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lunedì 2 dicembre 2019

GUARDARE TUTTI DALL’ALTO IN BASSO, MA SENZA ILLUDERCI

Siamo in vetta. Non è dato sapere per quanto tempo (ah, se avessimo una palla di vetro…), ma, onestamente, a qualcuno di voi in questo momento interessa sapere se e quando durerà l’Inter in testa? Non credo proprio. Magari venerdì pareggiamo in casa con la Roma, la Juventus vince sabato contro la Lazio in trasferta e opera il controsorpasso. O magari noi vinciamo con i giallorossi, la Juventus non riesce a conquistare i tre punti con i biancocelesti e il nostro margine si allarga. Boh, chi può saperlo? E soprattutto, ribadisco, a chi veramente interessa? In questo momento siamo concentrati a goderci questo momento. Siamo in testa, viaggiamo ad una media punti incredibile (se, per ipotesi, manteniamo questa media chiudiamo il campionato con 100 punti) abbiamo una coppia d’attacco che probabilmente ci invidiano tutti (o quasi), riusciamo a far fronte ad assenze importanti cavando l’impossibile da giocatori che ritenevamo (e continuiamo a ritenere) delle riserve neanche troppo decenti. Più di questo cosa vogliamo?

Ritrovarci in testa alla classifica ai primi di dicembre non è una novità negli ultimi anni. È già successo. Nella stagione 2015-2016 (allenatore Mancini) vincemmo alla sedicesima giornata (12 dicembre) ad Udine per 4-0 (doppietta di Icardi e gol di Jovetic e Brozovic) e ci ritrovammo in testa con 4 punti di vantaggio sulla seconda. Ma la domenica successiva perdemmo in casa contro la Lazio (doppietta di Candreva, all’epoca ancora in biancoceleste). Dopo la sosta vincemmo ad Empoli, ma nell’ultimo turno del girone d’andata perdemmo in casa contro il Sassuolo (gol di Berardi su rigore al 94esimo) e ci sfuggì la possibilità di diventare campioni d’inverno. Concludemmo la stagione al quarto posto a ben 24 punti dalla vetta.
Due anni dopo con Spalletti allenatore il 3 dicembre (quindicesima giornata) vincemmo col Chievo in casa per 5-0 e ci issammo in testa alla classifica. La settimana dopo andammo a pareggiare a Torino con la Juventus. Poi il crollo totale contro Udinese e Sassuolo. A Natale eravamo terzi a cinque punti dal Napoli e a quattro dalla Juventus. A fine campionato chiudemmo quarti a 23 punti dalla prima.
Questo per dire che, ok l’euforia per questa vetta raggiunta in modo inatteso (chi poteva immaginare che il Sassuolo avrebbe frenato la Juventus a Torino?), ma è bene non farsi troppo illusioni e rimanere con i piedi ben saldi per terra. In considerazione anche del fatto che la Juventus ha due formazioni titolari in rosa, noi abbiamo una formazione titolare e un paio di buoni rincalzi. Fermo restando che, così, a primo impatto, direi che quest’anno è leggermente diverso rispetto a due anni fa e rispetto a quattro anni fa.
Per carità, stiamo viaggiando come un treno da inizio stagione e un’improvvisa frenata potrebbe anche capitare, ma vedo un’Inter più convinta dei propri mezzi, più compatta tra i reparti, più “squadra”. Che perdiamo qualche punto qua e là potrebbe anche accadere, ma un crollo totale ed improvviso lo vedo alquanto difficile e al momento (mi auguro) improbabile. Secondo me ce la giocheremo ad armi pari (o almeno si spera) fino alla fine con la Juventus. Da qui a maggio perderemo la vetta, poi la riconquisteremo, poi la perderemo di nuovo, poi la riconquisteremo nuovamente. Insomma con “quelli là” ci alterneremo nel ruolo di cacciatore e preda. L’importante (e credo che siate tutti d’accordo) è che il 18 maggio lì davanti a tutti, a guardare gli altri dall’alto in basso ci siamo noi. E secondo me… vabbè, non dico nulla per scaramanzia. FORZA INTER !!!

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3 commenti:

Brother ha detto...

Finché dura ce la godiamo. Poi vedremo. Finora stiamo facendo una stagione impeccabile. Se son rose…

Matrix ha detto...

Credo anche io che difficilmente ci possa essere un crollo totale. Fermo restando che con ogni probabilità non manterremo la testa della classifica per molto.

Nerazzurro ha detto...

Tranquilli, già questo weekend faranno in modo che la Juventus si riappropri della vetta.