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mercoledì 31 dicembre 2014

DIECI (+UNA) COSE CHE RICORDEREMO DI QUESTO 2014 CALCISTICO

ü LA DECIMA DEL REAL
Dopo tanti tentativi finalmente il sogno diventa realtà. Il Real Madrid riesce a portare a casa la tanto agognata “Decima” ai danni dei cugini dell’Atletico. Artefice del trionfo quel Carlo Ancelotti che in fatto di Champions League ne sa qualcosa. Lo stesso Real porterà a casa anche la Supercoppa Europea ad agosto e il Mondiale per Club a dicembre a coronamento di un anno solare da incorniciare.

ü IL TRIS BIANCONERO
Anche il 2014 è stato un anno a forte tinte bianconere in terra italica. La Juventus si riconferma campione d’Italia per la terza volta consecutiva portando a casa lo scudetto della terza stella. I campioni d’Italia cambieranno allenatore a metà luglio con Massimiliano Allegri che prende il posto del dimissionario Antonio Conte, ma il cambio di guida non influirà minimamente sull’andamento della squadra che anche nella nuova stagione sta dettando legge in Italia.



ü GERMANIA MONDIALE
E’ la Germania a laurearsi Campione del Mondo. La squadra teutonica batte in finale l’Argentina grazie ad un gol di Gotze nei tempi supplementari. Dopo 24 anni (anche in quell’occasione l’altra finalista era l’Argentina) i tedeschi tornano sul tetto del mondo. E lo fanno con pieno merito dimostrando di essere la squadra più completa del Mondiale brasiliano, con un collettivo che rappresenta il top a livello internazionale e un gioco che risulta essere il migliore e il più convincente di tutto il torneo. Solidità difensiva, cinismo offensivo e tanta qualità in mezzo.

ü IL FLOP AZZURRO AI MONDIALI BRASILIANI
Dopo la fallimentare spedizione azzurra di quattro anni fa in Sudafrica ci si aspettava una pronta riscossa da parte dell’Italia guidata da Prandelli che non più tardi di due anni fa si laureava vice-campione d’Europa. Gli azzurri invece incappano in un'altra clamorosa debacle vincendo la partita d’esordio con l’Inghilterra e perdendo le successive due gare con Costarica e Uruguay. Inevitabile a fine spedizione le dimissioni di Prandelli e del Presidente Federale Abete, anche se le cause andrebbero ricercate altrove.


ü BRASILE-GERMANIA 1-7
Una partita che sicuramente rimarrà negli annali della storia. Durante la semifinale mondiale il Brasile padrone di casa incappa in una clamorosa sconfitta perdendo addirittura 7-1 contro la Germania che poi si laureerà Campione del Mondo. Dopo il dramma sportivo del Maracanazo (Brasile sconfitto dall’Uruguay nel Mondiale del 1950) un altro risultato incredibile che affollerà le menti dei tifosi verdeoro per molti anni.


ü CARLO TAVECCHIO NUOVO PRESIDENTE FEDERALE
Il fallimento dell’Italia ai Mondiali poteva essere l’occasione d’oro per il calcio italiano per voltare pagina e ripartire da zero. Ma non sono dello stesso parere i dirigenti delle squadre italiane che come successore del dimissionario Abete votano CarloTavecchio, presidente della Lega Nazionale Dilettanti, e dirigente di lungo corso. Gira e rigira il calcio rimane sempre nelle mani delle stesse persone e il nuovo Presidente si presenta subito con una gaffe davvero clamorosa sugli stranieri che arrivano in Italia definendoli “mangia banane”.


ü ANTONIO CONTE NUOVO CT AZZURRO
Dopo il flop azzurro in Brasile e le successive dimissioni di Prandelli alla guida della Nazionale azzurra viene chiamato in agosto Antonio Conte che un mese prima aveva opportunamente e “casualmente” lasciato la panchina della Juventus (per divergenze con la società riguardo al mercato, la motivazione ufficiale). Il nuovo corso azzurro inizia nel migliore dei modi anche se già spuntano le prime diatribe tra il commissario tecnico azzurro e le squadre di Serie A, sempre poco propense a lasciare i propri giocatori alle Nazionali.

ü IL FAVOLOSO ANNO DELL’ATLETICO MADRID
Campione di Spagna dopo 17 anni e finalista di Champions League. Il 2014 dell’Atletico Madrid è sicuramente da ricordare. I colchoneros, guidati magistralmente dal Cholo Simeone, mettono in riga nel campionato spagnolo due superpotenze come Real Madrid e Barcellona e in Europa vivono un anno da sogno sfiorando addirittura la Champions League (fino al 89esimo vincevano 1-0 grazie al gol di Godin, prima del pareggio di Sergio Ramos e il tracollo nei supplementari).

ü IL NAPOLI RE DI COPPA
Se nel campionato italiano domina la Juventus, le coppe nazionali sono appannaggio del Napoli di Benitez che a maggio porta a casa la Coppa Italia e poco prima di Natale conquista la Supercoppa Italiana battendo la Juventus ai rigori dopo un’emozionante sfida. Il tecnico spagnolo, troppo spesso criticato, dimostra una certa dimestichezza con le manifestazioni ad eliminazione diretta.


ü IL RITIRO DI JAVIER ZANETTI
Dopo 19 anni la Serie A saluta un grande campione. Alla veneranda età di 41 anni infatti il Capitano dell’Inter Javier Zanetti decide che è arrivato il momento di appendere le scarpette al chiodo. Il popolo nerazzurro tributa il giusto omaggio ad una grande bandiera del club che ha dimostrato di essere un grande uomo e un grande professionista. Insieme a lui salutano anche gli ultimi reduci del Triplete nerazzurro, Esteban Cambiasso, Diego Milito e Walter Samuel. La storia nerazzurra volta pagina.

ü L’ARRIVO DI MASSIMO FERRERO

Ad inizio giugno, mentre i Mondiali sono ormai alle porte, come un uragano irrompe sulla scena del calcio italiano Massimo Ferrero, produttore cinematografico romano che acquista la Sampdoria. Il neo-presidente blucerchiato dà subito dimostrazione del suo carattere e del suo “essere personaggio” tra simpatia e dichiarazioni sempre schiette.  

1 commento:

Theseus ha detto...

Direi anche il flop della Spagna ai Mondiali. Giusto per ricordare qualcosa che ti è sfuggito...