Però intanto, volenti o nolenti, sono tutti costretti a guardarci dal basso in alto e a contare i punti che li dividono da noi.
Già, i punti. Ne abbiamo portato a casa già 41. Il Napoli la scorsa stagione dopo 16 giornate aveva gli stessi punti. Gli elogi per il Napoli dello scorso anno si sono sprecati, di noi invece, casualmente, nessuno dice niente.
Forse perché troppi impegnati a trovare il pelo nell’uovo. “Sì, vabbè, però il fallo…”, “Eh, ma il rigore…”, “E l’arbitro…”, “E il Var…”. Ci hanno sempre rotto le scatole col fatto che gli arbitri sono l’alibi dei perdenti, ma evidentemente ora questa cosa non vale più.
A proposito di arbitri e di Var. Venerdì in Genoa-Juventus c’è stato un tocco di braccio di Bani, giocatore del Genoa, in area. Non era fallo da rigore perché il pallone sbatte prima sulla coscia, però ne hanno parlato in tutte le trasmissioni sportive e su tutti i giornali cercando di convincerci che era rigore sacrosanto per la Juventus e accusando il Var di non essere intervenuto. Ieri sera c’è stato un episodio molto simile con Gila, difensore biancoceleste, che tocca col braccio in area. Non ne ha parlato nessuno, come se non fosse mai avvenuto. Anzi, a parità di episodi c’è stato qualcuno che ha avuto la faccia tosta e l’ardire nel sostenere che quello di venerdì era rigore netto, mentre quello di ieri sera era un tocco fortuito ed involontario. Se consideriamo le polemiche sul rigore concesso all’Inter contro l’Udinese e ai due episodi di Napoli-Inter, capiamo bene che c’è un doppiopesismo dei giornalisti che sta condizionando l’opinione pubblica e magari anche la classe arbitrale. Quindi non meravigliatevi se nelle prossime gare arriveranno decisioni discutibili ai nostri danni.
Ma torniamo a parlare di calcio giocato. No, perché, non so se ce ne rendiamo conto, ma questa Inter viaggia e viaggia alla grande. Nelle ultime quattro trasferte ha affrontato Atalanta, Juventus, Napoli e Lazio, praticamente quattro scontri diretti con le big del campionato. Bilancio 3 vittorie e un pareggio, con annessi due clean sheet, giusto per gradire. Abbiamo portato a casa trasferte notoriamente ostiche come potevano essere Napoli e Lazio.
Questa Inter è impressionante per solidità difensiva (11 clean sheet in 16 giornate, se non è un record poco ci manca), per qualità a centrocampo, per come riesce ad essere letale in attacco (Lautaro Martinez 29 gol nell’anno solare 2023, insieme a Thuram ha segnato 22 gol), per come sia diventato un gruppo compatto che viaggia unito verso un’unica direzione. Fossi nei panni delle dirette concorrenti mi preoccuperei e non poco.
Certo, arriveranno i momenti bui, arriveranno le difficoltà, perderemo qualche punto per strada, faremo qualche partita brutta, ma per il momento questi primi 4 mesi della nuova stagione sono più che soddisfacenti e ormai abbiamo finito gli aggettivi per definire questa squadra.
Onestamente un po’ mi dispiace che i giornalisti e gli opinionisti siano troppo impegnati a parlare di puttanate e non riescano a godersi lo spettacolo che sta offrendo la formazione di Simone Inzaghi. Neanche immaginano cosa si stanno perdendo (o forse lo sanno e fanno di tutto per buttarci addosso fango). Peggio per loro, vorrà dire che sto spettacolo ce lo godiamo tutto noi. Con tanti saluti (e tanto Maalox) a loro. FORZA INTER !!!
PS: Piccola nota di colore che non c’entra nulla con l’Inter. Ieri sera ho visto il primo tempo con mia figlia. Ad ogni caduta di un giocatore, nerazzurro o biancoceleste non importa, esclamava dispiaciuta “Oh, no” e poi se il giocatore indugiava a terra lo incitava a rialzarsi dicendo “Dai, alzati”. Nella sua ingenuità vedeva nei giocatori un amichetto con cui stava giocando. A volte vorrei avere anche io l'ingenuità di un bambino di due anni...
2 commenti:
"Neanche immaginano cosa si stanno perdendo". Certe volte ho l'impressione che nemmeno noi interisti ci stiamo rendendo conto di quello che stiamo combinando.
Mi sa che il treno è deragliato...
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