Ripartire. Stasera come dopo la sconfitta di Firenze di 10 giorni fa. Ripartire. Questo l’imperativo per l’Inter che deve mettere in cascina tre punti fondamentali per presentarsi alla sfida del prossimo weekend contro il Napoli con una distanza dalla vetta che sia minima. Ripartire. Perché dopo una sconfitta bruciante come quella di Torino non c’è reazione migliore che tornare subito a vincere. Ripartire. Tutto il resto passa in secondo piano.
Ripartire. Anche se nel momento cruciale della stagione arriva un pesantissimo infortunio. Giovedì in allenamento si è fatto male Sommer. Frattura del pollice destro e tre-quattro settimane di stop (temo che juventini e milanisti abbiano restituito la gufata). Salterà Genoa, ma anche la supersfida contro il Napoli, il doppio impegno degli ottavi di Champions League, i quarti di finale di Coppa Italia di martedì prossimo e probabilmente anche Atalanta-Inter del 16 febbraio. Se non è una sciagura poco ci manca.
Se non altro, pensiero comune anche abbiano fatto un po’ tutti gli interisti, vedremo finalmente se i 15 milioni di euro spesi questa estate per Josep Martinez sono stati un buon investimento o se invece abbiamo buttato via i soldi. Per quella cifra ci aspettiamo come minimo che non faccia rimpiangere Sommer, anche se un portiere che non gioca mai (ha una sola presenza stagionale, in Coppa Italia contro l’Udinese) e che di colpo viene gettato nella mischia è sempre una incognita, una grossissima incognita.
Sarà dunque Martinez a difendere i pali dell’Inter questa sera. A protezione della retroguardia ci saranno Pavard, Acerbi e Bastoni, pur non escludendo che De Vrij strappi una maglia da titolare ad Acerbi. Esterni di centrocampo Dumfries e Dimarco, con in mezzo Asslani, che potrebbe dare un turno di riposo a Calhanoglu, Barella e Mkhitaryan In attacco Thuram non è ancora al meglio. Ad affiancare Lautaro Martinez potrebbe essere, quasi a sorpresa, Correa che dovrebbe vincere il ballottaggio con Taremi (e onestamente quasi quasi preferisco il Tucu all’iraniano).
Negli ultimi anni è stato un monologo nerazzurro a San Siro. I nerazzurri hanno vinto le ultime 10 partite casalinghe contro il Grifone (compresa ovviamente l’ultima disputata quasi un anno fa, il 4 marzo 20024) con un totale di reti segnate di 27 a 2. L’ultimo pareggio risale al dicembre 2012 (Immobile e Cambiasso i marcatori). Per trovare l’ultima vittoria dei rossoblu dobbiamo andare indietro addirittura di quasi 31 anni: il 26 marzo 1994 finì 3-1 con la doppietta di Shuravy e il gol di Ruotolo per gli ospiti e il gol di Schillaci per i padroni di casa (tra l’altro quello fu l’ultimo gol “italiano” di Totò Schillaci).
Negli ultimi 20 anni questa sfida ha sempre regalato gol ed emozioni. Ricordiamo, in tempi recenti, due 4-0 (dicembre 2019 e agosto 2021), un 5-0 (novembre 2018), un 3-0 nell’ultima sfida disputatasi nel mese di febbraio (2021). Andando più indietro nel tempo c’è un 5-4 datato aprile 2012 e un 5-2 del marzo 2011.
Insomma ci sono le premesse per far bene anche stavolta. Ma non dimentichiamoci che l’insidia è sempre dietro l’angolo, che l’inculada è sempre pronta a colpire, che sarebbe guaio mortale distrarsi o sottovalutare l’impegno. Come sempre, loro verranno a San Siro a giocare la partita della vita. Noi che vogliamo fare? Vogliamo farci beffare anche dal Grifone? Vogliamo buttare nel cesso questi tre punti? Ehi, giovani virgulti che andate in campo, sto parlando con voi. Che si deve fare? Avete ben presente qual è il vostro compitino da svolgere nel migliore dei modi? Bene. E allora… FORZA INTER !!!
ENTIUS. Giornalista mancato, tifoso nerazzurro, blogger per passione. Appassionato di calcio da quando i Mondiali di Italia ’90 gli cambiarono la vita. Ha deciso che scriverà un libro prima o poi.
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2 commenti:
Stasera si deve vincere. Punto e basta. Tre punti in saccoccia e andiamo belli carichi allo scontro diretto.
Stasera si deve vincere. Punto e basta. Tre punti in saccoccia e andiamo belli carichi allo scontro diretto.
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