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domenica 5 novembre 2023

CONSAPEVOLI DELLA NOSTRA FORZA MA... (occhio agli arbitraggi "occulti")

E il primo scoglio è superato. Come scrivevo ieri mattina da qui ai primi di dicembre ci aspetta un tour de force molto intenso dove affronteremo cinque trasferte (tre di campionato e due di Champions League) molto insidiose e la sola partita col Frosinone in casa. Ecco perché era importante partire col piede giusto. E così abbiamo fatto. Siamo tornati da Bergamo con i tre punti in saccoccia e la cosa è tutt’altro che scontata. Anche perché l’Atalanta era il primo esame vero di questa stagione. 
Il Milan, che comunque abbiamo preso a pallate, sta cacciando fuori i suoi limiti (un punto nelle ultime tre partite e ieri sera ha perso in casa con l’Udinese che finora in campionato non aveva mai vinto), la Roma vista settimana scorsa è sembrata veramente poca cosa (e anche oggi ha vinto con il Lecce per il rotto della cuffia con due gol oltre il 90esimo), dunque la formazione guidata da Gianpiero Gasperini era il primo big match che affrontavamo. E che abbiamo vinto. Con merito. 
L’Atalanta ha fatto la sua partita, ci ha messo in difficoltà, ha creato le sue occasioni sia nel primo che nel secondo tempo, ma si è dovuta scontrare con un’Inter che ha subito un po’ nella prima mezzora, ma che poi ha tenuto testa alla grande agli uomini di Gasperini, avendo la meglio sul gioco ruvido (chiamiamolo gioco ruvido, in realtà hanno picchiato come fabbri) degli avversari. 
Quando poi hai in squadra gente come Calhanoglu e Lautaro Martinez risulta tutto più semplice. Il turco, che ricordiamolo è costato meno di cornetto al bar, ha lanciato splendidamente Darmian nell’azione che ha portato al rigore e poi ha realizzato il rigore stesso. Il capitano si è inventato un eurogol da far invidia a quello di Thuram nel derby. 
Ma come sempre sarebbe riduttivo dare i meriti solo ad alcuni. Il calcio è un gioco di squadra, si vince e si perde tutti insieme. Vogliamo dimenticarci di Darmian che è entrato a freddo al 30esimo e, come sempre del resto, ha dato il suo prezioso contributo sia in attacco che in difesa? Vogliamo far finta di non aver visto il prezioso lavoro difensivo di Acerbi e de Vrij? Vogliamo ignorare Dumfries e Dimarco? Oppure Mhkitaryan e Barella? E l’impatto di Sanchez, Carlos Augusto, Frattesi e Asslani subentrati nella ripresa? No, assolutamente no. 
Siamo veramente un bel gruppo e possiamo dire la nostra fino alla fine. Rispetto allo scorso anno, anzi alle ultime due stagioni, siamo cresciuti molto. Siamo più solidi, più consapevoli della nostra forza, più “cazzuti”. Non diamo l’impressione di sbandare, di perdere la bussola. Siamo una squadra tosta da affrontare. E i nostri avversari sono coscienti di tutto ciò. 
In questo momento più dell’avversario di turno temo gli arbitri. Perché finché si vince nonostante l’arbitro va tutto bene, ma prima o poi il direttore di gara di turno ci farà perdere o pareggiare, statene pur certi. Ieri pomeriggio il gol dell’Atalanta era da annullare (Lookman sposta platealmente Dimarco), settimana scorsa contro la Roma manca un secondo giallo a Paredes. Giusto per citare i primi due episodi che mi vengono in mente. E poi soprattutto c’è quello che io chiamo “arbitraggio occulto”. Nessun episodio eclatante, ma una direzione di gara “mirata” dove si fischiano alcuni falli e altri no, dove c’è una gestione “ad hoc” dei cartellini, dove si arbitra verso una direzione. Fra tre settimane, non dimentichiamolo, si va a Torino e lì mi aspetto di tutto e di più. Sono già preparato al peggio. E ho detto tutto. Bisognerà essere più forti. Più forti dell’avversario, più forti dell’arbitro, più forti di tutto e di tutti. Ci riusciremo? 
Un passo alla volta, fra tre giorni si va a Salisburgo. Ora pensiamo a quello, a Torino ci penseremo a tempo debito. FORZA INTER !!!
       
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2 commenti:

Brother ha detto...

Concentriamoci sulla Champions League. In Serie A quest'anno non ce n'è per nessuno, devono farlo vincere alla Juventus.

Entius ha detto...

@Brother. Mi pare che siamo tutti daccordo su questo punto...