima o poi la giustizia arriva. Ho provato felicità anche per i miei nipoti che non subiranno quello che hanno subito i miei figli. Cosa ho provato vedendo Internò? Niente non mi ha fatto nessun effetto perché quella persona li per me era già in carcere prima". 

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DENISBERGAMINI. Cresciuto con i gol di Marulla. Sogna il Cosenza in Serie A ed è convinto che tutti i sogni prima o poi diventano realtà. 

1 commento:

LupoSilano ha detto...

16 anni appena. Oddio, direi che giustizia è fatta mi sembra esagerato....